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Monte Hellman


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33 replies to this topic

#1 slothrop

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Inviato 12 maggio 2009 - 11:56

Un grande misconosciuto del cinema americano, definito non a caso da qualcuno "il segreto meglio custodito di Hollywood", e ovviamente si parla della "New Hollywood" anni 60/70.
Cresciuto nella fucina di Roger Corman (la stessa di Coppola, Scorsese, Bogdanovich, Demme e un migliaio d'altri), Hellman comincia con qualche horror di genere (a quanto pare anche due filippini) e poi nel '66 gira contemporamente due stranissimi westen: Le Colline Blu e La Sparatoria con un giovane Jack Nicholson. Ho visto solo questo, una specie di noir tanto solido quanto povero e poco parlato, con un finale enigmatico (per quanto non così inatteso come si dice di solito), ma che probabilmente ha dato qualche dritta a gente come i Cohen.
Segue il capolavoro Strada a Doppia Corsia (con James Taylor e Dennis Wilson), che mi limito a definire qualcosa del tipo "Hazzard meets Antonioni" (senza scherzi!) e magari approfondiamo in seguito.
Poi è la volta di "The Cockfighter" (che devo finire di vedere), ancora con l'attore-feticcio Warren Oates (che in quel periodo aveva anche trovato al testa di Alfredo Garcia).
Dopo di che, a quanto pare, il declino, con film teoricamente più commerciali e non riusciti (ma non li ho visti, in particolare chiedo lumi su Iguana).

Il punto è che un cineasta dallo stile meno commerciale di Hellman (peraltro produttore delle Iene di Tarantino) è difficile da trovare. Introverso e superficiale insieme (anche se ovviamente la superficialità è apparente), quasi svogliato nella messa in scena, rigoroso come Bresson o Dreyer, ma calato in contesti epidermicamente yankee (e dunque mai trattati con quei toni, e anche Zabriskie Point è tutt'altra cosa).

Direi che il suo cinema rimane unico e inimitato e mi piacerebbe approfondire la discussione sui film che ho già visto e su quelli che mi mancano, magari aggiungendo qualche estratto da un saggio di Franco La Polla (La Metafisica bassa di Monte Hellman) di qualche anno fa.
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#2 Guest_eustache_*

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Inviato 12 maggio 2009 - 12:26

grandissimo maestro
di Strada a doppia corsia comprai anche l'ipotetica colonna sonora Two-Lane Blacktop con contributi di cat power, will odlham, giant sand, calexico ecc... CD editoa da Plain records (un progetto analogo lo fecero anche per blow up di antonioni, I am a photographer)

di Hellmann imperdibile è anche il suo anti-spaghetti wester con fabio testi, e il mitico Warren Oates: Amore, piombo furore

un grande autore che merita di stare affianco a Terrence Malick e Sam Peckinpah
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#3 vegeta851

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Inviato 12 maggio 2009 - 12:51


di Strada a doppia corsia comprai anche l'ipotetica colonna sonora Two-Lane Blacktop con contributi di cat power, will odlham, giant sand, calexico ecc...


what?  :o
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#4 slothrop

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Inviato 12 maggio 2009 - 13:31



di Strada a doppia corsia comprai anche l'ipotetica colonna sonora Two-Lane Blacktop con contributi di cat power, will odlham, giant sand, calexico ecc...


what?   :o


Ricordo il tributo a Blow Up ma mi ero perso questo. In quel caso si trattava, più che di inventare una colonna sonora su misura, di omaggiare musicalmente il film. C'era un grande parterre: Matmos, Dean Roberts, Richard Youngs, Dorgon, Sun City Girls, Amy Denio e altri ancora.
Quello su Hellman a quanto pare sta più folk-rock, e ovviamente ci sta.

