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Sunn O))) - Monoliths & Dimensions


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362 replies to this topic

#101 aries

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Inviato 04 giugno 2009 - 15:07

Oddio, magari c'è anche il lo capisci > non lo condividi, o il non lo capisci > non lo condividi comunque che a naso non ti garba.

A me ste robe darkose inquietanti non dicono molto, trovo siano persino sensazioni facilissime da evocare (e la quantità di materiale di questo tipo, - "trovami un altro gruppo come i sunncosi" mi direte, "non lo so non so neanche come sono loro ma ho intuito alcune cose che mi sembra di aver sentito già milioni di volte, ma magari mi sbaglio" rispondo io - lo dimostra), e non penso sia questione di non aver capito, quanto necessità/volontà di ascoltare certe cose ed abitudine all'ascolto di un certo tipo di sonorità. La stessa cosa era successa con Uochi toki tra l'altro, con quello in realtà m'ero pure impegnato e alla fine lo ritengo un ascolto "positivo", ma le cose per cui lo smerdavo all'inizio le penso pure ora, solo che mi sono abituato a quell'aspetto "formale".

Comunque dai wago, sono abbastanza in grado di mettermi in discussione e mi piace quando si va nel dettaglio, spara tutte le seghementalpippaiole che son qui col guantone di Tommy la stella dei Giants.
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#102 khonnor

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Inviato 04 giugno 2009 - 16:38

Io sono assolutamente d'accordo sul "non ti piace -> non lo capisci". Mi pare perfino lapalissiano che debba essere cosi'. Proprio per questo voglio comprendere elementi e processi che fanno apprezzare un disco come questo a chi a differenza mia ci e' entrato in sintonia - insomma, l'ha capito. Anzi, avrei voluto: c'ho rinunciato ormai, visto che lo sport preferito del luogo pare quello di dare del mentalpippaiolo all'interlocutore appena questo cerchi di andare oltre al mi piace/non mi piace senza rivendicare il possesso di chissaquale verita'.

Addirittura mi tocca leggere che non si puo' concepire di analizzare la soggettivita', che cercare di capire perche' una cosa ci piace sia per forza una sega mentale, che rovina-la-poesia e altre sonore minchiate da studentucolo di lettere&filosofia. Se questo schema di pensiero e' la premessa implicita all'apprezzamento di "Monoliths and Dimensions" enjoy, godetevi tutti i buoi ortodossi e i mannari post-persiani che accompagnano O'Malley nel suo imbarazzante viaggio interiore: io mi tengo volentierissimo le mie inutili seghe mentali.


A me sembra che non si possa tutto ridurre a espressioni algebriche, tutto qui. E non è che se una cosa non mi piace è perchè non la capisco, semplicemente non nutro l'esigenza di trovare sempre una risposta a tutto. Non è che se di un disco mi piacciono 6 canzoni su 10 allora il giudizio è sufficiente.

Come avevo scritto fatico ad esprimere perchè un disco mi piace, preferisco concentrarmi su quali sono secondo me le scelte azzeccate e che sentimenti mi provocano. Da come la metti tu sembra quasi che se non ci sono motivazioni valide allora non si può dire che un album è piaciuto. Se mi piace un disco = so motivare il processo grazie al quale mi è piaciuto? Per me no.

A me fa molto piacere che tu riesca a "razionalizzare" molto in musica. Io non ce la faccio. Ma, in tuo riferimento, non parlerei si seghe mentali, semplicemente di un approccio diverso da quello che posso avere io. ;)
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#103 Hybris

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Inviato 04 giugno 2009 - 17:02

(e la quantità di materiale di questo tipo, - "trovami un altro gruppo come i sunncosi" mi direte, "non lo so non so neanche come sono loro ma ho intuito alcune cose che mi sembra di aver sentito già milioni di volte, ma magari mi sbaglio" rispondo io - lo dimostra)


Vorrei partire da qua per nominare giusto un paio di alternative a questi benedetti ultraincensati O))), uno sono i Khanate dello stesso O'Malley, ma con molta influenza di Plotkin (che oltre a suonare il basso, nei con8 era anche il produttore), per me sperimentali con molto più gusto e più senso - come ha detto lo stesso Plotkin in una intervista, l'idea dei Khanate era di sviluppare una musica che, pur aggressiva, si basasse su un 'tempo zero' - infatti per suonare dovevano guardarsi e vedere quant'è che il batteria suonava (divertentissimo). Molto più tesi, cinematici e umani. Poi in fatto di religione e jazz ci sono gli Orthodox, trio spagnolo che miscela doom metal, free jazz ed estetica cristiana atavica - i pappamusci, i penitenti, insomma storia lunga [sono delle zone pugliesi in cui queste tradizioni esistono ancora] - con un pelo di ironia e di consistenza in più dei brumbrum di amplificatori di O'Malley e Anderson.
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#104 totem

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Inviato 04 giugno 2009 - 17:10

Aries, secondo me se vuoi sentire qualcosa dei sunn O))) dovresti partire dal primo, 00 void, in modo da capire meglio le sonorità, visto che quest'ultimo è un'evoluzione di quello che hanno fatto in passato



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#105 aries

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Inviato 04 giugno 2009 - 17:18

io comincerei dal capire come si pronuncia quel nome, a dire il vero  :P
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#106 totem

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Inviato 04 giugno 2009 - 17:29

io comincerei dal capire come si pronuncia quel nome, a dire il vero  :P


asd

Da quello che ho capito il nome è tratto dalla marca di amplificatori, che nel simbolo ha O))), che è l'onda sonora che si propaga, quindi sunn o))) si pronuncia solo sun, tipo sole in inglese (non so se si deve allungare la n)


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#107 wago

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Inviato 04 giugno 2009 - 17:40

Io lo leggo "SANN OOOO", con tono stizzito (tipo "ooh, ma che cazzo vuoi!?").

Comunque, ho gia' avuto modo di chiarirmi con khonnor, ma non sto rinfacciando a nessuno la mancanza di "equazioni algebriche" per interpretare i dischi: studio matematica, ma almeno quando ho a che fare con l'arte preferisco stare alla larga da algoritmi et similia.

Questo passaggio, pero':

Se mi piace un disco = so motivare il processo grazie al quale mi è piaciuto?


Secondo me e' necessario per poter discutere di un disco in termini critici. Ovvio che non e' facile compierlo, ne' d'altra parte e' vero che automaticamente chi sa farlo per un disco e' in grado anche per un altro. Ogni disco richiede un approccio e un'analisi differenti, rimette in discussione tutto, il divertente nello scrivere di musica sta anche in questo essere costantemente costretti a rinunciare le interpetazioni preconfezionate.

