Vai al contenuto


Foto
- - - - -

Pranzo di Ferragosto


  • Please log in to reply
9 replies to this topic

#1 verdoux

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2838 Messaggi:

Inviato 04 settembre 2008 - 10:27

Non è un paese per vecchiette, ma a tutto c??è rimedio; ci pensa Gianni di Gregorio che provvede a tutto, soggetto, sceneggiatura, regia e ruolo di attore protagonista ed accudisce le vecchiette abbandonate nel giorno di ferragosto con un film commedia bene in equilibrio tra umorismo ed amarezza; un film che riesce ad essere divertente ed  interessante senza cadere in facili manierismi e senza essere mai banale, e che riesce anche a chiudere in maniera semplice ed efficace. Mi è assai piaciuto.
  • 0

#2 nicholas_angel

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1648 Messaggi:

Inviato 04 settembre 2008 - 11:16

E' l'unico film prodotto da Garrone, finora. Mi incurioscisce: spero di andarlo a vedere in settimana
  • 0
Immagine inserita

#3 tiresia

    Sue Ellen

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4573 Messaggi:

Inviato 07 settembre 2008 - 20:22

E' un'ottima prova, semplicissima l'idea, portata avanti con asciuttezza, un pizzico di cattiveria e molta ironia. Non c'è pietismo, nessun caso umano e strappacuore, nessuna animo nobile,  ma una buona capacità di cogliere i caratteri, di narrare storie e raccontare eventi con piccoli tocchi, la cinepresa mobillissima e febbrile che sembra rendere la canicola di 24 ore strane, ma normali. Sceneggiatura in perfetto equilibrio, briose le scatenate vecchiette, bravo pure come attore Di Gregorio.

Il cinema italiano si muove, l'arma principale è un nuovo contatto con la realtà
  • 0

#4 satyajit

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6747 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 11 settembre 2008 - 08:23

Curioso, simpatico, ma decisamente sopravvalutato.
Praticamente teatro filmato, neanche tanto bene.
Le vecchiette le ho trovate un po' patetiche, a tratti.
  • 0

#5 tiresia

    Sue Ellen

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4573 Messaggi:

Inviato 11 settembre 2008 - 19:27

Curioso, simpatico, ma decisamente sopravvalutato.
Praticamente teatro filmato, neanche tanto bene.
Le vecchiette le ho trovate un po' patetiche, a tratti.


Non seprei, ma io vi ho trovato molto garbo e molto equilibrio, nessun compiacimento e vivaddio neppure buonismo (tutti quei soldi che girano fra le mani di tutti e che nessuno si sogna di rifiutare). E' anche una commedia, mi mancava una commedia popolare fatta bene.
L'ho trovato delizioso e non teatrale
  • 0

#6 Ian Smith

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6643 Messaggi:

Inviato 12 settembre 2008 - 11:35

film brevissimo, semplicissimo, carinissimo.
l'espressione "teatro filmato" onestamente c'entra poco: siamo più dalle parti del finto documentarismo à la Garrone (che in pratica, col suo successo recente, non ha solo messo i soldi ma ha anche sponsorizzato e non poco la pellicola, fino a Venezia), la macchina da presa segue costantemente i personaggi e soprattutto immortala in maniera quasi scientifica i particolari fisici delle non più avvenenti protagoniste: grinze, rughe, macchie epidermiche, dita nodose e storte.
Interpretazione e recitazione molto libere, molto naif, spontanee, danno vita a personaggi incredibilmente vitali (la mamma novantenne) o soprendentemente autentici (la zia Maria).
Di Gregorio tiene sotto controllo il suo gruppo di arzille vecchiette e ci ripropone la solita figura "mammone" che nemmeno a cinquant'anni riesce ad emanciparsi dal grembo materno ma che, sostanzialmente, neanche lo vuole.
Occhio al finale, però: tanto garbo e tanta simpatia ma alla fine, come sempre, gli affetti non si regalano, bisogna comprarseli.

  • 0

#7 wago

    FURTHERMORE

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22478 Messaggi:
  • LocationBergamo

Inviato 15 settembre 2008 - 10:55

E' piaciuto anche a me. Notevole come il film risulti brioso, frizzante nonostante l'afosa staticità che lo pervade.
Compiuto, arguto, mai paternalistico: un piccolo capolavoro low-budget.
  • 0
"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#8 satyajit

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6747 Messaggi:
  • LocationMilano

Inviato 18 settembre 2008 - 17:53

l'espressione "teatro filmato" onestamente c'entra poco:


Hai ragione. Mi sono espresso male: non che sia girato in maniera teatrale, solo lo script era ideale per essere portato sul palcoscenico, visto ?? tra l'altro ?? che gli interni sono in netta prevalenza.
Un prologo e un atto unico, oppure un prologo e due atti.
Quanto al ??girato neanche tanto bene? mi riferivo a certi long take, tra una stanza e l'altra, in cui l'illuminazione mi è sembrata inadeguata.

