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Il Migliore Album Progressive


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189 replies to this topic

Sondaggio: Quale è secondo voi il migliore album Progressive (246 utente(i) votanti)

Voto I visitatori non possono votare

#151 wago

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Inviato 11 settembre 2006 - 17:18

E allora seguendo il tuo ragionamento dovremmo buttare nella latrina tutto il prog anni 80/90/00.


Anche senza seguire quel ragionamento, di quel che conosco del progressive "classico" degli ultimi trent'anni non e' che ci sia molto da celebrare. Sai consigliarmi qualche gruppo valido al di la' dei "soliti" Marillion, Pendragon, IQ, Eloy, Magellan, Pallas etc, che non amo particolarmente?
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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#152 Roger

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Inviato 11 settembre 2006 - 17:34

E allora seguendo il tuo ragionamento dovremmo buttare nella latrina tutto il prog anni 80/90/00.


Anche senza seguire quel ragionamento, di quel che conosco del progressive "classico" degli ultimi trent'anni non e' che ci sia molto da celebrare. Sai consigliarmi qualche gruppo valido al di la' dei "soliti" Marillion, Pendragon, IQ, Eloy, Magellan, Pallas etc, che non amo particolarmente?



Prova questi dischi:

Isildur's Bane - Mind Vol. 2 (Svezia anni 90)
Aries - omonimo (Italia, 2005  )
Discus - First album (Indonesia, 2001)
Anekdoten - From within (Svezia, 2001)
Anglagaard - Hybris (Svezia anni 90)
Kultivator - Barndomens Stigar (Svezia, 1981)
Horizont - Summer in town (URSS, 1985)
Quidam - Time beneath the sky (Polonia, 2002)
Germinale - Cielo e terra (Italia, anni 90)
Wobbler - Hinterland (Norvegia, 2005)
Pure Reason Revolution - The dark third (UK, 2006)
Spock's beard - The light (USA, 1995)

...molti molti altri


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#153 Gong

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Inviato 11 settembre 2006 - 18:19

Alla fine mi sono deciso a votare. E ho scelto i Van deer Graaf di Pawn Hearts, diopo una lunga battaglia con Close to the Edge degli Yes. Entrambi li considero infatti gli album perfetti del prog seppur con caratteristiche differenti. Entrambi hanno una struttura tripartita ( con tre lunghi brani uno più bello dell' altro), poi sono gli album che pur avendo quelle caratteristiche di sinfonismo, tipiche del genere a cui appartengono, riescono a rielaborarle in maniera originale fondendole con le esigenze del gruppo: da qui discende probabilmente la forte personalità del sound di entrambi i gruppi, fatto di notevoli virtuosismi individuali senza che alcuno strumento sia più in vista di altri ( come avviene negli ELP per esempio). La riconoscibilità del loro sound ( di Yes e Van der Graaf) poi è davvero unica e achi piace la natura di quei sound infatti li ama. Gli Yes sono unici nel proporre quel misto di sinfonismo( Wakeman è un dio alle tastiere) e rock veloce e denso di contenuti strumentali ( Howe alla chitarra è un altro genio e Squire contribuisce alla potenza del suono con un uso del basso solista da vero virtuoso; inoltre c'è quel mostro di Bruford alla batteria) con un cantante che è davvero una garanzia, intona quelle melodie classiche alla stregua di un capocoro di voci bianche. La suite Close to the Edge credo che sia un o dei pezzi definitivi del prog classico. Altro sound , completamente diverso per la verità, per i Van der Graaf, geni del dark prog, e in quel campo sono stati geni assoluti. le liriche sotto forma di suite multiformi e claustrofobiche di Hammil sono un misto di angoscia esistenziale e discesa agli inferi; il suono oscilla tra il depresso ansiogeno e l' agitato autodistruttivo: il risultato è qualcosa di assolutamente disperato ma di inconfondibile emotività umana e personale. strumenti caratteristici di questo stile così poco attraente ( almeno a parole) sono l' organo che spesso introduce i brani o li arricchisce di sfumature dark, i fiati di Jackson che conferiscono al sound uno spessore tra il romantico e il triste( dà una dimensione di decadentismo al rock del gruppo), la batteria che a volte scandisce ritmi( in questalbum in particolare) assolutamente schizoidi e alieni; e poi come per gli Yes il cantante è qui fondamentale: Hammil non concede tregua all' ascoltatore con un canto sempre presente e vibrante, ti trascina a forza dentro i deliri onirico- inconsci delle sue liriche, è una voce poi di un' estensione inaspettata, non puoi fare a meno di compatire ( in senso letterale) con lui; meglio in questo senso forse conoscere  i suoi album solisti . Su tutte la ballata Man-Erg è quella che meglio sintetizza lo spirito dell' album e del gruppo. ha vinto quest' album per via della sua inguaribile nostalgia e in fondo per il suo pathos romantico nenache troppo latente: è unico, inimitabile capolavoro del rock progressivo tutto.

