[film] "Funny Games" di Micheal Haneke
#1
Inviato 16 dicembre 2008 - 14:57
Ciao
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#2
Inviato 20 febbraio 2009 - 08:45
un film che ho pensato essere molto ben fatto,anche se per il mio gusto personale non l'ho poi amato, ma questo è un fatto soggettivo
#3
Inviato 24 aprile 2009 - 13:27
gli attori originali erano snob, facevano parte di una classe sociale alquanto viscida e col passare del film scopriamo che il loro viscidume e la loro schifezza trasuda dalla lore pelle.
è impressionante come la nostra famigliola imbruttisce fisicamente, realisticamente, cosa che nel remake è un po' troppo finto e "forzato".
quanti di voi che hanno visto il remake, non hanno provato una senzasione di libidine quando fanno spogliare la Watts ? sarà per il calibro degli attori americani che tutti abbiamo in mente per le passate pellicole, ma nel remake non c'è lo schifo nauseabondo del film originale.
non voglio mettere in dubbio la capacità artistica degli attori, assolutamente, non voglio neanche fare un confronto fra gli attori dello stesso ruolo; voglio solo dire che il film originale è molto più "europeo", vero, crudo, scarno di quello americano... ma questo lo saprà anche Haneke.
Il gioco non ha motivo di esistere ? ma si.. è finalizzato al sadismo dello spettatore; la scena col telecomando è un indizio: io mando indietro il film ? tu, spettatore, potresti spegnerlo, ma se non lo fai significa che anche quel minimo momento di sollievo che hai avuto quando la donna ha sparato al ragazzo non ti piaceva veramente... perchè anche se noi "stiamo dalla parte loro", ci piace vedere quando moriranno (non come, visto che non lo vediamo mai appunto)..
ps: l'ho visto 4 volte il film, e in particolare il finale dove sono stato convinto per mesi che il discorso scientifico sulla barca fosse una specie di parafrasi del film stesso... buco nell'acqua (perdonate la battuta, soprattutto se vedete cosa finisce in acqua dopo il discorso).
:-*
http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/
la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta
Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.
#4
Inviato 24 aprile 2009 - 14:58
Il gioco non ha motivo di esistere ? ma si.. è finalizzato al sadismo dello spettatore; la scena col telecomando è un indizio: io mando indietro il film ? tu, spettatore, potresti spegnerlo, ma se non lo fai significa che anche quel minimo momento di sollievo che hai avuto quando la donna ha sparato al ragazzo non ti piaceva veramente... perchè anche se noi "stiamo dalla parte loro", ci piace vedere quando moriranno (non come, visto che non lo vediamo mai appunto)..
qui gli intenti erano secondo me un tantino diversi: la scena del rewind frustra lo spettatore che è là che sta sbavando perchè finalmente le vittime (che sono vittime e non eroi e, infatti, hai ben sottolineato come nell'originale quest'aspetto sia così marcato tanto da renderli viscidi) stanno avendo il loro riscatto. con quel tornare indietro Haneke annulla l'azione, depriva il suo film della catarsi (direi che il suo è un cinema tutto senza catarsi) e lascia gli spettatori in totale balìa dei carnefici, ai quali, in un certo senso, ci accostiamo essendo "il potere forte", mentre la famiglia borghese ha perso il suo fascino in quanto da loro ci aspettavamo un colpo di coda che avrebbe ribaltato la situazione. e il film-remake trova senso nel suo essere la dimostrazione del teorema messo in piedi col film austriaco, teorema che ha il suo "exemplum" proprio nella scena del rewind.
PS: il discorso finale a me è sempre sembrato una metafora del "gioco" in sè...ps: l'ho visto 4 volte il film, e in particolare il finale dove sono stato convinto per mesi che il discorso scientifico sulla barca fosse una specie di parafrasi del film stesso... buco nell'acqua (perdonate la battuta, soprattutto se vedete cosa finisce in acqua dopo il discorso).
#5
Inviato 24 aprile 2009 - 19:31
[Giudizio puramente soggettivo!]
