Vai al contenuto


- - - - -

No all' aborto (?)


  • Please log in to reply
82 replies to this topic

#51 juL fu Sig.M.

    Utente paraolimpionico

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 8878 Messaggi:

Inviato 17 dicembre 2008 - 20:56

quindi non bisogna pensare che siccome la legge ammetta l'aborto per un certo periodo di tempo dal concepimento, questo sia una pratica morale.


Morale di chi? Sulla base di quale vita?
Sulla base di quale esperienza?

Io non metterei mai al mondo un figlio sapendolo trisomico o comunque con serie tare genetiche, non ho nè la maturità nè un vissuto che mi permetta di prendermi quella responsabilità alla leggera.
E le uniche persone dalle quali accetterei di sentirmi giudicato in questo caso sono quelle che pur non avendo particolari credo o dogmi religiosi e avendo avuto la consapevolezza del problema, hanno continuato le gravidanze e crescono figli con i suddetti problemi.
E fidati, ho la presunzione anche di parlare per quel poco di esperienza che ho, dubito lo farebbero mai.
  • 0

#52 slamdog

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 80 Messaggi:

Inviato 17 dicembre 2008 - 20:59

quindi non bisogna pensare che siccome la legge ammetta l'aborto per un certo periodo di tempo dal concepimento, questo sia una pratica morale.


Morale di chi? Sulla base di quale vita?
Sulla base di quale esperienza?

Io non metterei mai al mondo un figlio sapendolo trisomico o comunque con serie tare genetiche, non ho nè la maturità nè un vissuto che mi permetta di prendermi quella responsabilità alla leggera.


sono d'accordo. ho sbagliato nel dire morale, intendevo morale A PRESCINDERE. mi sono espresso male.
insomma non dico che l'aborto dovrebbe essere vietato, ma che ci si dovrebbe pensare molto su (soprattutto prima di fare sesso senza precauzioni).
  • 0

#53 mongodrone

    post-feudatario

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 11122 Messaggi:

Inviato 17 dicembre 2008 - 21:06


Qua un maschietto si è preso l'onere di sostenere che l'aborto è

il reato più cruento che un uomo possa commettere, di gran lunga superiore a qualsiasi omicidio


Un po' come quelli che i pedofili vanno bruciati vivi e la Franzoni poverina...

oh oh aspetta, lì stavan parlando dello stupro (non ha senso nemmeno così comunque)
  • 0

#54 Guest_Number 5_*

  • Guests

Inviato 17 dicembre 2008 - 21:20

Non mi intrometto mai in questa sezione del forum perchè odio parlare di politica o simili, e poi si finisce sempre per discutere.
Però ho una domanda, una curiosità più che altro, al riguardo: c'è qualche utentessa contraria all'aborto? Per ora mi sembra che abbiano "dato contro" solo maschietti...

E' un grande classico. Un vero "topos" delle discussioni in campo etico-legale.
  • 0

#55 slamdog

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 80 Messaggi:

Inviato 17 dicembre 2008 - 21:31

riporto questo trafiletto di stefano rodotà che mi pare interessante:

Intorno alla silhouette delle società occidentali si assiepa una densa storia di rapporti fra etica e diritto. C'è stata un'alleanza agli inizi dell'epoca moderna, quando l'etica giusnaturalista ha fornito al diritto una fondazione comune, che andava oltre le divisioni religiose e nazionali. E' stata un'alleanza proficua che ha prodotto le prime rappresentazioni liberali della società, l'idea di diritti individuali fondati su un nucleo morale inalienabile, come protezione contro l'arbitrio del sovrano. Ma l'alleanza ha cominciato a scricchiolare quando l'idea di autonomia individuale si è allargata e ha cominciato a includere aree sempre più ampie della condotta, e si è fatta strada la convinzione che la moralità non sia affatto di pertinenza dello Stato, ma degli individui. Ciò che lo Stato si deve limitare a fare è garantire la convivenza e la possibilità di ciascuno di condurre la vita che preferisce. Ma, una volta definita la questione in questo modo, come ha fatto la tradizione liberale, i problemi non sono affatto risolti, poiché non è chiaro che cosa debba fare lo Stato per garantire a ciascuno eguale considerazione e autonomia. Le differenze economiche e culturali sono tra i primi esempi che vengono alla mente, fattori che impediscono che tutti abbiano eguali chance nella vita. Vi sono anche altre questioni. Quando lo Stato nell'amministrare la convivenza sociale, fa appello a una certa moralità particolare? Alcuni sostengono che le nostre società occidentali sono tenute insieme da una moralità cristiana di fondo che viene imposta attraverso alcuni concetti giuridici centrali e che è funzionale a sostenere la coesione sociale. Ma fino a che punto lo Stato può fare a meno di un'etica e di quale etica ha bisogno se vuole rispettare il pluralismo e il rispetto dell'autonomia di tutti?
  • 0

#56 virginia wolf

    apota

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6639 Messaggi:

Inviato 17 dicembre 2008 - 21:35

Non mi intrometto mai in questa sezione del forum perchè odio parlare di politica o simili, e poi si finisce sempre per discutere.
Però ho una domanda, una curiosità più che altro, al riguardo: c'è qualche utentessa contraria all'aborto? Per ora mi sembra che abbiano "dato contro" solo maschietti...

E ti sembra un caso?
E' facile emettere sentenze quando si sa che non ci saranno mai le condizioni per commettere il "peccato".
Diversa è la responsabilità morale perché spesso la donna abortisce in quanto non supportata dal partner e nemmeno aiutata dalla società.

Nessuna donna è "favorevole" all'aborto.
Le condizioni in cui una donna si può trovare costretta ad abortire sono molteplici.
Io come donna non mi permetterei mai di giudicare un'altra donna che è stata costretta a fare questa scelta, scelta che spesso non è ??voluta? ma obbligata. E tanto più non lo dovreste fare voi come uomini che, ripeto, quella scelta non sarete mai costretti a fare.

  • 0
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#57 Guest_Oyuki_*

  • Guests

Inviato 17 dicembre 2008 - 21:49


Non mi intrometto mai in questa sezione del forum perchè odio parlare di politica o simili, e poi si finisce sempre per discutere.
Però ho una domanda, una curiosità più che altro, al riguardo: c'è qualche utentessa contraria all'aborto? Per ora mi sembra che abbiano "dato contro" solo maschietti...

E ti sembra un caso?
E' facile emettere sentenze quando si sa che non ci saranno mai le condizioni per commettere il "peccato".
Diversa è la responsabilità morale perché spesso la donna abortisce in quanto non supportata dal partner e nemmeno aiutata dalla società.

Nessuna donna è "favorevole" all'aborto.
Le condizioni in cui una donna si può trovare costretta ad abortire sono molteplici.
Io come donna non mi permetterei mai di giudicare un'altra donna che è stata costretta a fare questa scelta, scelta che spesso non è ??voluta? ma obbligata. E tanto più non lo dovreste fare voi come uomini che, ripeto, quella scelta non sarete mai costretti a fare.


