Patrick Wolf - The Bachelor
#1
Inviato 19 maggio 2009 - 01:00
io ho appena finito di ascoltare questo disco...e mi ha fatto tirare tardi anche per scrivere qui!
sono rimasto spiazzato spesso durante l'ascolto...l'esordio con "Kriegsspiel" sembra uscito da un nero ma qualche secondo dopo arriva "Hard Times" e ti sembra di sentire i Beirut ancora piu' orientali...magnifico,spendido,arriva "The Bachelor" decisamente celtico come giustamente si dice nella recensione (ottima)."Damaris" è un romanticismo in stile Depeche Mode fino all'ingresso degli archi,"Thickets" sarebbe degna di un film sui tradizionali racconti pagani.Il pianoforte e la voce di "Blackdown" richiamano il miglior David Sylvian,quello elegante,oscuro e solare al tempo stesso."The Sun Is Often Out" è il brano piu' delicato e romantico e il finale con "The Messenger" serve solo a rimandarti all'inizio dell'album con la stessa sensazione di disorientamento (positivissimo si intende).
Meraviglia
#2
Inviato 19 maggio 2009 - 08:09
E' una sensazione che ho provato sin dall'inizio di Hard Times: premettendo che Wolf mi sta (o stava, prima di questo disco) antipatico, che trovavo Wind in the Wires un buon disco, ma The Magic Position non mi era piaciuto granchè...ero partito male per via della copertina, ma appena inizia Hard Times, passati una decina di secondi ho pensato "Cacchio, che roba è? è bellissimo!"
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)
"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)
#3
Inviato 19 maggio 2009 - 08:54
#4 Guest_8U_*
Inviato 19 maggio 2009 - 09:44
Riascolterò.
Sono nuovo, per cui salve a tutti!
#5
Inviato 19 maggio 2009 - 10:13
#6
Inviato 19 maggio 2009 - 18:07
Da fan irriducibile ai limiti della follia,sono d'accordo con te ^^Ho trovato questo Bachelor straordinario, disco costruito benissimo, sono un fan sfegatato di Wolf trovo la maggior parte delle intuizioni e molte delle soluzioni che sceglie assolutamente geniali. Probabilmente questo album è il suo migliore, tecnicamente e per come è stato prodotto, anche se alcuni pezzi li trovo (seppur qualitativamente altissimi) puri esercizi di stile; insomma io Wolf lo stimo, ma sta iniziando un pò a tirarsela e un pò rinpiango la spontaneità di licantropia.
Comunque è un bel disco (ho cambiato idea cento volte o.O questa sarà la volta definitiva...si spera),bella anche la recensione :-* anche se non gli avrei dato proprio 9...ma vabbè.Come si suol dire,melius abundare quam deficere
Edit to say:Tropicalista-Ste,bell'avatar :-*
#7
Inviato 20 maggio 2009 - 06:44
Eh si, infatti comincio a vedere i voti capovolti...!
#8
Inviato 20 maggio 2009 - 06:48
Se cicciopettola va dall'otorino, io vado dall'oculista.
Eh si, infatti comincio a vedere i voti capovolti...!
ROTFL...
(anche perché.. sai aschenaz.. si può al limite discutere sulla presunta o meno "Perfezione" di questo disco, ma nessuno ha dubbi circa la sua "grande importanza storica/evolutiva/sociale" .. O_O)
#9 Guest_Maedhros_*
Inviato 20 maggio 2009 - 07:44
#11
Inviato 20 maggio 2009 - 10:18
ha una prima parte che fa meraviglia.
#12 Guest_Maedhros_*
Inviato 20 maggio 2009 - 10:24
"grande importanza storica/evolutiva/sociale" ..
leggendo la recensione mi sono rallegrato di come ci sia ancora qualcuno che abbia il coraggio di mettere un voto così alto basandosi unicamente su quella che è - per chi scrive - la bellezza del disco in sé, più che su sta roba scritta qua sopra..
#13
Inviato 20 maggio 2009 - 10:25
dai miei primi ascolti è sicuramente uno dei dischi migliori dell'anno.
ha una prima parte che fa meraviglia.
dalla 1 alla 6 è goduria pura! :-*
poi si apre lo spazio della riflessione
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#14 Guest_telegram_*
Inviato 20 maggio 2009 - 12:14
"Standing ovation per te".
leggendo la recensione mi sono rallegrato di come ci sia ancora qualcuno che abbia il coraggio di mettere un voto così alto basandosi unicamente su quella che è - per chi scrive - la bellezza del disco in sé, più che su sta roba scritta qua sopra..
