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SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE


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184 replies to this topic

#101 100000

    Enciclopedista

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Inviato 25 marzo 2009 - 20:53

Non so che scuola tu stia facendo però spesso la questione è che le universitá all'estero privilegiano l'aspetto progettuale a quello puramente teorico avendo quindi un programma piú corto.
Che poi l'Erasmum regali sempre grandi soddisfazioni è evidente: ricordo di aver passato con un onesto 24 un esame di termofluidodinamica del rotore, della bellezza di 6 ECTS studiando 2 giorni 2, roba che a Milano la gente preparava offerte votive già mesi prima.
Ovvio questo mi ha precluso per sempre qualsiasi lavoro del settore.


Ahahah, magari! Io ci spero vivamente in esami bazza, ma sulla loro facilità effettiva per gli erasmus posso parlare solo per sentito dire visto che ancora non mi riesco ad affidare completamente a queste speranze di facilitazioni!
(però lascia stare gli ECTS che se no bestemmio)
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#102 StellaDanzante

    mainstream Star

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Inviato 25 marzo 2009 - 22:37




Comunque, è fondamentalmente falso, o quantomeno poco corretto, che studiare fuori casa costi più che studiare vicino casa. Se si esclude il costo dell'affitto,


MA come cribbio fate ad esculderlo?
Vi sembra irrisorio x una famiglia che già non puo' permettersi il suo, d'affitto, l'aumento di almeno 250 euro (e dico trecento "qui , a Bari", dove in zona ateneo ci sono case fatiscenti (perchè l'ateneo è nel centro murattiano, quindi nulla di troppo moderno e rifinito) per una singola e 200per la doppiA? Il prezzo è uguale in tutte le zone della città, perchè in vari quartieri ci sono 'rami' dell'università e gli strozzini ci giocano assai. NOn ditemi che a roma-milano-bologna-addirittura estero i costi d'affitto sono inferiori.




Era un discorso di compensazione. Se all'estero puoi pagare 600 euro in meno di università l'anno (anche molti di meno, dipende dalla tua condizione sociale), ti rimangono più soldi per pagare un affitto. La maggior parte degli stati esteri ovviano il resto del problema con delle sovvenzioni e degli alloggi per studenti, e si può completare con qualche piccolo lavoro. Il risultato sarà però di aver ottenuto un diploma ed un'esperienza che valgono più di una carta data da pressoché qualsiasi università italiana a caro prezzo, e che a lungo termine varranno molto nel mercato del lavoro, poiché rappresentano un impegno di studi reale ed effettivo.
Solo per questo motivo, ripeto di non scoraggiarsi all'idea che sia difficile andare a studiare fuori casa : se ci s'informa e ci si prepara a dovere, vi è la possibilità che le cose siano molto più facili di quello che sembrino.


Certo, ogni ragazzetto di 18 anni che sta affrontando la maturità fa i discorsi e i calcoli di cui hai appena parlato.


Quindi suppongo siano tutti obbligati a buttare nella spazzatura la propria esistenza ?
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#103 Guest_Eleanor Rigby_*

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Inviato 26 marzo 2009 - 07:35

Quindi suppongo siano tutti obbligati a buttare nella spazzatura la propria esistenza ?


Ehmm... non per puntualizzare, ma non è che chi non si laurea butta la sua esistenza nella spazzatura.O meglio, parlo per esperienza personale, il comprendere che non 'puoi' studiare' magari ti butta giù, ma da qui a buttare nel cesso la tua vita mi sa che ce ne vuole.
IL discorso è che già ora senza soldi hai problemi a studiare,dove senza soldi intendo 'davvero' senza soldi , e non chi si lamenta della crisi e poi dice che è risibile il costo dell'affitto per uno studente.
Figuriamoci poi seguire le linee di chi dice che gli atenei dovrebbero essere decimati. Secondo quale criterio, poi?Territoriale(via gli atenei del sud??), anagrafico (via gli atenei più nuovi), scandalistico (e quindi Bari la chiudono in un soffio, come se negli altri atenei non ci sono magnamagna di voti e altro).

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#104 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 26 marzo 2009 - 08:38


Quindi suppongo siano tutti obbligati a buttare nella spazzatura la propria esistenza ?


Ehmm... non per puntualizzare, ma non è che chi non si laurea butta la sua esistenza nella spazzatura.O meglio, parlo per esperienza personale, il comprendere che non 'puoi' studiare' magari ti butta giù, ma da qui a buttare nel cesso la tua vita mi sa che ce ne vuole.



Credo che si volesse dire: quando uno sceglie una facoltà lo faccia con cognizione di causa, calcolando il peso di aspirazioni personali e realtà dei fatti.
Chi capisce che studiare non è la sua strada fa benissimo a fare dell'altro quanto prima.
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#105 Incidente

    Feudo

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Inviato 26 marzo 2009 - 08:45





Comunque, è fondamentalmente falso, o quantomeno poco corretto, che studiare fuori casa costi più che studiare vicino casa. Se si esclude il costo dell'affitto,


MA come cribbio fate ad esculderlo?
Vi sembra irrisorio x una famiglia che già non puo' permettersi il suo, d'affitto, l'aumento di almeno 250 euro (e dico trecento "qui , a Bari", dove in zona ateneo ci sono case fatiscenti (perchè l'ateneo è nel centro murattiano, quindi nulla di troppo moderno e rifinito) per una singola e 200per la doppiA? Il prezzo è uguale in tutte le zone della città, perchè in vari quartieri ci sono 'rami' dell'università e gli strozzini ci giocano assai. NOn ditemi che a roma-milano-bologna-addirittura estero i costi d'affitto sono inferiori.




Era un discorso di compensazione. Se all'estero puoi pagare 600 euro in meno di università l'anno (anche molti di meno, dipende dalla tua condizione sociale), ti rimangono più soldi per pagare un affitto. La maggior parte degli stati esteri ovviano il resto del problema con delle sovvenzioni e degli alloggi per studenti, e si può completare con qualche piccolo lavoro. Il risultato sarà però di aver ottenuto un diploma ed un'esperienza che valgono più di una carta data da pressoché qualsiasi università italiana a caro prezzo, e che a lungo termine varranno molto nel mercato del lavoro, poiché rappresentano un impegno di studi reale ed effettivo.
Solo per questo motivo, ripeto di non scoraggiarsi all'idea che sia difficile andare a studiare fuori casa : se ci s'informa e ci si prepara a dovere, vi è la possibilità che le cose siano molto più facili di quello che sembrino.


Certo, ogni ragazzetto di 18 anni che sta affrontando la maturità fa i discorsi e i calcoli di cui hai appena parlato.


Quindi suppongo siano tutti obbligati a buttare nella spazzatura la propria esistenza ?


Assolutamente no.

Le soluzioni prospettiche da te illustrate sono realistiche e accattivanti, due aggettivi che nel mondo universitario/lavorativo spesso sono inaccostabili.
Quello che dicevo io è che purtroppo il tuo è un raggionamento che il novanta per cento della gente farà, nel migliore dei casi, solo quando si troverà già dentro all'ambiente universitario o, nel peggiore dei casi, quando in attesa di un dottorato di ricerca in teoretica starà scrostando i piatti di un pub...

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#106 StellaDanzante

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Inviato 26 marzo 2009 - 11:58

Credo che si volesse dire: quando uno sceglie una facoltà lo faccia con cognizione di causa, calcolando il peso di aspirazioni personali e realtà dei fatti.
Chi capisce che studiare non è la sua strada fa benissimo a fare dell'altro quanto prima.


Consiglio di diffidare in ogni caso relativamente dell'autopercezione della propria vita. In un paese dove la maggior parte delle fonti d'informazione sono rese oscure, dove ai giovani è tolta pressoché ogni possibilità di sviluppo, dove l'ideale di vita che loro viene trasmesso tramite l'educazione è di ottenere il massimo risultato possibilmente senza l'uso di alcuna facoltà, anche se una persona volesse studiare sul serio è possibile che non arrivi mai a sapere di volerlo, o in ogni caso la sua volontà resterebbe repressa dalle idee sociali presenti.

Per questo, e solo per questo, consiglio di verificare sempre il più possibile le possibilità di studio altrove e di non escludere a priori alcuna soluzione, quella ottimale potrebbe trovarsi in luoghi del tutto inattesi.
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#107 Farzan

    Classic Rocker

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Inviato 26 marzo 2009 - 23:30


Quindi suppongo siano tutti obbligati a buttare nella spazzatura la propria esistenza ?


