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Cesare Pavese


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40 replies to this topic

#1 uc

    pivello

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Inviato 16 gennaio 2009 - 09:40

Salve a tutti.
Sono interessato ad avvicinarmi a questo importante autore italiano di cui, tuttavia, non conosco nient'altro che il suo nome e cognome.
Eccomi quindi qui a chedervi consigli. Da cosa iniziare? Cosa aspettarmi dalla sua letteratura? E' digeribile anche a chi , come me, ha la passione della lettura ma non ha ricevuto una seria educazione in tale direzione?
Grazie a tutti.
  • 0

#2 samson

    Roadie

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Inviato 16 gennaio 2009 - 09:51

Salve a tutti.
Sono interessato ad avvicinarmi a questo importante autore italiano di cui, tuttavia, non conosco nient'altro che il suo nome e cognome.
Eccomi quindi qui a chedervi consigli. Da cosa iniziare? Cosa aspettarmi dalla sua letteratura? E' digeribile anche a chi , come me, ha la passione della lettura ma non ha ricevuto una seria educazione in tale direzione?
Grazie a tutti.


guarda questo autore me lo consigliò una mia prof di italiano ai tempi delle superiori...io ti consiglio la bella estate che comprende tre storie:la bella estate,il diavolo sulle colline e tra donne sole...io di queste tre ho letto pero solo la prima e mi e piaciuta e ai tempi delle superiori ho letto il diavolo sulle colline che pero ora non ricordo...comunque questo è sicuramente uno scrittore da riscoprire...
  • 0

#3 Guest_incidente_*

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Inviato 16 gennaio 2009 - 09:55

Mah, non so cosa intendi per seria educazione in tale drezione, ma se alludi all' educazione letteraria scolastica, beh credimi, è meglio non averla.

Ma poi se ne conosci solo l'anagrafica perchè proprio Pavese? Insomma qualcosa deve averti colpito per spingerti ad approcciarlo; o ti sei buttato a simpatia?

Rispondimi e sarò lieto d'aiutarti.
  • 0

#4 samson

    Roadie

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Inviato 16 gennaio 2009 - 10:04

Mah, non so cosa intendi per seria educazione in tale drezione, ma se alludi all' educazione letteraria scolastica, beh credimi, è meglio non averla.

perche e meglio non averla? spiegamelo che sono interessato (non sono sarcastico eh!... :D)
  • 0

#5 uc

    pivello

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Inviato 16 gennaio 2009 - 10:20

Mah, non so cosa intendi per seria educazione in tale drezione, ma se alludi all' educazione letteraria scolastica, beh credimi, è meglio non averla.


Esattamente questo, non ho studi di letteratura alle spalle che non siano quel paio d'ore settimanali d'italiano in una scuola di ragioneria.

Ma poi se ne conosci solo l'anagrafica perchè proprio Pavese? Insomma qualcosa deve averti colpito per spingerti ad approcciarlo; o ti sei buttato a simpatia?

Rispondimi e sarò lieto d'aiutarti.


Mah guarda, un motivo particolare penso che neanche ci sia. Può anche darsi che subisca una sorta di interesse verso la figura del letterato suicida. Non fraintendermi, conosco ragazzi con la frangetta che osannano il suicidio perchè il mondo è una merda ecc. ecc. Non sono questo. Si tratta di una semplice quanto in fondo ingiustificata curiosità.

  • 0

#6 Guest_incidente_*

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Inviato 16 gennaio 2009 - 11:01

Allora forse il mio discorso è un tantino farneticante e forse è frutto della mia esperienza.

