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Steve Reich


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68 replies to this topic

#1 Von

    Groupie

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Inviato 07 settembre 2006 - 19:43

Ho controllato se c'era già qualche topic riguardante Reich, ma non ne ho trovati. Se mi  è sfuggito e ce n'è un altro, chiudetelo pure ^_^

Mi sono avvicinato da poco ai lavori di Reich: diversi recensori lo indicavano come un'influenza per Max Richter (se non avete The Blue Notebooks, procuratevelo ^_^), e così ho cominciato ad ascoltare Music For 18 Musicians.

Beh, fantastico. Non ho mai sentito nulla del genere. E' musica coinvolgente, intelligente, e calda. Tutta incentrata sulle ripetizioni, eppure non stanca mai. Mi ha aperto un nuovo mondo, che i più chiamano "minimalismo", termine che però non mi pare proprio indicato per tale musica.
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#2 norb

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Inviato 07 settembre 2006 - 20:02

hai iniziato a conoscere Reich dal suo lavoro più bello! ma se ti piace quello te ne piaceranno anche altri. i miei preferiti sono music for mallet instruments, drumming e music for eighteen musicians, per l'appunto.

la prima volta che l'ho visto dal vivo ha finito il concerto con un pezzo per battiti di mano. sembra una cosa da poco ma se ci penso ancora mi viene la pelle d'oca.

se ti capita di poterlo vedere dal vivo non te lo perdere: la sua musica ascoltata in un buon auditorium acquista qualità acustiche che non si riescono  a percepire sulle pur ottime incisioni in studio.
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#3 Guest_osvo_*

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Inviato 07 settembre 2006 - 22:37


Von, stai parlando del mio musicista/compositore preferito in assoluto... Non mi stancherò mai di ascoltare "Music for 18 Musicians", che veramente è uno dei capolavori del '900 tutto, e che tuttora mi fa venire i brividi solo a pensarci.
Ora, veniamo ai "consigli".
Quelli indicati da norb sono ottimi: Mallet è un lavoro diciamo propedeutico a 18, se vuoi incompiuto, ma di un calore coinvolgente. Drumming è probabilmente l'altro vero capolavoro di Reich, e come il titolo dice, solo di percussioni (in gran parte africane) si tratta.
Io però ti consiglierei, dopo questa prima fase di approfondimento - che coinvolge il Reich più "comunicativo - di dare un ascolto anche alle sue prime cose, anzi, direi proprio alle primissime.
Come Out e It's Gonna Rain sono pezzi per nastro CLAMOROSI, nient'altro da dire: voci che si accavallano e si ritrovano a furia di delay e phasing a manetta, ed era il 1965.
Tutti i vari Violin Phase, Piano Phase, Reed Phase ecc, sono altri capisaldi della prima fase reichiana: molto austeri, ma affascinantissimi.
Four Organs e Phase Patterns sono forse i veri capolavori propriamente "minimalisti" di Reich: anche qui, austeri e persino un po' scontrosi.
Curiosità: il brano citato da norb "dove battevano le mani", si chiama Clapping Music. A me ha sempre divertito, lo trovo uno scherzetto dagli esiti cmq interessanti.
Sconsiglierei invece il Reich post 1978 (vale a dire quello dopo Music For A Large Ensemble), perché secondo me perde molto e si riduce a replicare i cliché da lui stesso inventati, con esiti anche imbarazzanti, soprattutto per certe svisate neoromantiche. Il che non vuol dire che da allora il buon Steve non abbia prodotto belle cose: Different Trains, per esempio, è bellissima.
Curiosità: quest'anno Steve Reich compie 70 anni, e in USA è tutta una celebrazione. Il Village Voice lo ha definito "il più importante compositore americano vivente"; certo, la fonte non è proprio il massimo, però è giusto per dire quanto Reich adesso venga considerato - il che è incredibile, se pensiamo a come venne accolta la sua musica all'inizio.
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#4 kingink

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Inviato 07 settembre 2006 - 22:59

osvo ha già detto tutto riguardo a Reich...non posso che associarnìmi a quanto da lui detto su questo straordinario musicista......
La sua opera da me prediletta resta ovviamente "Music for 18 Musicians".....

P.S. Non so se sia ancora vivo, ma il più grande musicista americano vivente per me resta ancora Elliott Carter. Ma questo è solo un dettaglio.
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#5 Von

    Groupie

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Inviato 08 settembre 2006 - 10:20

Grazie per i consigli... mi sono procurato il box Works 1965-1995, e lì dentro ci sono molti dei lavori che mi avete segnalato. Grazie ancora ^_^
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#6 kingink

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Inviato 08 settembre 2006 - 11:42

Grazie per i consigli... mi sono procurato il box Works 1965-1995, e lì dentro ci sono molti dei lavori che mi avete segnalato. Grazie ancora ^_^


Ti posso chiedere dove hai comprato il box e a quanto.......io stavo facendo tempo fa l'asta su e-bay, ma per causse di forza maggiore non sono riuscita a portarla a termine...
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#7 Von

    Groupie

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Inviato 08 settembre 2006 - 12:13


Grazie per i consigli... mi sono procurato il box Works 1965-1995, e lì dentro ci sono molti dei lavori che mi avete segnalato. Grazie ancora ^_^


Ti posso chiedere dove hai comprato il box e a quanto.......io stavo facendo tempo fa l'asta su e-bay, ma per causse di forza maggiore non sono riuscita a portarla a termine...


ehm...procurato, non comprato ^_^
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#8 ur79

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Inviato 08 settembre 2006 - 12:14

Lor signori, ma non mi avete nominato Desert music, l'altra grande opera di Reich. Vado in fibrillazione solo a ripensare alla prima volta che lo ascoltai: sconvolto da quel ritmo ossessivo che crea un'atmosfera maestosa e avvolgente.

Disco u-n-i-c-o.

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Minden út Rómába vezet

#9 kingink

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Inviato 08 settembre 2006 - 12:20

Lor signori, ma non mi avete nominato Desert music


Bravissimo ur79...gravissima dimenticanza, perchè Desert Music è un'altro dei grandi lavori di Reich
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#10 lamonteyoung

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Inviato 29 dicembre 2006 - 23:29

Beh, riesumo questa vecchia discussione per dire che poco tempo fa è uscito Phases, elegante cofanetto per i 70 anni di Reich :).