Ehmm... non per puntualizzare, ma non è che chi non si laurea butta la sua esistenza nella spazzatura.O meglio, parlo per esperienza personale, il comprendere che non 'puoi' studiare' magari ti butta giù, ma da qui a buttare nel cesso la tua vita mi sa che ce ne vuole.
IL discorso è che già ora senza soldi hai problemi a studiare,dove senza soldi intendo 'davvero' senza soldi , e non chi si lamenta della crisi e poi dice che è risibile il costo dell'affitto per uno studente.
Figuriamoci poi seguire le linee di chi dice che gli atenei dovrebbero essere decimati. Secondo quale criterio, poi?Territoriale(via gli atenei del sud??), anagrafico (via gli atenei più nuovi), scandalistico (e quindi Bari la chiudono in un soffio, come se negli altri atenei non ci sono magnamagna di voti e altro).

scusami evita questo qualunquismo però. i motivi  per i quali tanti corsi di laurea  andrebbero chiusi sono diversi e alquanto importanti dal punto di vista economico. bisogna concentrare le risorse su punti focali per realizzare università valide, di livello. a Parma ci sono una marea di corsi di laurea, ma ha senso? per niente. ma proprio zero. ma secondo te è normale che la gente (la maggior parte) decide a cosa iscriversi alla fine di settembre? sai cosa bisognerebbe fare? bisognerebbe accettare studenti nei corsi di laurea in base a ciò che è il reale bisogno di un paese di tale laureato. in altre parole numero chiuso. ma dappertutto. in modo che non esistano lauree fasulle, in modo che la gente abbia veramente modo di scegliere ciò che gli interessa e che si prenda coscienza e si metta a fare ciò che va fatto per raggiungere lo scopo. in modo che non basti più iscriversi e parcheggiarsi così è fatta. in modo che uno alle superiori si sveglia da subito.
Ci vorrebbe poi che i soldi andassero agli atenei meritevoli(così invece di difendere Bari perchè "meglio averla di merda che non averla", vi incazzereste in modo da far cambiare le cose).

tutto ciò te lo dice uno che alle superiori non ha fatto una mazza. e che si è ritrovata la strada chiusa all'università, si è rimboccato le maniche dopo che ha perso un anno.


mi esprimo anche sulla questione degli studenti/lavoratori. Quello che voi chiamate impossibile è invece solo un problema per chi queste situazioni decide di affrontarle e riesce a superarle. io ho conosciuto persone (diverse persone) stranieri arrivati qua senza sapere la lingua, lavoratori/studenti, divenuti medici specialisti.
la soglia di sopportazione è sempre incrementabile gente, basta decidere di fare.

io ve lo dico sinceramente a me paradosso ha insegnato molto l'anno scorso, per quanto possa fare una persona che non conosco via internet, per questo secondo me lui ha profondamente ragione. e mi rendo conto di quanto sia vero tutto ciò che dice, dal doversi muovere(cosa che farò al più presto) al cercare di essere sempre al top al mettersi in testa che i genii non esistono.

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#108 StellaDanzante

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Inviato 27 marzo 2009 - 00:56

sai cosa bisognerebbe fare? bisognerebbe accettare studenti nei corsi di laurea in base a ciò che è il reale bisogno di un paese di tale laureato. in altre parole numero chiuso. ma dappertutto.


Questo sistema è già applicato. In Russia.
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#109 vamos

    Roadie

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Inviato 27 marzo 2009 - 07:24

sai cosa bisognerebbe fare? bisognerebbe accettare studenti nei corsi di laurea in base a ciò che è il reale bisogno di un paese di tale laureato. in altre parole numero chiuso. ma dappertutto.


Chiuderebbero tutte le facoltà di filosofia. Del mondo.
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#110 Incidente

    Feudo

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Inviato 27 marzo 2009 - 07:27


sai cosa bisognerebbe fare? bisognerebbe accettare studenti nei corsi di laurea in base a ciò che è il reale bisogno di un paese di tale laureato. in altre parole numero chiuso. ma dappertutto.


Chiuderebbero tutte le facoltà di filosofia. Del mondo.


AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH. VERISSIMO.
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#111 Guest_Eleanor Rigby_*

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Inviato 27 marzo 2009 - 08:05


scusami evita questo qualunquismo però. i motivi  per i quali tanti corsi di laurea  andrebbero chiusi sono diversi e alquanto importanti dal punto di vista economico. bisogna concentrare le risorse su punti focali per realizzare università valide, di livello. a Parma ci sono una marea di corsi di laurea, ma ha senso? per niente. ma proprio zero. ma secondo te è normale che la gente (la maggior parte) decide a cosa iscriversi alla fine di settembre? sai cosa bisognerebbe fare? bisognerebbe accettare studenti nei corsi di laurea in base a ciò che è il reale bisogno di un paese di tale laureato. in altre parole numero chiuso. ma dappertutto. in modo che non esistano lauree fasulle, in modo che la gente abbia veramente modo di scegliere ciò che gli interessa e che si prenda coscienza e si metta a fare ciò che va fatto per raggiungere lo scopo. in modo che non basti più iscriversi e parcheggiarsi così è fatta. in modo che uno alle superiori si sveglia da subito.


Un conto è 'chiudere i corsi di laurea fasulli', siamo d'accordo, una cosa è 'decimare gli atenei' come diceva il paradosso tuo insegnante.
Il proliferare di corsi 'fasulli', tipo Scienze Confuse e Ginecologia romanza non è altro che un risultato del benessere economico più o meno diffuso, che fa si che una decida cosa fare della sua prossima vita secondo un guizzo momentaneo di puro 'ohchebellosi'lovogliofare' mentre prima ci si pensava un attimo più su prima di investire anni e soldi e le facoltà erano più o meno 10 in tutto.
Per dire, qui da qualche anno c'è "Scienze e tecnologie della moda". Per intenderci, è iperaffollato.


Ci vorrebbe poi che i soldi andassero agli atenei meritevoli(così invece di difendere Bari perchè "meglio averla di merda che non averla", vi incazzereste in modo da far cambiare le cose).


Tipo? Cambiare le cose in un ateneo come fai?(davvero, chiedo, non polemica). Incazzare va bene, e poi?
Ripeto che secondo me il fatto di avere un ateneo in città piuttosto che non averlo proprio è una possibilità per chi COMUNQUE non si puo' muovere da casa.
E la cosa non è solo e puramente economica (giacchè più  o meno tutti siete d'accordo sul fatto che il problema economico è marginale), ma non dimentichiamo che altri motivi che non permettano un allontanamento da casa esistono.


tutto ciò te lo dice uno che alle superiori non ha fatto una mazza. e che si è ritrovata la strada chiusa all'università, si è rimboccato le maniche dopo che ha perso un anno.



Tutto cio', invece,  te lo dice una che alle superiori si è fatta il mazzo a tarallo per avere il voto massimo al diploma e avere il primo anno di esonero tasse (se no, con la pensione enasarco ogniduemesi di mio padre, facevo calecchie), e poi ha abbandonato strada facendo perchè, come già detto, DOVEVA lavorare e non riusciva 1)a seguire in modo congruo,  2)a studiare in modo onesto (ovvvero capendo quello che facevo e non pappardellando a memoria giusto per portare a casa il libretto firmato). Pagando IO le tasse e i libri, ho raggiunto con più coscienziosità l'idea che non era più il caso di prendermi in giro da sola, magari chi è finanziato a babbo morto questo discorso non lo fa, o lo fa al sesto anno fuori corso.


Il corso di studio in base al fabbisogno del paese mi pare un' esagerazione da regime... perchè preclude la srtada a quelli che nel Paese sanno già di non rimanerci.E in effetti chiuderebbero anche facoltà 'storiche', tipo Lettere e Filosofia.


Lo straniero che viene e studia e si laurea, non è che trova i soldi della prima iscrizione, dei primi affitti , dei primi viaggi avantiendietro nell'uovo KInder, comunque. Ha un background familiare secondo me solido, finiamola di pensare che l'indiano che in India vive per strada viene qui in Italia e diventa il dottor Kildare, o di confondere gli erasmus con persone che studiano : l'erasmus è la più grande pagliacciata dell'università moderna, dovrebbe essere assicurato solo per gli studenti di lingue.Ma conosco gente che ha fatto l'erasmus in Romania solo per fare matematica, diritto commerciale e intermediari solo perchè qui /si, anche se siamo a Bari/ non riescia passare questi esami se non in un altro triennio.

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#112 Farzan

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Inviato 27 marzo 2009 - 18:15


]io ti assicuro che c'è gente (e la conosca di persona) che è arrivata qua senza una lira. una lira proprio,che veniva esattamente dal paesino sperduto del quale parli te(non dall'india ma è lo stesso) e non è che faceva il bibliotecario, faceva il pizzaiolo la sera, tutte le sere. tutto è possibile basta volerlo. ad ogni modo ho detto numero chiuso ok se non proprio sul bisogno di un paese comunque deve tenere conto di questi parametri, e in ogni caso, i corsi sono pubblici, al corso di moda ci può andare anche tua mamma se volesse, senza per forza dover prendere la laurea.


ad ogni modo io non vedo l'ora di fare l'erasmus per vedere come 1 funzionano le cose all'estero 2 l'approccio alla materia 3 imparare la lingua 4 capire se vale la pena di stare qua.
l'erasmus è una grande opportunità che se ben usata può aprire scenari importanti se poi uno decide di gettarla in merda questo non significa che il progetto non valga niente!