#6
Inviato 24 aprile 2009 - 19:38
"Funny Games" è un film fatto per dividere, c'è poco da fare. O lo si ama o lo si odia (sia in questo inclusa l'indifferenza, l'incomprensibilità, lo schifo, il ripudio, la rabbia). O si entra nel suo gioco, o ne se rimane irrimediabilmente esclusi (e tutto sta poi, ovviamente, in quanto lo spettatore sia disposto a riconoscere questo).
E intanto lui ci gode come un pazzo, scommetto.
:-*
#7
Inviato 24 aprile 2009 - 19:43
Forse poi è colpa del mio "setting": di solito i film li guardo da solo, alla sera tardi. Questo l'ho guardato il pomeriggio con mia madre che continuava a dirmi: "Ma che roba guardi??"
E io rispondevo "Su OndaRock dicevano che fosse bello!!"
#8
Inviato 24 aprile 2009 - 19:49
E io rispondevo "Su OndaRock dicevano che fosse bello!!"
forse è la concezione di "bello" con cui partivi ad averti traviato (e chissà che pensarà di OR tua madre )
comunque, concordo con Ian, i film di Haneke (ma la medesima cosa può dirsi anche per Lars Von Trier) sono opere di due perfidi sadici e quindi o si sta al gioco o i loro film inevitabilmente annoiano/disgustano/restano incomprensibili. in particolare, con "Funny games" Haneke gioca con lo spettatore a carte scoperte (lo fa fin dal titolo) e vista l'impostazione del teorema, che piaccia o meno, il film vince sempre sullo spettatore.
#9
Inviato 24 aprile 2009 - 19:55
Ad esempio leggo molto che lo spettatore è portato a "stare dalla parte" dei due fratelli: io questo non l'ho per niente avvertito.
Forse poi è colpa del mio "setting": di solito i film li guardo da solo, alla sera tardi. Questo l'ho guardato il pomeriggio con mia madre che continuava a dirmi: "Ma che roba guardi??"
E io rispondevo "Su OndaRock dicevano che fosse bello!!"
allora. Intanto non sono fratelli, non si sa neanche che tipo di legame ci sia fra di loro (parli degli aguzzini, giusto?)
e poi diciamo che hai un po' confuso le cose.
Lo scopo di Haneke (almeno, uno dei tanti, questo film conterrà minimo quattro o cinque sottotesti) è sostanzialmente quello di provare una delle contraddizioni classiche del rapporto film/spettatore.
Te la faccio breve e semplice: quando al cinema si vede una riproposizione come tante di sfida Bene/Male siamo logicamente portati a pensare di stare dalla parte del Bene, perchè siamo persone buone (chi più chi meno ) e perchè se una famiglia povera ed innocente viene presa in ostaggio e seviziata speriamo sempre e comunque che gli stronzi che lo fanno vengano presi e puniti come si deve.
Giusto? Sbagliato.
Dal momento in cui osserviamo un tale atto di violenza (fisica, psicologica) al cinema, lo facciamo dalla nostra posizione privilegiata di spettatori al sicuro da ogni pericolo e atrocità. Questa posizione è però assolutamente paragonabile a quella degli aguzzini, allora!
Una famiglia viene progressivamente fatta a pezzi e noi cosa facciamo? Restiamo lì a guardarla, imperterriti!
E' questo sostanzialmente il "gioco pericoloso" (ed estremamente sadico) che Haneke ci mette davanti. Il costante e continuo rivolgersi di Pitt (o Frisch, che sia la versione americana o quella austriaca) nei nostri confronti non è una sfida bastarda che egli ci sta facendo, quanto piuttosto una presa di coscienza che vuole farci assumere (pensa a quello sguardo in camera finale: è di orgogliosa ripicca o invece di subdola complicità?).
Quanto alla scena del telecomando, beh io non l'ho intesa altro che come l'affondo finale nei confronti di ancora di fosse illuso di essere "dalla parte della famiglia": c'è chi alla proiezione a Cannes del film del '97 arrivò ad esultare in sala, quando la tipa stecchisce il grassone! O_O
per poi subito repentinamente ricacciarsi l'urlo in gola
in sostanza: prova magari a rivederlo con quest'ottica, non dico che il tuo giudizio ne varrà completamente ribaltato ma magari qualcosina in più la capisci
#10
Inviato 24 aprile 2009 - 20:06
Comunque sia non è una questione di "capire". Se un film (o un libro, un quadro, una canzone)non mi coinvolge, può essere intelligente quanto vuoi, ma non mi piace poi tanto.