Contiene le seguenti esecuzioni ed esecutori:
Disc One

Personnel: Rebecca Armstrong: soprano; Marion Beckenstein: soprano; Cheryl Bensman Rowe: soprano; Jay Clayton: alto, piano; Russell Hartenberger: marimba, xylophone; Tim Ferchen: marimba, xylophone; James Preiss: vibraphone, piano; Garry Kvistad: marimba, xylophone, piano; Steve Reich: marimba, piano; Thad Wheeler: marimba, maracas; Nurit Tilles: piano; Edmund Neimann: piano; Philip Bush: piano, maracas; Elizabeth Lim: violin; Jeanne LeBlanc: cello; Leslie Scott: clarinet, bass clarinet; Evan Ziporyn: clarinet, bass clarinet.

Tracks: Music for 18 Musicians (1976): Pulses; Section I; Section II; Section III; Section IV; Section V; Section VI; Section VII; Section VIII; Section IX; Section X; Section XI; Pulses.

Disc Two

Personnel: On Different Trains Kronos Quartet: David Harrington: violin; John Sherba: violin; Hank Dutt: viola; Joan Jeanrenaud: cello. On ??Tehillim?: Schõnberg Ensemble with Percussion Group The Hague, Reinbert de Leeuw, conductor; Barbara Borden: soprano; Tannie Willemstijn: soprano; Yvonne Benschop: mezzo-soprano; Ananda Goud: mezzo-soprano. On Eight Lines: Bang on a Can: Bradley Lubman: conductor; Todd Reynolds: violin; Gregor Kitzis: violin; Jaqueline Carrasco: violin; Elizabeth Knowles: violin; Martha Mook: viola; Ron Lawrence: viola; Mark Stewart: cello; Greg Passelink: cello; Patti Monson: flute, piccolo; David Fedele: flute, piccolo; Michael Lowrenstern: clarinet, bass clarinet; Evan Ziporyn: clarinet, bass clarinet; Edmund Niemann: piano; Nurit Tilles: piano.

Tracks: Different Trains (1988): America-Before the War; Europe-During the War; After the War. Tehillim (1981): Part I: Fast; Part II: Fast; Part III: Slow; Part IV: Fast. Eight Lines (1979).

Disc Three

Personnel: On You Are (Variations): Los Angeles Master Chorale: Phoebe Alexander: soprano; Tania Batson: soprano; Claire Fedoruk: soprano; Rachelle Fox: soprano; Marie Hodgson: soprano; Emily Lin: soprano; Sarona Farrell: alto; Amy Fogerson: alto; Alice Murray: alto; Nancy Sulahian: alto; Kim Switzer: alto; Tracy Van Fleet: alto; Pablo Cora: tenor; Shawn Kirchner: tenor; Joseph Golightly: tenor; Sean McDermott: tenor; Fletcher Sheridan: tenor; Kevin St. Clair: tenor; Geri Ratella: flute; Sara Weisz: flute; Joan Elardo: oboe; Joel Timm: oboe; James Faschia: clarinet; Helen Goode-Castro: clarinet; Larry Hughes: clarinet; Gloria Cheng: piano; Lisa Edwards: piano; Brian Pezzone: piano; Vicki Ray: piano; Wade Cullbreath: marimba and vibes; Mike Englander: marimba and vibes; John Magnussen: marimba and vibes; Tom Raney: marimba and vibes; Tamara Hatwan: violin 1; Ralph Morrison: violin 1; Susan Reddish: violin 1; Samuel Fischer: violin 2; Julie Rogers: violin 2; Steve Schart: violin 2; Darren McCann: viola; Victoria Miskolcsky: viola; Catherine Reddish: viola; Delores Bing: cello; Maurice Grants: cello; Roger LeBow: cello; Oscar Hidalgo: bass; Grant Gershon: conductor. On New York Counterpoint: Evan Ziporyn: clarinets. On Cello Counterpoint: Maya Beiser: cello. On Electric Counterpoint: Pat Metheny: guitar. On Triple Quartet: Kronos Quartet: David Harrington: violin; John Sherba: violin; Hank Dutt: viola; Jennifer Culp: cello.

Tracks: You Are (Variations) (2004): You Are Wherever Your Thoughts Are; Siviti Hashem L'Negdi (I Place the Eternal Before Me); Explanations come to an End Somewhere; Ehmore M'Aht V'Ahsay Harbay (Say Little and Do Much). New York Counterpoint (1985): Fast; Slow; Fast. Cello Counterpoint (2003). Electric Counterpoint (1987): Fast; Slow; Fast. Triple Quartet (1999): First Movement; Second Movement; Third Movement.

Disc Four

Personnel: On Come Out and Proverb: Theatre of Voices: Andrea Fullington: soprano; Sonja Rasmussen: soprano; Allison Zetlles: soprano; Alan Bennett: tenor; Paul Elliott: tenor; with members of the Steve Reich Ensemble: Riussell Hartenberger: vibraphone; Bob Becker: vibraphone; Nurit Tilles: electric organ; Edmund Niemann: electric organ; Paul Hillier: conductor. On The Desert Music: Steve Reich and Musicians with Members of the Brooklyn Philhamonic and Chorus, Michael Tilson Thomas, conductor; Russell Hartenberger: principal percussion; Bob Becker: principal percussion; Glen Velez: principal percussion; Garry Kvistad: principal percussion; Principal Strings: Julie Rosenfeld: concertmistress; Deborah Redding: second violin; Francesca Martin: viola; Sharon Prater: cello; Donald Palma: bass; Choral Contractor: Cheryl Bensman: soprano.

Tracks: Come Out (1966); Proverb (1995); The Desert Music (1984): First Movement (Fast); Second Movement (Moderate); Third Movement, Part One (Slow); Third Movement, Part Two (Moderate); Third Movement, Part Three (Slow); Fourth Movement (Moderate); Fifth Movement (Fast).

Disc Five

Personnel: On Music for Mallet Instruments, Voices and Organ: Steve Reich and Musicians: Bob Becker: marimba; Tim Ferchen: marimba; Russell Hartenberger: marimba; Steve Reich: marimba; Garry Kvistad: glockenspiel; Thad Wheeler: glockenspiel; James Preiss: vibraphone; Nurit Tilles: electric organ; Pamela Wood Ambush: voice (long tones); Rebecca Armstrong: voice (long tones); Jay Clayton: voice (melodic patterns). On Drumming: Steve Reich and Musicians: Bob Becker: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Russell Hartenberger: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Garry Kvistad: tuned drums, marimbas, glockenspiels; James Preiss: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Stever Reich: tuned drums, marimbas, glockenspiels, whistling; Gary Schall: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Glen Velez: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Thad Wheeler: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Pamela Wood Ambush: voice; Jay Clayton: voice; Mort Silver: piccolo.

