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Die Schachtel


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151 replies to this topic

#1 Guest_Mattia_*

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Inviato 04 settembre 2006 - 15:10

Vorrei sottoporre all'attenzione dei frequentatori del forum di Onda Rock l'esistenza di una piccola etichetta discografica italiana, la Die Schachtel, che, da qualche anno, zitta zitta, sta pubblicando autentici gioielli che spaziano dalla contemporanea all'avanguardia, passando per il rock (poco e "di riflesso", a dir la verità) e l'elettronica.

L'imperdibile raccolta Dell'Universo Assente (2004 - stampata a tiratura limitata di 500 copie che, nonostante quanto sia stato scritto in queste pagine, non è ancora "sold out"), che contempla tutti (o quasi) i lavori dello scomparso compositore napoletano Luciano Cilio, non è che la punta dell'interessantissimo iceberg imbastito dall'etichetta milanese e ?, Aldo Clementi, Gruppo Aperto Musica Oggi, Gruppo d'Improvvisazione Nuova Consonanza, Domenico Guaccero, InsiemeMusicaDiversa, Christina Kubisch e Prima Materia sono soltanto alcuni degli artisti che, a oggi, ne compongono lo strepitoso catalogo.

"Established in early 2003, Die Schachtel is a record label/publishing house specialising in electronic/concrete/avant-garde music, sound poetry and artists' records. The two founders, Bruno Stucchi and Fabio Carboni, joined their skills to give life to an independent and no-profit cultural enterprise: in fact, all the revenues from sales are re-invested in future projects. The name (from the title of a 1969 piece by Franco Evangelisti) is a metaphor of the conceptual and creative space occupied by both the composer and the publisher. It also refers to the production of sound artefacts and art multiples as "sonic boxes", full of surprising and unexpected musical discoveries.

Aim of Die Schachtel is to publish both archival and unreleased material from the most interesting (and often unknown) names of both the electronic avant-garde music and the sound-art scene, of the period 1960-1980. A special attention is given to those artists who, although recognised as pioneers and masters of their own genre, seldom had the possibility to publish their music, and consequently never gained a wider recognition for their work. The ambitious task is "completing the map" of the sound territories occupied by experimental music (especially Italian), and thus create (or re-create) a relevant link with the new generation of experimental musicians, which very often (at least in Italy) have few or no awareness of the extraordinary musical and creative heritage left by great musicians like Pietro Grossi, Enore Zaffiri etc. 

Each of the label's release, either on vinyl or compact disc, is produced with the highest possible sound quality (one should consider that many compositions were recorded on old Revox tapes or pre-digital equipment) and the greatest care for both the visual and informative aspect. Every item features a special design and packaging, and is complete with comprehensive information (in Italian and English) about the artist and the music, either in print or interactive format, as well as photographic documentation. All Die Schachtel releases are limited editions (300 to 500 copies max), and some are paired by numbered/signed "art-multiples" sub-series, every one a special project created and crafted with the artist's closeinvolvement e.g. Christina Kubisch's "On Air" vinyl multiple or the recent Franca Sacchi's EN. These special projects are composed by several parts produced with different materials (plastic, wood, gold foil, varnish, special papers, etc) and individually assembled: they are at the crossover between artistic practice, product design and mass production. They are not intended as fetishistic "collector's items", but rather as the necessary artistic compendium to the "commercial" release of the artist treated. The challenge is therefore to investigate new ways and methods of design and production of such limited media as the vinyl records or the CD.

Die Schachtel sound-space: a red room (an all-red box in fact) which will function as an art/sound-art gallery as well as a listening space. It will host sound installations, art or design exhibitions and special events built around experimental music. 

SoundOhm (www.soundohm.com) is a very interesting side project of Die Schachtel: it is a website as well as an archive-in-progress dedicated to experimental music. Soundohm's aim is to make available through the web the most complete information on avant-garde records and musicians of the period 1960-1980. It features complete discographies and record collectors relevant information, such as the original record's reference numbers and cover photos. We welcome any help in order to complete such ambitious task.
".

Questa la presentazione dell'etichetta presente nel sito ufficiale, attraverso il quale è possibile anche acquistarne le pubblicazioni [tra le quali è mio obbligo morale segnalare il lavoro omonimo (2006) degli ?, Punctum Contra Punctum (2005) di Clementi, Da Cantare: Opere Vocali 1951-1983 (2xCD 2004) di Guaccero, Azioni (2xCD+DVD 2006) del Gruppo d'Improvvisazione Nuova Consonanza e The Tail Of The Tiger (2005) dell'ensemble Prima Materia].

Buon ascolto!
  • 0

#2 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
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Inviato 04 settembre 2006 - 15:41

Vorrei sottoporre all'attenzione dei frequentatori del forum...


ma parl' comm' t'ha fatt' mammeta... ;D

gran bella etichetta, comunque.
segnalazione più che doverosa ;)
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#3 Embryo

    Enciclopedista

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Inviato 04 settembre 2006 - 16:50

Avevo provato anche a contattarli per ottenere materiale promozionale, eventualmente da recensire sulle pagine del sito, visto che la proposta mi pare molto più che interessante (anche se conosco solo Cilio e Prima Materia). Purtroppo, sembra che non realizzino promo, sostanzialmente per questioni di budget.
  • 0
nobody knows if it really happened

At this range, I'm a real Frederick Zoller.

La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!

#4 Guest_Mattia_*

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Inviato 04 settembre 2006 - 17:52

Avevo provato anche a contattarli per ottenere materiale promozionale, eventualmente da recensire sulle pagine del sito, visto che la proposta mi pare molto più che interessante (anche se conosco solo Cilio e Prima Materia). Purtroppo, sembra che non realizzino promo, sostanzialmente per questioni di budget.


Ti consiglio di ascoltare il doppio compact disc di Domenico Guaccero: lascia senza parole almeno quanto quello di Cilio, benchè l'ascolto richieda una massiccia dose d'impegno in più...

Dal sito della Die Schachtel:

Domenico Guaccero (1927-1984) was one of the most significant and influential composers of the Italian New Music movement of the 1960s and 1970s. Co-founder of the "Centre for Electronic Music of the Rome Philharmonic Academy" in 1957,Guaccero was also one of the founder members of "Nuova Consonanza", which included important composers like Ennio Morricone and Giacinto Scelsi. In 1972 he founded (together with Alvin Curran) the "Centre for Experimental Music"; and between 1973 and 1976 they organized the improvisation and electronic music group "Musica Ex Machina".