Infine volevo fare un' ultima nota sui Gong, gruppo da me amatissimo per la loro assoluta strvaganza e per le soluzioni musicali, nelle loro prove più mature, tra psichedelia spaziale e jazzrock dal sapore canterburiano, una sorta di canterbury sound à la freak insomma di tutto rispetto. Eppure nella lista manca una delle loro piere miliari, che se fosse stata presente non avrei avuto dubbi sulla atteribuzione del mio voto, Camembert Electrique. Unico persino nella produzione dei Gong perchè un misto tra lo spontaneismo dei primi esperimenti spaziali e il jazz rock della fase adulta: così detto sembra un' opera confusa e invece si tratta del primo interessante tentativo di approdo al sound dei Gong, già infatti molto riconoscibile, eppure così pazzo e creativo... un vero gioiellino di freak prog infarcito di citazioni jazz ( per lo più dai soft machine) e non sense nella migliore tradizione dada, accostamenti tra mantra spirituali e "quotidiano spaziale" , opera fondamentale insomma per la comprensione dei capolavori futuri ( poichè vi si trovano gia in germe tutti gli elemnti dei Gong), ma mi rendo conto solo pe ri fan più sinceri e affettuosi.
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#154 wago

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Inviato 11 settembre 2006 - 18:20

Anekdoten e Anglagard sono due ottime band, ma forse proprio per questo non le ricollego alla scena neo-prog che fa del derivativismo la sua insegna. I Discus non mi piacciono molto come suoni, ma mi sembrano comunque sull'avant-prog andante, non proprio "prog romantico".
La lacuna degli Isildur's Bane la devo colmare da tempo, e anche dei Wobbler ho letto molto bene, vedro' di rimediare.
Gli Spock's Beard, e cosi' i Flower Kings, non mi piacciono affatto invece :(
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#155 Moonchild

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Inviato 11 settembre 2006 - 18:32


Quidam - Time beneath the sky (Polonia, 2002)


Dei Quidam avevo scaricato l'album omonimo, per sbaglio (cercavo un gruppo
horror-punk spagnolo) ma non mi ha fatto impazzire, un po' monotono..
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#156 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 11 settembre 2006 - 18:42

E allora seguendo il tuo ragionamento dovremmo buttare nella latrina tutto il prog anni 80/90/00.
A me la storia de "il  disco uscito prima è migliore " non fa molta simpatia. Anche perchè questa storia spesso ha dato input per ragionamenti che mettono in luce la novità come aspetto fondamentale, ma ci ha spesso e volentieri allontanato anche da bellissimi lavori come questo.
Vedrei la cosa da un'altra ottica: l'esistenza di dischi come Stained glass story potrebbe dimostrare che la morte del progressive nell'anno 1976 sia stata solo una invenzione dei media per far avanzare qualcos'altro. I gruppi, non quelli famosi che conoscono anche i muri, continuavano a scrivere opere bellissime, magari che non aggiungevano nulla, ma pur sempre di ottima fattura.        

Comunque sia ci sono moltissimi dischi statunitensi usciti tra il 1970 e il 1974...ascoltare ad esempio Sursum Corda del 1970 o l'omonimo dei Babylon, stesso anno se la memoria non mi inganna.

A mio parere Stained glass stories garantisce un ascolto assai più godibile rispetto a molti dischi elencati dal Rizzi nel suo capitolo dedicato ai gruppi minori.  


