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Bob Dylan


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617 replies to this topic

#101 Andy Hood

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Inviato 15 settembre 2006 - 21:57


Per i testi sicuramente. Ma la musica non è fatta di testi, o perlomeno non solo.
McCartney è un genio poliedrico e polistrumentista ed ha una voce eccelsa come pochi nella storia della musica. Ma ha i suoi brutti difetti: non accetta la vecchiaia dal punto di vista fisico, non valorizza le sue opere migliori, ha cercato sempre di accontentare i suoi fan "commerciali"..non rendendosi conto di star facendo loro in realtà uno sgarbo, è leggermente tamarro come gusti.
Ma alcuni di questi difetti riguardano anche Dylan e altri vecchi dinosauri.


Troppe cazzate tutte assieme: sto implodendo.

Quali sarebbero le cazzate?
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#102 Guest_Mattia_*

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Inviato 15 settembre 2006 - 21:59

stasera sei più gasato di una Perrier... piantala, come osi mettere in discussione la vecchiaia del macca? maccazzodici, eh?


Non mi fare perdere la pazienza: McCartney non è poi così vecchio, su'!



Per i testi sicuramente. Ma la musica non è fatta di testi, o perlomeno non solo.
McCartney è un genio poliedrico e polistrumentista ed ha una voce eccelsa come pochi nella storia della musica. Ma ha i suoi brutti difetti: non accetta la vecchiaia dal punto di vista fisico, non valorizza le sue opere migliori, ha cercato sempre di accontentare i suoi fan "commerciali"..non rendendosi conto di star facendo loro in realtà uno sgarbo, è leggermente tamarro come gusti.
Ma alcuni di questi difetti riguardano anche Dylan e altri vecchi dinosauri.


Troppe cazzate tutte assieme: sto implodendo.

Quali sarebbero le cazzate?


Cazzata #1: "non accetta la vecchiaia dal punto di vista fisico". E chi se ne frega? Se fa buoni dischi, li compro; se fa merda, no.

Cazzata #2: "non valorizza le sue opere migliori". Ha costruito un'intera carriera sulla valorizzazione dei propri punti di forza. La sua discografia è qui a dimostrarlo.

Cazzata #3: "ha cercato sempre di accontentare i suoi fan più commerciali". La musica di McCartney è la quintessenza dell'essere commerciale. Una frase come quella che hai scritto mi fa pensare che tu non abbia capito un'acca di chi sia Paul McCartney e di cosa abbia fatto nella/della sua vita.

Cazzata #4: "è leggermente tamarro nei suoi gusti". McCartney!? Tamarro!? Ok, non hai capito un'acca di chi sia Paul McCartney e di cosa abbia fatto nella/della sua vita.
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#103 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 15 settembre 2006 - 22:09

stasera sei più gasato di una Perrier... piantala, come osi mettere in discussione la vecchiaia del macca? maccazzodici, eh?


Non mi fare perdere la pazienza: McCartney non è poi così vecchio, su'!


quando aveva 25 anni ha scritto When I'm 64; ora che ha 64 anni canta When I was 25... è vecchio, altrochè... era vecchio già a 25 anni... ;D
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#104 Andy Hood

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Inviato 15 settembre 2006 - 22:53

stasera sei più gasato di una Perrier... piantala, come osi mettere in discussione la vecchiaia del macca? maccazzodici, eh?


Non mi fare perdere la pazienza: McCartney non è poi così vecchio, su'!



Per i testi sicuramente. Ma la musica non è fatta di testi, o perlomeno non solo.
McCartney è un genio poliedrico e polistrumentista ed ha una voce eccelsa come pochi nella storia della musica.


Troppe cazzate tutte assieme: sto implodendo.

Quali sarebbero le cazzate?


Cazzata #1: "non accetta la vecchiaia dal punto di vista fisico". E chi se ne frega? Se fa buoni dischi, li compro; se fa merda, no.

Cazzata #2: "non valorizza le sue opere migliori". Ha costruito un'intera carriera sulla valorizzazione dei propri punti di forza. La sua discografia è qui a dimostrarlo.

Cazzata #3: "ha cercato sempre di accontentare i suoi fan più commerciali". La musica di McCartney è la quintessenza dell'essere commerciale. Una frase come quella che hai scritto mi fa pensare che tu non abbia capito un'acca di chi sia Paul McCartney e di cosa abbia fatto nella/della sua vita.

Cazzata #4: "è leggermente tamarro nei suoi gusti". McCartney!? Tamarro!? Ok, non hai capito un'acca di chi sia Paul McCartney e di cosa abbia fatto nella/della sua vita.

1- Che si faccia le tinte e le plastiche facciali a me sinceramente dispiace.

2- Noi fan di McCartney odiamo il fatto che dal vivo proponga sempre le solite canzoni trite e ritrite..e non faccia invece roba coi controcazzi come Junk, Bluebird, Little Lamb Dragonfly, Heart Of The Country, The Back Seat Of My Car ecc...

3- Vedi il punto sopra. Potrebbe smetterla di scrivere dischi pop, e magari dare più spazio a cose come How Kind Of You o la ghost track di C&C.

4- Si, negli anni '80 ha dato sfoggio di tamarragine....ma anche i video dei singoli di Off The Ground, Flaming Pie, Driving Rain, C&C non sono da meno...


Che non ho capito un cazzo di chi sia e cosa abbia fatto, puoi anche andarlo a dire a qualcun altro....con me non ti devi permettere.
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#105 Veteran of Disorder

    Baron Samedi

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Inviato 15 settembre 2006 - 22:57

Che non ho capito un cazzo di chi sia e cosa abbia fatto, puoi anche andarlo a dire a qualcun altro....con me non ti devi permettere.