D'altra parte mi pare che, "inanalizzabilita'" dell'esperienza soggettiva o meno, quello che ognuno fa in una recensione o in un commento sul forum e' di riffa o di raffa mettere per iscritto il proprio processo percettivo. Piu' o meno bene, piu' o meno approfonditamente. La recensione di frankie lo fa fino a un certo punto (come qualsiasi altra) anche perche' si pone forse obiettivi diversi. Per tanti funziona, per me no. E cosi' i vari commenti entusiastici di questo thread, dai quali giuro non sono ancora riuscito a capire tramite quali reconditi budelli spirituali passi la passione per quest'album. Ma vabbe', bon, finiamola qua per carita' di dio :)
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#108 totem

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Inviato 04 giugno 2009 - 17:55

Io lo leggo "SANN OOOO", con tono stizzito (tipo "ooh, ma che cazzo vuoi!?").


asd In effetti anch'io preferisco chiamarli con un secco "sannò"


Secondo me e' necessario per poter discutere di un disco in termini critici. Ovvio che non e' facile compierlo, ne' d'altra parte e' vero che automaticamente chi sa farlo per un disco e' in grado anche per un altro. Ogni disco richiede un approccio e un'analisi differenti, rimette in discussione tutto, il divertente nello scrivere di musica sta anche in questo essere costantemente costretti a rinunciare le interpetazioni preconfezionate.

D'altra parte mi pare che, "inanalizzabilita'" dell'esperienza soggettiva o meno, quello che ognuno fa in una recensione o in un commento sul forum e' di riffa o di raffa mettere per iscritto il proprio processo percettivo. Piu' o meno bene, piu' o meno approfonditamente. La recensione di frankie lo fa fino a un certo punto (come qualsiasi altra) anche perche' si pone forse obiettivi diversi. Per tanti funziona, per me no. E cosi' i vari commenti entusiastici di questo thread, dai quali giuro non sono ancora riuscito a capire tramite quali reconditi budelli spirituali passi la passione per quest'album. Ma vabbe', bon, finiamola qua per carita' di dio :)


Però credo che discutere un disco in termini critici sia diverso da esprimere a parole ogni emozione che un disco da.
Alla fine tutto quello che possiamo descrivere ha un limite, non ci possiamo spingere oltre; in questo caso se a uno piacciono i droni può dire "mi piacciono perchè evocano un'atmosfera cupa", ma spiegare perchè piace l'atmosfera cupa è magari più difficile di spiegare perchè piace il drone.
Discutere in termini critici lo vedo più come "ok, prendiamo come base il fatto che il genere mi piace, questo disco lo trovo meglio/peggio degli altri perchè si sente un'evoluzione del suono ecc ecc." (poi magari sbaglio, è solo un'impressione)
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#109 Notker

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Inviato 04 giugno 2009 - 18:03

ascoltando meglio questo disco, direi che l'implementazione del sound sunn o))) è il vero motivo d'interesse di questo disco.
per certi versi mi sembra un'operazione analoga a quanto tentato dal Perry in Spleen and Ideal con il sound dark dei DCD.
il brano Alice, in questo senso, è davvero emblematico e si candida ad essere uno dei pezzi cardine di questo 2009.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#110 dimensionidol

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Inviato 04 giugno 2009 - 18:24

In tutta franchezza, e con la massima tranquillità, dei tuoi pseudo-mezzi oggettivi non so davvero cosa farmene, nè riesco a cogliere il senso logico della tua presunta elevazione emotiva/qualitativa verso la musica dei sunn O))).   


non e' una elevazione e' una analisi...

e' dare a quelle atmosfere una connotazione banalmente horror ad essere una mera sensazione soggettiva...della quale al fine del discorso non ce ne facciamo assolutamente nulla...

se ti approcci alla musica dei sunn cosi' non arriverai mai ad averne un giudizio approfondito...

esistono...testi...studi(soprattutto da parte della kenney che dirige i cori)e una filosofia alla base del loro suono...che con il dark ha ben poco a che spartire....soprattutto in quel brano...

poi pensala come vuoi...ma permettimi di dissentire...
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#111 vuvu

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Inviato 04 giugno 2009 - 18:43


In tutta franchezza, e con la massima tranquillità, dei tuoi pseudo-mezzi oggettivi non so davvero cosa farmene, nè riesco a cogliere il senso logico della tua presunta elevazione emotiva/qualitativa verso la musica dei sunn O))). 


non e' una elevazione e' una analisi...

e' dare a quelle atmosfere una connotazione banalmente horror ad essere una mera sensazione soggettiva...della quale al fine del discorso non ce ne facciamo assolutamente nulla...

se ti approcci alla musica dei sunn cosi' non arriverai mai ad averne un giudizio approfondito...

esistono...testi...studi(soprattutto da parte della kenney che dirige i cori)e una filosofia alla base del loro suono...che con il dark ha ben poco a che spartire....soprattutto in quel brano...

poi pensala come vuoi...ma permettimi di dissentire...



Certo che puoi dissentire. Ma urta (e non poco) la tua affermazione circa una mancata capacità di penetrare nei meandri nell'opera e soprattutto nella musica dei sunn o))). Esternazione intesa come una vera e propria assenza di "mezzi", per usare un'espressione a te familiare. Inoltre, esiste una risposta sensoriale soggettiva, diversa in ognuno di noi, capace di mostrare scenari orrorifici, angelici, dark o non dark, banali o meno (per te saranno banali gli scenari horror, per altri decisamente no) che va altamente rispettata. L'approccio è fortunatamente personale. Le emozioni, le "visioni" prodotte dal suono nelle mente di ciascun individuo, e gli scenari evocati sono anch'essi dannatamente soggettivi. La filosofia alla base del loro suono sarà certamente un elemento importante, ma penetra fino a un certo punto nei singoli ascoltatori. Predomina sempre la musica, i suoi intarsi e le sue svariate configurazioni emozionali. Non dimenticarlo mai.
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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#112 Guest_b3rlin_*

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Inviato 04 giugno 2009 - 18:51