Occhio al finale, però: tanto garbo e tanta simpatia ma alla fine, come sempre, gli affetti non si regalano, bisogna comprarseli.


Qui invece secondo me hai torto, poiché ciò che individui come peculiare del finale è in realtà caratteristica dell'intero film.

Comunque a distanza di qualche giorno ne ho un buon ricordo, specie se ripenso ad alcuni gag.
  • 0

#9 Ian Smith

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6643 Messaggi:

Inviato 18 settembre 2008 - 17:58


Occhio al finale, però: tanto garbo e tanta simpatia ma alla fine, come sempre, gli affetti non si regalano, bisogna comprarseli.


Qui invece secondo me hai torto, poiché ciò che individui come peculiare del finale è in realtà caratteristica dell'intero film.


no, qua forse mi sono spiegato male io: intendevo dire che l'atmosfera generale, che può sembrare bonaria e simpatica vista anche la frizzante recitazione degli "attori", in realtà è pervasa da una sottilissima quando pungente ironia cinica: cosa che il finale, casomai ce ne fosse bisogno, rende esplicita anche a chi non se ne fosse accorto prima.
  • 0

#10 bowman

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 120 Messaggi:

Inviato 20 settembre 2008 - 12:34

Uno dei pregi del film è proprio quello di rimanere cinema puro e mai teatro filmato. E' piaciuto molto anche a me. Questa la mia analisi:

Il film parla di solitudine, del rapporto tra gli anziani e i propri figli, di difficoltà economiche, del piacere dello stare insieme. Ci troviamo a Roma nei giorni di ferragosto e vigilia. La Roma deserta di Caro Diario ( la pellicola di Nanni Moretti è ??omaggiata? nella parte finale del film).

Ciò che mi ha molto colpito di questa prima opera di Gianni Di Gregorio è la sapienza stilistica con cui è costruito il film sia a livello di sceneggiatura che di regia. Pur essendo girato quasi completamente all??interno di un appartamento, la pellicola non diventa mai teatro filmato. La messa in scena è squisitamente cinematografica. La sceneggiatura è molto intelligente ed equilibrata. Già di per sé l??idea narrativa di fondo è significativa per comprendere il giudizio da me appena formulato: i vari personaggi s??incontrano via via in uno stesso luogo (e questo è un topos cinematografico). Il luogo è l??appartamento di un uomo di mezza età, Giovanni,  che condivide con sua madre. A causa delle difficoltà economiche in cui vive, Gianni è ??ricattato? prima dall??amministratore di condominio poi da un suo amico medico. Il primo gli chiede di tenere per ferragosto sua madre (che poi porterà con sé anche un??anziana amica) in cambio di alcune spese condominiali cancellate, il secondo gli chiede lo stesso favore in cambio di una visita medica gratuita.

Ecco quindi in questo appartamento riuniti le quattro signore anziane e Gianni che fa loro da figlio, da padre, da amico, da badante (con tanto di retribuzione in denaro).

Di Gregorio non calca mai la mano. Un esempio. Ad una delle quattro donne anziane Gianni chiede dei suoi figli. La donna risponde che uno è a Roma e l??altro no. Di Gregorio quindi non indugia sul perché la donna non stia con il figlio che è a Roma. E?? inutile indagare su questo aspetto. A prescindere dalle motivazioni, il fatto che una donna anziana a ferragosto non stia con il figlio ma con uno sconosciuto, è triste e basta.

Il rischio del film è quello di scivolare nel grottesco con le quattro donne che potrebbero diventare personaggi macchiettistici. Ma l??autore è bravo a mantenersi sui toni giusti. Delle quattro donne ci viene restituito il carattere e il senso di una lunga vita vissuta. Gli anziani non sono monumenti di saggezza ma persone che portano su di loro i segni di tante storie ed esperienze. Gli anziani non vogliono essere monumenti di saggezza ma, come tutti noi, chiedono di vivere una vita serena ed in compagnia.


  • 0




1 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 1 ospiti, 0 utenti anonimi