(Scusate l'intromissione)

U-hu, scattano le minacce...Andy lasciatelo dire, i tuoi interventi in questo thread sono l'antitesi del dialogo dotato di un lume di ragione (for dummies: hai detto una marea di cazzate).
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#106 tupelo

    Classic Rocker

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Inviato 15 settembre 2006 - 22:59

"Devo avere un worm nel pc" [quasi cit.].

Non era un thread su Dylan?
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#107 Guest_Stipe_*

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Inviato 15 settembre 2006 - 23:00

1- Che si faccia le tinte e le plastiche facciali a me sinceramente dispiace.


E perchè mai? questi saranno cazzi suoi o no? non è che ciò vada ad influire sulla musica.
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#108 tupelo

    Classic Rocker

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Inviato 15 settembre 2006 - 23:04

Aridaje....dovrebbe essere un thread su Bob Dylan e non sulle tinte di Paul McCartney.
O vogliamo metterci a parlare anche dei suoi guai post-matrimoniali?

Dai, per cortesia.
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#109 astrodomini

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Inviato 15 settembre 2006 - 23:05

Immagine inserita

Immagine inserita

Per me questi sono i suoi migliori lavori.
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the music that forced the world into future


#110 Guest_BlueValentine_*

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Inviato 16 settembre 2006 - 00:46

Tratto da un forum beatlesiano, con il permesso dell'autore.



Canzoni storiche di Bobo Dylan (o così dicono).

1) Blowing In The Wind (1962)
Il brano folk che lo lanciò, uno dei più noti inni al pacifismo, benchè invecchiata male rispetto al più resistente jingle-slogan lennoniano, Give Peace a Chance. Ciò lo rese il beniamimo e il paladino del sempre più crescente movimento per i diritti civili, denominato New Left.
Ebbe inoltre un seguito in Neighbor Bully dall'album Infidels, in cui più o meno Bobo D. dichiara che Israele ha il diritto di spaccare denti e gengive a chiunque.

2) A Hard Rain's Gonna Fall (1963)
Una visionaria canzone di protesta contro la fallacia della meteorologia e dei meteorologi in genere. Dylan, dopo aver loro creduto ed essersi inverecondamente inzuppato durante un pic nic in un week-end per cui si prevedevano sole e uccellini, proponeva di far cadere loro in testa satelliti vari, in segno di profonda gratitudine e apprezzamento.
Errata Corrige: mi comunicano che la canzone prendeva in realtà spunto dall'imminente pericolo atomico, dovuto alla crisi missilistica coinvolgente Unione Sovietica e Cuba, avvenuta attorno al '62 o giù di lì.
E chi l'avrebbe capito leggendo il testo.
Orbene, ad ogni modo, prende spunto da un fatto storico, per cui suppongo sia una canzone storica.
O forse è storica perchè inaugura la sua entusiamante abitudine di cantare canzoni di 84 strofe musicalmente tutte uguali, solo perché aveva un paio di cose da dire.
Non poteva sfogarsi dallo psicoanalista?


3) Masters Of War (1963)
E' notoriamente storica perché piace a tale Mod_XXII.
Una condanna senza appello per i signori della guerra che trasuda inflessibile indignazione morale da ogni sillaba.
La sua contestazione antibellica prende la forma più affilata e compiuta. Mica si fa buggerare, lui.
Una quindicina di anni dopo, in compenso, sosterrà che la profezia biblica riguardante l'arrivo dell'Apocalisse in seguito al conflitto suscitato da Gog e Magog in Medio Oriente si stava per avverare incarnandosi nella realtà storica in Iran e Unione Sovietica. Inoltre sosterrà di esser stato visitato da Gesù Cristo mentre soggiornava in un hotel a Tucson in Arizona.
Ciò comporterà la sua conversione al cristianesimo, l'aderire ad una "setta" denominata Compagnia della Vigna (cosa che potrebbe spiegare) e incidere una sfilza di tre album tra i peggiori della sua carriera, in cui annunciava l'arrivo fine del mondo e il giudizio universale. Fico.

4) The Times They Are A-Changin' (1964)
Un altro dei suoi classici folk, iniettante ulteriori ampie dosi di poesia e intellettualismo nella musica popolare, rendendolo il padre fondante del cantautorato moderno e altre cose del genere. Il brano è un vago commentario sociale semi-profetico. Così vago e profetico che sarebbe andato bene anche per qualsiasi altra epoca. Così moderno che avrebbe potuto scriverla Woody Guthrie 40 anni prima.

5) My Back Pages (1964)
Un brano notevole, totalmente acustico, in cui appronta forse per la prima volta la sua tendenza all'autobiografismo maniacale, e che costituirà uno degli inizi del folk-rock. Ma nella versione dei Byrds, mica nella sua.
Da ricordare in particolar modo la sua riproposizione al concerto per il trentennale di carriera di Dylan, nel '92, in cui si cantarono una strofa ciascuno, ognuno accolto con un'ovazione, McGuinn, Neil Young, Tom Petty, Eric Clapton, lo stesso Dylan, e fu riservato l'onore di quella finale a Georgie Harrison.