Io ritengo, poco modestamente, di possedere una discreta cultura letteraria il cui maggior pregio è il costante evolversi, nel senso che a causa della mia innata curiosità i miei studi non si fermano mai.
Ritengo poi che questa mia "cultura" non la devo a nessuno, se non a tutte le persone con cui ho discusso e a ciò che ho letto, di certo non la devo al liceo classico che ho frequentato. Se la mia cultura fosse rimasta quella post liceo mi riterrei un ignorante, un nozionista; quello che mi piace della mia cultura è proprio il fatto che possa definirla mia.
La mia forse è una posizione un pò troppo radicale, qualcuno mi dirà che rinnego la tradizione, che offendo l'idioma patrio, ma io proprio non mi capacito di quando al liceo perdevo lezioni su un Carducci o un Parini qualunque quando potevo studiare, o meglio leggere, Hemingway o Racine. Non sto dicendo che Carducci e Parini sono dei coglioni (il primo lo è), sto dicendo che per arrotondare faccio lezioni private e una volta chiedendo ad una mia allieva del romanticismo mi ha nominato Foscolo e il nazionalismo; Sturm und drang, Strebel, Zenzucht, Holderlin, Goethe, tanto per sparare un paio di parole, banali e in tema, a caso... Non le aveva mai sentite nominare. E in Italiano ha otto, mica cazzi. Sto dicendo anche che, stando ai programmi scolastici ci si convince che la modernità siano Moccia e Coelo, lo sapete anche voi che non li leggono solo le ragazzine, ma anche gli univesitari. E Richler e Roth che in vetrina non ci sono mai?
E poi perchè a scuola non mi hanno mai nominato Proust, Sartre, e non so, Schnitzler?
E anche, perchè classificano tutto in correnti? Ci sono autori troppo grandi per far parte di una cazzo di corrente.
Oltre a licenziare molti docenti andrebbero stracciati i programmi.

Ma il problema vero sono quelli che con 110 e lode si sentono colti e che cercano la verità tra i banchi invece che guardandosi intorno.

Non ci posso fare nulla io sono un estimatore delle culture proprie, quelle frutto di curiosità e volontà che seguono schemi dettati dal gusto e dalla capacità critica del proprietario.

Veniamo a Uc, ti piace Pavese perchè s'è ucciso, interessante...
Beh, siccome non sai cosa ti piace realmente di Pavese, per farmi un idea io comincerei con Notte di festa, è la raccolta di racconti che ha segnato il suo passaggio alla prosa, li dentro ci sta un pò di tutto così ti fai un idea e poi prosegui in maniera più mirata.



P.S. Il discorso sulla scuola è estendibile a tutte le arti che tentano di insegnare.
  • 0

#7 uc

    pivello

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Inviato 16 gennaio 2009 - 11:26

Allora forse il mio discorso è un tantino farneticante e forse è frutto della mia esperienza.

Io ritengo, poco modestamente, di possedere una discreta cultura letteraria il cui maggior pregio è il costante evolversi, nel senso che a causa della mia innata curiosità i miei studi non si fermano mai.
Ritengo poi che questa mia "cultura" non la devo a nessuno, se non a tutte le persone con cui ho discusso e a ciò che ho letto, di certo non la devo al liceo classico che ho frequentato. Se la mia cultura fosse rimasta quella post liceo mi riterrei un ignorante, un nozionista; quello che mi piace della mia cultura è proprio il fatto che possa definirla mia.
La mia forse è una posizione un pò troppo radicale, qualcuno mi dirà che rinnego la tradizione, che offendo l'idioma patrio, ma io proprio non mi capacito di quando al liceo perdevo lezioni su un Carducci o un Parini qualunque quando potevo studiare, o meglio leggere, Hemingway o Racine. Non sto dicendo che Carducci e Parini sono dei coglioni (il primo lo è), sto dicendo che per arrotondare faccio lezioni private e una volta chiedendo ad una mia allieva del romanticismo mi ha nominato Foscolo e il nazionalismo; Sturm und drang, Strebel, Zenzucht, Holderlin, Goethe, tanto per sparare un paio di parole, banali e in tema, a caso... Non li aveva mai sentiti nominare. E in Italiano ha otto, mica cazzi. Sto dicendo anche che, stando ai programmi scolastici ci si convince che la modernità siano Moccia e Coelo, lo sapete anche voi che non li leggono solo le ragazzine, ma anche gli univesitari. E Richler e Roth che in vetrina non ci sono mai?
E poi perchè a scuola non mi hanno mai nominato Proust, Sartre, e non so, Schnitzler?
E anche, perchè classificano tutto in correnti? Ci sono autori troppo grandi per far parte di una cazzo di corrente.
Oltre a licenziare molti docenti andrebbero stracciati i programmi.

Ma il problema vero sono quelli che con 110 e lode si sentono colti e che cercano la verità tra i banchi invece che guardandosi intorno.

Non ci posso fare nulla io sono un estimatore delle culture proprie, quelle frutto di curiosità e volontà che seguono schemi dettati dal gusto e dalla capacità critica del proprietario.


Innanzitutto complimenti e grazie per le tue parole. Trovo il concetto dell'autodidattismo come strada per una cultura *propria* quindi libera da indottrinamenti impersonali estremamente affascinante.

Veniamo a Uc, ti piace Pavese perchè s'è ucciso, interessante...


