Il Teatro Degli Orrori - A Sangue Freddo 31.10.09
#252
Inviato 15 marzo 2012 - 09:30
..
sì vabbé ma questa è musica, non un comizio, urgerebbe condire i concetti (tutti lodevolissimi) con della poesia o si dovrebbe nascondere il contenuto nelle pieghe di giochi di parole o tra frasi che sembrano c'entrare poco o robe del genere...insomma quelli bravi a scrivere testi fan così perché i testi devono devono intrigare e devono avere un bel rapporto, come suono, con la musica sotto (chiamasi metrica)
già che c'erano potevano intitolarlo "Poveri negri", diretto per diretto almeno ci metti un briciolo di ironia (cosa totalmente assente in ogni loro testo)
#253
Inviato 15 marzo 2012 - 13:33
#254
Inviato 15 marzo 2012 - 14:12
..
sì vabbé ma questa è musica, non un comizio, urgerebbe condire i concetti (tutti lodevolissimi) con della poesia o si dovrebbe nascondere il contenuto nelle pieghe di giochi di parole o tra frasi che sembrano c'entrare poco o robe del genere...insomma quelli bravi a scrivere testi fan così perché i testi devono devono intrigare e devono avere un bel rapporto, come suono, con la musica sotto (chiamasi metrica)
già che c'erano potevano intitolarlo "Poveri negri", diretto per diretto almeno ci metti un briciolo di ironia (cosa totalmente assente in ogni loro testo)
Non ho inteso bene ma non capisco cos'è che manca per voi in alcune canzoni. Insomma per me c'è musica, poesia e onestà artistica sempre più netta. Per quanto riguarda l'ironia, c'è sarcasmo molesto e agitato in alcune tracce, e per me non è per nulla fuori contesto. E la forma più adatta ad un tema del genere. per me è un disco intelligente.
#255
Inviato 15 marzo 2012 - 14:56
Davvero, è un colpo al cuore dover sentire parlare di quei testi come di poesie. E mi riferisco anche ai vecchi testi.
Posso condividere l'idea di fondo, il concetto ultimo del bene comune, ma esporre le sue idee (che a volte si allontanano dal concetto ultimo) in modo grezzo, volgare, gratuito, pressapochista è quanto di peggio potesse fare per svilire l'idea di fondo. Insomma, spero davvero che i testi non vengano presi come punto forte della band, perchè sono il loro abisso.
La verità è che spesso la gente abbocca all'alone che costruisci su di te. Se mi sbandieri i nomi di Pasolini, Marx, Gramsci, e lo fai come se fosse il tuo pane quotidiano, forse freghi i mocciosi, ma a quelli un pò più grandicelli fai venire il dubbio che tu li abbia capiti o meno.
Capovilla da il meglio quando parla di cose semplici, di botte, di mandare all'ospedale e non al pronto soccorso. In quel frangente è bravo. Nel resto è ormai patetico. E lo si evince ancora di più dalle interviste che girano in rete in cui vagheggia sul ruolo politico di tutti gli artisti. Roba da "mai dire tv".
#256
Inviato 15 marzo 2012 - 15:06
#257
Inviato 15 marzo 2012 - 15:20
#258
Inviato 16 marzo 2012 - 13:07
Capovilla ha deciso di avere un ruolo politico, magari sbaglia dicendo che tutti gli artisti dovrebbero averlo ( e nella sua opinione totale nemmeno è azzardato, è solamente un modo di pensare se si ragiona bene), però ha voluto averlo. L'ho detto, per me è un'artista che ha voluto mettere da parte sè stesso e farsi strumento espressivo di tematiche sociali, ci ha sempre provato e per me con l'ultimo ci è riuscito a pieno. Siamo (direi "ancora") nell' era dell'ego e di tutto ciò che gli gira intorno, il Mondo Nuovo guarda a storie altrui meno felici. Non vedo banalità nei testi semplicemente perchè il tema dell'immigrazione lo assorbiamo ogni giorno per osmosi e fatichiamo a considerarlo e a condividerlo in modo adeguato. La musica è un modo comunicativo di aprire gli occhi sull'aattualità, e questo disco lo fa più del sovraccarico di cronaca che l' informazione crea. Per me di tanto in tanto una cosa del gere è fatta bene, ben pensata, e fa bene.