"grande importanza storica/evolutiva/sociale" ..
Ok, e dopo aver citato Vasco , dirò che finora non ho mai visto nominare "The Sun Is Often Out" fra i pezzi migliori, e invece ultimamente è una di quelle che mi trovo ad ascoltare di più... questi archi tragici e la progressione del canto che sembra spingersi a fatica verso un tratto liberatorio... e quando finalmente arriva il coro rimani interdetto: non si capisce se in effetti lasci sfogare quanto accumulato sino a quel momento o se invece sia ancora più depresso, con queste voci bianche sfuggenti ma al contempo stentoree... mi fa semplicemente venire la palle d'oca.
#15
Inviato 20 maggio 2009 - 12:32
"grande importanza storica/evolutiva/sociale" ..
leggendo la recensione mi sono rallegrato di come ci sia ancora qualcuno che abbia il coraggio di mettere un voto così alto basandosi unicamente su quella che è - per chi scrive - la bellezza del disco in sé, più che su sta roba scritta qua sopra..
sono d'accordo. è quello statement lì che è troppo forte... anche perchè è impossibile, nel momento in cui esce il disco, sapere se abbia un impatto simile.
#16
Inviato 20 maggio 2009 - 12:39
"Standing ovation per te".
leggendo la recensione mi sono rallegrato di come ci sia ancora qualcuno che abbia il coraggio di mettere un voto così alto basandosi unicamente su quella che è - per chi scrive - la bellezza del disco in sé, più che su sta roba scritta qua sopra..
"grande importanza storica/evolutiva/sociale" ..
Ok, e dopo aver citato Vasco , dirò che finora non ho mai visto nominare "The Sun Is Often Out" fra i pezzi migliori, e invece ultimamente è una di quelle che mi trovo ad ascoltare di più... questi archi tragici e la progressione del canto che sembra spingersi a fatica verso un tratto liberatorio... e quando finalmente arriva il coro rimani interdetto: non si capisce se in effetti lasci sfogare quanto accumulato sino a quel momento o se invece sia ancora più depresso, con queste voci bianche sfuggenti ma al contempo stentoree... mi fa semplicemente venire la palle d'oca.
allora non hai letto (bene) il mio post,cioè quello di apertura...quel pezzo lo cito e come e concordo con te sul giudizio...delicatissimo
#17
Inviato 20 maggio 2009 - 12:44
non critico il principio citato da Maedhros, anzi lo sostengo personalmente visto che un disco bello (questo.. ma anche no! secondo me.. diciamo questo, o un altro comunque musicalmente super!), merita più di 8, diciamo 9 e perché no il giudizio di "ottimo", che sarebbe appunto 10/10
e non critico nemmeno la considerazione di Bandit che è corretta..
MA... se io -non io, ma l'ipotetico "io lettore"- ho uno specchietto di voti messo fuori dal Diretùr con relativa spiegazione a fianco, a quello (bovinamente) mi attengo.
quindi:
o a Bachelor si attribuisce "grande importanza storica/evolutiva/sociale", a scatola chiusa come Arrigoni
opp non gli si da 9, ma piuttosto 8 opp un felliniano 8eMezzo (che è meno di 9!)
delle due l'una, basta mettersi d'accordo
#18 Guest_telegram_*
Inviato 20 maggio 2009 - 12:45
Mi riferivo all'altro thread, questo effettivamente non l'avevo ancora letto a parte il quote di Maedhros che mi è saltato all'occhio.allora non hai letto (bene) il mio post,cioè quello di apertura...quel pezzo lo cito e come e concordo con te sul giudizio...delicatissimo
#20
Inviato 20 maggio 2009 - 12:49
oh gente.. mi fischiano le orecchie qui!
non critico il principio citato da Maedhros, anzi lo sostengo personalmente visto che un disco bello (questo.. ma anche no! secondo me.. diciamo questo, o un altro comunque musicalmente super!), merita più di 8, diciamo 9 e perché no il giudizio di "ottimo", che sarebbe appunto 10/10
e non critico nemmeno la considerazione di Bandit che è corretta..