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#113 Karmasukia

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Inviato 27 marzo 2009 - 18:49

Mah io sono pure contento di non aver passato il mio post-liceo spreparando tavoli tutte le sere* e studiandomi libri di diritto tutti i pomeriggi e tutte le sante mattine svegliarmi alle sette e mezza per spararmi cinque ore di lezione, non avrei trovato il tempo per suonare, non avrei trovato il tempo per le ragazze e per le grandi conversazioni fino all' alba, non avrei avuto tempo di leggermi libri coi miei tempi dilatati, di guardarmi un film cento volte, non avrei potuto andare a giocare a calcetto di sera perché ragazzi non posso alle sei e mezza devo essere in pizzeria, e bho credo che queste siano cose altrettanto importanti.

E non dimentichiamoci poi delle tante teste di cazzo che escono dal liceo che vogliono diventare avvocato medico ingnegnere perché mestieri cosificabili e di impatto iconografico, studiano magari come saette e dopo dieci anni sono gli stessi che non mi ascoltano quando tento di spiegare che nella gamba non ho una cheratosi ma qualcosa di diverso, gli stessi che cercano di accaparrarsi la difesa di stupratori di cronachistico richiamo, gli stessi che possiedono una creatività discorsiva e una attività immaginifico-comprensiva che ispira alle migliori performance di uno Speroni.

Ma poi davvero qua si sputa sul piatto personaggistico su cui ondarock stesso c'ha fatto la mangiata, chiedetevi da dove viene un onesto settanta per cento della musica di cui parlate, della letteratura di cui parlate, di tutti i cazzi smizzi smazzi che colorano un pochetto la vostra esistenza, se pensate che lavorando sei ore al giorno tutti i giorni e studiando 5 ore al giorno tutti i giorni facendo 4 ore di università tutti i giorni, se pensate che così facendo sia tanto facile buttare lì una vostra personale descrizione del mondo e godersi le cose più stratosfericamente sublimi degli spazi-tempi in cui viviamo, se pensate che sia facile bho beati voi.

Detto questo, scienze della comunicazione è una merda e due terzi delle facoltà umanistiche andrebbero chiuse (tutte le "interfacoltà, diciamo). Ciòdetto, è pur vero che sapere una cosa è sempre meglio di non saperla, e fare una gerarchia di valore tra una informazione ed un' altra è davvero complicato. Fate lingue, uno perché è bellissimo impararle, due perché quando vi trovate in vacanza all' estero avete più possibilità di costruirvi un parco fighe illimitato.

* ho fatto il cameriere per quasi tre anni, tutti i weekend, non c'è cosa più brutta al mondo. Avrei dovuto farlo tutti i giorni e fottermi così tutto il resto della mia giovinezza, solo per sentirmi economicamente indipendente e producente? Ma sticazzi.
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#114 Farzan

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Inviato 27 marzo 2009 - 19:00

Mah io sono pure contento di non aver passato il mio post-liceo spreparando tavoli tutte le sere* e studiandomi libri di diritto tutti i pomeriggi e tutte le sante mattine svegliarmi alle sette e mezza per spararmi cinque ore di lezione, non avrei trovato il tempo per suonare, non avrei trovato il tempo per le ragazze e per le grandi conversazioni fino all' alba, non avrei avuto tempo di leggermi libri coi miei tempi dilatati, di guardarmi un film cento volte, non avrei potuto andare a giocare a calcetto di sera perché ragazzi non posso alle sei e mezza devo essere in pizzeria, e bho credo che queste siano cose altrettanto importanti.

E non dimentichiamoci poi delle tante teste di cazzo che escono dal liceo che vogliono diventare avvocato medico ingnegnere perché mestieri cosificabili e di impatto iconografico, studiano magari come saette e dopo dieci anni sono gli stessi che non mi ascoltano quando tento di spiegare che nella gamba non ho una cheratosi ma qualcosa di diverso, gli stessi che cercano di accaparrarsi la difesa di stupratori di cronachistico richiamo, gli stessi che possiedono una creatività discorsiva e una attività immaginifico-comprensiva che ispira alle migliori performance di uno Speroni.

Ma poi davvero qua si sputa sul piatto personaggistico su cui ondarock stesso c'ha fatto la mangiata, chiedetevi da dove viene un onesto settanta per cento della musica di cui parlate, della letteratura di cui parlate, di tutti i cazzi smizzi smazzi che colorano un pochetto la vostra esistenza, se pensate che lavorando sei ore al giorno tutti i giorni e studiando 5 ore al giorno tutti i giorni facendo 4 ore di università tutti i giorni, se pensate che così facendo sia tanto facile buttare lì una vostra personale descrizione del mondo e godersi le cose più stratosfericamente sublimi degli spazi-tempi in cui viviamo, se pensate che sia facile bho beati voi.

Detto questo, scienze della comunicazione è una merda e due terzi delle facoltà umanistiche andrebbero chiuse (tutte le "interfacoltà, diciamo). Ciòdetto, è pur vero che sapere una cosa è sempre meglio di non saperla, e fare una gerarchia di valore tra una informazione ed un' altra è davvero complicato. Fate lingue, uno perché è bellissimo impararle, due perché quando vi trovate in vacanza all' estero avete più possibilità di costruirvi un parco fighe illimitato.

* ho fatto il cameriere per quasi tre anni, tutti i weekend, non c'è cosa più brutta al mondo. Avrei dovuto farlo tutti i giorni e fottermi così tutto il resto della mia giovinezza, solo per sentirmi economicamente indipendente e producente? Ma sticazzi.

ma ragioni a figa??? comunque bello vivere bene a vent'anni ma secondo me è altrettanto bello vivere bene (nonchè più importante) più in la con l'età. l'età degli sforzi è questa. ad ogni modo l'università è l'alternativa al lavoro, 5+4 non mi sembra tanto.

oh se uno ambisce e c'ha da lavorare per pagarsi le varie cose lo deve fare, se uno invece poi preferisce fare i discorsi fino all'una..
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#115 Karmasukia

    PATTY PRAVO, AMICIZIA LUNGA

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Inviato 27 marzo 2009 - 19:10

ma ragioni a figa?


Si, in your arms in your legs in your pussy I' d kill. E non dire figa che mi pare poco carino. Guarda io massimo rispetto per chi si fa il culo per ottenere una vita agiata e una professione che lo gratifichi giorno per giorno, gente che alla mia stessa età s'è già girata il mondo e che al telefono mi dice Domani Devo Andare Un Giorno A New York Per Lavoro. Sono anche loro attori di tutto questo circo. Io il discorso l' ho fatto perché mi pare ci sia una grossa avversione verso le persone con problemi di identità, verso quelli che lavorare è essenzialmente una merda, verso quelli che preferisco vivere giorno per giorno senza fare progetti. Era un discorso di difesa a questa tipologia di gens, non di attacco alla parte contraria. Io di mio mi colloco giusto a metà, e se mi entra bene quello che sto facendo tra qualche anno mi dirà pure bene, spero, potrei avere pure io la mia merda di automobile, andrò pure io "a fare benzina".
E comunque l' alba non è l' una, evidentemente non giochi a golf. E comunque Airfarzan mi stai discretamente sulle gonadi e sei pure orbo e studi troppo e sei fissato con l' elettro-acustica quindi vattene anche un po' in ciaina.
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#116 Farzan

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Inviato 27 marzo 2009 - 19:21

ma ragioni a figa?


Si, in your arms in your legs in your pussy I' d kill. E non dire figa che mi pare poco carino. Guarda io massimo rispetto per chi si fa il culo per ottenere una vita agiata e una professione che lo gratifichi giorno per giorno, gente che alla mia stessa età s'è già girata il mondo e che al telefono mi dice Domani Devo Andare Un Giorno A New York Per Lavoro. Sono anche loro attori di tutto questo circo. Io il discorso l' ho fatto perché mi pare ci sia una grossa avversione verso le persone con problemi di identità, verso quelli che lavorare è essenzialmente una merda, verso quelli che preferisco vivere giorno per giorno senza fare progetti. Era un discorso di difesa a questa tipologia di gens, non di attacco alla parte contraria. Io di mio mi colloco giusto a metà, e se mi entra bene quello che sto facendo tra qualche anno mi dirà pure bene, spero, potrei avere pure io la mia merda di automobile, andrò pure io "a fare benzina".
E comunque l' alba non è l' una, evidentemente non giochi a golf. E comunque Airfarzan mi stai discretamente sulle gonadi e sei pure orbo e studi troppo e sei fissato con l' elettro-acustica quindi vattene anche un po' in ciaina.

per l'alba ho avuto un lapsus. per il resto ok dai sei un grande.

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#117 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

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Inviato 27 marzo 2009 - 19:36

ma ragioni a figa?