Non vedo materia grezza o qualunquismo come dici tu, Capovilla non ha mai voluto scrivere cose complicate, non gli interessa, e non glie ne frega avere un'immagine più dignitosa verso un certo tipo di ascoltatore, forse glie ne importava una volta, ora non più. Cerca di essere senza compromessi, quando a questo mondo il compromesso sembra essere l' unica fede (G). Ai concerti trovi gruppi di 14 15 anni, perchè i testi sono accessibili, facili; la banalità poi io la vedevo in A Sangue Freddo, in questo per me ce n'è poca traccia. Quando scrive cose più complesse, si lascia comprendere attraverso la forza espressiva (esempi calzanti, l'interpretazione di Majakovskij o Adrian nell'ultimo).
Poi sarà pure pieno di sè ma se è questa la musica sociale, di chi ha deciso di avere un ruolo politico come artista, benvenga.
#259
Inviato 16 marzo 2012 - 13:44
Certo non siamo noi a decidere se tizio o caio debba fare poesia, ma noi possiamo comunque giudicare il risultato.
Non sto giudicando in base ad una distinzione poesia-testo di canzone, ma giudico il risultato finale: puzza tutto di banalità (come direbbe lui). E non si tratta di quella banalità che è solo una semplice ripetuta verità. E' banalità costruita unendo frammenti che cozzano, pomposa nei riferimenti, grezza perchè è tutto buttato alla rinfusa.
Non mi piacciono i testi complicati, ma non vuol dire che un testo semplice debba esser bello d'ufficio.
Dici che Capovilla ha messo sé stesso da parte: a me sembra l'esatto contrario.
Ogni giorno costruisce un'altra fetta della sua statua, sempre più alta, sempre più grossolana.
La statua dell'artista-intellettuale che crede di essere.
#260 Guest_Alakaj_*
Inviato 16 marzo 2012 - 15:49
#261
Inviato 16 marzo 2012 - 15:58
Rooft: la poesia, per favore, non tiriamola in ballo quando scrive Capovilla.
Davvero, è un colpo al cuore dover sentire parlare di quei testi come di poesie. E mi riferisco anche ai vecchi testi.
Posso condividere l'idea di fondo, il concetto ultimo del bene comune, ma esporre le sue idee (che a volte si allontanano dal concetto ultimo) in modo grezzo, volgare, gratuito, pressapochista è quanto di peggio potesse fare per svilire l'idea di fondo. Insomma, spero davvero che i testi non vengano presi come punto forte della band, perchè sono il loro abisso.
La verità è che spesso la gente abbocca all'alone che costruisci su di te. Se mi sbandieri i nomi di Pasolini, Marx, Gramsci, e lo fai come se fosse il tuo pane quotidiano, forse freghi i mocciosi, ma a quelli un pò più grandicelli fai venire il dubbio che tu li abbia capiti o meno.
Capovilla da il meglio quando parla di cose semplici, di botte, di mandare all'ospedale e non al pronto soccorso. In quel frangente è bravo. Nel resto è ormai patetico. E lo si evince ancora di più dalle interviste che girano in rete in cui vagheggia sul ruolo politico di tutti gli artisti. Roba da "mai dire tv".
E' vero, il Capovilla impegnato è davvero insostenibile. Ma quando parla d'amore è peggio. Dovrebbe parlare solo del suo alcolismo allora si salverebbe.