MA... se io -non io, ma l'ipotetico "io lettore"- ho uno specchietto di voti messo fuori dal Diretùr con relativa spiegazione a fianco, a quello (bovinamente) mi attengo.
quindi:
o a Bachelor si attribuisce "grande importanza storica/evolutiva/sociale", a scatola chiusa come Arrigoni
opp non gli si da 9, ma piuttosto 8
delle due l'una, basta mettersi d'accordo
Per me The Bachelor è bello prima di tutto. Poi, ha pure un'importanza storica notevole, essendo di fatto un caso unico: quando mai sono stati fatti dischi così arrangiati e barocchi che mescolavano folk celtico, industrial, folk orchestrale, ritmi elettronici, archi e cori in un suono così compatto e attuale?
#21
Inviato 20 maggio 2009 - 12:51
#23
Inviato 20 maggio 2009 - 12:55
Ti quoto Bosforo, di conseguenza importanza storica ed evolutiva. Sul termine 'sociale' rimango perplesso.
So Tonight That I Might See che importanza sociale ha avuto? O_O
sì ecco avete centrato più precisamente il punto. è quel sociale che stride. musicalmente parlando si può dire quello che si vuole, ma addirittura prendersi la briga di sentenziare sugli impatti sociali...
#24
Inviato 20 maggio 2009 - 12:58
ho ascoltato il disco un paio di volte e mi sembra sì un'opera corposa e interessante ma confusionaria e slacciata, un po' confusa. voglio approfondire perchè merita.
All'inizio pure io ero perlesso Alessandro. Poi si è svelato in tutta la sua raffinata bellezza :-*
#25 Guest_Maedhros_*
Inviato 20 maggio 2009 - 12:59
So Tonight That I Might See che importanza sociale ha avuto? O_O
fa discretamente colpo sulle fanciulle, crea un'ottima atmosfera, ti pare poco come importanza sociale
#26
Inviato 20 maggio 2009 - 13:00
ho ascoltato il disco un paio di volte e mi sembra sì un'opera corposa e interessante ma confusionaria e slacciata, un po' confusa. voglio approfondire perchè merita.
All'inizio pure io ero perlesso Alessandro. Poi si è svelato in tutta la sua raffinata bellezza :-*
ciao Khonnor volevo farti una domanda
Ti piace Momus?
#27 Guest_telegram_*
Inviato 20 maggio 2009 - 13:01
Vendette pure intorno ai due milioncini di copie a dirla tutta...
fa discretamente colpo sulle fanciulle, crea un'ottima atmosfera, ti pare poco come importanza sociale
So Tonight That I Might See che importanza sociale ha avuto?
#28
Inviato 20 maggio 2009 - 13:01
ho ascoltato il disco un paio di volte e mi sembra sì un'opera corposa e interessante ma confusionaria e slacciata, un po' confusa. voglio approfondire perchè merita.
All'inizio pure io ero perlesso Alessandro. Poi si è svelato in tutta la sua raffinata bellezza :-*
ciao Khonnor volevo farti una domanda
Ti piace Momus?
ha fatto dischi prima del 2001, non lo conosce sicuramente perchè stava alla materna.
#29
Inviato 20 maggio 2009 - 13:41
Resto dell'idea che sia l'erede naturale di Marc Almond, con un pizzico di sregolatezza in più e un filo di pathos e (più di un filo) di autoironia in meno.
#30 Guest_telegram_*
Inviato 20 maggio 2009 - 14:06
Dici "Blackdown", "The Sun Is Often Out", "Theseus" e "Battle"? Ti accido!Peccato per quelle ultime tracce un po' così...
Vedo fra l'altro che molti fanno questo discorso "prima" e "seconda parte", io invece lo trovo tutto molto omogeneo (o molto disomogeneo, che è lo stesso). Ci sono due-tre brani che finora non mi hanno preso, ma sono sparsi, non di fila come sembra essere alcuni di voi... nello specifico, "Damaris", "Who Will" e "The Messenger", ma forse si tratta solo di ascoltarle di più, e comunque anche non riuscissero a conquistarmi, rimarrebbero gli altri dieci pezzi, tutti incredibili, quindi chissene. :-*
#31 Guest_Maedhros_*
Inviato 20 maggio 2009 - 14:26
#32
Inviato 20 maggio 2009 - 14:39
ho ascoltato il disco un paio di volte e mi sembra sì un'opera corposa e interessante ma confusionaria e slacciata, un po' confusa. voglio approfondire perchè merita.
