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Il film che ho visto (prima di postare leggere le regole in prima pagina)


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5763 replies to this topic

#5451 lazlotoz

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Inviato 07 dicembre 2022 - 09:10

media.jpg

 

Pacifiction, di Albert Serra (2022)

 

Il buon Albert Serra, in sala durante la proiezione, ha fatto una bellissima introduzione al film dicendo una cosa tipo: ho una buona e una cattiva notizia per voi, la buona è che dicono che ci sono 45 minuti in questo film che sono un capolavoro, la cattiva è che sono gli ultimi 45 minuti e quindi vi dovete sorbire le 2 ore precedenti!

 

Sinceramente da Serra non mi aspettavo nemmeno lontanamente la capacità di poter scherzare  asd

E invece è un tipo davvero fenomenale nel raccontare il suo film, molto puntuale e preciso. Avrei voluto fargli una domanda, ma poi non me la son sentita perché sicuramente suonava un po' da stronzi. La questione è, in quella lentezza estenuante cosa ci trova di così interessante?

Perché c'è quel fattore che trovo sempre lievemente stridente nel suo cinema. Perché quella lentezza lì lui la cerca, e pare quasi che stia a provocare lo spettatore (io in realtà credo di essermi addormentato a qualunque suo film, magari anche solo un power nap da qualche minuto, ma con certi film il sonno amplifica la visione). È una provocazione?

 

Fatto sta che qui il buon Serra fa un film inedito, lavora sul genere girando una specie di noir, o thriller politico (pare incredibile ma è così). Siamo nella Polinesia francese, il protagonista è un diplomatico francese (uno straordinario Benoît Magimel, che ha recitato nel film senza sapere nulla della sceneggiatura, girando ogni giorno con un auricolare in cui Serra gli lanciava delle battute) alle prese con un intrigo legato a dei nuovi esperimenti nucleari. Ci son i francesi, ci son gli americani, il tramonto (quando mai) del colonialismo, e mille intrighi che stanno lì sospesi.

 

È un film che dimostra la mirabile capacità di Serra e del suo fedele DoP, di creare immagini nuove che riflettono su cose già viste (il suo stile pittorico in film precedenti è sostituito da un uso piuttosto pazzo della color correction, dice Serra che il film è stato girato con la più economica delle Black Magic, riversato in pellicola, corretto, rigirato in digitale e ricorretto, con le saturazioni sparate a mille). E qui si parla perennemente del mondo postcoloniale, di come quelle immagini abbiano creato un mondo attraverso gli occhi dell'occidente (c'era a Berlino questa primavera una bellissima mostra su Gauguin che sondava lo stesso identico tema).

Ma senza caricarlo di altro. Questo è un filmone, imponente e importate. Pesante da matti senza dubbio. Sono tre ore estenuanti. Ma si gode parecchio (la scena di lui in acqua che guarda i surfisti ha un'intensità che supera Michael Mann).

 

 

Voto difficile da dare se fosse una cosa seria, siccome non lo è: 8++


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#5452 100000

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Inviato 07 dicembre 2022 - 14:40

la domanda era più che legittima, l'unico suo film in cui non ho dormito è la morte di luigi xiv (forse perché più breve? ho questo ricordo)
anch'io quando l'ho beccato in sala era più autoironico di quanto mi aspettassi
ora corro a recuperare questo (color correction e albert serra nella stessa frase però mi fanno strano)
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#5453 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 07 dicembre 2022 - 16:31

Poi dormire durante certi film amplifica la sensazione di bellezza, almeno io così l'ho sempre interpretata certa voglia di andare lunghi oltre misura. Che è una roba che mi porto dietro da ragazzino a guardare fuoriorario magari alle 3 di notte, robe lentissime. Chiudere un po' gli occhi, non capire più quale è il piano del sogno, quello della realtà e quello del film.

Una roba meravigliosa.

 

Detto questo, fai sapere che te ne pare!


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#5454 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 08 dicembre 2022 - 11:30

Poi dormire durante certi film amplifica la sensazione di bellezza, almeno io così l'ho sempre interpretata certa voglia di andare lunghi oltre misura. Che è una roba che mi porto dietro da ragazzino a guardare fuoriorario magari alle 3 di notte, robe lentissime. Chiudere un po' gli occhi, non capire più quale è il piano del sogno, quello della realtà e quello del film.

Una roba meravigliosa.

 

Il brutto è quanto capita con film che invece lenti non sono, e quindi devi ricostruire in chiave onirica momenti diegetici e cinetici, facendo diventare Die hard un film Bela Tarr in coppia con David Lynch.


  • 0

#5455 dick laurent

    ...

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Inviato 08 dicembre 2022 - 15:55

Poi dormire durante certi film amplifica la sensazione di bellezza, almeno io così l'ho sempre interpretata certa voglia di andare lunghi oltre misura. Che è una roba che mi porto dietro da ragazzino a guardare fuoriorario magari alle 3 di notte, robe lentissime. Chiudere un po' gli occhi, non capire più quale è il piano del sogno, quello della realtà e quello del film.

Una roba meravigliosa.

 

Detto questo, fai sapere che te ne pare!

 

Da poco ho scoperto un film (che non ho ancora visto) in cui, nella versione originale estesa nelle intenzioni del regista anche i pisolini dello spettatore sono contemplati. L'ambient cinematografica sostanzialmente.


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#5456 Spiritchaser

    Classic Rocker

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Inviato 08 dicembre 2022 - 16:56

Da poco ho scoperto un film (che non ho ancora visto) in cui, nella versione originale estesa nelle intenzioni del regista anche i pisolini dello spettatore sono contemplati. L'ambient cinematografica sostanzialmente.

