Qua si vede qualcosa in più:
Inviato 14 aprile 2022 - 21:23
Qua si vede qualcosa in più:
Inviato 24 agosto 2022 - 22:17
Visto oggi pomeriggio, in una sala nemmeno vuota (dio, c'erano 30 persone ma di questi tempi m'è sembrata un sacco di gente).
Così a caldo fatico sempre a mettere a fuoco le varie cose. La sensazione è quella di aver ritrovato un Cronenberg in formissima. È un film suo in maniera fin sfacciata, ci sono tutti i suoi temi, tutte le sue visioni. Alcune cose fin troppo evidenti. Ma Il buon David da sempre è così, ci son alcune cose che stanno al limite, che in mano a qualcun altro suonerebbero ridicole. Ma siccome non è in mano a qualcun altro allora son da prendere molto seriamente.
Quanto mi era mancato!
Un film che per me è stata una vera immersione, mi ha lasciato davvero senza fiato dall'inizio alla fine (non capita spesso che una volta finito ti stupisci perché credi di essere a circa metà film). Credo di non averlo affrontato il film in maniera razionale cercando di capire alcunché (non che sia complesso), ci son due o tre cose splendide (l'idea degli uomini che non sentono dolore, l'arte come ricerca, tutti soliti marchingeni organici alla eXistenZ) che credo non si dimenticheranno facilmente (specialmente alcune scene, l'incipit con il bambino, lo sguardo finale etc).
Insomma ci ripenso e poi scrivo qualcosa di più sensato.
Inviato 25 agosto 2022 - 05:22
Io ho adorato l'ambientazione.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 25 agosto 2022 - 09:55
Se tu mi conoscessi sapresti quanto è importante per me
No, mi è piaciuto in generale.
Dicci di più...
Comunque ripensavo al fatto che in un paio di cose se l'è giocata di grana grossa... per dire la cosa della plastica. Però sarà anche che le ultime sue uscite non mi avevano fatto impazzire (non ho visto però Map to the stars), ma qui ho ritrovato il Cronenberg che mi piaceva quando ero ragazzino.
Inviato 25 agosto 2022 - 10:24
Se tu mi conoscessi sapresti quanto è importante per me
No, mi è piaciuto in generale.
Dicci di più...
non ho visto però Map to the stars
È di grana grossissima e assolutamente adorabile. Recupera.
Talmente brutto che e' da considerare 90
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.
I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate
Inviato 26 agosto 2022 - 08:21
Dicci di più...
In realtà non ho molto di più da dire, tra l'altro non sono né un amante del body horror né un profondo conoscitore della sua opera (per carità, ho visto i fondamentali). Anch'io ho trovato diverse cose di grana grossa (ma comunque non al punto d'esser fastidiose), interessante il discorso sul senso del darsi personalmente dell'artista, ma soprattutto è tenuto insieme molto bene dalle immagini, con buona fotografia e soprattutto la scelta di un setting inusuale, una sorta di Grecia postpunk metafisica che non mi aspettavo e mi ha colpito.
L'ho proprio trovato fresco, io che trovo da lamentarmi dei cliché di qualsiasi pellicola. Qui quasi ogni scelta visiva mi è sembrata "naturalmente" giusta, e il fatto che sia il film di un 80enne a farmelo dire mi fa venir voglia di gettarmi nel Villoresi.
Inviato 30 agosto 2022 - 07:59
Reduce dall'ultimo "Crimes of the future". Sono dell'idea che Cronenberg non abbia mai sbagliato un film ma stavolta se non altro ho trovato il finale piuttosto deludente al netto di un gran bel film.
Numero spettatori in sala: tre. Io, la mia fidanzata ed il nostro amico. Cinema completamente vuoto, cosa che non mi era mai effettivamente successa in vita mia.
Inviato 30 agosto 2022 - 09:21
Inviato 01 settembre 2022 - 10:12
Anche io ho avuto il flash di Titane e non ho compreso bene i moventi delle riparatrici.
Da pessimo conoscitore di Cronenberg, il film mi ha stimolato molto, avrei voglia di rivederlo subito.
