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John Ronald Reuel Tolkien


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128 replies to this topic

#1 Guest_Incidente_*

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Inviato 06 novembre 2008 - 18:03

Inizialmente ho buttato qualche riga su Tolkien nello spazio aperto da me proprio questa mattina sulla letteratura delle nostre infanzie, ma rendendomi conto, dopo la provocazione di DJones, che mi andava di parlarne più lungamente ho aperto questo new topic.
E quindi riporto la mia risposta a Desmondjones.

Per fortuna ne sono uscito asd asd asd e sono andato ben oltre.
Tolkien non va comunque sottovalutato. Non va assolutamente sottovalutato.
Vale la pena spendere qualche parola sul suo conto.
Ha dei meriti incredibili, non è per niente che è considerato il maestro indiscusso del fantasy.
Chi di voi è andato oltre al Signore degli anelli sa sicuramente che tutti (esclusi solo i racconti e forse il cacciatore di draghi) i lavori di Tolkien sono indissolubilmente legati tra loro cronologicamente e tematicamente. In un certo senso io tendo a considerare Tolkien più che un romanziere uno storico, o perlomeno un autore di romanzi storici (una sorta di Manzoni o di Scott per intenderci). Col valore aggiunto che Tolkien ha inventato con meticolosa dedizione ogni anfratto del mondo in cui ambienta le sue storie geograficamente associando ai suoi luoghi, quelli della terra di mezzo, ma anche quelli delle terre del nord che appaiono nel Silmarillion, storie accadute in essi.
Ogni personaggio di Tolkien a qualunque razza o stirpre appartenga, sia esso primario o comprimario, ha un albero genealogico e negli scritti di Tolkien spesso dagli alberi genealogici dei personaggi nascono notevoli flashback aneddotici sulle vite di questi antenati.
Altra grandissima qualità di JRRT è quella della capacità descrittiva. Come si richiede giustamente a chi pretende di inventare un mondo Tolkien si lascia andare a descrizioni, talvolta sterminate, così belle ed efficaci che mozzano il fiato.
Molti muovono a Tolkien la critica di aver rubato qua e la dalle varie mitologie, quella celtica, quella sassone, finanzhe ad Ariosto (l'anello che rende invisibili), gli elementi che costituiscono il suo mondo, ma sinceramente se il frutto di questi furti è stata la sua opera, sono fermo nell'assolverlo.
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#2 Greed

    round control to major troll

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Inviato 06 novembre 2008 - 18:29

L'avevo detto che ci voleva Incidente, ed ecco che a conferma di ciò apre un topic che mi piace, in quanto parla di uno scrittore che apprezzo moltissimo.

Di lui stimo soprattutto il fatto che ha fatto un lavoro incredibile, ha creato una mitologia con il Silmarillion, e già nel Silmarillion si vede una creazione e la "nascita" del male a causa di una persona troppo ambiziosa. Poi ci sono le cause delle contese tra i popoli, delle guerre...E' tutta fantasia, ma c'è anche tantissima realtà, e tutto potrebbe essere verosimile.
Apprezzo tutto (quel che ho letto) di Tolkien: il mitologico Silmarillion, la più umile storia "Lo Hobbit", e l'epico "Signore Degli Anelli". Poi ho letto anche quello che è uscito postumo circa a Natale, "I figli di Hùrin", che in realtà è la versione integrale e non sintetica di un capitolo del Silmarillion.


EDIT: Incidentalmente mi sono accorto di fare parte di un club. :-X
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#3 stan

    Groupie

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Inviato 06 novembre 2008 - 21:23

Altre grandissima qualità di JRRT è quella della capacità descrittiva. Come si richiede giustamente a chi pretende di inventare un mondo Tolkien si lascia andare a descrizione, talvolta sterminate, così belle ed efficaci che mozzano il fiato.

Come non sottoscrivere... Inutile dirlo, c'è stato un periodo (neanche troppo lontano...) in cui Tolkien per me è stato un autentico "padre", quello che racconta storie alla sera prima di dormire, storie fantastiche ma al tempo stesso reali e così "vicine" al mio sentire, perchè pervase sia dai valori positivi ma anche dai lati peggiori e più turpi della natura umana, le debolezze che ognuno si porta dentro trasposte nei vari personaggi; è stato capace di creare un universo, ma in modo così maniacale, al limite della pedanteria, che non puoi non ritrovarti a vivere in prima persona, a fantasticare su "cosa avresti fatto se tu fossi stato lì...."
Se mi sono avvicinato alla letteratura, una buona fetta del merito è sua e di alcune sue opere...
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#4 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 06 novembre 2008 - 21:53

Tolkien è per depressi.
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#5 Greed

    round control to major troll

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Inviato 06 novembre 2008 - 22:50

è stato capace di creare un universo, ma in modo così maniacale, al limite della pedanteria, che non puoi non ritrovarti a vivere in prima persona, a fantasticare su "cosa avresti fatto se tu fossi stato lì...."
Se mi sono avvicinato alla letteratura, una buona fetta del merito è sua e di alcune sue opere...


Ecco, se sapessi scrivere l'avrei detto anche io  ;)

Tolkien è per depressi.


Guarda, la vita è una merda, ma a me non me ne frega niente e ogni giorno trovo un motivo di gioia. Perchè dovrebbe essere per depressi?