Beh dai, messa giù così è un po' brutale.
Tuttavia se sostituisci "ti piace" (e come potrebbe, non ne ho letto neanche una riga) con "sei incuriosito da", può darsi che ci sia del vero.

Beh, siccome non sai cosa ti piace realmente di Pavese, per farmi un idea io comincerei con Notte di festa, è la raccolta di racconti che ha segnato il suo passaggio alla prosa, li dentro ci sta un pò di tutto così ti fai un idea e poi prosegui in maniera più mirata.


Grazie ancora, sicuramente seguirò questo tuo consiglio. Ringrazio anche SAMSON, mi segno i titoli per il futuro.
  • 0

#8 Guest_incidente_*

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Inviato 16 gennaio 2009 - 11:35

Grazie mille.

Comunque si sono stato un pò brutale, sostituisco le parole volentieri.

Annotati assolutamente anche il consiglio di Samson, la bella estate ha vinto anche il premio strega nel 1950, ovvero quando quel premio ancora valeva.
  • 0

#9 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 16 gennaio 2009 - 12:41


Io invece devo molto della mia formazione culturale al liceo classico che ho frequentato, non tanto in senso nozionistico quanto in direzione di un'attenzione alla conoscenza, che mi sono formato grazie algi anni liceali

Ritengo poi che questa mia "cultura" non la devo a nessuno, se non a tutte le persone con cui ho discusso e a ciò che ho letto, di certo non la devo al liceo classico che ho frequentato.
sto dicendo che per arrotondare faccio lezioni private e una volta chiedendo ad una mia allieva del romanticismo mi ha nominato Foscolo e il nazionalismo; Sturm und drang, Strebel, Zenzucht, Holderlin, Goethe, tanto per sparare un paio di parole, banali e in tema, a caso... Non li aveva mai sentiti nominare. E in Italiano ha otto, mica cazzi.
E poi perchè a scuola non mi hanno mai nominato Proust, Sartre, e non so, Schnitzler?

A sto punto direi che io ho avuto un gran botta di culo perchè la nostra insegnante di lettere al liceo ci appioppava un notevole numero di letture da fare alla maison, e tra queste ricordo la strada di swann di proust (ma qualche secchionazzo si sparò tutta la recherche), la nausea di jp sartre, il faust e le affinità elettive ed un bordello di poesie di Holderlin.

Per tornare sull'argomento: la luna e i falo di pavese è caruccio, ma fossi in te per prima cosa leggerei la produzione poetica, in particolare quella degli ultimi anni di vita, come lavorare stanca e verrà la morte e avrà i tuoi occhi

ps: rileggendo il post noto che il tono è un pò sgradevole, mi scuso in anticipo, non volevo risultare particolarmente accusatorio
  • 0
Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#10 Guest_incidente_*

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Inviato 16 gennaio 2009 - 12:44


Io invece devo molto della mia formazione culturale al liceo classico che ho frequentato, non tanto in senso nozionistico quanto in direzione di un'attenzione alla conoscenza, che mi sono formato grazie algi anni liceali


Ritengo poi che questa mia "cultura" non la devo a nessuno, se non a tutte le persone con cui ho discusso e a ciò che ho letto, di certo non la devo al liceo classico che ho frequentato.
sto dicendo che per arrotondare faccio lezioni private e una volta chiedendo ad una mia allieva del romanticismo mi ha nominato Foscolo e il nazionalismo; Sturm und drang, Strebel, Zenzucht, Holderlin, Goethe, tanto per sparare un paio di parole, banali e in tema, a caso... Non li aveva mai sentiti nominare. E in Italiano ha otto, mica cazzi.
E poi perchè a scuola non mi hanno mai nominato Proust, Sartre, e non so, Schnitzler?

A sto punto direi che io ho avuto un gran botta di culo perchè la nostra insegnante di lettere al liceo ci appioppava un notevole numero di letture da fare alla maison, e tra queste ricordo la strada di swann di proust (ma qualche secchionazzo si sparò tutta la recherche), la nausea di jp sartre, il faust e le affinità elettive ed un bordello di poesie di Holderlin.