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#262
Inviato 16 marzo 2012 - 16:30
#263
Inviato 16 marzo 2012 - 16:57
#264
Inviato 16 marzo 2012 - 17:06
Quell'intervista non mi dispiace sinceramente, non si può dire tutto giusto e adeguato, Capovilla dice alcune verità. quando dice che un artista debba avere un ruolo politico vuole dire che c'erano tempi in cui l'artista smuoveva le masse in quel senso, è innegabile che se più di uno la pensasse così e ci fossero più Capovilla, si creerebbe qualche situazione. Magari non è un obbligo, ma l'arte è una buona risorsa anche per veicolare politica, e sicuramente in modo più democratico e senza dubbio più prorompente di quanto non facciano altre forme di interazione. Per me il Capovilla artista è intelligente e attivo, non è banale. Mi sono espresso male dicendo che ha messo da parte sè stesso. Lui semplicemente è sè stesso, l'artista che prima parla di sè, che interpreta Majakovskij, che poi rilascia interviste del genere, e che poi fa un concept sugli immigrati. "Quello che ho è quello che do", al di là di tutto quello che dice nell'intervista, questo riassume l'approccio dell'ultimo disco per me. Poi l'ho detto, io non vedo pressapochismo nei testi, vedo solo fatti attuali e pure ben raccontati e per me ben musicati, seppur con qualche scesa.
se tu riesci ad ascoltare tutte le sedici tracce di fila, ti stimo
#265
Inviato 22 marzo 2012 - 09:10
se tu riesci ad ascoltare tutte le sedici tracce di fila, ti stimo
Effettivamente è un po pesantino! Sta di fatto che se alcune canzoni le salto, altre le ascolto allo sfinimento!
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#266
Inviato 22 marzo 2012 - 16:44
Quell'intervista non mi dispiace sinceramente, non si può dire tutto giusto e adeguato, Capovilla dice alcune verità. quando dice che un artista debba avere un ruolo politico vuole dire che c'erano tempi in cui l'artista smuoveva le masse in quel senso, è innegabile che se più di uno la pensasse così e ci fossero più Capovilla, si creerebbe qualche situazione. Magari non è un obbligo, ma l'arte è una buona risorsa anche per veicolare politica, e sicuramente in modo più democratico e senza dubbio più prorompente di quanto non facciano altre forme di interazione. Per me il Capovilla artista è intelligente e attivo, non è banale. Mi sono espresso male dicendo che ha messo da parte sè stesso. Lui semplicemente è sè stesso, l'artista che prima parla di sè, che interpreta Majakovskij, che poi rilascia interviste del genere, e che poi fa un concept sugli immigrati. "Quello che ho è quello che do", al di là di tutto quello che dice nell'intervista, questo riassume l'approccio dell'ultimo disco per me. Poi l'ho detto, io non vedo pressapochismo nei testi, vedo solo fatti attuali e pure ben raccontati e per me ben musicati, seppur con qualche scesa.
se tu riesci ad ascoltare tutte le sedici tracce di fila, ti stimo
mi sono fermato alla quarta....pesantezza totale e mancanza di ossigeno. Perlomeno ci ho provato
#267
Inviato 11 aprile 2012 - 15:48
#268
Inviato 11 aprile 2012 - 15:52
il faut se radicaliser.
#269
Inviato 11 aprile 2012 - 16:11
Whatever you do, don't
#270
Inviato 11 aprile 2012 - 16:29
the music that forced the world into future
#271
Inviato 11 aprile 2012 - 16:31
Liberiamoci tutti dall'individualismo egotistico virulento.
Questo non è un mondo sufficientemente fededegno per usare i social networks.
#272
Inviato 11 aprile 2012 - 17:25
1. si è fatto portare avanti e indietro da Venezia (dove sta) per non dover guidare (e così poter bere...) ma soprattutto:
2. è incredibilmente logorroico, il povero tizio che lo ha riportato a casa lo ha sentito parlare durante il viaggio dalle due e mezza alle cinque di notte ininterrottamente.
#273
Inviato 12 aprile 2012 - 15:25
for words of love so seldom seen
it's like the sun has gone
frustration in these calm streams
'cause life scares me to death
#274
Inviato 13 aprile 2012 - 21:52
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