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SOCIAL CARD


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44 replies to this topic

#1 tabache

    Enciclopedista

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Inviato 30 novembre 2008 - 18:30

Copio dal Blog di Di Pietro quello che ha scritto sulla Social Card (solo le frasi che mi interessano), perchè è esattamente quello che pensavo io in questi giorni.

Oggi vi voglio parlare di questa storia della Social Card che il governo Berlusconi ha proposto per venire incontro ai poveri.


Rifletteteci un attimo. L'hanno chiamata Social Card, in inglese, ossia la ??tessera del pane?. Ci sono modi e modi per aiutare i poveri, ma l'ultima cosa che bisogna fare è umiliarli. La dignità del povero vale più della dignità del ricco. Il ricco se la può anche comprare, il povero la dignità non la compra, la deve avere.

Gli mandano a casa questa tessera, il povero deve prenderla e andarla ad usare nel supermercato e i prodotti che gli dicono, magari negli stessi supermercati del Presidente del Consiglio.

Non potevano mandargli 40 euro al mese direttamente a casa sua invece che mandargli la tessera? Costa pure meno, e lasci decidere a lui cosa vuole farne, se comprare medicine o il pane piuttosto che il burro. Perché umiliare cosi il povero, che si sente già umiliato? Quando sta nel bancone del supermercato deve sentire i bisbiglii degli altri che stanno dietro e che sparlano tra di loro?



EDIT:
pensandoci bene però forse è un metodo per assicurarsi che i 40 euro verranno usati solo per beni di primo ordine...
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#2 Brainiac's Son

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Inviato 30 novembre 2008 - 23:29

pensandoci bene però forse è un metodo per assicurarsi che i 40 euro verranno usati solo per beni di primo ordine...

Proprio come quelle vecchie signore che danno un euro al barbone dicendogli "Compratici il pane, eh"...
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#3 astrodomini

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Inviato 30 novembre 2008 - 23:38

Non potevano mandargli 40 euro al mese direttamente a casa sua invece che mandargli la tessera? Costa pure meno, e lasci decidere a lui cosa vuole farne, se comprare medicine o il pane piuttosto che il burro.


Chi mi dice che si comprino medicine, burro o pane? Se invece rientrano fra i poveri perchè tossicodipendenti e con i soldi pubblici si comprano la droga? Almeno così esiste un controllo su come vengono spesi i soldi della collettività!

In ogni caso una cosa del genere può essere forse solo un primo aiuto, gli interventi dovrebbero essere forse più strutturali (e non so se interventi di questo tipo sono previsti, non mi sono informato).
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#4 Guest_Giovanni Drogo_*

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Inviato 30 novembre 2008 - 23:53

Chi mi dice che si comprino medicine, burro o pane? Se invece rientrano fra i poveri perchè tossicodipendenti e con i soldi pubblici si comprano la droga? Almeno così esiste un controllo su come vengono spesi i soldi della collettività!


:o

Scherzavi o dicevi sul serio? Non voglio iniziare una discussione di 20 pagine sull'inutilità e l'aspetto mortificante della social card (fa ridere quasi quanto Berlusconi che dice che bisogna consumare di più), però quello che dici è disumano! A questo punto seguendo il tuo ragionamento bisogna applicare un controllo sugli stipendi, ma come si fa? Perchè bisogna controllare come spende i soldi la gente? Non credo fosse questo il motivo della social card, lo spero almeno.
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#5 astrodomini

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Inviato 01 dicembre 2008 - 00:23

O_O

Ma che confronti sono?
Lo stipendio viene dato in base a una prestazione lavorativa e ognuno lo spende come vuole.
La Social Card è un investimento della comunità a favore dei meno abbienti e come investimento collettivo è giusto che sia controllato.
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#6 Brainiac's Son

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Inviato 01 dicembre 2008 - 00:54

A parte l'aspetto umiliante della Social Card (ma vuoi mettere cosa vuol dire poter spedire nelle case una carta prepagata con la firma di Silvio Berlusconi?), Astro, c'è anche da dire che come misura per indirizzare la spesa la Social Card è/sarebbe un fallimento annunciato.
Basta che uno spenda già 40? al mese in generi alimentari per far diventare la tessera un contributo all'acquisto di droga o, in ogni caso, di quello che il beneficiario desidera.
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#7 astrodomini

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Inviato 01 dicembre 2008 - 01:16

Astro, c'è anche da dire che come misura per indirizzare la spesa la Social Card è/sarebbe un fallimento annunciato.
Basta che uno spenda già 40? al mese in generi alimentari per far diventare la tessera un contributo all'acquisto di droga o, in ogni caso, di quello che il beneficiario desidera.


Infatti non credo che il suo scopo sia quello di indirizzare la spesa delle persone ma di aiutarle un minimo nelle spese più basilari, diciamo che almeno c'è la magra consolazione che quei particolari soldi possano essere spesi solo bene. Poi è chiaro che trattasi di mossa populista fatta molto probabilmente per coprire la scarsa possibilità di agire in profondità sul tessuto sociale, starà ai beneficiari comprendere se è qualcosa di effettivamente utile o meno e votare di conseguenza alle prossime politiche.
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#8 Syddharta

    Classic Rocker

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Inviato 01 dicembre 2008 - 01:32

Vi basta che una cosa venga fatta da Berlusconi per non andarvi a genio...
Una proposta simile era stata fatta durante il governo Prodi, poi andò come andò. Allora come oggi mi sembrò un gesto mortificante, un po' come quello dei bonus per i neonati (che tra l'altro era pensata in maniera così geniale che in un abisso di postille finiva che questo bonus riuscivano ad averlo in pochissimi, come sarà per la "Social Card")

M.
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M.

 


#9 Guest_Giovanni Drogo_*

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Inviato 01 dicembre 2008 - 09:04

Vi basta che una cosa venga fatta da Berlusconi per non andarvi a genio...