Per tornare sull'argomento: la luna e i falo di pavese è caruccio, ma fossi in te per prima cosa leggerei la produzione poetica, in particolare quella degli ultimi anni di vita, come lavorare stanca e verrà la morte e avrà i tuoi occhi

ps: rileggendo il post noto che il tono è un pò sgradevole, mi scuso in anticipo, non volevo risultare particolarmente accusatorio



A parte che effettivamente hai avuto culo. Il liceo classico è stato utile anche a me alla fin fine, ma io credo che quella del liceo debba rimanere un infarinatura. Insomma la scuola deve dare solo le fondamenta alla cultura, poi sta a noi...
  • 0

#11 Greed

    round control to major troll

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Inviato 16 gennaio 2009 - 21:02

Io ritengo, poco modestamente, di possedere una discreta cultura letteraria il cui maggior pregio è il costante evolversi, nel senso che a causa della mia innata curiosità i miei studi non si fermano mai.
Ritengo poi che questa mia "cultura" non la devo a nessuno, se non a tutte le persone con cui ho discusso e a ciò che ho letto, di certo non la devo al liceo classico che ho frequentato. Se la mia cultura fosse rimasta quella post liceo mi riterrei un ignorante, un nozionista; quello che mi piace della mia cultura è proprio il fatto che possa definirla mia.
La mia forse è una posizione un pò troppo radicale, qualcuno mi dirà che rinnego la tradizione, che offendo l'idioma patrio, ma io proprio non mi capacito di quando al liceo perdevo lezioni su un Carducci o un Parini qualunque quando potevo studiare, o meglio leggere, Hemingway o Racine. Non sto dicendo che Carducci e Parini sono dei coglioni (il primo lo è), sto dicendo che per arrotondare faccio lezioni private e una volta chiedendo ad una mia allieva del romanticismo mi ha nominato Foscolo e il nazionalismo; Sturm und drang, Strebel, Zenzucht, Holderlin, Goethe, tanto per sparare un paio di parole, banali e in tema, a caso... Non li aveva mai sentiti nominare. E in Italiano ha otto, mica cazzi. Sto dicendo anche che, stando ai programmi scolastici ci si convince che la modernità siano Moccia e Coelo, lo sapete anche voi che non li leggono solo le ragazzine, ma anche gli univesitari. E Richler e Roth che in vetrina non ci sono mai?
E poi perchè a scuola non mi hanno mai nominato Proust, Sartre, e non so, Schnitzler?
E anche, perchè classificano tutto in correnti? Ci sono autori troppo grandi per far parte di una cazzo di corrente.
Oltre a licenziare molti docenti andrebbero stracciati i programmi.

Ma il problema vero sono quelli che con 110 e lode si sentono colti e che cercano la verità tra i banchi invece che guardandosi intorno.

Non ci posso fare nulla io sono un estimatore delle culture proprie, quelle frutto di curiosità e volontà che seguono schemi dettati dal gusto e dalla capacità critica del proprietario.

Veniamo a Uc, ti piace Pavese perchè s'è ucciso, interessante...
Beh, siccome non sai cosa ti piace realmente di Pavese, per farmi un idea io comincerei con Notte di festa, è la raccolta di racconti che ha segnato il suo passaggio alla prosa, li dentro ci sta un pò di tutto così ti fai un idea e poi prosegui in maniera più mirata.


Ciao!
Ti volevo fare un paio di domande, se hai voglia di rispondere: fai l'università? Cosa?

Per il resto ti dico che Proust me l'ha fatto scoprire la prof di lettere (è la cosa di cui le sono maggiormente grato, dato che la mia cultura letteraria ha avuto origine da quando ho letto "dalla parte di Swann" due anni fa).

Di Pavese vorrei leggere qualcosa. Mi piace perchè ho letto la PRIMA pagina di "La casa in collina", che è il suo unico libro che ho in casa. Lo conosci? Com'è?

Se sei arrivato a leggere fino a qui, ti ringrazio e ti saluto.
Francesco
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#12 Guest_incidente_*

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Inviato 17 gennaio 2009 - 08:01

Io penso diessere stato leggermente frainteso da alcuni di voi, non ho accusato i vostri insegnanti, ma alcuni insegnanti. Poi in primo luogo me la son presa con i programmi scolastici. Ma il mio j'accuse era rivolto fondamentalmente al modo che i più hanno di vivere la scuola, ma anche l'università, e al modo degli stessi di non guardarsi intorno e di legarsi inerzialmente alle parole del magister di turno.

Io attualmente frequento la specialistica di economia (international managment), ma frequento molto giocosamente anche lettere moderne (quando ho tempo). Poi lavoricchio in giro.

Infine, su Pavese, se non lo conosci ti estendo i consigli dispensati a UC.
Il libro che tu possiedi non l'ho letto. Mi dispiace.
Saluti.