Comunque mi ha detto un amico che la versione precedente era fatta molto meglio, mentre questa rovinava un po' il film. Magari se lo riguarderò prenderò l'altro remake..
Ah è vero, non ricordavo..comunque sono molto simili se ben ricordo, e quindi mi sembrava fossero fratelliIntanto non sono fratelli
Sono quei fanatici che hanno deviato mio figlio! Se ne becco uno per strada lo ammazzo di botte...chissà cosa penserà di ondarock tua madre
#11
Inviato 24 aprile 2009 - 20:08
Comunque mi ha detto un amico che la versione precedente era fatta molto meglio, mentre questa rovinava un po' il film. Magari se lo riguarderò prenderò l'altro remake..
ma se è stato rifatto sequenza per sequenza, battuta per battuta e inquadratura per inquadratura!
Cambiano solo gli attori, in pratica
(il che non è assolutamente vero, ma facciamo finta che lo sia )
Comunque sia non è una questione di "capire". Se un film (o un libro, un quadro, una canzone)non mi coinvolge, può essere intelligente quanto vuoi, ma non mi piace poi tanto.
già questo ti rende onore O_O
rimanere impassibili di fronte alla messa in scena così pedissequa di una tortura "totale" non è da molti
#12
Inviato 26 aprile 2009 - 11:49
Il gioco non ha motivo di esistere ? ma si.. è finalizzato al sadismo dello spettatore; la scena col telecomando è un indizio: io mando indietro il film ? tu, spettatore, potresti spegnerlo, ma se non lo fai significa che anche quel minimo momento di sollievo che hai avuto quando la donna ha sparato al ragazzo non ti piaceva veramente... perchè anche se noi "stiamo dalla parte loro", ci piace vedere quando moriranno (non come, visto che non lo vediamo mai appunto)..
qui gli intenti erano secondo me un tantino diversi: la scena del rewind frustra lo spettatore che è là che sta sbavando perchè finalmente le vittime (che sono vittime e non eroi e, infatti, hai ben sottolineato come nell'originale quest'aspetto sia così marcato tanto da renderli viscidi) stanno avendo il loro riscatto. con quel tornare indietro Haneke annulla l'azione, depriva il suo film della catarsi (direi che il suo è un cinema tutto senza catarsi) e lascia gli spettatori in totale balìa dei carnefici, ai quali, in un certo senso, ci accostiamo essendo "il potere forte", mentre la famiglia borghese ha perso il suo fascino in quanto da loro ci aspettavamo un colpo di coda che avrebbe ribaltato la situazione. e il film-remake trova senso nel suo essere la dimostrazione del teorema messo in piedi col film austriaco, teorema che ha il suo "exemplum" proprio nella scena del rewind.
sono perfettamente daccordo, quello che ho detto, è una sorta di riflessione personale che mi sono posto prima di quella che hai giustamente spiegato.
cmq la prima volta che ho visto il film, io stavo ovviamente dalla parte dei buoni, e ogni tanto pensavo: "ma adesso il ragazzino raggiungerà qualcuno...ma adesso il cellulare si attiverà", mentre a mano a mano perdevo le speranze, sono arrivato anche a pensare che il film potesse finire semplicemente mentre il marito è ancora in cucina e la moglie è in giro a cercare aiuto..
poi ovviamente il finale è stupendo, il cerchio si chiude e si riapre.
http://rateyourmusic...ceLORDofSILENCE
http://www.anobii.com/people/moro/
http://www.lastfm.it...r/BlackiceLORD/
la mamma dei sottogeneri del metal è sempre incinta
Che poi Hitler è un personaggio così black metal... esteticamente impossibile non restarne colpiti. Stalin è più death-grindcore. Mussolini garage-punk, Mao invece è doom.
0 utente(i) stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi