Vai al contenuto


Foto
- - - - -

I gatti persiani - Bahman Ghobadi


  • Please log in to reply
61 replies to this topic

#51 verdoux

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2838 Messaggi:

Inviato 19 aprile 2010 - 17:28

Allora ti ordino di scaricare subito Turtles Can Fly (oltre a Il tempo dei cavalli ubriachi, se non l'hai visto).  ;)


Sicuramente sono due capolavori, ma Ghobadi ti sbatte in faccia una realtà nuda e cruda (e curda) e si avvale di elementi pietistici, i bambini; ne i gatti persiani gioca più di fioretto, il tono è più leggero, non c??è una conclamata acrimonia verso il regime o verso chicchessia, fa gradualmente fa emergere un messaggio sommerso, un urlo per la libertà si, ma non contestualizzato, Teheran appare come una periferia anonima, potrebbe succedere ovunque, i ragazzi che suonano negli scantinati ci sono dappertutto, (anche sotto casa mia, ahimé); il film mi ha gradualmente preso, mano mano che capivo di cosa si trattava, ed anche la eccessiva lunghezza e la ripetitività alla fine non appaiono più come un difetti in quello che diventa un moto perpetuo alla ricerca della felicità;
  • 0

#52 satyajit

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6747 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 20 aprile 2010 - 16:59

??I gatti persiani? è probabilmente la pellicola iraniana più ??giovane? e spiazzante di sempre.


Sostanzialmente d'accordo con il resto della recensione. Su questo punto, un po' vago, si può discutere...
  • 0

#53 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 15807 Messaggi:
  • Locationmilano

Inviato 20 aprile 2010 - 20:47

semi ot...

domenica mattina al teatro franco parenti (milano) ho visto heavy metal in baghdad documentario sugli acrassicauda  l'unica heavy metal band irakena... veramente bello e si integra molto bene con i gatti persiani.

Immagine inserita

aloha.

p.s.: in italia è distribuito  in formato libro+dvd da isbn edizioni.
  • 0

#54 Kraftwave

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 913 Messaggi:

Inviato 21 aprile 2010 - 14:06


??I gatti persiani? è probabilmente la pellicola iraniana più ??giovane? e spiazzante di sempre.


Sostanzialmente d'accordo con il resto della recensione. Su questo punto, un po' vago, si può discutere...


In questo punto, ho evidentemente utilizzato un tono sensazionalistico; non sono certo di quanto (con beneficio del dubbio) affermo poiché ho visto solo una piccola parte dei film realizzati in Iran, ma quello che intendevo è che una pellicola così "alla moda" lì non si è mai vista. Probabilmente, appunto.
Immagino che con "si può discutere" tu abbia in testa qualche titolo più o meno simile, giusto?
  • 0

#55 satyajit

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6747 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 21 aprile 2010 - 17:49

Anche. Ma il discorso è ampio da tanti punti di vista. Ad esempio: spiazzante per chi, per gli iraniani? Ma siamo sicuri che circolerà tanto, in Iran? Ufficialmente non uscirà, e il mercato clandestino non può essere troppo capillare; probabilmente - in relazione alla musica - il film stesso ne sopravvaluta la vastità. Penso che il film non lo vedrà nessuno fuori da Teheran e sopra una certa età.

Dal lato dell'evoluzione della storia e del linguaggio del cinema iraniano, ci sono film diversissimi da questo estremamente innovativi - anche se per altre ragioni - la cui portata storica ha retto alla prova del tempo. Vedremo se I gatti persiani segnerà una svolta o resterà un unicum. E' presto per dirlo. L'unica cosa che posso ipotizzare è che - come ho già detto - sarà forse ricordato come uno dei film del ritorno del cinema d'autore nel cuore della metropoli.

Sulla questione del "giovanile", "alla moda" ecc. probabilmente hai ragione. In effetti faccio fatica a tirar fuori esempi storici calzanti. Forse l'unico è The Brick and the Mirror, che però è vecchio di 45 anni ed è anche estremamente mediato, non ha l'immediatezza del film di Ghobadi. Invece un Green Days non ne ha la forza, è un Tehroun subisce un altro tipo di mediazione, quella del cinema di genere.
  • 0

#56 Kraftwave

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 913 Messaggi:

Inviato 21 aprile 2010 - 21:33

Spiazzante innazitutto per me! Scherzi a parte, un film così penso abbia colto un po' di sorpresa tutta la civiltà occidentale; non per il tema - già visto - della denuncia sociale, ma per come lo affronta a viso aperto e ne descrive in stile documentaristico i contenuti musicali. Non dico che I gatti persiani rappresenti per questo un prodotto innovativo, ma senza dubbio ha portato un linguaggio distintivo e "nuovo", nell'accezione più umile del termine.
Su quello che succede in Iran non ho una conoscenza approfondita dello scenario socio-culturale, quindi devo (af)fidarmi a quello che dichiara Ghobadi, ovvero:
"Il film è stato visto illegalmente (ma gratuitamente) da moltissimi giovani che sono rimasti scioccati dal mondo musicale che mostro e di cui non conoscevano l'esistenza. Alle proiezioni gli iraniani mi ringraziano, per loro è un film incoraggiante".
  • 0

#57 satyajit

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6747 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 21 aprile 2010 - 22:08

Spiazzante innazitutto per me! Scherzi a parte, un film così penso abbia colto un po' di sorpresa tutta la civiltà occidentale


Sì, concordo in pieno. E' un po' quello che ho scritto anch'io nella recensione.

