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Resoconto di una tragedia


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14 replies to this topic

#1 Guest_Julian_*

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Inviato 22 luglio 2009 - 15:14

Non so se sia la sezione adatta...comunque scrivo qui, si tratta di una vicenda che putroppo ha coinvolto da vicino la mia comunità e la mia persona, che è talmente assurda da sembrare irreale.

Veramente, è uno dei giorni più tristi della mia vita, un evento inspiegabile ed assurdo...scusate lo sfogo ma sento in qualche modo il bisogno di parlarne con qualcuno che sia al di fuori della mia cerchia: ieri pomeriggio un ragazzino di 16 anni, grande amico del mio fratello più piccolo ed a cui ero molto affezionato, un ragazzo che ogni due-tre giorni era a casa mia per giocare a pallone, studiare etc.. è morto.
Era entrato nel fiume Oglio per rinfrescarsi dopo una partita a calcetto con gli amici, fra cui mio fratello, è stato trascinato dalla corrente, ha provato in tutti i modi ad aggrapparsi ad una roccia, ma è rapidamente scomparso fra le onde. Il corpo senza vita è stato ritrovato questa mattina.

So benissimo che si tratta di una notizia che ha poca attinenza con la politica, ma vi prego di comprendere lo sfogo...credo che ognuno di voi al mio posto reagirebbe allo stesso modo, un ragazzino è morto in un modo incredibile, pochi secondi ed è scomparso nel nulla. Davvero una tragedia assurda, non riesco ad esprimere la rabbia che provo.

Davvero si può perdere tutto a 16 anni, in 10 secondi (non di più è durato il fatto), sotto lo sguardo degli amici e dei fratelli? Boh, mi sembra davvero tutto così incredibile e disumano.

Scusate ancora lo sfogo, se ritenete di chiudere fate pure, comprenderei, ma a volte l'assurdità del mondo mi raggela il sangue e terrorizza, lasciandomi una rabbia sconfinata, volevo esprimerla.
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#2 juL fu Sig.M.

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Inviato 22 luglio 2009 - 15:47

Oltre ad insegnare ai figli a nuotare bene (io a 16 anni facevo i nazionali di pallanuoto), non so cos'altro si potrebbe fare per evitare tragedie simili... sempre senza scadere nel playstation a vita e chiusi in casa.

Mentre leggevo pensavo che davanti ad una cosa simile mi sarei tuffato senza pensarci 10 secondi, con tutti i rischi del caso, avrei accettato più volentieri di morire anch'io che veder succedere una cosa del genere rimanendo inerme.

Mi dispiace comunque molto e capisco anche la reazione davanti all'assurdità dell'esistenza e del destino.
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#3 alcatr4z

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Inviato 22 luglio 2009 - 15:52

Mi spiace, a volte la vita è davvero crudele.
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#4 Guest_Julian_*

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Inviato 22 luglio 2009 - 15:59

Oltre ad insegnare ai figli a nuotare bene (io a 16 anni facevo i nazionali di pallanuoto), non so cos'altro si potrebbe fare per evitare tragedie simili... sempre senza scadere nel playstation a vita e chiusi in casa.

Mentre leggevo pensavo che davanti ad una cosa simile mi sarei tuffato senza pensarci 10 secondi, con tutti i rischi del caso, avrei accettato più volentieri di morire anch'io che veder succedere una cosa del genere rimanendo inerme.

Mi dispiace comunque molto e capisco anche la reazione davanti all'assurdità dell'esistenza e del destino.


Eh hai ragione, sembra tutto inevitabile, di certo non è "colpa" di qualcuno..ma si tratta di qualcosa di assurdo, assurdo se penso che mezz'ora prima l'avevo salutato come niente fosse, e non lo rivedrò mai più, mi sembra surreale, quando me l'hanno detto non volevo crederci, mi veniva naturale pensare ad uno scherzo di cattivo gusto.
Ma il problema non è tanto mio ovviamente, sono i genitori, i fratelli, non riesco ad immaginare l'angoscia per un fatto simile...ma il ragazzino sapeva nuotare ed anche bene, era un mezzo atleta. Solo le correnti erano troppo forti...i suoi amici hanno provato ad inseguirlo, e nonostante la giovane età si sono buttati...ma non l'hanno trovato. I soccorsi sono intervenuti dopo pochi minuti ma non è stato possibile trovare nulla sino a stamattina.