Guarda io massimo rispetto per chi si fa il culo per ottenere una vita agiata e una professione che lo gratifichi giorno per giorno, gente che alla mia stessa età s'è già girata il mondo e che al telefono mi dice Domani Devo Andare Un Giorno A New York Per Lavoro. Sono anche loro attori di tutto questo circo. Io il discorso l' ho fatto perché mi pare ci sia una grossa avversione verso le persone con problemi di identità, verso quelli che lavorare è essenzialmente una merda, verso quelli che preferisco vivere giorno per giorno senza fare progetti.


non ho mai scritto qui, non so di cosa stiate parlando, però quoto questo discorso
che poi io lavoro (vabè, adesso no che ho il piede rotto), però il mio pensiero è questo. cioè, ti fai il culo perché vuoi avere una vita splendente? ok, ma non rompere al cazzo agli altri (è un discorso generale)

vabè, ciao, vado a mangiare
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Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
Let tonight be the night when it ends

#118 Farzan

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Inviato 27 marzo 2009 - 19:45


ma ragioni a figa?


Guarda io massimo rispetto per chi si fa il culo per ottenere una vita agiata e una professione che lo gratifichi giorno per giorno, gente che alla mia stessa età s'è già girata il mondo e che al telefono mi dice Domani Devo Andare Un Giorno A New York Per Lavoro. Sono anche loro attori di tutto questo circo. Io il discorso l' ho fatto perché mi pare ci sia una grossa avversione verso le persone con problemi di identità, verso quelli che lavorare è essenzialmente una merda, verso quelli che preferisco vivere giorno per giorno senza fare progetti.


non ho mai scritto qui, non so di cosa stiate parlando, però quoto questo discorso
che poi io lavoro (vabè, adesso no che ho il piede rotto), però il mio pensiero è questo. cioè, ti fai il culo perché vuoi avere una vita splendente? ok, ma non rompere al cazzo agli altri (è un discorso generale)

vabè, ciao, vado a mangiare

a parte che io non lavoro ne ho mai lavorato, e non sono intenzionato a farlo fino alla laurea, qua prima si parlava -perchè dopo un pò il discorso è decentrato- anche degli sforzi che si possono fare e del fatto che tanti di noi oramai valutino sforzi minimi come massimi perchè la vita "va goduta", io in questo frangente sono solamente intervenuto dicendo la mia. gli ho chiesto solo se ragiona a figa perchè parla sempre di figa appena può, di sto parco figa, e allora la domanda era lecita. quindi nel caso specifico non mi pare di avergli rotto il cazzo, ognuno è libero di fare quello che vuole ci mancherebbe ciò non toglie che qualcuno gli possa dire che l'impegno è tutt'altro(e tra l'altro io non gli ho nemmeno detto cosa fare e non fare). a paggio nessuno gli ha detto niente, si è scaldato a caso, ora se si incazza un'altro pò ci posta anche una foto sua con una chiave per ogni figa del parco e poi li è la fine.
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#119 bosforo

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Inviato 27 marzo 2009 - 19:57


Mah io sono pure contento di non aver passato il mio post-liceo spreparando tavoli tutte le sere* e studiandomi libri di diritto tutti i pomeriggi e tutte le sante mattine svegliarmi alle sette e mezza per spararmi cinque ore di lezione, non avrei trovato il tempo per suonare, non avrei trovato il tempo per le ragazze e per le grandi conversazioni fino all' alba, non avrei avuto tempo di leggermi libri coi miei tempi dilatati, di guardarmi un film cento volte, non avrei potuto andare a giocare a calcetto di sera perché ragazzi non posso alle sei e mezza devo essere in pizzeria, e bho credo che queste siano cose altrettanto importanti.

E non dimentichiamoci poi delle tante teste di cazzo che escono dal liceo che vogliono diventare avvocato medico ingnegnere perché mestieri cosificabili e di impatto iconografico, studiano magari come saette e dopo dieci anni sono gli stessi che non mi ascoltano quando tento di spiegare che nella gamba non ho una cheratosi ma qualcosa di diverso, gli stessi che cercano di accaparrarsi la difesa di stupratori di cronachistico richiamo, gli stessi che possiedono una creatività discorsiva e una attività immaginifico-comprensiva che ispira alle migliori performance di uno Speroni.

Ma poi davvero qua si sputa sul piatto personaggistico su cui ondarock stesso c'ha fatto la mangiata, chiedetevi da dove viene un onesto settanta per cento della musica di cui parlate, della letteratura di cui parlate, di tutti i cazzi smizzi smazzi che colorano un pochetto la vostra esistenza, se pensate che lavorando sei ore al giorno tutti i giorni e studiando 5 ore al giorno tutti i giorni facendo 4 ore di università tutti i giorni, se pensate che così facendo sia tanto facile buttare lì una vostra personale descrizione del mondo e godersi le cose più stratosfericamente sublimi degli spazi-tempi in cui viviamo, se pensate che sia facile bho beati voi.

Detto questo, scienze della comunicazione è una merda e due terzi delle facoltà umanistiche andrebbero chiuse (tutte le "interfacoltà, diciamo). Ciòdetto, è pur vero che sapere una cosa è sempre meglio di non saperla, e fare una gerarchia di valore tra una informazione ed un' altra è davvero complicato. Fate lingue, uno perché è bellissimo impararle, due perché quando vi trovate in vacanza all' estero avete più possibilità di costruirvi un parco fighe illimitato.

* ho fatto il cameriere per quasi tre anni, tutti i weekend, non c'è cosa più brutta al mondo. Avrei dovuto farlo tutti i giorni e fottermi così tutto il resto della mia giovinezza, solo per sentirmi economicamente indipendente e producente? Ma sticazzi.

ma ragioni a figa??? comunque bello vivere bene a vent'anni ma secondo me è altrettanto bello vivere bene (nonchè più importante) più in la con l'età. l'età degli sforzi è questa. ad ogni modo l'università è l'alternativa al lavoro, 5+4 non mi sembra tanto.

oh se uno ambisce e c'ha da lavorare per pagarsi le varie cose lo deve fare, se uno invece poi preferisce fare i discorsi fino all'una..


dipende tutto da quanto uno vuole vivere o sopravvivere. passare gli anni migliori ( asd ) con un'ora di tempo libero al giorno per me significa bruciarsi un sacco di attività ricreative, culturali e sì, anche opportunità.
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#120 Guest_Giovanni Drogo_*

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Inviato 27 marzo 2009 - 20:25

In ogni caso mi pare rischioso voler sempre fare i conti in tasca agli altri dicendo cose del tipo "non ce la fai perchè non ti impegni abbastanza, eppoi ti piangi addosso blablabla", mi pare un discorso poco sensibile agli accadimenti nella vita di una persona, che condizionano fortemente le sue volontà e soprattutto la sua forza di volontà.
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#121 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 27 marzo 2009 - 20:37

In ogni caso mi pare rischioso voler sempre fare i conti in tasca agli altri dicendo cose del tipo "non ce la fai perchè non ti impegni abbastanza, eppoi ti piangi addosso blablabla", mi pare un discorso poco sensibile agli accadimenti nella vita di una persona, che condizionano fortemente le sue volontà e soprattutto la sua forza di volontà.


Forse ho perso qualche passaggio, ma si parlava di tendenze generali, mica nessuno si è riferito a qualcuno in particolare del forum.
Mi pare ovvio che ogni storia personale faccia storia a sé, tuttavia non ci vedo nulla di offensivo nell'analizzare un trend generale che è incontestabile, almeno ai miei occhi.
E te lo dice un signor cazzaro, uno che per avere la qualità della vita che ha (ottima), ha rinunciato a guadagnare un bel po' di più (e non si è mai pentito), mica un fanatico di chissà quale arrivismo.
Poi va bè, per approfondire il discorso, dovrei stare qua ore e ore, ma mò vado a farmi un pizza.
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#122 Guest_Giovanni Drogo_*

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Inviato 27 marzo 2009 - 20:42

Ma infatti, non ho mica tacciato nessuno di essere andato sul personale, volevo però slegarmi dalle considerazioni generali per segnalare che in realtà di eccezioni ce ne sono parecchie, e non sono tutte vittima del puro cazzeggio.

Non è il mio caso eh, io cazzeggio alla stragrande.
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#123 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 27 marzo 2009 - 21:06










* ho fatto il cameriere per quasi tre anni, tutti i weekend, non c'è cosa più brutta al mondo. Avrei dovuto farlo tutti i giorni e fottermi così tutto il resto della mia giovinezza, solo per sentirmi economicamente indipendente e producente? Ma sticazzi.


ma ragioni a figa??? comunque bello vivere bene a vent'anni ma secondo me è altrettanto bello vivere bene (nonchè più importante) più in la con l'età. l'età degli sforzi è questa. ad ogni modo l'università è l'alternativa al lavoro, 5+4 non mi sembra tanto.

oh se uno ambisce e c'ha da lavorare per pagarsi le varie cose lo deve fare, se uno invece poi preferisce fare i discorsi fino all'una..


dipende tutto da quanto uno vuole vivere o sopravvivere. passare gli anni migliori ( asd ) con un'ora di tempo libero al giorno per me significa bruciarsi un sacco di attività ricreative, culturali e sì, anche opportunità.


non è che 8-9 ore di studio-lezione-corsi-aggiornamenti-conferenze-seminari-lavoro siano poi così tante; io ormai da anni credo di non studiare mai meno di 6-7 ore al giorno ( un pò perchè mi piace, un pò perchè è necessario per quello che faccio) e sinceramente, calcolando che dormo 7 ore a notte in media, me ne avanzano una 7-8 di tempo libero che non mi paiono così poco e non mi pare di avere mai rinunciato a chissà che...
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#124 Guest_Ortodosso_*

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Inviato 27 marzo 2009 - 21:40

Ma poi soprattutto molti degli stessi che dicono di non rompere il cazzo a chi non si fa il culo* sono gli stessi che implicano che chi invece se lo fa "sopravvive". In assenza della controprova, mi sa molto di autogiustificazione.