All'inizio pure io ero perlesso Alessandro. Poi si è svelato in tutta la sua raffinata bellezza :-*
ciao Khonnor volevo farti una domanda
Ti piace Momus?
Ha ragione Alessandro/Tmtd
Mi procurerò qualcosa. Dici che, piacendomi Wolf, mi potrebbe piacere anche Momus?
Nel finale si sbrodola un po', però dà prova di un coraggio e di un talento abbastanza strabilianti. Forse nessuno aveva azzardato tanto, almeno non in questi ambiti, e anche solo questo va premiato. Ma non è solo un assemblaggio temerario: ci sono anche canzoni di valore e ben congegnate, con alcune melodie già memorabili (tipo "Damaris", insomma). Peccato per quelle ultime tracce un po' così...
Resto dell'idea che sia l'erede naturale di Marc Almond, con un pizzico di sregolatezza in più e un filo di pathos e (più di un filo) di autoironia in meno.
Sono felice che ti sia piaciuto. Il finale, come tutto il disco, è un capolavoro. The Messenger, un po' Parenthetical Girls, è un finale da brividi, The Battle è un carroarmato in corsa, per non parlare delle splendide aperture melodiche delle tracce precedenti. Vedrai Claudio che cresceranno anche quelle.
#33
Inviato 20 maggio 2009 - 14:39
comunque alcuni brani sono difficili da...digerire questo si...alcuni anche per me dovranno avere molti altri ascolti prima di essere assimilate o messe "da parte"
#34
Inviato 20 maggio 2009 - 14:43
blackdown e vulture personalmente sono gli unici pezzi che mi dicono poco, e fino a qualche giorno fa anche io amavo più la prima metà del disco, ma solo perchè non riuscivo proprio a passare oltre "thickets" *__*
thò vedi!
a me della prima parte piace solo "Hard Times" con le sue sonorità orientaleggianti, poi per me il disco ricomincia ad essere interessante da "Thickets" (che è forse il brano migliore del disco..) in poi, e per esempio "Vulture" e "Theseus" hanno il giusto ritmo e viaggiano su una marcia assai energica e convincente, ma pure la conclusiva "Messenger" non mi spiace affatto!
#35
Inviato 20 maggio 2009 - 15:04
Peccato per quelle ultime tracce un po' così...
Considerazione che esula dal disco in questione: capita sempre più spesso di leggere di dischi che calano nelle parti finali, mentre quasi mai viene rilevato un andamento contrario. Sarà colpa delle tracklist, tutte appositamente studiate per colpire all'inizio o della sempre minore "pazienza" riposta nell'ascolto di un disco?
#36
Inviato 20 maggio 2009 - 15:10
Considerazione che esula dal disco in questione: capita sempre più spesso di leggere di dischi che calano nelle parti finali, mentre quasi mai viene rilevato un andamento contrario. Sarà colpa delle tracklist, tutte appositamente studiate per colpire all'inizio o della sempre minore "pazienza" riposta nell'ascolto di un disco?
Secondo me dipende dalla capienza dei cd: se potessero durare meno, avremmo tanti dischi migliori, più coesi e continui. Ho l'impressione, insomma, che si tenda sempre più a "inzeppare", mantenendo rigorosamente in apertura i pezzi migliori (quelli per cui vale la pena incidere il disco, in pratica).
Magari su questo disco la cosa varrà solo per alcuni, non ne dubito.
#37 Guest_b3rlin_*
Inviato 20 maggio 2009 - 15:15
lo consideri quindi un disco riuscito solo in parte o nel complesso, finale a parte, è un disco che giudichi molto positivamente?Nel finale si sbrodola un po', però dà prova di un coraggio e di un talento abbastanza strabilianti. Forse nessuno aveva azzardato tanto, almeno non in questi ambiti, e anche solo questo va premiato. Ma non è solo un assemblaggio temerario: ci sono anche canzoni di valore e ben congegnate, con alcune melodie già memorabili (tipo "Damaris", insomma). Peccato per quelle ultime tracce un po' così...
Resto dell'idea che sia l'erede naturale di Marc Almond, con un pizzico di sregolatezza in più e un filo di pathos e (più di un filo) di autoironia in meno.
#38 Guest_telegram_*
Inviato 20 maggio 2009 - 15:18
Questa cosa che sia possibile individuare con certezza i pezzi migliori è abbastanza clamorosa... tanto per dire, hai indicato "Damaris" come pezzo fra i migliori, a me è uno degli unici che non convince... chi è che riesce a capire quale sia il pezzo migliore poi, l'artista? Ha una qualifica per farlo? A me capita in tanti dischi, anche recenti, di trovare il pezzo più bello in fondo... il problema secondo me è un altro, molto più verosimile, ossia che ascoltiamo troppo, pertanto la pazienza è poca e arrivare alla fine (di un qualsiasi disco) diventa sempre più difficile. A tracklist invertite molti direbbero la stesssa cosa. Poi sì, il problema dei riempitivi è un problema comune di molti album, ma a mio avviso ognuno avrà i suoi, di riempitivi.Ho l'impressione, insomma, che si tenda sempre più a "inzeppare", mantenendo rigorosamente in apertura i pezzi migliori (quelli per cui vale la pena incidere il disco, in pratica).
#39
Inviato 20 maggio 2009 - 15:21
ho ascoltato il disco un paio di volte e mi sembra sì un'opera corposa e interessante ma confusionaria e slacciata, un po' confusa. voglio approfondire perchè merita.
All'inizio pure io ero perlesso Alessandro. Poi si è svelato in tutta la sua raffinata bellezza :-*
ciao Khonnor volevo farti una domanda
Ti piace Momus?
Ha ragione Alessandro/Tmtd
Mi procurerò qualcosa. Dici che, piacendomi Wolf, mi potrebbe piacere anche Momus?
forse sono l'unico a pensarla cosi', ma io ci vedo affinita' quantomeno come attitudine..prova ad esplorare Momus.
#40
Inviato 20 maggio 2009 - 15:23
Questa cosa che sia possibile individuare con certezza i pezzi migliori è abbastanza clamorosa... tanto per dire, hai indicato "Damaris" come pezzo fra i migliori, a me è uno degli unici che non convince... chi è che riesce a capire quale sia il pezzo migliore poi, l'artista? Ha una qualifica per farlo? A me capita in tanti dischi, anche recenti, di trovare il pezzo più bello in fondo... il problema secondo me è un altro, molto più verosimile, ossia che ascoltiamo troppo, pertanto la pazienza è poca e arrivare alla fine (di un qualsiasi disco) diventa sempre più difficile. A tracklist invertite molti direbbero la stesssa cosa secondo me. Poi sì, il problema dei riempitivi è un problema comune di molti album, ma a mio avviso ognuno avrà i suoi, di riempitivi.
Ho l'impressione, insomma, che si tenda sempre più a "inzeppare", mantenendo rigorosamente in apertura i pezzi migliori (quelli per cui vale la pena incidere il disco, in pratica).
Infatti avevo scritto: "Magari su questo disco la cosa varrà solo per alcuni, non ne dubito". Mi pare di poter dire però che, in generale, sono più i dischi che finiscono in calando di quelli che finiscono in crescendo, questo sì. Poi ci sono pure quelli con i riempitivi infilati diabolicamente tra un pezzo buono e l'altro.
Mi compiaccio per l'avatar!
lo consideri quindi un disco riuscito solo in parte o nel complesso, finale a parte, è un disco che giudichi molto positivamente?
Nel finale si sbrodola un po', però dà prova di un coraggio e di un talento abbastanza strabilianti. Forse nessuno aveva azzardato tanto, almeno non in questi ambiti, e anche solo questo va premiato. Ma non è solo un assemblaggio temerario: ci sono anche canzoni di valore e ben congegnate, con alcune melodie già memorabili (tipo "Damaris", insomma). Peccato per quelle ultime tracce un po' così...
Resto dell'idea che sia l'erede naturale di Marc Almond, con un pizzico di sregolatezza in più e un filo di pathos e (più di un filo) di autoironia in meno.