Vedi, certe volte ho l'impressione che ci sia una distanza incolmabile tra le cose che mi sembra di dire chiaramente, e quello che gli altri capiscono. Comunque, non ho mai detto che il prog degli '80, dei '90 ecc. sia da buttare, hai seguito male il mio ragionamento. Ho solo preso in considerazione due dischi tra quelli che hai citato, in rappresentanza della scena statunitense, per verificare se effettivamente si trattava di capolavori dimenticati, ed ho constatato che non era così. Ho solo detto che mi sembravano troppo influenzati dal prog classico dei primi anni '70, e quindi non paragonabili ai grandi capolavori del genere. Che poi dischi del genere possano piacere, non lo metto assolutamente in dubbio, ma mi sembrano soltanto delle minestre riscaldate. A questo punto, il ragionamento era questo, io preferisco ascoltarmi "Felona E Sorona" delle Orme, oppure "Darwin!" del Banco, che mi sembrano molto più originali ed interessanti, pur non considerandoli capolavori.  
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#157 Roger

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Inviato 11 settembre 2006 - 18:49

Anekdoten e Anglagard sono due ottime band, ma forse proprio per questo non le ricollego alla scena neo-prog che fa del derivativismo la sua insegna. I Discus non mi piacciono molto come suoni, ma mi sembrano comunque sull'avant-prog andante, non proprio "prog romantico".
La lacuna degli Isildur's Bane la devo colmare da tempo, e anche dei Wobbler ho letto molto bene, vedro' di rimediare.
Gli Spock's Beard, e cosi' i Flower Kings, non mi piacciono affatto invece :(


Non a caso non ho segnalato niente o quasi di new prog, proprio perchè bands come Jadis o gli ultimissimi Iq hanno poco da mostrare secondo me. 
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#158 Roger

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Inviato 11 settembre 2006 - 18:59

E allora seguendo il tuo ragionamento dovremmo buttare nella latrina tutto il prog anni 80/90/00.
A me la storia de "il  disco uscito prima è migliore " non fa molta simpatia. Anche perchè questa storia spesso ha dato input per ragionamenti che mettono in luce la novità come aspetto fondamentale, ma ci ha spesso e volentieri allontanato anche da bellissimi lavori come questo.
Vedrei la cosa da un'altra ottica: l'esistenza di dischi come Stained glass story potrebbe dimostrare che la morte del progressive nell'anno 1976 sia stata solo una invenzione dei media per far avanzare qualcos'altro. I gruppi, non quelli famosi che conoscono anche i muri, continuavano a scrivere opere bellissime, magari che non aggiungevano nulla, ma pur sempre di ottima fattura.       

Comunque sia ci sono moltissimi dischi statunitensi usciti tra il 1970 e il 1974...ascoltare ad esempio Sursum Corda del 1970 o l'omonimo dei Babylon, stesso anno se la memoria non mi inganna.

A mio parere Stained glass stories garantisce un ascolto assai più godibile rispetto a molti dischi elencati dal Rizzi nel suo capitolo dedicato ai gruppi minori. 


Vedi, certe volte ho l'impressione che ci sia una distanza incolmabile tra le cose che mi sembra di dire chiaramente, e quello che gli altri capiscono. Comunque, non ho mai detto che il prog degli '80, dei '90 ecc. sia da buttare, hai seguito male il mio ragionamento. Ho solo preso in considerazione due dischi tra quelli che hai citato, in rappresentanza della scena statunitense, per verificare se effettivamente si trattava di capolavori dimenticati, ed ho constatato che non era così. Ho solo detto che mi sembravano troppo influenzati dal prog classico dei primi anni '70, e quindi non paragonabili ai grandi capolavori del genere. Che poi dischi del genere possano piacere, non lo metto assolutamente in dubbio, ma mi sembrano soltanto delle minestre riscaldate. A questo punto, il ragionamento era questo, io preferisco ascoltarmi "Felona E Sorona" delle Orme, oppure "Darwin!" del Banco, che mi sembrano molto più originali ed interessanti, pur non considerandoli capolavori. 


Forse non ti ho capito, ma credo ti/vi sia sfuggito un pochino questo aspetto:
Ripeto: il paragone non va indirizzato verso i grandi del genere. Ho iniziato questo discorso, facendo riferimento alle lacune di Rizzi, alle sue dimenticanze tra i minori, alle incredibili sopravvalutazioni di certi gruppi da lui inclusi nel suo manuale, a qualche gruppo non prog finito nel libro chissà per quale motivo,  e alla conseguente omissione TOTALE di buoni se non ottimi gruppi sia europeri che non.  E' di questo che mi lamento. Volgio dire, si parla degli NSU (appena discreti per me) e non dei Crack (bravissimi), si menzionano i Delivery (ottimi ma non sono affatto un gruppo Progressive) e non si fa un minimo accenno, chessò io, agli australiani Sebastian Hardie, che hanno un suono talmente prog e due album bellissimi che mi risulta difficile credere che siano stati esclusi, non a favore dei Genesis o degli Yes, ci mancherebbe (sebbene io preferisca i Sebastian Haride a quest'ultimi), quantomeno  a favore dei Leaf Hound, gruppo spacciato per progressive quando è un onesto gruppo hard rock.   
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#159 wago

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Inviato 11 settembre 2006 - 22:27

La mia sensazione e' che Rizzi abbia essenzialmente dentro tra i "minori" tutti quelli che conosceva e gli sembravano degni di nota. Non si tratta di "dimenticanze" per quanto riguarda gli esclusi, ma credo proprio di ignoranza (nb. uso il termine senza accezione negativa). Rizzi e' probabilmente un grande appassionato, ma dubito che al tempo della stesura del libro fosse si fosse convertito alla fede del p2p (e forse manco ora).
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#160 LocustStar

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Inviato 11 settembre 2006 - 23:25

Per l'importanza, voterei per "In The Court Of The Crimson King", oltre che per la genialità.
Per la bellezza della forma voterei per "Nursery Crime " "Selling Englad By The Pound" dei Genesis.
Per le intuizioni voterei per "Third" dei Soft Machine e "Legend" degli henry Cow, aggiungendo il mancante omonimo dei Gentle Giant.
Per la profondità emotiva voterei per "Rock Bottom" di Wyatt.
Per la magniloquenza delle strutture voterei per "Close To The Edge" degli Yes (ci aggiungerei il tanto bistrattato "Tales From Topographic Oceans).
Per la cesura col folk/blues voterei per "John Barleycorn Must Die" dei Traffic.
Per la violenza voterei per l'assente "Sea Shanties" degli High Tide (grandissimi e troppo spesso dimenticati).
In poche parole, non riesco a decidermi, sono tutti album troppo belli, ognuno con qualcosa di suo e particolare da dire..

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#161 chushingura

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Inviato 12 settembre 2006 - 07:38

Ho votato Selling England By The Pound, senza esitazione...
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#162 Roger

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Inviato 12 settembre 2006 - 08:16

La mia sensazione e' che Rizzi abbia essenzialmente dentro tra i "minori" tutti quelli che conosceva e gli sembravano degni di nota. Non si tratta di "dimenticanze" per quanto riguarda gli esclusi, ma credo proprio di ignoranza (nb. uso il termine senza accezione negativa). Rizzi e' probabilmente un grande appassionato, ma dubito che al tempo della stesura del libro fosse si fosse convertito alla fede del p2p (e forse manco ora).


Perfetto, su questo sono d'accordissimo anche io. Quindi ribadisco e converrai con me che il Progressive & Underground del Rizzi, da molti considerato una sorta di guida spirituale, è solo un buon modo per andare un poco oltre i soliti nomi prog, non senza qualche sbavatura, personali interpretazioni e approssimazioni varie.
C'è da dire che per conoscere un po' di più dei Rizzi non è necessario convertirsi al p2p. I dischi da me citati sono tutti facilmente reperibili su stampe legali
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#163 wago

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Inviato 12 settembre 2006 - 08:52

Il suo libro mi e' stato molto utile tempo fa, ma piu' per avere una guida ai "grandi nomi" che per i tanti gruppi "minori" che segnala, dei quali ho esplorato a suo tempo giusto quelli che segnava come eccelsi, ricevendone spesso discrete delusioni (penso ai Quatermass, o ai tanti gruppi carini ma assolutamente non prog che segnala). Oggi mi capita, ogni tanto, di ridarci un occhio, scoprendo di aver di recente "scoperto" roba che in realta' li' era gia' citata, magari con giudizi poco entusiasmanti, o al contrario di essere incuriosito da qualche suo commento negativo e andare a recuperare il disco scoprendo che, invece, mi piace.
Al di la' delle frequentissime divergenze di opinioni - eclatante quella in merito a "Godbluff" dei VDGG, che fosse stato per lui manco avrei ascoltato e invece ora e' il mio album dei VDGG preferito - credo che il principale difetto di un manuale che comunque resta molto ben fatto sia quello di non motivare la scelta di inserire questo o quel gruppo minore, finendo per far risultare quella sezione una "minestra" di formazioni tra l'eccellente e il mediocre in cui e' molto difficile farsi strada, non potendosi fidare piu' di tanto dei suoi voti.