6) It Ain't Me Babe (1964)
Oltre a introdurre poesia visionaria e una versione colta della canzone di protesta nella musica popolare, Dylan si dedicò a personalizzare anche temi più intimistici - nelle sue canzoni il sentimentalismo della comune canzone pop o beat muta in ironia, vede le sfumature di grigio che sfuggono alle comuni canzoni pop in cui l'amore è quasi sempre assoluto, e quindi lo cala in una prospettiva più realistica, rinnovandone l'approccio (cosa che evidentemente sarà d'influenza per autori come Gianni Lennon, in particolare in brani come Norwegian Wood) a cominciare da Don't Think Twice It's Alright da The Freewheelin' Bob Dylan ('63), fino a quest'arcigna quanto orecchiabile It Ain't Me Babe, in cui manda direttamante a quel paese la partner, non accettando di essere il suo - arf arf - fedele quadrupede ("It ain't me babe, no no no, it ain't me babe, it ain't me you're looking for, babe").
Oltre a ciò, all'argomento sentimentale dedicherà, all'opposto, versi e canzoni di non comune idealizzazione poetica, di cui si vedrà dopo.
It Ain't Me Babe arrivò al successo di classifica nella versione dei Turtles, che arrangiarono, come nel caso dei Byrds, le scarne strimpellate del Poeta Muggente.

7) Subterranean Homesick Blues (1965)
Dylan comincia a svecchiarsi e a perdere i suoi modi da poeta antico, nonché rudere erudito, e si accorge improvvisamente, con suo grande stupore, di non essere nell'800. La musica si elettrizza, il ritmo trova l'incalzare di batteria e percussioni.
Questo brano specifico sembra musicalmente a metà strada tra You Can't Catch Me di Chuck Berry e il rap.
Con brani come questi nasce il folk-rock, l'intellettualismo e la poesia cantautorale applicati al rock.

8) Mr. Tambourine (1965)
Canzone acustica che ebbe notevole impatto. Forse perché erano tutti grandi ammiratori del soggetto della stessa.
Paul McCartney l'ha inserita nella Top 10 dei suoi brani preferiti degli anni '60.

9) It's Alright Ma, I'm Only Bleeding (1965)
Commentario sociale sull'America e contro la guerra in Vietnam, lugubre, claustrofobico e toccante.

10) Like A Rolling Stone (1965)
Non mi risulta ci fosse nulla di così potente e impressionante in giro nel 1965. Un brano che tendenzialmente spazza via, nel suo impeto trionfante e sardonico nel medesimo tempo, qualsiasi Satisfaction o Day Tripper o My Generation o You Really Got Me circolasse in quegli anni, fiondando Bobo in cima alla classifica del Più Fico & Avanti dell'Anno. La voce macina e macina versi taglienti su versi taglienti per sei minuti e mezzo, mentre la struttura armonica ascendente (con una discendente a contrappuntare) brilla forte di ricchezze d'organo, tintinnii di pianoforte e chitarre tritanti.
Probabilmente il suo vertice.

11) Desolation Row (1965)
Un ammasso lirico logicamente incoerente quanto irrazionalmente pregnante, apparentemente su Quello Strazio della Condizione Umana (Ma In Particolare Le Classi Disagiate) e Quella Fesseria di Inganno Che E' La Civiltà Tutta, edificato sulla solita litanìa acustica con infiorettature e chiacchericcio di chitarra spagnola (almeno credo).
E dura solo 11 minuti.
Nessuno prima era riuscito ad annoiare l'ascoltatore per tanti minuti di seguito con una singola canzone.
Storico!

12) One Of Us Must Know (1966)
Quel giorno, eccezionalmente, decise di trascurare il testo per comporre una bella melodia. Difficile trovare un momento più storico. E unico.

13) I Want You (1966)
Organetti a tinte vivaci, chitarrine luccicanti, melodia diretta, ritornello, variazione. Dylan si dà al beat. Di solito piace.
Versi memorabili come: "Lo spremiaranci solitario piange". Yeah.

14) Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (1966)
Altro brano coloratissimo, ritornello letale. La logorrea dilaga. I testi sono sempre più allucinati e imperscrutabili. Probabilmente aveva conosciuto anche lui il dentista amico di Lennon e George.

15) Just Like a Woman (1966)
Piace a tutti.

16) Sad Eyed Lady Of The Lowlands (1966)
Si parlava prima della sua resa idealizzata del sentimento e dell'oggetto d'amore come ulteriore filone oltre a quello ironico-realistico. Eccola qui. Precedenti ci sono già in Girl From The North Country, Ballad In Plain D, Love Minus Zero - qui tocca il vertice del genere sostenendo la sua logorrea con una degna melodia, che si fregia addirittura nientepopodimeno che di un ritornello o variazione. "Credeva fosse una trovata rivoluzionaria". Poi si è ricordato di nuovo di non essere nel 3000 a.C.
E si è vendicato ripetendo strofa e ritornello fino a giungere a 13 minuti.

17) All Along The Watchtower (1968)
Storica! E che grande assolo! Fantastico quel suono di chitarra!
Cosa? Non è la sua versione?

18) Knockin' On Heaven's Door (1973)
Una canzone scritta da Dylan pensando ai tempi in cui frequentava certi edifici, prima della legge Merlin.
Famosa anche nell'interpretazione di Giggi Muflone, e numerosi altri.

19) Un Brano a Caso da Blood On The Tracks (1975)
Un album che forse funziona più sulla forza d'insieme, o su un pugno di canzoni notevoli, ma probabilmente non "storiche".
Io metterei You're a Big Girl Now.

20) Hurricane (1976)
Una specie di Like A Rolling Stone sbracata e isterica, con violini taglienti. Brano potente.
Poi qualcuno, che si era documentato, ha fatto qualche commento dubbioso sulla completa innocenza di Denzel Washington o qualcosa del genere. O forse ricordo male. Ma che importa.