Anche la cosa delle opportunità perse mi lascia perplesso, secondo me sono uguali o di più quelle che si perdono perché** si cazzeggia.

* e chi gli rompe il cazzo, si sta solo dicendo che un'altra maniera è possibile

** ref. http://www.overcomin...-by-c.html#more

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#125 Karmasukia

    PATTY PRAVO, AMICIZIA LUNGA

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Inviato 27 marzo 2009 - 22:33

Airfarzan mi dispiace molto che tu ti sia offeso così poco, siccome mi stai veramente noioso e a stento riesco a finire i tuoi post senza farmi venire una elefantite ho pensato - visto che poi l' idiosincrasia è atavicamente reciproca - di bruciare il dialogo in partenza con due serrate cattiverie, non c'ho davvero cazzi di argomentare con te. Detto questo hai ragione, questa cosa del parco fighe (che, tra l' altro, è pura fantasia da sfigato-quale-sono) è ormai vecchia, comincia a diventare ridondante, è che col mio amichetto ci piace tatto dive qvesta cosa.


Bando alle coglionate, a me pareva solo di sentire un certo ostruzionismo verso certe impostazioni come dire esistenziali toh. Se un piscialletto a diciannove anni si vede già a quarant' anni costruire dighe sul vajont e si spara a bolzano a fare ingegneria per studiare come una larva, bravo lui; uno che riesce nelle cose che vuole fare bravo è e bravo rimane, chiccazzo gli dice nulla. Di contro non vedo perché andarsi a studiare tre anni di dicerie-letterarie e di storie-politiche e di sti-cazzinculo, magari con desiderio prospettico di, un giorno, saper maneggiare certe informazioni e fare in modo che altri si innamorino di queste cose, ecco non vedo perché questo debba essere considerato da sfigati, da cazzeggiatori, da gente che siccome non produce allora non contribuisce allora non aiuta allora è nocivo. Che poi, cosa ne si può sapere della storia personale di un essere umano, cosa ne si può sapere delle motivazioni che l' anno spinto a rifutare a-priori una impostazione subito definita della propria carriera lavorativa, insomma si può davvero parlare di "colpa" perché uno non ha i coglioni-testa-concentrazione-spirito per fare il topo da biblioteca straight on to fare legna e in parallelo agire continuamente per crearsi situazioni favorevoli al proprio futuro? E, se uno non è così, allora non è legittimato a iscriversi all' università - un luogo che ti arricchisce mica solo "dando esami", quella è un centesimo della faccenda - o deve essere subito etichettato come cazzeggiatore se si iscrive al Dams e fa esami studiando i listoni di gigiriva in cinema e tv? Io respiro questo tipo di clima da certi post letti. Tutto qua. I discorsi di paradosso sono uno spettinata dal punto di vista logico, non fanno una grinza, validissimi, ma di contro mi pare che manchi un punto che è esterno all' analisi in sè. Ovvero: si può essere produttivi anche con una laurea in scienze della comunicazione? Si può essere utili alla causa-mondo con una laurea umanistica? Bho, io credo di si. Credo di si perché credo negli stereotipi e nei luoghi comuni, credo che - mediamente - quando uno studente, anzi Una Persona che ha voluto iscriversi a Ingegneria Elettronica sia clamorosamente abile in certe dimensioni, una Persona che si iscrive con forza e decisione e grinta a Lettere sia di contro abile in certe altre faccende, e che le due forze devono solo fatte essere complementari.
Il problema non è scienze della comunicazione o scienze per la pace, è il modo in cui una cosa viene fatta studiare e il modo in cui si verificano le competenze. Uno può anche avere la laurea in Calciomercato, va a finire che produrrà giro di soldi andando a lavorare nelle televisioni del cazzo sportive in lombardia. Il problema è che le facoltà sono gestite a cazzo, e chi ne esce fuori uno non ricorda nulla di cosa ha fatto due non ha imparato neanche ad allacciarsi le scarpe perché non ha faticato tre bho vedete voi. L' esperienza erasmus mi ha regalato una cosa preziosissima: i tedeschi. Per quanto sia ristretto il campionario da me preso in esame, considerato che sono sessanta milioni, mi rimane la sensazione di avere di fronte gente coi coglioni tripli, di una saggezza chellevati, spirito di iniziativa, competenze trasversali, capacità di adattamento, esportatori di stile e di Carattere, gente che ci scommetto qui la barba che farà strada e "darà una mano". E cazzo ho conosciuto solo gente che fa lettere lingue e tutto quel porcaio lì. Ma c'è poco da fare, sono diversi da noi, sono uguali ma diversi. Non è quello che studiano, ma come. Punto.

Parlando di ScienzeDellaCom., io il culo al fronte ce l'ho portato, e quello che ho visto non mi è piaciuto affatto, sono stati gli otto mesi peggiori della mia vita. In una mattinata si passava dalla psicologia gestaltica alla sociologia più biecamente pretenziosa, dalla storia della lingua italiana alla definizione di bit fino all' analisi testuale "e poi fate il riassunto". Un lagnoso surrogato del liceo, sono scappato in un' altra fuckoltà - quella che da principio volevo fosse mia - appena mi sono ripreso da quella volta che gettandomi dalla finestra penso provai ad ammazzarmi.
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#126 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 27 marzo 2009 - 22:45

Airfarzan mi dispiace molto che ti sei offeso così poco, siccome mi stai veramente noioso e a stento riesco a finire i tuoi post senza farmi venire una elefantite ho pensato - visto che poi l' idiosincrasia è atavicamente reciproca - di bruciare il dialogo in partenza con due serrate cattiverie, non c'ho davvero cazzi di argomentare con te. Detto questo hai ragione, questa cosa del parco fighe (che, tra l' altro, è pura fantasia da sfigato-quale-sono) è ormai vecchia, comincia a diventare ridondante, è che col mio amichetto ci piace tatto dive qvesta cosa.


Bando alle coglionate, a me pareva solo di sentire un certo ostruzionismo verso certe impostazioni come dire esistenziali toh. Se un piscialletto a diciannove anni si vede già a quarant' anni costruire dighe sul vajont e si spara a bolzano a fare ingegneria per studiare come una larva, bravo lui; uno che riesce nelle cose che vuole fare bravo è e bravo rimane, chiccazzo gli dice nulla. Di contro non vedo perché andarsi a studiare tre anni di dicerie-letterarie e di storie-politiche e di sti-cazzinculo, magari con desiderio prospettico di, un giorno, saper maneggiare certe informazioni e fare in modo che altri si innamorino di queste cose, ecco non vedo perché questo debba essere considerato da sfigati, da cazzeggiatori, da gente che siccome non produce allora non contribuisce allora non aiuta allora è nocivo. Che poi, cosa ne si può sapere della storia personale di un essere umano, cosa ne si può sapere delle motivazioni che l' anno spinto a rifutare a-priori una impostazione subito definita della propria carriera lavorativa, insomma si può davvero parlare di "colpa" perché uno non ha i coglioni-testa-concentrazione-spirito per fare il topo da biblioteca straight on to fare legna e in parallelo agire continuamente per crearsi situazioni favorevoli al proprio futuro? E, se uno non è così, allora non è legittimato a iscriversi all' università - un luogo che ti arricchisce mica solo "dando esami", quella è un centesimo della faccenda - o deve essere subito etichettato come cazzeggiatore se si iscrive al Dams e fa esami studiando i listoni di gigiriva in cinema e tv? Io respiro questo tipo di clima da certi post letti. Tutto qua. I discorsi di paradosso sono uno spettinata dal punto di vista logico, non fanno una grinza, validissimi, ma di contro mi pare che manchi un punto che è esterno all' analisi in sè. Ovvero: si può essere produttivi anche con una laurea in scienze della comunicazione? Si può essere utili alla causa-mondo con una laurea umanistica? Bho, io credo di si. Credo di si perché credo negli stereotipi e nei luoghi comuni, credo che - mediamente - quando uno studente, anzi Una Persona che ha voluto iscriversi a Ingegneria Elettronica sia clamorosamente abile in certe dimensioni, una Persona che si iscrive con forza e decisione e grinta a Lettere sia di contro abile in certe altre faccende, e che le due forze devono solo fatte essere complementari.
Il problema non è scienze della comunicazione o scienze per la pace, è il modo in cui una cosa viene fatta studiare e il modo in cui si verificano le competenze. Uno può anche avere la laurea in Calciomercato, va a finire che produrrà giro di soldi andando a lavorare nelle televisioni del cazzo sportive in lombardia. Il problema è che le facoltà sono gestite a cazzo, e chi ne esce fuori uno non ricorda nulla di cosa ha fatto due non ha imparato neanche ad allacciarsi le scarpe perché non ha faticato tre bho vedete voi. L' esperienza erasmus mi ha regalato una cosa preziosissima: i tedeschi. Per quanto sia ristretto il campionario da me preso in esame, considerato che sono sessanta milioni, mi rimane la sensazione di avere di fronte gente coi coglioni tripli, di una saggezza chellevati, spirito di iniziativa, competenze trasversali, capacità di adattamento, esportatori di stile e di Carattere, gente che ci scommetto qui la barba che farà strada e "darà una mano". E cazzo ho conosciuto solo gente che fa lettere lingue e tutto quel porcaio lì. Ma c'è poco da fare, sono diversi da noi, sono uguali ma diversi. Non è quello che studiano, ma come. Punto.