Su quello che succede in Iran non ho una conoscenza approfondita dello scenario socio-culturale, quindi devo (af)fidarmi a quello che dichiara Ghobadi, ovvero:
"Il film è stato visto illegalmente (ma gratuitamente) da moltissimi giovani che sono rimasti scioccati dal mondo musicale che mostro e di cui non conoscevano l'esistenza. Alle proiezioni gli iraniani mi ringraziano, per loro è un film incoraggiante".


Ghobadi ha dato la sua autorizzazione a scaricarlo da Internet. Considera però che solo 1/3 della popolazione ha accesso alla rete. Tra questi gli interessati non saranno poi tanti e tra gli interessati quelli che saranno riusciti a reperirlo ancor meno (bisogna togliere anche chi ha paura a ricorrere a questi mezzi illegali). Qualcuno l'avrà masterizzato, ma le copie pirata in dvd saranno ancora, inevitabilmente, pochissime.
Le persone dinnanzi a cui l'ha proiettato saranno gli iraniani all'estero e quelli effettivamente dovrebbero stare tutti dalla sua parte. Ma gli autoctoni... saranno anche "moltissimi", ma in percentuale sicuramente molto pochi. Io poi delle sue parole non mi fido, come persona non mi pace per nulla, pur amandolo molto come regista. Questo però è un altro discorso...
  • 0

#58 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 17708 Messaggi:

Inviato 24 ottobre 2010 - 15:55

Appena finito di vedere.
Non conoscevo Ghobadi e mi è venuta voglia di approfondire; non sono nemmeno un esperto in storia e politica iraniana (so quello che posso sapere) e mi è venuta voglia di saperne di più. Penso che già questo sia un gran complimento per un film.

"I gatti persiani" possiede una parte preparatoria, durante la quale Ghobadi si prende tutto il tempo di introdurci al clima di Teheran, alle sue sottoculture, al crogiuolo di band underground che tentano di fare una "musica diversa", indie-pendente nell'animo e nello spirito di agire, con la voglia di connettersi e confrontarsi anche col mondo Occidentale, anche fuori dai confini patri. In tal senso è da attenzionare la scelta del rapper di non andare via dalla sua città, dall'unico luogo che capisce e che può capire la sua musica (deontologia che molti hanno dimenticato). Ghobadi tramite i suoi ragazzi (tutti eccezionali) intenta l'immersione in Teheran e applica all'estetica del documentario il montaggio del videoclip: lancio un paragone col bellissimo "Il tempo che ci rimane": dove Suleiman attraversava la storia scavando nella memoria, l'iraniano fa una panoramica sulla Teheran-oggi sfruttando le digressioni musicali, che gli permettono di allargare il suo punto di vista e parlarci di vari microcosmi (ma l'assenza dei sottotitoli durante le canzoni è un handicap di non poco conto).
Un'opera che pecca solo di generosità narrativa e di amore per quello che si sta raccontando. Da recuperare :-*


PS: personaggio di culto
[img]http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:oM-Z55NdpeoOnM:http://www.bfi.org.uk/lff/sites/bfi.org.uk.lff/files/programme_item_images/s1/no_one_knows_persian_04.jpg&t=1[/img]

  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#59 strangelove

    Scaruffiano

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12568 Messaggi:

Inviato 24 febbraio 2011 - 11:16

Incredibile notizia:
http://news.cinecitt...ws.asp?id=34284

Ne sarà felice Claudio Zito  asd


  • 0

#60 vegeta851

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8571 Messaggi:
  • LocationFerrara

Inviato 24 febbraio 2011 - 13:02

il passo successivo sarà dirigere il nuovo film sui "Fantastici 4"  asd
  • 0

#61 satyajit

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6747 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 24 febbraio 2011 - 17:07

Incredibile notizia:
http://news.cinecitt...ws.asp?id=34284

Ne sarà felice Claudio Zito  asd



Lo so da anni che Ghobadi è un arrivista, come persona non mi piace per niente. Ma finché fa bei film (e finora non ne ha sbagliato uno), non ho nulla da eccepire.

Dall'Iran dovrebbe arrivare a breve anche una vita di Maometto con fotografia di Storaro.
  • 0

#62 tiresia

    Sue Ellen

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4571 Messaggi:

Inviato 05 maggio 2011 - 09:10

Mi è piaciuto. Come rilevato da altri è un film sui giovani e le loro passioni, resa in maniera universale, almeno per noi occidentali è come vedere un pezzo della nostra vita: forse perché loro amano, e lottano per viverla, la musica occidentale lo scenario è molto riconoscibile, cosa che mi sembra accomuna questa pellicola ad About Elly. Solamente ai margini, con piccoli accenni sempre presenti, è citato il regime e la forza della sua presenza, sintomaticamente assente ai nostri occhi, che rende più grave, più problematica la vita di tutti gli aspiranti musicisti del film avulsi nei mille piccoli inciampi di tutti, ossia trovare un posto per suonare, non disturbare, poter far baccano, poter riunire gente.

Mi è parso ben riuscito, freschissimo e vero. Peccato per quel finale che è davvero troppo, già era una sconfitta ben caratterizzata l??impossibilità di avere i passaporti (dentro c??era già tutto: i ragazzi che si affidano al funambolico fac totum che fallisce, il mercato nero dei documenti, l??intervento della polizia che sanziona una illegalità per la legge vigente e che sancisce l??illiberismo legale del regime), ma così il film eccede.

  • 0




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi