Temi ricorrenti nell'arte
#1
Inviato 01 febbraio 2009 - 11:28
Inizio con Susanna e i vecchioni, tratto da un episodio della Bibbia, nel quale si narra di una bellissima fanciulla di nome Susanna, accusata ingiustamente di adulterio, per non avere ceduto alle pretese lussuriose di due vecchi giudici.
Questo è di Artemisia Gentileschi, come sempre molto attenta al tema del sorpruso sessuale...
Guido Reni.
Anthony Van Dick
Tintoretto
#2 Guest_Giovanni Drogo_*
Inviato 01 febbraio 2009 - 11:38
Non so se può essere a tema con il filo conduttore che hai individuato, ma anche le numerose rappresentazioni del ratto delle sabine penso siano pertinenti:
nicolas poussin
Luca Giordano (questo quadro mi piace un sacco)
La scultura di Jean de Bolougne posta in piazza dei signori a Firenze.
Ovviamente però si tratta di un soggetto che si presta ad una rappresentazione leggendaria e mitica, spesso quasi esasperata.
#3
Inviato 01 febbraio 2009 - 11:43
Bel topic.
Non so se può essere a tema con il filo conduttore che hai individuato, ma anche le numerose rappresentazioni del ratto delle sabine penso siano pertinenti:
Grazie.Non ho dato una direzione precisa, ognuno di noi cercherà un tema ricorrente, magari cercando di far notare anche le differenze tra un artista e un altro.
#4
Inviato 01 febbraio 2009 - 12:36
Pietà di Delacroix
e
Pietà di Van Gogh
#5
Inviato 01 febbraio 2009 - 13:37
Il racconto dell'uccisione di Oloferne, simbolo della potenza pagana, da parte di Giuditta, che incarna invece la fedeltà del popolo ebraico, è narrato nel libro apocrifo di Giuditta. Giuditta, dopo aver sedotto il generale nemico Oloferne, lo colpisce ubriaco, dopo un banchetto. La sua testa diviene trofeo da portare ai suoi, esposta sulle mura di Betulia.
E' incredibilmente evidente il cambio rivoluzionario imposto dal Caravaggio, da cui la Gentileschi trae ispirazione.
TIZIANO VECELLIO - 1515
TINTORETTO - 1579
Paolo Caliari detto il Veronese - 1580 circa
Caravaggio - 1599
Artemisia Gentileschi â?? 1620 -
#6
Inviato 01 febbraio 2009 - 15:57
Marco Aurelio
Cangrande della Scala
Guidoriccio da Fogliano (Simone Martini)
Giovanni Acuto (Paolo Uccello)
Gattamelata (Donatello)
Niccolò da Tolentino (Andrea del Castagno)
Bartolomeo Colleoni (Andrea del Verrocchio)
Carlo V (Tiziano)
Carlo I (Van Dyck)
Felipe IV (Pietro Tacca)
Costantino (Gian Lorenzo Bernini)
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#7
Inviato 01 febbraio 2009 - 16:50
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#8
Inviato 01 febbraio 2009 - 20:33
Giuditta e Oloferne
Artemisia Gentileschi â?? 1620 -
Questo quadro è di una violenza inaudita, sconvolgente. Penso ce ne siano ben pochi altri di cosi forte impatto.
Incredibile il volto della donna che guarda Oloferne, è di una serenità inumana, di fronte a tale orrore.
#9
Inviato 01 febbraio 2009 - 23:14
sul tema di cavallo e cavaliere manca uno che ci si è dedicato tantissimo, Marino Marini.
Mio concittadino, fra l'altro...
Non l'ho citato soltanto perchè mi ero limitato ai "monumenti equestri".
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#10
Inviato 02 febbraio 2009 - 08:50
Giuditta e Oloferne
Artemisia Gentileschi â?? 1620 -
Questo quadro è di una violenza inaudita, sconvolgente. Penso ce ne siano ben pochi altri di cosi forte impatto.
Incredibile il volto della donna che guarda Oloferne, è di una serenità inumana, di fronte a tale orrore.
La spiegazione sta forse nel fatto che la Gentileschi subì uno stupro da parte del pittore toscano Tassi (*), e si presume che il dipinto, veramente impressionante per la brutalità della scena che raffigura, cerchi di soddisfare un desiderio di rivalsa rispetto alla violenza subita.
(*) La testimonianza della Gentileschi:
« Serrò la camera a chiave e dopo serrata mi buttò su la sponda del letto dandomi con una mano sul petto, mi mise un ginocchio fra le cosce ch'io non potessi serrarle et alzatomi li panni, che ci fece grandissima fatiga per alzarmeli, mi mise una mano con un fazzoletto alla gola et alla bocca acciò non gridassi e le mani quali prima mi teneva con l'altra mano mi le lasciò, havendo esso prima messo tutti doi li ginocchi tra le mie gambe et appuntendomi il membro alla natura cominciò a spingere e lo mise dentro. E li sgraffignai il viso e li strappai li capelli et avanti che lo mettesse dentro anco gli detti una stretta al membro che gli ne levai anco un pezzo di carne »
#11
Inviato 02 febbraio 2009 - 08:57
Giuditta e Oloferne
Artemisia Gentileschi â?? 1620 -
Questo quadro è di una violenza inaudita, sconvolgente. Penso ce ne siano ben pochi altri di cosi forte impatto.
Incredibile il volto della donna che guarda Oloferne, è di una serenità inumana, di fronte a tale orrore.
La spiegazione sta forse nel fatto che la Gentileschi subì uno stupro da parte del pittore toscano Tassi (*), e si presume che il dipinto, veramente impressionante per la brutalità della scena che raffigura, cerchi di soddisfare un desiderio di rivalsa rispetto alla violenza subita.
(*) La testimonianza della Gentileschi:
« Serrò la camera a chiave e dopo serrata mi buttò su la sponda del letto dandomi con una mano sul petto, mi mise un ginocchio fra le cosce ch'io non potessi serrarle et alzatomi li panni, che ci fece grandissima fatiga per alzarmeli, mi mise una mano con un fazzoletto alla gola et alla bocca acciò non gridassi e le mani quali prima mi teneva con l'altra mano mi le lasciò, havendo esso prima messo tutti doi li ginocchi tra le mie gambe et appuntendomi il membro alla natura cominciò a spingere e lo mise dentro. E li sgraffignai il viso e li strappai li capelli et avanti che lo mettesse dentro anco gli detti una stretta al membro che gli ne levai anco un pezzo di carne »
Che bestia, non era un uomo quello.Solo una bestia inferocita.Artemisia l'ha ucciso metaforicamente con questo quadro, allora.Che storia terribile.
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