Mi basterebbe qualche proposta seria e intelligente avvallata dai politici italiani affinchè me ne sbattessi le palle di chi l'ha proposta.
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#10 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 01 dicembre 2008 - 11:51

che tra l'altro era pensata in maniera così geniale che in un abisso di postille finiva che questo bonus riuscivano ad averlo in pochissimi, come sarà per la "Social Card"


e temo finirà per buona parte in mano alla gente sbagliata, ossia i famosi ricchi nullatenenti, quelli che non dichiarano nulla anche se guadagnano a palate
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#11 LM

    Sono un uomo non sono un fake.

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Inviato 01 dicembre 2008 - 12:29

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#12 Disposable Hero

    Classic Rocker

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Inviato 01 dicembre 2008 - 13:21

che tra l'altro era pensata in maniera così geniale che in un abisso di postille finiva che questo bonus riuscivano ad averlo in pochissimi, come sarà per la "Social Card"


e temo finirà per buona parte in mano alla gente sbagliata, ossia i famosi ricchi nullatenenti, quelli che non dichiarano nulla anche se guadagnano a palate


Era da anni che scherzando dicevo che presto Silvio c'avrebbe dato la tessera per il pane e invece... riesce sempre a far sì che la realtà superi la fantasia!

D'accordo con te, Bosforo, i veri "poveri" si terranno dignitosamente alla larga da questa umiliazione veramente estrema e a far la fila al supermercato sventolando la gloriosa carta ci saranno tutti quegli imprenditori-vero-motore-del-Paese che dalle mie parti fanno di tutto per accaparrarsi i buoni-libro a scuola e qualunque sconto destinato alle famiglie meno abbienti.

Ovviamente basterebbe non cambiare i libri di testo ogni anno e basterebbe che i loro prezzi non fossero così alti per eliminare anche quest'altro elmenento di discriminazione, però non poter comprare otto libri da 40 euro l'uno è un conto, mentre non potere comprare il pane è tutt'altra degradante storia.
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#13 ur79

    Complottista

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Inviato 01 dicembre 2008 - 13:37

Vi basta che una cosa venga fatta da Berlusconi per non andarvi a genio...
Una proposta simile era stata fatta durante il governo Prodi, poi andò come andò. Allora come oggi mi sembrò un gesto mortificante

Scusa, allora di che ti lamenti? Ti sei risposto...

Comunque ieri al TG4 dell'ora di pranzo hanno intervistato i pensionati ed erano TUTTI entusiasti e d'accordo con la misura.
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Minden út Rómába vezet

#14 Guest_Julian_*

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Inviato 01 dicembre 2008 - 13:42

In ogni momento di crisi, la politica mostra il suo reale volto e si racchiude a protezione degli interessi dei ceti dominanti, cui non lesina miliardi di euro.
E' tragicomico constatare queste dinamiche: decenni di ideologia e di propaganda rinnegati nell'arco di pochi giorni, non appena il mercato impone l'esigenza.
Quando il mercato chiama, la politica risponde, e mostra le proprie finalità fondamentali ed il proprio ruolo fondamentale.

In questo contesto si collocano trovate come la social card, la carità e le mini-briciole erogate in favore di una ristrettissima minoranza, volte a tener buona l'opinione pubblica.

Nessuna novità, purtroppo.

Le ultime stime, che saranno da rivedere al rialzo, parlano di 20.000.000 di nuovi disoccupati in USA ed UK entro fine 2009 (stime del FMI).
E' la prima recessione del mondo occidentale dal dopoguerra.

Vedremo fino a quando saranno sufficienti la social card, il GF, la Talpa et similia per narcotizzare la testa della gente. Io dico per poco ancora, se la recessione non cessa entro i termini previsti (20 mesi circa).
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#15 Guest_Julian_*

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Inviato 01 dicembre 2008 - 13:44


Vi basta che una cosa venga fatta da Berlusconi per non andarvi a genio...
Una proposta simile era stata fatta durante il governo Prodi, poi andò come andò. Allora come oggi mi sembrò un gesto mortificante

Scusa, allora di che ti lamenti? Ti sei risposto...

Comunque ieri al TG4 dell'ora di pranzo hanno intervistato i pensionati ed erano TUTTI entusiasti e d'accordo con la misura.


Al di là dell'attendibilità del nostro TG4 (nostro perchè ci costa 3,5 miliardi di euro), mi chedo cosa dovrebbe rispondere un pensionato quando gli dici che potrà mangiare qualcosa gratis. Dovrebbe mettersi a piangere? E' ovvio che ne sia felice.
Il problema è l'assoluta inadeguatezza della misura, vera e propria forma di carità (tipo quando lasci i 10 centesimi al vu cumprà) e trovate pubblicitaria, quando gli interessi in gioco sono di dimensione continentali e di portata storica.
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#16 Guest_Giovanni Drogo_*

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Inviato 01 dicembre 2008 - 13:49

Le ultime stime, che saranno da rivedere al rialzo, parlano di 20.000.000 di nuovi disoccupati in USA ed UK entro fine 2009 (stime del FMI).
E' la prima recessione del mondo occidentale dal dopoguerra.