Parlando di ScienzeDellaCom., io il culo al fronte ce l'ho portato, e quello che ho visto non mi è piaciuto affatto, sono stati gli otto mesi peggiori della mia vita. In una mattinata si passava dalla psicologia gestaltica alla sociologia più biecamente pretenziosa, dalla storia della lingua italiana alla definizione di bit fino all' analisi testuale "e poi fate il riassunto". Un lagnoso surrogato del liceo, sono scappato in un' altra fuckoltà - quella che da principio volevo fosse mia - appena mi sono ripreso da quella volta che gettandomi dalla finestra penso provai ad ammazzarmi.

Credo che il tuo post sia molto condivisibile nella seconda parte: l'importante non è cosa si fa ma come; ciò detto quando nella prima parte fai la tua tirata proumanistica* manchi un pò il punto, che penso si possa riassumere così: non importa se sei ingegnere o filologo, l'importante è che inizi a germanizzarti, e cioè a farti il culo, ad ampliare la tua formazione anche e soprtattutto parallelamente ai corsi fast-food da 30 ore cagate.

*ps: prima di essere tacciato di essere un arido scientista: io sono quasi-archeologo (nel senso che faccio il lavoro e mi pagano più o meno come un muratore rumeno in nero)
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#127 Man-Erg

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Inviato 27 marzo 2009 - 22:56

Ma poi soprattutto molti degli stessi che dicono di non rompere il cazzo a chi non si fa il culo* sono gli stessi che implicano che chi invece se lo fa "sopravvive". In assenza della controprova, mi sa molto di autogiustificazione.


ma anche no
uno non è libero di mandare la propria vita a puttane, senza che qualcuno venga a dirgli come bisogna vivere? asd
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Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
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#128 Karmasukia

    PATTY PRAVO, AMICIZIA LUNGA

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Inviato 28 marzo 2009 - 00:00

E comunque Airfarzan rileggendo il tuo post (ti ho detto, ho difficoltà a finirli, dovresti scrivere Quei Libri Lì tu) mi pare proprio che non hai capito na pertica, vabhé che sparo una bella manciata di coglionate ecc ecc, ma prendere a pretesto la battuta sulle ragazze per dire che imposto la mia vita in quel modo bho mi pare davvero insensato e disonesto - va da sè che standoti sul cazzo non puoi comportarti altrimenti- 1 perché erano battute che per quanto sceme tali rimangono 2 perché comunque non erano sicuramente il centro discorsivo e concettuale del post. Da qui ti rilancio l' invito a evitare di quotarmi, 'n altra volta.

E comunque chi cazzo si incazza chi, a voi studentelli impomatati di medicina* basta sentire un paio di morfemi con qualche ZZZ di troppo e pensate che uno sia lì con gli occhi furenti e il tremens alla mano pronti a fare a botte, ma chiaro, voglio dire, leggete ma non sapete leggere.


* è sfiga mia o è solo una pura circostanza che in tutta la mia vita ho trovato solamente un dottore che fosse interessato veramente ai problemi fisici da cui ansie mentali che andavo raccontandogli, uno solo che mettesse in dubbio le proprie diagnosi, uno solo che regalasse un sorriso e una pacca convinta prima che levassi le tende? D' altra parte il dono filantropo della sensibilità per chi ti sta di fronte è una cosa molto molto molto rara, e non sono cose che ti insegnano ad Anatomia 1.
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#129 100000

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Inviato 28 marzo 2009 - 10:01

Io quoto un po' tutte le parti serie degli ultimi post di paggio.
L'ultimo meno, il penultimo di più.
Dovremo lavorare fino a che morte non ci separi dalla vita, se si può evitare non capisco perchè iniziare il prima possibile, magari compromettendo anche studi, divertimento o quant'altro? Detto questo, anche a me scoccia molto fare il mantenuto e vorrei tanto non stare lì a chiedere il cinquantone ai miei quando sono a corto di soldi, ma ad esempio per me lavorare significherebbe necessariamente rinunciare a qualcosa (e non dò solo colpa all'università, è proprio il mio stile di vita un po' impegnato).
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#130 Farzan

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Inviato 28 marzo 2009 - 10:47

E comunque Airfarzan rileggendo il tuo post (ti ho detto, ho difficoltà a finirli, dovresti scrivere Quei Libri Lì tu) mi pare proprio che non hai capito na pertica, vabhé che sparo una bella manciata di coglionate ecc ecc, ma prendere a pretesto la battuta sulle ragazze per dire che imposto la mia vita in quel modo bho mi pare davvero insensato e disonesto - va da sè che standoti sul cazzo non puoi comportarti altrimenti- 1 perché erano battute che per quanto sceme tali rimangono 2 perché comunque non erano sicuramente il centro discorsivo e concettuale del post. Da qui ti rilancio l' invito a evitare di quotarmi, 'n altra volta.

E comunque chi cazzo si incazza chi, a voi studentelli impomatati di medicina* basta sentire un paio di morfemi con qualche ZZZ di troppo e pensate che uno sia lì con gli occhi furenti e il tremens alla mano pronti a fare a botte, ma chiaro, voglio dire, leggete ma non sapete leggere. competitività è un disonore?


* è sfiga mia o è solo una pura circostanza che in tutta la mia vita ho trovato solamente un dottore che fosse interessato veramente ai problemi fisici da cui ansie mentali che andavo raccontandogli, uno solo che mettesse in dubbio le proprie diagnosi, uno solo che regalasse un sorriso e una pacca convinta prima che levassi le tende? D' altra parte il dono filantropo della sensibilità per chi ti sta di fronte è una cosa molto molto molto rara, e non sono cose che ti insegnano ad Anatomia 1.

si è esatto spari una marea di stronzate, radicate nel profondo proprio. speri di far passare il tuo discorso parlando di "oh uno non può scegliere quello che vuole"?? ma sì scegli quel cazzo che vuoi! sapresti dimostrarmi allora come si applicano la maggior parte degli studenti di quelle aree? come si può essere utili, se come dici te, agli esami qualcosa sul libretto te lo scrivono sia che tu dica o non dica, ed uscendo dall'università non hai imparato niente? competitività è un disonore? e comunque il problema non è il corso in sè ma è esattamente come dici te il modo in cui un corso viene gestito. ma se quel corso viene gestito di merda allora il problema nello specifico passa esattamente a quel corso li.
poi smettila di paragonare quelli che studiano un pò a larve rinsecchite sulla sedia, gente fissata, senza hobby, asessuati e quant'altro, è da fuori di testa, veramente ideologie da bassa lega siamo rimasti al secchione di scuola qua.

tornando sulle tue questioni, ti invito a non fare il furbo, non girare la frittata e smettila di fare il poveretto.



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#131 Guest_Ortodosso_*

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Inviato 28 marzo 2009 - 10:59

...


Cose da me scritte in precedenza che a tuo parere mancano, ma evidentemente non è così:

E' la via maestra non per qualche ragione intrinsecamente ontologica, solo perché è di fatto lo studio che ti permette più flessibilità in termini di master e di mercato del lavoro: è il più accettato. Se il più accettato fosse filologia romanza, ti consiglierei quello.


il successo dipende molto di più dalla persona che dalla facoltà che frequenta


ripeto che come fai qualcosa è svariate volte più importante di cosa fai. Anche in questo caso, siccome è facile e comodo evitare di pensare ad un asse che richiede sforzo continuo (il come) si preferisce concentrarsi su scelte puntuali che non richiedono di farsi il culo (il cosa)


Mai sostenuta una superiorità di alcune facoltà su altre. Se uno sa cosa fare, vi si deve lanciare in maniera ossessiva, fino a diventare troppo bravo per essere ignorato*. Il punto di partenza qui era uno che non sapeva cosa fare, in quel caso io consiglio di fare ciò che permette di rinviare la scelta a quando si sarà più preparati** senza precludersi alcuna possibilità. E' un suggerimento tattico, non strategico. Nel mondo dei grandi gente laureata in humanities e gente laureata in scienze lavora insieme sulle stesse cose: i bravi con i bravi, le mezze seghe con le mezze seghe, il taglio è trasversale.