Ed è tutto.


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#111 Andy Hood

    Groupie

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Inviato 16 settembre 2006 - 08:21


1- Che si faccia le tinte e le plastiche facciali a me sinceramente dispiace.


E perchè mai? questi saranno cazzi suoi o no? non è che ciò vada ad influire sulla musica.

-Non influisce sulla musica...ma sulla mia valutazione e su quella della gente sul tipo di persona che è.
Certo che te leggi e commenti sempre le parti "stupide" dei posts...

-Veteran le cazzate forse le hai dette te...

-BluValentine....mmm
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#112 Guest_Stipe_*

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Inviato 16 settembre 2006 - 08:25


Certo che te leggi e commenti sempre le parti "stupide" dei posts...


Sarà ma mi ispiri di scrivere in questa maniera, non penso sia un mio problema..anzi tu hai problemi con tutti quanti mi pare.
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#113 Andy Hood

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Inviato 16 settembre 2006 - 08:35

Io?..no, assolutamente no...è un problema degli altri se si arrabbiano quando leggono cose diverse dalle loro credenze.

Cmq nella lista dylaniana di Frank Zuppa dei pezzi più significativi,a mio parere mancano almeno 10-15 brani, tra cui I Shall Be Released, Forever Young, Simple Twist Of Fate, Ballad Of A Thin Man, Visions Of Joahanna, Maggie's Farm, It's All Over Now Baby Blue...
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#114 Guest_Glory days_*

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Inviato 16 settembre 2006 - 09:54

...quoto astrodomini sulla bellezza e l'importanza nella discografia dylaniana di un disco come John Wesley Harding...un disco apparentemente quasi inspiegabile dopo i fasti di pochi anni prima, quieto e statico quanto i precedenti erano stati infuocati e vivi. La sua bellezza secondo me viene proprio dalla sua atmosfera silenziosa e intima. Dylan incanta ancora con canzoni molto belle come la classica All along the watchtower e The ballad of Frankie Lee and Judas Priest.
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#115 Andy Hood

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Inviato 16 settembre 2006 - 10:20

...quoto astrodomini sulla bellezza e l'importanza nella discografia dylaniana di un disco come John Wesley Harding...un disco apparentemente quasi inspiegabile dopo i fasti di pochi anni prima, quieto e statico quanto i precedenti erano stati infuocati e vivi. La sua bellezza secondo me viene proprio dalla sua atmosfera silenziosa e intima. Dylan incanta ancora con canzoni molto belle come la classica All along the watchtower e The ballad of Frankie Lee and Judas Priest.

E' un album eccellente a mio modo di vedere. Quando Dylan usa gli arrangiamenti chitarra acustica, basso, batteria (e sometimes la steel) vengono fuori sempre dei capolavori... qualcuno ha detto per caso Simple Twist Of Fate o la versione newyorkese di Blood On The Tracks? :D ;)
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#116 Guest_BlueValentine_*

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Inviato 16 settembre 2006 - 10:37

Mi chiedo come la sovrumana, immobile noia di Time Out Of My Mind e il ritmato piattume di Love and Theft abbiano potuto ricevere tanti consensi.
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#117 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 16 settembre 2006 - 10:50

A me Dylan non è mai piaciuto. Ho profondo rispetto per l'artista, per il personaggio che ha incarnato, ma credo anche che come molti intoccabili del rock abbia goduto di un eccesso di credito. E' difficile riconoscere che certi musicisti hanno fatto troppi dischi, rinunciando al rinnovamento e talvolta al silenzio.
Come sostiene Nick Cave (Mostra del cinema di Venezia, 2006), scrivere una canzone è un'impresa complicatissima. Meglio mille sceneggiature.
E l'uso della parola, la capacità di profetizzare e analizzare, non sono sufficienti a giustificare un'intensa produzione musicale. Appunto perchè c'è la musica, che di una canzone è la parte fondamentale.


Due cose:
1. Chiedi a Nick Cave, dopo avergli rinfrescato la memoria sulla difficoltà dello scrivere canzoni, che ne pensa del mister Tamburino e se lo ritiene così incapace nello scrivere canzoni.
2. Una cosa che su cui mi sono arrovellato non poco è la questione su bravura=capacità di influenzare le persone. Che Bob Dylan abbia influenzato anche i sassi non penso sia da mettere in discussione. Piuttosto, siamo proprio certi che questo sia una componente effettiva della "bravura" di un cantante/musicista/artista? Mi pare di capire che a te Dylan non piace, e soprattutto lo ritieni sopravvalutato. Prendendo per buona questa affermazione, non pensi che allora ci sia qualcosa di sbagliato nel considerare l'importanza di un artista con il numero delle influenze che ha esercitato con la sua opera?

In conclusione, una sorridente considerazione.  Dylan è involontario artefice del rincoglionimento di Francesco De Gregori e di altri cantautori. Da quando Jokerman è divenuto motivo di ispirazione di tanti, F.D.G. ha smesso di cantare decentemente e di scrivere canzoni che non siano di quel brano l'imitazione mistificata...