Certo che puoi dissentire. Ma urta (e non poco) la tua affermazione circa una mancata capacità di penetrare nei meandri nell'opera e soprattutto nella musica dei sunn o))). Esternazione intesa come una vera e propria assenza di "mezzi", per usare un'espressione a te familiare. Inoltre, esiste una risposta sensoriale soggettiva, diversa in ognuno di noi, capace di mostrare scenari orrorifici, angelici, dark o non dark, banali o meno (per te saranno banali gli scenari horror, per altri decisamente no) che va altamente rispettata. L'approccio è fortunatamente personale. Le emozioni, le "visioni" prodotte dal suono nelle mente di ciascun individuo, e gli scenari evocati sono anch'essi dannatamente soggettivi. La filosofia alla base del loro suono sarà certamente un elemento importante, ma penetra fino a un certo punto nei singoli ascoltatori. Predomina sempre la musica, i suoi intarsi e le sue svariate configurazioni emozionali. Non dimenticarlo mai.

in tutto sto casino non ho capito qual è nello specifico la tua opinione sul disco
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#113 vuvu

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Inviato 04 giugno 2009 - 18:58

Basta cercare, b3rlin, avere pazienza, e seguire un attimino il thread, prima di sentenziare:

http://www.ondarock....?topic=10051.80

:P


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#114 dimensionidol

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Inviato 04 giugno 2009 - 19:18

La filosofia alla base del loro suono sarà certamente un elemento importante, ma penetra fino a un certo punto nei singoli ascoltatori. Predomina sempre la musica, i suoi intarsi e le sue svariate configurazioni emozionali. Non dimenticarlo mai.


ecco...il problema sta' proprio qui...

nella musica d'avanguardia solitamente la filosofia e/o il concetto e' fondamentale nella comprensione dell'opera...poi ci sono ovviamente le emozioni...che invece nel rock sono preponderanti...

cio' che vanno a fare i sunn e' proprio la compenetrazione fra' le due cose...l'immediatezza dell'approccio metal e l'approfondimento concettuale dell'avanguardia...

tutto questo non puo' e non deve essere ridotto ad una atmosfera univocamente orrorifica...altrimenti si banalizza il concetto e l'approccio non essendo corretto spesso puo' portare alla mancata comprensione dell'operazione...

come dire se non si passa la coltre filosofica intatti non si arriva all'emozione del suono....

in altre parole...se non interessa la filosofia alla base dubito che si possa apprezzare questo genere di cose...

poi uno e' libero ovviamente di pensare cio' che vuole...ma se una cosa viene prodotta in un senso...va' consumata in quel senso...

sarebbe come cercare di dare una valenza intellettuale ai RAMONES...non te li godresti...tutto qui...
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#115 vuvu

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Inviato 04 giugno 2009 - 19:41

................


Non credo sia musica strettamente avanguardistica, e non ho affermato che la filosofia sia poco importante, anzi ho scritto l'esatto contrario:


La filosofia alla base del loro suono sarà certamente un elemento importante...


La comprensione è in questo caso estremamente soggettiva, e parlerei di risposta sensoriale piuttosto che tirare in ballo la pura "comprensione" (di cosa poi?). Non credo tu possa comprendere maggiormente e altri meno. Questa cosa è altamente insensata. La filosofia conta, e magari l'emozione del suono penetra successivamente, distaccandosi da essa, altrimenti lasciamo le casse e leggiamo tutti dei bei libri di filosofia mistica.

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#116 wago

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Inviato 04 giugno 2009 - 19:42

nella musica d'avanguardia solitamente la filosofia e/o il concetto e' fondamentale nella comprensione dell'opera...


Non ti dico "ti sbagli", ma rifletti bene su quel che scrivi: Eco parlava, quando "avanguardia" era una categoria piu' attuale e sensata di oggi, di "apertura" di un'opera come importanza del contributo del fruitore al completamento dell'opera. L'elemento determinante nel fare di qualcosa un'opera di "avanguardia" sarebbe proprio il suo plateale non essere "prodotto finito" senza l'intervento del fruitore - nel caso della musica, dell'ascoltatore.
Non lui ma Barthes, poi, parlava di "morte dell'autore" come elemento fondamentale per la comprensione dell'arte in senso contemporaneo. Lui si riferiva alla letteratura, ma lo stesso puo' valere in ambito musicale: l'intenzione dell'autore e' totalmente irrilevante, anzi il piu' delle volte travia da quello che e' il meccanismo fondamentale dell'arte, il rapporto che si instaura tra opera (opera, non autore) e fruitore. Tanto piu', questo, in un settore come l'avant-rock in cui manca o dovrebbe mancare quel divismo che nel pop rende difficile se non fuorviante sbarazzarsi della figura dell'artista (nell'ascoltare Bowie uno ascolta Bowie, il rapporto tende a sublimarsi in autore-fruitore).
La filosofia alla base dell'opera puo' essere una curiosita' interessante, forse puo' anche riuscire illuminante in certi casi, ma occhio a non assolvere ogni borborigmo (o arrivare addirittura ad osannarlo!) solo perche' l'artista aveva in mente che. Le sensazioni personali (e la "filosofia" che soggettivamente se ne ricava) sono e devono essere la base di ogni esperienza d'ascolto: altrimenti, anziche' ascoltarmi il disco, farei meglio a leggere soltanto le dichiarazioni dell'autore, o la recensione di Nunziata.

sarebbe come cercare di dare una valenza intellettuale ai RAMONES...non te li godresti...tutto qui..


In realta' c'e' chi l'ha fatto, e la cosa gli e' riuscita anche piuttosto bene!
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#117 v.

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Inviato 04 giugno 2009 - 21:49


Wago, io penso che una certa dose di quello che chiami "cattivo gusto" (e che naturalmente per altri tale non è) sia connaturata a un certo tipo di musiche, e al sostrato (sotto)culturale a cui queste fanno riferimento.

Questo vale tanto più nel metal - e i Sunn O))) sono un gruppo metal - laddove il rapporto con un determinato tipo di immaginario è quasi quintessenziale al suono stesso. Di questo immaginario, il metal ha spesso restituito un ritratto caricaturale, ingenuo, infantile. Al tempo stesso, si tratta di un immaginario con una sua potenza iconica ed evocativa non trascurabile.

Per quanto non riducibili a schemi di rito, i Sunn O))), dopo tutto, quei germi se li portano appresso. Hanno contribuito tantissimo a "sdoganare" un genere presso fasce di pubblico che, a quel genere, hanno sempre guardato con sospetto. Ma è altresì chiaro che, se quell'immaginario proprio non piace, c'è poco da fare: per quanto "avanguardisti" (mah...), eretici, contaminati, i Sunn rimarranno sempre indigesti.