 

 

Che film è? Son sicuro di aver letto questa cosa ma non ricordo il film (o se l'ho già visto)


  • 0

#5457 dick laurent

    ...

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Inviato 08 dicembre 2022 - 18:34

 

Da poco ho scoperto un film (che non ho ancora visto) in cui, nella versione originale estesa nelle intenzioni del regista anche i pisolini dello spettatore sono contemplati. L'ambient cinematografica sostanzialmente.

 

 

Che film è? Son sicuro di aver letto questa cosa ma non ricordo il film (o se l'ho già visto)

 

 

 

questo 


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#5458 ucca

    CRM

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Inviato 08 dicembre 2022 - 18:44

Visto anche la rosa tatuata con la Magnani sempre preso da Tenessee Williams, che bel film e che autore della madonna
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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#5459 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 22 dicembre 2022 - 12:19

northman-poster-movie.jpg?auto=webp&widt

Possiamo dirlo? Delusione dell'anno  :( :( :(

 

raramente mi è capitato di vedere film peggiori (sono arrivato alla fine sperando fino all'ultimo in un colpo di coda)

 

oltre ad una trama inesistente (ma che il regista si è sentito in dovere di sottolineare tanto pleonasticamente quanto didascalicamente, immagino avendo come target di riferimento i ritardati della marvel) e vivere di cliché, non si salva neppure visivamente, un misto di Trecento (meno fumettistico) passato al midjourney (spartani e vichinghi accumunati dall'imprescindibile six-pack) e - per quanto riguarda le visioni mistiche - mi ha ricordato il kitsch del peggiore Aronofsky, quello di The fountain

 

voto: 0

 

non farò lo stesso errore con l'ultimo di Inarritu, di cui ho coscienziosamente abdicato la visione dopo 15 minuti 


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#5460 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 dicembre 2022 - 12:52

Quello dei fisici ultrascolpiti nei film storici sta diventando un bel problema, creano un'atmosfera di baracconata praticamente all'istante.
Ricordo che De Niro quando fece Cape Fear per dare un tocco di ulteriore realismo al personaggio mise su muscoli utilizzando solo esercizi a disposizione di un vero carcerato, purtroppo un approccio del genere mi sembra ormai totalmente abbandonato a favore del mero sfoggio di bicipiti e addominali ottenuti con le pratiche e le diete più moderne ed efficaci su piazza.


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#5461 Sandor

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Inviato 22 dicembre 2022 - 14:44

Avremmo visto un altro film ,per me uno dei miglior film dell'anno.

Non ha trama tipo marvel?

Sarà che non ho visto gli ultimi cinefumettoni ,a parte Raimi, ma devono essere migliorati parecchio.

I fisici è chiaro sono irrealistici e disturbano anche a me ma sono decenni che va così,non mi sembra un problema 

di Eggers.

Non capo ma più che valido .


  • 1

#5462 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

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Inviato 29 dicembre 2022 - 08:27

il problema del film non è tanto il confronto con le baracconate coeve, in cui vince abbastanza facile, ma con i precedenti di Eggers

comunque thom sta trollando, non puoi essere impietoso col normanno e allo stesso tempo lodare quella chiavica di deep water


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#5463 Spiritchaser

    Classic Rocker

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Inviato 29 dicembre 2022 - 09:08

Mi sa che quello era Tom, non Thom. Non capisci un'acca!
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#5464 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

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Inviato 29 dicembre 2022 - 11:18

Mi sa che quello era Tom, non Thom. Non capisci un'acca!

http://forum.ondaroc...e/#entry2708362


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#5465 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 29 dicembre 2022 - 12:26

confermo tutto invece, la cosa forse più interessante di The Northman (che poi è una citazione del personaggio di Alexander Skarsgårdin in True Blood?) è come ha fatto Skarsgård a costruirsi quei trapezi giganti; che Deep Water possa apparire una chiavica posso anche capirlo, mi do anche il beneficio del dubbio di una mia sovrainterpretazione, ma fortunatamente non sono l'unica voce fuori coro, film che mi è parso contemporaneo e spietatamente a fuoco come pochi


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#5466 maxg22

    aspirante indie

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Inviato 29 dicembre 2022 - 12:50

 


Possiamo dirlo? Delusione dell'anno  :( :( :(

 

raramente mi è capitato di vedere film peggiori (sono arrivato alla fine sperando fino all'ultimo in un colpo di coda)

 

oltre ad una trama inesistente (ma che il regista si è sentito in dovere di sottolineare tanto pleonasticamente quanto didascalicamente, immagino avendo come target di riferimento i ritardati della marvel) e vivere di cliché, non si salva neppure visivamente, un misto di Trecento (meno fumettistico) passato al midjourney (spartani e vichinghi accumunati dall'imprescindibile six-pack) e - per quanto riguarda le visioni mistiche - mi ha ricordato il kitsch del peggiore Aronofsky, quello di The fountain

 

voto: 0

 

non farò lo stesso errore con l'ultimo di Inarritu, di cui ho coscienziosamente abdicato la visione dopo 15 minuti 

 

 

 

LoL ma lo sai che a me è piaciuto per lo stesso motivo? kitsché ai massimi livelli, super prevedibilità di battute, immagini, personaggi. La perfezione! 