* ref. Jerry Lewis ai giovani comici che gli chiedevano come si fa a diventare Jerry Lewis:"Be too good to be ignored"; ref. Eddie 'Fast' Felson ne Il Colore dei Soldi:"Se sei il più bravo di tutti a fare qualcosa, qualsiasi cosa, ricchi ci si diventa, è tutto facile".

** in questo la rovina sono le scuole medie inferiori e superiori, vere incubatrici per imbecilli messe su non per gli studenti ma per dare lavoro pubblico ad orde di falliti. La possibilità di non potersi scegliere singole classi al liceo è aberrante. Ogni volta che leggo un ventenne qui su Ondarock che se ne esce con l'idea del "mercato sì, ma regolato, temperato negli eccessi, sociale" mi viene da piangere.
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#132 Guest_Giovanni Drogo_*

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Inviato 28 marzo 2009 - 11:05

Ogni volta che leggo un ventenne qui su Ondarock che se ne esce con l'idea del "mercato sì, ma regolato, temperato negli eccessi, sociale" mi viene da piangere.


Scusate se rischio di andare totalmente OT, ma perché? Nella fattispecie, penso di essere uno di quei giovani che ti fa piangere, però se non spieghi il tuo punto di vista non posso capire manco in cosa sbaglio. Per esempio, l'ipotesi della Decrescita per te è così insostenibile?
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#133 bebo

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Inviato 28 marzo 2009 - 11:10

...

i bravi con i bravi, le mezze seghe con le mezze seghe, il taglio è trasversale

Il mio ex prof del seminario 'manager recruiting: inserimento e performance'* una volta disse una frase del genere, però da uomo imbruttito dalla vita ma ancora lucidamente cinico, annotò che "due mezze seghe assieme fanno una sega, fatevi i vostri conti".


* il nome sborone preannunciò un seminario da pazzi scellerati.
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#134 mongodrone

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Inviato 28 marzo 2009 - 11:14

Io il discorso l' ho fatto perché mi pare ci sia una grossa avversione verso le persone con problemi di identità, verso quelli che lavorare è essenzialmente una merda, verso quelli che preferisco vivere giorno per giorno senza fare progetti. Era un discorso di difesa a questa tipologia di gens, non di attacco alla parte contraria.


ah, stavi parlando di me dunque.  comunque i problemi di identità ce li hanno palesemente quelli che hanno progetti e ambizioni, non gli altri.  asd
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#135 BillyBudapest

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Inviato 28 marzo 2009 - 11:34


Ogni volta che leggo un ventenne qui su Ondarock che se ne esce con l'idea del "mercato sì, ma regolato, temperato negli eccessi, sociale" mi viene da piangere.


Scusate se rischio di andare totalmente OT, ma perché? Nella fattispecie, penso di essere uno di quei giovani che ti fa piangere, però se non spieghi il tuo punto di vista non posso capire manco in cosa sbaglio. Per esempio, l'ipotesi della Decrescita per te è così insostenibile?


perchè ancora non gli è bastato.

vuole ancora qualche altra randellata in piena faccia.
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#136 Guest_Giovanni Drogo_*

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Inviato 28 marzo 2009 - 13:13



Ogni volta che leggo un ventenne qui su Ondarock che se ne esce con l'idea del "mercato sì, ma regolato, temperato negli eccessi, sociale" mi viene da piangere.


Scusate se rischio di andare totalmente OT, ma perché? Nella fattispecie, penso di essere uno di quei giovani che ti fa piangere, però se non spieghi il tuo punto di vista non posso capire manco in cosa sbaglio. Per esempio, l'ipotesi della Decrescita per te è così insostenibile?


perchè ancora non gli è bastato.
vuole ancora qualche altra randellata in piena faccia.


Il punto secondo me è riconoscere un'idea e un'opinione plausibile rispetto ad una sbagliata a livello proprio tecnico, quindi sono sempre disposto a cambiare idea nel momento in cui la motivazione che invalida la mia idea sia di carattere prettamente tecnico, non nel caso che si tratti semplicemente di modi di vedere diversi.

Poi secondo me a volte può essere utile anche per le persone eccellenti nel proprio campo abbassare la sguardo, riconoscere anche l'umiltà come dote, e non secondaria, perchè la storia dimostra che anche i migliori se tengono sempre alto lo sguardo finiscono per inciampare, e non essere poi così meglio rispetto agli altri. Il confronto con gente di estrazione e di capacità diversa dalle tue (che stiano più in alto o più in basso), aiuta sempre ad arricchire la propria posizione e la propria visione delle cose, anche questo sarebbe utile capirlo, ma purtroppo c'arrivano in pochi. La divisione tra grandissimi e mezze seghe viene superata dalle persone che oltre ad avere capacità intellettuali e intraprendeza, possiedono anche il dono della sensibilità e della comunicabilità con gli altri, e per me i veri grandi son proprio questi.
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#137 BillyBudapest

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Inviato 28 marzo 2009 - 13:39

ad ogni modo, al di là delle battute, dal mio punto di vista "il mercato ben temperato" non è fattibile - tecnicamente.

perchè a lui susciti la lacrima facile non so - ma ho la vaga impressione sia per un altro, ben differente, motivo.
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#138 BillyBudapest

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Inviato 30 marzo 2009 - 09:36

"ed ecco spiegati molti casi di nevrosi!".
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#139 Mighty Joe Moon

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Inviato 30 marzo 2009 - 10:26

Maddai 7 pagine per parlare di aria fritta maddai  asd
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#140 keith

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Inviato 31 marzo 2009 - 17:05

Maddai 7 pagine per parlare di aria fritta maddai  asd


ahahah fantastico come questo post abbia ammazzato la discussione. asd

Il mio punto di vista per quanto ve ne possa fregare è piuttosto allineato con quello di Paggio: se eccelli nel tuo campo, se sei il migliore o tra i migliori, allora avrai successo, qualunque sia l'università che hai scelto.
D'altro canto è innegabile che chi sceglie una facoltà tipo quella che ho frequentato io (Ing. Gestionale) oppure Economia, possa avere molte più possibilità di lavoro rispetto ad un laureato in Scienze della comunicazione pur non essendo al top.
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#141 bebo

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Inviato 09 luglio 2009 - 11:47

bebo, perdonami, dissento fortemente, il mio corso di studi vede ottimi professori, preparatissimi che lavorano con passione ed io mi faccio il mio culo di passione e dedizione per dare gli esami.
Rispetto al lms di roma e rispetto alle mie esperienze anche in altra università oltre la sapienza, devo dire che bologna, per me, è perfetta.
Un microcosmo, il mio dipartimento, dove hai la possibilità di stare in contatto con i tuoi professori e scambiare opinioni e a me questo tipo di umanità, all'interno del sistema accademico piace molto.
Poi che sia una delle ultime università su scala mondiale, onestamente non mi interessa. La scuola nazionale di cinema a roma prende un regista all'anno che spesso (non sempre) coincide con un ottimo cognome, l'accademia silvio d'amico era un pò troppo palestra per me, dunque bologna, per la mia personale passione e per gli insegnamenti previsti l'ho trovata perfetta e assolutamente poco dispersiva. Hanno fatto una rassegna di Cinema fino all'altro ieri con le palle roboanti...non si trovano ovunque, non si trova ovunque una cineteca di queste proporzioni e ricchezza.

Delle altre facoltà non saprei spendere una parola.

Anche psicologia col suo dipartimento di psico. del lavoro, che frequentavo, è tra le migliori d'europa (anche le neuroscienze brillano). Ma il resto? La qualità dell'istruzione nella altre facoltà? A me piace l'unibo, come ambietne puoi trovare "casa" tranquillamente, sentirti a tuo agio. Ma come è organizzata? Perchè durante l'ultimo anno di propedeutica i.e. avevo 14 esami di cui 8 idoneità da 3 crediti?
L'unibo non fa schifo, infatti per un italiano è ok, anzi è una buoan scelta, ma se uno avesse l'ambizione di essere tra i migliori? L'unibo garantisce la doverosa possibilità di eccellere -in quanto università, in quanto università più antica del mondo- in pochissimi ambiti. Tra cui, di certo, non lettere moderne.
Oh, poi a me dispiace un sacco perchè bologna la amo visceralmente, però son dati di fatto!

se vabè bebo, allora per te bisognerebbe per forza andare cheneso a studiare economia a Harvard asd

Se sei una persona capace tutte le università del mondo mettono a disposizione posti per studenti provenienti dall'estero. Io provai ad entrare a Yale al mio secondo anno di unibo e hanno detto che dovevo migliorare, ma se mi prendevano con lo stipendio dei miei mi avrebbero finanziato l'80% del corso e dato una camera. Il meglio al mondo è fatto apposta per chi pensa, desidera, ambisce, ad essere tra i migliori, il che non vuol dire tirarsela, ma semplicemente investire sull'unica cosa che una persona senza reddito ha: sé stesso.
A me piacerebbe, ma è pura illusione, che un parigino dicesse "cazzo, quasi quasi un anno di ricerca a Cesena con i regaz dell'unibo me la farei, perchè spaccano i culi", purtroppo però è vero il contrario nonostante noi regaz lavoristi di Cesena vantiamo ottimi rating.