Ricordati sempre che quando parliamo dei Sunn, parliamo di 'sti tizi qui:

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...che comunque non riusciranno mai a eguagliare i più grandi di tutti (altro che drone metal, tsk!):

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#118 frankie teardrop

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Inviato 04 giugno 2009 - 21:57


(e la quantità di materiale di questo tipo, - "trovami un altro gruppo come i sunncosi" mi direte, "non lo so non so neanche come sono loro ma ho intuito alcune cose che mi sembra di aver sentito già milioni di volte, ma magari mi sbaglio" rispondo io - lo dimostra)


Vorrei partire da qua per nominare giusto un paio di alternative a questi benedetti ultraincensati O))), uno sono i Khanate dello stesso O'Malley, ma con molta influenza di Plotkin (che oltre a suonare il basso, nei con8 era anche il produttore), per me sperimentali con molto più gusto e più senso - come ha detto lo stesso Plotkin in una intervista, l'idea dei Khanate era di sviluppare una musica che, pur aggressiva, si basasse su un 'tempo zero' - infatti per suonare dovevano guardarsi e vedere quant'è che il batteria suonava (divertentissimo). Molto più tesi, cinematici e umani. Poi in fatto di religione e jazz ci sono gli Orthodox, trio spagnolo che miscela doom metal, free jazz ed estetica cristiana atavica - i pappamusci, i penitenti, insomma storia lunga [sono delle zone pugliesi in cui queste tradizioni esistono ancora] - con un pelo di ironia e di consistenza in più dei brumbrum di amplificatori di O'Malley e Anderson.


Guarda, per me Monoliths & Dimensions, il primo ed il secondo dei Khanate e Amanecer En Puerta Oscura degli Orthodox sono tutti dischi essenziali per comprendere un certo modo di fare musica di questo decennio. Insomma, me li tengo tutti e tre... e vai col tango.


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:D

La recensione di frankie lo fa fino a un certo punto (come qualsiasi altra) anche perche' si pone forse obiettivi diversi. Per tanti funziona, per me no. E cosi' i vari commenti entusiastici di questo thread, dai quali giuro non sono ancora riuscito a capire tramite quali reconditi budelli spirituali passi la passione per quest'album. Ma vabbe', bon, finiamola qua per carita' di dio :)


Ma, insomma, cosa vorresti da me, wago? Vuoi saper perchè il disco mi piace?

1. per i motivi che puoi leggere nellla recensione
2. perchè mi emoziona
3. perchè contiene una delle più grandi composizioni dell'anno ("Alice")
4. perchè è il capolavoro dei Sunn O))), una delle band più importanti di questi anni
5. perchè segna una svolta nel sound della band, oltre che un punto fermo per gli sviluppi futuri del drone-doom metal
6. perchè lo ascolto a ripetizione, senza annoiarmi
7. perchè vedo i puffi che si fanno di crack
8. perchè mi piace e basta
9. perchè lo metto in macchina per spaventare i pischelli
10. per rimorchiare le tipe "toste", quelle che non la darebbero mai a quell'"ammosciapalle" di vuvu :D

Ok?
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#119 totem

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:02

...


Non sono d'accordo, la musica deve essere slegata dall'immaginario e dalle icone.
Nel mio mondo ideale, i musicisti sono persone (1) a cui  piace la musica, (2) che vogliono dare agli altri la loro musica e (3) che suonano musica per amore della musica, e non per doppi fini (difatti i metallari tutti pitturati che suonano solo per spandere il verbo satanista non li considero musicisti).
Io stimo i musicisti che vogliono fare musica solo per amore della musica.
Se poi i sunn vogliono vestirsi così ok, ma non è quintessenziale al tipo di suono, per me potrebbero mettersi anche in pigiama


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#120 frankie teardrop

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:05


Se poi i sunn vogliono vestirsi così ok, ma per me non è quintessenziale al tipo di suono, per me potrebbero mettersi anche in pigiama


Tuttavia, per qualcuno, in sede di recensione, diventa elemento "critico"... :)
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#121 v.

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:07


Non sono d'accordo, la musica deve essere slegata dall'immaginario e dalle icone.
Nel mio mondo ideale, i musicisti sono persone (1) a cui  piace la musica, (2) che vogliono dare agli altri la loro musica e (3) che suonano musica per amore della musica, e non per doppi fini (difatti i metallari tutti pitturati che suonano solo per spandere il verbo satanista non li considero musicisti).
Io stimo i musicisti che vogliono fare musica solo per amore della musica.
Se poi i sunn vogliono vestirsi così ok, ma per me non è quintessenziale al tipo di suono, per me potrebbero mettersi anche in pigiama


Ci mancherebbe! Io in effetti parlavo di immaginario in primo luogo musicale (sì vabbè, poi ho messo la foto di loro incappucciati, ma era giusto per tirare in ballo gli irraggiungibili Abruptum). In ogni caso, capire il contesto - anche iconico, anche culturale ecc - entro il quale certi fenomeni si muovono, credo aiuti parecchio a comprenderli, questi fenomeni. Poi ovvio, la musica prima di tutto.

edit: per capirci, se i Sunn utilizzano quelle voci lì, quelle atmosfere lì, quel bagaglio lessicale lì, è perché poggiano su una tradizione (magari stravolgendola, magari reinventandola, magari allargandone gli orizzonti ecc) che su questi elementi fondava (e fonda tuttora). E questi elementi servivano (e servono) da correlativo oggettivo per un certo tipo di suggestioni, di immaginario ecc. L'operazione Sunn O))) in fondo è sempre stata un'operazione profondamente citazionista, sebbene tale citazionismo provenga dall'interno della cultura in questione, e a questa vi si attenga tuttora.

Comunque se lui:

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incontra lui:

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è chiaro chi fa il culo a chi, no?


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#122 dimensionidol

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:17

La filosofia alla base dell'opera puo' essere una curiosita' interessante, forse puo' anche riuscire illuminante in certi casi, ma occhio a non assolvere ogni borborigmo (o arrivare addirittura ad osannarlo!) solo perche' l'artista aveva in mente che


e chi dice questo?

pero' non pui negare che in molti casi la musica e' molto veicolata anche da altre componenti che non sono solamente sonore...

soprattutto nel caso di un album...

altrimenti uno non farebbe la grafica...non metterebbe i testi...e non farebbe riferimenti filosofici e concettuali...

l'artista esprime un concetto che e' contenuto nell'oggetto cd....nella sua interezza...

e' per questo che certe cose non hanno senso senza il "contesto"...

nella musica d'avanguardia accade spessissimo...

vedi 4'33" di Cage....

il silenzio assume significato in quanto diventa brano e ha un titolo...quale sensazione l'ascoltatore potrebbe avere altrimenti?

e' l'autore in quel caso che veicola il concetto...non l'ascoltatore e men che meno il critico...