Tracks: Music for Mallet Instruments, Voices and Organ (1973). Drumming (1971): Part I; Part II; Part III; Part IV.


si trova/trovava a 26/27 euro, che per un cofanetto quintuplo non è un brutto prezzo anzi ;)
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"Se ci si vuole opporre all'ordine vigente, è cosa saggia, quando si presenta l'occasione, provocare il caos” (Walter Marchetti)

 

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#11 norb

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Inviato 29 dicembre 2006 - 23:38

un acquisto obbligato!
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#12 Guest_Pablito_*

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Inviato 29 dicembre 2006 - 23:41

Mi arriva a giorni!
Se ne parlò anche in una vecchia playlist in rock e dintorni!
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#13 Guest_osvo_*

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Inviato 30 dicembre 2006 - 00:00


Ragazzi, il cofanetto è 'na sòla. Lasciate perdere. Compratevi i dischi singoli che è meglio. Lo dico da reichiano dichiarato.
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#14 Guest_Pablito_*

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Inviato 30 dicembre 2006 - 00:02


Ragazzi, il cofanetto è 'na sòla. Lasciate perdere. Compratevi i dischi singoli che è meglio. Lo dico da reichiano dichiarato.

Grazie al kaiser che è meglio avere i dischi singoli, ma non ho i soldi per comprarli tutti...

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#15 woody

    Classic Rocker

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Inviato 30 dicembre 2006 - 01:35


Ragazzi, il cofanetto è 'na sòla. Lasciate perdere. Compratevi i dischi singoli che è meglio. Lo dico da reichiano dichiarato.


Perchè una sòla?
Sono brutte le esecuzioni o la registrazione o è solo per la confezione?
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#16 InTheBasement

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Inviato 30 dicembre 2006 - 02:09

Non sono affatto d'accordo: Phases è uno splendido box, più che ottima introduzione a Reich, dal suono perfetto e curato sia dal punto di vista del booklet che da quello del packaging. Il prezzo irrisorio, poi, lo rende una fermata obbligata per ogni essere umano dotato di orecchie. Una delle raccolte dell'anno, senza alcun dubbio.
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#17 Guest_Mattia_*

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Inviato 30 dicembre 2006 - 09:03


Ragazzi, il cofanetto è 'na sòla. Lasciate perdere. Compratevi i dischi singoli che è meglio. Lo dico da reichiano dichiarato.


Affermazione sufficientemente eccentrica da suscitare in me la curiosità di ricevere chiarimenti sulle motivazioni che ti inducono a ritenere "'na sòla" il meraviglioso cofanetto di Reich. "'na sola" le varie esecuzioni? Tutte, poi? Quali le differenze, ad esempio, tra la performance di Music For 18 Musicians qui contenuta rispetto a - chessò - quella pubblicata nel '78 da ECM? Approfondire, prego.
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#18 Guest_Pablito_*

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Inviato 30 dicembre 2006 - 10:00

Credo si riferisca al fatto che nel cofanetto della Nonesuch ci sono alcuni brani del passato recente di Reich, che osvo ha dimostrato, nel suo primo intervento, di non apprezzare.
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#19 Guest_osvo_*

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Inviato 30 dicembre 2006 - 10:21


Sì, scusate, in effetti la mia sparata necessita di chiarimenti...
Dunque, in effetti se il prezzo del box è quello riportato, il discorso di chiude qui: 27 euro per 5 cd li spenderei tranquillamente anche per il cofanetto dei Cavalieri del Re, figuriamoci.
Però:
i materiali contenuti sono buttati alla rinfusa, mescolati senza alcun ordine e la scelta degli stessi è altamente questionabile.
Phases è praticamente la versione ridotta del box in 10 cd uscito qualche anno fa, quindi immagino che i curatori abbiano lavorato di forbici - come si dice - "a cazzo".
Andando con ordine:

il primo cd contiene 18 musicians, e questo basta. 27 euro questo capolavoro li vale da soli. Però la versione dovrebbe essere quella "allungata" uscita su Nonesuch nei '90, che è bella tanto quanto l'originale, ma insomma, in un box antologico come minimo ci si aspetta i materiali originali dell'epoca, no?

Il secondo cd è veramente fatto coi piedi: si passa senza soluzione di continuità da Different Trains a Eight Lines, onestamente non so che dire, ma tutto sommato si tratta di opere importanti.

Il terzo cd è peggio ancora del secondo: un po' di composizioni mescolate a casaccio, oltretutto del periodo "tardo" che secondo me si possono tranquillamente lasciare a casa.

Il quarto cd è paradossale: si parte con Come Out - praticamente gli inizi di Reich - si va a una composizione del 1995, e si chiude con Desert Music (che so molti qui amano ma che io reputo tra suoi i momenti peggiori)

Il quinto cd parte con Mallet Instruments (bellissima) e contiene poi Drumming. Peccato che contenga la versione "tagliata": Drumming è un capolavoro assoluto, quindi personalmente vi rimanderei alla storica incisione per Deutsche Grammophon, che da sola occupa 2 cd...

Manca: tutto il Reich della fase eroica (It's Gonna Rain, Piano Phase ecc), i primi capolavori degli anni '70 (Four Organs, Phase Patterns ecc), e la scelta delle incisioni è, più che arbitraria, abbastanza "scema".

Insomma, quello che dico è: se uno già conosce Reich, è inutile che si compra il box, ovvio. Se non lo conosce, secondo me dovrebbe cominciare proprio dai brani che qui non sono contenuti, e non immergersi in un pasticcio senza logica come quello qui presentato. E' come se uscisse un'antologia dei Beatles che contiene Piggies e non Strawberry Fields. Non so se mi sonoe espresso bene...
Ricordiamoci poi che Reich non è un compositore "da museo": i dischi li incide dalla fine degli anni '60. E quei dischi sono la testimonianza di un percorso preciso, che qui viene mandato direttamente all'aria.

Certo, tutto il mio ragionamento cade se si tiene conto del prezzo del cofanetto. Però l'operazione in sé mi lascia abbastanza perplesso, tutto qua. Ecco spiegato il perché del mio "sòla".
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#20 Guest_Mattia_*

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Inviato 30 dicembre 2006 - 11:02

Ora è chiaro cosa intendessi. Tra l'altro, convengo con te sull'inopportunità della "stagliuzzata" di Drumming, sull'omissione di perle quali It's Gonna Rain, Piano Phase e Four Organs (contenute, invece, nel cofano da dieci compact disc pubblicato nel '97 - dal quale, tuttavia, manca Phase Patterns) e sul mancato disciplinamento storico-filologico dell'opera, utile per comprendere al meglio l'evoluzione artistica del musicista statunitense. Di contro, hai ragione quando affermi che il prezzo esiguo giustifichi l'acquisto del box-set (che, nonostante le lacune di cui sopra, è clamorosamente bello).
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#21 lamonteyoung

    Cazzaro

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Inviato 30 dicembre 2006 - 11:03

beh per il materiale che manca dopo il cofanetto difatti andavo in avanscoperta a scoprire il resto...
Per quell'esecuzione di Drumming io ho sempre pensato esistesse solo quella che dura un'ora circa, difatti quando ho visto i 2 cd della versione che dici sono rimasto un pò perplesso...
Sì magari non ha molto senso mettere pezzi anni '60 con cose molto più recenti, però ad un certo punto se le opere sono comunque complete (mi pare di aver capito che il problema sia solo di Drumming, correggimi se mi sbaglio) dico: bon, pazienza... se voglio ascolto il cd "a fasi", mi voglio sentire che ne so Different trains ascolto le tracce di different trains e mollo/cambio il cd ;).
Un pò macchinosa magari la cosa ma vabbè...

p.s.: cito Different trains perchè mi è piaciuto un sacco
p.p.s.: ottimo intervento (nonostante il "sola", che non condivido) mi chiedevo (e non avevo ancora ottenuto risposta) se fosse:
a) contenente tutte le opere di Reich
b) nelle loro migliori esecuzioni possibili
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#22 Guest_osvo_*

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Inviato 30 dicembre 2006 - 11:25


Il problema è anche del sottoscritto, ci mancherebbe. Nel senso che, da ascoltatore, ho sempre un po' problemi a rapportarmi con queste raccolte che buttano tutto "in caciara".
Al box mancano tantissimi dei momenti migliori di Reich (per dire, non c'è nemmeno un altro capolavoro assoluto come Six Pianos, non c'è Pendulum Music ecc ecc ecc), il materiale è fortemente sbilanciato verso le cose più recenti, così credo che l'idea che se ne ricava del compositore sia piuttosto falsata. Penso che molto del materiale non compaia per questioni di dirtti (per esempio le incisioni per ECM di 18 Musicians, e quella per Deutsche di Drumming non possono essere utilizzate da Nonesuch perché ancora in commercio).

C'è però una raccolta interessantissima di Reich che vorrei sottoporre alla vostra attenzione. Si chiama "Rare early recordings" e contiene alcune perle del primissimo periodo (inizi '60 insomma), con gemme introvabili tipo The Plastic Haircut del 1963 o Oh Dem Watermelons del 1965. Il bello di questa raccolta è che... non esiste!  Cioè: la trovate su quel solito programmino con l'uccelletto blu, ma in commercio non mi risulta sia mai apparso niente di simile. Peccato. Lo stesso Reich dovrebbe darsi un attimo da fare a rispolverare i suoi esordi.
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#23 Guest_Pablito_*

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Inviato 30 dicembre 2006 - 11:33

C'è però una raccolta interessantissima di Reich che vorrei sottoporre alla vostra attenzione. Si chiama "Rare early recordings" e contiene alcune perle del primissimo periodo (inizi '60 insomma), con gemme introvabili tipo The Plastic Haircut del 1963 o Oh Dem Watermelons del 1965. Il bello di questa raccolta è che... non esiste!  Cioè: la trovate su quel solito programmino con l'uccelletto blu, ma in commercio non mi risulta sia mai apparso niente di simile. Peccato. Lo stesso Reich dovrebbe darsi un attimo da fare a rispolverare i suoi esordi.

Non è questo quindi:

Immagine inserita

cosa ne pensi?

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#24 Guest_osvo_*

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Inviato 30 dicembre 2006 - 11:40


No, non è quello.
Io cmq ho un debole per i lavori su nastro di Reich, quindi Early Works è una raccolta che mi piace molto (e c'è pure Piano Phase...).
Questo fantomatico "Rare early recordings" contiene brani che si credevano letteralmente dispersi, dimenticati, ecc. Non so chi sia l'ignoto che ha reso questi materiali disponibili, chissà... In rete succedono cose strane, lo sapete...
  • 0

#25 Farzan

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Inviato 24 febbraio 2007 - 15:43


Ragazzi, il cofanetto è 'na sòla. Lasciate perdere. Compratevi i dischi singoli che è meglio. Lo dico da reichiano dichiarato.

vorrei acquistare Drumming, ma ci sono diverse edizioni, qual'è la migliore?
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#26 Guest_Pablito_*

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Inviato 24 febbraio 2007 - 16:12



Ragazzi, il cofanetto è 'na sòla. Lasciate perdere. Compratevi i dischi singoli che è meglio. Lo dico da reichiano dichiarato.

vorrei acquistare Drumming, ma ci sono diverse edizioni, qual'è la migliore?

Conosco due edizioni che presumo siano le più importanti, quella Nonesuch presente nel cofanetto di 5 cd e quella originale della Deutscher Grammophone :
http://cgi.ebay.it/w...98315&rd=1&rd=1

quest'ultima è più lunga di quella Nonesuch, ma non l'ho mai ascoltata.
  • 0

#27 Farzan

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Inviato 24 febbraio 2007 - 16:20

http://cgi.ebay.it/S...VQQcmdZViewItem


e questa?
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#28 Guest_Pablito_*

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Inviato 24 febbraio 2007 - 18:55

E' sempre la versione della Deutscher Grammophon, ma se fai attenzione in quella che ti ho indicato io ci sono altre opere: Six Pianos e, se non ricordo male, Music for mallet instruments, voices and organs, ed è la stampa in cd dell'edizione originale che se non sbaglio constava in tre LP in vinile.
  • 0

#29 norb

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Inviato 27 febbraio 2007 - 01:50

http://cgi.ebay.it/S...VQQcmdZViewItem


e questa?


questa è la migliore secondo me. il suono è ripulito e si sente meravigliosamente. per dieci euro poi (il cd è un digipak doppio)...
  • 0

#30 InTheBasement

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Inviato 15 settembre 2007 - 00:07

Il 16 ottobre uscira' una nuova versione di Music For 18 Musicians, in 5.1 e SACD!

http://www.youtube.c...h?v=CHVMVDhC-UA

Io ne ho gia' due ma resistere sara' dura!
  • 0

#31 sud afternoon

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Inviato 15 settembre 2007 - 19:13