Quoto anche le virgole, cara Virginia.
Sono completamente d'accordo con quanto hai scritto.

  • 0

#58 Farzan

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 5003 Messaggi:
  • LocationPr

Inviato 17 dicembre 2008 - 22:11

io sono d'accordissimo con l'aborto, le donne che vogliono hanno il diritto di applicarlo.

prima di tutto io non ritengo "vita" quel periodo di crescita pre natale.

aggiungo anche che le precauzioni, come per esempio la pillola o il preservativo ancor più sono si delle precauzioni per un rapporto senza concepimento tuttavia non sono assolute, lo sono quasi, ma non lo sono.
purtroppo la questione diventa difficile perchè poi subentrano casi non come questi bensì altri di semplice egoismo (non che questi non lo siano però qua è diverso) ai quali dovrebbe essere proibito di compiere aborto. in ogni caso quella non è vita, per me è quello il punto. ok è vita da un punto di vista etico, ma è quasi vita da un punto di vista scentifico.
poi certo io non sono uno scienziato da poter spiegare la mia tesi con grandi spiegazioni o teorie però da quello che ho studiato la vedo così.
  • 0

#59 grivs

    ---o<-<

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:
  • Locationale, i'vorrei che tu e pierpinky e io

Inviato 17 dicembre 2008 - 22:18

PREMESSA Personalmente sono contrario all'aborto. Dal discorso che qui segue non rientrano casi limite come i casi di stupro o delle mlattie che condannano alla morte in pochissimi anni (di cui posso dire che non parlo per sentito dire).

Credo che prima di tutto la domanda a cui bisogna rispondere: è quando nasce la vita? Dalla vostra risposta deriverà l'opinione sull'aborto.

Per me nasce nel momento stesso del concepimento. Per me, da un punto di vista etico,  tra abortire (quello che viene chiamato) un feto di tre mesi e ammazzare un bambino di 5 anni non c'è alcuna differenza.

Ovviamente chi sono io per stabilirlo? Nessuno. La mia opinione vale quanto la vostra. Credo sia inutile entrare in questioni etico-scientifiche al riguardo perchè la verità è che esistono infinità di argomentazioni da entrambe le parti, si tratta di posizioni inconciliabili. La verità è che una verità al riguardo non esiste. In una società democratica l'unica soluzione possibile al problema è rappresentata dall'opinione della maggioranza. Cosa che ha tutti i suoi pro e i suoi contro.

Da questa mia personale concezione della vita nascono alcune considerazioni.
Sono perfettamente consapevole che queste mie considerazioni sono "forti" (non nel senso che siano assolutamente valide, ma che suscitano reazioni forti) ma nascono dall'idea che per chi come concepisce l'inizio della vita nel momento del concepimento l'aborto legale equivale ad un sterminio legalizzato.
(Io non voglio negare a nessuno il diritto di credere che la vita cominci nel momento della nascità, quindi rivendico per me il diritto di considerarlo un omicidio) 

Le mie motivazioni sono agli antipodi da quelle che muovono la chiesa, che considero profondamente responsabile di molti aborti con le sue mistificazioni e con le sue proposte di castità per tutti gli adolescenti.
Dipendesse da me distriburei i profilattici fuori dalle scuole medie (anche alle elementari se si rivelasse necessario) e farei campagne vere di educazione sessuale.
Il sesso è un piacere un'area fondamentale per la vita dell'individuo. Il sesso è un piacere ma che può avere delle conseguenze. Chi lo fa senza pensarci è un idiota. Punto e basta. Anche se è un adolescente. Gli adolescenti che lanciano i sassi dal cavalcavia pagano le loro conseguenze.
Il sesso deve essere totalmente consapevole. Non si deve nascondere nulla: è un'esperienza totalmente gratificante che può avere delle conseguenze.
Compito dello Stato attraverso la scuola deve essere quello di diffondere questa consapevolezza.

Una disattenzione o un'imprudenza per me non può giustificare una sentenza di morte per la vita di (quello che io considero) un altro essere umano.

Non ignoro gli scoinvolgimenti fisici, emotivi, che caratterizzano la gravidanza. Perchè credetemi non ignoro cosa rappresentino 9 mesi di sofferenze e un possibile trauma post parto, ne ho coscienza quanto un essere di sesso maschile possa averne. Non voglio minimizzare il dolore della donna, ma per quanto possa sembrare cieco, brutale la questione è che lì considero un male minore rispetto alla morte di un neonato.
Perchè la gravidanza è la conseguenza di una condotta su cui il soggetto può (e ovviamente a mio avviso DEVE) esercitare un certo controllo. Il feto non ha alcuna responsabilità della vita che si trova a vivere, ma nel momento stesso in cui vi entra in possesso diviene un suo diritto inalienabile.
Tra i due, giudico il male minore la gravidanza: perchè indipendentente dalla visione del feto che si possa avere, è lui vittima di una decisione giusta o sbagliata chela si consideri.

Cosa farei? Incentivi economici? Dove si prendono i soldi?

LO STATO deve prendersi cura dei nascituri. Garantendone il mantenimeto, costruendo luoghi per il loro accoglimento, promuovendone l'adozione.

PER L'UOMO Chi mette al mondo un figlio (per me mettere al mondo significa anche scoparsi una tizia e metterla incinta) avrà trattenute dal proprio stipendio (o dal momento in cui ne avrà uno), come si fa in molte sentenze per il risarcimento danni, per 21 anni. Indipendentemente dal fatto che il figlio venga adottato da un'altra famiglia.
Non vuoi educare un figlio, mi pare un tuo diritto, ma hai il dovere di pagare per chi lo sfamerà.  

(Per me  questa prospettiva a qualcuno che si vanta di aver messo incinta delle ragazze (che poi hanno scelto di abortire) per non aver usato il preservativo per la nobile ragione "a me piace il caldo della figa" farebbe fare un pensierino in più)

PER LA DONNA La donna non dovrà sostenere alcuna spesa medica durante la gravidanza, soldi per i mesi della convalescenza, ogni tipo di assicurazione sulla possibilità di riavere il proprio posto di lavoro. Riceverà ogni sorta di aiuto medico e psicologico gratuitamente anche dopo il parto. Nonchè le verrà riconosciuto il diritto in futuro di ricongiungersi al figlio o di riincontrarlo anche qualora questi abbia una nuova famiglia.
(ovviamente non sono scemo, non voglio ridurre il tutto ad una mera questione economica, ma come ho già spiegato prima per me si tratta del male minore)
Ogni tipo di tutela e di soluzione per alleviare le sofferenze che dovrà patire. Alleviare le sofferenze psicologiche è impossbile? per quanto brutale possa essere, priorità al bambino.