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#123 totem

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:20

Tuttavia, per qualcuno, in sede di recensione, diventa elemento "critico"... :)


Davvero? Per qualche rivista? (vogliamo i nomi! asd)

Ci mancherebbe! Io in effetti parlavo di immaginario in primo luogo musicale (sì vabbè, poi ho messo la foto di loro incappucciati, ma era giusto per tirare in ballo gli irraggiungibili Abruptum). In ogni caso, capire il contesto - anche iconico, anche culturale ecc - entro il quale certi fenomeni si muovono, credo aiuti parecchio a comprenderli, questi fenomeni. Poi ovvio, la musica prima di tutto.


Ah, ok, avevo male interpretato.
Ma poi chi sono 'sti abruptum? Dall'immagine già immagino...
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#124 frankie teardrop

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:21


Tuttavia, per qualcuno, in sede di recensione, diventa elemento "critico"... :)


Davvero? Per qualche rivista? (vogliamo i nomi! asd)


La migliore rivista italiana...
Quella per cui questi Sunn O))) sono identici a quelli degli inizi... Insomma, nessuna novità di rilievo (risate...).
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#125 khonnor

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:22



Tuttavia, per qualcuno, in sede di recensione, diventa elemento "critico"... :)


Davvero? Per qualche rivista? (vogliamo i nomi! asd)


La migliore rivista italiana...
Quella per cui questi Sunn O))) sono identici a quelli degli inizi... Insomma, nessuna novità di rilievo (risate...).


Dai non dire così che poi v. si incavola e ci lascia asd
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noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

or | mail


#126 totem

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:23

La migliore rivista italiana...


Azz... TV sorrisi e canzoni? Basta, disdico l'abbonamento
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#127 aries

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:25

Anche per me lo diventa, cazzo se lo diventa, è fondamentale per capire il livello di ridicolaggine (per metterla fine: il grado di rispettabilità delle opinioni) di un musicista. A questo contribuisce anche lo studio di copertine, packaging e in generale dell' "immagine" (o della non-immagine) che si restituisce al pubblico. E con questo non sto assolutamente dicendo che i musicisti debbano essere dei fotomodelli (per carità).
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#128 v.

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:27

Ma poi chi sono 'sti abruptum? Dall'immagine già immagino...


no so cosa immagini ma immagini male!

Vai con "Obscuritatem Advoco Amplectere Me" (1993).
Sappi comunque che il cantante, It, era un nano.

p.s. sull'immagine ecc, ricordatevi comunque che per O'Malley la cosa ha sempre rivestito un aspetto centrale, fondamentale direi (d'altronde è pur sempre un visual artist, oltre che musicista).
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#129 dimensionidol

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:28

Anche per me lo diventa, cazzo se lo diventa, è fondamentale per capire il livello di ridicolaggine


ma piu' o meno...

direi che nella maggior parte dei casi per quello basta la musica....

asd
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#130 frankie teardrop

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:30


La migliore rivista italiana...


Azz... TV sorrisi e canzoni? Basta, disdico l'abbonamento


:D
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#131 aries

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:32

sì abbastanza, ma io son proprio malato di ste cose, se un disco mi piace ma la copertina fa cagare difficilmente riuscirò mentalmente a posizionarlo allo stesso livello di dischi che mi piacciono uguale ma che hanno una presentazione curata. Alla fine fa parte della proposta artistica pure quella, e se a me di questa interessa la comunicazione dell'immaginario, deve essere una comunicazione riuscita anche nella presentazione.
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#132 dimensionidol

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:39

concordo...

ma alle volte...soprattutto nel jazz non si puo' fare sto' ragionamento...

di solito la copertina e' la faccia del musicista in 2 riprese differenti...ed il retro un foglio bianco coi titoli...


;D
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#133 frankie teardrop

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:41

Sto sentendo Orthodox Caveman (credo di un album precedente) sul loro myspace... c'aveva ragione il Duca asd


Qui, tra chi ascolta un solo brano dal myspace e alza bandiere bianca e chi non finisce manco il disco, è tutto un bel dialogare... Ma che ragioniamo sul nulla?
Andiamo bene...


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#134 aries

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:56

concordo...

ma alle volte...soprattutto nel jazz non si puo' fare sto' ragionamento...

di solito la copertina e' la faccia del musicista in 2 riprese differenti...ed il retro un foglio bianco coi titoli...


;D


Beh anche nei ritratti ci può essere una fotografia curata, ispirata, comunicativa.
Poi in quelle il problema è quasi sempre la tipografia :D Tipo quella nella copertina che ho in avatar (e che non a caso ho ritoccato per farla sparire).
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#135 dimensionidol

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Inviato 04 giugno 2009 - 22:59



Qui, tra chi ascolta un solo brano dal myspace e alza bandiere bianca e chi non finisce manco il disco, è tutto un bel dialogare... Ma che ragioniamo sul nulla?
Andiamo bene...



e ma perche' e' la prima sensazione che conta...mica tutte le masturbazioni mentali dell'artista...

Smiley
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#136 vuvu

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Inviato 04 giugno 2009 - 23:21

10. per rimorchiare le tipe "toste", quelle che non la darebbero mai a quell'"ammosciapalle" di vuvu :D


Sei impresentabile con i Sunn O))) in auto o nella compilation strappalacrime (e reggiseni). Fidati. Al massimo rimorchi questa:

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asd
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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#137 White Duke

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Inviato 04 giugno 2009 - 23:21


Sto sentendo Orthodox Caveman (credo di un album precedente) sul loro myspace... c'aveva ragione il Duca asd


Qui, tra chi ascolta un solo brano dal myspace e alza bandiere bianca e chi non finisce manco il disco, è tutto un bel dialogare... Ma che ragioniamo sul nulla?
Andiamo bene...



Ragioniamo sul fatto che qualcosa può piacere o meno, come sempre. Quanto al riferimento diretto, concedimi la licenza di conoscere il momento, dopo una trentina d'anni di ascolti i più disparati, in cui posso levare anzitempo un disco perché non me ne piace l'atmosfera, non ne condivido l'estetica, l'attitudine, il suono, il modo di comporre. E in fin dei conti, soprattutto, mi annoia a morte. Non ci fossero state tutte queste cose contemporaneamente, ti assicuro che sarei arrivato fino in fondo. Dopodiché leggo con grande interesse le considerazioni di chi lo ha apprezzato, senza considerarli dei pirla come nemmeno troppo velatamente appare a campi invertiti.