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#6 paloz

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Inviato 06 novembre 2008 - 23:47

Prendetemi per snob (come gusti, intendo), ma credo che chiunque sia in grado di apprezzare un buon classico non può trovare soddisfazione in opere come "Il signore degli anelli".
Tolkien, perciò, è roba per depressi, per gente che ha deciso di dedicare buona parte del proprio tempo alle fantasticherie, ad un mondo che non esiste, ad una storia complessa di cui nessuno vorrà più sentir parlare a distanza di qualche decennio.
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#7 Guest_Incidente_*

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Inviato 07 novembre 2008 - 06:31

Prendetemi per snob (come gusti, intendo), ma credo che chiunque sia in grado di apprezzare un buon classico non può trovare soddisfazione in opere come "Il signore degli anelli".
Tolkien, perciò, è roba per depressi, per gente che ha deciso di dedicare buona parte del proprio tempo alle fantasticherie, ad un mondo che non esiste, ad una storia complessa di cui nessuno vorrà più sentir parlare a distanza di qualche decennio.


No guarda, non mi trovi assolutamente d'accordo. Sarà che per me Tolkien è stato il principio della mia passione per "le letture". Non a caso dico letture e non lettura.
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#8 musicista contabile

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Inviato 07 novembre 2008 - 12:56


Altre grandissima qualità di JRRT è quella della capacità descrittiva. Come si richiede giustamente a chi pretende di inventare un mondo Tolkien si lascia andare a descrizione, talvolta sterminate, così belle ed efficaci che mozzano il fiato.


Proprio le descrizioni sterminate mi hanno fatto abbandonare presto la lettura del suo libro più noto. Decisamente pesanti, ridodandanti e fastidiose.
Non sono proprio riuscito ad andare avanti.
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#9 100000

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Inviato 07 novembre 2008 - 17:24

Io sono dalla parte di Incidente, più o meno in tutto ciò che ha detto su Tolkien, anche su questa ultima delle descrizioni per esempio.
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#10 Guest_Incidente_*

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Inviato 07 novembre 2008 - 17:32

Signori Tolkien non rientra assolutamente tra le mie letture preferite. Sono ben più "raffinato" io.
Ma certe cose sono inopinabili e vanno ammesse. Qua non si sta parlando della prima Rowling o di qualche altro scrittorucolo da strapazzo che parla di maghetti e draghi sputafuoco. Qua si sta parlando di un uomo che ha passato la sua vita a costruire un mondo.
Ha creato una geografia. Fiumi. Monti. Paludi. Mari. E tutto il resto.
Poi ci ha messo le città.
Poi ha creato i regni, ognuno con la sua storia (perdendo tempo a tracciarne il passato anche remoto), ognuno con la sua politica, vi ripeto Tolkien ha donato ad ogni suo personaggio anche un albero genealogico. E se avesse avuto un altro paio di vite dio solo sa quanto cazzo sarebbe andata avanti, o indietro, la storia della terra di mezzo.
Poi ha creato delle lingue, con tanto di grammatica e di dialetti.

Potrei continuare.

Tolkien è un gigante


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#11 Greed

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Inviato 07 novembre 2008 - 18:13

Tolkien, perciò, è roba per depressi, per gente che ha deciso di dedicare buona parte del proprio tempo alle fantasticherie, ad un mondo che non esiste, ad una storia complessa di cui nessuno vorrà più sentir parlare a distanza di qualche decennio.


Boh, non mi sembra male fantasticare....alla fine guarda quanto si è divertito il vecchio di "Big Fish" a fare delle fantasticherie  ;D
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#12 100000

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Inviato 07 novembre 2008 - 18:24


Tolkien, perciò, è roba per depressi, per gente che ha deciso di dedicare buona parte del proprio tempo alle fantasticherie, ad un mondo che non esiste, ad una storia complessa di cui nessuno vorrà più sentir parlare a distanza di qualche decennio.


Boh, non mi sembra male fantasticare....alla fine guarda quanto si è divertito il vecchio di "Big Fish" a fare delle fantasticherie  ;D


Vorrei far notare che non fu solo un ottimo scrittore con una fervida fantasia: era anche uno studioso e filologo di letteratura medioevale, poeta oltre che scrittore.
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#13 Guest_Incidente_*

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Inviato 07 novembre 2008 - 18:28



Tolkien, perciò, è roba per depressi, per gente che ha deciso di dedicare buona parte del proprio tempo alle fantasticherie, ad un mondo che non esiste, ad una storia complessa di cui nessuno vorrà più sentir parlare a distanza di qualche decennio.


Boh, non mi sembra male fantasticare....alla fine guarda quanto si è divertito il vecchio di "Big Fish" a fare delle fantasticherie  ;D


Vorrei far notare che non fu solo un ottimo scrittore con una fervida fantasia: era anche uno studioso e filologo di letteratura medioevale, poeta oltre che scrittore.


Come già ho sottolineato ha letto molto e succhiato molto prima di creare il suo fantastico puzzle.
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#14 paloz

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Inviato 07 novembre 2008 - 19:25


Tolkien, perciò, è roba per depressi, per gente che ha deciso di dedicare buona parte del proprio tempo alle fantasticherie, ad un mondo che non esiste, ad una storia complessa di cui nessuno vorrà più sentir parlare a distanza di qualche decennio.


Boh, non mi sembra male fantasticare....alla fine guarda quanto si è divertito il vecchio di "Big Fish" a fare delle fantasticherie  ;D


D'accordo, ma non intendevo questo, per "fantasticare". Era un'accezione più specifica..
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#15 Greed

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Inviato 07 novembre 2008 - 20:44

Sì, capisco cosa intendi.
Comunque non vedo cosa ci sia di male a leggere queste "fantasticherie", questo mondo che Tolkien ha letteralmente inventato (è lui Ilùvatar ;) ).
Secondo il tuo ragionamento anche l'Iliade mi sembrerebbe per depressi, letta nel 2000, e anche molti altri libri in cui la gente trova un riparo dalla ordinaria vita di ogni giorno (in effetti però gente che fantastica sui libri tipo Don Chisciotte e la signora Bovary non hanno fatto una bella fine,  mi pare (dico mi pare perchè non li ho letti) ).
Forse hai ragione  O_O
Comunque, quando ho letto Tolkien, mi piaceva viaggiare in un altro mondo diverso dal nostro.
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#16 Guest_spoon81_*

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Inviato 08 novembre 2008 - 10:09

io credo che Tolkien sia ok, specialmente se letto nel periodo delle scuole medie  :P, è formativo, l'importante che poi non si degeneri nel fantasy più becero e nerd tipo Robert Jordan e simili. Parlando di musica secondo me un grandissimo merito nel suo revival odierno deve essere riconosciuto agli Zeppelin, ed in particolare a Plant suo fan dichiarato.