So che queste "proposte" non saranno condivise da quasi nessuno. E che sarà molto facile criticarle e che ne esisteranno cento di migliori. Ma per me l'aborto è una situazione estrema, e le uniche misure adottabili forse possono solo essere estreme.
In tutta sincerità non mi sento "un bigotto sputasentenze che odia le donne". Per ragioni personali, ho un certo grado di coinvolgimentoverso certe questioni. E, come ho premesso all'inizio, sono consapevole che la mia sia solo una delle visioni possibili.
Ogni tanto mi capita di chiedermi cosa possa fare io per primo per provare a cambiare la situazione. Dal punto di vista etico nulla potrà convincermi che questo non è uno sterminio. Mi chiedo come si sia sentito chi ha vissuto certi stermini da spettatore e quale sia il suo grado di colpevolezza.  
 

In questo ragionamento io metto al centro la volontà dell'individuo. Non è una difesa della vita in sè è per sè: io sono favorevole all'eutanasia, auguro le peggiori cose del mondo ai bastardi che continuano blaterare sul valore della vita, imponendo la loro ottusa visione moraleggiante della vita e condannando alla sofferenza chi è malato e i suoi cari che sono obbligati a vedere una persona amata in quella merda per mesi e anni e sono portati allo stremo di augurarsi la fine delle sofferenze del proprio caro.
Se qualcuno considera la sua vita un valore assoluto, io lo rispetto, ma rivendico altresì la mia libertà di scegliere e di decidere io quando giudicare la sofferenza che attanaglia la mia vita troppa.

La vita appartiene solo all'individuo. Se qualcuno sceglie di dedicare la propria vita a Dio è una sua scelta. La mia vita non appartiene a Dio così come non appartiene ai miei genitori.
Per me lo stato ultimo della democrazia è la tutela assoluta dell'individuo e dei più deboli (e nella mia visione nessuno è più debole di chi non ha ancora maturato la sua volontà).
Come nel caso dell'eutanasia trovo è fondamentale l'atto di volontà. Nel caso dell'aborto trovo fondamentale la tutela di tale volontà fino a quando possa esprimersi liberamente.

Non sono un fanatico che considera una vita di sofferenze un dono di dio. Ho il massimo rispetto per i chi si trova di fronte a scelte estreme come quelle poste da certe gravi forme di malattie. Lì posso capire che la loro scelta sia un atto d'amore. Ma non posso che provare orrore di fronte agli aborti che sono mossi solo da disattenzione, egoismo e superficialità


DISCOSO A PARTE
PREMESSA SO che non esiste paragone tra il grado di coinvolgimento che un parto implica per la donna e quello che comporta per l'uomo. Ovviamente il diritto dà priorità assoluta e totale alla donna. NOn metto in discussione la bontà della cosa.
SOlo, solo una riflessione: tutti giustamente avete parlato della sofferenza della donna che sceglie (comunque la si metta è una scelta) di rinunciare a suo figlio. Ma alla sofferenza e il senso di totale impotenza di chi vede negare la vita al proprio figlio, di chi si vede negare il diritto di essere padre.

So che è una questione spinosissima e anche io ritengo giusto che il diritto tuteli la posizione della donna, ma visto che molti han parlato di sofferenza credo che anche questi casi, perchè esistono anche questi casi, meritino una parola.
  • 0
[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite

gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna


#60 lippa

    Little Miss Sunshine

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4121 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 17 dicembre 2008 - 22:19




il reato più cruento che un uomo possa commettere, di gran lunga superiore a qualsiasi omicidio


:o :o :o :o :o :o

Ehm, dopo questa perla, io mi ritiro in buon ordine: non tira aria molto sana in questa discussione...

secondo te, lo stupro cosa è? Te lo chiedo perchè se e qualora non fosse sana l'affermazione dell'utente in questione di certo non si può dire che la tua appaia più sana eh. Mi sai esporre il tuo pensiero in merito? perchè così non si è capito.grazie!


Mi sembra surreale doverlo stare a spiegare...
Una donna violentata ha subito un crimine atroce ma è VIVA, una donna uccisa è MORTA. Come si possa considerare la prima eventualità peggiore della seconda mi è del tutto oscuro.
Lo stupro è uno dei crimini più odiosi, squallidi e vigliacchi che si possano commettere, ma metterlo al di sopra persino dell'omicidio mi pare puro delirio.
A meno che non abbia frainteso il senso di quell'affermazione, ma anche Giovanni Drogo e Sig.M mi pare l'hanno intesa come l'ho intesa io.


L'affermazione io l'ho colta in maniera diversa, l'ho colta pensando inizialmente, riflettendo banalmente, che forse, in certe occasioni, come lo stupro, sarebbe meglio morire piuttosto che subire una cosa come quella, dopo di che la seconda riflessione è stata quella di considerare lo stupro come la possibilità, per chi l'ha provato sulla propria pelle, di suicidarsi e se leggi qua e là, potrai constatare che a volte una donna che subisce una violenza di quel tipo può essere portata a scegliere di non vivere più. A me l'idea di vivo a tutti costi ma martoriato dentro e fuori non piace. Dopo di che ognuno la pensa come vuole. Cercavo di non essere rigida nei giudizi e nelle posizioni tutto qua.
  • 0
Alla fine tutte le cose devono rimanere così come sono e sono sempre state: quelle grandi riservate ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze e i brividi ai raffinati e tutte le cose rare, agli esseri rari.
F. W. Nietzsche, Al di là del bene e del male



Però, domenica prossima cerchiamo semplicemente di divertirci. Cioè, per una volta, se possibile, vediamo di non analizzare tutto fino alla pazzia.
J. D. Salinger, Franny e Zooey

#61 Guest_Giovanni Drogo_*

  • Guests

Inviato 17 dicembre 2008 - 22:38

in certe occasioni, come lo stupro, sarebbe meglio morire piuttosto che subire una cosa come quella


Questo discorso continua a suonarmi assurdo.


è stata quella di considerare lo stupro come la possibilità, per chi l'ha provato sulla propria pelle, di suicidarsi e se leggi qua e là, potrai constatare che a volte una donna che subisce una violenza di quel tipo può essere portata a scegliere di non vivere più


Mentre nel caso in cui viene assassinata non può scegliere neanche quello.

Vabbè, fine OT.
  • 0

#62 slamdog

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 80 Messaggi:

Inviato 17 dicembre 2008 - 22:53

non credo che si troverà una soluzione unica a questo problema. non mi sembra giusto che l'etica, che non è la stessa per tutte le persone, debba portare all'abolizione degli aborti. come si diceva in un post precedente, chi non è favorevole all'aborto può non abortire. tra l'altro l'attuale legge sull'aborto non mi pare che sia così cattiva, vista la difficoltà dell'argomento.
fatto sta che manca però una campagna di informazione che cerchi di ridurre il ricorso all'aborto per le classiche gravidanze "indesiderate", anche perchè in quei casi penso sia più pesante per la mamma l'aborto che affrontare una situazione economica e sociale un pò difficile (e si difende anche la vita di un futuro essere umano, cosa non da poco).
  • 0

#63 123

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1493 Messaggi:

Inviato 17 dicembre 2008 - 23:08


ma quindi non si fa più il discorso del limite di settimane e così via? abortire a 4 settimane o a 16 o a 24 è lo stesso?