Smiley.
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"No matter how high are one's estimates of human stupidity, one is repeatedly and recurrently startled by the fact that: a) people whom one had once judged rational and intelligent turn out to be unashamedly stupid b) day after day, with unceasing monotony, one is harassed in one's activities by stupid individuals who appear suddenly and unespectedly in the most inconvenient places and at the most improbable moments" (Carlo M. Cipolla)

#138 aries

    Watcher of the skies.

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Inviato 05 giugno 2009 - 00:20

Condivido quanto detto dal duca. Onestamente io non sapevo proprio che aspettarmi, non li avevo mai ascoltati e ai dischi del mese mi son ripromesso di dare una chance (specie quelli la cui copertina non mi dispiace :P).

Che poi mi deludi, m'aspettavo che notassi la delicatezza con la quale ho commentato, non ho detto neanche un "metalmerda"  asd e vengo pure ripreso, tsé.
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#139 bebo

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Inviato 05 giugno 2009 - 06:12

Insomma, nessuna novità di rilievo (risate...).

Che è un po' quello che hai detto tu sull'ep Burial\Four Tet dicendo che è roba che i due hanno già fatto sentire. E ok il non piacere, ma da qui a lì di strada ce ne è.
Giusto per dire che la labilità del concetto di "cacare fuori dal vaso" è alta e l'equazione non ha soluzioni intere positive.
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#140 Notker

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Inviato 05 giugno 2009 - 06:56


10. per rimorchiare le tipe "toste", quelle che non la darebbero mai a quell'"ammosciapalle" di vuvu :D


Sei impresentabile con i Sunn O))) in auto o nella compilation strappalacrime (e reggiseni). Fidati. Al massimo rimorchi questa:

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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#141 wago

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Inviato 05 giugno 2009 - 07:03

Un paio di appunti sulla recensione di Bianchi.
In primis, mi pare traspaia che il disco l'ha ascoltato poco, molto poco. Del tipo "ok, niente di nuovo sotto il sole, passiamo ad altro". Che e' sintomo di quanto poco di entusiasmante veda nella musica dei Sunn O))) di oggi e di ieri: l'unica cosa per cui ritenerli validi sarebbe l'essere "nuovi", e in assenza di novita' non vale nemmeno la pena soffermarsi. Questo a prescindere dalla correttezza della sua analisi, eh: se ci vedeva qualcosa di nuovo magari gli metteva 7, ma la pessimanza dello schema mentale "nuovo -> bel disco" resta la stessa.

Poi, sulla questione mantelli: eddai, non e' vero che li usa per valutare la qualita' del disco. Prima dice che il disco e' quel che e', poi ironizza sulla questione mantelli, rimarcando ancora implicitamente questa smania della "novita'" peraltro. Quantomeno prende la cosa con un po' di leggerezza: come cazzo andrebbero presi due tizi vestiti da monaci con la chitarra elettrica?
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#142 sonicam

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Inviato 05 giugno 2009 - 07:09

Insomma, nessuna novità di rilievo (risate...).

Che è un po' quello che hai detto tu sull'ep Burial\Four Tet dicendo che è roba che i due hanno già fatto sentire. E ok il non piacere, ma da qui a lì di strada ce ne è.
Giusto per dire che la labilità del concetto di "cacare fuori dal vaso" è alta e l'equazione non ha soluzioni intere positive.


Premettendo che non conosco nulla dei Sunn O))), la seguente frase nella recensione di SentireAscoltare dell'album in oggetto mi ha riportato su questa discussione: Con Monoliths & Dimensions tutto è cambiato e tutto è rimasto uguale in casa Sunn O))).
Quindi evidentemente anche la percezione di novità riferita a questo disco non è un concetto così assoluto come dite.
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This Is a Journey Into Sound
From Their Minds To Yours

Domanda: È vero che in una delle vostre prime performances ingoiaste dei microfoni?
Ilpo: Sì, quando io e Mika ci chiamavamo "Sine", dopo gli Ultra 3. Uno di noi ingoiò i microfoni e l'altro suonò il suo corpo battendogli il torso.

warning: there is nothing wrong. all distorsions are fully intentional.

#143 brachilone

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Inviato 05 giugno 2009 - 07:24

La filosofia alla base dell'opera puo' essere una curiosita' interessante, forse puo' anche riuscire illuminante in certi casi, ma occhio a non assolvere ogni borborigmo (o arrivare addirittura ad osannarlo!) solo perche' l'artista aveva in mente che. Le sensazioni personali (e la "filosofia" che soggettivamente se ne ricava) sono e devono essere la base di ogni esperienza d'ascolto: altrimenti, anziche' ascoltarmi il disco, farei meglio a leggere soltanto le dichiarazioni dell'autore, o la recensione di Nunziata.


Dopo essere riuscito ad ascoltare anche Alice volevo quotare questa parte. Ne parlavo con un amico, e l'impressione che abbiamo avuto (ripeto, da assoluti neofiti del genere) è che i sunn O)))) abbiano quella che io chiamo la "sindrome di Pollock". Hanno delle idee filosofiche forti e definite, e cercano di esprimerle con quella dose di istinitività avanguardistica tipica di chi vuole (o ha la pretesa di) catturare l'emozione e lo stato d'animo del momento. Però in alcuni casi l'"avanguardia" vera o presunta che sia rischia di apparire come un grosso telo nero dietro al quale far passare qualsiasi cosa, in nome appunto del "guardare avanti".
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#144 wago

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Inviato 05 giugno 2009 - 08:28

non pui negare che in molti casi la musica e' molto veicolata anche da altre componenti che non sono solamente sonore...


Si', ma e' legittimo prenderle e buttarle nel cesso qualora non ci aggradino. Posso far finta di non sapere che O'Malley suoni ai concerti vestito da monaco [in realta' io la trovo una delle poche cose fighe dei Sunn O)))]: se la musica mi dice di piu' immaginando che sia suonata da un alieno con le orecchie a punta, gioco che O'Malley e' un alieno con le orecchie a punta. Chissenefrega della sua filosofia, della copertina, del booklet ecc. Finche' posso eliminare elementi e riassemblarli come piu' mi va, la cosa va benissimo.
Il problema con "Monoliths and Dimensions" e' semmai che comunque lo si giri non si puo' eliminare il tono sepolcrale delle declamazioni di "Aghartha", ne' ovviare al fatto che i pezzi ci mettono qualcosa come dieci minuti per andare a regime. Quindi metti, togli, gira come ti pare ma e' ben dura che 'sto disco possa aggradarmi (speravo potesse farlo vedendolo come immmensa ed epica porcata kitsch/esoterica, ma mi avete dissuaso dal farlo - e forse non ne vale la pena).

altrimenti uno non farebbe la grafica...non metterebbe i testi...e non farebbe riferimenti filosofici e concettuali...