In ogni caso, cosa ne pensate della tendenza di certi movimenti di destra (anche piuttosto spinti) ad utilizzare Tolkien e quello che ha creato come icone e figure destroidi (l'onore, l'appartenenza, la fierezza ecc..)

inoltre, non è la prima volta che sento dire che l'opera tolkeniana (ed il signore degli anelli in particolare) si presta ed essere interpretata come portatrice di ideali di destra...questa non l'ho mai capita sinceramente
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#17 Haggard

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Inviato 08 novembre 2008 - 11:20

Signori Tolkien non rientra assolutamente tra le mie letture preferite. Sono ben più "raffinato" io.


Chi ce l'ha fra le proprie letture preferite non è raffinato? Tolkien ha scritto dell'epica, epica in prosa, e in tempi recenti non vedo chi l'abbia fatto meglio.


ma credo che chiunque sia in grado di apprezzare un buon classico non può trovare soddisfazione in opere come "Il signore degli anelli".


E chi questa soddisfazione la trova cos'è, un paradosso vivente?
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#18 Guest_Incidente_*

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Inviato 08 novembre 2008 - 12:26

Signori Tolkien non rientra assolutamente tra le mie letture preferite. Sono ben più "raffinato" io.



Beh a quanto pare non sei andato oltre il primo rigo e non hai compreso l'ironia della virgoletta.

Ti rammento come ho continuato.

Signori Tolkien non rientra assolutamente tra le mie letture preferite. Sono ben più "raffinato" io.
Ma certe cose sono inopinabili e vanno ammesse. Qua non si sta parlando della prima Rowling o di qualche altro scrittorucolo da strapazzo che parla di maghetti e draghi sputafuoco. Qua si sta parlando di un uomo che ha passato la sua vita a costruire un mondo.
Ha creato una geografia. Fiumi. Monti. Paludi. Mari. E tutto il resto.
Poi ci ha messo le città.
Poi ha creato i regni, ognuno con la sua storia (perdendo tempo a tracciarne il passato anche remoto), ognuno con la sua politica, vi ripeto Tolkien ha donato ad ogni suo personaggio anche un albero genealogico. E se avesse avuto un altro paio di vite dio solo sa quanto cazzo sarebbe andata avanti, o indietro, la storia della terra di mezzo.
Poi ha creato delle lingue, con tanto di grammatica e di dialetti.

Potrei continuare.

Tolkien è un gigante


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#19 Haggard

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Inviato 08 novembre 2008 - 15:44

Io non trovo che il principale merito di Tolkien sia stato la creazione di un mondo fantastico, della sua geografia e dei suoi abitanti. A fare quello sono capaci miriadi di autori, che infatti lo fanno (tranne che per le lingue, di solito). Lui ha infuso nei suoi personaggi e nei conflitti il senso universale della Storia, e della sua irriducibilità al solo conflitto Bene-Male...infatti per me l'aspetto più bello e evocativo del Signore degli Anelli è il progressivo abbandono da parte degli Elfi della Terra di Mezzo e l'incombente senso di necessità storica e di declino che l'accompagna.
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#20 Greed

    round control to major troll

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Inviato 08 novembre 2008 - 16:35

Io non trovo che il principale merito di Tolkien sia stato la creazione di un mondo fantastico, della sua geografia e dei suoi abitanti. A fare quello sono capaci miriadi di autori, che infatti lo fanno (tranne che per le lingue, di solito).


Hai ragione, ma anche la creazione di quel mondo l'ha fatta talmente bene che mi sembra eccellere su molti altri autori anche da quel punto di vista.
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#21 100000

    Enciclopedista

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Inviato 08 novembre 2008 - 16:38

per me l'aspetto più bello e evocativo del Signore degli Anelli è il progressivo abbandono da parte degli Elfi della Terra di Mezzo e l'incombente senso di necessità storica e di declino che l'accompagna.


Quoto!
E' la fine di un mondo sostanzialmente...o meglio la fine di un'Era.
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#22 beignet

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Inviato 23 novembre 2008 - 13:31

Tolkien è un grande scrittore, non un autore di libri di avventure con descrizioni allungabrodo  che fan venire il latte alle ginocchia. E' questione di ritmo, di farsi prendere dalla musica del racconto ed entrare nel mondo/i che lui crea. Il che vale per tutti i grandi libri, peraltro.
E non trascuriamo la componente patriottica e celebrativa che è molto forte, anche se messa in ombra dalle storie fantastiche, dalle  simbologie mitologie cosmogonie.
Il mondo degli hobbit, Bilbo e Frodo  ecc., è assolutamente e totalmente British! Non dobbiamo dimenticare che il Lord esce pochi anni dopo la guerra, ed è, anche, una grande celebrazione del mondo e popolo inglese, raffigurato come fatto di persone solide, pacifiche, amanti del tè e dei pasticcini, delle chiacchiere e del raccontarsi storie davanti al fuoco fumando la pipa, ma che di fronte alla minaccia del Male assoluto diventano eroi senza retorica.

