Penso che questo film verrà perlopiù sbertucciato qui da noi, perchè?
La risposta è presto detta, cinema
so good, oscar-friendly e altri clichè simili, qui ci sono tutti, perdipiù conditi dalle polemiche pseudo-razziste inerenti lo stesso giro dell'academy e il tempismo stesso - per alcuni sospetto - di questa nuova ondata di negritudine cinematografica che ha preso il largo da un annetto a questa parte...
Ebbene, io queste pellicole ho già avuto modo di vederle quasi tutte (perlomeno quelle in odore di statuette) e, aldilà delle polemiche intrinseche (che magari sarebbe carino discutere in seguito e in altri topic), per me si tratta di prodotti assolutamente valevoli in sè come opere a sè stanti e sì, anche necessarie a livello di testo ("funzione" che peraltro il cinema ha sempre ricoperto mi pare, quindi non vedo perchè no)...
Ma andiamo nello specifico di questo
Hidden Figures, come dicevo poc'anzi, la pellicola ha certamente tutte quelle caratteristiche che da sempre piacciono e compiacciono quelli dell'academy e il pubblico stesso (il film è andato alla grande in patria), si tratta del più classico esempio di cinema etico, e quindi anche classico, cinema al serivizo della (sua)storia, che si fa "piccolo" di fronte ad essa, di quelli che mettono in mostra fatti che spesso sembrano andare oltre i confini della realtà (in alcuni momenti si fa fatica a credere che tutto ciò avveniva appena una cinquantina di anni fa), MA, tutto questo è messo in scena in maniera composta e allo stesso tempo fresca dal regista-sceneggiatore Melfi, il film non risulta mai pesante o peggio pedante, didascalico sì (è pur sempre un biopic), ma non cerca mai l'apologia spicciola o di instillare a forza concetti - pur moralmente sacrosanti - a botta di accumulo di scene madri (ridotte davvero al minimo, e quando presenti assolutamente efficaci) pompose e dialoghi forzati, ha insomma il tocco leggero di chi vuole raccontare una storia - che, data la sua natura si fa messaggio universale - che semplicemente meritava di essere portata alla luce e raccontata senza troppi fronzoli, oltretutto il film ha anche il pregio di inquadrare il problema razziale (che non è solo quello legato al colore della pelle) all'interno della situazione socio-politica americana (siamo in piena guerra fredda), e questo e tantopiù interessante per il fatto che lega bene in sede di sceneggiatura con il modo che hanno le tre protagoniste di interagire con i vari personaggi (sono scritti tutti abbastanza bene, oltre che interpretati) al fine di perseguire le proprie lotte e i propri desideri...
Insomma, per tornare al quesito iniziale, anche questo cinema è meritevole di considerazione? Per me si se ben realizzato, come sempre è stato alla fin fine, poi certo, dovesse trionfare un film come questo domenica sera molto probabilmente non sarebbe per i suoi meriti artistici obbiettivamente in sè limitati, ma questo è tutto un altro discorso, che poco ha a che vedere con il (anzi, i) film in sè...
Primo flop dell'anno per quanto mi riguarda, guardare questo film sembra come fare una visita (anche pò svogliata a dirla tutta) in un museo delle cere, alla sua quarta regia Affleck guarda ancora a Leahne e sopratutto guarda al passato, tanto storico quanto cinematografico, con un film che è tutto un ripescare e omaggiare i classici di un tempo o anche quelli più o meno recenti (sarebbe ormai puerile starli a citare), ma sin dalle prime battute, è chiaro come il regista sia in difficoltà nel rimettersi al cospetto dei grandi che hanno fatto la storia del genere (in particolare di quello Scorsese che fa più volte capolino durante la visione), rimanendone imbrigliato e senza riuscire mai a trovare il bandolo della matassa.
Non è nemmeno un discorso tecnico (seppure anche li mi abbia dato l'idea di essere un pò esangue), perchè il film è anche ben girato, fotografato, ecc, sul versante registico comunque non si smentisce, il problema è nella scrittura, il film è ingessato, farraginoso nello svolgimento, poi a un certo punto comincia a saltare di palo in frasca buttando nel mezzo tanti, troppi argomenti e spunti vari (provando anche a strizzare l'occhio alla contemporaneità per certi versi, anche se non so quanto la cosa sia voluta), senza però approfondire adebitamente nessuno, anzi contribuendo a confondere e affossare ancor di più un film e una sceneggiatura già problematica di suo e dal ritmo decisamente ondivago. E poi c'è lui, che decide nuovamente di mettersi anche davanti la macchina da presa e ragazzi veramente...cioè lui l'avrebbe anche la faccia per questi ruoli, ma davvero,
nun ja fà...
Non si salva niente dunque? Si per cairtà, come ho detto formalmente il film è corretto, gli appassionati del genere gli diano comunque un occhiata e ha un bel finale, niente di trascendentale ma almeno chiude bene il cerchio e restituisce abbastanza il senso dell'opera, troppo poco e troppo tardi però, a sto giro per me Affleck spara a salve, altro che Batman...