Peraltro, incredibile, il corpo era ad una trentina di metri di distanza da luogo del tuffo. Cioè, era sempre stato lì, solo impossibile da trovare. Io davvero non ho parole. Comunque grazie per la solidarietà.


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#5 juL fu Sig.M.

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Inviato 22 luglio 2009 - 16:08


Oltre ad insegnare ai figli a nuotare bene (io a 16 anni facevo i nazionali di pallanuoto), non so cos'altro si potrebbe fare per evitare tragedie simili... sempre senza scadere nel playstation a vita e chiusi in casa.

Mentre leggevo pensavo che davanti ad una cosa simile mi sarei tuffato senza pensarci 10 secondi, con tutti i rischi del caso, avrei accettato più volentieri di morire anch'io che veder succedere una cosa del genere rimanendo inerme.

Mi dispiace comunque molto e capisco anche la reazione davanti all'assurdità dell'esistenza e del destino.


Eh hai ragione, sembra tutto inevitabile, di certo non è "colpa" di qualcuno..ma si tratta di qualcosa di assurdo, assurdo se penso che mezz'ora prima l'avevo salutato come niente fosse, e non lo rivedrò mai più, mi sembra surreale, quando me l'hanno detto non volevo crederci, mi veniva naturale pensare ad uno scherzo di cattivo gusto.
Ma il problema non è tanto mio ovviamente, sono i genitori, i fratelli, non riesco ad immaginare l'angoscia per un fatto simile...ma il ragazzino sapeva nuotare ed anche bene, era un mezzo atleta. Solo le correnti erano troppo forti...i suoi amici hanno provato ad inseguirlo, e nonostante la giovane età si sono buttati...ma non l'hanno trovato. I soccorsi sono intervenuti dopo pochi minuti ma non è stato possibile trovare nulla sino a stamattina.

Peraltro, incredibile, il corpo era ad una trentina di metri di distanza da luogo del tuffo. Cioè, era sempre stato lì, solo impossibile da trovare. Io davvero non ho parole. Comunque grazie per la solidarietà.


Probabilmente è andato in iperventilazione per la paura o ha avuto un malore per la temperatura dell'acqua...
chi almeno una volta in vita sua ha rischiato di annegare (o ha percepito questo per correnti, mare mosso o altro) purtroppo sa di cosa parlo  ::)

C'è da fare tanta attenzione, nel mare, nei laghi e nei fiumi, stare immersi in acqua in condizioni naturali (con tutte le variabili dinamiche e di salute che ne conseguono) è di per sè una cosa non da poco purtroppo, passare da una situazione completamente sotto controllo al panico assoluto è questione di attimi... e , come anche in questo caso, la reale capacità fisica può contare ben poco alla fine dei conti.
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#6 astrodomini

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Inviato 22 luglio 2009 - 17:27

Qui dalle mie parti c'è un fiume che, causa mulinelli e corrente imprevedibile, negli anni è diventata la tomba di un sacco di giovani. Davanti a cose del genere si rimane attoniti e senza fiato, parti per divertirti e trovi la morte nel giro di pochi secondi. Mi dispiace per il tuo amico Julian.
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#7 juL fu Sig.M.