Se ti fossi degnato di leggere quanto da me scritto prima capiresti che questa distinzione la faccio eccome, anche perchè ciò che è un bambino o comunque una vita non può esserlo se non da un momento preciso che va giocoforza stabilito per legge.

EDIT
Oppps ho capito ora che intendevi l'opposto. Scusami la pensiamo allo stesso modo.

e io la penso in modo simile: la dignità è imprescindibile dalla vita, qualsiasi essere vivente ha di per sè una dignità. io non dico che bisogna sbattere all'ergastolo chiunche pratichi l'aborto, ma mi permetterai di affermare che cmq l'aborto è una pratica che, seppure non sia un omicidio vero è proprio, crea un disagio morale fortissimo nei genitori (soprattutto la madre). ti sei mai chiesto perchè? tu decideresti, con assoluta certezza, che sia giusto che tua moglie abortisca, perchè tanto l'embrione non è una forma di vita?


E questo lo vieni a dire a me?

Come giustamente è stato fatto notare, qua manca anche un solo intervento contro l'aborto (e non parlo di valori personali) che sia scritto da una donna.

Qua un maschietto si è preso l'onere di sostenere che l'aborto è

il reato più cruento che un uomo possa commettere, di gran lunga superiore a qualsiasi omicidio


Un po' come quelli che i pedofili vanno bruciati vivi e la Franzoni poverina...


Veramente io che sono donna avevo inviato un messaggio ma non lo vedo, avrò sbagliato qualche cosa. Comunque io sono contro l'aborto, lo trovo terribilemnte avvilente per una donna. Ho un figlio e ho vissuto la mia gravidanza in modo molto magico. Dal momento che ho scoperto di essere incinta, dal momento che l'ho visto per la prima volte grazie all'ecografia, dal momento che si è mosso e l'ho sentito e via dicendo. Però mi rendo conto benissimo che per molte donne la gravidanza può essere un peso, un fastidio insopportabile. Capisco che ricorrano all'aborto. Ho avuto un'amica che lo ha fatto quando frequentavamo il liceo. Io ho rispettato la sua decisione, non si sentiva di tenerlo, non lo voleva, forse è stato meglio così.
Quindi direi che  sono contraria però mi sembra giusto che l'aborto sia controllato legalmente. Sono discorsi molto delicati, sarebbe importante farli in tranquillità senza arroccarsi troppo sulle varie posizioni. Certo dire che l'aborto è un diritto mi sembra una forzatura, anche perchè lì i diritti sono di due individui distinti, quello della donna e quello del nascituro che magari  sarebbe interessato anche a vedere di persona se vale o non vale la pena di viverla questa vita tanto biasimata.
A essere generosi ci sarebbe da aggiungere anche il diritto del padre che per la legge non conta nulla. Ma quella poi è un'altra storia. :) :) :)

  • 0

#64 123

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1493 Messaggi:

Inviato 17 dicembre 2008 - 23:22

quindi non bisogna pensare che siccome la legge ammetta l'aborto per un certo periodo di tempo dal concepimento, questo sia una pratica morale.


Morale di chi? Sulla base di quale vita?
Sulla base di quale esperienza?

Io non metterei mai al mondo un figlio sapendolo trisomico o comunque con serie tare genetiche, non ho nè la maturità nè un vissuto che mi permetta di prendermi quella responsabilità alla leggera.
E le uniche persone dalle quali accetterei di sentirmi giudicato in questo caso sono quelle che pur non avendo particolari credo o dogmi religiosi e avendo avuto la consapevolezza del problema, hanno continuato le gravidanze e crescono figli con i suddetti problemi.
E fidati, ho la presunzione anche di parlare per quel poco di esperienza che ho, dubito lo farebbero mai.


Scusa rispondo anche a questo. Ho un fratello affettto da una tetraparesi spastica, era sanissimo il medico durante il parto l'ha afferrato con il forcipe e quindi gli ha procurato una lesione. Ha un'invalidità quasi totale ma ha una vita normale, ha il suo lavoro, i suoi amici, certo ci sono molte cose che non può fare ma non l'ho mai sentito lamentarsene.
Quindi se un genitore si rifiuta di crescere un figlio affetto da una qualche problematica è un problema del genitore non del bambino. Il bambino problematico in molti casi è un bambino contento almeno quanto gli altri. Se un genitore non lo vuole abbia l'onoestà di dire non lo voglio perchè IO soffrirei a prendermene cura. Sarebbe più carino.

  • 0

#65 Misia M.

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 515 Messaggi:

Inviato 18 dicembre 2008 - 02:42

tutti giustamente avete parlato della sofferenza della donna che sceglie (comunque la si metta è una scelta) di rinunciare a suo figlio. Ma alla sofferenza e il senso di totale impotenza di chi vede negare la vita al proprio figlio, di chi si vede negare il diritto di essere padre.


Stai davvero provando a comparare la "sofferenza" di un potenziale padre che non potrà vedere nascere un bambino (ripeto: vedere, e da un corpo non suo ma altrui... dettagli) alla sofferenza di chi ha un ospite dentro di sé, una parte di sé indesiderata o che comunque non potrà mai accudire?

P.S. Ma poi, diritto di essere padre? Scusa, ma io per caso ho diritti sul tuo corpo?
  • 0

#66 lippa

    Little Miss Sunshine

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4121 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 18 dicembre 2008 - 07:32



in certe occasioni, come lo stupro, sarebbe meglio morire piuttosto che subire una cosa come quella


Questo discorso continua a suonarmi assurdo.


Idem.

non so che dirvi  :) quello che pensavo l'ho detto, se continuassi sarebbe solo polemica e francamente me la risparmio  ;)
  • 0
Alla fine tutte le cose devono rimanere così come sono e sono sempre state: quelle grandi riservate ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze e i brividi ai raffinati e tutte le cose rare, agli esseri rari.
F. W. Nietzsche, Al di là del bene e del male



Però, domenica prossima cerchiamo semplicemente di divertirci. Cioè, per una volta, se possibile, vediamo di non analizzare tutto fino alla pazzia.
J. D. Salinger, Franny e Zooey

#67 grivs

    ---o<-<

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 7852 Messaggi:
  • Locationale, i'vorrei che tu e pierpinky e io

Inviato 18 dicembre 2008 - 09:24

Stai davvero provando a comparare la "sofferenza" di un potenziale padre che non potrà vedere nascere un bambino (ripeto: vedere, e da un corpo non suo ma altrui... dettagli) alla sofferenza di chi ha un ospite dentro di sé, una parte di sé indesiderata o che comunque non potrà mai accudire?