In Italia ad accentuare il problema disoccupazione dilagante negli ultimi tempi c'è la scadenza del contratto per molti precari, alla fine di quest'anno: a riguardo nella parla lavoce.info.
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#17 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 dicembre 2008 - 14:54

di questi tempi, capisco che è sempre meglio che niente... ma sta social card, lasciatemelo dire, E' UNA CACATA PAZZESCA!

di fronte a una crisi così epocale, come quella che stiamo vivendo e che (a quanto pare) non ha ancora raggiunto lo zenith, questo governo non è riuscito a proporre uno straccio di provvedimento strutturale.

cmq, volevo in realtà porre attenzione su un altro aspetto, ben più importante e ideologico. Chiedo scusa a priori per il lessico ma non sono un tecnico. Parla da profano assoluto.

in economia, si sa, conta il "rischio" che ci si assume a fronte di un investimento; più esso è alto, maggiori sono i margini di guadagno.
invece, pare che in Italia sia vero il contrario.

premesso che, anche questa volta, pare che ci si dimentichi di questo fentomatico "ceto medio"; ai banchieri si danno sovvenzioni, ai finanzieri si aprono crediti incredibili mentre ai poveri va questa card, sta puttanata, di 40 euro al mese (che non coprono nemmeno la colazione).
al cosiddetto "ceto medio", quello che non arriva più nemmeno alla terza settimana, invece picche. alla fine tra Padoa Schioppa e Tremonti pare non esserci differenza.

torniamo al punto centrale.

tra le misure varate da Tremonti c'è questo blocco dei mutui a tasso variabile al 4%. Per quelli fissi, nulla.

chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile, ha implicitamente fatto un'operazione finanziaria assumendosi un rischio "elevato" a fronte di un guadagno sotto forma di tasso contenuto. Rischio tanto per pagare meno da subito.

chi ha stipulato, invece, un mutuo a tasso fisso, ha scelto di mantenere un profilo di basso. Rischio poco o nulla ma sono disposto a sopportare costi considerevoli (almeno all'inizio... poi l'inflazione farà il resto sul lungo termine).

quindi il governo ha deciso di aiutare coloro che hanno rischiato tanto, volontariamente, pur avendo avuto già il beneficio della rata più contenuta (almeno all'inizio); coloro che invece già da subito hanno preferito le "legnate", perché poco coraggiosi, dovranno continuare a sopportare.

ma il bello è che l'eccedenza del 4%, dovuta allo scarto da questo e il tasso di riferimento (sebbene sia cambiato da Euribor a BCE), lo metterà lo Stato ovvero anche coloro che pagano mutui con tasso fisso.

insomma, in Italia pare convenga sempre rischiare a rotta di collo, tanto c'è mamma Stato che poi ti para il culo.

complimenti a Tremonti!... l'economista del nuovo millennio... dio ce ne scansi e liberi.
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#18 tupelo

    Classic Rocker

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Inviato 01 dicembre 2008 - 15:58

torniamo al punto centrale.

tra le misure varate da Tremonti c'è questo blocco dei mutui a tasso variabile al 4%. Per quelli fissi, nulla.

chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile, ha implicitamente fatto un'operazione finanziaria assumendosi un rischio "elevato" a fronte di un guadagno sotto forma di tasso contenuto. Rischio tanto per pagare meno da subito.


Condivido sostanzialmente il tuo intervento.
Uno dei punti sta però in quell'"implicitamente" e in quanta consapevolezza ci fosse in quella scelta.
Altrimenti anche tutte le vittime di Parmalat, dell'Argentina, ecc, che si fottano.
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#19 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 dicembre 2008 - 16:29


torniamo al punto centrale.

tra le misure varate da Tremonti c'è questo blocco dei mutui a tasso variabile al 4%. Per quelli fissi, nulla.

chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile, ha implicitamente fatto un'operazione finanziaria assumendosi un rischio "elevato" a fronte di un guadagno sotto forma di tasso contenuto. Rischio tanto per pagare meno da subito.


Condivido sostanzialmente il tuo intervento.
Uno dei punti sta però in quell'"implicitamente" e in quanta consapevolezza ci fosse in quella scelta.
Altrimenti anche tutte le vittime di Parmalat, dell'Argentina, ecc, che si fottano.


il tuo appunto mi sembra doveroso.

tieni presente che però, il valore di "rischio elevato" che caratterizza un mutuo a tasso variabile è alquanto notorio.
diverso il caso, invece dei bond Parmalat, ecc... che equivalgono a vere e proprie truffe, tanto è vero che i responsabili sono finiti in galera e sono sotto processo.
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#20 Guest_Ortodosso_*

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Inviato 01 dicembre 2008 - 16:46

Infatti io sarei per fottere persino quelli dell'Argentina e di Parmalat (salvo truffe da parte dei venditori, prendi il 12% annuo e pensi che non ci sia rischio?) figuriamoci questo scandalo del sussidio al tasso variabile.
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#21 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 dicembre 2008 - 16:49

Infatti io sarei per fottere persino quelli dell'Argentina e di Parmalat (salvo truffe da parte dei venditori, prendi il 12% annuo e pensi che non ci sia rischio?) figuriamoci questo scandalo del sussidio al tasso variabile.



ma infatti io mi chiedo come possano questi signori (auto)definirsi come liberisti.

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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#22 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 01 dicembre 2008 - 17:10

Infatti io sarei per fottere persino quelli dell'Argentina e di Parmalat (salvo truffe da parte dei venditori, prendi il 12% annuo e pensi che non ci sia rischio?) figuriamoci questo scandalo del sussidio al tasso variabile.


Eh, dici poco...! Guarda mia sorella fa il consulente finanziario, e ogni tanto mi racconta come funziona quel mondo. Diciamo che la trasparenza è altrove, per usare un eufemismo.
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#23 Guest_Julian_*

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Inviato 01 dicembre 2008 - 18:32


Infatti io sarei per fottere persino quelli dell'Argentina e di Parmalat (salvo truffe da parte dei venditori, prendi il 12% annuo e pensi che non ci sia rischio?) figuriamoci questo scandalo del sussidio al tasso variabile.



ma infatti io mi chiedo come possano questi signori (auto)definirsi come liberisti.