Reviews:

Mario Biserni , Sands-zine, June 2004

L??anno scorso è caduto il ventennio della scomparsa di Domenico Guaccero - fra gli iniziatori di Nuova Consonanza e fondatore di Musica Ex Machina, due ensemble fondamentali della sperimentazione italiana, oltreché fra i più interessanti precursori dell'improvvisazione elettronica/elettroacustica - e più che appropriate appaiono quindi queste due edizioni complementari date puntualmente alle stampe da Die Schachtel. Il punto fermo di entrambi i dischi è rappresentato dalle musiche per il balletto ??Rot? commissionato a Guaccero dal Teatro dell??Opera di Roma e andato in scena nei primi anni Settanta. L??esecuzione originale prevedeva la presenza di tre voci ??vive?? sul palco mentre il resto delle musiche ?? suonate da Elettronica Viva (Michiko Hirayama, Walter Branchi e Alvin Curran) e da un ensemble di percussioni ?? era impressa su nastro magnetico. Il primo lato del vinile contiene questa sezione su nastro delle musiche di ??Rot?, recuperata dagli archivi dell??artista, e si distingue per una modernità sorprendente. Nei cinque quadri che aprono il primo CD le stesse musiche appaiono in versione, per così dire, restaurata, cioè con l??aggiunta delle tre voci ??vive?? registrate nel 2004 che rendono possibile l??idea di quella che doveva essere l??azione sonora nel suo complesso. Il secondo lato del vinile contiene invece una composizione più recente, per 8 pianoforti preparati e registrati, realizzata per una coreografia di Elena Gonzalez Correa andata in scena nel 1981. Anche CMPSZN 2 si distingue per una modernità impensata. Il resto dei due compact, come da titolo, presenta una serie di composizioni vocali composte fra il 1951 e il 1983, ma la cui registrazione è avvenuta in un lasso di tempo più ristretto, e in buona parte postumo, che va dal 1981 di Cardia e Casa dell??armonia al 1992 di Tre Invenzioni. Questa parte è sicuramente meno moderna, data l??ascendenza nell??opera lirica (la voce è spesso una soprano), e magari non tutto il doppio CD si mantiene sullo stesso livello di qualità, ma rimane pur sempre interessante sia per le soluzioni armoniche sia per il montaggio dei testi (sovente basato su tecniche di taglia e cuci). Molto accurate, come di prassi quando si tratta di Die Schachtel, le edizioni, con abbondanza di note (nel vinile c??è una breve introduzione alla figura dell??autore fatta da Alvin Curran, che inizia così: Guaccero like Martin Luther King had a ??dream???). La presenza di Curran ci porta a riflettere sull??importanza di questo musicista che proprio nel 2004, attraverso una grande ristampa e due ottime nuove uscite, ha riproposto la sua presenza nel novero degli sperimentatori sonori come fatto tutt??altro che archiviato.
??Rot? e ??Da Cantare? confermano l??intelligenza e la passione che animano i gestori dell??etichetta milanese e che fanno della stessa uno splendido biglietto da visita in grado di presentare l??alta qualità della tradizione sperimentale italiana nel mondo. Le parole contenute in una news-letter del rivenditore statunitense Mimaroglu Music Sales calzano a pennello: ?my favorite record label of the past 10 years, Die Schachtel. amazingly high-spec, limited run gallery-editions of early electronic music, modern composition and outsider sound-craft from italian composers Enore Zaffiri, Franca Sacchi, Domenico Guaccero, and (one of my favorite recordings of 2004) Luciano Cilio, plus a jaw-dropping reissue of an early sound-installation by Christina Kubisch. C??è da vergognarsi solo al pensiero della tiepida accoglienza ottenuta dalla DieSchachtel nel nostro ??bel paese??: perle ai porci.


Francesca Odilia Bellino, All about Jazz

Ad undici anni dalla scomparsa di Domenico Guaccero (1927-1984), uno dei compositori e degli sperimentatori piu' importanti della musica italiana del dopoguerra, l'etichetta milanese Die Schachtel da' alle stampe due importantissimi CD interamenti dedicati alle opere vocali del compositore pugliese. Tra i promotori/fondatori di Nuova Consonanza, di Musica Ex Machina, del Centro per la Musica Sperimentale e del Centro per la Musica Elettronica dell'Accademia Filarmonica di Roma, nonche', insieme a Egisto Macchi dell'Istituto per la Voce, per Guaccero "la vocalita' ? la produzione di lavori per voce, ma anche la riflessione attorno allo strumento-voce nelle sue molteplici epifanie e la ricerca di nuovi modi e di nuovi spazi del fare musica con la voce ? e' stata senza dubbio campo di gravitazione permanente" [Daniela Tortora, note di copertina]. I due CD Da cantare contengono tutte le composizioni piu' strettamente connesse al canto: nel primo sono state riprodotte tutte le opere per coro e Rot, opera per teatro musicale; nel secondo, le principali opere per voce solista. Tutte le incisioni, escluso Rot, sono esecuzioni dal vivo presentate nei festival di Nuova Consonanza (1981, 1983, 1984) e del festival Domenco Guaccero di Paolo del Colle (1987). Questo conferisce maggior pregio ad una pubblicazione gia' di per se' estremamente preziosa. Apre il primo CD l'azione coreografica di teatro musicale Rot (=Rosso), commissionata dal Teatro dell'Opera di Roma, ideata da Guaccero insieme al coreografo e ballerino Amedeo Amodio. Quest'opera fu rappresentata con la direzione di Gianluigi Gelmetti e ando' in scena nel 1973 (data a cui risalgono parte delle voci registrate nella presente edizione). L'esecuzione originale includeva tre voci vive sul palco con le musiche a cura di Elettronica Viva (Michiko Hirayama, Walter Branchi e Alvin Curran) registrate su nastro magnetico. Il senso drammaturgico dell'azione, rimasto negli anni integro e cristallino ? che fondeva le tre vocalita' (soprano, voce folk, baritono) a voce femminile sperimentale a sei percussionisti (con diversi strumenti non convenzionali) ? e' intensificato dall'elemento elettronico, che si inserisce in una partitura e un'ambientazione dal carattere quasi enigmatico. I cinque quadri di quest'azione sono stati presentati in una versione "restaurata", vale a dire con l'aggiunta delle tre voci vive registrate nel 2004. Kardia (1976), per otto voci miste, appartiene ad un vasto ciclo concepito da Guaccero negli anni Settanta intitolato Descrizione del corpo. Casa dell'armonia (1981) e Il sole e l'altre stelle (1984), entrambi nati in collaborazione con il coro ?Aureliano?, fanno parte dell'ultima stagione compositiva di Guaccero. I due pezzi sono caratterizzati da una comune riflessione sugli aspetti "corali" di un ensemble di voci. Nel primo pezzo, l'attenzione e' rivolta al dicibile (con ampi riflessi sul non-detto...), mentre nel secondo pezzo, la riflessione verte sulla possibilita' da parte di un insieme di voci di costruire uno spazio reale e/o "dissolto" (traiettorie, perimetro, luogo per la sortita) fruibile anche dal pubblico. Il secondo CD presenta una serie di opere vocali composte tra il 1951 e il 1983, la cui registrazione e' tuttavia stata realizzata in buona parte postuma. Cinque canti da Tasso (1980), Un Hombre (1983)e Tre liriche di Montale (1951) sono tre brevi composizioni per voce soprano e pianoforte (o pianoforte preparato). La poetica di questi pezzi e' fortemente legata alla parola poetica. Forse, questa e' la parte che in maggior misura subisce il peso di una ricerca inquieta di una "lirica" che risulta, a tratti, eccessivamente parossistica. Glossa e Da cantare (entrambe del 1970) sono composizioni dedicate alle voci sole: la prima e' un montaggio di testi di Guaccero e Sonia Sanchez recitata da Jean Logue; la seconda, per baritono solo, sono testi in dialetto greco-pugliese e di Massimo Sani recitati da Giancarlo Montanaro. Chiude Tre melodie (1959), pezzo dove la scrittura gioca un ruolo di primaria importanza e dove la voce, nelle prime elaborazioni sperimentali di Guaccero, assume intonazioni incerte e parlate, giudiziosamente d'avanguardia. Da cantare rappresenta perfettamente l'unicita' e l'eccezionalita' del percorso di Guaccero. Qui si entra nello "spaccato" delle opere vocali, uno squarcio di grande interesse per la sua eterogeneita' e freschezza.
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#5 gigirictus

    ï͂͑̉͆ͧͮͩ̓ͧ̒͒̉̎̂̊͆͑͐̊̓̊̅ͭ͗̐̄̏̾̄͊

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Inviato 05 settembre 2006 - 11:54

Grande etichetta.