Entrambe le versioni di drumming sono valide, con registrazioni che rendono giustizia alla magia timbrica delle percussioni. Qualche anno fa comprai la versione più lunga e più vecchia, registrata nei '70 per la Deutscher Grammophon, ma più recentemente ristampata.
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#32 Hybris

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Inviato 10 luglio 2008 - 02:33

Scusa se riesumo a quasi un anno di distanza (!) ma volevo parlare e condividere le vostre opinioni di un'opera di Reich che mi sta particolarmente a cuore, Triple Quartet

Immagine inserita


Scritto appositamente per il Kronos quartet nel 1998, Triple Quartet è un'opera piuttosto breve (14:47), divisa in tre movimenti (veloce-lento-veloce), da 7, 4 e 3 minuti rispettivamente.
L'opera è stata pensata per un quartetto che suona però sulle registrazioni di altri due quartetti identici (2 violini, 1 viola, 1 violoncello), oppure per un'ensemble di 12 musicisti (il Kronos quartet comunque l'ha sempre suonato nella prima modalità).

Basato su una particolare struttura armonica (in intervalli di terza ciclici) la particolare interazione fra le tre parti suonate dai tre quartetti, che si accordano e si incastrano in modalità via via differenti, mostra un'opera decisamente lontana dal 'minimalismo' (d'altronde si parla di Steve Reich) e che però riesce a rinnovare quell'arte della manipolazione dei nastri e dei loop che Reich ha contribuito a creare.

In termini meno tecnici, l'opera è un fluire incredibilmente dinamico e teso. Violento ed incalzante nel primo movimento, più dilatato ma sempre sul filo del rasoio nel secondo, esplode in una maniera incredibile nei tre folgoranti minuti dell'ultimo movimento. Essendo molto appassionato di musica comunque estrema/sperimentale, hardcore, metal e giù di lì, ho trovato le qualità 'dinamiche' di quest'opera davvero straordinarie, senza mettere per nessun motivo da parte quella genialità compositiva e quella classe che è propria di Reich.

Qualcun altro qui lo ha sentito?
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#33 a.ridanciano

    Gunboat diplomacy

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Inviato 10 luglio 2008 - 08:05

Beh, riesumo questa vecchia discussione per dire che poco tempo fa è uscito Phases, elegante cofanetto per i 70 anni di Reich :).

Contiene le seguenti esecuzioni ed esecutori:
Disc One

Personnel: Rebecca Armstrong: soprano; Marion Beckenstein: soprano; Cheryl Bensman Rowe: soprano; Jay Clayton: alto, piano; Russell Hartenberger: marimba, xylophone; Tim Ferchen: marimba, xylophone; James Preiss: vibraphone, piano; Garry Kvistad: marimba, xylophone, piano; Steve Reich: marimba, piano; Thad Wheeler: marimba, maracas; Nurit Tilles: piano; Edmund Neimann: piano; Philip Bush: piano, maracas; Elizabeth Lim: violin; Jeanne LeBlanc: cello; Leslie Scott: clarinet, bass clarinet; Evan Ziporyn: clarinet, bass clarinet.

Tracks: Music for 18 Musicians (1976): Pulses; Section I; Section II; Section III; Section IV; Section V; Section VI; Section VII; Section VIII; Section IX; Section X; Section XI; Pulses.

Disc Two

Personnel: On Different Trains Kronos Quartet: David Harrington: violin; John Sherba: violin; Hank Dutt: viola; Joan Jeanrenaud: cello. On ??Tehillim?: Schõnberg Ensemble with Percussion Group The Hague, Reinbert de Leeuw, conductor; Barbara Borden: soprano; Tannie Willemstijn: soprano; Yvonne Benschop: mezzo-soprano; Ananda Goud: mezzo-soprano. On Eight Lines: Bang on a Can: Bradley Lubman: conductor; Todd Reynolds: violin; Gregor Kitzis: violin; Jaqueline Carrasco: violin; Elizabeth Knowles: violin; Martha Mook: viola; Ron Lawrence: viola; Mark Stewart: cello; Greg Passelink: cello; Patti Monson: flute, piccolo; David Fedele: flute, piccolo; Michael Lowrenstern: clarinet, bass clarinet; Evan Ziporyn: clarinet, bass clarinet; Edmund Niemann: piano; Nurit Tilles: piano.

Tracks: Different Trains (1988): America-Before the War; Europe-During the War; After the War. Tehillim (1981): Part I: Fast; Part II: Fast; Part III: Slow; Part IV: Fast. Eight Lines (1979).

Disc Three

Personnel: On You Are (Variations): Los Angeles Master Chorale: Phoebe Alexander: soprano; Tania Batson: soprano; Claire Fedoruk: soprano; Rachelle Fox: soprano; Marie Hodgson: soprano; Emily Lin: soprano; Sarona Farrell: alto; Amy Fogerson: alto; Alice Murray: alto; Nancy Sulahian: alto; Kim Switzer: alto; Tracy Van Fleet: alto; Pablo Cora: tenor; Shawn Kirchner: tenor; Joseph Golightly: tenor; Sean McDermott: tenor; Fletcher Sheridan: tenor; Kevin St. Clair: tenor; Geri Ratella: flute; Sara Weisz: flute; Joan Elardo: oboe; Joel Timm: oboe; James Faschia: clarinet; Helen Goode-Castro: clarinet; Larry Hughes: clarinet; Gloria Cheng: piano; Lisa Edwards: piano; Brian Pezzone: piano; Vicki Ray: piano; Wade Cullbreath: marimba and vibes; Mike Englander: marimba and vibes; John Magnussen: marimba and vibes; Tom Raney: marimba and vibes; Tamara Hatwan: violin 1; Ralph Morrison: violin 1; Susan Reddish: violin 1; Samuel Fischer: violin 2; Julie Rogers: violin 2; Steve Schart: violin 2; Darren McCann: viola; Victoria Miskolcsky: viola; Catherine Reddish: viola; Delores Bing: cello; Maurice Grants: cello; Roger LeBow: cello; Oscar Hidalgo: bass; Grant Gershon: conductor. On New York Counterpoint: Evan Ziporyn: clarinets. On Cello Counterpoint: Maya Beiser: cello. On Electric Counterpoint: Pat Metheny: guitar. On Triple Quartet: Kronos Quartet: David Harrington: violin; John Sherba: violin; Hank Dutt: viola; Jennifer Culp: cello.

