scusami evita questo qualunquismo però. i motivi per i quali tanti corsi di laurea andrebbero chiusi sono diversi e alquanto importanti dal punto di vista economico. bisogna concentrare le risorse su punti focali per realizzare università valide, di livello. a Parma ci sono una marea di corsi di laurea, ma ha senso? per niente. ma proprio zero. ma secondo te è normale che la gente (la maggior parte) decide a cosa iscriversi alla fine di settembre? sai cosa bisognerebbe fare? bisognerebbe accettare studenti nei corsi di laurea in base a ciò che è il reale bisogno di un paese di tale laureato. in altre parole numero chiuso. ma dappertutto. in modo che non esistano lauree fasulle, in modo che la gente abbia veramente modo di scegliere ciò che gli interessa e che si prenda coscienza e si metta a fare ciò che va fatto per raggiungere lo scopo. in modo che non basti più iscriversi e parcheggiarsi così è fatta. in modo che uno alle superiori si sveglia da subito.
Un conto è 'chiudere i corsi di laurea fasulli', siamo d'accordo, una cosa è 'decimare gli atenei' come diceva il paradosso tuo insegnante.
Il proliferare di corsi 'fasulli', tipo Scienze Confuse e Ginecologia romanza non è altro che un risultato del benessere economico più o meno diffuso, che fa si che una decida cosa fare della sua prossima vita secondo un guizzo momentaneo di puro 'ohchebellosi'lovogliofare' mentre prima ci si pensava un attimo più su prima di investire anni e soldi e le facoltà erano più o meno 10 in tutto.
Per dire, qui da qualche anno c'è "Scienze e tecnologie della moda". Per intenderci, è iperaffollato.
Ci vorrebbe poi che i soldi andassero agli atenei meritevoli(così invece di difendere Bari perchè "meglio averla di merda che non averla", vi incazzereste in modo da far cambiare le cose).
Tipo? Cambiare le cose in un ateneo come fai?(davvero, chiedo, non polemica). Incazzare va bene, e poi?
Ripeto che secondo me il fatto di avere un ateneo in città piuttosto che non averlo proprio è una possibilità per chi COMUNQUE non si puo' muovere da casa.
E la cosa non è solo e puramente economica (giacchè più o meno tutti siete d'accordo sul fatto che il problema economico è marginale), ma non dimentichiamo che altri motivi che non permettano un allontanamento da casa esistono.
tutto ciò te lo dice uno che alle superiori non ha fatto una mazza. e che si è ritrovata la strada chiusa all'università, si è rimboccato le maniche dopo che ha perso un anno.
Tutto cio', invece, te lo dice una che alle superiori si è fatta il mazzo a tarallo per avere il voto massimo al diploma e avere il primo anno di esonero tasse (se no, con la pensione enasarco ogniduemesi di mio padre, facevo calecchie), e poi ha abbandonato strada facendo perchè, come già detto, DOVEVA lavorare e non riusciva 1)a seguire in modo congruo, 2)a studiare in modo onesto (ovvvero capendo quello che facevo e non pappardellando a memoria giusto per portare a casa il libretto firmato). Pagando IO le tasse e i libri, ho raggiunto con più coscienziosità l'idea che non era più il caso di prendermi in giro da sola, magari chi è finanziato a babbo morto questo discorso non lo fa, o lo fa al sesto anno fuori corso.
Il corso di studio in base al fabbisogno del paese mi pare un' esagerazione da regime... perchè preclude la srtada a quelli che nel Paese sanno già di non rimanerci.E in effetti chiuderebbero anche facoltà 'storiche', tipo Lettere e Filosofia.
Lo straniero che viene e studia e si laurea, non è che trova i soldi della prima iscrizione, dei primi affitti , dei primi viaggi avantiendietro nell'uovo KInder, comunque. Ha un background familiare secondo me solido, finiamola di pensare che l'indiano che in India vive per strada viene qui in Italia e diventa il dottor Kildare, o di confondere gli erasmus con persone che
studiano : l'erasmus è la più grande pagliacciata dell'università moderna, dovrebbe essere assicurato solo per gli studenti di lingue.Ma conosco gente che ha fatto l'erasmus in Romania solo per fare matematica, diritto commerciale e intermediari solo perchè qui /si, anche se siamo a Bari/ non riescia passare questi esami se non in un altro triennio.