Condivido anche l'accostamento ai contemporanei Malick e Peckinpah, per quanto non manchino le differenze.
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#5 Dudley

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Inviato 12 maggio 2009 - 15:04


Segue il capolavoro Strada a Doppia Corsia (con James Taylor e Dennis Wilson), che mi limito a definire qualcosa del tipo "Hazzard meets Antonioni" (senza scherzi!) e magari approfondiamo in seguito.


Questo accostamento non te lo perdonerò mai!  :D

Grandissimo Hellman, "Strada a doppia corsia" é un capolavoro assoluto, un film nerissimo, commovente, con un finale da urlo ... ora ho poco tempo, magari stasera ritorno sul tema.

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#6 slothrop

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Inviato 12 maggio 2009 - 15:08

Ovviamente l'accostamento è volutamente bizzarro, ma secondo me non è poi mica tanto fuorviante, anche se forse siamo più vicini a Bresson che non ad Antonioni (comunque La Polla li cita entrambi e nel mio piccolo me ne sono compiaciuto).
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#7 Guest_eustache_*

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Inviato 12 maggio 2009 - 15:19



Segue il capolavoro Strada a Doppia Corsia (con James Taylor e Dennis Wilson), che mi limito a definire qualcosa del tipo "Hazzard meets Antonioni" (senza scherzi!) e magari approfondiamo in seguito.


Questo accostamento non te lo perdonerò mai!   :D

Grandissimo Hellman, "Strada a doppia corsia" é un capolavoro assoluto, un film nerissimo, commovente, con un finale da urlo ... ora ho poco tempo, magari stasera ritorno sul tema.


secondo me non è affatto azzardato... come quello con Bresson
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#8 Dudley

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Inviato 12 maggio 2009 - 18:29




Segue il capolavoro Strada a Doppia Corsia (con James Taylor e Dennis Wilson), che mi limito a definire qualcosa del tipo "Hazzard meets Antonioni" (senza scherzi!) e magari approfondiamo in seguito.


Questo accostamento non te lo perdonerò mai!   :D

Grandissimo Hellman, "Strada a doppia corsia" é un capolavoro assoluto, un film nerissimo, commovente, con un finale da urlo ... ora ho poco tempo, magari stasera ritorno sul tema.


secondo me non è affatto azzardato... come quello con Bresson


per Bresson con saprei

per Antonioni ... il cinema di quest'ultimo mi é sempre sembrato molto ambizioso, oserei dire pretenzioso (insomma, gente, quello é/era CINEMA D'AUTORE, guai a chi lo tocca!), non trovo traccia di ciò in Hellman ...
... per quel che riguarda "Hazzard", poi ... beh, se basta la presenza di automobili dentro ad un film per fare questo tipo di accostamenti, allora é un altro discorso ... ma francamente tra i due simpatici dementi "Bo e Luke" ed i due "zombi" taciturni di Hellman non vedo molte similitudini ...

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#9 slothrop

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Inviato 12 maggio 2009 - 19:52

Vabbè, ma cosa pretendi da un riassunto di 3 parole 3 che voleva anche essere bizzarro e curioso?

Tutto vero quel che dici, ma le differenze non pregiudicano alcune somiglianze come l'assenza o quasi di dialogi, la dilatazione dei tempi, il mood contemplativo dei personaggi, etc...
Un'altra grande differenza sta nel dominio del mezzo cinematografico di Antonioni, capace di rivaleggiare tecnicamente con giganti visionari come Fellini e Welles, mentre Hellman è legnoso e quasi forzosamente "sbagliato" nei movimenti e nel (mancato) rispetto di ogni più basilare codice estetico. E in questo il suo minimalismo con sottofondo di disperazione somiglia al pur più "disciplinato" (se non altro per il gusto dell'inquadratura) Bresson, che non con un Antonioni che a dispetto dell'incomunicabilità delle sue storie era capace di colpi di regia anche virtuosi, oltre a partire da ambizioni "alte" dichiarate (mentre La Polla per Hellman parla non a caso di "metafisica bassa").