Tracks: You Are (Variations) (2004): You Are Wherever Your Thoughts Are; Siviti Hashem L'Negdi (I Place the Eternal Before Me); Explanations come to an End Somewhere; Ehmore M'Aht V'Ahsay Harbay (Say Little and Do Much). New York Counterpoint (1985): Fast; Slow; Fast. Cello Counterpoint (2003). Electric Counterpoint (1987): Fast; Slow; Fast. Triple Quartet (1999): First Movement; Second Movement; Third Movement.

Disc Four

Personnel: On Come Out and Proverb: Theatre of Voices: Andrea Fullington: soprano; Sonja Rasmussen: soprano; Allison Zetlles: soprano; Alan Bennett: tenor; Paul Elliott: tenor; with members of the Steve Reich Ensemble: Riussell Hartenberger: vibraphone; Bob Becker: vibraphone; Nurit Tilles: electric organ; Edmund Niemann: electric organ; Paul Hillier: conductor. On The Desert Music: Steve Reich and Musicians with Members of the Brooklyn Philhamonic and Chorus, Michael Tilson Thomas, conductor; Russell Hartenberger: principal percussion; Bob Becker: principal percussion; Glen Velez: principal percussion; Garry Kvistad: principal percussion; Principal Strings: Julie Rosenfeld: concertmistress; Deborah Redding: second violin; Francesca Martin: viola; Sharon Prater: cello; Donald Palma: bass; Choral Contractor: Cheryl Bensman: soprano.

Tracks: Come Out (1966); Proverb (1995); The Desert Music (1984): First Movement (Fast); Second Movement (Moderate); Third Movement, Part One (Slow); Third Movement, Part Two (Moderate); Third Movement, Part Three (Slow); Fourth Movement (Moderate); Fifth Movement (Fast).

Disc Five

Personnel: On Music for Mallet Instruments, Voices and Organ: Steve Reich and Musicians: Bob Becker: marimba; Tim Ferchen: marimba; Russell Hartenberger: marimba; Steve Reich: marimba; Garry Kvistad: glockenspiel; Thad Wheeler: glockenspiel; James Preiss: vibraphone; Nurit Tilles: electric organ; Pamela Wood Ambush: voice (long tones); Rebecca Armstrong: voice (long tones); Jay Clayton: voice (melodic patterns). On Drumming: Steve Reich and Musicians: Bob Becker: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Russell Hartenberger: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Garry Kvistad: tuned drums, marimbas, glockenspiels; James Preiss: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Stever Reich: tuned drums, marimbas, glockenspiels, whistling; Gary Schall: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Glen Velez: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Thad Wheeler: tuned drums, marimbas, glockenspiels; Pamela Wood Ambush: voice; Jay Clayton: voice; Mort Silver: piccolo.

Tracks: Music for Mallet Instruments, Voices and Organ (1973). Drumming (1971): Part I; Part II; Part III; Part IV.


si trova/trovava a 26/27 euro, che per un cofanetto quintuplo non è un brutto prezzo anzi ;)


appena comprato, davvero molto bello. Penso che ne acquisterò un secondo per regalarlo ad un amico che ha poca familiarità con il genere, secondo me é un'ottima introduzione.
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#34 v.

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Inviato 10 luglio 2008 - 15:21

Scusa se riesumo a quasi un anno di distanza (!) ma volevo parlare e condividere le vostre opinioni di un'opera di Reich che mi sta particolarmente a cuore, Triple Quartet

Immagine inserita


Scritto appositamente per il Kronos quartet nel 1998, Triple Quartet è un'opera piuttosto breve (14:47), divisa in tre movimenti (veloce-lento-veloce), da 7, 4 e 3 minuti rispettivamente.
L'opera è stata pensata per un quartetto che suona però sulle registrazioni di altri due quartetti identici (2 violini, 1 viola, 1 violoncello), oppure per un'ensemble di 12 musicisti (il Kronos quartet comunque l'ha sempre suonato nella prima modalità).

Basato su una particolare struttura armonica (in intervalli di terza ciclici) la particolare interazione fra le tre parti suonate dai tre quartetti, che si accordano e si incastrano in modalità via via differenti, mostra un'opera decisamente lontana dal 'minimalismo' (d'altronde si parla di Steve Reich) e che però riesce a rinnovare quell'arte della manipolazione dei nastri e dei loop che Reich ha contribuito a creare.

In termini meno tecnici, l'opera è un fluire incredibilmente dinamico e teso. Violento ed incalzante nel primo movimento, più dilatato ma sempre sul filo del rasoio nel secondo, esplode in una maniera incredibile nei tre folgoranti minuti dell'ultimo movimento. Essendo molto appassionato di musica comunque estrema/sperimentale, hardcore, metal e giù di lì, ho trovato le qualità 'dinamiche' di quest'opera davvero straordinarie, senza mettere per nessun motivo da parte quella genialità compositiva e quella classe che è propria di Reich.

Qualcun altro qui lo ha sentito?


Sì, tutto sommato Triple Quartet è un lavoro "onesto", non mi fa proprio impazzire ma le sue qualità ce le ha. E' figlio del Reich dei counterpoints e dei lavori per piccoli ensemble (cioè la sua - terza? quarta? quinta? fase, dopo quella propriamente minimalista dei '60/'70 e quella per grandi ensemble dei primi '80) e di un lavoro famosissimo e spesso guardato con sospetto come Different Trains del 1988, sempre col Kronos in mezzo. Quest'ultimo l'hai sentito? Immagino di sì perché, come detto, è anche piuttosto noto, ma se non lo conosci penso che ti piacerebbe parecchio...
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#35 Hybris

    Groupie

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Inviato 11 luglio 2008 - 00:56

Different Trains ce l'ho, ma insieme a Electric Counterpoint, Desert Music e un'altra mezza dozzina di lavori di Reich, fa parte di quelli che devo ancora ascoltare ed approfondire a dovere. Rimedierò!
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#36 Cotchford

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Inviato 08 febbraio 2009 - 01:39

Che rapporto umano e professionale intercorre tra Reich e Riley e Young? So che Riley ha esordito come collaboratore di Young ma non so come il minimalismo si sia propagato a Reich e Glass. Ricerche parallele o i secondi si sono ispirati ai primi?
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#37 v.

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Inviato 08 febbraio 2009 - 02:37

Che rapporto umano e professionale intercorre tra Reich e Riley e Young? So che Riley ha esordito come collaboratore di Young ma non so come il minimalismo si sia propagato a Reich e Glass. Ricerche parallele o i secondi si sono ispirati ai primi?