Qui c'è il ranking:
http://www.topuniver...s/fullrankings/
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#142 Guest_Ortodosso_*

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Inviato 09 luglio 2009 - 12:12

Il meglio al mondo è fatto apposta per chi pensa, desidera, ambisce, ad essere tra i migliori, il che non vuol dire tirarsela, ma semplicemente investire sull'unica cosa che una persona senza reddito ha: sé stesso.


Provo sentimenti nei tuoi confronti.

La ridicolizzazione sistematica dell'ambizione ("ah sì, ma lui è un genio", "ah sì ma non me lo posso permettere", "ah sì ma l'altro è favorito", "ah sì ma il mondo è ingiusto") è il male e il limite principale dell'Italia.

I'm not saying there's no such thing as genius. But if you're trying to choose between two theories and one gives you an excuse for being lazy, the other one is probably right.


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#143 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 09 luglio 2009 - 13:30

Boh, io nel mio piccolo provai a entrare alla Normale (davvero improponibile) e al S.Anna, test scritto più umano anche se comunque molto selettivo. Dopo essere entrato fra i 20 passati al colloquio orale, non rientrai fra i 10 selezionati nella scuola - l'interrogazione di fisica fu terribile, probabilmente mi sarebbe servito un mesetto di studio mirato che - inutile dire - non avevo fatto, prendendo la cosa troppo alla leggera. Alla fine (anche abbastanza deluso dall'esclusione) mi iscrissi a inginf @unifi e ora faccio la ls al polimi, anche se sono abbastanza perplesso sul futuro.

Un appunto personale. C'è da dire che vivere nella 'provincia' italiana ti danneggia, non tanto nella preparazione (anzi il mio liceo era ottimo), ma proprio nelle opportunità che ti si presentano e nella consapevolezza di quello che puoi fare. Provincialismo, appunto. Ambizioni poche, chiusura mentale assoluta, sembra tutto così "lontano", "impossibile", "ma chi te lo fa fare", o, appunto, "ma quello è un genio", "ci vuole i soldi", informazioni frammentarie e imprecise. E per pensare di fare qualcosa di diverso ci vogliono o due genitori che ci vedono lungo e hanno le palle di costringerti a fare e tentare (anche se magari preferirebbero che rimanessi ancora con loro) o veramente un'ambizione e forza di volontà che probabilmente non ho ora, figuriamoci se le avevo a 18 anni. La prima volta che incontrai qualcuno della mia età davvero motivato a fare cose (per me) interessanti è stato quando andai alle finali nazionali delle Olimpiadi di matematica a Cesenatico.. in quinta superiore.

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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#144 botty

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Inviato 09 luglio 2009 - 14:12

Anche psicologia col suo dipartimento di psico. del lavoro, che frequentavo, è tra le migliori d'europa (anche le neuroscienze brillano).


Sì, ma nella ricerca. Io non l'ho frequentata ma da quello che ho potuto vedere nelle innumerevoli amiche che hanno studiato lì in questi anni la didattica è terrificante. Voti alle stelle, programmi sempre sugli stessi tre argomenti, esami a crocette con una domanda aperta sempre uguale per tutti gli appelli. Sono rimasta a bocca aperta quando una mia amica mi ha detto che stava studiando per l'esame sull'anatomia del cervello (aveva un nome particolare ma ora non ricordo), e alla mia richiesta di farmi vedere il libro di testo dato che stavo facendo anch'io all'epoca un laboratorio di neuroetica mi ha mostrato una cretinata semidivulgativa del tipo "dove portano le neuroscienze", stessa cosa quando ho chiesto a un'altra sua compagna di corso informazioni su Lacan e lei mi ha guardata con aria interrogativa perché non l'aveva mai sentito (e qualche tempo dopo c'è stata la stessa identica scena con protagonista Phineas Gage). Oppure quando sento che un'amica di mia sorella la chiama in lacrime perché deve fare l'esame di statistica e non ha capito due cose difficilissime, la media e la moda. Ed è tutta gente con la media del 29, che all'università va di gran lunga molto meglio che alle superiori pur essendo rimasta nello stesso ambito (come fanno a non farsi delle domande?). Per non parlare poi di scienze della formazione e dell'educazione che sono un vero e proprio pollaio. Mi viene da pensare che se nel dipartimento di psico del lavoro spaccano i culi ci riescono nonostante la formazione traballante che hanno avuto. Sinceramente quando vedo questi ragazzi che si lamentano dell'esame troppo pesante perché devono vedere addirittura ben sei film o mandare a memoria 50 parole in inglese da trascrivere foneticamente, tutto questo per cinque o anche dieci crediti, mi dispiace per loro perché basterebbe solo un attimo di autocoscienza per capire che quel tipo di formazione è una barzelletta che danneggia loro per primi. I professori quotati e carrierati ce li abbiamo, i ricercatori pure, ma a quanto pare gli studenti devono rimanere ignoranti, e per fare qualcosa di buono devi beccare per puro culo il professore giusto e non è detto che ti riesca.

Il problema dell'ambizione è che di solito chi ce l'ha non ha una visione obbiettiva di sé stesso e delle sue capacità (tra l'altro proprio in uno dei libri di una delle ragazze di cui sopra una volta avevo letto che solo i depressi vedono obbiettivamente i loro punti di forza e le loro debolezze, mentre le persone sane si vedono leggermente meglio di quanto in realtà siano, poi io di psicologia so un cazzo quindi boh). Se l'ambizioso fosse anche una persona capace di dire, in un qualsiasi momento "ok, adesso basta ambire, perché mi rendo conto che le mie capacità non mi concedono altro" l'ambizione sarebbe un elemento auspicabile in chiunque, ma a quanto pare deve mancare di senso di realtà e aspirare non al massimo da lui raggiungibile ma al massimo del massimo, o meglio al gradino superiore alle sue capacità. Conosco una persona che sta facendo fatica a finire la Bocconi (nel senso che proprio non riesce a passare gli esami non perché non ha studiato ma perché non ci arriva) ma ancora pensa alla favola della classe dirigente del futuro e non vede l'ora di farne parte, io un po' invidio questa tipologia di persona perché sembra non si renda conto dei suoi limiti e quindi vive come non ne avesse ma allo stesso tempo non so se mi piacerebbe vivere da illusa.
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#145 Guest_JackNapier_*

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Inviato 09 luglio 2009 - 14:23

non so se mi piacerebbe vivere da illusa.


tanto non sapresti di esserlo  asd. No, non scherziamo, vivere da illusi è la cosa migliore.
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#146 mongodrone

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Inviato 09 luglio 2009 - 14:29

un po' come Zenga
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#147 juL fu Sig.M.

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Inviato 09 luglio 2009 - 14:30

Il problema dell'ambizione è che di solito chi ce l'ha non ha una visione obbiettiva di sé stesso e delle sue capacità (tra l'altro proprio in uno dei libri di una delle ragazze di cui sopra una volta avevo letto che solo i depressi vedono obbiettivamente i loro punti di forza e le loro debolezze, mentre le persone sane si vedono leggermente meglio di quanto in realtà siano, poi io di psicologia so un cazzo quindi boh

Esiste anche l'estremo opposto...

Il disturbo di personalità istrionico mi pare (DSM IV) specifica tra le altre cose che la sicurezza in se stessi BEN oltre il ragionevole a volte porta queste persone ad occupare posti di potere o a realizzare dei veri e propri exploit partendo dal nulla (e rimanendo nulla).

E poi qua si potrebbe finire nel campo delle profezie che si autoadempiono e si finisce a dar ragione a paraorto...
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#148 botty

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Inviato 09 luglio 2009 - 14:38

Sì certo ma per quanto riguarda le profezie che si autoadempiono c'è solo l'alterazione dell'ambiente che influenza in un modo o nell'altro lo sviluppo, no? Cioè, tu vorresti un medico col disturbo che hai descritto? Una "vittima" dell'effetto pigmalione invece dal punto di vista clinico non ha problemi. Non so se mi sono spiegata ma non ho molta voglia di scrivere nonostante l'argomento mi interessi molto quindi se mi hai capita mi fai un gran favore :D
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#149 Guest_JackNapier_*

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Inviato 09 luglio 2009 - 14:39

un po' come Zenga


eh, esatto  asd.
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#150 juL fu Sig.M.

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Inviato 09 luglio 2009 - 14:41

le profezie che si autoadempiono c'è solo l'alterazione dell'ambiente che influenza in un modo o nell'altro lo sviluppo, no?

si, vedi caso delle bambine meno brillanti a scuola e bla bla bla bla...

boh non so se è contemplata l'autoprofezia.. si fa tanto per farsi due seghe mentali...
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