E' un problema questo che non ho solo col Rizzi, ma in generale con quasi tutti i siti musicali: chi non e' appassionato di prog non se ne occupa al di la' dei soliti nomi, chi e' appassionato tende a incensare in egual misura le peggio cose e le formazioni effettivamente strepitose. Lo stesso Progarchives, sito ottimo e imprescindibile anche grazie al valido aiuto fornito dai sample audio, e' una giungla in cui districarsi risulta molto difficile. Io infatti non lo uso tanto per "scoprire" gruppi ma piuttosto per informarmi su questo o quell'altro, ascoltare qualcosa etc. Quello che mi sembra manchi nel web sono siti che presentino delle dovute "cernite" di nomi, ovviamente non tutti la stessa, ma comunque non abbiano la pretesa di coprire tutto (impresa impossibile) ma solo quello che ritengano meritevole.
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#164 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 12 settembre 2006 - 10:37

Forse non ti ho capito, ma credo ti/vi sia sfuggito un pochino questo aspetto:
Ripeto: il paragone non va indirizzato verso i grandi del genere. Ho iniziato questo discorso, facendo riferimento alle lacune di Rizzi, alle sue dimenticanze tra i minori, alle incredibili sopravvalutazioni di certi gruppi da lui inclusi nel suo manuale, a qualche gruppo non prog finito nel libro chissà per quale motivo,  e alla conseguente omissione TOTALE di buoni se non ottimi gruppi sia europeri che non.  E' di questo che mi lamento. Volgio dire, si parla degli NSU (appena discreti per me) e non dei Crack (bravissimi), si menzionano i Delivery (ottimi ma non sono affatto un gruppo Progressive) e non si fa un minimo accenno, chessò io, agli australiani Sebastian Hardie, che hanno un suono talmente prog e due album bellissimi che mi risulta difficile credere che siano stati esclusi, non a favore dei Genesis o degli Yes, ci mancherebbe (sebbene io preferisca i Sebastian Haride a quest'ultimi), quantomeno  a favore dei Leaf Hound, gruppo spacciato per progressive quando è un onesto gruppo hard rock.   


Ho capito il tuo ragionamento, ma ora vorrei dire la mia sui gruppi minori. Ammetterai che spesso c'è la tendenza a spacciare dischi "minori" per autentici capolavori, quando in realtà sono soltanto sconosciuti. E' suggestivo andare alla ricerca delle perle nascoste, ma poi si scopre che in realtà perle non sono. Nell'ambito del rock progressivo, e tu lo sai meglio di me, esistono un'infinità di gruppi poco conosciuti, e per l'esperienza che ho, il più delle volte non sono così straordinari, e l'unico motivo d'interesse è dato dal fatto che non li conosce nessuno. Quando ho criticato i due dischi dei Cathedral e dei Mirthrandir, l'ho fatto anche per avere la possibilità di criticare in generale l'atteggiamento di chi esalta tutti i dischi e tutti i gruppi prog minori, prescindendo dalla reale qualità della loro proposta musicale. Non dico che sia il tuo caso, tu fai bene a difendere i dischi che ti piacciono, ed il mio discorso vale in generale, e vorrei sapere se anche altri la pensano come me.
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#165 wago

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Inviato 12 settembre 2006 - 10:51

Ci sono gruppi pero' che sono considerati "minori" solo perche', per esempio, non inglesi. Penso ai francesi Ange, che hanno pubblicato almeno due dischi molto belli, di cui uno "Au delà du Délire" rientra nei miei preferitissimi in campo prog, o agli Arachnoid, sempre francesi. Altri gruppi sono "minori" vai a saper perche': i Gryphon sono inglesi, e cosi' i Quiet Sun, e i dischi che ho sentito non hanno nulla da invidiare ai "grandi nomi". C'e' poi la tendenza a considerare automaticamente "minori" tutti i gruppi collegati in qualche modo al RIO o alle frange piu' sperimentali del Canterbury: Muffins, Etron Fou Leloublan, Picchio dal Pozzo sono gruppi senza dubbio progressive che pero' si filano relativamente in pochi.
No, sono convinto che tra i "minori" ci sia parecchia roba confrontabile con quella dei "maggiori". Quello che manca e' un lavoro serio di rivalutazione da parte della critica, perche' e' noto, per i fan "tutto fa brodo" e ogni gruppetto ignoto che abbia fatto un disco decente diventa un genio.
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#166 RandolphCarter

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Inviato 12 settembre 2006 - 11:56

AH aha ha sono l'unico ad aver votato Acquiring The Taste dei Gentle Giant.... non sarò oggettivo, ma è il gruppo che amo di più.  8)
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The sound of something important disappearing.