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#5467 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 29 dicembre 2022 - 15:25

ma infatti, in questi tempi di incredibile vivacità ed anticonformismo cinematografico, in primis nelle produzioni statunitensi, serviva proprio un film del genere, i cliché nei film non sono mai abbastanza

 

ricordate quando Rohmer diceva che il cinema sopravvivrà finché si continuerà a considerare il pubblico come qualcuno che è capace di fare uno sforzo? gli scoreggiava evidentemente il cervello


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#5468 maxg22

    aspirante indie

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Inviato 29 dicembre 2022 - 15:45

ma infatti, da uno che vede i raggi verdi ste scoreggiature te le aspetti proprio


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#5469 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 29 dicembre 2022 - 18:17

Le otto montagne.
Non ho letto il libro. Il film è eccessivamente lungo, troppo, ha un problema di costruzione del fulcro drammaturgico di partenza, nonostante questo ha un suo fascino. L’innesco dell’allontanamento padre figlio è così buttato via che non basta pensare ai diffusi attriti della fase adolescenziale che portano agli altrettanto diffusi scontri generazionali e questo perché l’infelicità delle famiglie sono tutte diverse le une dalle altre (semicit). Non sono soggetta al fascino della montagna in generale (a parte quella cosa senza senso che sono le Dolomiti), ma il film anche se non perfetto riesce a restituire un piccolo mondo ardito, devastato dalla crisi economica, preso dall’ossessione del rapporto univoco con questa essenza naturale.
(La prima gita in montagna si svolge alla Becca di Nana o Falconetta, giusto di fronte al ghiacciaio del monte Rosa, il padre indica e cita tutte le come che si vedono, e se ne vedono di notevoli, la cinepresa si volta e taglia il punto opposto dove c’è una croce commemorativa gigantesca, la produzione ne ha costruita una più piccola e tutta diversa in un altro punto e quella inquadra. Solo una motivazione estetica può aver portato a una scelta del genere, anche perché nel 1984 la croce originale era lì da mo’, ricorda l’incidente del Gavia, ancora oggi il momento in cui il corpo degli alpini ha avuto le perdite più consistenti in tempo di pace)
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#5470 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 31 dicembre 2022 - 10:13

ma infatti, in questi tempi di incredibile vivacità ed anticonformismo cinematografico, in primis nelle produzioni statunitensi, serviva proprio un film del genere, i cliché nei film non sono mai abbastanza

 

ricordate quando Rohmer diceva che il cinema sopravvivrà finché si continuerà a considerare il pubblico come qualcuno che è capace di fare uno sforzo? gli scoreggiava evidentemente il cervello

 

Io però l'ho trovato assolutamente scevro di tante altre cose che rendono brutto un film per me, americano e non, di recente, per quanto riguarda una certa idea di cinema "maschio" questo film è quasi un miracolo che sia uscito. E parlando di marvelate, dico che anche per questo un pò di danni fatti dagli ultimi Thor li ha sanati [a prescindere dall'aderenza o meno ai fumetti di quest'ultimo, che certo non è una garanzia sul risultato finale, anzi al massimo aveva colpe anche Stan Lee o chi per lui].

 

Sui muscoli la cosa mi è scivolata proprio durante la visione, poi diciamo che potrebbe essere alla fine un'altra delle cose per cui ricalca un pò Conan.


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#5471 Sandor

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Inviato 31 dicembre 2022 - 13:48

Ho finito l'anno in bellezza ammirando Terrifier 2 di Damien Leone , molto più completo del primo capitolo che si limitava ad una serie di omicidi del simpatico Art the clown, ottimo comunque.
Per me con questo secondo capitolo Leone si può confrontare con i grandi dello slasher, brutalità estrema con effetti analogici stupendi ,una trama molto ben articolata e con finale metafisico notevole,bravi anche gli attori.
La durata di oltre 2 ore non deve spaventare sempre se piace il genere ma la qualità merita la visione in ogni caso, certo non è un film per famiglie.
Spero che Leone esca dal genere e non sia anche lui vittima della sua creatura anche se si prospetta un terzo capitolo coi fiocchi.
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#5472 BillyBudapest

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Inviato 03 gennaio 2023 - 18:03

Repulsion [1965, Roman Polanski]

Un documentario sui tempi di putrefazione di un coniglio.

Gradimento 5,5-6/10

Rosemary's Baby [1968, Roman Polanski]

Film su tipici problemi condominiali americani.

Gradimento 7,5/10

Le locataire [1976, Roman Polanski]

Film su tipici problemi condominiali francesi.

Gradimento 8/10

 

The Fablemans [2022, Steven Spielberg]

Le avventure del giovane Steven Spielberg.

Gradimento 7,5/10

 

Call Northside 777 [1948, Henry Hathaway]

Il giornalista James Stewart scopre riluttantemente che le istituzioni a volte sbagliano.

Gradimento 8/10

 

The Palm Beach Story [1942, Preston Sturges]

Screwball su come il sesso possa fruttare denaro senza essere consumato.

Gradimento 6,5/10

 

Abbot and Costello Meet Frankenstein [1948, Charles Barton, Walter Lantz]

Costello/Pinotto non voleva fare il film perché sosteneva fosse pattume e che la sua bambina avrebbe potuto scrivere una sceneggiatura più intelligente. Poi gli hanno offerto 50,000$ anticipati. Con Bela Lugosi e Lon Chaney jr.

Gradimento 5,5-6/10

 

Take the Money and Run [1969, Woody Allen]

"Dopo un quarto d'ora ero perdutamente innamorato di lei. Dopo mezzora avevo rinunciato a rubarle la borsetta" [semicit. a memoria]

Gradimento 8,5/10


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#5473 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

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Inviato 05 gennaio 2023 - 19:26

lo metto in horror non lo metto in horror?