DISCOSO A PARTE
PREMESSA SO che non esiste paragone tra il grado di coinvolgimento che un parto implica per la donna e quello che comporta per l'uomo. Ovviamente il diritto dà priorità assoluta e totale alla donna. NOn metto in discussione la bontà della cosa.
SOlo, solo una riflessione


P.S. Ma poi, diritto di essere padre? Scusa, ma io per caso ho diritti sul tuo corpo?


La possbilità di essere padre dipende dalla volontà di un altro soggeto. Personalmente io vedo il diritto di essere padre negato anche in una situazionie simile (probabilmente è un'accezione più larga, ma non credo che il diritto di essere padre sia negato solo sparando nei coglioni a qualcuno).

Esercitare LEGITTIMAMENTE il diritto che hai sul tuo corpo, influisce sulla vita del tuo compagno. Non ho messo in discussione la priorità ASSOLUTA del diritto della donna in queste situazioni rispetto a quello dell'uomo. Mi sembrava di essere stato chiaro

Io riconosco che il mondo sia pieno di bastardi che una volta fatto il danno se ne lavano le mani, ma pensare che tutti si comportino così è ridicolo.

Non voglio essere frainteso: è naturale che la volontà dell'uomo passi in scondo piano in simili situazioni. Non sto dicendo che sia sbagliato.
Riconoscendo la priorita del diritto della donna e affermando che la sua scelta influisce sulla vita di quello che potrebbe essere un padre (ovviamente oltre che quella del figlio) non mi pare di cadere in contraddizione.

Buona giornata.
  • 0
[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite

gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna


#68 R. Mutt

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2667 Messaggi:

Inviato 18 dicembre 2008 - 10:20

il reato più cruento che un uomo possa commettere, di gran lunga superiore a qualsiasi omicidio

   

Ehm, dopo questa perla, io mi ritiro in buon ordine: non tira aria molto sana in questa discussione...


secondo te, lo stupro cosa è? Te lo chiedo perchè se e qualora non fosse sana l'affermazione dell'utente in questione di certo non si può dire che la tua appaia più sana eh. Mi sai esporre il tuo pensiero in merito? perchè così non si è capito.grazie!


Mi sembra surreale doverlo stare a spiegare...
Una donna violentata ha subito un crimine atroce ma è VIVA, una donna uccisa è MORTA. Come si possa considerare la prima eventualità peggiore della seconda mi è del tutto oscuro.
Lo stupro è uno dei crimini più odiosi, squallidi e vigliacchi che si possano commettere, ma metterlo al di sopra persino dell'omicidio mi pare puro delirio.
A meno che non abbia frainteso il senso di quell'affermazione, ma anche Giovanni Drogo e Sig.M mi pare l'hanno intesa come l'ho intesa io.

L'affermazione io l'ho colta in maniera diversa, l'ho colta pensando inizialmente, riflettendo banalmente, che forse, in certe occasioni, come lo stupro, sarebbe meglio morire piuttosto che subire una cosa come quella, dopo di che la seconda riflessione è stata quella di considerare lo stupro come la possibilità, per chi l'ha provato sulla propria pelle, di suicidarsi e se leggi qua e là, potrai constatare che a volte una donna che subisce una violenza di quel tipo può essere portata a scegliere di non vivere più. A me l'idea di vivo a tutti costi ma martoriato dentro e fuori non piace. Dopo di che ognuno la pensa come vuole. Cercavo di non essere rigida nei giudizi e nelle posizioni tutto qua.


Spiego io il senso della mia frase, che lippa ha colto bene, mentre gli altri utenti si sono scandalizzati (di che poi?): innanzitutto non ho detto "depenalizziamo l'omicidio perché lo stupro è più grave", semplicemente ho detto che secondo me, per una donna non può esserci male peggiore. Io se fossi donna preferirei mille volte morire che esser stuprata. Ma avete idea del senso di impotenza, di squallore, di "sporcizia" interiore che una donna violentata possa provare? Il trasformare un gioco meraviglioso di complicità come il sesso in un rapporto di sottomissione e violenza? E di tute le conseguenze psicologiche, ne vogliamo parlare: ci sono donne che non sono riuscite più a fare l'amore, che sono morte dentro. Ma forse noi maschietti spesso non riusciamo nemmeno a porci in una certa maniera per cercare di capire...
  • 0

#69 slamdog

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 80 Messaggi:

Inviato 18 dicembre 2008 - 10:32

Spiego io il senso della mia frase, che lippa ha colto bene, mentre gli altri utenti si sono scandalizzati (di che poi?): innanzitutto non ho detto "depenalizziamo l'omicidio perché lo stupro è più grave", semplicemente ho detto che secondo me, per una donna non può esserci male peggiore. Io se fossi donna preferirei mille volte morire che esser stuprata. Ma avete idea del senso di impotenza, di squallore, di "sporcizia" interiore che una donna violentata possa provare? Il trasformare un gioco meraviglioso di complicità come il sesso in un rapporto di sottomissione e violenza? E di tute le conseguenze psicologiche, ne vogliamo parlare: ci sono donne che non sono riuscite più a fare l'amore, che sono morte dentro. Ma forse noi maschietti spesso non riusciamo nemmeno a porci in una certa maniera per cercare di capire...

hai ragione. mi viene in mente la situazione delle donne violentate durante la guerra nei balcani. vedetevi il film "la vita segreta delle parole", oppure "ti do i miei occhi"
  • 0

#70 Guest_Terzo_*

  • Guests

Inviato 18 dicembre 2008 - 12:09

Quoto Tom col sangue, secondo me questa cosa non ha proprio senso. Questa concezione della sessualità come se fosse la cosa più intima di una persona per quanto mi riguarda è assolutamente bigotta. Se certe donne sono tanto sconvolte da uno stupro non è tanto colpa loro o dell'atto in se, ma di come le fa sentire la società.
  • 0

#71 arancino

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4375 Messaggi:
  • LocationBologna

Inviato 18 dicembre 2008 - 12:50

Se certe donne sono tanto sconvolte da uno stupro non è tanto colpa loro o dell'atto in se, ma di come le fa sentire la società.


Veniamole incontro allora! Liberalizziamo lo stupro.
  • 0

#72 slamdog

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 80 Messaggi:

Inviato 18 dicembre 2008 - 12:53


ho detto che secondo me, per una donna non può esserci male peggiore.


Ma per piacere, che discorso è!!!! Una donna stuprata ha la possibilità di scegliere se continuare a vivere o meno, una donna che viene uccisa non può più scegliere un bel cazzo di niente!

Ma avete idea del senso di impotenza, di squallore, di "sporcizia" interiore che una donna violentata possa provare?.


Hai idea del senso di impotenza che si prova quando si viene ammazzati?