Beh il liberismo è un'arma ideologica che ha funzionato sino al momento in cui il concorrente di mercato era un'economia capitalista su base statale (URSS).
Allora dovevi necessariamente proporti come "liberista".

Se ci fai caso, la situazione si è ribaltata nell'arco di pochissime settimane.
Decenni interi di dibattiti ideologici svaniti nel nulla: oggi si auspica da tutte le parti l'intervento pubblico come una manna dal cielo.

Secondo me in realtà c'è estrema coerenza in tutto ciò, ma non certo dal punto di vista ideologico: valutare le scelte economiche dal quel punto di vista è sempre sbagliato e si rivela contraddittorio. Sempre.
E' coerente, invece, dal punto di vista delle finalità perseguite: la difesa del profitto.

Se ci limitiamo alle sparate culturali ed ideologiche, non spieghiamo davvero nulla: ad esempio perchè Silvio diventi amico di Putin, perchè prima i Talebani andassero finanziati ed ora no (dando ascolto al governo USA, li hanno bombardati - non loro in ogni caso - perchè retrogradi, maschilisti etc.. ma negli anni '80 non lo erano?).

Insomma, non voglio estendere il discorso, ma il liberismo è una concezione ideologica di comodo come tutte le idee partorite dagli intellettuali del capitale, il cui unico scopo è difendere nella circostanza e nel caso concreto il proprio profitto, a discapito di tutto: coerenza, normative, costituzione, rispetto per la persona.
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#24 juL fu Sig.M.

    Utente paraolimpionico

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Inviato 01 dicembre 2008 - 18:58

Infatti io sarei per fottere persino quelli dell'Argentina e di Parmalat (salvo truffe da parte dei venditori, prendi il 12% annuo e pensi che non ci sia rischio?) figuriamoci questo scandalo del sussidio al tasso variabile.


sacrosanto...
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#25 Guest_Ortodosso_*

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Inviato 01 dicembre 2008 - 20:11


Infatti io sarei per fottere persino quelli dell'Argentina e di Parmalat (salvo truffe da parte dei venditori, prendi il 12% annuo e pensi che non ci sia rischio?) figuriamoci questo scandalo del sussidio al tasso variabile.


Eh, dici poco...! Guarda mia sorella fa il consulente finanziario, e ogni tanto mi racconta come funziona quel mondo. Diciamo che la trasparenza è altrove, per usare un eufemismo.



Trasparenza sì, però se uno non legge il contratto, per quanto in piccolo sia scritto, devono essere cazzi suoi.
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#26 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 01 dicembre 2008 - 21:09



Infatti io sarei per fottere persino quelli dell'Argentina e di Parmalat (salvo truffe da parte dei venditori, prendi il 12% annuo e pensi che non ci sia rischio?) figuriamoci questo scandalo del sussidio al tasso variabile.


Eh, dici poco...! Guarda mia sorella fa il consulente finanziario, e ogni tanto mi racconta come funziona quel mondo. Diciamo che la trasparenza è altrove, per usare un eufemismo.



Trasparenza sì, però se uno non legge il contratto, per quanto in piccolo sia scritto, devono essere cazzi suoi.


Eh ci mancherebbe, dillo a me, che lo faccio di lavoro di attaccarmi alle clausole non lette dei contratti.
Però, diciamo pure che spesso i venditori fanno in modo di non fartele proprio leggere, o, peggio, ti dicono cose non vere riguardo quello che stai firmando.
Quest'ultima fattispecie sarebbe anche penalmente rilevante, ma poi vallo a dimostrare che il promotore ti ha raccontato un fracco di balle. Certo, con gente come te o come me che ha gli strumenti per non farsi inculare il discorso non regge, ma come ben sai il mondo è pieno di "ignoranti" (nel senso neutro del termine) e non trovo giusto che certi squaletti del cazzo si arricchiscano sulla loro pelle, per quanto in certi casi ci sia gente davvero sprovveduta.
Tu sai quanta gente legge i moduli contrattuali di leasing, di finanziamento, di mutuo, ecc., prima di firmarli?
Dalla mia esperienza (e ormai ne ho visti tanti), penso non più del 2%. E quando anche li leggono non sanno cosa stanno leggendo.
Pensa che la maggior parte dei locatari che sottoscrivono un leasing auto, pensa di essere proprietario del mezzo, per dirtene una. Pensa quando uno deve leggersi un contratto relativo ad un prodotto finanziario, che oggettivamente è più complesso di un mutuo o di un finaziamento.
Finisco l'OT, solo per dire che andrei piano con affermazioni tipo "sono tutti cazzi loro", il discorso dovrebbe quanto meno essere complementare ad un maggior comportamento etico dei commerciali (senza generalizzare, ovvio) che francamente fatico ad scorgere nella maggioranza dei casi.


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#27 tabache

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Inviato 01 dicembre 2008 - 22:29

Non potevano mandargli 40 euro al mese direttamente a casa sua invece che mandargli la tessera? Costa pure meno, e lasci decidere a lui cosa vuole farne, se comprare medicine o il pane piuttosto che il burro.


Chi mi dice che si comprino medicine, burro o pane? Se invece rientrano fra i poveri perchè tossicodipendenti e con i soldi pubblici si comprano la droga? Almeno così esiste un controllo su come vengono spesi i soldi della collettività!



ragionandoci però...

a parte che degli over 65 enni senza soldi e drogati fino a questo punto mi sa che sono una leggera minoranza.


e poi se fai due calcoli semplici:

40 euro in beni di primo ordine al mese glieli metterebbe comunque in tutti i modi. Non c'è bisogno di controllare che metta almeno 40 euro al mese in mangiare.

dai su è uno scifo in tutti modi, che sia stata proposta anche da Prodi in passato o NO.


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#28 ouspen

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Inviato 01 dicembre 2008 - 23:38

ma perchè social card e non carta sociale?
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#29 Abe

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Inviato 02 dicembre 2008 - 01:17

ma perchè social card e non carta sociale?


Perchè fa più figo e allora non ci si vergogna ad usarla, grazie al suo nome accattivante e di tendenza!  :P


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#30 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 02 dicembre 2008 - 11:04

ma perchè social card e non carta sociale?


Perchè fa più figo e allora non ci si vergogna ad usarla, grazie al suo nome accattivante e di tendenza!   :P




eccerto... ricordiamoci chi è il nostro premier
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#31 Guest_Number 5_*

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Inviato 02 dicembre 2008 - 11:43

Infatti io sarei per fottere persino quelli dell'Argentina e di Parmalat (salvo truffe da parte dei venditori, prendi il 12% annuo e pensi che non ci sia rischio?) figuriamoci questo scandalo del sussidio al tasso variabile.

Attenzione. Per l'Argentina sono d'accordo ma dietro a Parmalat c'è una vera e propria truffa di Tanzi & soci banchieri in combutta per mettere titoli a valore reale zero, spacciandoli per titoli coperti e, com'è ovvio per ogni investimento, con un margine di rischio sì ma contenuto.
Il punto è che le banche hanno accettato di dar nuove linee di credito a Parmalat sapendo benissimo che già era tecnicamente fallita da anni ma falsificando i bilanci lo nascondeva, chiedendo in cambio obbligazioni fasulel (in quanto garantite di fatto dagli stessi capitali prestati da quelle banche) o azioni privilegiate sottostanti ad aumenti di capitale fasulli (in quanto effettuati con le stesse linee di credito concesse da quelle banche) non da tenersi nei loro portafogli ma da rivendere immediatamente come hanno rivenduto a clienti ignari di tutto ciò. Clienti quand'anche avveduti e attenti, che facevano affidamento su bilanci falsi e prospetti informativi falsi. Senza contare che molti non sononemmeno stati informati, senza onsegna dei prospetti informativi e alcuni addirittura si sono ritrovati possessori dei titoli senza nemmeno saperlo dato che la loro banca gleli aveva venduti prendendogli i loro soldi senza dire nulla.
Che fosse tutto un emissione di titoli a vuoto grazie a bilanci fasulli da anni e anni le banche lo sapevano benissimo, come lo sapevano Tanzi e complici aziendali che li falsificavano, come dunque sapevano benissimo che stavano rispettivamente emettendo e vendendo titoli senza alcun valore reale dato che sottostante c'era un capitale sociale svuotato (per le azioni privilegiate) o garanzie inesistenti e prive di valore (per le obbligazioni). I risparmiatori hanno accettao un rischio di un certo tipo, ovvero di rimetterci se il valore scendeva, di guadgnarci se saliva e di ricevere un dividendo più basso o più alto a seconda degli andamenti degli utili, per le azioni, ovvero una cedola fissa, per le obbligazioni, finché mantenevano i titoli in loro possesso ma non di vedersi sottrarre l'intero capitale perché dietro c'erano bilanci falsi e comportamenti criminali di rtanzi che sottraeva soldi alla Parmalat per se,per il Parma Calcio o per le società dei figli. Questa è una truffa bella e buona e i truffati hanno diritto al risarcimento.

Quanto alla social card di per se non trovo scandaloso che un governo voglia aiutare i più poveri e disagiati inun momento di netta difficoltà economica. Questo prescindendo da altre osservazioni su come arrivano i fondi.
In fondo quaranta euro al mese saranno poco ma sono meglio di nulla. Ciò che trovo davvero scandaloso è che siano stati esplicitamente esclusi dalla social card come dai bonus una tantum familiari, anche se con reddito inferiore al limite previsto, i professionisti e gli autonomi (aritigani e commercianti). La social card e i bonus infatti toccano solo a dipendenti e pensionati.
Una esclusione assurda, discriminatoria e chiaramente incostituzionale. Che colpisce (ovviamente a prescindere dagli evasori clamorosi che con la Porsche e la villa a Portofino dichiarano cinquemila euro di reddito l'anno) proprio i professionisti più sfigati ovvero le "false partite Iva" di chi opera per un solo committente, è di fatto un dipendente ma è stato costretto proprio dal committente ad aprire partita Iva per lavorare. Senza contare che ci sono migliaia di professionisti veri ma con redditi da fame, specie all'inizio della carriera che vengono così colpiti per la colpa di essere professionisti e non dipendenti o pensionati. Stesso discorso vale per artigiani e commercianti (es. rappresentanti costretti a operare a partita Iva pur essendo monomandatari da sempre e di fatto dipendenti dell'azienda mandante).
Clamoroso poi che una simile assurdità venga proprio dal governo di coloro che si sono sempre proclamati come difensori del "popolo delle partite Iva".
Questa è un'altra cosa su cui un'opposizione intelligente farebbe le barricate in Parlamento. Non sul togliere la social card ei bonus, che ovviamente darebbe un'immagine di affamatori facilmente strumentalizzabile dai TG del padrone, ma sull'estenerla a tutti coloroc he hanno i reddti minimi anche se professionisti e autonomi. Un'opposizione intelligente direbbe al mondo di questo scandalo. Invece attaccano la social card in sé esponendosi all'ennesima figura barbina. Comportamento assurdo. Ma ormai in questa opposizione non nutro più speranze.
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#32 Guest_Number 5_*

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Inviato 02 dicembre 2008 - 11:53


Infatti io sarei per fottere persino quelli dell'Argentina e di Parmalat (salvo truffe da parte dei venditori, prendi il 12% annuo e pensi che non ci sia rischio?) figuriamoci questo scandalo del sussidio al tasso variabile.


sacrosanto...

Non dire castronerie tu, devi dar ragione solo a me. asd Leggi quanto ho scritto sopra.
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#33 juL fu Sig.M.