 

Speak no Evil ("GÆSTERNE", Christian Tafdrup, DNK/NLD 2022)

scovato ravanando in classifiche dell'anno passato, thriller "estremo" al crocevia fra LVT, Haneke (inevitabile l'accostamento con "Funny Games") e compagnia brutta (torture porn da Hostel in avanti, ma Tafdrup non indulge nell' esplicito e concentra le scene "forti" nei minuti finali del film)

meno ironico o sperimentale dei sopracitati, Tafdrup gioca da equilibrista tessendo inquietudine ed equivoco, incomprensioni culturali e linguistiche (sono in ballo due famiglie, danese e olandese) e minacciosi presagi del nerissimo (moralmente, prima che visivamente) finale.


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#5474 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 06 gennaio 2023 - 09:41

Le otto montagne.
Non ho letto il libro. Il film è eccessivamente lungo, troppo, ha un problema di costruzione del fulcro drammaturgico di partenza, nonostante questo ha un suo fascino. L’innesco dell’allontanamento padre figlio è così buttato via che non basta pensare ai diffusi attriti della fase adolescenziale che portano agli altrettanto diffusi scontri generazionali e questo perché l’infelicità delle famiglie sono tutte diverse le une dalle altre (semicit). Non sono soggetta al fascino della montagna in generale (a parte quella cosa senza senso che sono le Dolomiti), ma il film anche se non perfetto riesce a restituire un piccolo mondo ardito, devastato dalla crisi economica, preso dall’ossessione del rapporto univoco con questa essenza naturale.
(La prima gita in montagna si svolge alla Becca di Nana o Falconetta, giusto di fronte al ghiacciaio del monte Rosa, il padre indica e cita tutte le come che si vedono, e se ne vedono di notevoli, la cinepresa si volta e taglia il punto opposto dove c’è una croce commemorativa gigantesca, la produzione ne ha costruita una più piccola e tutta diversa in un altro punto e quella inquadra. Solo una motivazione estetica può aver portato a una scelta del genere, anche perché nel 1984 la croce originale era lì da mo’, ricorda l’incidente del Gavia, ancora oggi il momento in cui il corpo degli alpini ha avuto le perdite più consistenti in tempo di pace)

io non l'ho trovato troppo lungo :)
mi pare molto centrata la recensione di Ondacinema
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#5475 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 14 gennaio 2023 - 22:56

عنکبوت مقدس [Holy Spider] (Ali Abbasi, 2022)

 

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La critica ha espresso riserve, mosso accuse di implausibilità e di "hollywoodizzazione" della vicenda.

In parte sì, e sono aspetti di cui ci si accorge facilmente, se si ha quel po' di spirito critico, ma che nonostante questo non riescono a guastare la visione di un thriller morale ben girato, con una fotografia d'alto livello, il giusto plot twist e un postludio raggelante.

 

Per me forse il film iraniano più bello e/o importante dai tempi di Una separazione.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#5476 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 16 gennaio 2023 - 08:42

Living - Hermanus

Non ricordo quasi nulla del film di Kurosawa, non farò nessun paragone. 

E' sicuramente il classico film che si impernia sul suo attore principale, un Nighy estremamente in parte. Ha una resa elegante e trattenuta, i comprimari sono anche molto incisivi, la forza della storia rimane quella, potentissima. Bella la fotografia.

Mi ha colpito l'ambientazione, la scelta degli anni del dopo guerra in Inghilterra, ossia, per contrasto, la mancata riattualizzazione all'oggi, ma forse un remake il più possibile fedele era l'intenzione di partenza e nella contemporaneità la storia stessa sarebbe stata tutta un'altra.

 

Saint Omer - Diop

Il documentario è ancora lì come mezzo principe, anche in questo primo film narrativo. La Diop si pone come testimone degli accadimenti, con una neutralità appena stemperata dalla scelta dei colori (un insieme di palette vivide per Rama, un oceano di marroni per Laurence) e dal montaggio che concretizza un viaggio intimo della scrittrice nella propria storia che si specchia in quella dell'imputata del processo (un infanticidio, il vissuto carnale della maternità, l'abisso dello sradicamento culturale sono una storia sdoppiata in due protagoniste). Avvilente lo scontro di mondi messo in scena durante il processo.

 

Close - Dhont

Quello che mi piace del regista è il suo cercare sempre storie in cui le domande rimangono appese senza risposte definitive, perché la semplicità risiede tutta nello sguardo e nella sfolgorante bellezza dei suoi protagonisti, ma le storie sono un turbine di complessità.

Anche qui il centro del film è la crescita e la socializzazione,  l'interruzione improvvisa di un legame che non ha mai avuto bisogno di nominarsi, il vuoto e la solitudine nella sua mancanza, ma a tutto ciò si contrappone un "semplice" atto di testimonianza della macchina da presa che non risolve domande gigantesche, le analizza senza risposta.

E' un film straziante, forse troppo insistito sul lutto e la necessaria elaborazione. Ragazzini meravigliosi


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#5477 solaris

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Inviato 23 gennaio 2023 - 23:06

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Journey to the West (2021)

Visto stasera v.o. in una rassegna qua a Mi, era tanto che un film non mi faceva ridere a questo modo. Scritto bene, gag e tempi perfetti. Tra l'altro baciato da un'ottima fotografia che nei film d'autore cinesi sembra aver retto immune l'ondata di merda Netflix.

Purtroppo rovinato da un finale melenso che ho pregato per metà film non ci fosse.


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#5478 Sandor

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Inviato 27 gennaio 2023 - 09:27

Caligola (1979) film maledetto di Tinto Brass ma su cui hanno messo mano il produttore Bob Guccione,produttore e editore di Penthouse,e il suo amico Giancarlo Lui che inserirono scene pornografiche con uno strascico di querele ,accuse di molestie sessuali e disastri produttivi vari.

