State of Play di Kevin Macdonald
#1
Inviato 19 maggio 2009 - 08:40
6+
#2 Guest_b3rlin_*
Inviato 19 maggio 2009 - 08:56
è piaciuto anche a me il film, soprattutto le parti ambientate nella redazione e nel motel. La Mirren ha proprio la faccia del capo e crowe mi ha dato l'immagine del giornalista un pò sonnecchiante all'apparenza mentre poi in realtà nella sua mente c'era quel lavorio continuo di ricerca di prove e collegamenti.Solido film di denuncia, sulla scia di "Tutti Gli Uomini del Presidente", ma aggiornato ai tempi di "Syriana". Tutto (forse troppo) perfetto, dalla sceneggiatura del trio Gilroy-Carnahan-Ray, alla fotografia molto seventies di Rodrigo Prieto, alla prova del ricco cast (su tutti Russel Crowe e la Mirren). Resta un impressione di freddezza generale e deja vu, e il colpo di scena finale toglie forza al j'accuse contro la privatizzazione della sicurezza di stato. Comunque fossero tutti così i film in circolazione...
6+
#3
Inviato 18 giugno 2009 - 09:03
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#4
Inviato 04 luglio 2009 - 23:26
http://www.ondacinem...ione/state_play
Troppo accondiscendente?
Non direi. L'ho visto stasera e devo dire di aver trascorso due ore piacevolissime. Certo le atmosfere e gli intrecci non sono certo il massimo dell'originalità, ma è un film indubbiamente fatto molto bene.
#5
Inviato 11 luglio 2009 - 09:17
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#6
Inviato 13 agosto 2009 - 15:03
Nato come documentarista, e che documentarista! (l'impressionante One Day in September e l'agghiacciante docu-fiction La Morte Sospesa), MacDonald ha mosso i primi passi nel cinema con molta perizia e il freno leggermente tirato; uno con le sue capacità avrebbe potuto fare molto di più.
Non che L'ultimo Re di Scozia e questo State of Play sia mediocri, eh, tutt'altro... ma le sceneggiature sono troppo costruite e, come spesso accade, finiscono per mostrare piccole falle e/o forzature.
Ho visto ieri sera quest'ultimo film e, pur apprezzando la regia "fredda" di MacDonald e le splendide interpretazioni di Crowe e Affleck (semplicemente perfetti nei loro ruoli), sono uscito dalla sala con qualche puntina di amaro sulla lingua. Le emozioni vissute in La Morte Sospesa sembrano sbiadite... ma MacDonald ha tutta una carriera davanti per riconquistare la dovuta sicurezza, quella che è necessaria quando decidi di lavorare a Hollywood e non più in Europa.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
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