Segnalo questa intervista: http://www.sands-zin...oart.php?id=606
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rym |


#6 crocus behemoth

    Roadie

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Inviato 05 settembre 2006 - 14:53

Molto interessante il sito realizzato dall' Archivio Domenico Guaccero: http://www.guaccero.it/

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Le merendine di quand'ero bambino non torneranno più! I pomeriggi di Maggio!

#7 punck

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Inviato 07 settembre 2006 - 12:25

l'etichetta ha da poco pubblicato l'esordio degli  ?.

Il disco, pur bello, non rende giustizia a  cio' che questi ragazzi fanno dal vivo.
Hanno suonato al tagofest quest''estate e sono stati incredibili.

insomma se capitano dalle vostre parti non lasciateveli sfuggire.

ciao
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#8 Guest_Mattia_*

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Inviato 25 settembre 2006 - 10:00

Nemo profeta in patria, eh? Soprattutto in Italia.

Diversi illustri giornalisti musicali stranieri considerano la Die Schachtel come una delle migliori etichette discografiche degli ultimi anni.

Il numero di ottobre 2006 della rivista britannica The Wire, ad esempio, assegna la "palma di disco del mese" ad una delle due recenti pubblicazioni dell'etichetta milanese (l'incredibile, impagabile cofano del Gruppo D'Improvvisazione Nuova Consonanza), mentre all'altra (l'omonimo degli ? - il giudizio di chi scrive è orientato a considerarlo come una delle grandi uscite discografiche dell'anno) riserva una recensione di tutto rispetto:
"Getting information on ? isn't easy. Even Die Schachrel's website enthuses about an "unknown (and we mean literally unknown trio of young Italian musicians. They are Stefano Roveda, Andrea Faccioli and Paolo Marocchio, and these pieces are apparently edited together from various improvisations. Some ot the drum patterns - brilliantIy recorded with both clarity and live-room clatter - recall Faust's Zappi Diermaier, while the string drones trailing over hypnctic guitar are reminiscent of This Heat's "horizontal Hold''.These can be heard on the 13 minute Closing track"It??s happening in my head" (the titles, some very long, are taken from Mark Haddon??s book The curious incident of the dog in the night-time) which then trails through piano interludes and a section of lyrical violin over repetitive gurtar strummmig, this episodic collection has its own distinctive style, though and cuts from big raw guitar chords to pithy piano sonatas, to electronics with distant wailing vocals to mbira loops - all to great effect. Being deluged with information on a daily basis, l'm happy to let the mystery of ? remain. But it would be fascinating to hear longer extracts from their source improvised material." - Mike Barnes (The Wire)

Anche Aquarius, il celeberrimo negozio on-line di San Francisco decantato da Lester Bangs in uno dei suoi racconti, ne scrive positivamente: "Previously the Die Schachtel label has brought us several very cool reissues of some very obscure '70s art/prog/avant music from Italy -- such as Luciano Cilio, Prima Materia and Insiememusicadiversa. Weird and wonderful stuff. Now, they've got a brand new band for us, not a reissue (though it totally seems to fit in with their "thing"). It's apparently the first in a new series called Zeit devoted to the current-day Italian underground, and comes from a trio calling themselves A (actually, an A with what looks a little circular diacritical mark above it, which we can't reproduce on our website easily. Maybe we should write Aa, that might be the correct way to do it. Furthermore, Wikipedia tells us that in Norwegian, Danish and Swedish it's a word meaning rivulet or stream.). They've got a lot in common with fellow Italians (and AQ faves) Larsen, 3/4hadbeeneliminated, and Sinistri/Starfuckers, playing a sort of mysterious, mostly instrumental, deconstructed, experimental post-rock music. No wonder in iTunes it comes up as genre = "unclassifiable". They're definitely carrying on the tradition established by those '70s artists Die Schachtel has documented.
The percussive beat-booming and crackling drone of the disc's longest track, the sixteen minute "Something A Long Time Ago. And There Are No Buttons Either, Because" brings to mind This Heat. There and elsewhere Aa also conjure suggestions of Village Of Savoonga, Richard Youngs, Dean Roberts, and even Bohren & Der Club Of Gore, among other good things. Additionally, we'll mention that this was mastered by Giuseppe Ielasi, which isn't a bad reference point either if you've heard his music. We just can't resist this sort of semi-abstract, organic post-rock, with its rainy day piano, meandering guitar, tinkling clock-ticking textures, dreamy violin sawing, wordless (?) floaty vocals, glitchy electronics, and birdlike horn warble... all woven together gorgeously and with a sense of the dramatic. Very very nice. As is the packaging too!
By the way, the wordy song titles are all sentence fragments taken from a paragraph belonging to Mark Haddon's novel The Curious Incident Of The Dog In The Night-time.
".

Peccato che in Italia non se la fili quasi* nessuno, dal momento che il vanto sarebbe doppio: per un'etichetta nostrana di richiamo mondiale e per gli stessi musicisti coinvolti nell'iniziativa (tutti italiani, tranne Christina Kubisch - comunque sia, italiana d'adozione).

* questa la recensione di Sound And Silence (rivista indipendente italiana): Questo è un disco importante a prescindere dalla sua qualità che, come poi vedremo, è più che buona. ? un disco importante perché rappresenta l'ingresso della Die Schachtel, che fino ad ora si era occupata di ristampe e produzioni d'archivio, in quella ristretta cerchia di etichette italiane dedita alla promozione della musica sperimentale contemporanea. Un nuovo marchio attivo e attento, all'interno di un panorama in fermento che ne ha davvero bisogno, è veramente una cosa di cui si sentiva la mancanza. Sappiamo che il team milanese si è già fatto un nome a livello internazionale per merito di una produzione oculata e di ottima qualità, e questo dovrebbe essere già un buon lasciapassare per la produzione futura, ma in ogni caso ci sentiamo in dovere di porgergli un sincero ??in bocca al lupo'.
Ad ascoltare le primissime battute, ed anche qualche sprazzo successivo, questo potrebbe sembrare un disco dei Melvins, ma quasi subito il gioco si svela diverso e mostra un progressive che può trovar riferimento nei Soft Machine come negli AMM o nei Pink Floyd, ma nel quale si sentono soprattutto gli echi di uno dei gruppi più importanti di quella che fu la versione tedesca di quel genere, i Faust. Di questi ultimi, in particolare del loro primo LP, è riproposto il gusto per l'assemblaggio a 360 gradi, la capacità di dare un'identità unitaria a momenti sostanzialmente diversi quali possono essere un incedere di pifferi scoglionati, una melodia carpita alle corde da un archetto, una danza tribale di percussioni e una tenue aria minimale solfeggiata sulla tastiera del pianoforte? e poi le chitarre, gli oggetti e il crepitare dei corpi elettrici vivi. Materia in bilico, com'è nella regola del progressive migliore, e tenuta miracolosamente sul filo del rasoio evitando scivoloni nel kitsch più volgare e nello sperimentalismo più inconcludente. E il disco, anche se è frazionato in più brani, in realtà sembra concepito come opera unica e inscindibile, tant'è che i vari titoli sono stati ottenuti semplicemente suddividendo in più parti un passo letterario tratto da ??Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte? di Mark Haddon. Ma forse la scelta del titolo vuol suggerire qualcosa di più: che il disco va ascoltato alla stessa maniera in cui si legge un racconto o si guarda un film.
A tratti è presente l'ombra di una voce, ancor più illusoria di quella dei furono Starfuckers in ??infrantumi?, ma l'esordio di questo ensemble altoatesino può essere considerato un'opera essenzialmente strumentale, un intenso compendio tratto da circa due ore di improvvisazioni effettuate fra le pareti di uno studio.
E non sarebbe tutto perché il disco offre molto di più, anche se qui è impossibile narrare ogni minuzia, rispetto alle calugini più evidenti di cui s'è detto.
Ad aiutare gli ? nel rush finale ci hanno penato due individui ben noti ai nostri lettori: Giuseppe Ielasi e Xabier Iriondo. Il primo si è occupato della masterizzazione e il suo intervento può aver giocato un ruolo significativo nella qualità sonora finale. Per quanto riguarda il secondo ?? sono accreditati a lui gli arrangiamenti, i trattamenti ed il mixaggio finali ?? può essere ben considerato come un quarto componente del gruppo. La consistenza del lavoro di Iriondo, che non è dato conoscere, può addirittura portare a porsi dubbi e domande sulla reale validità del terzetto. I lettori potranno appurare questa validità direttamente, dal momento che gli ? si stanno esibendo in una serie di concerti, ma anche se i tre musicisti dimostrassero di non essere all'altezza di quello che si intravede nel CD, il valore di quest'ultimo non ne sarebbe comunque sminuito. Davvero un bel lavoro
.".