Questa non l'ho capita. Forse non conosco così bene De Gregori, ma se c'è qualcosa che ha accompagnato dall'inizio la sua carriera è stata propria l'ombra lunga di Bob Dylan: nelle modalità di composizione, nello stile di scrittura testo, nella voce, De Gregori è molto dylaniano da sempre... Forse hai citato l'esempio sbagliato, o forse non ho proprio capito io.
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I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#118 Guest_Stipe_*

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Inviato 16 settembre 2006 - 12:54

Visto che se ne parla su playlist della settimana direi di continuare qui..io trovo Blonde on Blonde un ottimo disco ma non un capolavoro, in quanto ci son 3-4 riempitivi che lo appesantiscono abbastanza, personalmente preferisco altri album come Highway 61, Blood on the tracks ( due tra i miei album preferiti di sempre) e Subterranean Homesick Blues. Degli album da Desire in poi il mio preferito rimane Time Out of Mind, veramente un disco eccezionale tenuto conto che Dylan in quegli anni sembrava artisticamente morto.
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#119 Guest_BlueValentine_*

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Inviato 16 settembre 2006 - 13:37

E quella nenia soporifera, quella magistrale cura per l'insonnia, quello spreco di cd - cos'avrebbe di eccezionale?
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#120 Guest_Mattia_*

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Inviato 16 settembre 2006 - 13:52

E quella nenia soporifera, quella magistrale cura per l'insonnia, quello spreco di cd - cos'avrebbe di eccezionale?


Sei fin troppo generoso nei tuoi giudizi. Riguardo alla tua domanda, m'intenerisce vederti credere di poter tirare fuori qualcosa di buono da quello stillicidio di banalità.
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#121 Guest_Glory days_*

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Inviato 16 settembre 2006 - 13:56

E quella nenia soporifera, quella magistrale cura per l'insonnia, quello spreco di cd - cos'avrebbe di eccezionale?


...a quale disco o brano di Dylan ti riferisci?  :)

...comunque io (ma va?) amo moltissimo Blonde on blonde. Non starò ad annoiarvi raccontando l'importanza immensa che ha avuto nella mia vita o nel periodo in cui l'ho scoperto e conosciuto, ma...un disco simile resta qualcosa di veramente unico e magico, siamo ai vertici del rock. (...è possibile che un giorno o l'altro mi capiterà tra le mani un disco altrettanto bello, o che altri non lo reputino così grande, naturalmente). Mai la poesia di Dylan ha raggiunto picchi così alti di intensità, di incanto, di potenza evocativa. (...le allucinazioni di Visions of Johanna, la leggiadria poetica di Just like a woman, il canto infinito di Sad eyed lady of the lowlands...solo per citare i brani più in vista...)...il tutto accompagnato da una band che oserei definire perfetta, con l'organo e il pianoforte che scolpiscono perfomances tra le più significative e profonde della storia del rock, con le chitarre di Robertson, Moss e McCoy...
that thin, that wild mercury sound...quel sottile, selvaggio suono di mercurio...il suono di Blonde on blonde è magico, risultato di un epoca e di una condizione irripetibile per Dylan e la band che lo accompagnava.
Curiosità: se non ricordo male da qualche parte lessi che il disco fu registrato durante sessions notturne.
  • 0

#122 Andy Hood

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Inviato 16 settembre 2006 - 14:28


E quella nenia soporifera, quella magistrale cura per l'insonnia, quello spreco di cd - cos'avrebbe di eccezionale?


Sei fin troppo generoso nei tuoi giudizi. Riguardo alla tua domanda, m'intenerisce vederti credere di poter tirare fuori qualcosa di buono da quello stillicidio di banalità.

un maccartiano che se la prende con altri maccartiani...oh oh...questa è un altra perla del forum.. :D

Bello il commento di Glory Days a Blonde On Blonde.
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#123 Guest_Mattia_*

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Inviato 16 settembre 2006 - 15:36

un maccartiano che se la prende con altri maccartiani...oh oh...questa è un altra perla del forum.. :D


I trasgressori dei principi contenuti nello statuto della vostra setta vengono puniti con atroci pene corporali, vero?

Comunque, caro mio, non ci siamo capiti nemmeno 'stavolta: il mio intervento era volto a suffragare l'osservazione di BlueValentine sui recenti exploit di Dylan...
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#124 emma

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Inviato 16 settembre 2006 - 17:16


Due cose:
1. Chiedi a Nick Cave che ne pensa del mister Tamburino e se lo ritiene così incapace nello scrivere canzoni.
2. non pensi che allora ci sia qualcosa di sbagliato nel considerare l'importanza di un artista con il numero delle influenze che ha esercitato con la sua opera?

De Gregori è molto dylaniano da sempre...


Sintetizzo in modo personale il tuo intervento per non appesantire la risposta (scusami per questo).
Per quello che riguarda il punto primo, ti dico che francamente mi interessa solo in parte se Cave ama o meno Dylan. L'ho citato perchè la sua affermazione è interessante tout court: scrivere canzoni, concentrare in musica e parole un mondo personale di sentimenti ed emozioni e con il vincolo della brevità, è un compito arduo, molto più di quello che è lecito supporre da semplici ascoltatori. Cave sosteneva in quella intervista che dietro una canzone c'è un enorme lavoro, interiore e tecnico. Ho il sospetto che sia davvero così.
Sul punto 2 ci sarebbe molto da dire. Potrebbe anche essere aperto un thread a proposito. Direi che l'ispirazione è sempre trasversale e solo in parte comprensibile. Chi potrebbe sostenere, con serie argomentazioni, che Dylan non abbia esercitato una straordinaria influenza culturale? E'stato, soprattutto in passato, un punto di riferimento per musicisti, cantautori, scrittori, persone comuni. E' questo il punto. Secondo me B.D. è un artista, nel senso più ampio del termine. E però, come molti longevi artisti, ha prodotto troppo, si è calato in un ruolo ingestibile per chiunque. Da un punto di vista strettamente musicale, in una carriera così lunga, ha avuto poche evoluzioni. Lo considero, come appassionata di suoni, un peccato.
Su De Gregori, dylaniano da sempre, hai ragione. Ha dichiarato in molte occasioni chi fosse il suo preferito. Da giovane, però, raccontava storie che esprimevano anche le sue radici, le sue fantasie. Musicalmente le canzoni erano spesso scarne ma gradevoli. Da molti anni, De Gregori canta i vecchi brani "buttando via" la voce - quasi temesse di essere melodico- e scrive canzoni nuove che ricalcano "Jokerman" in modo evidentissimo. Si somigliano tutte, nessuna resta. 
Ciao.