                                                                                                                                                             UNFALL


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#13 botty

    ask me about intersectionality

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Inviato 17 gennaio 2009 - 09:13

Sturm und drang, Strebel, Zenzucht, Holderlin, Goethe, tanto per sparare un paio di parole, banali e in tema, a caso... Non li aveva mai sentiti nominare.


asd Chissà perché.
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I aim to misbehave


#14 bea

    pivello

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Inviato 17 gennaio 2009 - 12:15

Incidente, sei talmente indi che per iniziare consigli Notte Di Festa  asd
Sinceramente La Casa In Collina mi pare ottimo non solo per un'idea su Pavese ma proprio per rischiare di innamorarsene. Se nulla di nulla resta dentro dopo la lettura penso sia il caso di non insistere, non rappresenterebbe un delitto. L'"un po' di tutto" ravvisabile in Notte Di Festa esiste assolutamente anche in La Casa In Collina ma più maturo, scavato, bruciante; non ha quel carattere insieme provvisorio e rigido dei racconti che in un impatto iniziale potrebbe (potrebbe, eh) lasciare incerti. Credo pure che l'appartenere della raccolta ad una fase di passaggio le faccia assumere un'aria di "prova tecnica", dove si avverte la sensazione che ci sia infilato tutto ciò che sta a cuore per poter poi scegliere cosa trattenere. Il che, amando lo scrittore, in me mette una tenerezza infinita, ma non so quanto Notte Di Festa possa convincere un primissimo sguardo sulla sua opera.
Insomma, mi butterei su La Casa In Collina e a 'sto punto sull'intero Prima Che Il Gallo Canti che in sé raccoglie pure Il Carcere, nato proprio sul finire della stesura di quei racconti, splendida fotografia di un esilio e delle sue pur poetiche ferite.
  • 0

#15 maelstrom

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Inviato 17 gennaio 2009 - 12:46

Ho letto la casa in collina e la luna e i falò, ma penso che il vero capolavoro di pavese siano i dialoghi con leucò, questi mi hanno lasciato incantanto.
Sono dei brevissimi dialoghi ambientati nel mondo greco mitico, beh me ne sono innamorato, provare per credere ;).

Piccolo estratto:
La Nube. "Ho paura. Ho veduto le cime dei monti. Ma non per me, Issione. Io non posso patire. Ho paura per voi che non siete che uomini. Questi monti che un tempo correvate da padroni, queste creature nostre e tue generate in libertà, ora tremano a un cenno. Siamo tutti asserviti a una mano più forte. I figli dell'acqua e del vento, i Centauri, si nascondono in fondo alle forre. Sanno di essere mostri. [...] La morte, ch'era il vostro coraggio, può esservi tolta come un bene. Lo sai questo? [...] Per te la morte è una cosa che accade, come il giorno e la notte. Tu sei uno di noi, Issione. Tu sei tutto nel gesto che fai. Ma per loro, gli immortali, i tuoi gesti hanno un senso che si prolunga. Essi tastano tutto da lontano con gli occhi, le narici, le labbra. Sono immortali e non san vivere da soli."
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#16 Guest_incidente_*

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Inviato 17 gennaio 2009 - 13:22

Incidente, sei talmente indi che per iniziare consigli Notte Di Festa  asd


asd asd asd

Mi son rifatto consigliando La bella estate che avendo vinto un premio hype non è indi. Tzè.
  • 0

#17 giampaz

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Inviato 17 gennaio 2009 - 14:46

il mio consiglio è La casa in collina, splendido, e poi La luna e i falò.
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#18 ergen

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Inviato 18 febbraio 2009 - 14:41

Ho letto la casa in collina e la luna e i falò, ma penso che il vero capolavoro di pavese siano i dialoghi con leucò, questi mi hanno lasciato incantanto.
Sono dei brevissimi dialoghi ambientati nel mondo greco mitico, beh me ne sono innamorato, provare per credere ;).


grande. L'unico suo libro che abbia finora letto - capolavoro.

Son pesanti eh, l'angoscia che l'uomo prova di fronte al Mito.

Edit

subito dopo aver letto Dialoghi con Leucò, consigliato anche da un Professore che lo ama, ho preso il suo "diario" - Il mestiere di vivere; copre i suoi ultimi 15 anni di vita.