Molto buono, con un po' di "misura" in più sarebbe potuto essere forse ottimo. Certo, chiedere "misura" a Patrick Wolf è un po' come chiedere capacità comunicative a Rosella Sensi...
#41
Inviato 20 maggio 2009 - 15:29
momus sposava cohen e nick drake con pet shop boys e new ordfe....poliedrico osservatore di costumi sociali e sessuali, il voyer del pop
ho ascoltato il disco un paio di volte e mi sembra sì un'opera corposa e interessante ma confusionaria e slacciata, un po' confusa. voglio approfondire perchè merita.
All'inizio pure io ero perlesso Alessandro. Poi si è svelato in tutta la sua raffinata bellezza :-*
ciao Khonnor volevo farti una domanda
Ti piace Momus?
Ha ragione Alessandro/Tmtd
Mi procurerò qualcosa. Dici che, piacendomi Wolf, mi potrebbe piacere anche Momus?
forse sono l'unico a pensarla cosi', ma io ci vedo affinita' quantomeno come attitudine..prova ad esplorare Momus.
#42
Inviato 20 maggio 2009 - 15:59
Do the Strand poi mi rimandava direttamente ad Hard Times, sia come posizione all'interno dell'album che in certe cadenze...
http://www.youtube.c...h?v=lXncDDKIeJ4
Comunque pare che Hard Times sarà il prossimo singolo, e questi dovrebbero essere i preparativi del video...si preannuncia una pacchianata micidiale
http://www.youtube.c...h?v=R4y6L-Dzda0
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)
"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)
#43
Inviato 20 maggio 2009 - 17:39
il problema secondo me è un altro, molto più verosimile, ossia che ascoltiamo troppo, pertanto la pazienza è poca e arrivare alla fine (di un qualsiasi disco) diventa sempre più difficile. A tracklist invertite molti direbbero la stesssa cosa.
Infatti, la mia annotazione tendeva a sottolineare proprio questo, come un delle tante conseguenze di ascolti non tanto numerosi quanto superficiali. Potrà pure essere una questione di riempitivi, ma anche secondo me dipende dal modo di porsi nei confronti dei dischi, per cui è facile che una volta "inquadratili" all'inizio dell'ascolto, il livello di attenzione tenda a calare e così la curiosità o l'aspettativa con le quali vi si avvicina.
Del resto, argomentazioni sulla tracklist in calando si leggono anche su dischi brevi, per i quali il discorso dei riempitivi e quello della durata del cd può valere fino a un certo punto.
Chiudendo l'OT, era una semplice constatazione statistica, anche perché in questo caso anche a me la parte finale di "The Bachelor" risulta più debole (rectius: di ascolto più faticoso), ma per fortuna non si tratta di un andamento così frequente nei miei ascolti.
#44 Guest_b3rlin_*
Inviato 20 maggio 2009 - 17:48
#45
Inviato 20 maggio 2009 - 18:11
Invece mi risulta più pesa la parte centrale dopo Thickets (esclusa)...che comunque ascolto abbastanza volentieri.
The sun is often out per come è costruita,mi evoca proprio l'immagine di un cielo denso di nubi che infine si quarcia lasciando spazio alla luce del sole.
The Messenger è senz'altro una delle mie preferite. :-*
When all else fails, remember
Always
Always
The open road
Non sono in grado di fare paragoni perché ancora ignorante su Marc Almond ma di pathos mi sembra che ne mostri tanto anche Patrick...Marc addirittura di più?Resto dell'idea che sia l'erede naturale di Marc Almond, con un pizzico di sregolatezza in più e un filo di pathos e (più di un filo) di autoironia in meno.
Mentre sull'autoironia sì è vero,si prende abbastanza sul serio ma in realtà ,non so se qualcuno l'ha visto in concerto...è molto simpatico e un grande intrattenitore.
#46 Guest_telegram_*
Inviato 20 maggio 2009 - 18:50
Anche a livello di composizione mi pare un disco abbastanza fuori dagli schemi... "The Bachelor" per esempio pare tutta un ritornello, sono carente di conoscenze teoriche da questo punto di vista ma ha di certo una struttura anomala rispetto alla tradizione pop (sembra più una filastrocca antica); "Thickets" gira su sé stessa dall'inizio alla fine; mentre per i pezzi che dici tu parlerei di climax più che di ritornello, visto che di fatto non ritorna. Su questo punto di vista nessuno si è soffermato: c'è qualche musicista che ha voglia di approfondire il discorso?io invece ho una curiosità da chiedervi, avete notato che per la quasi totalità delle tracce puntualmente il ritornello compare a due minuti dalla fine? Si tratta di una coincidenza, di una cosa voluta o molto più semplicemente a patrick piaceva così e tanti saluti?