  • 0

#125 Andy Hood

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Inviato 16 settembre 2006 - 17:28


un maccartiano che se la prende con altri maccartiani...oh oh...questa è un altra perla del forum.. :D


I trasgressori dei principi contenuti nello statuto della vostra setta vengono puniti con atroci pene corporali, vero?

Comunque, caro mio, non ci siamo capiti nemmeno 'stavolta: il mio intervento era volto a suffragare l'osservazione di BlueValentine sui recenti exploit di Dylan...

OK, scusa...ho inteso male io. ;)
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#126 Guest_BlueValentine_*

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Inviato 16 settembre 2006 - 22:09


E quella nenia soporifera, quella magistrale cura per l'insonnia, quello spreco di cd - cos'avrebbe di eccezionale?


...a quale disco o brano di Dylan ti riferisci?  :)



Come altri hanno arguito, quella descrizione non può che collimare con l'identikit di Time Out Of My Mind.

A meno che non coincida anche con quello di altri suoi album.


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#127 Guest_BlueValentine_*

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Inviato 16 settembre 2006 - 22:17


E quella nenia soporifera, quella magistrale cura per l'insonnia, quello spreco di cd - cos'avrebbe di eccezionale?


Sei fin troppo generoso nei tuoi giudizi. Riguardo alla tua domanda, m'intenerisce vederti credere di poter tirare fuori qualcosa di buono da quello stillicidio di banalità.


Non è che sono generoso. E' che è difficile trovare espressioni pienamente adeguate alle circostanze.

Ma mi rincuora trovare comprensione e sostegno.

Tra l'altro la propensione a produrre tedio da parte di Dylan è sempre stata lì tra il manifesto e il latente nel suo ossessionante dedicarsi a strutture reiterative prive di variazioni per sostenere la sua martoriante logorrea con qualcosa.

Solo che se poi - come in TOFMM - aggiunge pure l'effetto ralenti, è la devastazione.
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#128 Andy Hood

    Groupie

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Inviato 17 settembre 2006 - 01:34

il "MY" puoi anche toglierlo però...
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#129 Guest_BlueValentine_*

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Inviato 17 settembre 2006 - 11:50

E c'è pure un altro errore.
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#130 Souljacker

    Harmless sociopath

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Inviato 18 settembre 2006 - 08:58

Dylan prende in prestito da un oscuro poeta della Guerra Civile, dicono i critici
di Andrew Buncombe - Washington
Pubblicato il 15 Settembre 2006

Per decenni, i fans ed i critici musicali hanno ponderato a proposito dell'ispirazione dietro la musica e le parole di Bob Dylan. Era la droga? Il sogno? O semplicemente il risultato di vivere negli anni '60? Ma ora una musa più improbabile è stata rivelata dietro l'ultimo album del 65enne musicista: un poco conosciuto poeta della Guerra Civile Americana.

Gli esperti non hanno accusato direttamente Dylan di plagio ma dicono che ci sono pochi dubbi che Dylan abbia deliberatamente "presto in prestito" qualcosa dalle opere del poeta Confederato Henry Timrod.

Per esempio il verso nella sua canzone "When the Deal Goes Down", in cui Dylan canta: "More frailer than the flowers, these precious hours", somiglia a quello contenuto nella poesia di Timrod "A Rhapsody of a Southern Winter Night", che recita: "A round of precious hours, Oh! Here where in that summer noon I basked, And strove, with logic frailer than the flowers." Altrove nella stessa canzone, Dylan canta "Where wisdom grows up in strife" - molto simile ad un verso della poesia di Timrod "Retirement", che recita: "There is a wisdom that grows up in strife."

Walter Cisco, autore di una biografia del poeta, intitolata Henry Timrod, si è detto certo che Dylan ha preso in prestito dallo scrittore. Parlando dalla sua casa di Orangeburg, South Carolina, ha dichiarato: "E' straordinario. Non c'è dubbio che vengono da lì. Non può essere una coincidenza. Sono felice che Timrod abbia ricevuto in qualche modo un riconoscimento."

Nato nel 1828, Timrod ha lavorato in una piantagione prima della Guerra Civile. Alcune delle sue prime poesie riguardano la natura ma con l'inizio della guerra iniziò a scrivere delle avversità dovute al conflitto e dell'impatto che ebbero sulle vite della gente.

Sebbene sia oggi considerato un poeta minore, il poeta Vittoriano Alfred Lord Tennyson lo definì il Poeta Laureato della Conderazione. Timrod morì di tubercolosi nel 1867.

L'apparente presa in prestito da parte di Dylan dei versi di Timrod è stata rilevata per la prima volta da Scott Warmuth, un disc jockey del New Mexico, che ha utilizzato internet per cercare di trovare la fonte dei versi di Dylan. Warmuth ha detto di aver trovato 10 casi in cui i versi di Dylan sono simili alle poesie di Timrod.