Film unico che unisce altissima qualità (sceneggiatura di Gore Vidal ,attori magnifici come Malcon Mcdowell,Peter O'toole,John Gielgud,Ellen Mirrer,scenografie fantastiche di Danilo Donati) alle intenzioni del produttore di fare un film più o meno porno c'è da dire di buona qualità  asd

Io ho visto la versione integrale di 156 minuti ma ne esistono almeno altre 6 con diversi gradi di censura.

Devo dire che il cinema di Tinto Brass mi ha sempre respinto,se c'è una cosa che non mi piace è il cinema erotico patinato e alla fine eccitante come un cimitero e per quello avevo sempre evitato questo capolavoro pur conoscendo la sua fama di cult da decenni.

Tolte tutte le discussioni sulle scene esplicite che non mi interessano resta un opera magnifica,piena di sequenze memorabili e

terribili ,perversione e poesia che certo può respingere ma di qualità innegabile.

Peccato che poi Brass si sia infognato in quella robbaccia buona per le suorine.


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#5479 tiresia

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Inviato 03 febbraio 2023 - 13:14

Adaline l'eterna giovinezza. 

Sicuramente avrò visto film più brutti di questo, ma al momento non ne ricordo neanche uno che superi questa cosa qui. Leggo che ha sfiorato i 70 milioni di incasso, sono basita. Brutto, davvero brutto, l'ho mandato avanti parecchie volte per trovare un punto migliore, ma niente, indigeribile.


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#5480 solaris

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Inviato 04 febbraio 2023 - 07:57

Ma come ti ha convinta a guardarlo? :D


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#5481 ucca

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Inviato 04 febbraio 2023 - 08:23

Caligola (1979) film maledetto di Tinto Brass ma su cui hanno messo mano il produttore Bob Guccione,produttore e editore di Penthouse,e il suo amico Giancarlo Lui che inserirono scene pornografiche con uno strascico di querele ,accuse di molestie sessuali e disastri produttivi vari.

Film unico che unisce altissima qualità (sceneggiatura di Gore Vidal ,attori magnifici come Malcon Mcdowell,Peter O'toole,John Gielgud,Ellen Mirrer,scenografie fantastiche di Danilo Donati) alle intenzioni del produttore di fare un film più o meno porno c'è da dire di buona qualità  asd

Io ho visto la versione integrale di 156 minuti ma ne esistono almeno altre 6 con diversi gradi di censura.

Devo dire che il cinema di Tinto Brass mi ha sempre respinto,se c'è una cosa che non mi piace è il cinema erotico patinato e alla fine eccitante come un cimitero e per quello avevo sempre evitato questo capolavoro pur conoscendo la sua fama di cult da decenni.

Tolte tutte le discussioni sulle scene esplicite che non mi interessano resta un opera magnifica,piena di sequenze memorabili e

terribili ,perversione e poesia che certo può respingere ma di qualità innegabile.

Peccato che poi Brass si sia infognato in quella robbaccia buona per le suorine.

 

anche a me ha fatto sempre schifo (Lui) ma se dici cosi lo recupero fiducioso


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#5482 solaris

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Inviato 06 febbraio 2023 - 09:07

Insomma Decision to leave ha dato noia solo a me asd


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#5483 tiresia

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Inviato 06 febbraio 2023 - 17:33

Ma come ti ha convinta a guardarlo? :D


Quel cavolo di algoritmo di Netflix con password condivisa con non so più chi che mi propone questa cosa e io che in treno penso “ma sì, una storia romantica un po’ banale, ma rilassante”, la congiuntura perfetta per un film imbarazzante.
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#5484 Giubbo

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Inviato 09 febbraio 2023 - 11:49

settimana densissima di visioni al cinema, e incredibilmente tutti centri:

 

- The Banshees of Inisherim

Prende l'umanita di Tre Manifesti e ne fa una tragicommedia in crescendo, che parte da poco ed arriva ad incendiare la scena.

tutti i personaggi sono arcehetipi che sembrano costruiti per il teatro.

grande C. Farrell, grandissimo B. Gleesan, stupefacente Barry Keoghan.

un film freddo nel mostrare le metafore, ma caldissimo nel mostrare l'inesorabilità della sofferenza umana, ed il dramma di ciò che non si può comprendere, ma che sembra condannare.

ottimi gli spunti folkloristici nascosti e beffardi.

superlativa colonna sonora.

 

- Bussano alla Porta

Credevo fosse un film sulle scelte, ed invece... non posso dire su cosa punta veramente perchè è il fulcro della storia.

Un film asciutto, diretto, lineare, senza arghigolgoli, ma che va dritto al punto: un punto importantissimo e che che viene inquinato dall'individualismo contemporaneo, frutto delle bastonate che prendiamo nella vita.

gran messaggio.

ottimo il finale, proprio l'ultimo minuto, una parabola del futuro di una famiglia (e forse dell'umanità) tramite lo stop&go di una canzone.

 

- Decision To Leave

Film difficile e densissimo di messaggi non dichiarati e di dettagli registici, che significano un "qualcosa" che sta nelle emozioni dei protagonisti.

si rischia di venire abbagliati da tanta messa in scena, ed infatti va rivisto.

un film che scorre veloce, ma lo fa non certo in modo leggero: ti stordisce con il susseguirsi rapido di scene vorticose, che incastrano punti di vista, smartphone, inquadrature, flashback.

sicuramente tra i 3 il più "pieno".

un film su come si è di fronte alla potenza (spesso distruttiva) del VERO amore, una sensazione che lascia un vuoto allo spettatore, proprio per la quantità di scene piene di sintonia tra i protagonisti.

un marchingegno perfetto, ma pieno di malinconia, pieno di non detto che dice molto.