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Inviato 22 luglio 2009 - 17:37

http://it.notizie.ya...fo-8968993.html
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#8 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 22 luglio 2009 - 18:43

innanzitutto esprimo la mia costernazione per la perdita di una vita così giovane.
sono cose che non dovrebbero accadere mai.
immagino il dolore lacerante che prova la sua famiglia e i suoi affetti, tra cui gli amici.
in passato ho perso un amico strettissimo in un incidente stradale (la famigerata SA-RC) e so benissimo cosa si prova in quei momenti terribili.
sembra un sogno assurdo... il brutto è che quando cominci a ritornare in te realizzi che non lo vedrai più e il dolore diventa qualcosa di inesprimibile e incomprensibile agli altri.

io mi occupo di corsi d'acqua e l'Oglio è proprio uno di quei fiumi che ricadono sotto la competenza dell'ente in cui lavoro (ma non sotto la mia diretta responsabilità).
purtroppo le aree limitrofe ai corsi d'acqua spesso sono tra le più violate (dall'edilizia, per es.) oppure tra le più abbandonate.
a seconda delle convenienze politiche e/o economiche, quelle aree diventano sede di importanti programmi di sviluppo urbanistico oppure vengono abbandonate al degrado (ambientale ma anche sociale).
in entrambi i casi le amministrazioni locali disattendono (spesso senza nemmeno saperlo) un corpus legislativo e normativo volto alla tutela delle pertinenze fluviali.
a questo aggiungi il fatto che l'accesso ai fiumi (come per tutte le aree demaniali) dev'essere sempre garantito; ragion per cui, se un gruppo ragazzini decide di andare a giocare a calcio in un'area laddove nessuno possa "rompergli le scatole" c'è poco da fare.
certo, l'avventatezza di gettarsi in acqua per rinfrescarsi, tipica a quell'età, è difficile da controllare e può portare, come in questo caso, a conseguenze davvero spicevoli.
il fiume, si sa, poi è caratterizzato da acque turbolenti, fondali spesso rocciosi, trasporto solido, ecc. ecc.; insomma, da tutta quella serie di fenomeni che rendono particolarmente pericoloso gettarsi lì dentro.

il vero problema, però, non è il tipo di tutela a cui possono o debbano essere soggette quelle aree ma il fatto che spesso in Italia non esistono aree attrezzate per la ricreazione dei ragazzi; a meno che non si sia disposti a metter mano al portafogli.
le amministrazioni, ahinoi, sono sovente sorde a queste esigenze; si lascia che i ragazzi "facciano da sè" e improvvisino.
se il comune avesse dotato il suo territorio di un'area gratuita nella quale far tirare due calci a un pallone a quei ragazzi o una piscina pubblica nella quale rinfrescarsi, probabilmente essi non avrebbero sentito l'esigenza di andare in un luogo "fuori dai coglioni" per fare una partitella.

però si sa, col senno del poi siamo tutti maestri.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#9 astrodomini

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Inviato 22 luglio 2009 - 18:50

Non credo nemmeno sia colpa della mancanza di zone ricreative, dalle mie parti ci sono piscine e campi sportivi pubblici ma vuoi mettere un bagno al fiume o al mare con la piscina? In piscina primo si paga poi non c'è il piacere della natura, degli alberi etc. Questi epidosi fanno parte della fatalità e della naturalezza degli esseri umani (anche se nella società di oggi morti di questo tipo, legate alla forza della natura, ci paiono molto distanti e incredibili).
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#10 Number 6

    Scaruffiano

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Inviato 22 luglio 2009 - 20:32

Buona regola da insegnare ai bambini appena sono coscienti è che nei fiumi e nei laghetti, specie se da soli, non ci si entra MAI perché sono trappole micidiali.
Quando ci vanno di mezzo i giovanissimi è davvero triste.
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I'm not a number! I'm a free man!

#11 juL fu Sig.M.

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Inviato 22 luglio 2009 - 20:47

il vero problema, però, non è il tipo di tutela a cui possono o debbano essere soggette quelle aree ma il fatto che spesso in Italia non esistono aree attrezzate per la ricreazione dei ragazzi; a meno che non si sia disposti a metter mano al portafogli.
le amministrazioni, ahinoi, sono sovente sorde a queste esigenze; si lascia che i ragazzi "facciano da sè" e improvvisino.
se il comune avesse dotato il suo territorio di un'area gratuita nella quale far tirare due calci a un pallone a quei ragazzi o una piscina pubblica nella quale rinfrescarsi, probabilmente essi non avrebbero sentito l'esigenza di andare in un luogo "fuori dai coglioni" per fare una partitella.

però si sa, col senno del poi siamo tutti maestri.