C'è un fortissimo legame, anche umano, tra tutti e quattro gli "inventori" del minimalismo storico.
Tagliando molto con l'accetta e riducendo la storia ai suoi minimissimi termini, la metterei così:
- Young e Riley si conoscono alla University of California, e Riley diventa una specie di discepolo di Young e dei suoi esperimenti sulle lunghe durate;
- Reich conosce Riley nel 1964 e partecipa (con un paio di intuzioni fondamentali) alla stesura del manifesto "In C";
- Glass ritrova Reich qualche anno dopo (erano stati compagni di studi alla Juiliard) ed entra a far parte del suo ensemble, poi i due proseguono condividendo musicisti e strumentisti vari, fino alla rottura di inizi '70;

A ognuno di questi passaggi il minimalismo ha acquisito sfumature nuove e diverse. La musica minimale di Young non è quella di Riley, che non è quella di Reich, che non è quella di Glass: ma - specie negli ultimi tre casi - la continuità sia storica che stilistica è evidente, e ciascuno di questi passaggi sarebbe impensabile senza tenere in considerazione quello che è avvenuto prima.

Argomento comunque molto affascinante, non sarebbe male tornarci approfondendo appunto i vari momenti di transizione che hanno accompagnato il fenomeno.
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#38 Cotchford

    Roadie

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Inviato 08 febbraio 2009 - 11:51


Che rapporto umano e professionale intercorre tra Reich e Riley e Young? So che Riley ha esordito come collaboratore di Young ma non so come il minimalismo si sia propagato a Reich e Glass. Ricerche parallele o i secondi si sono ispirati ai primi?


C'è un fortissimo legame, anche umano, tra tutti e quattro gli "inventori" del minimalismo storico.
Tagliando molto con l'accetta e riducendo la storia ai suoi minimissimi termini, la metterei così:
- Young e Riley si conoscono alla University of California, e Riley diventa una specie di discepolo di Young e dei suoi esperimenti sulle lunghe durate;
- Reich conosce Riley nel 1964 e partecipa (con un paio di intuzioni fondamentali) alla stesura del manifesto "In C";
- Glass ritrova Reich qualche anno dopo (erano stati compagni di studi alla Juiliard) ed entra a far parte del suo ensemble, poi i due proseguono condividendo musicisti e strumentisti vari, fino alla rottura di inizi '70;

A ognuno di questi passaggi il minimalismo ha acquisito sfumature nuove e diverse. La musica minimale di Young non è quella di Riley, che non è quella di Reich, che non è quella di Glass: ma - specie negli ultimi tre casi - la continuità sia storica che stilistica è evidente, e ciascuno di questi passaggi sarebbe impensabile senza tenere in considerazione quello che è avvenuto prima.

Argomento comunque molto affascinante, non sarebbe male tornarci approfondendo appunto i vari momenti di transizione che hanno accompagnato il fenomeno.


Ti ringrazio tantissimo...
Ho molta sete di conoscenza e poche conoscenze dissetate.
Quindi si potrebbe schematizzare: Young>Riley>Reich>Glass...
Spesso si parla di altri minimalisti come Adams, Palestine, Niblock, Michael Nyman ecc.  Ma loro come si collocano rispetto a Reich? Lo so andiamo fuori tema. Scusate.

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#39 Cotchford

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Inviato 04 gennaio 2011 - 14:10

Dagli inizi al capolavoro del 78 ho provato a buttare giù una discografia. Se qualcuno vuole aggiungere o correggere....

Steve Reich

1969 Live / Electric Music
1970 Four Organs / Phase Patterns 
1972 Drumming for Eight Small Tuned Drums, Three Marimbas, Three Glockenspeils, Male and Female Voices, Whistling and Piccolo
1973 Three Dances & Four Organs Con John Cage
1974 Drumming / Music for Mallet Instruments, Voices and Organ / Six Pianos 
1974 Six Pianos / Music for Mallet Instruments, Voices and Organ 
1978 Music for 18 Musicians 



"Early Works" e "Rare early recording" con i nastri dei primi 60

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#40 Norman Bombardini

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Inviato 05 gennaio 2011 - 09:21

Soundtrack for The Plastic Haircut, tape (1963)
Music for two or more pianos (1964)
It's Gonna Rain, tape (1965)
Soundtrack for Oh Dem Watermelons, tape (1965)
Come Out, tape (1966)
Melodica, for melodica and tape (1966)
Reed Phase, for soprano saxophone and tape (1966)
Piano Phase for two pianos, or two marimbas (1967)
Slow Motion Sound concept piece (1967)
Violin Phase for violin and tape or four violins (1967)
My Name Is for three tape recorders and performers (1967)
Pendulum Music for 3 or 4 microphones, amplifiers and loudspeakers (1968) (revised 1973)[26]
Four Organs for four electric organs and maracas (1970)
Phase Patterns for four electric organs (1970)
Drumming for 4 pairs of tuned bongo drums, 3 marimbas, 3 glockenspiels, 2 female voices, whistling and piccolo (1970/1971)
Clapping Music for two musicians clapping (1972)
Music for Pieces of Wood for five pairs of tuned claves (1973)
Six Pianos (1973) - transcribed as Six Marimbas (1986)
Music for Mallet Instruments, Voices and Organ (1973)
Music for 18 Musicians (1974??76)
Music for a Large Ensemble (1978)
Octet (1979) - withdrawn in favor of the 1983 revision for slightly larger ensemble, Eight Lines
Variations for Winds, Strings and Keyboards for orchestra (1979)
Tehillim for voices and ensemble (1981)
Vermont Counterpoint for amplified flute and tape (1982)
The Desert Music for chorus and orchestra or voices and ensemble (1984, text by William Carlos Williams)
Sextet for percussion and keyboards (1984)
New York Counterpoint for amplified clarinet and tape, or 11 clarinets and bass clarinet (1985)
Three Movements for orchestra (1986)
Electric Counterpoint for electric guitar or amplified acoustic guitar and tape (1987, for Pat Metheny)
The Four Sections for orchestra (1987)
Different Trains for string quartet and tape (1988)
The Cave for four voices, ensemble and video (1993, with Beryl Korot)
Duet for two violins and string ensemble (1993)
Nagoya Marimbas for two marimbas (1994)
City Life for amplified ensemble (1995)
Proverb for voices and ensemble (1995, text by Ludwig Wittgenstein)
Triple Quartet for amplified string quartet (with prerecorded tape), or three string quartets, or string orchestra (1998)
Know What Is Above You for four women??s voices and 2 tamborims (1999)
Three Tales for video projection, five voices and ensemble (1998??2002, with Beryl Korot)
Dance Patterns for 2 xylophones, 2 vibraphones and 2 pianos (2002)
Cello Counterpoint for amplified cello and multichannel tape (2003)
You Are (Variations) for voices and ensemble (2004)
For Strings (with Winds and Brass) for orchestra (1987/2004)
Variations for Vibes, Pianos, and Strings dance piece for three string quartets, four vibraphones, and two pianos (2005)
Daniel Variations for four voices and ensemble (2006)
Double Sextet for 2 violins, 2 cellos, 2 pianos, 2 vibraphones, 2 clarinets, 2 flutes or ensemble and pre-recorded tape (2007)
2x5 for 2 drum sets, 2 pianos, 4 electric guitars and 2 bass guitars (2008)
Mallet Quartet for 2 marimbas and 2 vibraphones or 4 marimbas (or solo percussion and tape) (2009)
WTC 9/11 for String Quartet and Tape (2010)