Quello e' un "condimento" che molto legittimamente l'artista aggiunge alla sua musica, magari perche' lo considera inscindibile e intende l'opera come un tuttuno di immagini, testi, suoni, magari perche' semplicemente gli va di suggerire al fruitore una chiave di lettura piuttosto che un'altra.
Ma la liberta' da parte dell'ascoltatore di strafottersene di tutto laddove lo ritenga positivo per il suo apprezzamento e' importantissima. Il diritto, in buona sostanza, di leggere l'opera in modo deviante, o addirittura di assumere come "opera" qualcosa che nell'idea dell'artista era solo una sua parte (o un suo sovrainsieme: checche' ne pensasse Lydon, l'"opera" dei Sex Pistols era molto piu' tutta la baracca messa in piedi da McLaren e dai media che le canzoni di "Nevermind the Bollocks").
E' perche' nel corso della storia gli artisti sono stati in grado di vedere negli oggetti, nelle situazioni e nelle opere altrui cose che non erano state messe li' volontariamente che l'arte e la cultura sono andate avanti nei millenni. La lettura deviante e' la base del progresso e lo e' tanto piu' in ambito artistico, dove le opere sono grandi per le idee che suscitano in chi ne fruisce - critico, artista o semplice curioso - e non perche' il loro creatore pensava che. Il pensava che forse e' interessante, ma resta al massimo una curiosita'.

e' per questo che certe cose non hanno senso senza il "contesto"...

nella musica d'avanguardia accade spessissimo...

vedi 4'33" di Cage....

il silenzio assume significato in quanto diventa brano e ha un titolo...quale sensazione l'ascoltatore potrebbe avere altrimenti?


Occhio, non confondere il gesto col suo prodotto: l'opera in "4'33''" non e' il silenzio, ma "mi siedo al piano e...". Qua vedere come opera il solo silenzio e' una lettura deviante, e per di piu' una lettura deviante negativa, che non porta vantaggio alcuno (a meno che le si dia un senso). Fa apparire il gesto di Cage privo di significato. Non si tratta allora di "inserire l'opera nel contesto" e rimettersi alla volonta' espressa dall'autore (ma quale volonta' espressa poi? Cage si e' seduto e non ha suonato, mica s'e' messo a fare un pistolotto sui perche' e i percome del suo gesto), ma di vedere come "opera" anche parte di quello che usualmente sarebbe considerato "contesto". La grandezza del gesto di Cage sta in buona parte anche in questo cambiamento di paradigma: "musica" non e' piu' l'oggetto sonoro, ma l'atto del (non) produrlo. Senza contare poi quanto in un pezzo come "4'33''" conti l'interazione del pubblico: senza nessuno ad ascoltare, senza i rumori di fondo, senza che chi e' li' a sentire si interroghi su "cosa dovrei ascoltare? i cinguettii fuori dalla finestra? lo scricchiolio delle sedie? che cos'e' questa cosa?" "4'3''" perde totalmente di senso! Altro che artista e artista!
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#145 frankie teardrop

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Inviato 05 giugno 2009 - 10:02

Insomma, nessuna novità di rilievo (risate...).

Che è un po' quello che hai detto tu sull'ep Burial\Four Tet dicendo che è roba che i due hanno già fatto sentire. E ok il non piacere, ma da qui a lì di strada ce ne è.
Giusto per dire che la labilità del concetto di "cacare fuori dal vaso" è alta e l'equazione non ha soluzioni intere positive.


Ma perchè, hanno fatto la "rivoluzione" quei due? Hanno dato una sterzata al loro sound? Andiamo, non venirmi a raccontare fandonie... Come scrive l'entusiasta khonnor: "In entrambe le tracce emergono con forza l'abc del sound di Burial e di Four Tet".
Mi sa che hai di nuovo sporcato il pavimento. Yo! Pulisci per benino. YO!


Premettendo che non conosco nulla dei Sunn O))), la seguente frase nella recensione di SentireAscoltare dell'album in oggetto mi ha riportato su questa discussione: Con Monoliths & Dimensions tutto è cambiato e tutto è rimasto uguale in casa Sunn O))).
Quindi evidentemente anche la percezione di novità riferita a questo disco non è un concetto così assoluto come dite.


Allora: non stiamo dicendo che i Sunn O))) sono diventati un'altra band. Chi conosce l'evoluzione sonora della band, si ritroverà nelle parole di SA (o, meglio, ne comprenderà al volo il "senso"), ma non certo in quelle di SIB ("non presenta novità di particolare rilievo" - ahahahahaha). Insomma, le basi del loro sound sono ancora percepibili, ma c'è qualcosa che le destabilizza, così come ho fatto notare nella recensione. Ecco il senso della "sterzata"...
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#146 Guest_Maedhros_*

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Inviato 05 giugno 2009 - 10:49

io continuo a non vedere in questo disco una così clamorosa "svolta" nel percorso dei Sunn.. ci sono degli elementi, o meglio, degli arredi per loro inusuali, appunto i cori femminili (bellissimi) e gli arrangiamenti placidi e orchestrali che solcano la straordinaria "Alice".. a parte questo il canovaccio, il "drone", il muro di suono mi pare abbastanza identico ad altre loro uscite.. episodi come "it took the night to believe" su black one, e "the sinking belle" su altar, e il live domkirke, specie la prima traccia, si spingevano molto più "oltre" di quanto fanno le pur bellissime 'dimensions' di questo album, che alla fine è un lavoro molto manierista, e giustamente dato che nel loro ambito restano assoluti maestri..
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#147 dimensionidol

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Inviato 05 giugno 2009 - 11:09

io continuo a non vedere in questo disco una così clamorosa "svolta" nel percorso dei Sunn.. ci sono degli elementi, o meglio, degli arredi per loro inusuali, appunto i cori femminili (bellissimi) e gli arrangiamenti placidi e orchestrali che solcano la straordinaria "Alice".. a parte questo il canovaccio, il "drone", il muro di suono mi pare abbastanza identico ad altre loro uscite.. episodi come "it took the night to believe" su black one, e "the sinking belle" su altar, e il live domkirke, specie la prima traccia, si spingevano molto più "oltre" di quanto fanno le pur bellissime 'dimensions' di questo album, che alla fine è un lavoro molto manierista, e giustamente dato che nel loro ambito restano assoluti maestri..


quoto alla grande...

sto' disco mi piace moltissimo...ma non e' il capolavoro assoluto...
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#148 paloz

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Inviato 05 giugno 2009 - 11:14

Per me si conferma come disco meraviglioso, e connubio di tutte le componenti (più alcune nuove) che hanno caratterizzato i Sunn lungo dieci anni. "Alice" su tutte, capolavoro che brilla di luce propria. Per me la loro carriera potrebbe anche chiudersi qui, gloriosamente.
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I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#149 dimensionidol

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Inviato 05 giugno 2009 - 11:22

Posso far finta di non sapere che O'Malley suoni ai concerti vestito da monaco [in realta' io la trovo una delle poche cose fighe dei Sunn O)))]


pensa che la cosa e' venuta dopo la musica...quasi per gioco...ed e' servita a sdoganarla...nulla piu'...

poi e' ovvio che entra a far parte del gioco date le implicazioni esoteriche...

pero' da li a dire che e' la cosa piu' interessante....mi sembra francamente ridicolo...


