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Il mio articolo su Gaza


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5 replies to this topic

#1 DONBRIZIO

    Roadie

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Inviato 11 febbraio 2009 - 22:07

Il mio articolo su Gaza pubblicato da IMGPRESS.... Che ne pensate, ragazzi?
Infierite, tanto sono abbbituato a critiche critiche e ancora critiche.... Ciao. Fabrizio Capo

http://www.imgpress....715&idsezione=4
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#2 Guest_runciter_*

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Inviato 12 febbraio 2009 - 09:05

mi sembra equilibrato, non sono d'accordo su tutto ma è certamente più veritiero della roba che ci viene propinata dai mezzi d'informazione "classici" (che ormai immagino siano più o meno tutti controllati dalla mafia sionista).

qualche tempo fa hamas aveva dichiarato di essere disposta a riconoscere israele entro i confini del '67, ma nessuno se ne ricorda più perché un immediato raid israeliano, con vittime innocenti annesse, zittì subito chi credeva in una soluzione pacifica.

i razzi sparati (senza nessuna conseguenza) subito prima dell'attacco non mi risulta siano stati rivendicati da hamas, che di solito non si fa problemi, e potrebbero benissimo essere stati lanciati da valenti mossadini in maschera.

i massacri di gaza erano stati pianificati mesi prima, così come i bombardamenti in libano.
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#3 Guest_Giovanni Drogo_*

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Inviato 12 febbraio 2009 - 12:45

Gran bell'articolo, si legge con facilità e si pone in maniera equidistante sia rispetto alla parte israeliana che rispetto a quella palestinese.

Una domanda a chi ne sa più di me: ma questa continua ansia da bombardamento che porta addirittura ad autocolpirsi dando poi la colpa al vicino per avere la scusa di attaccarlo, non ha nessuna connessione con i fatturati delle multinazionali di armi? Lo chiedo perchè mi sembrano delle tattiche talmente ridicole che mi viene il dubbio non siano finalizzate ad un accordo economico sotterraneo legato al profitto sugli armamenti. Se ci sono fonti che parlano di qualcosa di questo genere mi piacerebbe leggerle, sempre che non sia solo frutto della mia fantasia.
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#4 ouspen

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Inviato 12 febbraio 2009 - 15:30

l'articolo non è male. riguardo agli attentati palestinesi 'indiscriminati' vorrei però far notare una cosa: in Israele esiste la coscrizione obbligatoria per tutti, maschi e femmine (soltanto gli studenti rabbinici sono esentati). inoltre tutta la popolazione israeliana adulta è 'riservista' e in quanto tale richiamabile sotto le armi in qualsiasi momento; anche a gaza sono stati inviati migliaia di riservisti a sostegno delle truppe regolari. per un palestinese quindi non esiste civile israeliano che non sia anche un militare, membro di quello tsahal che massacra e sevizia il suo popolo. gli 'orroristi' palestinesi, per quanto possa sembrare strano, intendono colpire obiettivi militari quando si fanno esplodere sugli autobus che fanno la spola tra la città e le basi...militari. nella logica dello scontro israelo-palestinese si tratta quindi di combattenti che uccidono altri combattenti, con tutta la brutalità che ciò comporta.
forse la soluzione del conflitto è nelle mani di quei soldati e generali israeliani che, in numero crescente, rifiutano di prestare servizio nei territori occupati; e di quella parte di società civile che li sostiene.

anche se a guardare i risultati delle elezioni c'è poco da gioire.
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#5 DONBRIZIO

    Roadie

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Inviato 12 febbraio 2009 - 23:25

Grazie dell'apprezzamento ragazzi... non so se esiste una bibliografia sull'argomento che hai citato. Io mi permetto di consigliarti un breve e bellissimo saggio di Susan Sontag che si chiama "Davanti al dolore degli altri"... la tesi sostenuta è molto interessante ed a mio avviso veritiera..... Non so se c'entra il commercio di armi.... secondo me è proprio una strategia psicologica atta a terrorizzare, utilizzata anche agli inizi del secolo, in un tempo molto distante dall'odierno, soprattutto sotto il profilo economico, quando le multinazionali delle armi non esistevano, le fabbriche belliche erano nazionali e quindi non ci poteva essere un interesse particolare in tal senso... Alcune teorie del complotto (Loose Change ad esempio) addirittura sostengono che anche l'attentato dell'11 settembre alle torri gemelle sia stato orchestrato dallo staff di Bush per giustificare un attacco su larga scala all'Afghanistan e all'Iraq..... anche in quel caso serviva il pretesto ideologico......
Non sono d'accordo con ouspen sulla giustificazione a tutti i costi del terrorismo palestinese, mi sa di sinistrismo esasperato. La motivazione che tutti gli israeliani vengono visti dai palestinesi come guerrieri perchè tutti potrebbero essere chiamati a combattere come riservisti mi sembra sinceramente allucinante. In primo luogo perchè ciò potrebbe accadere in ogni stato in guerra, anche in Italia. Tutti allo scoppio di una guerra entro i confini nazionali potrebbero essere richiamati o arruolati per la prima volta donne comprese. Il professionismo è un professionismo in tempo di pace, sicuramente non in grado di far fronte ad una guerra di grandissime proporzioni in territorio nazionale. Ma anche volendo sorvolare su ciò..... e i bambini che sono sull'autobus, e gli obiettori, e gli ebrei contrari alla politica del governo israeliano? Tu sai che anche le vittime palestinesi di un attentato di hamas vengono viste come necessarie a una causa che comunque avrebbero spiritualmente sostenuto? Questa libertà di decidere della vita di altre persone mi sembra vergognosa. Il mio articolo cerca di spiegare proprio questo, la cosa che vuole evitare è appunto la lotta barbara contro il "qualunque", contro l'indiscriminato, contro il "Nemico" per definizione, che non ha un nome nè un volto.
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#6 ouspen

    mainstream Star

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Inviato 13 febbraio 2009 - 11:45

Non sono d'accordo con ouspen sulla giustificazione a tutti i costi del terrorismo palestinese, mi sa di sinistrismo esasperato.


descrivere uno stato di cose non significa giustificarlo. ho forse scritto W il terrorismo palestinese, onore ai martiri, allah akbar e cose del genere? non me ne sono accorto. comunque, quello che tu ritieni allucinante, purtroppo è la realtà, con la quale certi discorsi da anima bella dovrebbero misurarsi. Israele è uno stato militarizzato, in guerra permanente per conto dell'imperialismo occidentale (e qui mi spiace urtare la tua sensibilità, dando prova di un certo sinistrismo esasperato), che usa i suoi giovani e meno giovani cittadini per aggredire e massacrare un popolo 'di troppo'. carne da cannone come nelle migliori tradizioni. lo stato sionista sa fin troppo bene che le sue azioni possono produrre determinate risposte, le mette in conto. conosce la storia.
"Se fossi stato un giovane palestinese avrei scelto di diventare un terrorista". questa è di Ehud Barack. anche lui giustifica il terrorismo palestinese ad ogni costo?

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