Mr Warmuth ha dichiarato al New York Times: "Penso che sia il modo in cui Bob Dylan ha sempre scritto. E' parte del processo folk, se guardi dal suo primo album in poi." Ma ha dichiarato di considerare originale il lavoro di Dylan. "Puoi dare l'intera raccolta delle opere di Henry Timrod ad un gruppo di persone ma nessuno di loro riuscirà ad ottenere le canzoni di Bob Dylan."

Mr Warmuth ha postato originariamente la sua ricerca sul forum internet Dylan Pool. In quella sede non tutti sono stati d'accordo nel ritenere che la presa in prestito fatta da Dylan fosse accettabile. Un frequentatore, Harvey, ha scritto: "Bob è davvero un piccolo maiale ladro - le melodia, i riff, gli assoli, persino intere canzoni."

"Ed ora le liriche. Se si fosse trattato di un altro lo avremmo preso per il collo, ma no, è Bobby Dee e si tratta del "processo folk."

Non è la prima volta che Dylan è stato accusato di prendere in prestito da altre fonti. Quando il suo album precedente, "Love and theft", venne pubblicato nel 2001, un fan scoprì una dozzina di casi in cui le liriche erano molto simili alle frasi contenute in Confessions of a Yakuza, un oscuro romanzo di gangster Giapponese di Junichi Saga.

Nè Dylan nè la sua etichetta discografica, la Columbia Records, hanno commentato le affermazioni di Warmuth.

Le chatrooms dedicate a Dylan ed alla sua musica sono piene di speculazioni e commenti. Alcuni fans hanno fatto notare che Dylan potrebbe avere lasciato deliberatamente un indizio nel titolo dell'album, Modern Times, che contiene le lettere della parola Timrod.


I debiti di Dylan

Henry Timrod
"A round of precious hours
Oh! here, where in that summer noon I basked
And strove, with logic frailer than the flowers..."
("A Rhapsody of a Southern Winter Night")


Bob Dylan
"More frailer than the flowers, these precious hours."
("When the Deal Goes Down")


Henry Timrod
"There is a wisdom that grows up in strife"
("Retirement")


Bob Dylan
"Where wisdom grows up in strife"
("When the Deal Goes Down")


Henry Timrod
"Which, ere they feel a lover's breath,
Lie in a temporary death"
("Two Portraits")


Bob Dylan
"In the dark I hear the night birds call
I can hear a lover's breath
I sleep in the kitchen with my feet in the hall
Sleep is like a temporary death"
("Workingman's Blues number 2")


Henry Timrod
"How then, O weary one! Explain
The sources of that hidden pain?"
("Two Portraits")


Bob Dylan
"Can't explain the sources of this hidden pain"
("Spirit on the Water")


mi pare che la scoperta dell'ennesimo riferimento nascosto nel labirinto dylaniano dovrebbe appassionare gli esegeti invece di far gridare ad un (inesistente) plagio...
  • 0
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#131 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 30 settembre 2006 - 08:54

finalmente ho potuto ascoltare per intero questo suo nuovo lavoro.
un disco discreto, il che significa tantissimo per un'artista che ha sul groppone ben 45 anni di carriera... e che carriera!
Modern Times credo nasca da un'intima esigenza espressiva di Dylan, come la grande maggioranza dei suoi dischi.
sebbene musicalmente parlando il materiale è "convenzionale" i testi sono sempre impeccabili, sinceri, poetici come sempre più raramente capita di ascoltare.
e qua e là nel disco Dylan ancora sa regalare delle vere "perle" come Workingman's Blues, romantiaca e disillusa ballata dylaniana, o When The Deal Goes Down, eccelente ballata sociale che guarda al passato (la grande depressione, appunto) per poter leggere meglio il presente, vecchio sogno intellettuale duro a morire.
il suo capolavoro lo lascia, però, alla fine: Ain't Talking, ennesima lunga marcia Highway61-oriented a cui Dylan sembra affidare un (il) testamento artistico.
Dylan, di fatti, con questo disco dimostra di essere ancora uno "sulle barricate", anche se all'intemperanza poetica degli esordi s'è sostituita una opacità pre-senile che, anche nei momenti più "bizzarri" (Rollin' And Tumblin'), nasconde una visione derelitta della vita di oggi.
nella speranza che, attraverso il genio di Chaplin (sommo ispiratore dell'opera, non solo nel titolo), il mondo possa riguadagnare almeno qualcosa che sembra essere perduto per sempre, non foss'altro che il romantico e yippie "briciolo di speranza".
è sempre un grande Dylan... :)
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#132 Malato_del_vinile

    Roadie

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Inviato 13 novembre 2006 - 22:39

Finalmente avete dato la pietra ad "Highway 61 Revisited" era ora "bastardi".... ;).
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#133 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 14 novembre 2006 - 10:28

Dylan ruba versi ad un greaser? Ma quei sudisti erano una massa di fanfaroni schiavisti e latifondisti, vergogna Bob ;D ! E un hurrà per l'Unione :D !

