L'album che sto ascoltando
#1
Inviato 17 giugno 2006 - 05:27
#2
Inviato 17 giugno 2006 - 06:24
#3
Inviato 17 giugno 2006 - 08:10
io comunque sto ascoltando il greatest hits dei red hot chili peppers...avevo voglia di sentire qualcosa che non ascolto di solito...
il disco in sè è bello, contiene (quasi) tutti i classici. inutile che vi descriva la grandezza di brani come "give it away" e "parallel universe". my 2 cents
#4
Inviato 17 giugno 2006 - 08:21
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#5
Inviato 17 giugno 2006 - 10:18
Sinceramente credo che questo thread debba restare aperto, perchè è davvero interessante. Però, un pò di buona volontà: cerchiamo di mettere sempre due righe di commento... e non facciamo i soliti caproni!
beh, anch'io ero a favore nell'altro Forum, perchè non trovo giusto aprire una discussione apposta ogni volta quando invece si può discuterne qui.
certo bisogna mettere un commento significativo, non solo "ieri ho ascoltato ...".
#6
Inviato 17 giugno 2006 - 10:40
Comunque:
il disco che sto ascoltando, o meglio, che propongo tra i miei ascolti è quello degli zaar: band francese che ha debuttato nel gennaio di quest' anno con l' omonimo album.
Difficile catalogare questo disco, math rock, avant rock, è un misto di suoni e intrecci sonori. Inizialmente sembra impossibile arrivare alla fine dei suoi 53 minuti ma lentamente ti cattura completamente.
Il disco ruota intorno alle due lunghe tracce sefir, traccia #1 e omk traccia #6. gli altri brani hanno una durata media di 2 minuti.
importante è non fermarsi al primo ascolto. Se al primo ascolto può risultare caotico, dal secondo in poi si incomincia a capire il senso del disco.
#7
Inviato 17 giugno 2006 - 10:48
vabbè ma c' è gia la playlist settimanale a mio avviso.
Comunque:
il disco che sto ascoltando, o meglio, che propongo tra i miei ascolti è quello degli zaar: band francese che ha debuttato nel gennaio di quest' anno con l' omonimo album.
Difficile catalogare questo disco, math rock, avant rock, è un misto di suoni e intrecci sonori. Inizialmente sembra impossibile arrivare alla fine dei suoi 53 minuti ma lentamente ti cattura completamente.
Il disco ruota intorno alle due lunghe tracce sefir, traccia #1 e omk traccia #6. gli altri brani hanno una durata media di 2 minuti.
importante è non fermarsi al primo ascolto. Se al primo ascolto può risultare caotico, dal secondo in poi si incomincia a capire il senso del disco.
Ottimo disco sencondo me. Guarda al passato, a certo Canterbury sound, ma possiede una buonissima dose di freschezza.
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三生石
#8 Guest_Pablito_*
Inviato 17 giugno 2006 - 14:01
poi un giorno capirete la grandezza di questo disco e di questo gesto.
#9
Inviato 17 giugno 2006 - 14:03
Kraftwerk - Autobahn
poi un giorno capirete la grandezza di questo disco e di questo gesto.
BUHAUBHABUHABUHABUHBUHABUHAUHBUBAHBABABUBAUHBAUBHHBABHAHBABHBHABHA
#10
Inviato 17 giugno 2006 - 14:05
Kraftwerk - Autobahn
poi un giorno capirete la grandezza di questo disco e di questo gesto.
:
#11
Inviato 17 giugno 2006 - 14:08
vabbè ma c' è gia la playlist settimanale a mio avviso.
Comunque:
il disco che sto ascoltando, o meglio, che propongo tra i miei ascolti è quello degli zaar: band francese che ha debuttato nel gennaio di quest' anno con l' omonimo album.
Difficile catalogare questo disco, math rock, avant rock, è un misto di suoni e intrecci sonori. Inizialmente sembra impossibile arrivare alla fine dei suoi 53 minuti ma lentamente ti cattura completamente.
Il disco ruota intorno alle due lunghe tracce sefir, traccia #1 e omk traccia #6. gli altri brani hanno una durata media di 2 minuti.
importante è non fermarsi al primo ascolto. Se al primo ascolto può risultare caotico, dal secondo in poi si incomincia a capire il senso del disco.