Lo tengo lì sulla mensola, con rispetto ed un certo timore spirituale, attendenedo il momento meno opportuno per leggerlo.
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#19 Greed

    round control to major troll

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Inviato 18 febbraio 2009 - 19:24

Ho finito ieri "La casa in collina". Ci ho messo moltissimo perchè in questo periodo sono impegnato, ma mi è piaciuto molto. Un bello stile di scrittura, e un personaggio molto interessante, secondo me.
L'inizio e la fine del romanzo penso che resteranno nella mia memoria per un bel po'.
  • 0

#20 sugar velvet

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Inviato 08 marzo 2009 - 03:46

Cesare Pavese è stato uno degli autori che piu mi ha appassionato durante la mia formazione liceale. Le sue opere che ho letto sono: Tre Donne Sole, Paesi Tuoi e La Luna e i Falò. Senza dubbio quest'ultimo il migliore di tutti.
LA Luna E I Falò è un libro la cui mole inganna (poche pagine), ma che richoiede molto tempo per leggerl oed apprezzarlo al meglio, visto che presenta numerosi personaggi con svariatissime caratteristiche e un inteccio molto complesso e articolato.
Il mix migliore, per unire prosa, poesia e musica, è leggersi "La Luna e i falò" di Cesare Pavese, "L'antologia di Spoon River" di Edgar Lee Masters e ascoltare "Non Al Denaro, Non All'Amore Nè Al Cielo" di Fabrizio De Andrè. IL MASSIMO, davvero!!!
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#21 Greed

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Inviato 10 giugno 2009 - 18:34

Oggi ho assistito ad una conferenza (molto intima, eravamo due classi dello scientifico) con l'autore di questo libro

http://www.ibs.it/co...are-pavese.html

E' stato abbastanza interessante, anche se non sempre profondo per ovvi motivi di tempo.
Ci ha letto anche un dialogo tra Corrado e Cate, che è davvero fantastico: lo sento straordinariamente vicino a me, Pavese. Appena lo ritrovo magari lo trascrivo qui...[EDIT: quel dialogo è quasi all'inizio del capitolo VI..]

Vi posto anche questa bellissima poesia, che mi piaceva già, ma mi è piaciuta ancora di più sentendola di nuovo, dopo aver conosciuto meglio questo straordinario autore.

You, wind of March
Sei la vita e la morte.
Sei venuta di marzo
sulla terra nuda -
il tuo brivido dura.
Sangue di primavera
- anemone o nube -
il tuo passo leggero
ha violato la terra.
Ricomincia il dolore.

Il tuo passo leggero
ha riaperto il dolore.
Era fredda la terra
sotto povero cielo,
era immobile e chiusa
in un torpido sogno,
come chi più non soffre.
Anche il gelo era dolce
dentro il cuore profondo.
Tra la vita e la morte
la speranza taceva.

Ora ha una voce e un sangue
ogni cosa che vive.
Ora la terra e il cielo
sono un brivido forte,
la speranza li torce,
li sconvolge il mattino,
li sommerge il tuo passo,
il tuo fiato d'aurora.
Sangue di primavera,
tutta la tetra trema
di un antico tremore.

Hai riaperto il dolore.
Sei la vita e la morte.
Sopra la terra nuda
sei passata leggera
come rondine o nube,
e il torrente del cuore
si è ridestato e irrompe
e si specchia nel cielo
e rispecchia le cose -
e le cose, nel cielo e nel cuore
soffrono e si contorcono
nell'attesa di te.
E', il mattino, è l'aurora,
sangue di primavera,
tu hai violato la terra.

La speranza si torce,
e ti attende ti chiama.
Sei la vita e la morte.
Il tuo passo è leggero.

  • 1

#22 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 15 giugno 2009 - 06:18

Il giocatore qualcuno l'ha letto? No, perchè mi è sembrato abbastanza brutto. asd

Ciao ;)
  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#23 Greed

    round control to major troll

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Inviato 15 giugno 2009 - 10:44

Non so neanche cosa sia Il giocatore...proprio mai sentito!
Oggi finisco La luna e i falò (però gli preferisco abbastanza La casa in collina), e più avanti proseguirò con Il carcere.
  • 0

#24 virginia wolf

    apota

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Inviato 15 giugno 2009 - 11:14

Il giocatore qualcuno l'ha letto? No, perchè mi è sembrato abbastanza brutto. asd

Ciao ;)


???

Il giocatore di Pavese ??


  • 0
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#25 Greed

    round control to major troll

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Inviato 15 giugno 2009 - 11:31

Eh infatti, non è di Dosto? Se è quello l'ho letto, e comunque non mi è piaciuto  ;D
  • 0

#26 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 15 giugno 2009 - 15:23

In neanche cento post sul forum avrò sbagliato minimo duecento titoli di libri. Scusate, ma è estate, fa caldo, sono stanco è ricordarmi i titoli dei libri che leggo è per me una fatica immensa. Volevo dire Il compagno. Ora fucilatemi. Scusate di nuovo.