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Inviato 02 dicembre 2008 - 12:06



Infatti io sarei per fottere persino quelli dell'Argentina e di Parmalat (salvo truffe da parte dei venditori, prendi il 12% annuo e pensi che non ci sia rischio?) figuriamoci questo scandalo del sussidio al tasso variabile.


sacrosanto...

Non dire castronerie tu, devi dar ragione solo a me. asd Leggi quanto ho scritto sopra.


In realtà il mio sacrosanto era soprattutto sui bond argentini e sui tassi variabili (sono circondato da gente che tutt'ora insiste con i mutui trentennali a tasso variabile perchè in banca mi hanno detto "che così non me ne accorgo nemmeno e continuo a godermi la vita".
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#34 Lois

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Inviato 02 dicembre 2008 - 16:20

Francamente devo dire che non trovo assurda l??iniziativa, anche se devo ancora decidere se criticarla a priori (perché è un trend anche questo) o scovarne l??utilità, magari remota, che per qualcuno sarà pur sempre un??utilità.
C'è chi ha detto che "è stata istituita per la prima volta l'elemosina di Stato" ma io dico che, prima di tutto, l'elemosina è anche una forma di assistenza, gli indigenti ricevono sussidi dagli enti pubblici già da tempo, per cui finalmente uno Stato che non delega agli enti periferici l'erogazione di contributi in favore di indigenti forse è un piccolo passo.
Discutibile la somma? Beh, meglio poco che niente, e poi cerchiamo di andare oltre le nostre sicurezze economiche, per scoprire che 40 euro al mese son buone anche per pagare la bolletta del telefono, o magari comprarsi le medicine (c'è chi non si cura perché le medicine costano tanto).
Poi, chissà che non si possa perfezionare, o addirittura magari mentre si è ancora in via di perfezionamento, nel frattempo scoprono come aumentare le pensioni o alleggerire il carico fiscale?
Riguardo alle categorie, cioè pensionati e inferiori ai 3 anni, può apparire una discriminazione, ma suppongo che sarebbe stato un tantino più dispendioso includervi una buona fetta di popolazione "attiva". Peraltro minori e anziani sono storicamente le categorie maggiormente tutelate dal welfare perché ritenute a maggior disagio sociale.
Per quanto riguarda il tuo disappunto sul bonus famiglia ai lavoratori dipendenti, Number, lo so che siamo su posizioni diametralmente opposte, ma se non altro il reddito da lavoro dipendente è accertato de facto fino all'ultimo cent, tu stesso poni una pregiudiziale basilare: "a prescindere dagli evasori clamorosi", che com'è notorio, ce ne sono a iosa. Si può dire altrettanto dei lavoratori dipendenti?
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#35 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 02 dicembre 2008 - 16:56

Discutibile la somma? Beh, meglio poco che niente, e poi cerchiamo di andare oltre le nostre sicurezze economiche, per scoprire che 40 euro al mese son buone anche per pagare la bolletta del telefono, o magari comprarsi le medicine (c'è chi non si cura perché le medicine costano tanto).



ma sei hai un reddito inferiore a ? 6.000 all'anno come fai a permetterti un telefono?
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
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molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#36 tabache

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Inviato 02 dicembre 2008 - 16:57

ma quale trend

meglio poco che niente


ma questo non le mette in dubbio nessuno. il problema è la modalità (vedi il primo post del thread).

perché non metterle direttamente nelle pensioni i 40 euro?
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#37 Guest_lo sterminatore_*

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Inviato 02 dicembre 2008 - 17:03

io per non saper ne leggere ne scrivere me la piglio molto volentieri questa carta del pane, almeno ci mangio, se non un mese... un paio di settimane  asd
ma c'è un''altra cosa da fare, abbassare gli affitti sulle case  :-*
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#38 Guest_Number 5_*

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Inviato 02 dicembre 2008 - 17:44


Per quanto riguarda il tuo disappunto sul bonus famiglia ai lavoratori dipendenti, Number, lo so che siamo su posizioni diametralmente opposte, ma se non altro il reddito da lavoro dipendente è accertato de facto fino all'ultimo cent, tu stesso poni una pregiudiziale basilare: "a prescindere dagli evasori clamorosi", che com'è notorio, ce ne sono a iosa. Si può dire altrettanto dei lavoratori dipendenti?

Il che vuol dire che il governo mi considera evasore "a prescindere" in quanto professionista o lavoratore autonomo. Ovvero opera una discriminazione "a priori" ingiustificabile costituzionalmente, da qualsiasi punto la si rigiri.
E bada bene che non accenno al fatto che ci sono miriadi di dipendenti evasori, con una quota di retribuzione a nero (in alcune aziende a Prato è una prassi) o con doppio o triplo lavoro a nero.
Cosa me le fai compilare a fare, tu Stato, la dichiarazione dei redditi? Per dirmi: "No guarda, scusa ma non ci credo perciò a te il bonus non lo do"? E' assurdo o no? O tu mi accerti, ripeto accerti, che ho evaso un reddito o me la consideri buona. Tertium non datur.
Nol decreto non c'è alcuna motivazione sul perchè si preveda social card e bonus solo per dipendenti e pensionati. Nessuna. E' perciò una discriminazione del tutto arbitraria e priva di senso se non risparmiare su una iniziativa.
E converrai con me che chi risulta colpito è proprio chi è più debole ovvero le false partite Iva, costrette ad operare con quella modalità dal datore di lavoro ma di fatto dipendenti, chi inizia ora la carriera da zero (senza avere lo studio di papà che ti passa i clienti), chi opera per un solo mandante o committente come falso autonomo. L'evasore di non avere il bonus o la social card se ne frega.
E' una cavolata, via.
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#39 Hopper