 

3 film diversissimi e bellissimi.


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#5485 tiresia

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Inviato 10 febbraio 2023 - 13:10

Gli spiriti dell'Isola.

Gran metafora della guerra, non solo per lo sfondo storico di una vera guerra civile, ma per lo snodarsi della storia, tra autolesionismo e vittime collaterali, una corsa senza senso che non produce altro che caos e odio, ossia la summa dell'irrazionale. Chi ha cominciato (è importante il perchè? Sarebbe importante se solo imparassimo qualcosa dai perchè, ma siccome non impariamo mai una cippa, il regista proprio non è interessato alla cosa) proclama un obiettivo, un fine per poi impedirsi fisicamente di poterlo raggiungere; chi subisce la scintilla della decisione reagisce in maniera così stolida che alla fine la situazione esplode in un crescendo che non può far altro che uccidere innocenti. E' crudissimo, destabilizzante, ma molto ben costruito, la metafora dell'isola "Irlandese" già nel suo nome, il paesaggio che oltre che bucolico è, anche,  l'assoluto dell'isolamento (sic) e della noia. Da quel tran tran immutabile un rovescio di accadimenti minimi e enormi all'interno di una comunità che è un sunto dell'umanità, ma condita della presenza degli spiriti, dell'imponderabile che sono sempre lì a guardare i destini umani senza che questi ne vengano a capo.

E cosa è il potere se non una immorale e violenta presenza che  stritola gli innocenti e i puri consapevole della impunità del proprio arbitrio?

Le figure femminili, in un mondo a trazione tutta maschile, sono pochissime, lo spirito foriera di cattivi presagi, la droghiera di paese avida di storie, rapace della vita degli altri e la sorella la cui vita cambia per prima allo scoppiare delle ostilità e che ha una unica soluzione, scappare dal campo di battaglia e dalle sue illogiche derive.

Eppure il film non è pessimista fino in fondo, per quanto gli abissi umani siano scoperchiati fino in fondo, c'è il confine tracciato dalla pietà e dal valore riconosciuto verso gli animali, l'emblema dell'innocenza. 

 

Io non sarei così ottimista.


  • 3

#5486 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 15 febbraio 2023 - 11:18

Black Jack (1986) di Dick Richards (e Jerry Jameson)

heat-movie-poster-1987-1020255877.jpg

Uno dei flop che decretarono la fine di Burt Reynolds come star del cinema d’azione. Dopo essere stato l’attore più redditizio di Hollywood dalla metà degli anni settanta fino all’inizio del decennio successivo (in Italia è difficile capire il culto di cui godono negli USA film come Smokey and The Bandit o The Cannonball Run) a partire dalla metà degli ’80 fu protagonista di una serie di fiaschi che compromisero irrimediabilmente la sua carriera (si riciclerà in qualche modo come caratterista - ad esempio in Boogie Nights - e sul piccolo schermo).
In questo caso le premesse erano delle migliori: sceneggiatura di William Goldman (quello di Butch Cassidy e Tutti gli uomini del Presidente) e regia di Robert Altman. Altman si tirò indietro prima dell’inizio delle riprese e al suo posto subentrò Dick Richards. Questi entrò subito in rotta di collisione con Reynolds, riuscì a girare circa metà film finché l’attore gli mollò un cazzotto in faccia (mossa che costò a Richards la frattura della mandibola e a Reynolds mezzo milione di dollari di risarcimento) e venne quindi sostituito dal regista televisivo Jerry Jameson.

Purtroppo le troppe mani si vedono, infatti il film non sembra mai convinto di quale direzione tenere e esteticamente somiglia spesso a un Bronson-movie della Cannon. Peccato perché per altri versi è invece molto buono: Reynolds alle soglie dei 50 anni interpreta in modo convincente un magnifico personaggio di loser (memorabile la scena in cui sbanca il casinò ma continua a giocare finché non riesce a perdere tutto) e il crescendo drammatico e ineluttabile è parecchio efficace, almeno fino al finale. C’è un remake nel 2015 con Jason Statham (che mi guardo bene dal vedere).


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#5487 BillyBudapest

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Inviato 08 marzo 2023 - 17:28

Dark Star [1974, John Carpenter]

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Pellicola d'esordio di John Carpenter, nato come progetto studentesco girato in 16 mm, in collaborazione con Dan O'Bannon, futuro sceneggiatore di Alien, che qui appare anche come attore nel ruolo del sergente Pinback (più o meno). Girato con mezzi minimi, compresi caschi giocattolo e polistirolo per le tute spaziali, fu completato nel giro di un paio d'anni con tagli e aggiunte richieste da un produttore disposto a farlo arrivare nei cinema, processo che lo portò dall'essere, secondo O'Bannon, il "più notevole film studentesco" al diventare "il meno notevole film professionale". É una parodia surreale della fantascienza filosofica e solenne alla 2001, con un equipaggio annoiato e sbracato, in una bagnarola spaziale sempre più guasta, una sorta di Armata Brancaleone dello spazio - ma con la partecipazione di una mascotte aliena a forma di pallone da spiaggia.

 

IMDB: 6.2/10

RYM: 3.19/5

 

Un documentario sul film.


  • 1

#5488 lazlotoz

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Inviato 13 marzo 2023 - 17:59

locandina.jpg

 

Sundown, Michel Franco, 2021

 

Non si giudica un film dalla trama, ché la storia può pure essere buona, ma il film è altra materia, altrimenti ti leggi un libro ed è la stessa cosa. Però qui, vedere il film senza sapere nemmeno di cosa parla è senza dubbio un plus da tenere in considerazione (sì, se uno si legge una qualunque sinossi si rovina completamente la prima visione del film), non so cosa voglia dire rivederlo per ora.