Ascia Yankee ::)
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#134 DONBRIZIO

    Roadie

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Inviato 14 novembre 2006 - 18:03

Avevo ascoltato soltanto il Dylan acustico, ho ascoltato qualche giorno fa "Highway 61 revisited" e contrariamente alle mie apettative l'ho trovato eccezionale, tutte le canzoni, davvero una pietra miliare, nonostante non sia il mio genere... Questo dimostra, per sintetizzare tante discussioni precedenti, come si possa riconoscere di essere di fronte a un capolavoro pur se questo non rientra nella top list dei dischi preferiti. E senza neppure capire i testi (già, non sapere l'inglese, che non ho mai studiato a scuola, facevo francese, è una grave pecca in generale, ancor di più per un appassionato di musica!), che si dice siano spettacolari... Li scaricherò con la traduzione e riascolterò il tutto... E mi è venuta anche voglia di ascoltare "Blonde on blonde", che per molti appassionati di Dylan è il suo album migliore...
  • 0

#135 rodolfolavandino

    pivello

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Inviato 14 novembre 2006 - 18:40

Bob Dylan! Grazie!
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#136 Guest_Stipe_*

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Inviato 14 novembre 2006 - 18:44

E mi è venuta anche voglia di ascoltare "Blonde on blonde", che per molti appassionati di Dylan è il suo album migliore...


Ascolta ascolta! Io non lo reputo certamente il migliore, gli trovo infatti superiori almeno Highway 61, Blood on the tracks e Subterranean homesick blues, però è comunque un disco eccezionale.
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#137 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 14 novembre 2006 - 22:23

Ho letto che molti trovano NASHVILLE SKYLINE un album minore :'( ... perché?
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#138 Guest_Stipe_*

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Inviato 14 novembre 2006 - 23:23

Ho letto che molti trovano NASHVILLE SKYLINE un album minore :'( ... perché?


Bè rispetto a quelli che ho citato sopra certamente, tu lo ritieni a quel livello per dire? Diciamo che è un album molto leggero, ti fa passar via mezzora molto tranquillamente, non è certo robaccia come "Portrait" o "Dylan" ma nemmeno un capolavoro.
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#139 Malato_del_vinile

    Roadie

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Inviato 14 novembre 2006 - 23:33


E mi è venuta anche voglia di ascoltare "Blonde on blonde", che per molti appassionati di Dylan è il suo album migliore...


Ascolta ascolta! Io non lo reputo certamente il migliore, gli trovo infatti superiori almeno Highway 61,

E Siamo in 2
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#140 DONBRIZIO

    Roadie

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Inviato 15 novembre 2006 - 03:05

Ritenete in Dylan i testi fondamentali? Cioè, se lo aveste ascoltato abbandonandovi solo alla sua musica senza pensare ai testi, sarebbe cambiato qualcosa? Ve lo dico perchè penso sinceramente che un album eccezionale non ha bisogno di testi che significhino qualcosa... Certo, ha bisogno della voce, dell'interpretazione, dell'emozione, ma riesce a parlarti tra le righe (come diceva Sciascia), a trasmetterti la sua rabbia, la sua angoscia o la sua gioia indipendentemente dal testo... E' pure vero che ad esempio capire il testo di "Van diemen's land o di "Love rescue me" degli U2 aggiunge molto alle tracce, già straordinarie di per sè... In Nevermind è inutile, non aggiunge e non toglie nulla... Voi che ne pensate?
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#141 Guest_Stipe_*

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Inviato 15 novembre 2006 - 07:52

I testi in Dylan sono fondamentali, ma ciò non toglie che anche musicalmente (non tutti gli album eh) sia molto buono.
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#142 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 15 novembre 2006 - 09:10

I testi in Dylan sono fondamentali, ma ciò non toglie che anche musicalmente (non tutti gli album eh) sia molto buono.


Per me è musicalmente valido anche in THE FREEWHEELIN', pensa un po'.
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#143 Guest_Stipe_*

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Inviato 15 novembre 2006 - 15:04

E chi ha detto il contrario?
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#144 Guest_DiamondSeaII_*

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Inviato 15 novembre 2006 - 15:07

I testi in Dylan sono fondamentali, ma ciò non toglie che anche musicalmente (non tutti gli album eh) sia molto buono.


Musicalmente Highway 61 Revisited era qualcosa di inaudito all'epoca.
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#145 Guest_Glory days_*

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Inviato 16 novembre 2006 - 10:40

...penso che i testi siano fondamentali in Dylan (e nei cantautori in genere, ma non solo: per me un grande disco, in genere, è unione di musica e parole). Peccato che, secondo me, le traduzioni italiane che ho visto in giro lasciano molto a desiderare...
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#146 Guest_BlueValentine_*

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Inviato 16 novembre 2006 - 15:38

Io penso invece che tendenzialmente ci sia troppo squilibrio a favore del predominio della parola in Dylan.
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#147 pasquale

    mainstream Star

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Inviato 16 novembre 2006 - 20:24


I testi in Dylan sono fondamentali, ma ciò non toglie che anche musicalmente (non tutti gli album eh) sia molto buono.


Musicalmente Highway 61 Revisited era qualcosa di inaudito all'epoca.


Musicalmente Highway 61 Revisted mi ha fatto sobbalzare dalla sedia, anno 2005
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#148 Andy Hood

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Inviato 18 novembre 2006 - 18:58

Con un amico batterista abbiamo deciso di metter su una cover band di Dylan..naturalmente ci divertiremo a stravolgere il sound (non tanto le melodie)... :-*
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#149 Guest_Stipe_*

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Inviato 18 novembre 2006 - 19:03

naturalmente ci divertiremo a stravolgere il sound (non tanto le melodie)... :-*


Praticamente fatte come il vero Bob negli ultimi tour, che rende irriconoscibili le proprie canzoni.
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#150 InTheBasement

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Inviato 18 novembre 2006 - 19:31


naturalmente ci divertiremo a stravolgere il sound (non tanto le melodie)... :-*


Praticamente fatte come il vero Bob negli ultimi tour, che rende irriconoscibili le proprie canzoni.


Negli ultimi tour... degli ultimi trent'anni, più o meno!
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