Ricevo e diffondo la notizia secondo cui Fabio Carboni della Die Schachtel subentrerà a Giuseppe Ielasi nella gestione della sezione musicale di A&M Bookstore: "the music section at A+MBookstore (Via Tadino 30, Milano), will be run from now on by Die-Schachtel. Die-Schachtel is also starting a new distribution/mailorder for experimental and electronic music. Please write to Fabio Carboni (info@die-schachtel.com) for more information and news.". Mi sembra una notizia molto, molto interessante.
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#9 punck

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Inviato 25 settembre 2006 - 10:05

Nemo profeta in patria, eh? Soprattutto in Italia.

Purtroppo non e' una novita'.
Il mondo della ricerca e della sperimentazione italiana attraversa da parecchi anni un'incredibile stato di grazia senza che nessuno se ne accorga (o se ne voglia accorgere).
Il caso  Die Schachtel e' solo la punta dell'iceberg, infatti non si contano piu' i casi di produzioni italiane il cui valore viene riconosciuto solo fuori dai nostri confini.
Il numero di artisti italiani che pubblicano  all'estero e' impressionante ed in costante aumento.

Eppure, senza la minima voglia di fare polemica, facciamo un esempio:
qui siamo ad ondarock,
in homepage compare un intrigante
"elettronica ed avanguardia"
ci clicchi e arrivi qui:

http://www.ondarock....lettronica.html

Webzine italiana,ben fatta,onesta, magari ti aspetteresti che venisse dato molto spazio agli artisti italiani alle etichette italiane etc etc, invece si parla di chiunque ma alle cose di casa nostra si riserva l'attenzione  che si riserva all'heavy metal coreano.

La mancanza di attenzione da parte dei media non mi stupisce piu' di tanto,e' un dato congenito, ma l'aspetto piu' preoccupante e' a mio avviso la poca voglia di esplorare degli ascoltatori nostrani.

Qui la faccenda si farebbe complicata , vi ho gia' sicuramente rotto le palle quindi chiudo qui.

baci

punck



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#10 Guest_Mattia_*

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Inviato 25 settembre 2006 - 10:24

Sono d'accordo con te, caro Punck. Negli ultimi due anni sono usciti diversi lavori di notevole impatto dalle officine musicali italiane...

A tal uopo, sarebbe interessante se qualche appassionato/profondo conoscitore della scena avanguardistica, elettronica, improvvisativa e/o minimalista italiana (tu, cUBOdirUBIK o Simultan, ad esempio) "snocciolasse" qualche titolo che ritenesse imprescindibile (magari accompagnato da un commento personale, atto a invogliare i lettori a recuperarselo e ad ascoltarlo)...

Qui dentro, almeno, inizierebbero a smuoversi un po' di acque. Poi, chissà...
  • 0

#11 dick laurent

    ...

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Inviato 25 settembre 2006 - 11:07

Nemo profeta in patria, eh? Soprattutto in Italia.

Purtroppo non e' una novita'.
Il mondo della ricerca e della sperimentazione italiana attraversa da parecchi anni un'incredibile stato di grazia senza che nessuno se ne accorga (o se ne voglia accorgere).
Il caso  Die Schachtel e' solo la punta dell'iceberg, infatti non si contano piu' i casi di produzioni italiane il cui valore viene riconosciuto solo fuori dai nostri confini.
Il numero di artisti italiani che pubblicano  all'estero e' impressionante ed in costante aumento.

Eppure, senza la minima voglia di fare polemica, facciamo un esempio:
qui siamo ad ondarock,
in homepage compare un intrigante
"elettronica ed avanguardia"
ci clicchi e arrivi qui:

http://www.ondarock....lettronica.html

Webzine italiana,ben fatta,onesta, magari ti aspetteresti che venisse dato molto spazio agli artisti italiani alle etichette italiane etc etc, invece si parla di chiunque ma alle cose di casa nostra si riserva l'attenzione  che si riserva all'heavy metal coreano.

La mancanza di attenzione da parte dei media non mi stupisce piu' di tanto,e' un dato congenito, ma l'aspetto piu' preoccupante e' a mio avviso la poca voglia di esplorare degli ascoltatori nostrani.

Qui la faccenda si farebbe complicata , vi ho gia' sicuramente rotto le palle quindi chiudo qui.

baci

punck




si d'accordo, ma non ci puoi lasciare senza fare almeno i nomi principali di questi artisti misconosciuti. altrimenti non capisco il senso del tuo messaggio.
  • 0

dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#12 punck

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Inviato 25 settembre 2006 - 12:12

Giusto un po?? di roba in  ordine sparso, cosi?? come mi viene in mente:

compilaton che rendono abbastanza l??idea di cosa esiste nel sottobosco:

SETOLA DI MAIALE SAMPLES VOL. 1-4  CDR-CDMP3  Setola di maiale
aavv : "a gift for......(°I°)  Mp3  Etichette Varie
VV.AA. BääFest: 1stand2ndyeardiary  CD ebria records

Poi,


¾ Had Been Eliminated:
A Year Of The Aural Gauge Operation  CD Hapna, 2005
3quarters had been eliminated  CD Bowindo, 2003

Valerio tricoli:
Metaprogramming From Within The Eye Of The Storm  CD Bowindo, 2006

Claudio Rocchetti:
I could go on singing  CD 3" Wallace, (2005)
"will you please be quiet,please?"  Mp3 CtrlAltCanc

Giuseppe Ielasi:
Giuseppe Ielasi  CD Hapna 2006
Gesine  CD Hapna 2005
Ielasi/Rinaldi ??Oreledigneur CD BOWINDO 2005

E ancora;
Andrea Belfi  "Between Neck & Stomach  CD2006 HAPNA
Luca sigurta?? ??la vera macchina d??argento? CDR Afe Records
Sigurta??/Fhievel/Rocchetti  ??pocket progressive? CD Creative Sources Recordings
Fhievel  ??preghiera per una stella?  3?Cdr Afe Records
Acustronic Ensemble ?? free for(m) rimbaud Cdr AFK records
ANOFELE & LOGOPLASM ???gravescapes?  3?Cdr Afe Records
IOIOI  bright future  CD ebria records

Questi sono solo I primi che mi vengono in mente dovrei-potrei citarne come minimo altrettanti , tutti  imprescindibili e tutti importnati, ma il tempo e?? tiranno.
Appena ho un attimo postero?? una lista di etichette italiche degne di nota.