Finche' posso eliminare elementi e riassemblarli come piu' mi va, la cosa va benissimo.
Il problema con "Monoliths and Dimensions" e' semmai che comunque lo si giri non si puo' eliminare il tono sepolcrale delle declamazioni di "Aghartha", ne' ovviare al fatto che i pezzi ci mettono qualcosa come dieci minuti per andare a regime. Quindi metti, togli, gira come ti pare ma e' ben dura che 'sto disco possa aggradarmi (speravo potesse farlo vedendolo come immmensa ed epica porcata kitsch/esoterica, ma mi avete dissuaso dal farlo - e forse non ne vale la pena).


appunto...quello che fanno i sunn e' impossibile riassemblarlo come piu' ti va'...proprio perche' la personalita' e' preponderante ed il concetto chiaro e rigidamente inamovibile...

questo e' cio' che fanno...se non ti piace....basta...lascialo perdere..

e se fosse una PORCATA come potrebbe piacerti...

sto' concetto del trash mi fa' vomitare...





Quello e' un "condimento" che molto legittimamente l'artista aggiunge alla sua musica, magari perche' lo considera inscindibile e intende l'opera come un tuttuno di immagini, testi, suoni, magari perche' semplicemente gli va di suggerire al fruitore una chiave di lettura piuttosto che un'altra.
Ma la liberta' da parte dell'ascoltatore di strafottersene di tutto laddove lo ritenga positivo per il suo apprezzamento e' importantissima. Il diritto, in buona sostanza, di leggere l'opera in modo deviante, o addirittura di assumere come "opera" qualcosa che nell'idea dell'artista era solo una sua parte (o un suo sovrainsieme: checche' ne pensasse Lydon, l'"opera" dei Sex Pistols era molto piu' tutta la baracca messa in piedi da McLaren e dai media che le canzoni di "Nevermind the Bollocks").
E' perche' nel corso della storia gli artisti sono stati in grado di vedere negli oggetti, nelle situazioni e nelle opere altrui cose che non erano state messe li' volontariamente che l'arte e la cultura sono andate avanti nei millenni. La lettura deviante e' la base del progresso e lo e' tanto piu' in ambito artistico, dove le opere sono grandi per le idee che suscitano in chi ne fruisce - critico, artista o semplice curioso - e non perche' il loro creatore pensava che. Il pensava che forse e' interessante, ma resta al massimo una curiosita'.


questa e' la tua opinione...

io francamente me ne fotto del presunto progresso dell'arte(se veramente c'e' stato)...

e dico che nel caso di opere fortemente concettuali e personalizzate il punto di vista dell'autore e' assolutamente basilare....

altrimenti fattela tu l'opera d'arte anziche' sparare sentenze sulla qualita' di quella altrui...malleabile o no che sia...

se no si arriva al livello dei libri con il finale intercambiabile a discrezione del lettore...

:)



Occhio, non confondere il gesto col suo prodotto: l'opera in "4'33''" non e' il silenzio, ma "mi siedo al piano e...". Qua vedere come opera il solo silenzio e' una lettura deviante, e per di piu' una lettura deviante negativa, che non porta vantaggio alcuno (a meno che le si dia un senso). Fa apparire il gesto di Cage privo di significato. Non si tratta allora di "inserire l'opera nel contesto" e rimettersi alla volonta' espressa dall'autore (ma quale volonta' espressa poi? Cage si e' seduto e non ha suonato, mica s'e' messo a fare un pistolotto sui perche' e i percome del suo gesto), ma di vedere come "opera" anche parte di quello che usualmente sarebbe considerato "contesto". La grandezza del gesto di Cage sta in buona parte anche in questo cambiamento di paradigma: "musica" non e' piu' l'oggetto sonoro, ma l'atto del (non) produrlo. Senza contare poi quanto in un pezzo come "4'33''" conti l'interazione del pubblico: senza nessuno ad ascoltare, senza i rumori di fondo, senza che chi e' li' a sentire si interroghi su "cosa dovrei ascoltare? i cinguettii fuori dalla finestra? lo scricchiolio delle sedie? che cos'e' questa cosa?" "4'3''" perde totalmente di senso! Altro che artista e artista!


bella masturbazione mentale...

e secondo te chi ha prodotto il gesto fisicamente....chi ha creato il concetto dietro al brano?

chi ha costretto il tutto a venire canalizzato attraverso 4'33"?

non sicuramente il caso..checche' ne dica Cage stesso con il concetto di aleatorieta'...

nulla e' casuale se viene creato...
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Inviato 05 giugno 2009 - 11:34

io continuo a non vedere in questo disco una così clamorosa "svolta" nel percorso dei Sunn.. ci sono degli elementi, o meglio, degli arredi per loro inusuali, appunto i cori femminili (bellissimi) e gli arrangiamenti placidi e orchestrali che solcano la straordinaria "Alice".. a parte questo il canovaccio, il "drone", il muro di suono mi pare abbastanza identico ad altre loro uscite.. episodi come "it took the night to believe" su black one, e "the sinking belle" su altar, e il live domkirke, specie la prima traccia, si spingevano molto più "oltre" di quanto fanno le pur bellissime 'dimensions' di questo album, che alla fine è un lavoro molto manierista, e giustamente dato che nel loro ambito restano assoluti maestri..


Mai parlato di svolta "clamorosa", cioè di una svolta "radicale", tipo i Talk Talk del prima e del dopo, per intenderci... e ho pure sottolineato il legame di sviluppo con Domkirke... Resta il fatto che, con questo disco, per me la formula giunge ad un punto essenziale. Da qui in avanti, si pongono le basi dei nuovi Sunn O))). In questo senso, c'è una svolta... anche per il solo fatto di arrangiare il tutto in quel modo, con cori femminili, archi, fiati, etc...
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