#167 Guest_gunner_*

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Inviato 12 settembre 2006 - 12:05

a parte il fatto che credo manchino un bel po' di titoli,ho votato in the court of the crimson king...credo la bibbia del progressive....Rock Bottom non credo possa essere classificato in questo genere...anzi non credo possa essere classificato!
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#168 dick laurent

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Inviato 12 settembre 2006 - 12:08

Ci sono gruppi pero' che sono considerati "minori" solo perche', per esempio, non inglesi. Penso ai francesi Ange, che hanno pubblicato almeno due dischi molto belli, di cui uno "Au delà du Délire" rientra nei miei preferitissimi in campo prog, o agli Arachnoid, sempre francesi. Altri gruppi sono "minori" vai a saper perche': i Gryphon sono inglesi, e cosi' i Quiet Sun, e i dischi che ho sentito non hanno nulla da invidiare ai "grandi nomi". C'e' poi la tendenza a considerare automaticamente "minori" tutti i gruppi collegati in qualche modo al RIO o alle frange piu' sperimentali del Canterbury: Muffins, Etron Fou Leloublan, Picchio dal Pozzo sono gruppi senza dubbio progressive che pero' si filano relativamente in pochi.
No, sono convinto che tra i "minori" ci sia parecchia roba confrontabile con quella dei "maggiori". Quello che manca e' un lavoro serio di rivalutazione da parte della critica, perche' e' noto, per i fan "tutto fa brodo" e ogni gruppetto ignoto che abbia fatto un disco decente diventa un genio.


bel post. Questi Etron fou Leloublan, accostati a Muffins e Picchio dal pozzo...me ne parli? Anche loro filo-Canterburiani?
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#169 Hypnotherapist

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Inviato 12 settembre 2006 - 17:38

Al di la' delle frequentissime divergenze di opinioni - eclatante quella in merito a "Godbluff" dei VDGG, che fosse stato per lui manco avrei ascoltato e invece ora e' il mio album dei VDGG preferito -


:o

stai scherzando spero......
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#170 wago

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Inviato 12 settembre 2006 - 18:07

dick_laurent: qua ne avevo accennato. Sono un gruppo francese, tra i fondatori del movimento Rock in Opposition. Il loro e' un prog-folk che riprende gli stili musicali dei cantastorie in una rilettura fatta di strutture libere, cantato/recitato "espressionista", ritmi scomposti, schitarrate taglienti e jam su metri balcanici. La cattiva produzione incide... positivamente sui loro primi dischi, facendoli suonare particolarmente "vivi" e ruvidi. Detta cosi' potrebbero sembrare quattro fessi che si son trovati in uno sgabuzzino e, non sapendo suonare, han pensato di fare "qualcosa di strano". Non e' cosi' (ma anche se fosse?) e sono invece uno dei piu' grandi dimenticati della storia del progressive. Da avere assolutamente il primo "Batelages", del 1977.

Hypnotherapist: no, non scherzo, e' l'album dei VDGG che piu' mi trasporta a livello emotivo, sara' perche' e' cosi' scarno ed esasperato.
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#171 vrummel

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Inviato 13 settembre 2006 - 09:34

Visto che il thread è sconfinato sui gruppi prog "minori", ne aggiungo un paio (entrambi autori del solo disco d'esordio e poi spariti) che, se non sbaglio, non sono stati ancora citati da nessuno.

Autore - Titolo (Paese, anno).

Cornucopia - Full Horn (Germania, 1973). Strano siano così sconosciuti, perché il loro unico album è uscito in piena epopea prog, e la loro musica - una sorta di originale via di mezzo tra rock sinfonico e kraut - è una prosposta molto personale e non debitrice di qualche grande nome in particolare.

Island - Pictures (Svizzera, 1977). Che questi siano sconosciuti e dimenticati è già più comprensibile, dato che il loro unico lavoro è uscito in piena era punk-new wave, e per di più in Svizzera. Tuttavia, gli amanti del prog non potranno che apprezzare questo disco suonato con maestria, i cui riferimenti più immediati sono - a mio avviso - Gentle Giant e Van Der Graaf Generator: i primi per l'imprevedibilità e la complessità, i secondi per l'atmosfera drammatica e talvolta un po' cupa. Derivativi, ma consigliati.
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#172 Gong

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Inviato 14 settembre 2006 - 22:01