Ma invece di alimentare pensieri mortiferi, non sarebbe meglio provare a cambiare il modo di pensare, in modo che a provare il "senso di squallore e di sporcizia interiore" fossero gli stupratori piuttoso che le vittime?
Sono proprio questi discorsi che trasformano il trauma di uno stupro in un marchio sociale di cui una donna che ne è vittima sembra doversi sentire PURE in colpa. Come fate a non capire che discorsi profondamente maschilisti come "meglio morta che violentata" sono proprio quelli che caricano di assurdi sensi di colpa le vittime di un crimine tanto odioso?
Ma come si fa a non vedere che parlate delle donne violentate come fossero cavalli azzoppati, che, poverini, piuttosto di vederli soffrire meglio se gli sparano!

Tra l'altro come la mettiamo con il fatto che la stragrande maggioraza delle donne stuprate sceglie di continuare a vivere? Era meglio se le ammazzavano?



forse hai ragione, infatti stupro deriva dal latino "stuprum", che vuol dire onta, disonore. poi questo è particolarmente vero soprattutto nella cultura araba.
ti riporto un esempio di una donna algerina stuprata:

Riportiamo l??esempio, triste, ma purtroppo reale di un caso di stupro, e non
solo, subito da una donna algerina. La signora X è stata obbligata a lasciare la scuola a 13 anni e mezzo, perché il di lei cugino aveva affermato di ??averla vista con qualcuno?. Il di lei padre, quindi, le strappò i libri ed i quaderni, la colpì violentemente con la cintura causandole ferite che, senza cure, si infettavano continuamente, poi la tenne in casa sotto sequestro e la minacciò di morte. La consegnò al cugino dicendogli: ??lei è vergine, tu puoi scegliere, se vorrai averla lei sarà tua?.
La signora X si sposò a 18 anni ed ebbe tre figli due femmine ed un maschio. Tentò molti suicidi, l??ultimo dei quali la portò ad essere seguita e curata,
per un anno, da uno psichiatra che fu costretto ad andare in esilio perché fu
minacciato dai terroristi. Autore dello stupro, del tradimento e dell??inganno è il cugino: marito della signora X .
I suoceri della signora sono fratelli: costituiscono, dunque, una coppia
incestuosa. La signora conobbe il cugino quando aveva 12 anni (lui 17), perché lui andava a trascorrere il fine settimana da lei e la aiutava a fare i  compiti. ??Avevo appena superato l??esame di sesta, lo consideravo come un  emplice cugino. A dodici anni e mezzo mi ha violentata?.
La signora X, da bambina, veniva violentata dal cugino regolarmente nella
sua camera, mentre le sorelle dormivano. ??Io mi mettevo dei jeans stretti, mi
chiudevo nell??armadio, ma era inutile ? e sono rimasta incinta. Lo sapevano mia
madre e mia sorella perché ho dovuto abortire tre volte. Io non dimenticherò mai l??orrore: con il ferro da stiro bollente sul ventre e mio cugino che ci saltava sopra?.
Entrava in un vero e proprio stato d??angoscia quando si avvicinava il fine
settimana perché sapeva che doveva cedere ai capricci del cugino e rimanere in
silenzio.Cedeva alle richieste del giovane, nel terrore, nel silenzio perché sapeva che il padre l??avrebbe condannata: ??lui l??avrebbe saputo, mi avrebbe presa per una provocatrice, mi avrebbe ritenuta responsabile di questi atti e mi avrebbe tagliato la testa?. La nonna della signora X, rimasta vedova, aveva dovuto sposare, contro il suo volere, il fratello del marito ??che non ha smesso di metterla incinta. Mentre aspettava il suo sesto bambino, si è uccisa bevendo il liquido della pietra nera?. La stessa pietra nera che la signora X ha dovuto utilizzare per abortire facendola penetrare nella sua vagina. I bruciori atroci al basso ventre, infatti, causano l??aborto.
La signora X si sente ancor oggi in preda alla vergogna, al senso di colpa, all?? angoscia di morte, dipendenti dal non aver potuto mai urlare, mai dire di no, mai battersi per se stessa, per la sua libertà. Non potendosi difendere con le parole, colei che era la vittima, non una persona, si chiudeva nella sua camera e sprofondava nella disperazione rompendo tutto quello che le capitava in mano. Anche la lite coniugale era uno sfogo: una volta si armò di un coltello per rompere un materasso. Un??altra volta tentò di mutilarsi; usciva fuori di casa e tentava il suicidio senza mai riuscirci ??anche la morte prova disgusto per me!?.

  • 0

#73 Guest_Terzo_*

  • Guests

Inviato 18 dicembre 2008 - 13:15

Se certe donne sono tanto sconvolte da uno stupro non è tanto colpa loro o dell'atto in se, ma di come le fa sentire la società.


Veniamole incontro allora! Liberalizziamo lo stupro.

Non hai capito cosa intendevo. Guarda, sono una persona che non tollera la violenza, è proprio una cosa che mi fa stare male, fosse per me ci sarebbe come pena l'ergastolo per lo stupro, dico solamente che forse si da un po' troppa importanza alla sessualità in generale, come se fosse qualcosa di soprannaturale, mentre a mio avviso non è troppo diversa da altri tipi di violenza altrettanto cruenta. 
  • 0

#74 R. Mutt

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2667 Messaggi:

Inviato 18 dicembre 2008 - 14:02

Veniamole incontro allora! Liberalizziamo lo stupro.

Non hai capito cosa intendevo. Guarda, sono una persona che non tollera la violenza, è proprio una cosa che mi fa stare male, fosse per me ci sarebbe come pena l'ergastolo per lo stupro, dico solamente che forse si da un po' troppa importanza alla sessualità in generale, come se fosse qualcosa di soprannaturale, mentre a mio avviso non è troppo diversa da altri tipi di violenza altrettanto cruenta. 


Hai mai visto una donna stuprare un uomo? Lo supro è un crimine prettamente maschile, a differenza dell'omicidio che lo può compiere chiunque, questa è una discriminante non da poco, secondo me.

Tra l'altro come la mettiamo con il fatto che la stragrande maggioraza delle donne stuprate sceglie di continuare a vivere? Era meglio se le ammazzavano?


Ma mica ho detto che chi viene violentata si deve ammazzare; dico solo che psicologicamente, e pe il prosieguo della vita, lo stupro può avere effetti indelebili. Il problema è che secondo me si prende alla leggera un crimine come la violenza sessuale: in fondo che sarà mai qualche "bottarella" a una che magari veste sempre scollata e con minigonna (che quindi se le cerca pure), vero?

Quoto Tom col sangue, secondo me questa cosa non ha proprio senso. Questa concezione della sessualità come se fosse la cosa più intima di una persona per quanto mi riguarda è assolutamente bigotta Se certe donne sono tanto sconvolte da uno stupro non è tanto colpa loro o dell'atto in se, ma di come le fa sentire la società.