Banalizzando: se mi racconti il plot twist di un film mi girano le palle.

 

Quindi non dico nulla. 

Film che nella forma rispecchia perfettamente l'incedere della storia senza mai essere lento, e poteva esserlo, e che si fa scoprire minuto per minuto. Una regia, come si suol dire, equilibrata nel suo mettere tutto sulle spalle e la genialità di un attore eccezionale come Tim Roth, che si porta via un'interpretazione perfetta.

 

Uno di quei film che quando finisco ti rimane appiccicato per un po', con un paio di immagini perfette (lui seduto in spiaggia, il sesso nella doccia, la sedia nel finale). Un film crudele e tenero in egual misura.

Consigliato un bel po'.

Non so se rivedendolo fa lo stesso effetto, perché mette in gioco una cosa che spesso si sottovaluta, quanto il grado emotivo incide nel giudizio di un film.

 

Voto direi 8 pieno alla prima visione.


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#5489 ucca

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Inviato 13 marzo 2023 - 20:34

Dark Star [1974, John Carpenter]

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Pellicola d'esordio di John Carpenter, nato come progetto studentesco girato in 16 mm, in collaborazione con Dan O'Bannon, futuro sceneggiatore di Alien, che qui appare anche come attore nel ruolo del sergente Pinback (più o meno). Girato con mezzi minimi, compresi caschi giocattolo e polistirolo per le tute spaziali, fu completato nel giro di un paio d'anni con tagli e aggiunte richieste da un produttore disposto a farlo arrivare nei cinema, processo che lo portò dall'essere, secondo O'Bannon, il "più notevole film studentesco" al diventare "il meno notevole film professionale". É una parodia surreale della fantascienza filosofica e solenne alla 2001, con un equipaggio annoiato e sbracato, in una bagnarola spaziale sempre più guasta, una sorta di Armata Brancaleone dello spazio - ma con la partecipazione di una mascotte aliena a forma di pallone da spiaggia.

 

IMDB: 6.2/10

RYM: 3.19/5

 

Un documentario sul film.

 

forse il suo unico film insieme a the ward che proprio non ho digerito. Mi è sembrato proprio acerbo.


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#5490 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 13 marzo 2023 - 20:40

È la tua cultura cinematografica che è acerba.
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#5491 lazlotoz

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Inviato 14 marzo 2023 - 15:20

Lo vidi una vita fa, ma il ricordo è quello di un piccolo grande gioiello. Un mezzo capo. Ma anche di più.


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#5492 Wattimo Fuggente

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Inviato 14 marzo 2023 - 18:31

Sundown, Michel Franco, 2021

 

film notevole, e piuttosto differente dall' altrettanto notevole Nuevo Orden

mi hai anche rammentato di recuperare Chronic, sempre suo e con Roth del 2015


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#5493 tiresia

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Inviato 16 marzo 2023 - 10:18

RRR, Rajamouli

Ho visto RRR, il cinema indiano ha fatto passi da gigante dal punto di vista tecnico, unisce la bellezza della danza alla forza visionaria dell’action, magari troppa CGI, ma sono quisquilie, sembra di vedere gli Avengers con tutta una fantasia di scene d’azione che sono molto belle, sei lì e ti chiedi “e ora cosa si inventeranno?” E se la inventano sempre più grande, sempre più coreografata, sempre più smagliante. Il problema è che la sceneggiatura è un pianto, un pianto vero. Sembra di vedere Rambo due, solo che Rambo due ha 40 anni e questi 40 anni sono passati. Parlo solo di pesi e contrappesi puramente di fattura cinematografica, non c’è stata nessuna maturazione nella scrittura dei personaggi e delle storie, nessun stereotipo è stato vinto, elaborato, nulla, una roba da latte alle ginocchia, indigeribile, su tre ore alla fine diventa davvero pesante, perché la retorica a fiumi, l’assurdità stolida di certe figure, il nulla totale dello svolgimento della storia alla lunga la vincono.
Invece Hollywood dovrebbe chiamare gli attori e fargli fare un musical, sarebbero davvero bravi.
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#5494 Sandor

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Inviato 16 marzo 2023 - 13:54

RRR, Rajamouli

Ho visto RRR, il cinema indiano ha fatto passi da gigante dal punto di vista tecnico, unisce la bellezza della danza alla forza visionaria dell’action, magari troppa CGI, ma sono quisquilie, sembra di vedere gli Avengers con tutta una fantasia di scene d’azione che sono molto belle, sei lì e ti chiedi “e ora cosa si inventeranno?” E se la inventano sempre più grande, sempre più coreografata, sempre più smagliante. Il problema è che la sceneggiatura è un pianto, un pianto vero. Sembra di vedere Rambo due, solo che Rambo due ha 40 anni e questi 40 anni sono passati. Parlo solo di pesi e contrappesi puramente di fattura cinematografica, non c’è stata nessuna maturazione nella scrittura dei personaggi e delle storie, nessun stereotipo è stato vinto, elaborato, nulla, una roba da latte alle ginocchia, indigeribile, su tre ore alla fine diventa davvero pesante, perché la retorica a fiumi, l’assurdità stolida di certe figure, il nulla totale dello svolgimento della storia alla lunga la vincono.
Invece Hollywood dovrebbe chiamare gli attori e fargli fare un musical, sarebbero davvero bravi.

3 ore sono troppe , ho dovuto vederlo in un paio volte , e più o meno condivido sulla pesantezza della scrittura .