Ciao ;)
  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#27 Greed

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Inviato 25 marzo 2010 - 00:01

Pavese e la poesia

Questo è l'incipit di La casa in collina
Già in altri tempi si diceva la collina come avremmo detto il mare o la boscaglia. Ci tornavo la sera, dalla città che si oscurava, e per me non era un luogo tra gli altri, ma un aspetto delle cose, un modo di vivere. Per esempio, non vedevo differenza tra quelle colline e queste antiche, dove giocai bambino e adesso vivo: sempre un terreno accidentato e serpeggiante, coltivato e selvatico, sempre strade, cascine e burroni. Ci salivo la sera come se anch'io fuggissi il soprassalto notturno degli allarmi, e le strade formicolavano di gente, povera gente che sfollava a dormire magari nei prati, portandosi il materasso sulla bicicletta o sulle spalle, vociando e discutendo, indocile, credula e divertita.

Leggetelo ad alta voce, magari. Potrebbe essere poesia, il ritmo che ha questo inizio è un ritmo che di solito è riservato alla lirica.

Già in altri tempi si diceva la collina
come avremmo detto il mare o la boscaglia

E poi "un terreno accidentato e serpeggiante, coltivato e selvatico, sempre strade, cascine e burroni"; "soprassalto notturno degli allarmi".

Il "montaggio" di questo pezzo è qualcosa di geniale. Non mi ero accorto di questa poesia in prosa di Pavese leggendo i suoi ultimi due romanzi tempo fa; e mi sa che mi sono perso molto.
Cosa ne pensate?
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#28 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 25 marzo 2010 - 00:16

Dark smetti di ammorbarci con Pavese e pensa a soddisfare le tue clienti
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#29 Greed

    round control to major troll

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Inviato 25 marzo 2010 - 00:18

Oh, 'na volta tanto che volevo fare una discussione seria. E poi mica lavoro tutte le sere!
  • 0

#30 beignet

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Inviato 01 aprile 2010 - 12:00

Io ritengo, poco modestamente, di possedere una discreta cultura letteraria 
...
li dentro ci sta un pò di tutto 


Interessante.



  • 0
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#31 BIAGIO82

    pivello

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Inviato 06 aprile 2010 - 06:51

Ciao se posso esserti utile su cesare pavese - così faccio sfruttare la mia tesi di laurea- ti consiglio di leggere in sequenza:

- la casa in collina ( stupendo)
- la luna e i falò ( sublime)
-il diavolo sulle colline

Lascia perdere per il momento le opere dell'esilio che sono complicate,

ciao.
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#32 davidede

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Inviato 09 aprile 2010 - 19:53

Su Pavese vorrei ricordare anche il toccante e affettuoso ritratto che ne traccia Natalia Ginzburg in Lessico famigliare, quando ne descrive il sorriso, i modi, le abitudini, e la triste decisione finale.
  • 1
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Not only is there no God, but try getting a plumber on weekends (Woody Allen).

Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio (Federico Fellini).

#33 dirac

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Inviato 09 aprile 2010 - 20:55

Cosa ne pensate?


io dico che ho letto poca poesia, ma dopo che ho letto Pavese e Auden sono già soddisfatto, anche se non dovessi leggerne più.

I mari del sud
                        Ma quando gli dico 
ch'egli è tra i fortunati che han visto l'aurora 
sulle isole più belle della terra, 
al ricordo sorride e risponde che il sole 
si levava che il giorno era vecchio per loro.   


***

Lavorare stanca
Traversare una strada per scappare di casa
lo fa solo un ragazzo, ma questâ??uomo che gira
tutto il giorno le strade, non è più un ragazzo
e non scappa di casa.

                              Ci sono dâ??estate
pomeriggi che fino le piazze son vuote, distese
sotto il sole che sta per calare, e questâ??uomo, che giunge
per un viale dâ??inutili piante, si ferma.
Val la pena esser solo, per essere sempre più solo?
Solamente girarle, le piazze e le strade
sono vuote. Bisogna fermare una donna
e parlarle e deciderla a vivere insieme.
Altrimenti, uno parla da solo. Ã? per questo che a volte
câ??è lo sbronzo notturno che attacca discorsi
e racconta i progetti di tutta la vita.

