Lodato all'estero, ma stranamente snobbato qua in Italia, il film di Juan Antonio Bayona, realizzato con gli auspici di Guillermo Del Toro, è un horror gotico che nella prima parte fa pesare eccessivamente le influenze di classici del genere che vanno da "Suspense" a "Shock" di Bava, ma poi acquista una propria identità (nonostante la sequenza con la medium interpretata da Geraldine Chaplin rimandi a "Poltergeist"), e fa davvero paura (serrata la lunga "caccia al tesoro", ambiguo e sottilmente inquietante il finale).
A Bayona non interessano tanto i classici spaventi da casa degli orrori, quanto sviluppare con coerenza il tema delle passato che ritorna minaccioso, e quello delle colpe e responsabilità dei genitori che si ripercuotono sulle generazioni future. Nonostante qualche passo falso (la sequenza, quasi splatter della morte di Benigna) il risultato è convincente.
The Orphanage
Iniziato da
vegeta851
, nov 18 2008 00:50
1 reply to this topic
#1
Inviato 18 novembre 2008 - 00:50
#2
Inviato 23 novembre 2008 - 10:15
Quel che una volta si sarebbe definito un discreto film di genere.
Tranne un'inquietante Geraldine Chaplin (vero "fantasma cinematografico" in mezzo a fantasmi finti), mediocri gli attori, compresa la muscolare protagonista, tutta sguardi superintensi e canottiera mascolina ogni volta che deve far capire che sta per fare qualcosa di pericoloso. Mediocre anche la regia, che non fa che accumulare luoghi comuni stilistici, ripresi pari - pari da film analoghi (del tipo che ci avrei giurato che ad un certo punto sarebbe partita la carrellata circolare intorno alla protagonista stile Nicole Kidman in "The Others", e infatti puntale nel sottofinale arriva!).
Eppure non si può negare che l'insieme abbia un suo notevole effetto. Le scene che mettono realmente i brividi non sono poche e la soluzione finale è disturbante (SUPERMEGASPOILER dico della scena del cadaverino del figlio, il finale vero e proprio è già più ovvio /SPOILER). Notevole anche il senso di disfacimento famigliare. Devo dire che raramente, anche in film più "alti", ho visto trasmesso in modo tanto intenso e crudo il dolore per la scomparsa di un figlio. O sarà che in questo periodo per me non molto felice, certe tematiche mi toccano più da vicino...
Tranne un'inquietante Geraldine Chaplin (vero "fantasma cinematografico" in mezzo a fantasmi finti), mediocri gli attori, compresa la muscolare protagonista, tutta sguardi superintensi e canottiera mascolina ogni volta che deve far capire che sta per fare qualcosa di pericoloso. Mediocre anche la regia, che non fa che accumulare luoghi comuni stilistici, ripresi pari - pari da film analoghi (del tipo che ci avrei giurato che ad un certo punto sarebbe partita la carrellata circolare intorno alla protagonista stile Nicole Kidman in "The Others", e infatti puntale nel sottofinale arriva!).
Eppure non si può negare che l'insieme abbia un suo notevole effetto. Le scene che mettono realmente i brividi non sono poche e la soluzione finale è disturbante (SUPERMEGASPOILER dico della scena del cadaverino del figlio, il finale vero e proprio è già più ovvio /SPOILER). Notevole anche il senso di disfacimento famigliare. Devo dire che raramente, anche in film più "alti", ho visto trasmesso in modo tanto intenso e crudo il dolore per la scomparsa di un figlio. O sarà che in questo periodo per me non molto felice, certe tematiche mi toccano più da vicino...
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