E soprattutto richiamo la vostra attenzione su questo, che secondo me è il più approfondito esame della figura di Bilbo Baggins:
http://it.youtube.co...h?v=TmhycCWTdcQ


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When you've read a hundred books, you write like a hundred books. When you've read a thousand books, you write like yourself
Questo cerca protezione, quello ha torto e vuol ragione, chi vorrebbe un impieguccio, chi una cattedra ed è un ciuccio...
When the legend becomes fact, print the legend

#23 soul crew

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Inviato 04 dicembre 2009 - 21:34

Alle saghe nordiche, e in particolare al ciclo di Sigurd e di Gudriin, si rifa il narratore inglese ispirandosi all'"Edda", alla "Canzone dei Nibelunghi" e alla "Saga dei Volsunghi". Ecco allora susseguirsi prima le eroiche e tragiche avventure di Sigurd, l'uccisore del drago Fafnir che custodisce l'oro dei Nibelunghi, sino alla conquista della valchiria Brynhildr che Sigurd risveglierà dal suo sonno magico per poi inoltrarsi sul sentiero di un terribile destino sposando Gudrun. E quindi la storia della stessa Gudrun, inconsolabile vedova di Sigurd, di cui seguiamo, con tutta la suspense che l'epica autentica sa suscitare, la personale storia di vendetta che ricorda una tragedia greca trasporta nel Nord Europa. Una storia che passa attraverso il matrimonio con il malvagio re degli Unni, Atli attirato da Gudrun in una vera e propria trappola mortale. Un poema che affonda le sue radici nelle antichissime epopee mitiche della tradizione occidentale restituendocene l'afflato inconfondibile insieme a una sensibilità fantastica del tutto contemporanea, che da più di mezzo secolo continua ad affascinare lettori di ogni nazione e di ogni età.

http://giotto.ibs.it...f=9788845263439
comprato ieri, per ora sono fermo all' introduzione, che è molto lunga, visto che il libro è un poema epico in versi.


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#24 Çorkan

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Inviato 06 dicembre 2009 - 15:52

Ho iniziato due giorni fa il Silmarillion.

Volevo solo fare questo paragone: secondo me Lo stile di Tolkien è come le parole incise sull'unico anello. Riluce. Tolkien dà l'impressione di aver scritto con una penna intinta nell'oro. Ogni sua parola emette una tonalità diversa di quel metallo. E guardate che questa impressione mi è rimasta avendo letto il SdA una sola volta tanti anni fa.
Ma se dovessi pensare a "romanzo del secolo" sicuramente questo sarebbe in gara.

per chi vuole farsi un'idea della figura di Tolkien  in un modo veloce, divertente e ammettiamolo, non troppo approfondito può leggere "Stella del Mattino" di Wu Ming 4. Il protagonista è proprio il buon John insieme ad altri romanzieri della sua epoca.

Tolkien, perciò, è roba per depressi, per gente che ha deciso di dedicare buona parte del proprio tempo alle fantasticherie, ad un mondo che non esiste, ad una storia complessa di cui nessuno vorrà più sentir parlare a distanza di qualche decennio.


Ma la letteratura (così come il cinema) per me è fantasticheria. Che palle il realismo. Che palle gli autori che parlano di una realtà che esiste davvero (o che, peggio, parlano di sè). Se voglio leggere di certe cose mi compro un saggio. Oppure apro la porta e vado a vederla, la realtà. Ma che per favore, se ne stia fuori dai libri (perlomeno da quelli che leggo io).
Scusami Paloz se il tono della risposta è un po' forte, ma era un concetto che proprio con forza volevo esprimere.
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"La legge non dovrebbe imitare la natura, dovrebbe correggerla"

Dekalog 5

#25 Guest_Maedhros_*

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Inviato 06 dicembre 2009 - 16:19

Scusami Paloz se il tono della risposta è un po' forte


ma scherzi, fin troppo leggero ci sei andato.
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#26 totem

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Inviato 06 dicembre 2009 - 18:28

Tolkien è un grande scrittore, non un autore di libri di avventure con descrizioni allungabrodo  che fan venire il latte alle ginocchia. E' questione di ritmo, di farsi prendere dalla musica del racconto ed entrare nel mondo/i che lui crea. Il che vale per tutti i grandi libri, peraltro.
E non trascuriamo la componente patriottica e celebrativa che è molto forte, anche se messa in ombra dalle storie fantastiche, dalle  simbologie mitologie cosmogonie.
Il mondo degli hobbit, Bilbo e Frodo  ecc., è assolutamente e totalmente British! Non dobbiamo dimenticare che il Lord esce pochi anni dopo la guerra, ed è, anche, una grande celebrazione del mondo e popolo inglese, raffigurato come fatto di persone solide, pacifiche, amanti del tè e dei pasticcini, delle chiacchiere e del raccontarsi storie davanti al fuoco fumando la pipa, ma che di fronte alla minaccia del Male assoluto diventano eroi senza retorica.


Ho iniziato due giorni fa il Silmarillion.

Volevo solo fare questo paragone: secondo me Lo stile di Tolkien è come le parole incise sull'unico anello. Riluce. Tolkien dà l'impressione di aver scritto con una penna intinta nell'oro. Ogni sua parola emette una tonalità diversa di quel metallo. E guardate che questa impressione mi è rimasta avendo letto il SdA una sola volta tanti anni fa.
Ma se dovessi pensare a "romanzo del secolo" sicuramente questo sarebbe in gara.


Molto belli questi interventi.

Il mio amore per il fantasy nacque quando lessi Lo Hobbit, che reputo un capolavoro assoluto al pari del Signore degli anelli; certo, il tono è più fiabesco e meno impegnato, ma credo che questo non sia un punto di debolezza, anzi, dimostra la bravura di Tolkien anche nel ruolo di "cantastorie"; è un errore, secondo me, considerare un libro e non l'altro.
Se sapessi alla perfezione l'inglese, mi piacerebbe leggere le opere di Tolkien in lingua originale, che sicuramente hanno un altro sapore.
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#27 soul crew

    stocazzo

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Inviato 06 dicembre 2009 - 19:16

Il mio amore per il fantasy nacque quando lessi Lo Hobbit,

ehm, se mi posso permettere, tolkien è molto di più di un romanziere fantasy. la sua è letteratura epica a tutti gli effetti, anche se ambientata in un mondo di fantasia.
senza considerare l' attenzione maniacale nei confronti dell' uso e dello studio della lingua, roba da vette della letteratura.
è roba da leggere e rileggere più volte ed ogni volta se ne coglie qualche aspetto che prima c' era rimasto nascosto.

RIEN di fondamentale ti manca sicuramente il Silmarillion
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#28 soul crew

    stocazzo

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Inviato 06 dicembre 2009 - 19:46


ehm, se mi posso permettere, tolkien è molto di più di un romanziere fantasy. la sua è letteratura epica a tutti gli effetti, anche se ambientata in un mondo di fantasia.
senza considerare l' attenzione maniacale nei confronti dell' uso e dello studio della lingua, roba da vette della letteratura.
è roba da leggere e rileggere più volte ed ogni volta se ne coglie qualche aspetto che prima c' era rimasto nascosto.


A proposito del fantasy "colto" e di stampo religioso, spesso vedo citato insieme a Tolkien tale C. S. Lewis, noto per il ciclo de Le cronache di Narnia (ma anche autore di una trilogia fantascientifica). Non ho letto mai nulla di suo, pensate che sia paragonabile come qualità a Tolkien? E se non lui, quali altri autori fantasy sono interessanti come il Nostro?

non saprei, me ne hanno parlato spesso molto bene, ma c' è qualcosa che mi trattiene dal leggerlo. probabilmente perchè, come dicevo, le cronache di narnia è una saga tipicamente fantasy e fiabesca, mentre invece tolkien usda il fantasy, l' epica e la forma fiabesca, per modellare dei romanzi in cui in realtà c' è molto di più, soprattutto come approccio filosofico.
forse il mio giudizio su narnia è viziato anche dalla visione del film senza aver letto il romanzo (errore gravissimo che cerco sempre di evitare), ma mi ha dato l' impressione di una favola per ragazzi, tolkien invece può essere adatto sia per i bambini, che rimangono affascinati dall' aspetto fantasy, sia per gli adulti, che vi possono scoprire aspetti filosofici, spirituali, sociali e politici. e questo è il motivo per cui tolkienmi piace, mentre altre cose solo in apparenza simili, mi annoiano.
quanto allo "stampo religioso", anche qui la lettura di tolkien è interessantissima... usa le categorie bene/male tipiche del cristianesimo, ma priva quasi del tutto i suoi personaggi del libero arbitrio, che sono costretti dal fato e dal determinismo ad incanalare le loro vite in un certo modo. e poi dentro i romanzi un richiamo alla religione vera e propria non c' è mai, i protagonisti per esempio non pregano mai.
se ti interessa questo apsetto ti consiglio di leggere questo libretto
http://giotto.ibs.it...f=9788880730842 di cui avevo parlato con il mio precedente nick, in questa discussione
http://www.ondarock....p?topic=3130.40
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#29 Reynard

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Inviato 06 dicembre 2009 - 20:11

"Le cronache di Narnia" è di certo migliore di quel che i film fanno credere, ma comunque non mi è piaciuto. Molto più fiabesco come impostazione, rispetto a Tolkien, comunque entrambi vengono dallo stesso ambiente e dalla stessa cultura, e un po' si vede.
La grossa differenza è che Lewis usa parecchio la religione e la mitologia religiosa come palinsesto per la sua opera, mentre Tolkien tace prudentemente sull'argomento, e la sua mitologia è di estrazione molto più esclusivamente letteraria.
Non raccomando caldamente la lettura di Lewis, ma male non è. Vedete voi.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#30 debaser

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Inviato 06 dicembre 2009 - 20:13

Le cronache di Narnia è urendo, una storiellina da catechismo
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#31 Greed

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Inviato 06 dicembre 2009 - 20:21

La mia prof del liceo diceva che era da rivalutare Lewis, perché si parla sempre e solo di Tolkien. Però boh, non l'ho letto.
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#32 debaser

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Inviato 06 dicembre 2009 - 20:32

Io purtroppo sì, una sterile quanto palese metafora cristiana; e, a parte quell'aspetto, non è che comunque ci sia molto da salvare. Ha un millesimo della profondità di Tolkien, storielle superficiali che pretendono anche di farti la morale..
Chiunque dica che Lewis è da rivalutare a scapito di Tolkien non ha capito nulla e si merita di perire fra le fiamme dell'inferno. asd
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#33 Greed

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Inviato 06 dicembre 2009 - 20:36

P.S. E' credente cattolica (in modo un po' tormentato)

P.P.S. Non merita l'inferno perchè mi ha fatto scoprire Proust. E' quindi colpa sua se vado a lettere. Quindi forse merita l'inferno.
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#34 debaser

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Inviato 06 dicembre 2009 - 20:43

Vabè allora la perdono. Ricordo che la mia prof del liceo sui "classici" aveva idee chiare e buoni consigli, inoltre non aveva remore nell'affossare anche titoli di una certa fama, e solitamente c'azzeccava. Quando andava su campi un po' lontani da quelli su cui era più solita soffermarsi però prendeva delle solenni cantonate, almeno secondo me.
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#35 totem

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Inviato 06 dicembre 2009 - 21:47


Il mio amore per il fantasy nacque quando lessi Lo Hobbit,

ehm, se mi posso permettere, tolkien è molto di più di un romanziere fantasy. la sua è letteratura epica a tutti gli effetti, anche se ambientata in un mondo di fantasia.
senza considerare l' attenzione maniacale nei confronti dell' uso e dello studio della lingua, roba da vette della letteratura.
è roba da leggere e rileggere più volte ed ogni volta se ne coglie qualche aspetto che prima c' era rimasto nascosto.


Ci mancherebbe, sono d'accordo con te in tutto e per tutto, in effetti mi sono espresso male. Quello che volevo dire è che, dopo aver letto per la prima volta Lo Hobbit (ero alle medie), mi appassionai al genere fantasy, ma non intendevo ridurre Tolkien ad un banale scrittore di genere, volevo solo esprimere il fatto che questa storia è godibile per un bambino, ma è anche godibilissima per un adulto, proprio per cogliere gli aspetti che hai citato.

A proposito del fantasy "colto" e di stampo religioso, spesso vedo citato insieme a Tolkien tale C. S. Lewis, noto per il ciclo de Le cronache di Narnia (ma anche autore di una trilogia fantascientifica). Non ho letto mai nulla di suo, pensate che sia paragonabile come qualità a Tolkien? E se non lui, quali altri autori fantasy sono interessanti come il Nostro?


Di Lewis ne avete parlato male, e sono d'accordo con voi per Le cronache di Narnia, ma cambiereste idea su di lui leggendo Lontano dal pianeta silenzioso, che secondo me è pazzesco, veramente bellissimo.
Per quanto riguarda altri autori fantasy al pari di Tolken, forse non ce ne sono, anche perchè bene o male sono tutti influenzati da lui...  l'unica che si innalza al piano di JRR secondo me è la donna che ho nell'avatar, ovvero Ursula K. Le Guin, con il suo Ciclo di Terramare; non mi faccio problemi ad accostarlo al Signore degli anelli come importanza. Il primo libro , Il mago, è qualcosa di folgorante, in circa centocinquanta pagine racchiude una delle avventure più emozionanti che abbia mai letto, molto diverso dal fantasy "convenzionale".
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#36 Arzorro

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Inviato 07 dicembre 2009 - 11:23

Il mio amore per il fantasy nacque quando lessi Lo Hobbit, che reputo un capolavoro assoluto al pari del Signore degli anelli; certo, il tono è più fiabesco e meno impegnato, ma credo che questo non sia un punto di debolezza, anzi, dimostra la bravura di Tolkien anche nel ruolo di "cantastorie"; è un errore, secondo me, considerare un libro e non l'altro.
Se sapessi alla perfezione l'inglese, mi piacerebbe leggere le opere di Tolkien in lingua originale, che sicuramente hanno un altro sapore.

ho letto tutto quello che è stato pubblicato in italiano e qualcosa dei libri pubblicati solo in inglese
consiglio caldamente di leggere almeno l'hobbit in lingua originale perchè è quello che perde di più con la traduzione
la ragione è semplice:
l'hobbit venne commissionato a tolkien come "favola per bambini"...mentre in inglese lui è riuscito comunque a mantenere un certo stile, la casa editrice italiana è come se avesse voluto rendere l'hobbit ancora più accessibile alla lettura da parte dei piccoli...il risultato secondo me è orrendo
per il resto considero la prima parte del silmarillion ed in particolare il libro "i figli di hurin" come veri capolavori della letteratura
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#37 debaser

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Inviato 07 dicembre 2009 - 11:35


Il mio amore per il fantasy nacque quando lessi Lo Hobbit, che reputo un capolavoro assoluto al pari del Signore degli anelli; certo, il tono è più fiabesco e meno impegnato, ma credo che questo non sia un punto di debolezza, anzi, dimostra la bravura di Tolkien anche nel ruolo di "cantastorie"; è un errore, secondo me, considerare un libro e non l'altro.
Se sapessi alla perfezione l'inglese, mi piacerebbe leggere le opere di Tolkien in lingua originale, che sicuramente hanno un altro sapore.

ho letto tutto quello che è stato pubblicato in italiano e qualcosa dei libri pubblicati solo in inglese
consiglio caldamente di leggere almeno l'hobbit in lingua originale perchè è quello che perde di più con la traduzione
la ragione è semplice:
l'hobbit venne commissionato a tolkien come "favola per bambini"...mentre in inglese lui è riuscito comunque a mantenere un certo stile, la casa editrice italiana è come se avesse voluto rendere l'hobbit ancora più accessibile alla lettura da parte dei piccoli...il risultato secondo me è orrendo
per il resto considero la prima parte del silmarillion ed in particolare il libro "i figli di hurin" come veri capolavori della letteratura


Anche il LotR in inglese e' una goduria suprema... io lo lessi da una versione vecchissima (sara' stata degli anni 60) prestata dal mio prof di inglese, spettacolare. Consigliatissimo a chi puo' e ha voglia.
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#38 Guest_Maedhros_*

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Inviato 07 dicembre 2009 - 11:40

mentre in inglese lui è riuscito comunque a mantenere un certo stile, la casa editrice italiana è come se avesse voluto rendere l'hobbit ancora più accessibile alla lettura da parte dei piccoli...


è un problema che affligge un po' anche la prima traduzione del signore degli anelli (chi si scorda gli "orchetti"), dopo il film l'hanno riveduta e corretta e credo sia meglio.
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#39 debaser

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Inviato 07 dicembre 2009 - 12:09


mentre in inglese lui è riuscito comunque a mantenere un certo stile, la casa editrice italiana è come se avesse voluto rendere l'hobbit ancora più accessibile alla lettura da parte dei piccoli...


è un problema che affligge un po' anche la prima traduzione del signore degli anelli (chi si scorda gli "orchetti"), dopo il film l'hanno riveduta e corretta e credo sia meglio.


La nuova non l'ho letta, io ho un fantastico cofanetto con copertine in pseudo-velluto rosso che risale ai miei genitori quindi avra' sui 25 anni, ma non ricordo particolare fastido, anzi ;D. Poi per quanto ne so orchetti era una scelta che aveva poco a che fare con il fatto di rendere il linguaggio per "bambini", ma piuttosto era una scelta volta a riflettere anche in italiano il termine abbastanza peculiare che usa Tolkien (orc) che non e' il termine inglese usuale per definire gli orchi (ogre), ed anzi se nella nuova traduzione questa scelta e' stata rinnegata secondo me e' un peccato (sara' che sono affezionato agli "orchetti"). Tra l'altro si dice che Tolkien stesso avesse consigliato il traduttore in tale senso.
Da notare che adesso orc e' una parola comunemente usata in ambito fantasy, ma e' stato Tolkien a reintrodurla dall'inglese antico (Beowulf..).
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#40 Arzorro

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Inviato 07 dicembre 2009 - 12:18

è un problema che affligge un po' anche la prima traduzione del signore degli anelli (chi si scorda gli "orchetti"), dopo il film l'hanno riveduta e corretta e credo sia meglio.

avevo deciso di leggere il signore degli anelli in inglese proprio perchè sentivo che c'era qualcosa che non andava bene
poi secondo me un filologo come tolkien è da leggere in lingua originale perchè ogni parola che usa ha un senso specifico, non è un semplice romanziere
oltre alla narrazione in se cura anche la forma...come dicevo spesso nelle sue opere (secondo me e comunque non sempre) si raggiunge Letteratura del più alto livello
invece lo hobbit in italiano, secondo me, sarebbe da ritirare dal mercato
consiglio anche il saggio albero e foglia, molto interessante, e almeno per me, formativo
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#41 Çorkan

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Inviato 07 dicembre 2009 - 14:04

E se non lui, quali altri autori fantasy sono interessanti come il Nostro?


A livello di stile, credo nessuno.
Detto questo il mio libro fantasy preferito non è il SdA ma Elric di Melnibonè di Michel Moorckoc (e vattelapesca se si scrive così)
All'opposto del Signore degli Anelli. Quanto quello è dorato e splendente (e corale) tanto questo è grigio,  fa pensare a un mare d'inverno (ma  non a  Ruggeri che canta) e a spiagge fredde. E' decadente.
Il protagonista è uno e uno soltanto. Il principe Elric della terra di Melnibonè una razza di raffinati (e sadici) esseri superiori che 10000 anni governa il mondo.
Ma lui è albino, e debole. E' la fine, per la sua razza, non solo del dominio sul mondo, ma dell'esistenza stessa. Per sostenersi fa uso continuo di droghe, finchè non trova la mitica spada Tempestosa, che lo rafforza rubando le anime di coloro che uccide.
inoltre quanto è centrale in Tolkien la dicotomia bene/male, tanto qui lo è quella legge/caos. E' lo scontro fra queste due forze, che deciderà quale delle due governerà sull'era del mondo che sta per iniziare, a fare da cornice 8sempre più stretta) a tutte le imprese di Elric.

Poi RIEN, appena hai finito il Silmarillion, ci si becca a parlarne, che sto leggendo proprio in questi giorni..


Vorrei poi segnalare che uno dei protagonisti del libero di Wu Ming che citavo prima è, oltre a Tolkien, proprio C:S Lewis.
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#42 Arzorro

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Inviato 07 dicembre 2009 - 14:43

Prendetemi per snob (come gusti, intendo), ma credo che chiunque sia in grado di apprezzare un buon classico non può trovare soddisfazione in opere come "Il signore degli anelli".
Tolkien, perciò, è roba per depressi, per gente che ha deciso di dedicare buona parte del proprio tempo alle fantasticherie, ad un mondo che non esiste, ad una storia complessa di cui nessuno vorrà più sentir parlare a distanza di qualche decennio.

infatti
anche l'epica di omero è durata poche settimane, così come la fantascienza di verne
tolkien è per depressi, è vero
depressi dal fatto che gli altri non ci capiscono niente
non c'è nessun riferimento alla società industriale, alla guerra mondiale e al razzismo...no...sono solo fantasticherie

un altra saga fantasy (in realtà del classico fantasy ha poco) bellissima ma molto diversa è "le cronache del ghiaccio e del fuoco" di george martin
fantasy-politica...per depressi, ovviamente!
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#43 debaser

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Inviato 07 dicembre 2009 - 15:45

E invece di Marvin Peake e del suo Gormenghast che mi sapete dire?


Consigliatissimo! Più unico che raro. La mia impressione appena letto è stata che se Dickens e Sterne avessero deciso di scrivere insieme un fantasy questo sarebbe potuto essere il risultato. Che di fantasy alla fine ha quasi niente..
Io ho letto solo il primo, e l'ho letto sulla PSP come file .txt trovato online, perché non sono riuscito a trovarlo in libreria (in inglese) e non ho mai voglia di comprarmi i libri da internet. Però leggere anche il secondo in quel modo.. non ho tanta voglia. Devo farmi forza e ordinarlo. (Il terzo ho letto che è inferiore, non ricordo, non so se vale la pena)

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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#44 Çorkan

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Inviato 07 dicembre 2009 - 17:13

Cavolo, grande Debaser!

Comunque il primo Tito di Gormenghast (bellissimo) è edito da Adelphi, mi sorprende che tu non lo abbia trovato in libreria....

tra l'altro mi pare che abbia collaborato con gli Hawkwind (presumo a livello di testi)


Hawkwind???????? Who are Hawkwind????


un altra saga fantasy (in realtà del classico fantasy ha poco) bellissima ma molto diversa è "le cronache del ghiaccio e del fuoco" di george martin
fantasy-politica...per depressi, ovviamente!


No, dai Arzorro. D'accordissimo su Tolkien, ma Martin è una saga dell'orrore. Nel senso che fa orrore...Se non sei depresso ti fa diventare lui.
Io ho letto (o tentato di leggere? boh, non ricordo) il primo. E' quel fantasy in cui tutto è sempre bello pulito (anche le cose sporche), eroico, le donne hanno sempre grandi seni nascosti da vestiti succinti.
Banalebanalebanle (oh, poi so' gusti, s'intende).
Altro che viene considerato un grande e secondo me scrive malemalemalemale è  Turtledove.

Molti scalini in basso sotto Tolkien, ma comunque piacevole, ci sono semmai le Saghe dei Drenai di  David Gemmel.
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#45 totem

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Inviato 07 dicembre 2009 - 17:28

tra l'altro mi pare che abbia collaborato con gli Hawkwind (presumo a livello di testi)


Hawkwind???????? Who are Hawkwind????


E' una band inglese che ha il merito di aver inciso nel 1973 il più grande album live di tutti i tempi, Space Ritual.
Moorcock ha collaborato con loro e ha anche prestato la sua voce per un paio di pezzi.


Nessuno ha mai letto niente di Margaret Weis & Tracy Hickman?
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#46 debaser

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Inviato 07 dicembre 2009 - 17:39

Cavolo, grande Debaser!

Comunque il primo Tito di Gormenghast (bellissimo) è edito da Adelphi, mi sorprende che tu non lo abbia trovato in libreria....


No un paio di volte l'ho trovato, ma costa abbastanza e se mi devo comprare un libro preferisco prendermelo in originale. Purtroppo però nella biblioteca del mio paese non ce l'avevano e da quello il mio ripiego sulla versione tarocca asd (non è stata la prima né l'ultima volta in cui mi sono arrangiato in quel modo. Il problema non è tanto leggere dalla psp, ma bisogna prima convertire tutto il testo in immaginette jpg adatte a quello schermo (lo fa un programmino) e caricarle sulla memoria, poi è facilissimo perdere il segno, ecc. è un po' una palla insomma  ;D)


Tornando in topic, sul fantasy più o meno "puro" al livello di Tolkien non ho trovato niente.
C'è da dire che la gran parte dei fantasy non mi ispirano e non li leggo a prescindere proprio perché temo pecchino di poca originalità.
Di Elric di Melnibonè ho sentito parlare bene, magari gli darò una chance, come è da tempo che vorrei sperimentare la Le Guin.
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#47 Reynard

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Inviato 07 dicembre 2009 - 17:45

come è da tempo che vorrei sperimentare la Le Guin.


La Le Guin è scrittrice di classe, ma personalmente la preferisco nella Science Fiction. "La mano sinistra delle tenebre" è un must, nell'ambito. Come fantasy, non mi fa impazzire, anche se è di certo meglio della media (più asciutta e con uno stile migliore, quanto meno).
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#48 Haggard

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Inviato 08 dicembre 2009 - 01:19


come è da tempo che vorrei sperimentare la Le Guin.


La Le Guin è scrittrice di classe, ma personalmente la preferisco nella Science Fiction. "La mano sinistra delle tenebre" è un must, nell'ambito.


Bello ma non il suo apice, rappresentato da "I reietti dell'altro pianeta", forse il meglio della fantascienza sociopolitica. Comunque per intelligenza e sensibilità è una scrittrice che ha pochi eguali nel campo della sf: i due romanzi citati sono in un certo senso speculari, col primo (The Left Hand of Darkness) che indaga le implicazioni sociali della stranissima biologia degli abitati del pianeta (sono ermafroditi), e col secondo (The Dispossessed) che discute le implicazioni sulla sfera privata dell'ordine sociale (in questo caso il dis-ordine dell'utopia anarchica messa in pratica sul pianeta Anarres).
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#49 Arzorro

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Inviato 08 dicembre 2009 - 12:34

No, dai Arzorro. D'accordissimo su Tolkien, ma Martin è una saga dell'orrore. Nel senso che fa orrore...Se non sei depresso ti fa diventare lui.
Io ho letto (o tentato di leggere? boh, non ricordo) il primo. E' quel fantasy in cui tutto è sempre bello pulito (anche le cose sporche), eroico, le donne hanno sempre grandi seni nascosti da vestiti succinti.

seriamente: credo che ti confondi con qualche altro scrittore
non c'è nessuna donna prosperosa...ma proprio nessuna
e di pulito poco o niente, di eroico quel poco che c'è va a finire male
poi al momento sono state pubblicate circa 5000 pagine, il primo libro ne ha 400
se anche avessi letto il trono di spade non puoi farti un'idea chiara di tutta l'opera
è come gudicare il signore degli anelli dalle prime 100 pagine, o qualsiasi altra opera leggendo meno di un decimo del totale
"le cronache del ghiaccio e del fuoco" è una sorta di romanzo storico ambientato in un mondo geograficamente diverso, basato quasi tutto su lotte tra dinastie diverse, più spesso politiche che fisiche,in cui il "fantasy" è limitato al minimo sindacale, letteralmente tutto l'opposto dei fantasy classici
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#50 Çorkan

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Inviato 11 dicembre 2009 - 13:19

Boh, forse, le donne prosperose erano in Turtledove, è vero.

ma confermo tutto il resto. Ho letto proprio "Il Trono di Spade", ricordo il titolo. E confermo anche il resto del giudizio.
D'altronde se di una saga così lunga non mi è piaciuto il primo libro, non mi metto a leggere tutti gli altri.
La mia vita è breve e di roba da leggere ce n'è decisamente troppa.
Poi figurati, sono il primo a riconoscere di essere ipercritico nei confronti della letteratura moderna, e di avere scarssissima fiducia in qualunque autore non sia morto o molto vecchio.
Però niente da fare, a me Martin non è piaciuto.


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