Inviato 01 settembre 2022 - 10:19
quasi un manifesta transumanista, con tutte ovviamente le riserve e le ambiguità che ne devono essere premessa obbligatoria, con un omaggio diretto a Stelarc, tra i massimi rappresentanti contemporanei del movimento (anche se il suo orecchio aggiuntivo dovrebbe essere, per certi versi, funzionante)
vecchi si nasce, non si diventa (Pavese) e pare proprio il caso di Cronenberg che mantiene una visione aliena e laterale sulla realtà, visione che pare essersi radicalizzata con l'età; citavate Maps to the stars che, per certi versi, è il suo lavoro più criptico e indecifrabile; io l'ho visto tre volte e ogni volta mi è sembrato un film diverso, proprio per la sua attitudine a non adagiarsi mai in nessun alveo del già visto o conosciuto (conoscere e non ri-conoscere)
in tal senso le cose che mi sono piaciute di meno di COTF sono alcuni suoi topoi visivi ripresi in mano, come le costruzioni artigianali simil-organiche e l'autocitazione (?) di eXistenZ (il cunnilingus di Jude Law rimesso in scena da Léa Seydoux); per il resto tanta aria fresca, come già giustamente detto nel topic, con un finale che personalmente l'ho collegato ad un'accettazione immunitaria del trapasso (il b/w), più che ad un finale sfrenatamente ottimistico/evoluzionista
ottimo film comunque, lo sguardo sempre puntato fisso ben oltre l'orizzonte
voto: 8
6) non ho esattamente capito il ruolo delle due "riparatrici", se qualcuno vuole illuminarmi
Inviato 01 settembre 2022 - 11:36
io lo sapevo* e, per quanto abbia letto che non abbia nulla a che vedere, temo non sia un caso che chiami questo come il suo primo lungometraggio, una concessione alla circolarità che emana rimandi funerei, almeno quanto il finale come giustamente dici:
il fatto è che, come tutto il film, sta in piedi e rimane coerente sia nella sua essenza di manifesto transumanista, che come testamento definitivo
le auto-citazioni (che anch'io ho trovato essere le cose visivamente meno "fresche", ma comunque non tanto da disturbarmi) vanno più nella seconda direzione, quella più meta e autocelebrativa, da riassunto/congedo, e per questo le ho accettate volentieri
sull'interpretazione delle due killer, non so se sei serio ma alla fine ci sta tutto
più ci ripenso più mi viene voglia di rivederlo e gridare al miracolo
ma anche di rivedere maps to the stars
ma anche tutta la sua filmografia
*non l'ho visto ma si trova
Inviato 01 settembre 2022 - 13:50
Sì, è un film che sa di chiusura di un percorso lungo 50 anni.
Anche per me, più ci penso e più funziona tutto alla perfezione. Anche le autocitazioni, tipo le macchine organiche, che in eXistenZ avevano raggiunto per me il culmine, qui sono ridotte a stilemi. E la cosa mi sembra funzionare a meraviglia.
Soprattutto perché non è un film nostalgico. Anzi la sua potenza sta anche nell'essere fuori dal tempo.
La scena finale, in quel bianco e nero (come si diceva un tempo) diegetico è un manifesto a se stante. Quei colpi di genio che in pochi hanno in repertorio. Aiutato per altro dalla perfezione di Viggo Mortensen, che in quello sguardo riesce a esprimere un universo.
Inviato 01 settembre 2022 - 14:47
Inviato 01 settembre 2022 - 16:31
Inviato 02 settembre 2022 - 06:31
Inviato 02 settembre 2022 - 08:43
Inviato 03 settembre 2022 - 10:16
Inviato 03 settembre 2022 - 10:35
Le riparatrici non sono semplicemente mosse dalla necessità di "stoppare" l'evoluzione per favorire la loro corporation che vende quelle macchine?
sì anche secondo me hanno lo scopo di bloccare l'evoluzione del genere umano, ma lo fanno gnude in simpatia - quindi esattamente il capitalismo giocoso alla Elon Musk come diceva l'intervento mitico qua sopra
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