Riguardo a Hazzard è ovvio che il paragone era per ridere, perchè dovendolo riassumere in tre parole quel film racconta di giovinastri di provincia patiti delle corse in macchina. Racconta forse di altro? E' la maniera di raccontare queste cose che è sorprendente, e lo è tanto più perchè racconta cose di quel genere (guarda un po', perfettamente cormaniane) con un linguaggio distantissimo da ogni legittima aspettativa.

Ma avete visto solo Strada a doppia corsia?
In particolare cercavo qualche commento su The Cockfighter, del quale non esistono manco i sottotitoli in inglese (figuriamoci l'italiano...).
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#10 Dudley

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Inviato 12 maggio 2009 - 21:32

Ciao Slothrop

Scusa non volevo essere polemico, tant'é vero che il mio primo intervento era scherzoso ... poi però qualcuno ha insistito, dunque ...  :P

Comunque, oltre a "Two-lane blacktop", io ho pure visto "La sparatoria" (minimale, notevole, sorprendente), "Cockfighter" (altro film decente, ma certo non al livello di "Two-lane"), ora mi manca da vedere "Ride in the whirlwind" (in italiano credo che sia "le colline blu).

Per quel che riguarda i DVD, se conosci il francese io ti consiglio caldamente questo cofanetto:
http://www.amazon.fr...42162319&sr=1-2
Contiene tutti e quattro i films menzionati sopra, ci sono sempre i sottotitoli in francese, e la qualità video é molto curata (per "Two-Lane" trattasi ad esempio della versione restaurata ed approvata da Hellman stesso).

OK?




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#11 slothrop

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Inviato 12 maggio 2009 - 21:46

Sì, sì, figurati. Bella la cofana (e confermo Le Colline Blu), purtroppo però non so una parola di francese, mannaggia...
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#12 Dudley

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Inviato 12 maggio 2009 - 21:58

Sì, sì, figurati. Bella la cofana (e confermo Le Colline Blu), purtroppo però non so una parola di francese, mannaggia...


Beh, non é che nei suoi films si parli poi tanto, non trovi?  :D

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#13 slothrop

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Inviato 14 maggio 2009 - 18:59

Ho visto The Cockfighter. Allora, posto che spero che almeno i due ammazzamenti gratuitissimi dei polli (quello con l'accetta nell'allevamento e quello finale, brutalissimo) siano falsi (ma non lo so mica...), mi è piaciuto anche questo film, pur meno rigoroso dei precedenti.
Comunque film di grande cinisco, anche per via del fare beffardo che lo pervade (la colonna sonora pervasiva e azzeccatissima, una novità assoluta, e scene quasi comiche come la vendita della casa). Tutto questo nel contesto di una vicenda che racconta un mondo quanto mai marginale e di raro squallore esistenziale, forse anche peggio dei predecessori, dato che qui c'è pure un non indifferente elemento di violenza (che immagino ci sia già ne Le colline blu che vedrò quanto prima).
Warren Oates comunque è davvero superlativo, una figura di loser splendida, con cui è difficile non empatizzare nonostante l'evidente negatività del personaggio.
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#14 Dudley

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Inviato 15 maggio 2009 - 07:46

Ho visto The Cockfighter. Allora, posto che spero che almeno i due ammazzamenti gratuitissimi dei polli (quello con l'accetta nell'allevamento e quello finale, brutalissimo) siano falsi (ma non lo so mica...), mi è piaciuto anche questo film, pur meno rigoroso dei precedenti.
Comunque film di grande cinisco, anche per via del fare beffardo che lo pervade (la colonna sonora pervasiva e azzeccatissima, una novità assoluta, e scene quasi comiche come la vendita della casa). Tutto questo nel contesto di una vicenda che racconta un mondo quanto mai marginale e di raro squallore esistenziale, forse anche peggio dei predecessori, dato che qui c'è pure un non indifferente elemento di violenza (che immagino ci sia già ne Le colline blu che vedrò quanto prima).
Warren Oates comunque è davvero superlativo, una figura di loser splendida, con cui è difficile non empatizzare nonostante l'evidente negatività del personaggio.


Bella analisi, Sloth, condivido in pieno quanto dici.
Ehm ... per quel che riguarda i polli, temo proprio che ai tempi si badava meno alla questione animalista ... ehm ... insomma ci siamo intesi, no?


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#15 slothrop

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Inviato 16 luglio 2009 - 09:40

Riapro perchè ne ho visti alcuni altri.
Beh, Le Colline Blu è stato molto ben descritto qua sopra. Un western anomalo ma meno rispetto al La Sparatoria. Da un punto di vista prettamente visivo mi pare ancora più legato ai '50 che non anticipatore dei '70 (come invece sarà La Sparatoria), però effettivamente la trama, totalmente priva di eroi e personaggi anche solo di pochissimo sopra la media, è decisamente insolita e, come sepre con Hellman, tutto è imprevedibile fino all'ultimo. In questa pellicola in particolare il finale non è stra-memorabile (uno dei tipici punti di forza del regista, e non è mica cosa da poco), ma comunque si rimane in tensione fino all'ultimo.
Migliore il finale di Amore, Piombo e Furore, film effettivamente più classico come regia (specie la musica, bella ma un po' troppo pervasiva) e il legame con certi clichè dello Spaghetti Western (vedi la scena del bordello, del tutto gratuita e abbastanza inutile), del resto la troupe era italiana. Non di meno certi motivi specie della prima parte del film (a casa di Warren Oates) si richiamano vagamente a La Sparatoria e fin lì è un western certamente più americano che Spaghetti. Indefinibile ancora una volta. Incerto sul mood (si fatica a prendere sul serio la storia al 100%, ma sembra essere una scelta, persino Fabio Testi se la cava bene) ma pur sempre imprevedibile fino all'ultimo.
Ho poi visto anche Iguana. Film sgradevole e spoglio, tanto che vederselo è un'esperienza abbastanza masochista sebbene il film abbia diversi punti di forza. Una sceneggiatura serrata ed essenziale (altro marchio di fabbrica del regista, che ha sempre insistito molta sulla riscrittura degli script, uno dei mitivi per cui ha fatto pochi film), un paio di momenti di grande lirismo (quelli con la musica, all'inizio e soprattutto il finale che, come al solito, ti ammazza) e l'impressione che fosse comunque un film necessario.
A breve mi vedrò anche Backdoor to Hell, opera terza (coeva all'introvabile Flight to Fury) del '64, con un gruppo di militari americani in missione alle Filippine. In teoria i due western successivi sono considerati il vero punto di partenza dell'Hellman "autore", ma c'è anche chi dice bene dei film filippini.

PS: qualcuno ha visto o sa come reperire Silent Night Deadly Night 3, il suo ultimo film del 2009?
Leggevo però di una sua regia in un recente horror a episodi...
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#16 Reynard

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Inviato 16 luglio 2009 - 09:51

Di Hellman ho visto solo "Two Lane Blacktop", che ho adorato.
Un road movie quasi statico, che gira in tondo, senza meta, senza un destino finale, solo un vagare senza scopo, che non conclude. Persino la gara che costituisce l'ossatura del film non ha una conclusione. Non è possibile né la vittoria né la sconfitta. Raramente mi è capitato di vedere qualcosa di così desolante.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#17 Dudley

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Inviato 16 luglio 2009 - 11:00

Riapro perchè ne ho visti alcuni altri.
Beh, Le Colline Blu è stato molto ben descritto qua sopra. Un western anomalo ma meno rispetto al La Sparatoria. Da un punto di vista prettamente visivo mi pare ancora più legato ai '50 che non anticipatore dei '70 (come invece sarà La Sparatoria), però effettivamente la trama, totalmente priva di eroi e personaggi anche solo di pochissimo sopra la media, è decisamente insolita e, come sepre con Hellman, tutto è imprevedibile fino all'ultimo. In questa pellicola in particolare il finale non è stra-memorabile (uno dei tipici punti di forza del regista, e non è mica cosa da poco), ma comunque si rimane in tensione fino all'ultimo.
Migliore il finale di Amore, Piombo e Furore, film effettivamente più classico come regia (specie la musica, bella ma un po' troppo pervasiva) e il legame con certi clichè dello Spaghetti Western (vedi la scena del bordello, del tutto gratuita e abbastanza inutile), del resto la troupe era italiana. Non di meno certi motivi specie della prima parte del film (a casa di Warren Oates) si richiamano vagamente a La Sparatoria e fin lì è un western certamente più americano che Spaghetti. Indefinibile ancora una volta. Incerto sul mood (si fatica a prendere sul serio la storia al 100%, ma sembra essere una scelta, persino Fabio Testi se la cava bene) ma pur sempre imprevedibile fino all'ultimo.
Ho poi visto anche Iguana. Film sgradevole e spoglio, tanto che vederselo è un'esperienza abbastanza masochista sebbene il film abbia diversi punti di forza. Una sceneggiatura serrata ed essenziale (altro marchio di fabbrica del regista, che ha sempre insistito molta sulla riscrittura degli script, uno dei mitivi per cui ha fatto pochi film), un paio di momenti di grande lirismo (quelli con la musica, all'inizio e soprattutto il finale che, come al solito, ti ammazza) e l'impressione che fosse comunque un film necessario.
A breve mi vedrò anche Backdoor to Hell, opera terza (coeva all'introvabile Flight to Fury) del '64, con un gruppo di militari americani in missione alle Filippine. In teoria i due western successivi sono considerati il vero punto di partenza dell'Hellman "autore", ma c'è anche chi dice bene dei film filippini.

PS: qualcuno ha visto o sa come reperire Silent Night Deadly Night 3, il suo ultimo film del 2009?
Leggevo però di una sua regia in un recente horror a episodi...


Sloth, che coincidenza! Pure io ho visto "Le colline blu" in questi giorni, e di nuovo mi tocca sottoscrivere in toto il tuo commento. Dunque, bel film, un po' meno spiazzante di "La sparatoria", ma comunque strano, pregevole, carico di tensione.

Per "Yourbloody": ottima, la scelta dell'aggettivo "desolante". Questa parola ben condensa il succo del film, che pure io ritengo un capolavoro e che ho adorato (anzi, che adoro, visto che me lo (ri)guardo a scadenze regolari!!!).
In tal senso, in assenza di una versione italiana del DVD, consiglio a tutti (come già fatto sopra) quella francese, che trovate sia in versione "singola" (comunque un doppio DVD) sia come parte del fantastico cofanetto "Monte Hellman" della Carlotta, ottima casa editrice francese

http://www.amazon.fr...42162319&sr=1-2

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#18 slothrop

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Inviato 16 luglio 2009 - 12:14

Ah, preciso che Silent Night è dell'89, non del 2009.
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#19 William Blake

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Inviato 16 luglio 2009 - 12:33


Beh, Le Colline Blu è stato molto ben descritto qua sopra. Un western anomalo ma meno rispetto al La Sparatoria. Da un punto di vista prettamente visivo mi pare ancora più legato ai '50 che non anticipatore dei '70 (come invece sarà La Sparatoria), però effettivamente la trama, totalmente priva di eroi e personaggi anche solo di pochissimo sopra la media, è decisamente insolita e, come sepre con Hellman, tutto è imprevedibile fino all'ultimo. In questa pellicola in particolare il finale non è stra-memorabile (uno dei tipici punti di forza del regista, e non è mica cosa da poco), ma comunque si rimane in tensione fino all'ultimo.


l'ho visto due notti fa :P
concordo con ciò che scrivi: un film meno scarnificato, meno rarefatto e con più trama rispetto a "La sparatoria" (che probabilmente è stato anche più seminale). la seconda parte de "Le colline blue" si delinea come una grande sospensione narrativa, si prosegue per inerzia verso un finale quasi casuale che conclude ma non (ti) finisce, cosa che accadrà prepotentemente nel film-gemello.
  • 0
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#20 slothrop

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Inviato 25 luglio 2009 - 10:57

Lascio anche il riferimento ad un altro western, non di Hellman, ma uno dei pochissimi che si rifanno ai due film qui sopra:

IL RITORNO DI HARRY COLLINGS (The Hired Hand) 1971, di Peter Fonda, con Peter Fonda, Warren Oates, Verna Bloom 


Visto anche questo. Film interessante tra alti e bassi. Tra i primi senza dubbio la fotografia STREPITOSA di Vilmos Zsigmond e la bellissima colonna sonora di Bruce Langhorne. Ottimo Oates, come sempre, e non male l'atmosfera pacata e le problematiche esistenzialiste del film. I problemi sono l'estrema lentezza e l'eccesso di parentesi musicate nella narrazione (croce e delizia, visto che è nei momenti senza parlato che emergono musica e fotografia). Il finale drammatico è ottimo, ma nel complesso Fonda si perde in inutili manierismi registici, come già sottolineato.
Diciamo che la sceneggiatura nel suo impianto, ed eccettuate alcune debolezze, è hellmaniana.
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#21 Guest_eustache_*

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Inviato 22 ottobre 2009 - 21:18

Gran culo i bolognesi...

http://www.cinetecad...na.it/news/n_69


che culo...
mi sa tanto che mi prenderò qualche giorno di ferie
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#22 slothrop

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Inviato 25 ottobre 2009 - 23:48

Ma ci può andare chiunque? Come si diventa soci?

Tipo domani fanno Flight To Fury, il suo secondo, introvabile, che secondo alcuni è al livello dei migliori.
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#23 Ɲ●†

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Inviato 26 ottobre 2009 - 13:53

Ma ci può andare chiunque? Come si diventa soci?

Tipo domani fanno Flight To Fury, il suo secondo, introvabile, che secondo alcuni è al livello dei migliori.


Devi fare la tessera della Federazione Italiana Circoli del Cinema (FICC) che vale per un anno solare (quindi in questo caso fino al 31 dicembre). La tessera costa 5,50 euro e permette un ingresso ridotto a ? 5 (invece di 6). Quindi spenderesti in tutto ? 10,50.

Poi ci sono diverse riduzioni:
http://www.cinetecad...ettiabbonamenti

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A chemistry of commotion and style

#24 slothrop

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Inviato 26 ottobre 2009 - 14:27

Grazie mille, vedo che c'è pure un libro, spero sia acquistabile prima della presentazione di venerdì.
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#25 Ɲ●†

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Inviato 26 ottobre 2009 - 15:25

Grazie mille, vedo che c'è pure un libro, spero sia acquistabile prima della presentazione di venerdì.


Dovrebbe già essere disponibile alla cassa del cinema. Costa 12 euri.

Buone Visioni!!!!
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#26 slothrop

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Inviato 29 ottobre 2009 - 08:09


Grazie mille, vedo che c'è pure un libro, spero sia acquistabile prima della presentazione di venerdì.


Dovrebbe già essere disponibile alla cassa del cinema. Costa 12 euri.

Buone Visioni!!!!


Ho avuto un guaio piuttosto serio a casa, mi sa tanto che salterò, mannaggia.
  • 0

#27 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 29 ottobre 2009 - 11:37

Segnalo che una rassegna gemella su Hellman sarà svolta anche a torino al Cinema Massimo con incontri con il regista prima delle proiezioni

http://www.museonazi.../news.php?id=34
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#28 slothrop

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Inviato 30 ottobre 2009 - 13:02

Ieri sera alla fine sono riuscito ad andarci, c'era un anche vallo di gente, sala strapiena e immagino molti studenti del Dams costretti ad assistere. Alla fine de "La Sparatoria" ne ho sentiti parecchi degli sbuffanti "cheeeppppaaaaalllleeee". L'episodio del film Trapped Ashes del 2007, dedicato a Kubrick è carino, non di più, ma se lo si guarda per la sopresa finale secondo me si rimane delusi, mentre mi pare che la questione sia più profonda.
Monte è in grande forma, se li porta da Dio i suoi 77 anni, pare arriverà un suo nuovo film nel 2010, una specie di film sul film però.
Consiglio il libro "American Stranger", credo lo presentino stasera: 12 euro molto ben spesi se si ama il regista.

edit: aggiungo, molto interessante la spiegazione di cosa gli ha ispirato il finale della Sparatoria: a quanto pare è stato l'omicidio di Lee Harvey Oswald ad opera di Jack Ruby: è avvenuto sotto le telecamere ma rapidissimamente, tanto che svariate volte è stato riproposto in tv a un ralenty esasperato. Solo così si riusciva a capire quel che succedeva e secondo Hellman quella è diventata la dimensione temporale "naturale" di quell'evento.
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#29 slothrop

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Inviato 30 ottobre 2009 - 14:59

Aggiungo una cosa. Ieri ho visto La Sparatoria in lingua originale e mi sono accorto di come, ancora una volta, il doppiaggio italiano abbia fatto danni. Infatti nella versione italiana, quando Coley, lasciato a piedi da Nicholson, trova il cavallo e parla col vecchio (che se non sbaglio nella versione italiana viene identificato col padre del marito ucciso di Millie Perkins, mentre in quella americana nulla viene detto), insomma quando Coley che finalmente ha capito tutto corre a cavallo per dirlo a Warren Oates riesce ad urlargli "Vuole uccidete tuo fratello" prima che Nicholson lo freddi. Di fatto rivela il finale con 10 minuti d'anticipo, cosa che nella versione originale non succede, e il finale credo (io ormai lo conoscevo già) risulti molto migliore.

Come se i film di Hellman non fossero già stati abbastanza martoriati dai produttori...
Nel Mucchio Selvaggio di Peckinpah succede anche di peggio. Quando Pike alla fine decide di andare a far strage di messicani, quando va per andarsene dal bordello va da Warren Oates dicendogli "Let's Go" - "Andiamo".
La risposta di Oates in italiano è una roba banale, tipo "Andiamo" o "Siamo con te", qualcosa del genere. In inglese invece è uno strepitoso "Why Not?" sapendo benissimo di andare a morire.
Io non sarei nemmeno uno di quelli che si accaniscono sempre e comunque contro il doppiaggio (a parte il generalizzabile caso giapponese), ma in casi come questi sono davvero degli scempi.
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#30 woody

    Classic Rocker

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Inviato 27 marzo 2020 - 17:25

Era un vita che volevo vedermi La sparatoria (adesso so che è dal 2009 visto che lo scoprii grazie a sloth e non credo di averne più sentito parlare, ergo senza il forum non credo avrei mai scoperto questo regista), ieri mi sono deciso vista la breve durata.
In molti lo definiscono capolavoro, a me è piaciuto ma mi sembrerebe un tantino eccessivo, però può pure essere che dopo tutto sto tempo chiuso in una stanza e il cervello letteralmente in pappa (è uno di quei film in cui, a mio avviso, più lo spettatore è vigile e attivo e più lo apprezza, perchè fondamentalmente non succede un cazzo e se già sei apatico di tuo il film ovviamente non funziona), fortuna che l'ho visto nell'edizione criterion in lingua originale (anche perchè in passato provai a vederlo doppiato e miricordo un doppiaggio scadente) con i sottotitoli trovati su opensubtitles, perchè in effetti i cambiamenti che sloth segnala del doppiaggio italiano avrebbero rovinato un po' la visione. C'è un torrent di 4.6 giga che ha anche gli extra, interessanti da vedere pure quelli.
Credo che mi fosse piaciuto più  Strada a doppia corsia, vorrei rivederlo, magari stasera, segnalo che si trova sempre in edizione criterion su hd4me.

Degli altri film qualcuno sa dirmi qualcosa? Ho letto quello scritto nel thread ma magari 11 anni dopo ci sono nuovi punti di vista in proposito


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#31 bluetrain

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Inviato 27 marzo 2020 - 18:17

Se la sparatoria non ti ha infiammato, forse non è il tuo regista... ad ogni modo, obbligatori almeno Two-Lane Blacktop e Le colline blu. E già che ci siamo, Cockfighter e Amore, piombo e furore (quest'ultimo, visto che ti piacciono gli spaghetti western).
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#32 Dudley

    mainstream Star

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Inviato 27 marzo 2020 - 22:46

Questo "double bill" della Criterion è imperdibile!

 

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#33 woody

    Classic Rocker

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Inviato 28 marzo 2020 - 08:11

Se la sparatoria non ti ha infiammato, forse non è il tuo regista... ad ogni modo, obbligatori almeno Two-Lane Blacktop e Le colline blu. E già che ci siamo, Cockfighter e Amore, piombo e furore (quest'ultimo, visto che ti piacciono gli spaghetti western).

MI è piaciuto La sparatoria, un buon film, non è un capolavoro a mio avviso come leggo da molte parti, ma credo che il mio concetto di capolavoro sia un po' più rigido della maggior parte della gente che commenta film sul web. Poi già con soli due film si intuisce lo stile del regista e questa è ovviamente cosa buona. 
Strada a doppia corsia è appunto l'unico che avevo già visto, vediamo se nei prossimi giorni mi guarderò qualcosa di suo


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#34 woody

    Classic Rocker

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Inviato 29 marzo 2020 - 10:37

Ho rivisto Strada a doppia corsia ieri sera.
Ovviamente dopo 11 anni e dopo un pacco di b-movie, film asiatici e film d'autore la visione è stata meno straniante di un tempo (considerando che era pure una seconda visione) ma mi è piaciuto pure stavolta.

La curiosità che volevo condividere con voi, anche se immagino freghi comunque a pochi  ;D , è che guardando interviste a proposito del film su youtube  (in questo caso quella con Kris Kristofferson del 2007), il regista dice che il produttore fraintese completamente il significato del film paragonandolo a una specie di "sulla strada" di Kerouac e quindi un film sui giovani che non vogliono sottostare alle regole della società e si dedicano a una vita on the road per fare più esperienze possibili e godersela il più possibile.

Ora più o meno ovunque si legge che questo è un film sulla perdita di ideali, sul nichilismo, su giovani senza metà della generazione post-hippy che si buttano di continuo in progetti che abbandonano senza averli neanche in realtà iniziati.
Ecco Hellman nell'intervista dice che per lui il film non parla del viaggio on the road e del raggiungimento di una meta (meta che in questo caso è vincere la gara e su questo siamo tutti d'accordo, produttore, regista, critica e pubblico) ma dei giovani che vogliono migliorarsi continuamente, il loro scopo è diventare sempre più bravi in quello che fanno.

Ora non è che dopo queste affermazioni il film mi piaccia meno ovviamente, ma se era quello che Hellman voleva dire allora ha toppato alla grande e mi diverte che tutte le seghe mentali che ci spariamo noi, i critici e la criterion, sul film esistenzialista mascherato da film sulle corse etcetc siano di base un fraintendimento.


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