Mah onestamente non mi ritrovo molto nella descrizione. E' avant-prog cameristico di ottima fattura, ma -sara' che sono abituato al genere- non mi ha mai dato la sensazione di essere ostico o caotico, anzi uno dei suoi pregi e' la limpidezza. Peraltro basterebbe il timbro peculiare della ghironda a renderlo interessante: un innesto azzeccatissimo!
#12 Guest_JackNapier_*
Inviato 17 giugno 2006 - 14:12
Cavolo, questo disco mi ha proprio preso. Sento davvero il bisogno di ascoltarlo ogni giorno...
#13
Inviato 17 giugno 2006 - 14:26
Bene quindi. Io sto ascoltando Giorgio canali e i Rossofuoco - Rossofuoco
Un ottimo disco del chitarrista PGR che abbandona del tutto il Francese dei primi due dischi e i suoni quasi post-punk che avevano contraddistinto Che fine ha fatto lazlotooz in favore di un rock più pulito e convenzionale, che entusiasma ancora però. Insomma, niente di rivoluzionario ma un album onesto e ricco di canzoni notevoli. Un esempio di quanto siano bravi l'ho avuto vedendoli dal vivo in un paesino vicino Sassari dove sabato hanno tenuto un bel concerto (per un pubblico esiguo ma appassionato).
#14
Inviato 17 giugno 2006 - 15:29
Kraftwerk - Autobahn
poi un giorno capirete la grandezza di questo disco e di questo gesto.
Title-track colossale, seconda parte che non mi ha mai convinto...
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三生石
#15
Inviato 17 giugno 2006 - 15:35
Bene quindi. Io sto ascoltando Giorgio canali e i Rossofuoco - Rossofuoco
Un ottimo disco del chitarrista PGR che abbandona del tutto il Francese dei primi due dischi e i suoni quasi post-punk che avevano contraddistinto Che fine ha fatto lazlotooz in favore di un rock più pulito e convenzionale, che entusiasma ancora però. Insomma, niente di rivoluzionario ma un album onesto e ricco di canzoni notevoli. Un esempio di quanto siano bravi l'ho avuto vedendoli dal vivo in un paesino vicino Sassari dove sabato hanno tenuto un bel concerto (per un pubblico esiguo ma appassionato).
Ho passato praticamente tutta la scorsa estate ad ascoltare questo disco, l'ho riascoltato un paio di settimane fa e lo trovo ancora molto molto bello. Semplice, grezzo, diretto, con degli ottimi testie che riesce ad infilare un'ottima percentuale di canzoni più che riuscite.
#16
Inviato 17 giugno 2006 - 15:43
si ma sarai d' accordo con me,wago, che hi non è abituato a questo tipo di ascolti può ritrovarsi di fronte ad un disco ostico!
vabbè ma c' è gia la playlist settimanale a mio avviso.
Comunque:
il disco che sto ascoltando, o meglio, che propongo tra i miei ascolti è quello degli zaar: band francese che ha debuttato nel gennaio di quest' anno con l' omonimo album.
Difficile catalogare questo disco, math rock, avant rock, è un misto di suoni e intrecci sonori. Inizialmente sembra impossibile arrivare alla fine dei suoi 53 minuti ma lentamente ti cattura completamente.
Il disco ruota intorno alle due lunghe tracce sefir, traccia #1 e omk traccia #6. gli altri brani hanno una durata media di 2 minuti.
importante è non fermarsi al primo ascolto. Se al primo ascolto può risultare caotico, dal secondo in poi si incomincia a capire il senso del disco.
Mah onestamente non mi ritrovo molto nella descrizione. E' avant-prog cameristico di ottima fattura, ma -sara' che sono abituato al genere- non mi ha mai dato la sensazione di essere ostico o caotico, anzi uno dei suoi pregi e' la limpidezza. Peraltro basterebbe il timbro peculiare della ghironda a renderlo interessante: un innesto azzeccatissimo!
#17
Inviato 17 giugno 2006 - 18:11
Kraftwerk - Autobahn
poi un giorno capirete la grandezza di questo disco e di questo gesto.
:
Ho capito tardi..