Intanto cominciate a cannibalizzare quasta lista caotica e male organizzata.

Ciao
punck

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#13 dick laurent

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Inviato 25 settembre 2006 - 14:52

Giusto un po?? di roba in  ordine sparso, cosi?? come mi viene in mente:

compilaton che rendono abbastanza l??idea di cosa esiste nel sottobosco:

SETOLA DI MAIALE SAMPLES VOL. 1-4  CDR-CDMP3  Setola di maiale
aavv : "a gift for......(°I°)  Mp3  Etichette Varie
VV.AA. BääFest: 1stand2ndyeardiary  CD ebria records

Poi,


¾ Had Been Eliminated:
A Year Of The Aural Gauge Operation  CD Hapna, 2005
3quarters had been eliminated  CD Bowindo, 2003

Valerio tricoli:
Metaprogramming From Within The Eye Of The Storm  CD Bowindo, 2006

Claudio Rocchetti:
I could go on singing  CD 3" Wallace, (2005)
"will you please be quiet,please?"  Mp3 CtrlAltCanc

Giuseppe Ielasi:
Giuseppe Ielasi  CD Hapna 2006
Gesine  CD Hapna 2005
Ielasi/Rinaldi ??Oreledigneur CD BOWINDO 2005

E ancora;
Andrea Belfi  "Between Neck & Stomach  CD2006 HAPNA
Luca sigurta?? ??la vera macchina d??argento? CDR Afe Records
Sigurta??/Fhievel/Rocchetti  ??pocket progressive? CD Creative Sources Recordings
Fhievel  ??preghiera per una stella?  3?Cdr Afe Records
Acustronic Ensemble ?? free for(m) rimbaud Cdr AFK records
ANOFELE & LOGOPLASM ???gravescapes?  3?Cdr Afe Records
IOIOI  bright future  CD ebria records

Questi sono solo I primi che mi vengono in mente dovrei-potrei citarne come minimo altrettanti , tutti  imprescindibili e tutti importnati, ma il tempo e?? tiranno.
Appena ho un attimo postero?? una lista di etichette italiche degne di nota.

Intanto cominciate a cannibalizzare quasta lista caotica e male organizzata.

Ciao
punck


sembra interessante, ma una breve presentazione...che fanno? Minimalismo, death metal, post-jazz, dodecafonia, bluegrass, calypso?
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#14 giallo

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Inviato 25 settembre 2006 - 16:31

adoro i 3/4 ed i relativi progetti di pilia e rocchetti! la signorina ioioi invece nn riesco a farmela piacere su disco seppure la trovo ok sul fronte live... ma perchè ha la fissa del cantato in giapano? preferisco la pdretti da sola col progetto ?alos
per chi vuol sapere di più consiglio di farvi un giro sui siti di ebria, afe, bar la muerte per assaggi a volontà (specie nel secondo).
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#15 starmelt

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Inviato 08 ottobre 2006 - 10:19

Gradissima dritta quella sugli ? Mattia e Punck, ho appena mandato una mail alla Die Schachtel per ordinarlo assieme a quello di Cilio.
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#16 giallo

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Inviato 08 ottobre 2006 - 12:39

.. e se vuoi completare l'opera te li puoi veder sabato all'ortosonico di PV con xabier iriondo
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#17 starmelt

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Inviato 12 ottobre 2006 - 06:57

Gradissima dritta quella sugli ? Mattia e Punck, ho appena mandato una mail alla Die Schachtel per ordinarlo assieme a quello di Cilio.


... e non mi hanno ancora risposto.

Voi come avete ordinato? Sul sito c'è scritto di mandare una mail e io l'unico indirizzo che ho trovato è info[at]die-schachtel.com.
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#18 Guest_Mattia_*

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Inviato 12 ottobre 2006 - 07:42


Gradissima dritta quella sugli ? Mattia e Punck, ho appena mandato una mail alla Die Schachtel per ordinarlo assieme a quello di Cilio.


... e non mi hanno ancora risposto.

Voi come avete ordinato? Sul sito c'è scritto di mandare una mail e io l'unico indirizzo che ho trovato è info[at]die-schachtel.com.


Ho acquistato tutti i compact disc della Die Schachtel in U.S.A. (la maggior parte di essi, su Forced Exposure). Poi ho scoperto che Colombo abita dietro casa mia e che avrei potuto rivolgermi a lui. In più, da qualche settimana gestisce la sezione musicale del negozio A&M Bookstore di via Tadino (ove sarà possibile trovare quasi tutte le pubblicazioni Die Schachtel). Se abitassi a Milano, ti consiglierei di fare un salto in negozio... Visto che non abiti qui, però, ti suggerisco di armarti di pazienza o di rivolgerti al mercato d'importazione.
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#19 Guest_Cannibal Ox_*

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Inviato 12 ottobre 2006 - 12:03

curioso, anch'io ho spedito una mail ma non ho ricevuto risposta.

potrei però aver commesso un errore: l'ho scritta in italiano.
Tu Mattia parli della Scaher nell' US; dici che la mancata risposta e la lingua potrebbero essere collegate? ;D
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#20 Veteran of Disorder

    Baron Samedi

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Inviato 12 ottobre 2006 - 12:07

Andrea, Cannibal...io ho inviato una mail in italiano all'indirizzo info@die-schachtel.com e mi hanno risposto in meno di 24 ore, teoricamente il procedimento è quello.
  • 0

#21 Shining

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Inviato 12 ottobre 2006 - 12:23

Andrea, Cannibal...io ho inviato una mail in italiano all'indirizzo info@die-schachtel.com e mi hanno risposto in meno di 24 ore, teoricamente il procedimento è quello.



io idem.
  • 0

#22 Guest_Cannibal Ox_*

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Inviato 12 ottobre 2006 - 12:41

Beh, è la stessa cosa che ho fatto io;
scriverò di nuovo, forse non ero stato abbastanza cortese, o non avevo messo il punto sopra la "A" degli "?"...
L'unica certezza a questo punto è che se con voi ha funzionato può solo essere colpa mia  :-\
  • 0

#23 woody

    Classic Rocker

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Inviato 12 ottobre 2006 - 14:28

A me risposero alla mail in meno di un ora e mi mandarono il cd di Cilio in una settimana circa se non erro. Il tutto i primi di settembre. Rimanda la mail, probabilemnte è andata persa, perchè ovviamente è nel loro interesse vendere i cd visto che la Die vende soprattutto per corrispondenza.




  • 0

#24 starmelt

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Inviato 12 ottobre 2006 - 18:23

Si erano incasinati con la mail, alla seconda che ho mandato mi hanno risposto dopo un minuto e mezzo. Supergentili.
Rimanda anche tu Cannibal.
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#25 Guest_Cannibal Ox_*

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Inviato 13 ottobre 2006 - 23:20

Gioia!
alla fine hanno risposto anche a me (in ritardo sul ritardo  ;D);gentilissimi, si sono scusati, dicendomi che i cd si possono anche ritirare presso la sede, che però non è più in via monte bianco come segnalato sul sito, ma in via Tadino 30 (se qualcuno fosse interessato).

grazie a tutti per l'aiuto

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#26 Plozzer

    Haddaway

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Inviato 14 ottobre 2006 - 07:27

non è più in via monte bianco come segnalato sul sito, ma in via Tadino 30 (se qualcuno fosse interessato).


Tra l'altro, come ha già fatto Mattia (mi pare) invito anch'io chiunque graviti in zona Milano a fare un giro di persona da Fringes, il repertorio di cd in vendita è davvero notevole, e i prezzi non sono da stronzi.
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#27 starmelt

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Inviato 14 febbraio 2007 - 15:11

Volevo segnalare due nuove uscite per la serie Zeit (le novità insomma).

Christa Pfangen - Watch Me Getting back The End
Christa Pfangen are Andrea Belfi and Mattia Coletti. The name is a hommage to Nico, although the music has obviously no relation with the icon of the New York avant garde scene. They belong to the new electroacoustic/improv/avant-rock scene which is taking shape in Italy and includes such names as 3/4 had been eliminated, Valerio Tricoli, ?, Stefano Pilia and others.
Working with percussion, treated guitar and an array of different objects and noises, they have given birth to a dynamic work of great beauty and reverberating rhythms, oscillating between avant folk and electroacoustic music.


Angelo Petronella - Sintesi Di Un Diario
Die Schachtel is proud to present Angelo Petronella, a talented composer who has been working as a sound artist for many years, and has developed a very personal vision on the narrative qualities of acousmatics, which he pursues with millimetric precision and obsessive passion. In Sintesi da un Diario  (Abstract from a Diary), he has created a rich and complex soundscape made of distant and future memories, imaginary places and countless possible stories.

Appena ascoltati i Christa Pfangen ho deciso di ordinarli, per Petronella sono andato a fiducia.

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#28 giallo

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Inviato 14 febbraio 2007 - 22:48

christa sentiti/visti da loro in negozio, settimana scorsa invece A°  ;D
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#29 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 15 febbraio 2007 - 00:05


Christa Pfangen - Watch Me Getting back The End


Non male, ma mi aspettavo di più.
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#30 Guest_Mattia_*

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Inviato 24 maggio 2007 - 10:49

Romani di tutto il mondo, unitevi!

Venerdì 25 maggio (domani!!!), in occasione del Dissonanze Music Festival, potrete assistere alle interessantissime installazioni di Mario Bertoncini (ex-Gruppo d'Improvvisazione Nuova Consonanza) e, separatamente, di Angelo Petronella (ex-InsiemeMusicaDiversa).

Per l'ennesima volta in occasione dell'organizzazione Die Schachtel, mi tocca sottolineare l'importanza e l'irripetibilità dei due eventi.

Per saperne di più (dal sito Die Schachtel):

Arpe Eolie e altre cose inutili

Installazione eolica in occasione della pubblicazione in prima assoluta mondiale di "Chanson pour instruments à vent".

Il lavoro comprende un assemblage di generatori sonori meccanico/elettronici basati sul fenomeno dei suoni eolici ("sculture di suono") amplificati elettronicamente ed eccitati in tempo reale sia dal fiato sia da getti di aria compressa.

Mario Bertoncini è, in ordine sparso, compositore, inventore, poeta, teorico, pianista, musicista, costruttore di suoni.

Sperimentatore dei confini e delle possibilità sonore degli oggetti, a partire dal 1962 inizia a "preparare" strumenti acustici secondo tecniche inedite, con o senza l??impiego dell??elettronica dal vivo (celebre il suo sistema per modificare gli strumenti ad arco, in particolare violoncello e contrabbasso, e piegarle alle sue esigenze compositive-costruttive).

Dal 1965 al 1972, partecipa all??attività del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza e per tre anni (dal ??69 al ??72) è chiamato a dirigere l??omonima associazione. Dal ??73 al ??75 si reca a Berlino in qualità di ??artist in residence? del D.A.A.D (Der Deutsche Akademische Austausch Dienst). Nello stesso periodo inizia a progettare e a costruire aggregati sonori, vere e proprie "sculture di suono" tese a liberare il concetto di forma sonora dallo svolgimento temporale e basate sul principio dei suoni eolici. Tra i suoi progetti, VELE, arpe eolie di grandi dimensioni (sette metri d??altezza), VENTI, per 20 generatori eolici di suono e quaranta esecutori e CHANSON pour INSTRUMENTS à VENT, assemblage per arpe e gong eolici per un solo esecutore.

Composto nel 1974, il lavoro comprende un assemblage di generatori sonori meccanico/elettronici basati sul fenomeno dei suoni eolici (una »scultura di suono«) amplificati elettronicamente ed eccitati in tempo reale sia dal fiato che da getti d??aria compressa.

La nozione di scultura di suono è soltanto un??immagine metaforica relativa al grado di limitazione, riguardo alle altezze, al timbro, al modo d??attacco, imposta agli strumenti all??atto della costruzione di essi e non va quindi confusa con una installazione visiva o plastica propriamente detta. Il compositore suggerisce per questo pezzo un ascolto privo di preconcetti formali o dialettici (ad es. quello connesso alla modulazione ritmica) e desidererebbe che il pubblico concentrasse piuttosto la propria attenzione sulle variazioni di colore relative alla modulazione del formante armonico
".

Highly recommended!!!
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#31 Guest_Pablito_*

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Inviato 24 maggio 2007 - 19:38

Romani di tutto il mondo, unitevi!

Venerdì 25 maggio (domani!!!), in occasione del Dissonanze Music Festival, potrete assistere alle interessantissime installazioni di Mario Bertoncini (ex-Gruppo d'Improvvisazione Nuova Consonanza) e, separatamente, di Angelo Petronella (ex-InsiemeMusicaDiversa).

Per l'ennesima volta in occasione dell'organizzazione Die Schachtel, mi tocca sottolineare l'importanza e l'irripetibilità dei due eventi.

Se vi interessa io sarò presente. Sul sito www.dissonanze.it si parla di ingresso alle ore 21:00, cercherò di essere puntuale.
  • 0

#32 punck

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Inviato 25 maggio 2007 - 07:50


Arpe Eolie e altre cose inutili


altre Arpe Eoliche

http://www.luigiberardi.com/
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#33 Guest_Pablito_*

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Inviato 26 maggio 2007 - 11:19

Ho partecipato a questa serata, molto interessante e piacevole. C'era anche un buon pubblico come quantità, meno come qualità almeno per coloro che si trovavano sulle balconate del chiostro che forse non erano tanto interessati (l'ingresso era pure gratuito), comunque son bastate un paio di lamentele ed il chiacchiericcio è tornato nei ranghi.
Bertoncini è un signore affabile e dall'aspetto simpatico, ha fatto ascoltare e ha suonato un paio di brani con la sua spettacolare arpa eolica, e ha letto/interpretato uno scritto sul concetto di musica e suono un po' complesso e difficile da seguire, però, almeno in quel contesto.
L'arpa eolica è uno strumento che pare una scultura, con molte cose dell'arte contemporanea ha la capacità di sembrare semplice e complessa allo stesso tempo, concettuale e allo stesso tempo legata indissolubilmente alla materia e al lavoro dell'uomo; l'installazione di Petronella invece non ha fatto una gran figura, non per colpa sua in realtà, ma perchè in quell'ambiente non si poteva proprio apprezzare... in pratica c'era una superficie gommosa sotto la quale si trovavano diposti dei pulsanti da cercare con i piedi, o schiacciare casualmente direi, questi erano collegati a delle piccole casse che stavano ai lati ognuna delle quali emetteva dei suoni bislacchi... bello ma non si sentiva quasi niente in quella confusione!
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#34 Guest_Pablito_*

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Inviato 26 maggio 2007 - 11:37

Vorrei aggiungere la mia impressione su performance come quella di ieri.
Ho sempre di più la sensazione, e ieri ne ho avuto la conferma, che il luogo deputato per questa musica cosiddetta d'avanguardia, o sperimentale, come la vogliamo chiamare insomma, sia a contatto con il pubblico, con un qualsiasi pubblico, anche impreparato o ignorante.
Veder nascere questa musica, vederla scaturire dall'opera del musicista o interprete, probabilmente sottrae la difficoltà concettuale che c'è dietro questo tipo d'arte restituendo e innalzando l'importanza della musica come evento, come manifestazione di sé, come qualcosa che nasce e cresce in un determinato momento, momento di cui siamo partecipi.
  • 0

#35 Guest_Mattia_*

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Inviato 26 maggio 2007 - 12:25

Sono d'accordo con te. Per questo tipo di proposta artistica (impossibile peraltro da ridurre a sola rappresentazione musicale), il momento performante assurge quasi ad elemento essenziale della sua metabolizzazione e diviene ineludibilmente parte intrinseca della sua raison d'être. Ecco perchè limitarsi ad ascoltare i suoni registrati durante un'installazione rischia, se non di perdere di significato, di proporre all'ascoltatore una fruizione aberrante e mutilata.

Su The Wire del mese di maggio, Alan Licht commenta una recensione pubblicata sul numero precedente che critica il senso di aver commercializzato su compact disc una performance multimediale dei Text Of Light. Licht si difende bene, ma io sono d'accordo con il recensore: la parte musicale di un'opera che richieda altri sensi per poter essere contemplata nella sua integrità, non può e non dovrebbe essere scissa dal resto per i motivi appena espressi.
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#36 dick laurent

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Inviato 26 maggio 2007 - 13:58

Vorrei aggiungere la mia impressione su performance come quella di ieri.
Ho sempre di più la sensazione, e ieri ne ho avuto la conferma, che il luogo deputato per questa musica cosiddetta d'avanguardia, o sperimentale, come la vogliamo chiamare insomma, sia a contatto con il pubblico, con un qualsiasi pubblico, anche impreparato o ignorante.
Veder nascere questa musica, vederla scaturire dall'opera del musicista o interprete, probabilmente sottrae la difficoltà concettuale che c'è dietro questo tipo d'arte restituendo e innalzando l'importanza della musica come evento, come manifestazione di sé, come qualcosa che nasce e cresce in un determinato momento, momento di cui siamo partecipi.


porca miseria se hai ragione. Infatti io non riesco e non riuscirò mai a capire i discorsi per cui certe cose non si possono proporre in contesti popolari perchè "difficili" e inaccessibili al popolo presunto bue.
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#37 v.

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Inviato 26 maggio 2007 - 14:59

Bertoncini è un signore affabile e dall'aspetto simpatico, ha fatto ascoltare e ha suonato un paio di brani con la sua spettacolare arpa eolica, e ha letto/interpretato uno scritto sul concetto di musica e suono un po' complesso e difficile da seguire, però, almeno in quel contesto.


Diciamola tutta: su un'ora e mezza di durata, un'ora è stata di parole, trenta minuti (scarsi) di musica.

Commento finale all'evento: mah.
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#38 Guest_lassigue:bendthaus_*

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Inviato 11 giugno 2007 - 22:14

Immagine inserita

Christina Kubisch
http://www.christinakubisch.de/

cerco informazioni, consigli e foto erotiche su questa crucca importata in Italia; ne parlo qui perchè nel 2004 è stato ristampato dalla Die Schachtel uno dei suoi lavori più famosi, On Air, ma, se è il caso, si può pure spostare la discussione

http://www.sands-zin...oart.php?id=475

faccio riferimento all'articolo di Etero Genio pubblicato nel 2006 su sands-zine.com perchè l'argomento è molto vasto, io ne so poco e non vorrei confondere chi è totalmente all'oscuro

??On Air?, pubblicato nel 1984 su musicassetta dalla Melania Productions e adesso riproposto in doppia versione (CD / LP multiplo) dalla Die Schachtel, è il primo lavoro, fra quelli reperibili, in cui è possibile ascoltare l??artista tedesca senza la collaborazione di Plessi. Quello proposto, diversamente dai dischi trattati in precedenza, è un itinerario sonoro creato espressivamente per un??installazione pura, vale a dire la sonorizzazione del Castello di Gargonza (Arezzo) che venne messa a punto attraverso dodici diversi percorsi sonori. Quindi, a differenza di ??Two And Two? e ??Tempo Liquido? che pure avevano già carattere di installazione, in questo caso la rappresentazione non prevede la presenza del performer. Rispetto all??intreccio creatosi fra i 3000 metri di cavo elettrico, che segnavano i dodici percorsi, i 24 programmi, i 12 registratori, i 12 amplificatori e le cuffie magnetiche, di cui venivano dotati i visitatori, potete ampiamente leggere nell??accurata traccia interattiva contenuta nel CD.


ecco, la cosa strana (almeno per me) è che un lavoro creato espressivamente per un??installazione pura , ascoltato in cuffia a 400 km da quel cavolo di castello, suoni così intenso e bello, probabilmente in maniera diversa dalle intenzioni (sempre che ci fossero) della Kubisch

6 pezzi (+ regalino della ristampa):
- le 2 Circles sono in territorio ambient, ambient bella inquietante eh
- in Djungle Walk c'è un crescendo di cigolii, tamburelli e suoni malatissimi, meravigliosa
- Speak And Spell inizia annoiando tra Kraftwerk e Cabaret Voltaire (già sentite 1000 volte queste marcette robotiche) e dopo 150 secondi rallenta e va in tilt, ci sono ancora 6 minuti di divertimento assicurato
- in Listen Through The Walls parlano i fantasmi: "tigre contro tigre, tigre contro tigre, tigre contro tigre, tigre contro tigre, ecc.", in sottofondo un motore che si avvicina
- Travel raffigura un cyber-mare con onde che sembrano grevi sospiri meccanici

ancora meglo l'album Night Flights; 3 brani ambientdronici dedicati all'oscurità dove impazzano gufi, cicale e altri animali notturni

così Etereo Genio:

??Night Flights? (Auf Dem Nil), un LP del 1987, non impossibile da reperire, che si colloca nel punto di passaggio fra il periodo italiano e il ritorno in Germania. Si tratta di una delle sue poche pubblicazioni che contengono composizioni composte espressamente per quella specifica realizzazione discografica, e non adattate ad essa quale surrogato di progetti ben più complessi. ? anche uno dei suoi lavori più belli ed uno dei più coinvolgenti omaggi che siano stati fatti alla notte. Tre soli brani in cui fa tutto da se, esclusi i circoscritti contributi di Walter Maioli, Raffaele Serra, Sabino Ventura e Roberto Laneri, saldando la dodecafonia con situazioni che sfiorano la ??fourth world music?? tramite il cemento della musica concreta.


poi ho sentito Tempo Liquido del 1979, ristampato in CD dalla Ampersand. Si tratta di due brani speculari nei quali viene affrontato un altro tema caro all??autrice, quello del tempo, attraverso un processo di crescita e annullamento che rappresenta un intero ciclo vitale. La struttura speculare va intesa nel senso che il primo brano termina dove inizia il secondo e viceversa, ovvero il secondo ripercorre all??inverso il cammino del primo. La crescita-riduzione avviene sia per sommatoria-sottrazione progressiva di alcuni elementi sia per aumento-diminuzione di massa volumetrica, seguendo uno schema del tipo ??a-ab-aB-AB ?? BA-Ba-ba-a??. La ??liquidità??, la ripetitività e la struttura essenzialmente ritmica rimandano ad alcune opere del minimalismo, penso a Reich, ma anche al quarto fra gli elementi, l??acqua, esso stesso interprete di un percorso ciclico.

ecco, questo è forse troppo ripetitivo, sarà quel a-ab-aB-AB ?? BA-Ba-ba-a che mi ricorda il liceo;  devo riprovare



che altro mi dite e mi consigliate?