Il suo libro mi e' stato molto utile tempo fa, ma piu' per avere una guida ai "grandi nomi" che per i tanti gruppi "minori" che segnala, dei quali ho esplorato a suo tempo giusto quelli che segnava come eccelsi, ricevendone spesso discrete delusioni (penso ai Quatermass, o ai tanti gruppi carini ma assolutamente non prog che segnala). Oggi mi capita, ogni tanto, di ridarci un occhio, scoprendo di aver di recente "scoperto" roba che in realta' li' era gia' citata, magari con giudizi poco entusiasmanti, o al contrario di essere incuriosito da qualche suo commento negativo e andare a recuperare il disco scoprendo che, invece, mi piace.
Al di la' delle frequentissime divergenze di opinioni - eclatante quella in merito a "Godbluff" dei VDGG, che fosse stato per lui manco avrei ascoltato e invece ora e' il mio album dei VDGG preferito - credo che il principale difetto di un manuale che comunque resta molto ben fatto sia quello di non motivare la scelta di inserire questo o quel gruppo minore, finendo per far risultare quella sezione una "minestra" di formazioni tra l'eccellente e il mediocre in cui e' molto difficile farsi strada, non potendosi fidare piu' di tanto dei suoi voti.

E' un problema questo che non ho solo col Rizzi, ma in generale con quasi tutti i siti musicali: chi non e' appassionato di prog non se ne occupa al di la' dei soliti nomi, chi e' appassionato tende a incensare in egual misura le peggio cose e le formazioni effettivamente strepitose. Lo stesso Progarchives, sito ottimo e imprescindibile anche grazie al valido aiuto fornito dai sample audio, e' una giungla in cui districarsi risulta molto difficile. Io infatti non lo uso tanto per "scoprire" gruppi ma piuttosto per informarmi su questo o quell'altro, ascoltare qualcosa etc. Quello che mi sembra manchi nel web sono siti che presentino delle dovute "cernite" di nomi, ovviamente non tutti la stessa, ma comunque non abbiano la pretesa di coprire tutto (impresa impossibile) ma solo quello che ritengano meritevole.

io credo che invece oggi come oggi il manuale di Rizzi sia ancora abbastanza utile e indicativo. Non è un caso che infatti la cvasa editrice abbia avuto l' esigenza di fare un manuale del genere a integrazione dell' atlantino musicale precedentemente uscito.
Il fatto poi che il libro possa contene reinesattezze o sia un po' limitativo, non vuol dire che sia da dimenticare. ricordo che mi fu molto utile quando lo comprai e mi è tutt' ora utile quando devo leggere qualche cosa cira qualche gruppo prog. Poi certo anche a me a volte da l' impressione di essere troppo indulgente nei confronti di alcuni gruppi o dischi che lui valuta bene; oppure mi capita di veder che ha preso delle cantonate ( condivido con te in effetti l' opinione su Godbluff dei VDGG), ciò non toglie che rimane un buon tentativo di far uscire dall' oblio un genere troppo spesso dimenticato dai fan del rock, nonchè bistrattato.
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#173 DannyParker

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Inviato 25 settembre 2006 - 09:52

il mio voto di preferenza in lista va di sicuro a "In The Court Of The Crimson King".E' la prima e più alta espressione di prog nell'accezione più profonda del termine. Se fosse stato presente "A Passion Play" dei Jethro Tull l'avrei votato di certo. Dal mio punto vista è quello il vero capolavoro prog di Anderson & co., e di sicuro uno dei più grandi capolavori che il genere abbia mai espresso. Ci sono diversi album in lista che non mi sembrano appartenere al progressive fino in fondo; allargando i suoi confini , anche anche un album come "Stormcock" di Roy Harper potrebbe rientrarci alla grande ; anche se in forma acustica,  ci sono tanti elementi progressive nella struttura dei suoi brani.
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#174 Guest_Sir Psycho Sexy_*

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Inviato 25 settembre 2006 - 14:09

Tanto per restare in tema dei gruppi sottovalutati, il thread sui magma di reinemetal è caduto in rovina e io che speravo potesse nascerne qualcosa di interessante
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#175 Juan Pablo Montoya

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Inviato 13 ottobre 2006 - 13:19

In the court of the Crimson king.
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#176 ke

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Inviato 13 ottobre 2006 - 15:02

King Crimson - In The Court Of The Crimson King

anche se la lista e' ridottissima e mancano tutti i gruppi italiani
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#177 Juan Pablo Montoya

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Inviato 13 ottobre 2006 - 17:59


anche se la lista e' ridottissima e mancano tutti i gruppi italiani


quoto in pieno
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#178 defilord