Sarebbe bello quello che dici, ma c'è sempre un fattore X nella adolescenza e nella postadolescenza, la voglia di andare oltre, di esplorare il non esplorato, di spingere il limite più in là.
Io ho iniziato a 7 anni mettendomi i braccioli ai piedi per provare cosa succedeva, mi salvò il bagnino di un villaggio turistico, lì i miei genitori capirono tutto, o quasi: da lì in poi ho sempre cercato di esplorare e sfidato la sorte, se mi avessero messo i campi da calcio organizzatissimi sarei andato piuttosto a giocare su un tetto...
ho nuotato in Arno dopo Firenze, ho fatto tuffi da scogli assurdi, ho sfasciato a mattonate una golf ferma su un treno, ho fatto suonare allarmi antincendio nei college per vedere cosa succedeva e così via... rischiando e danneggiando...

Credo che andare oltre faccia parte un po' dell'età ed un po' dell'indole di taluni individui: l'unica contromisura possibile è insegnare a calcolare il rischio, a prendersi le proprie responsabilità e ad essere sempre, continuamente, critici sull'adeguatezza dei propri mezzi.
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#12 virginia wolf

    apota

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Inviato 22 luglio 2009 - 22:07




Eâ?? difficile accettare che lâ??incomprensibile accade non solo agli altri ma anche a noi.
Purtroppo questa strana vita non si può capire.

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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#13 Disposable Hero

    Classic Rocker

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Inviato 22 luglio 2009 - 23:13

Julian, capisco perfettametne il tuo sfogo.
Purtroppo non si può far nulla. Quel ragazzino è morto probabilmente in un punto dove aveva già fatto il bagno molte volte. Inutile star qui a dire cosa si deve o non si deve fare. Cosa si deve insegnare. Ho imparato ad attraversare la strada a cinque anni, ma più volte sono stato fortunato in un momento di distrazione. Cerchiamo sempre di trovare un senso o una giustificazione alla morte perché non riusciamo ad accettare la consapevolezza di vivere ogni istante sul ciglio del baratro. Analizzare le dinamiche di una tragedia come questa, serve per darci la tranquilla illusione di poter evitare che accada a noi.
Non farti queste domande. Non cercare un senso che non puoi trovare, o il pensiero ti tormenterà sempre. Fatti forza e fai forza a tuo fratello. Stagli vicino e fagli capire che non deve cercare un "perché". Condividete i ricordi. All'inizio fa male, poi si sorride al ricordo dei bei momenti trascorsi insieme, anche se le ferite restano. Un abbraccio fortissimo.
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#14 juL fu Sig.M.

    Utente paraolimpionico

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Inviato 23 luglio 2009 - 07:33

Questi epidosi fanno parte della fatalità e della naturalezza degli esseri umani (anche se nella società di oggi morti di questo tipo, legate alla forza della natura, ci paiono molto distanti e incredibili).

Già, senza considerare che la diminuzione drastica del tasso di natalità rende se possibile ancora lacerante sapere di un ragazzo morto in quel modo (specie per i genitori).
Anni fa mi capitò ad un esame di leggere di diari di famiglie fiorentine di metà 800 che parlavano dei figli, numerosi, segnalando anche un paio di decessi con un fatalismo e una rassegnazione che oggi sembrerebbero al limite con situazioni criminali.
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#15 Limenitis

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Inviato 23 luglio 2009 - 10:09

:( che jella che brutta storiaccia...

... e comunque, per quel che vale, i fiumi (ma pure i laghi) sono "traditori". Molto più del mare dove, se non ti muovi, male che vada il sale ti tiene a galla. In ogni caso, vista la situazione (partita a pallone) la cosa più (tristemente) probabile è che il povero ragazzo fosse accaldato e che il contatto repentino con l'acqua fredda abbia provocato un malore. Il fatto è che queste cose le abbiamo fatte più o meno tutti e che normalmente non succede nulla... che sfiga :'(
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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 





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