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#39 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 21 giugno 2007 - 16:21

questa casa discografica e'strepitosa.il box del "gruppo" e'una delle cose che piu'ho amato l'anno scorso.definitivo:sono stati alla pari con gli AMM.
fondamentale il disco di Marino Zuccheri "Parete 1967".
il box di Aldo Clementi e'strepitoso.dal 2008 parte l'operazione Luigi Nono:a quanto pare una "ristampa" completa del piu'grande compositore della seconda meta'del Novecento.in questo sono rimasto profondamente tradito dalla col legno:in aprile doveva uscire una edizione con "effetti speciali"del Prometeo Tragedia dell'Ascolto:hanno preferito far uscire Ives...ma!!!!

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#40 Plozzer

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Inviato 09 luglio 2007 - 10:40



Christa Pfangen - Watch Me Getting back The End


Non male, ma mi aspettavo di più.


Sono riuscito ad ascoltarlo soltanto da poco (comprato ieri al Baafest), e nemmeno io faccio i salti di gioia, mi pare un discreto disco di elettroacustica ristrutturata e improvvisata, ma inferiore alle prove soliste di Belfi ("Between Neck and Stomach", su Hapna) e Coletti ("Zeno", su Wallace). Soprattutto quest'ultimo mi pare più a fuoco e vicino a territori this-heat-iani più caldi e meno astratti.
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Whatever you do, don't


#41 Guest_lassigue:bendthaus_*

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Inviato 09 luglio 2007 - 12:25




Christa Pfangen - Watch Me Getting back The End


Non male, ma mi aspettavo di più.


Sono riuscito ad ascoltarlo soltanto da poco (comprato ieri al Baafest), e nemmeno io faccio i salti di gioia, mi pare un discreto disco di elettroacustica ristrutturata e improvvisata, ma inferiore alle prove soliste di Belfi ("Between Neck and Stomach", su Hapna) e Coletti ("Zeno", su Wallace). Soprattutto quest'ultimo mi pare più a fuoco e vicino a territori this-heat-iani più caldi e meno astratti.


mi pare che i singoli passaggi di Watch Me Getting back The End siano scollegati, insomma mi prende per alcuni momenti e poi ciao



("Between Neck and Stomach", su Hapna)


questo è fico davvero, devo sentire l'altro che dici
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#42 Plozzer

    Haddaway

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Inviato 09 luglio 2007 - 13:25

questo è fico davvero, devo sentire l'altro che dici


Intendi Coletti? Direi proprio di sì, secondo me è pure meglio. Se invece intendi l'altro di Belfi (che ha già altri due dischi solisti autoprodotti alle spalle) non ne so nulla, non avevo più soldi e gliel'ho lasciato al banchetto.
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#43 Guest_lassigue:bendthaus_*

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Inviato 09 luglio 2007 - 13:30


questo è fico davvero, devo sentire l'altro che dici


Intendi Coletti? Direi proprio di sì, secondo me è pure meglio. Se invece intendi l'altro di Belfi (che ha già altri due dischi solisti autoprodotti alle spalle) non ne so nulla, non avevo più soldi e gliel'ho lasciato al banchetto.


in esame anche Ned n°2 (più sperimentale e segmentato)

avevo scritto così in un vecchio post http://www.ondarock....g91597#msg91597 dove sbrodolavo per Between Neck and Stomach ma mi sa che dopo non l'ho più ascoltato
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#44 Plozzer

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Inviato 10 luglio 2007 - 08:47

Coletti by Savini.
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#45 punck

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Inviato 10 luglio 2007 - 14:03

[quote author=lassigue:bendthaus link=topic=1051.msg156779#msg156779

in esame anche Ned n°2 (più sperimentale e segmentato)

avevo scritto così in un vecchio post http://www.ondarock....g91597#msg91597 dove sbrodolavo per Between Neck and Stomach ma mi sa che dopo non l'ho più ascoltato
[/quote]

Ned n°2 e' un gran bel disco.
Piu' ostico dell'ultimo ma bellissimo.
Molto bello era anche "fata morgana" il cdr su s'agita (per altro credo che ora sia introvabile)

...ahhhh la s'agita...... che gran cosa che era!!!!



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#46 Guest_lassigue:bendthaus_*

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Inviato 10 luglio 2007 - 14:25


Ned n°2 e' un gran bel disco.
Piu' ostico dell'ultimo ma bellissimo.
Molto bello era anche "fata morgana" il cdr su s'agita (per altro credo che ora sia introvabile)


in rete c'è, in rete c'è tutto punck, la devi smettere di comprare i dischi (scherz)

io risentirò ned n° 2 ma dubito fortemente sia meglio di Between Neck and Stomach


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#47 punck

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Inviato 10 luglio 2007 - 15:02

in rete c'è, in rete c'è tutto punck, la devi smettere di comprare i dischi (scherz)

io risentirò ned n° 2 ma dubito fortemente sia meglio di Between Neck and Stomach


ed e' proprio il motivo per cui s'agita non esiste piu'.
Mi consolo pensando che fra 30 anni la serie completa dei cdr varra' milardi.

sono 2 dischi diversi, neck and stomach e' decisamente piu' "rock" ed accessibile, a tratti anche ritmico, ma ned n°2 mi piace di piu'.
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#48 Panfilo Maria Lippi

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Inviato 20 luglio 2007 - 10:51

Ad Aprile avevo ordinato tramite email gli Acolpallino e il nuovo dei Bachi da Pietra ed ho anche ricevuto l'e-mail di conferma... ma sono passati sei mesi e ancora non si è visto niente, devo smettere di sperarci?
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#49 Guest_lassigue:bendthaus_*

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Inviato 20 luglio 2007 - 10:52

Ad Aprile avevo ordinato tramite email gli Acolpallino e il nuovo dei Bachi da Pietra ed ho anche ricevuto l'e-mail di conferma... ma sono passati sei mesi e ancora non si è visto niente, devo smettere di sperarci?


ma hai pagato?
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#50 Panfilo Maria Lippi

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Inviato 20 luglio 2007 - 11:33


Ad Aprile avevo ordinato tramite email gli Acolpallino e il nuovo dei Bachi da Pietra ed ho anche ricevuto l'e-mail di conferma... ma sono passati sei mesi e ancora non si è visto niente, devo smettere di sperarci?


ma hai pagato?


Avevo scelto di pagare tramite contrassegno, quindi alla consegna.
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