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Inviato 14 ottobre 2006 - 08:51

Alla fine ho votato Pawn Hearts perché è uno dei miei dischi di sempre anche superato abbondantemente il mio periodo "progressive"... ma fino all'ultimo sono rimasto indeciso fra questo e MDK, che volevo votare per... simpatia, perché temevo avrebbe ricevuto pochissimi voti (come infatti è stato), ed è anch'esso uno dei pochi dischi del genere che ascolto ancora
(Rock Bottom non l'ho considerato perché non lo ritengo progressive)
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#179 Guest_recensore_*

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Inviato 09 aprile 2007 - 15:32

forse era meglio dare la possibilità di votare più dischi. con simili capolavori... messo alle strette ho votato pawn hears, anche perchè soft machine e wyatt sono prog sino ad un certo punto
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#180 Klotz

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Inviato 09 aprile 2007 - 18:47

Quanti bei dischi!  :)

Alla fine la preferenza è andata a Close to the Edge che l'ha spuntata di pochissimo su In the Court of the Crimson King e Pawn Hearts... Però, nel momento in cui ho deciso di premiare gli Yes, se fosse stato presente probabilmente avrei votato il controverso Tales from Topographic Oceans.




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#181 Hogweeds Singer

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Inviato 09 aprile 2007 - 20:20

io ho votato "Close To The Edge" dei grandi Yes, non per niente, ma perché è stato il mio primo disco progressive che ho ascoltato e mi ha colpito molto, soprattutto poi la canzone che da il nome all'album e anche "And You And I", che canzoni ragazzi
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#182 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 10 aprile 2007 - 20:35

Non sono del tutto convinto che Aqualung sia "progressive", ma l'ho votato perchè i Jethro Tull MI GARBANO UN CASINO.

Onore anche a tutti gli altri comunque, tutti musicisti con le palle e le contropalle..

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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
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#183 Klotz

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Inviato 10 aprile 2007 - 22:14

Non sono del tutto convinto che Aqualung sia "progressive", ma l'ho votato perchè i Jethro Tull MI GARBANO UN CASINO.


Ci sono album dei Jethro Tull che sono decisamente dischi progressive ("A Passion Play" ad esempio); Aqualung effettivamente non credo rientri appieno in questa categoria...

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#184 Guest_recensore_*

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Inviato 20 aprile 2007 - 19:34

meglio unrest di leg end per gli henry cow. moooolto meglio
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#185 rancas

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Inviato 23 aprile 2007 - 14:32

Io ero indeciso tra "Pawn Hearts" e "In The Court Of The Crimson King", ma alla fine ho votato "In The Court...", capolavoro assoluto!!

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#186 Guest_Mr. Pebble_*

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Inviato 23 aprile 2007 - 19:47

Avrei votato per In the land of gray and pink album che mi piace dalla prima all'ultima nota
poi però ho pensato a Starless e così la decisione è andata su Red
dei Camel preferisco Mirage e anche Moonmadness
avrei preferito dare più di un solo voto impossibile dare una sola preferenza tra questi dischi.
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#187 Hypnotherapist

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Inviato 25 aprile 2007 - 12:01

meglio unrest di leg end per gli henry cow. moooolto meglio


non bestemmiamo, please.
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#188 Guest_Julian_*

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Inviato 25 aprile 2007 - 12:03

Avrei votato per In the land of gray and pink album che mi piace dalla prima all'ultima nota


Ecco, io questo non disco non sono mai riuscito a farmelo piacere fino in fondo.
Ha sicuramente diversi pezzi notevoli, melodie ben disegnate...però boh, non riesco ad amarlo fino in fondo, è come se gli mancasse qualcosa. Forse è solo una questione di approccio o di momento adatto..
Comunque io ribadisco la mia preferenza per il debutto dei King Crimson, "Rock Bottom" e "Pawn Hearts". Tre dischi che mi mettono i brividi ad ogni ascolto.
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#189 Guest_recensore_*

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Inviato 25 aprile 2007 - 12:05


meglio unrest di leg end per gli henry cow. moooolto meglio


non bestemmiamo, please.

io lo preferisco, meno zappiano e meno jazz-rock, ha retto meglio al peso degli anni
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#190 DONBRIZIO

    Roadie

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Inviato 25 aprile 2007 - 22:33

Non posso che votare per "The dark side of the moon" dei Pink Floyd, che oltre a tutto il resto è anche album progressive... E che album progressive.......

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