Non è colpa dell'atto in sé, ma della società :-X?!!!: ma sai cosa gliene può fregare a una che ha subito uno stupro che cosa pensano gli altri? Ma stai scherzando?
E se non è una cosa intima il sesso, cosa lo deve essere? Mi sa che a molti il sesso a buon mercato della tv e dei calendari ha fatto perdere di valore cosa significa in realtà "fare sesso".
  • 0

#75 Guest_Terzo_*

  • Guests

Inviato 18 dicembre 2008 - 14:22

Veniamole incontro allora! Liberalizziamo lo stupro.

Non hai capito cosa intendevo. Guarda, sono una persona che non tollera la violenza, è proprio una cosa che mi fa stare male, fosse per me ci sarebbe come pena l'ergastolo per lo stupro, dico solamente che forse si da un po' troppa importanza alla sessualità in generale, come se fosse qualcosa di soprannaturale, mentre a mio avviso non è troppo diversa da altri tipi di violenza altrettanto cruenta. 


Hai mai visto una donna stuprare un uomo? Lo supro è un crimine prettamente maschile, a differenza dell'omicidio che lo può compiere chiunque, questa è una discriminante non da poco, secondo me.

francamente non ti seguo

Quoto Tom col sangue, secondo me questa cosa non ha proprio senso. Questa concezione della sessualità come se fosse la cosa più intima di una persona per quanto mi riguarda è assolutamente bigotta Se certe donne sono tanto sconvolte da uno stupro non è tanto colpa loro o dell'atto in se, ma di come le fa sentire la società.


Non è colpa dell'atto in sé, ma della società :-X?!!!: ma sai cosa gliene può fregare a una che ha subito uno stupro che cosa pensano gli altri? Ma stai scherzando?
E se non è una cosa intima il sesso, cosa lo deve essere? Mi sa che a molti il sesso a buon mercato della tv e dei calendari ha fatto perdere di valore cosa significa in realtà "fare sesso".

A quanto vedo non riesco a spiegarmi tanto bene. Comunque, secondo me, il fatto che una donna si senta così tanto mortificata moralmente (molto di più rispetto ad altri tipi di violenza) tanto da sentirsi in colpa e "sporca" è causa diretta di una certa visione della sessualità.
Comunque non credo che la mia visione sia influenzata dai media, credo piuttosto che sia una visione razionale della cosa.
  • 0

#76 123

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1493 Messaggi:

Inviato 18 dicembre 2008 - 14:34


Veniamole incontro allora! Liberalizziamo lo stupro.

Non hai capito cosa intendevo. Guarda, sono una persona che non tollera la violenza, è proprio una cosa che mi fa stare male, fosse per me ci sarebbe come pena l'ergastolo per lo stupro, dico solamente che forse si da un po' troppa importanza alla sessualità in generale, come se fosse qualcosa di soprannaturale, mentre a mio avviso non è troppo diversa da altri tipi di violenza altrettanto cruenta. 


Hai mai visto una donna stuprare un uomo? Lo supro è un crimine prettamente maschile, a differenza dell'omicidio che lo può compiere chiunque, questa è una discriminante non da poco, secondo me.

francamente non ti seguo

Quoto Tom col sangue, secondo me questa cosa non ha proprio senso. Questa concezione della sessualità come se fosse la cosa più intima di una persona per quanto mi riguarda è assolutamente bigotta Se certe donne sono tanto sconvolte da uno stupro non è tanto colpa loro o dell'atto in se, ma di come le fa sentire la società.


Non è colpa dell'atto in sé, ma della società :-X?!!!: ma sai cosa gliene può fregare a una che ha subito uno stupro che cosa pensano gli altri? Ma stai scherzando?
E se non è una cosa intima il sesso, cosa lo deve essere? Mi sa che a molti il sesso a buon mercato della tv e dei calendari ha fatto perdere di valore cosa significa in realtà "fare sesso".

A quanto vedo non riesco a spiegarmi tanto bene. Comunque, secondo me, il fatto che una donna si senta così tanto mortificata moralmente (molto di più rispetto ad altri tipi di violenza) tanto da sentirsi in colpa e "sporca" è causa diretta di una certa visione della sessualità.
Comunque non credo che la mia visione sia influenzata dai media, credo piuttosto che sia una visione razionale della cosa.

Bho una donna violentata si sente sporcata perchè la sua sessualità è diversa da quella maschile. Una donna sessualmente deve accogliere un altro, se non è d'accordo può anche essere molto doloroso. Tanto. Poi magari ci sono donne che riescono a scindere la loro sessualità fisica da quella emotiva, ci sono donne che lavorano con la loro sessualità e lo fanno senza problemi. Non siamo tutte uguali. Che qualcuna anche oggi possa sentire che la sua sessualità sia qualche cosa di intimo e personale da concedere solo a chi vuole direi che ci può anche stare senza per questo passare da bigotti.
  • 0

#77 lippa

    Little Miss Sunshine

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4121 Messaggi:
  • LocationRoma

Inviato 18 dicembre 2008 - 15:25

Ah beh in fondo è vero, se la società non fosse così bigotta e cattolichina probabilmente se un domani venissi stuprata tirerei un grosso sospiro di sollievo, perchè non mi sentirei una poco di buono. Anzi sarei contenta. "Meno male che vivo in una società che non vede il sesso come una cosa sporca!!!" "Evviva!""Avanti il prossimo,prego!". E'incredibile come sia sempre "colpa" di qualcun'altro...... :)

p.s. il discorso che il sesso dovrebbe essere visto e vissuto dalla società in maniera diversa ci potrebbe anche stare, però non è assolutamente applicabile in CASO DI VIOLENZA!E'questo che per me è assurdo. Non c'è nesso ed è anche piuttosto pericoloso da affermare....

  • 0
Alla fine tutte le cose devono rimanere così come sono e sono sempre state: quelle grandi riservate ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze e i brividi ai raffinati e tutte le cose rare, agli esseri rari.
F. W. Nietzsche, Al di là del bene e del male



Però, domenica prossima cerchiamo semplicemente di divertirci. Cioè, per una volta, se possibile, vediamo di non analizzare tutto fino alla pazzia.
J. D. Salinger, Franny e Zooey

#78 Guest_Terzo_*

  • Guests

Inviato 18 dicembre 2008 - 15:54

Ah beh in fondo è vero, se la società non fosse così bigotta e cattolichina probabilmente se un domani venissi stuprata tirerei un grosso sospiro di sollievo, perchè non mi sentirei una poco di buono. Anzi sarei contenta. "Meno male che vivo in una società che non vede il sesso come una cosa sporca!!!" "Evviva!""Avanti il prossimo,prego!". E'incredibile come sia sempre "colpa" di qualcun'altro...... :)

p.s. il discorso che il sesso dovrebbe essere visto e vissuto dalla società in maniera diversa ci potrebbe anche stare, però non è assolutamente applicabile in CASO DI VIOLENZA!E'questo che per me è assurdo. Non c'è nesso ed è anche piuttosto pericoloso da affermare....

non volevo dire assolutamente quello che hai scritto. Insomma, come ho già detto per me la violenza è una cosa inconcepibile, è di una gravità immane, e infatti ho anche detto che se fosse per me la pena sarebbe l'ergastolo, però credo anche che considerare una violenza più grave delle altre, solo perchè sessuale, tanto da dire che dopo di essa la vita non debba più continuare, non sia assolutamente corretto. Poi magari sono io che mi sono fatto delle idee fuorvianti, ma, considerando anche che la sessualità viene percepita in modo differente in base alle culture, credo che non sia così assurdo dire che in una società nella quale ci sia una concezione della sessualità diversa da questa, la violenza sessuale verrebbe percepita dalla donna meno moralmente mortificante (tanto da sentirsi in colpa e addirittura "sporca") di quanto non lo sia ora. 
  • 0

#79 Guest_Giovanni Drogo_*

  • Guests

Inviato 18 dicembre 2008 - 17:41

Ma mica ho detto che chi viene violentata si deve ammazzare; dico solo che psicologicamente, e pe il prosieguo della vita, lo stupro può avere effetti indelebili. Il problema è che secondo me si prende alla leggera un crimine come la violenza sessuale: in fondo che sarà mai qualche "bottarella" a una che magari veste sempre scollata e con minigonna (che quindi se le cerca pure), vero?


Per favore, NESSUNO ha preso alla leggera lo stupro qua dentro, ma non ha senso fare paragoni del genere, mi sembra palese la cosa. Tu forse non hai idea degli effetti indelebili che può avere la morte di un proprio caro sulle persone che erano a lui legate, specialmente se questa morte avviene in seguito ad un assassinio. Portarti via deliberatamente tua madre, o tua figlia, o tua moglie, per sempre. Se si riesce ad accettare questo (e ovviamente bisogna farlo, in qualche modo) si deve poter anche superare lo scempio dello stupro, che sebbene gravissimo non ha paragoni con la morte.
  • 0

#80 R. Mutt

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2667 Messaggi:

Inviato 18 dicembre 2008 - 20:12

Per favore, NESSUNO ha preso alla leggera lo stupro qua dentro, ma non ha senso fare paragoni del genere, mi sembra palese la cosa. Tu forse non hai idea degli effetti indelebili che può avere la morte di un proprio caro sulle persone che erano a lui legate, specialmente se questa morte avviene in seguito ad un assassinio. Portarti via deliberatamente tua madre, o tua figlia, o tua moglie, per sempre. Se si riesce ad accettare questo (e ovviamente bisogna farlo, in qualche modo) si deve poter anche superare lo scempio dello stupro, che sebbene gravissimo non ha paragoni con la morte.


Il tuo ragionamento è condivisibile, però c'è una piccola variazione: nel caso in cui una persona viene uccisa, a doversene fare una ragione sono terzi (parenti e amici), quando una persona viene violentata a doversene fare una ragione non sono solo amici e parenti, ma soprattutto l'interessata. Da un punto di vista individuale lo stupro agisce diversamente sulla vittima, se non altro perchè nell'omicidio non c'è un effetto "a posteriori" sulla vittima...

la violenza sessuale verrebbe percepita dalla donna meno moralmente mortificante (tanto da sentirsi in colpa e addirittura "sporca") di quanto non lo sia ora. 



Ma non riesci a capire che lo stupro non è moralmente mortificante perché gli altri ti etichettano come "stuprata", ma per l'atto profondamente violento che si subisce. E qui mi ricollego a questo

Hai mai visto una donna stuprare un uomo? Lo supro è un crimine prettamente maschile, a differenza dell'omicidio che lo può compiere chiunque, questa è una discriminante non da poco, secondo me.

francamente non ti seguo


se un individuo decide di violentare una donna per dare sfogo alle proprie pulsioni sessuali, lo fa perché egli, essendo un uomo, quindi parte attiva di un rapporto sessuale, crede che la scelta di fare sesso dipenda solo da lui: lui vuole, e allora la prima che capita deve farlo con o senza il suo volere. Magari è proprio il fatto di costringere una donna a farlo senza il proprio consenso a spingere molti insani a commettere gesti simili. Si trasforma il più grande piacere fisico della donna (che poi è anche quello dell'uomo)in un abominio, in un atto di potere, di sottomissione umiliante, annullando di fatto il consenso della donna a farsi penetrare. E non c'entra nulla la società e il pensiero comune...
  • 0

#81 virginia wolf

    apota

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6639 Messaggi:

Inviato 18 dicembre 2008 - 23:22

Se poi vogliamo parlare anche delle donne che dopo lo stupro si suicidano, come in questo caso, o delle donne la cui sessualità viene completamente annientata a causa dello stupro.

provate ad immedesimarvi
LO STUPRO - Franca Rame


si può morire anche rimanendo vivi


  • 0
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#82 Guest_Terzo_*

  • Guests

Inviato 18 dicembre 2008 - 23:49

Ma non riesci a capire che lo stupro non è moralmente mortificante perché gli altri ti etichettano come "stuprata", ma per l'atto profondamente violento che si subisce

Ecco, è proprio questo che non riesco a capire: il perché debba essere più grave(e per me è una cosa assolutamente aberrante, sia chiaro) di altri tipi di violenza. Comunque, pensandoci meglio, incomincio a credere di non aver colto io qualcosa, forse mi devo informare meglio e ci devo pensare su.
  • 0

#83 virginia wolf

    apota

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6639 Messaggi:

Inviato 19 dicembre 2008 - 08:52


Ma non riesci a capire che lo stupro non è moralmente mortificante perché gli altri ti etichettano come "stuprata", ma per l'atto profondamente violento che si subisce

Ecco, è proprio questo che non riesco a capire: il perché debba essere più grave(e per me è una cosa assolutamente aberrante, sia chiaro) di altri tipi di violenza. Comunque, pensandoci meglio, incomincio a credere di non aver colto io qualcosa, forse mi devo informare meglio e ci devo pensare su.

Per informarti meglio puoi iniziare da qui
http://blog.panorama...a-poi-malattia/

??? giusto che la gente sappia cosa vuol dire aver subito una violenza sessuale. Perché non sono soltanto lacrime e botte: quello, purtroppo, è solo l??inizio?. Il dopo è una lunga scia di pena e malattia: su questo chiede di riflettere la madre di Valentina, la ragazza di 29 anni che il 12 luglio si è uccisa a Torino dopo che le erano stati violati ??anima e corpo?. Sei anni, per lei, è durato il buio dell??infelicità, diventato un peso insopportabile di cui disfarsi insieme con la vita.
  • 0
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi