anche se il motivo per cui sia così celebrato mentre decine di altri pianisti altrettanto se non più bravi abbiano quando va molto bene un decimo della sua fama mi sfugge
Dick, è "così celebrato" perché fa una cosa che non fa (e non sa fare) nessun altro: esce sul palco e comincia a suonare (senza temi di riferimento), spesso in maniera meravigliosa, qualcosa che nasce e muore lì per n minuti. E da quarant'anni.
Poi, naturalmente, uno può dire " 'sticazzi, e a me che me ne frega? A me interessa altro", ma non ne esistono altri che siano in grado di fare questo. Mehldau non lo fa, Corea non lo fa, Hancock non lo fa, Bill Evans non lo faceva, Pieranunzi non lo fa, Jamal non lo fa (e potremmo continuare all'infinito): tutti "mostri" assoluti che io amo incondizionatamente, peraltro. L'unico che gli si avvicina un po' è Cecil Taylor.
Miles Davis, lo racconta lui nella sua autobiografia (non Jarrett), e parliamo di Miles Davis, cioè uno "antipatico" quanto e come Jarrett - sia detto en passant -, uno che a chiedergli un parere su altri musicisti di solito sputava per terra dicendo "è merda", uno che si credeva dio in terra, uno senza il quale la musica del '900 sarebbe diversa, be', quello lì andava da Jarrett e gli chiedeva: "Ma come fai?".
E tu ti chiedi il motivo per cui sia così celebrato?
non so se improvvisare senza un tema sia per forza più difficile (che poi non credo che sia l'unico a farlo, mi pare che Umberto Cesàri lo facesse molto prima di lui, senza andare all'estero) comunque come ho scritto penso sia un musicista molto bravo (mi dicessero che da domani potrei avere un decimo della sua bravura festeggerei), solo che si potrebbero fare elenchi di pianisti mostruosi e anche molto più innovativi e influenti che nessuno si caga. La sproporzione assoluta è quello che mi colpisce.