    Groupie

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Inviato 02 dicembre 2008 - 20:48

in real time da crozza a ballarò

"a napoli già in vendita ai semafori le social card falsificate"

asd
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#40 libertà

    aspirante indie

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Inviato 23 dicembre 2008 - 23:51

Mi sembra che non abbiate detto che la social card va agli anziani che superano i 65 e alle famiglie con reddito basso necessariamente con figli al di sotto dei 3 anni.
Ma umiliare o meno..cosa cavolo vuoi che ci faccia un pensionato con 40 euro al mese?e cosa vuoi che ci faccia una famiglia con bimbi al di sotto dei 3?per i pensionati gli fai venir voglia veramente di spenderli in cocaina e morire felice almeno e per le famiglie ci compri forse 3 pacchi di pannolini.
A parte la sua evidente inutilità credo che la carta a livello materiale credo serva per ottenere altri vantaggi sconti o roba varia ma non vi so dire di preciso e nemmeno mi interessa sinceramente perchè la Social card sta alla crisi come il grembiule sta al recupero del rigore a scuola.
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#41 Guest_Number 5_*

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Inviato 24 dicembre 2008 - 18:42

Pare che alcune social card siano arrivate vuote. Non si capisce se per un disguido o per altri motivi. Fattostà che diverse migliaia di persone arrivate a pagare hanno dovuto lasciare la spesa alla cassa del supermercato. Questo sì che è umiliante, non la social card in sé.
Lo riferisce l'Unità (non certo il TG4).
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#42 Guest_Number 5_*

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Inviato 03 gennaio 2009 - 19:01

Interssante notizia pubblicata su Il Quotidiano (edizione comune de La Nazione, Resto Del Carlino, Il Giorno), che non può certo essere accusato di essere anti governativo

E' boom di social card nel Veronese
Suore e frati fanno impennare i ritiri


Sono oltre 300, secondo i dati diffusi dalle Poste, i religiosi che, riusltando nullatenenti, hanno già ottenuto la carta acqusiti. Cinquanta distribuite solo nella piccola Castelletto di Brenzone

Verona, 3 gennaio 2008 - A Verona e provincia si sta assistendo a un vero e proprio boom di ritiri di social card. Cinquanta sono state consegnate nel solo paese di Castelletto di Brenzone. Il perché di un tale massiccio ricorso alla carta acquisti è da collegare alla rilevante presenza di istituti religiosi nell'area.



Secondo i dati diffusi dalla Direzione comunicazione e relazioni esterne del Triveneto di Poste Italiane, come riporta oggi il quotidiano l'Arena, sono oltre 300 le suore e i frati che, risultando nullatenenti, hanno già ottenuto la card.



Per quanto riguarda la piccola frazione sul lago di Garda, Castelletto di Brenzone, inevitabile l??accostamento delle 50 social card alla presenza nel paese dell??Istituto delle Piccole suore della Sacra Famiglia, che ospita molte sorelle anziane.

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#43 arancino

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Inviato 15 gennaio 2009 - 10:09

Mancano i 120 euro di accredito su oltre un terzo delle tessere distribuite ai cittadini
La grande beffa della social card
Una su tre è senza soldi


ROMA - Si dice: morire di vergogna. "Avevo il Dixan in mano, anche una confezione di orzo e una scatola di tonno ma mi è venuto un presentimento: vuoi vedere che non funziona? Allora ho preso la tessera e ho chiesto alla commessa di digitare i numeri, io non vedo bene. Non era stata caricata. Avevo i soldi stretti nell'altra mano, già tutti contati, e glieli ho dati e così è finita. Non l'ho più usata". Maria Pia, 67 anni, è fuggita via dal supermercato di Viareggio rossa in viso, e meno male che non c'era nessuno in fila. Comunque in quel supermercato non ci tornerà più.

La tessera di Tremonti è di un bel azzurro sereno. Come il cielo di Forza Italia, quello di una volta. Un tricolore ondulato la attraversa da sinistra a destra e sembra la scia delle mitiche frecce. "E' anonima naturalmente per non creare imbarazzo", commentò Silvio Berlusconi il giorno dell'inaugurazione della campagna dei 40 euro mensili ai bisognosi d'Italia.

Anonima. Infatti ieri, supermercato Sma di Roma, commessa indaffarata alla cassa, signore anziano in fila: "Ha per caso la social card?". Il no è asciutto e risentito. "Scusi, ma era per capire come pagava".
Lusy Montemarian non ha pagato, anzi è scoppiata in un pianto dirotto quando le hanno comunicato, come fa il medico alla famiglia del congiunto morente, che non ce l'aveva fatta. Un pianto raccolto da una microtelecamera di "Mi manda Raitre" e unito ad altri pietosi casi. Un mattone sull'altro, e un altro ancora. Alla fine si edifica questo incredibile muro della vergogna che attraversa la penisola e la trafigge senza colpa.

La Social Card, il circuito Mastercard. Protagonisti di una favola. Una strisciata e via. La pensionata indigente che alla cassa del panificio, come la donna chic di via Condotti, apre il borsello, non tocca i soldi sporchi, ma sfila la carta di credito. Un secondo magnetico. Se la carta è piena. Se è vuota - e lo sono un terzo delle circa 500 mila distribuite - la pensionata deve restituire il pane e ritirare l'umiliazione pubblica.

Era il 19 giugno, era estate, e il ministro Giulio Tremonti annunciava una vecchia novità: la carta di credito per i poveri. Vecchia perché l'aveva pensata Vincenzo Visco, nell'arcaico '97: sconti sulla spesa, sugli affitti, sui beni di prima necessità. Vecchia perché l'aveva apprezzata Ermanno Gorrieri, comandate partigiano, fondatore del movimento Cristiano Sociali. Gorrieri è morto nel 2004. Nel 2008 è Tremonti a presenziare e presentare la svolta: una manovrina da 450 milioni di euro, 200 coperti dall'Eni, 50 dall'Enel, altri dalla Robin Tax. Togliere ai ricchi, dare ai poveri: 40 euro al mese, 80 euro accreditati ogni due mesi. Per un anno intero. Quattro mesi di annunci, di serrata organizzazione. Pronti. Si parte il primo dicembre. Attenzione: chi conserva 15 mila euro, in banca o alla posta, pensionato o disoccupato, non ha diritto alla carta di credito dello Stato.

Sono in 520 mila a dicembre a chiedere la social card, pensionati con reddito dai 6 mila euro agli 8 mila, coppie di anziani, famiglie con figli a carico, non oltre i tre anni però. Con una sola casa di proprietà, un'automobile e un'utenza elettrica attiva. In fila, per ore, davanti ai 9 mila uffici postali. Perché chi completava le pratiche entro il 31 dicembre, aveva diritto a 120 euro (ottobre, novembre e appunto dicembre) di partenza. Una corsa verso il nulla. Perché il 30 dicembre, con ottimismo natalizio, l'Inps - che doveva accertare il reddito - dichiarava di aver ricaricato 330 mila tessere. Le altre erano vuote.

Migliaia di italiani si sono ritrovati in mano una patacca. Una carta azzurra, di plastica, con il retro magnetico, il numero, il logo giallo e rosso della Mastercard. Belle, eccome. E di valore: si stima costi almeno 50 centesimi l'una, più 1 euro per la ricarica bimestrale, più il 2 per cento per le spese del circuito bancario. Uno scherzetto da 8 milioni e 500mila di euro, a pieno regime. Una lotteria per il mezzo milione di italiani che, soltanto alla cassa e davanti al commesso, saprà se la sua carta annonaria è buona oppure è uno scherzo del destino, se può permettere di fare la spese oppure di annunciare la propria povertà a tutti.

Duecentomila tessere vagano scoperte di tasca in tasca, sospese o respinte. Duecentomila italiani, forse di più, le possiedono senza poterle utilizzare. Alcuni (pochi) lo sanno. Altri, molti altri, che non sanno, vanno incontro alla sciagura.

Ci vuole del metodo per ideare una così lunga e inutile fatica. Prima fila: farsi certificare la povertà, la disgrazia assoluta. Seimila euro all'anno. In fila, naturalmente per vedersi attestata dal patronato la sospirata povertà. Poi l'Inps, le Poste, sempre in fila, sempre allo stesso modo. Infine, coraggio, andare al supermercato ed esibirla questa maledetta povertà. E poi, duecentomila volte finora, vederla svergognata: "La tessera non è carica". Ma ha letto bene?

Per la social card un poveretto di Catania è ricoverato (coma farmacologico) in ospedale a seguito di furiosa lite, recita un dispaccio dell'Ansa del 3 gennaio scorso, generata "dalla discussione per l'ottenimento della social card". Giovanni Spatola, imbianchino di 47 anni, si è costituito ai carabinieri confessando di aver fracassato il cranio del conoscente con una chiave inglese. Chi dei due doveva ottenere la social card? A Verona boom di ritiri. Il dato, riferisce la direzione delle Poste, è connesso alla presenza nel luogo di molti istituti religiosi. Trecento tra suore e frati si sono presentati all'incasso. Nullatenenti. Perciò potevano. A Castelletto di Brenzone, minuscolo villaggio sul lago di Garda, ne sono state elargite più di cinquanta. Come mai? Lì ha sede l'istituto delle piccole suore della Sacra Famiglia. Amen.

"Disagi e umiliazioni di ogni genere. Accreditategli questi benedetti quaranta euro sulle pensioni, così risparmierete dei soldi anche voi", ha consigliato Pierluigi Bersani ieri alla Camera al ministro dell'Economia. "E' la truffa del secolo, un flop, il più grande bluff tremontiano", dice Franco Laratta, il deputato calabrese del Partito democratico mentre raccoglie le firme per un'interpellanza urgente sulla precoce agonia di questa tesserina azzurrissima, molto patriottica con quel fascio tricolore.

repubblica.it
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#44 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 15 gennaio 2009 - 10:19

La grande beffa della social card
Una su tre è senza soldi

...

praticamente una sòla card ...

ciao.
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#45 Max Stirner

    Scaruffiano

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Inviato 19 gennaio 2009 - 13:21



La "Padania", Emilia Romagna compresa, ospita il 45,5% della popolazione italiana, ma riceve solo il 16,8% delle carte ricaricate. Nel centro-Sud, dove vive il 54,5% della popolazione, è andato il restante 83,2%. Ora: è vero che la povertà è più concentrata da Roma in giù, ma anche guardando alle famiglie che secondo i dati Istat arrivano a fine mese con grande difficoltà, il quadro è comunque squilibrato. Nel Nord vivono il 37,3% delle famiglie in questa condizione disagiata, mentre la percentuale di carte è di molto inferiore (il 16,8%, appunto).

Ma vediamo nel dettaglio come e perché la tessera della spesa premia il Sud e snobba il Nord. La media nazionale è 1 carta ogni 140,7 abitanti. Tuttavia la media, come insegna Trilussa, non vuol dire niente. E infatti: se in Sicilia è piovuta una carta ogni 52,7 abitanti, in Lombardia ne è stata distribuita una ogni 434, 3 abitanti.

La distanza si allunga ancora di più se si prendono altre regioni. Una tessera ogni 57,6 abitanti in Campania, 1 ogni 67,4 in Calabria; e, di contro, 1 ogni 897,7 in Trentino, 1 ogni 408,7 in Emilia Romagna.

http://www.repubblic...-card-nord.html

:)
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"Ho abituato i miei occhi al sangue." Georg Büchner


"Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius"




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