#18
Inviato 18 giugno 2006 - 14:44
Forse non il migliore di questo grande gruppo, ma sicuramente una pietra miliare del punk. Impressionante la sezione ritmica, rapida e frenetica. Anni luce dal punk melodico, suonano ruvidi e molto ma molto caotici. Le canzoni non superano il minuto e mezzo ma valgono tantissimo e dentro c'è tantissimo.
#19 Guest_authcelestial_*
Inviato 18 giugno 2006 - 15:28
Sibylle Baier, Colour green (1973)
Finchè il cuore l'avra vinta sulla ragione, ci sarà sempre bisogno di dischi come Colour Green. E sempre bisogno di una voce così dolce come quella di Sibylle a narrarci le sue malinconie, i suoi dubbi, le sue speranze, con profondissima classe.
#20 Guest_Sir Psycho Sexy_*
Inviato 18 giugno 2006 - 17:52
bello, molto
#21 Guest_JackNapier_*
Inviato 18 giugno 2006 - 18:51
mi piace tantissimo autobahn. Ma dei Kraftwerk mi piace quasi tutto, perfino "Tour de France 2003" che ondarock mi pare gli abbia dato 5
Kraftwerk - Autobahn
poi un giorno capirete la grandezza di questo disco e di questo gesto.
Title-track colossale, seconda parte che non mi ha mai convinto...
#22
Inviato 18 giugno 2006 - 19:27
Pensavo che questa band appartenesse all'orrido filone americano emo-screamo-hardcore alla From First To Last/The Used & Co., invece niente a che fare. Un bell'album, piacevolissimo, sicuramente non un capolavoro ma eccome se si fa ascoltare. L'album viene etichettato spesso come "dance-punk", ma di dance c'è ben poco; electro, piuttosto. Consigliato a tutti
Non vedo l'ora di mettere le mie zampacce su quello degli Zaar. Li conoscevo di nome ma dopo quello che ho letto qui mi sono decisa, devo sentirli!!
#23
Inviato 18 giugno 2006 - 19:28
Capolavoro assoluto. L'album col quale Mark Hollis e soci dissero addio al facile pop degli esordi per dar vita a sei brani memorabili (i prime tre, in realtà, vanno a formare un'unica lunga suite). Sei composizioni rock lente e dilatate, arricchite da cenni ambient e free-jazz, che andavano ad anticipare un nuovo concetto di rock cui tante band faranno riferimento in seguito. Un disco storico, oltre che bellissimo. Consigliato vivamente a chi ancora non lo conosce, così come l'altro capolavoro Laughing Stock, uscito tre anni dopo.
#24
Inviato 19 giugno 2006 - 08:00
niente di speciale, ma non mi dispiace e lo ascolto spesso quando studio...mi fa compagnia
#25
Inviato 19 giugno 2006 - 08:17
Sono molto contento della riapertura di questo thread. L'ho sempre trovato interessantissimo, il modo migliore per conoscere qualcosa di nuovo, infatti la maggior parte delle mie scoperte di questi anni su ondarock le devo a queste pagine.
Bene quindi. Io sto ascoltando Giorgio canali e i Rossofuoco - Rossofuoco
Un ottimo disco del chitarrista PGR che abbandona del tutto il Francese dei primi due dischi e i suoni quasi post-punk che avevano contraddistinto Che fine ha fatto lazlotooz in favore di un rock più pulito e convenzionale, che entusiasma ancora però. Insomma, niente di rivoluzionario ma un album onesto e ricco di canzoni notevoli. Un esempio di quanto siano bravi l'ho avuto vedendoli dal vivo in un paesino vicino Sassari dove sabato hanno tenuto un bel concerto (per un pubblico esiguo ma appassionato).
ma si sta parlando di giorgio canali & rossofuoco - s/t o no? perchè rossofuoco invece è a solo nome di giorgio canali. quello con precipito, guantanamo, fumo di londra, ecc ecc? per me questo disco non è niente di che, cioè, pure io dopo che l'ho sentito ce l'avevo in loop per una settimana, che ogni canzone ti viene da cantarla, ma boh, mi viene da considerarlo un disco mediocre. ora lo metto comunque.
#26
Inviato 19 giugno 2006 - 08:47
stamane, andando a lavoro, mi sono autogasato con questo gioiello a tutto volume... che goduria!
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#27 Guest_lassigue_bendthaus_*
Inviato 19 giugno 2006 - 09:02
facile pop degli esordi
facile sicuro ma, a mio avviso, davvero bello
i talk talk come precursori del post-rock e post-blah blah blah
e poi ci si dimentica di brani tipo Talk Talk o My Foolish Friend
#28
Inviato 19 giugno 2006 - 09:07
io li sono andati a sentire poco tempo fa qui a Forlì...erano a 5 metri da casa mia, li avrei ascoltati anche se non avessi voluto...comunque mi sono piaciuto abbastanza! che grinta! poi, verissimo, ti viene da cantare ogni loro canzone... tuttavia con questo non lo considero dopo tutto un gran album, però carino e orecchiabile sì...
Sono molto contento della riapertura di questo thread. L'ho sempre trovato interessantissimo, il modo migliore per conoscere qualcosa di nuovo, infatti la maggior parte delle mie scoperte di questi anni su ondarock le devo a queste pagine.
Bene quindi. Io sto ascoltando Giorgio canali e i Rossofuoco - Rossofuoco
Un ottimo disco del chitarrista PGR che abbandona del tutto il Francese dei primi due dischi e i suoni quasi post-punk che avevano contraddistinto Che fine ha fatto lazlotooz in favore di un rock più pulito e convenzionale, che entusiasma ancora però. Insomma, niente di rivoluzionario ma un album onesto e ricco di canzoni notevoli. Un esempio di quanto siano bravi l'ho avuto vedendoli dal vivo in un paesino vicino Sassari dove sabato hanno tenuto un bel concerto (per un pubblico esiguo ma appassionato).
ma si sta parlando di giorgio canali & rossofuoco - s/t o no? perchè rossofuoco invece è a solo nome di giorgio canali. quello con precipito, guantanamo, fumo di londra, ecc ecc? per me questo disco non è niente di che, cioè, pure io dopo che l'ho sentito ce l'avevo in loop per una settimana, che ogni canzone ti viene da cantarla, ma boh, mi viene da considerarlo un disco mediocre. ora lo metto comunque.
#29
Inviato 20 giugno 2006 - 22:44
una su tutte Fottuto, gran pezzo, ma anche alla mia nazione, testo di pier paolo pasolini, mica pizza e fichi
#30
Inviato 20 giugno 2006 - 23:08
#33
Inviato 21 giugno 2006 - 10:24
Il resto dell'album si mantiene comunque su livelli molto buoni: Invaders è una bella canzone, tirata ed efficace; The Prisoner non è tanto male come si dice, nonostante il ritornello, molto melodico, che "stona" decisamente con il resto della canzone e dell'album. La title-track risente un po' del contrasto tra il testo, che racconta un incubo satanico, e la musica allegra, più hard rock che metal. Gangland e Total Eclipse sono più che sufficienti, ma ahimè, non lasciano il segno. Il vero punto debole dell'album è Run to the hills: nonostante sia diventata un classico degli Iron, ha un ritornello letteralmente rivoltante, inascoltabile.
Questo disco è un classico del metal: consigliato a tutti quelli che si vogliono avvicinare al genere con qualcosa di non troppo estremo. 8/10
#34
Inviato 21 giugno 2006 - 12:51
Meat Loaf - Bat Out of Hell, 1977
Ho ascoltato questo disco credendo fosse una cagata immensa, una tamarrata senza precedenti. Invece mi ha sorpreso. Beh, parzialmente s'intende, visto che ci sono certe atmosfere vomitevoli dal grado di "mielosità", però ha dei punti di forza non indifferenti, e parlo dell'iniziale Bat Out of Hell, colossale dal mio punto di vista. Poi il disco si perde troppo, secondo me, nella ricerca della maestosità da opera più che nella cura della omogeneità. Heaven Can Wait ad esempio si abbandona all'acquosità dell'argomento, e il canto, qualche volta, è troppo poco spontaneo. Certo che il pezzo iniziale di You Took the Words Right Out of My Mouth (Hot Summer Night) è molto bello ed emozionante e il disco si riprende grazie alle due canzoni finali anche se, come ho già detto, si abbandona troppo nella solennità degli arrangiamenti e dei temi. Bello, comunque.
#35
Inviato 21 giugno 2006 - 13:04
beh, dalla copertina ci credo che ti aspettavi una tamarrata senza precedenti!
Meat Loaf - Bat Out of Hell, 1977
Ho ascoltato questo disco credendo fosse una cagata immensa, una tamarrata senza precedenti. Invece mi ha sorpreso. Beh, parzialmente s'intende, visto che ci sono certe atmosfere vomitevoli dal grado di "mielosità", però ha dei punti di forza non indifferenti, e parlo dell'iniziale Bat Out of Hell, colossale dal mio punto di vista. Poi il disco si perde troppo, secondo me, nella ricerca della maestosità da opera più che nella cura della omogeneità. Heaven Can Wait ad esempio si abbandona all'acquosità dell'argomento, e il canto, qualche volta, è troppo poco spontaneo. Certo che il pezzo iniziale di You Took the Words Right Out of My Mouth (Hot Summer Night) è molto bello ed emozionante e il disco si riprende grazie alle due canzoni finali anche se, come ho già detto, si abbandona troppo nella solennità degli arrangiamenti e dei temi. Bello, comunque.
#36
Inviato 21 giugno 2006 - 13:33
Sto ascoltando
Bel Canto - White-Out Conditions (1987)
Che bello! Proprio quando pensi di aver sentito ormai un pò di tutto (io, perlomeno) ti saltano fuori queste cose.
Non saprei definirlo, quindi cito dalla scheda di Fabretti: "Mescolano la fredda elettronica scandinava con suggestioni esotiche e ritmi trascinanti".
Di mio aggiungo che mi emozionano parecchio.
#37
Inviato 21 giugno 2006 - 13:38
rammstein - mutter
niente di speciale, ma non mi dispiace e lo ascolto spesso quando studio...mi fa compagnia
Discreto, ma troppo curato negli arrangiamenti, troppo orchestrale. Preferivo la cruda ripetitività marziale di Herzeleid.
#38
Inviato 21 giugno 2006 - 13:39
stamane, andando a lavoro, mi sono autogasato con questo gioiello a tutto volume... che goduria!
Ma pienz 'a faticà, terùn!
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#39
Inviato 21 giugno 2006 - 15:34
si si, ma non ho mica detto che sia il mio album preferito...sicuramente lo gradisco, ma più che altro mi piace come sottofondo del mio studio...tutto qui
rammstein - mutter
niente di speciale, ma non mi dispiace e lo ascolto spesso quando studio...mi fa compagnia
Discreto, ma troppo curato negli arrangiamenti, troppo orchestrale. Preferivo la cruda ripetitività marziale di Herzeleid.
#40
Inviato 21 giugno 2006 - 19:08
Già il primo pezzo,che parte come una ballata seriosa,impazzisce stile Trompe le monde,e ritorna ballata seriosa con tanto di coretto strappalacrime,non fa capire se il vecchio Frank c'è o ci fa...Stravagante...
#41
Inviato 22 giugno 2006 - 08:47
un disco a mio avviso imprescindibile.
Odetta con la sua voce particolare e la chitarra acustica, senza altri strumenti, si produce in una serie di canzoni tradizionali folk e blues; nel disco si respira una purezza e una ruralità che conducono l'immaginazione dell'ascoltatore negli ambienti dove questi canti erano preghiere, proteste, canzoni d'amore o semplici racconti da tramandare.
Basti sentire "Another Man Done Gone", con il solo accompagnamento del battito di mani, o la "Spiritual Trilogy" conclusiva; due canzoni veramente senza tempo.
Nel "followers" di allmusic.com ci sono un sacco di artisti ma tutti femminili però sono dell'avviso che Odetta, specialmente con questo disco, influenzò anche parecchi artisti dell'altro sesso, in particolare quelli che ricercavano nel folk tradizionale fonte di ispirazione per i loro lavori.
Da tenere vicino a Bessie Smith e Billie Holiday.
#42 Guest_absolutelyRUBEN_*
Inviato 22 giugno 2006 - 09:01
Sto ascoltando il primo disco solista di Frank Black...
Già il primo pezzo,che parte come una ballata seriosa,impazzisce stile Trompe le monde,e ritorna ballata seriosa con tanto di coretto strappalacrime,non fa capire se il vecchio Frank c'è o ci fa...Stravagante...
i primi due di franco nero sono imperdibili: sono ancora in parte pixiani e conservano il surrealismo dei folletti ma già incorporano alcune tendenze del franco verso una forma più 'normale' che lo porterà poi a far pezzi simil dylan o simil dire straits
il primo è più duro del secondo e forse il suo migliore (per me), 'los angheles' e il pezzo seguente dedicato ai ramones sono delle bombe e non sono le sole nel disco
#43
Inviato 22 giugno 2006 - 10:18
It's a Beautiful Day - It's a Beautiful Day, 1969
Gran bel disco, White Bird da un po' l'idea di quello che ci riserva il resto, cioè (altre) sei gemme di psichedelia con la ciliegina sulla torta di un bel violino e di cori a la Jefferson Airplane, che lo rendono sognante e memorabile.
#44
Inviato 22 giugno 2006 - 10:42
#45
Inviato 22 giugno 2006 - 10:47
#46
Inviato 22 giugno 2006 - 11:04
Minchia che fegato. Io per studiare devo farmi delle gran flebo di post-rock, ambient e simili o qualsiasi altra cosa mi distrae.
per me funziona allo stesso modo wago!!! hai prefettamente ragione!
#47
Inviato 22 giugno 2006 - 11:16
Data quindi la mia risposta negativa e una successiva sequela di nomi totalmente sconosciuti dagli astanti ("I Fugazi sono il gruppo preferito del cantante dei Pearl Jam..."), nasce la richiesta di realizzarle una sorta di compilation per approcciarsi al genere.
Da qui il mio riascolto di alcuni classici del genere.
In questo momento:
Dead Kennedys - Fresh Fruit for Rotting Vegetables
Ma perchè ho considerato così poco finora questo disco straordinario, probabilmente quando mi sono avvicinato al genere l'ho trovato diverso, un po' più costruito delle mie passioni hardcore del tempo, promette comunque una rapida scalata verso i vertici del mio gradimento per il genere.
#48
Inviato 22 giugno 2006 - 11:19
no, vabbè...per me dipende molto anche dalle materie...ma tipo quando facevo "reti logiche" (non pretendo di spiegarvi che materia è) la cosa più "leggera" che ascoltavo erano i fear factory...Minchia che fegato. Io per studiare devo farmi delle gran flebo di post-rock, ambient e simili o qualsiasi altra cosa mi distrae.
#49
Inviato 22 giugno 2006 - 13:41
Sto ascoltando il primo disco solista di Frank Black...
Già il primo pezzo,che parte come una ballata seriosa,impazzisce stile Trompe le monde,e ritorna ballata seriosa con tanto di coretto strappalacrime,non fa capire se il vecchio Frank c'è o ci fa...Stravagante...
i primi due di franco nero sono imperdibili: sono ancora in parte pixiani e conservano il surrealismo dei folletti ma già incorporano alcune tendenze del franco verso una forma più 'normale' che lo porterà poi a far pezzi simil dylan o simil dire straits
il primo è più duro del secondo e forse il suo migliore (per me), 'los angheles' e il pezzo seguente dedicato ai ramones sono delle bombe e non sono le sole nel disco
dovrebbe essere appena uscito un nuovo album,doppio,dovrebbe chiamarsi fast man,raider man...Ho letto la recensione sul Mucchio ed era entusiasta..vabbè non c'è sempre da fidarsi del Muccio,però sono estremamente curioso
#50 Guest_Guy Picciotto_*
Inviato 22 giugno 2006 - 14:09
Funkadelic - Maggot Brain (1971, Westbound)
amanti della musica nera e non, accorrete numerosi. questo disco è dinamite. è un party dove nessuno ride e, anzi, gli sguardi sono piuttosto seri, concentrati. tutti intenti a trasudare funk, a celebrare soul. la prima traccia, della durata di circa 10 minuti, è un inno al rock acido e alla chitarra, con pochissime parti percussive e un george clinton alla produzione e eddie hazel che sferraglia un solo intriso di delay.
poi si prosegue e le cose cambiano. c'è il ritmo, c'è il sudore. ci sono tante voci tutte assieme.
e, soprattutto, c'è un disco che è un monumento, un monolite grande e spesso così.
procuratevelo, vigliacchi.
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