Non è certo attendendo nella piazza deserta
che sâ??incontra qualcuno, ma chi gira le strade
si sofferma ogni tanto. Se fossero in due,
anche andando per strada, la casa sarebbe
dove câ??è quella donna e varrebbe la pena.



di una bellezza quasi da piangere.
  • 0

#34 Stephen

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  • LocationLa Callaretta della Colla

Inviato 04 maggio 2010 - 18:28

"Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" - solo questo verso promosso a titolo mi ammalia come un vera composizione - mi sta causando dipendenza. Non so come smettere di leggere e rileggere le poesie, le parole che colpiscono e dopo un po' tornano e ritornano all'infinito, quelle immagini che non ci lasciano mai... Fantastico, fa venire voglia di non lasciarlo mai per afferrare quel particolare che si dissolve sempre troppo presto.

Ciao ;)
  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#35 Lou Bega

    nello spazio senza fine

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Inviato 13 aprile 2015 - 21:45

Qualcuno di voi ha letto il compagno

 

Ho letto La bella estate, Il diavolo in collina, Tre donne sole, Paesi tuoi. 

Quale altro libro mi consigliate? La luna e i falò?


  • 0

#36 Greed

    round control to major troll

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Inviato 14 aprile 2015 - 09:28

La casa in collina e ancora meglio (ma dovrei rileggerlo) La luna e i falò.
Mi piacciono molto le poesie -e io non amo troppo la poesia- di Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.

Ho letto anche il Carcere e avevo iniziato i racconti che hai letto tu, ma mi sembravano molto meno interessanti e con uno stile un po' antiquato.
Ho iniziato anche Dialoghi con Leucò ma era troppo difficile :D
  • 1

#37 Lou Bega

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Inviato 16 aprile 2015 - 16:22

La casa in collina e ancora meglio (ma dovrei rileggerlo) La luna e i falò.
Mi piacciono molto le poesie -e io non amo troppo la poesia- di Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.

Ho letto anche il Carcere e avevo iniziato i racconti che hai letto tu, ma mi sembravano molto meno interessanti e con uno stile un po' antiquato.
Ho iniziato anche Dialoghi con Leucò ma era troppo difficile :D

 

Ho raccolto il tuo consiglio e ho comprato su amazon la luna e i falò usato, 8,99 spedizione compresa. 

:)


  • 0

#38 L'ombredetonombre85

    pivello

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Inviato 19 aprile 2015 - 03:31

Io sono un'amante di Cesare, ho scritto anche la mia tesi di laurea su di lui. Inizia dalle poesie, le sue due ultime raccolte:"La terra e la morte" e "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi", lì capirai davvero chi è perché scrive sotto flusso di coscienza. Per quanto riguarda al prosa, invece, ti consiglio "Dialoghi con Leucò"; non sono molto intuitivi, infatti se puoi leggili insieme ai suoi saggi letterari e al suo diario. ll resto  del suo lavoro è esercizio di stile a cui ha dedicato una vita intera, riuscito bene eh, ma non è l'autentico Pavese. Non lo scartare a priori questo "resto" però, ma leggilo dopo quello che ti ho consigliato... Voleva essere ricordato come poeta, quindi è giusto partire da lì... Pavese è un autore a cui ci si deve approcciare empaticamente... o forse è il mio amore per lui che mi impedisce di accostarmici in maniera diversa.


  • 0

#39 ravel

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Inviato 20 aprile 2015 - 19:17

Chiedo scusa se qualcuno lo ha già ricordato e mi fosse sfuggito ma Il mestiere di vivere (diario) non lo cita nessuno?


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«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)

 

Moriremotuttista


#40 Lou Bega

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Inviato 12 luglio 2015 - 18:52

Avete mai letto "Il vizio assurdo" di Lajolo? 

 

Parla dell'amicizia con Pavese e il titolo si riferisce alla solitudine e volontà di auto annientarsi.


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#41 Harlan

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Inviato 12 luglio 2015 - 22:43

Chiedo scusa se qualcuno lo ha già ricordato e mi fosse sfuggito ma Il mestiere di vivere (diario) non lo cita nessuno?

 

Il mestiere di vivere al tempo del mio periodo "pavesiano" mi piacque molto, così come Dialoghi con Leucò, anche se il primo forse è più godibile per chi abbia già apprezzato la narrativa. Entrambi, in ogni caso, hanno qualche passaggio davvero straziante - il racconto Schiuma d'onda, per esempio, ma vado a memoria - 


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