Resta che con questo nelle tante scene di azione ci si diverte ,la roba marvel e soci ha tutti i difetti ma in più sono noiosissimi ,non ti

chiedi cosa si inventeranno perchè ripetono le stesse scene e lo stesso sviluppo da un decina di anni e anche attori bravi fanno 

la figura dei cani.


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#5495 100000

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Inviato 16 marzo 2023 - 14:01

visto Infinity Pool, terzo film di Cronenberg figlio
degno appartenente al filone di film/serie eat the rich (specie i ricchi in vacanza*), anche perché meno manicheo di altri (the menu)
parte in maniera prevedibile, a un terzo di film potrebbe essere finito, se fosse un drama sci-fi intimista di critica sociale, ma si smarca un po' grazie a una deriva ballardiana di ultraviolenza psicoanalitica, anche grazie alla figura (anch'essa ballardiana) di mia goth (forse eccessivamente grottesca in certi punti, ma sicuramente d'impatto, anche per i cambi di registro)
carine certe derive psichedeliche, orgia compresa, ma alla fine il precedente Possessor molto meglio

*ci sarebbe tutto un discorso sul cambio di percezione della ricchezza al cinema/tv, mi sembra ci sia quasi un desiderio catartico di ghigliottina/violenza/rivalsa fisica (quantomeno finzionale e quindi non so quanto fattuale, ma se non altro segno di un netto cambio di paradigma rispetto all'aspirazionale di pochi anni fa)
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#5496 ucca

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Inviato 16 marzo 2023 - 16:52

È la tua cultura cinematografica che è acerba.

 

Non direi. Sono forse il più grande conoscitore di Carpenter su tutto il globo terracqueo. Ho visto tutto almeno 2 volte.

Tu puoi vantare record simili?


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#5497 Earl Bassett

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Inviato 16 marzo 2023 - 17:01

Semplicemente non puoi amare Carpenter e non amare Dark Star.


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#5498 ucca

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Inviato 16 marzo 2023 - 17:26

Ma il fatto che non mi sembra proprio un suo film, non ritrovo nulla di quello che amo negli altri. E ne ha fatti tanti belli, alcuni che mi danno quasi piacere fisico ogni volta che li rivedo. Facciamo una classifica cazzo!

 

1) La Cosa. Che gli vuoi dire? E' un film mostruosamente bello. Costruito alla perfezione, tensione costante, scenografia, colonna sonora, protagonisti, significato. Immenso. Lo metto insieme ad Apocalypse Now come grandezza.

2) Grosso Guaio A Chinatown. Meraviglioso. Kurt Russell, i cattivi, è tutto un mega fumetto divertentissimo

3) Essi vivono. Attualissimo, vale per ogni cazzo di guerra che ci propinano. 

4) Fuga da New York. Neanche lo commento per quanto è epico.

5) Il seme della Follia. Altro capolavoro, ancora un omaggio a Lovecraft, ma qui si viaggia verso il delirio.

6) Halloween. Fa ridere che sia solo sesto. Altro capolavoro.

7) The Fog. Anche qui, tensione altissima per tutto il film, stupende scenografie

8) Il signore del Male. Rivisto qualche settimana fa, un'esperienza più che un film. Una delle più belle colonne sonore di sempre, capace da sola di reggere metà film.

9) Distretto 13, anche questo altro gioiello sul tema dell'assedio

 

E ce sono altri belli, da L'uomo invisibile (più leggero) fino a Vampires o Pericolo in Agguato.

Non c'è posto per Darkstar, per me, rispetto alle meraviglie successive. 


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#5499 Tom

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Inviato 16 marzo 2023 - 17:55

Oddio, puo' non piacerti e ok, ma se non e' carpenteriano un film che vede un gruppo di maschi chiusi in un ambiente circoscritto, i cui rapporti sono segnati dalla tensione e dalla frustrazione, che ritrovano un senso nelle cose solo dovendo superare un pericolo estremo o inquadrando un nemico, per comunque intraprendere una corsa verso l'autodistruzione...

 

Dark Star sarebbe geniale anche solo perche' e' (credo) l'unico film di fantascienza che mostra cosa troveremmo avventurandoci nello spazio profondo: una noia cosmica e una totale perdita di senso delle prospettive umane (e in questo e' anche un lucida metafora del fallimento della cultura psichedelica). Un aspetto che lo rende unico anche in un altro senso, essendo una parodia per molti versi molto piu' nera e pessimista dei film e dell'immaginario che va a parodiare.

 

E pure The Ward e' un filmone, per dio! ashd


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#5500 ucca

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Inviato 16 marzo 2023 - 18:06

Oddio, puo' non piacerti e ok, ma se non e' carpenteriano un film che vede un gruppo di maschi chiusi in un ambiente circoscritto, i cui rapporti sono segnati dalla tensione e dalla frustrazione, che ritrovano un senso nelle cose solo dovendo superare un pericolo estremo o inquadrando un nemico, per comunque intraprendere una corsa verso l'autodistruzione...

 

Dark Star sarebbe geniale anche solo perche' e' (credo) l'unico film di fantascienza che mostra cosa troveremmo avventurandoci nello spazio profondo: una noia cosmica e una totale perdita di senso delle prospettive umane (e in questo e' anche un lucida metafora del fallimento della cultura psichedelica). Un aspetto che lo rende unico anche in un altro senso, essendo una parodia per molti versi molto piu' nera e pessimista dei film e dell'immaginario che va a parodiare.

 

E pure The Ward e' un filmone, per dio! ashd

 

The Ward aveva un'attrice cagna che più cagna non si poteva. Comunque darkstar riproverò a vederlo.


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