#47 Guest_b3rlin_*
Inviato 20 maggio 2009 - 18:54
giusto è un climax
Anche a livello di composizione mi pare un disco abbastanza fuori dagli schemi... "The Bachelor" per esempio pare tutta un ritornello, sono carente di conoscenze teoriche da questo punto di vista ma ha di certo una struttura anomala rispetto alla tradizione pop (sembra più una filastrocca antica); "Thickets" gira su sé stessa dall'inizio alla fine; mentre per i pezzi che dici tu parlerei di climax più che di ritornello, visto che di fatto non ritorna. Su questo punto di vista nessuno si è soffermato: c'è qualche musicista che ha voglia di approfondire il discorso?
io invece ho una curiosità da chiedervi, avete notato che per la quasi totalità delle tracce puntualmente il ritornello compare a due minuti dalla fine? Si tratta di una coincidenza, di una cosa voluta o molto più semplicemente a patrick piaceva così e tanti saluti?
#48
Inviato 20 maggio 2009 - 20:01
ho ascoltato il disco un paio di volte e mi sembra sì un'opera corposa e interessante ma confusionaria e slacciata, un po' confusa. voglio approfondire perchè merita.
All'inizio pure io ero perlesso Alessandro. Poi si è svelato in tutta la sua raffinata bellezza :-*
ciao Khonnor volevo farti una domanda
Ti piace Momus?
Ha ragione Alessandro/Tmtd
Mi procurerò qualcosa. Dici che, piacendomi Wolf, mi potrebbe piacere anche Momus?
Nel finale si sbrodola un po', però dà prova di un coraggio e di un talento abbastanza strabilianti. Forse nessuno aveva azzardato tanto, almeno non in questi ambiti, e anche solo questo va premiato. Ma non è solo un assemblaggio temerario: ci sono anche canzoni di valore e ben congegnate, con alcune melodie già memorabili (tipo "Damaris", insomma). Peccato per quelle ultime tracce un po' così...
Resto dell'idea che sia l'erede naturale di Marc Almond, con un pizzico di sregolatezza in più e un filo di pathos e (più di un filo) di autoironia in meno.
Sono felice che ti sia piaciuto. Il finale, come tutto il disco, è un capolavoro. The Messenger, un po' Parenthetical Girls, è un finale da brividi, The Battle è un carroarmato in corsa, per non parlare delle splendide aperture melodiche delle tracce precedenti. Vedrai Claudio che cresceranno anche quelle.
Parenthical Girls? maronna per fortuna non l'hai scritto nella recensione!
#49
Inviato 20 maggio 2009 - 20:25
Posso solo dire, più che di parte iniziale e parte finale (con quest ultima meno apprezzata), visto che non vedo una divisione così netta, che ci sono solo un paio di pezzi che non mi prendono (il già citato Vulture e Count Of Casualty) mentre Battle...mmh...non lo so, mi pare che un po' stoni lì in mezzo. Sarà anche che, come diceva telegram, il disco è molto...disomogeneamente omogeneo, e forse è solo una mia fisima...
Comunque, pop moderno ed originale, violini e sprazzi industrial, sperimentazione e melodie malinconiche, elettronica e un cantato appassionato e sentito come capita di sentire di rado ultimamente: non si può chiedere niente di più e niente di meglio...saranno 20� (o quel che sarà ) spesi volentieri e benissimo.
(Si spera che il buon Wolf continui su questa strada anche con "The Conqueror"; sarebbe un uno-due eccezionale...brividi)
#50
Inviato 21 maggio 2009 - 17:52
Il titolo doveva averlo in mente dai tempi di Wind in the Wires:
Teignmouth
Teignmouth
On the night train
From the city to the south
I saw spirits
Crawl across the river mouth
In skewed ascension
With no destination
Like this lone bachelor in me
This constant yearning
For great love and learning
For the wind to carry me free
Ciao, io sono una firma.
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