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#41 Cotchford

    Roadie

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Inviato 05 gennaio 2011 - 11:00

Perfetto. Molte delle prime opere sono in Early Works e Rare early recordings. I giochi con i nastri di Reich derivano in maniera certa dall'esperienza del primo Riley quello del Music from the gift?
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#42 dick laurent

    ...

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Inviato 05 gennaio 2011 - 11:54

Piano Phase for two pianos, or two marimbas (1967)


colgo l'occasione per dire che sebbene alcune cose di reich mi sgretolino inesorabilmente i coglioni (tipo drumming o four organs, non so se sapete la storiella del tipo che alla prima di four organs andò davanti urlando "stop, i confess!", ecco così) piano phase che forse non è così noto come altre cose è strepitoso
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#43 Norman Bombardini

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Inviato 05 gennaio 2011 - 12:54


Piano Phase for two pianos, or two marimbas (1967)


colgo l'occasione per dire che sebbene alcune cose di reich mi sgretolino inesorabilmente i coglioni (tipo drumming o four organs, non so se sapete la storiella del tipo che alla prima di four organs andò davanti urlando "stop, i confess!", ecco così) piano phase che forse non è così noto come altre cose è strepitoso


Violin Phase è similissimo come struttura a Piano Phase che in CD era abbinato a Octet (se uno non ha l'ottimo cofanetto di 5 CD della Nonesuch, a cui peraltro mancano cose significative, inevitabilmente), altra composizione che mi piace molto;

abbastanza sulla falsariga dei due Phase, in tempi più recenti e con un po' più di sperimentazione, ci sono i due pezzi con Kronos Quartet e Pat Metheny, cioè Different Trains e Electric Counterpoint, che a me fanno letterlamente impazzire e rappresentano forse, per chi trova un po' prolisse/sfinenti altre sue cose, degli ascolti da tentare
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#44 dick laurent

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Inviato 05 gennaio 2011 - 14:43



Piano Phase for two pianos, or two marimbas (1967)


colgo l'occasione per dire che sebbene alcune cose di reich mi sgretolino inesorabilmente i coglioni (tipo drumming o four organs, non so se sapete la storiella del tipo che alla prima di four organs andò davanti urlando "stop, i confess!", ecco così) piano phase che forse non è così noto come altre cose è strepitoso


Violin Phase è similissimo come struttura a Piano Phase che in CD era abbinato a Octet (se uno non ha l'ottimo cofanetto di 5 CD della Nonesuch, a cui peraltro mancano cose significative, inevitabilmente), altra composizione che mi piace molto;

abbastanza sulla falsariga dei due Phase, in tempi più recenti e con un po' più di sperimentazione, ci sono i due pezzi con Kronos Quartet e Pat Metheny, cioè Different Trains e Electric Counterpoint, che a me fanno letterlamente impazzire e rappresentano forse, per chi trova un po' prolisse/sfinenti altre sue cose, degli ascolti da tentare


grazie
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#45 giallo

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Inviato 05 gennaio 2011 - 14:51

http://www.barbican....reverberations/
una due giorni a maggio a londra, 2a edizione...
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#46 v.

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Inviato 05 gennaio 2011 - 19:34

Perfetto. Molte delle prime opere sono in Early Works e Rare early recordings. I giochi con i nastri di Reich derivano in maniera certa dall'esperienza del primo Riley quello del Music from the gift?


Non proprio, fondamentalmente sia l'uno che l'altro avevano "intuito" il giochetto in tempi diversi: Riley prima di Reich, ma quest'ultimo con più rigore e metodo.
Vero però è che Riley, quando venne a sapere dei primi successi di Reich coi nastri, si sentì un pizzico defraudato.

http://www.barbican....reverberations/
una due giorni a maggio a londra, 2a edizione...


:-*

Andai al Barbican per i festeggiamenti dei 70 anni di Reich (a Londra era una settimana di eventi, a New York un mese!).


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#47 v.

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Inviato 05 gennaio 2011 - 20:59

Reich dice che quando compose In C Riley non riusciva a trovare qualcosa che mantenesse le sezioni del brano insieme, ed a questo punto Reich gli diede l'idea del do pulsante che reggesse tutta la struttura.
Forse non sapremo mai chi ha inventato cosa.


Stai parlando di due eventi diversi; il contributo di Reich a "In C" è assodato, riconosciuto (anche da Riley) ed è quello a cui fai riferimento tu. Ricordiamoci poi che Reich suonò materialmente e in carne ed ossa nella prima esecuzione di In C.

Cotchford invece chiedeva del legame tra gli esperimenti per nastro dei due compositori (per capirci: Music from the Gift da una parte e It's Gonna Rain dall'altra).
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#48 paloz

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Inviato 05 gennaio 2011 - 23:09

Al primo ascolto ho adorato "Different Trains", mi sembrava qualcosa di davvero straordinario. Dopo parecchio tempo l'entusiasmo iniziale è calato molto, ma va riconosciuta al Kronos Quartet un'esecuzione mirabile - il pezzo credo sia piuttosto difficile da suonare.
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#49 Cotchford

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Inviato 06 gennaio 2011 - 00:18

Grazie V!!! Comunque io Rare early recordings non lo trovo...
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#50 Cotchford

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Inviato 06 gennaio 2011 - 10:57

@)-------,----


Grazie! Io a fine mese ti faccio un bonifico. Mi fa piacere anche Early Works con It's gonna rain e Come Out. Ma io intendevo Rare early recordings con Haircut e Watermelons, i primissimi lavori. Se qualcuno lo avesse....
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