Alias W. Irish
Le sue opere, centinaia, si possono grossolanamente dividere in tre grandi categorie:
gli scritti puramente noir, con gangster e una umanità strisciante nei vicoli e nelle strade di New York, tutte trame mozzafiato in cui il protagonista è sempre un uomo meno che medio, in corsa contro il tempo, per salvarsi da situazioni che il caso gli ha creato, situazioni che lo strangolano mettendo in pericolo se stesso o i suoi affetti, il suo piccolo mondo povero e quieto; ed è sempre un racconto vibrante, tesissimo e pietoso su uno sconfitto contro il mondo, un mondo senza ragione governato da un caso tirannico;
gli scritti con al centro il motivo della vendetta, quando la vendetta è causa del dolore più grande, la perdita della persona amata; allora Woolrich ti sbalordisce per l'incredibile capacità di analisi dell'animo umano e del dolore, un dolore che sfocia pian piano nella follia, e la follia è ossessione, ma ossessione d'amore, e l'ossessione è omicidio;
gli scritti in cui il protagonista è precipitato in una realtà che lo porta alla follia e i temi qui si mescolano, Woolrich scava nei meandri della mente e nella labile linea che c'è fra l'essere sani e l'essere folli.
In tutto c'è questa lotta continua contro ciò che capita improvvisamente, non c'è mai nulla di morale, è il caso che uccide la persona amata, è il caso che ti fa accusare di atti criminali, è il caso che muove il mondo. Gli uomini possono solo cercare di salvarsi.
Cornell Woolrich
Iniziato da
tiresia
, set 16 2008 17:33
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