Dubstep: la nuova frontiera del truzzo chic
#1 Guest_bebo_*
Inviato 10 agosto 2006 - 13:01
La via più facile per conoscere qualcosa è non conoscerlo direttamente, e benvengano quindi le compilation. Il secondo passo più facile è ascoltare compilation che portino direttamente il nome della scena: Dubstep Allstars Vol. [a vostra scelta fino a 4] fanno il loro dovere, e siccome il mulo non guarda troppo alla cronologia la numero due è il primo approccio, dopo il mai troppo ascoltato Burial, al fantastico mondo del dubstep.
Dj Youngsta illustre sconosciuto ai piatti (o ai file, o ai cd, sappia lui) ci traghetta all'interno di questi suoni belli dilatati e drogati, a metà strada tra della drum'n'bass suonata a 1/32 della velocità e del trip hop in acido con gli Orbital. Insomma: roba cazzuta.
I nomi che rimbalzano da un blog all'altro sono quelli di Leofah, Boxcutter, Kode9 (il dj più alla mano di sempre?) e Skream.
I dischi che sono riuscito a scovare non sono molti, devo dire che sono rimasto stupito. Fatto sta che Boxcutter già lo conoscevo (pensa te la vita!), e ridurre il suo suono a dubstep e basta è fin troppo limitativo. Oneiric di quest'anno, prima prova su LP di Barry Lynn (molti di voi non lo ricorderanno dietro al monicker Vex'd, esperimento più break), unisce invero moltissime influenze techno minimale, microsuoni e una evidente inclinazione all'uso di stupefacenti d'ottima fattura.
Il resto è bene o male "variazioni sul tema", in cui spiccano i lavori di Leofah (con un'attitudine più "psy"), il chiaccherato Burial, e lo stesso Kode9: dj di un programma radiofonico dedicato proprio al dubstep in cui propone i suoi mix.
Direi che questi due link sono quelli più interessanti di tutti:
http://www.barefiles.com/
http://www.dubstepforum.com/
#2
Inviato 11 agosto 2006 - 08:09
L'idea che mi sono fatto finora è che il dubstep sia un bel calderone dove ci finiscono artisti e album le cui influenze sono molteplici e abbastanza eterogenee, così da farmi pensare che sia semplicemente un modo per raggruppare artisti legati da una visione musicale simile piuttosto che da un genere ben definito, sbaglio?
From Their Minds To Yours
Domanda: È vero che in una delle vostre prime performances ingoiaste dei microfoni?
Ilpo: Sì, quando io e Mika ci chiamavamo "Sine", dopo gli Ultra 3. Uno di noi ingoiò i microfoni e l'altro suonò il suo corpo battendogli il torso.
warning: there is nothing wrong. all distorsions are fully intentional.
#3 Guest_bebo_*
Inviato 11 agosto 2006 - 09:57
Non so se sbagli, ma mi sento di concordare, almeno per il momento, con te. Dubstep è una definizione che nasce già ibrida, fondendo 2step (che ebbe successo anche a livello più mainstream) e dub. Credo che sia l'attitudine a comporre con un certo spirito ad accumunare i vari artisti; è come dire "house", può voler dire migliaia di cose, ma raccoglie un modus operandi al suo interno. Ovviamente il dubstep, almeno per quello che mi riguarda, rimane ancora imperscrutabile, è una scena che si sta espandendo con velocità e che ancora non ha fatto mostra di un genio o un capolavoro riconosciuto.L'idea che mi sono fatto finora è che il dubstep sia un bel calderone dove ci finiscono artisti e album le cui influenze sono molteplici e abbastanza eterogenee, così da farmi pensare che sia semplicemente un modo per raggruppare artisti legati da una visione musicale simile piuttosto che da un genere ben definito, sbaglio?
Prendiamo ad esempio Burial e Boxcutter. I rispettivi album di questo anno sono differentissimi, tratteggiano due estremi, uno più vicino a tematiche techno minimali e all'elettronica "fredda", l'altro a certo "break" e atmosfere scure e pesanti, nonostante questo però mi sento di identificarli entrambi sotto il titolo di dubstep perchè il risultato finale viene condotto con lo stesso spirito. Ovviamente c'è sempre la dose di soggettività, e le catalogazioni risultano spesso un intricato reticolo in cui impigliarsi, ma è anche vero che esistano elementi più oggettivi su cui basarsi.
#4 Guest_Pablito_*
Inviato 11 agosto 2006 - 14:56
Sarà anche per la presenza dell'hip-hop che è un genere che non amo molto, e del fatto che alcuni elementi del genere li trovo meglio espressi in altri stili (come il grime ad esempio). Ho spesso la sensazione che il dub-step vada alla ricerca di un'espressività che nel decennio scorso apparteneva al trip-hop. è un'impressione solo mia?
#5 Guest_bebo_*
Inviato 11 agosto 2006 - 16:09
Sento spesso parlare di grime, anche avvicinato al dubstep, di cosa si tratta Paolo? Mi fai qualche nome?come il grime ad esempio
Non è solo tua, ma anche mia. Le atmosfere trasognanti, diciamolo pure, da fattanza, mi sembrano comuni. Certo è che il dubstep è uno stile completamente elettronico difficilmente definibile (almeno a me), mentre il trip-hop faceva uso anche di strumenti rock o archi e fiati con l'aggiunta della voce, e con questa una buona vena melodica.Ho spesso la sensazione che il dub-step vada alla ricerca di un'espressività che nel decennio scorso apparteneva al trip-hop. è un'impressione solo mia?
Per quello che ho sentito finora poi, il dubstep, nei djset live si avvicina molto a territori marcatamente break, pur mantenedo questa stratificazione peculiare del suono.
#6 Guest_Pablito_*
Inviato 11 agosto 2006 - 18:15
Sicuramente tra dub-step e grime ci sono punti di contatto e non abissi di sonorità e tecniche.
Sento spesso parlare di grime, anche avvicinato al dubstep, di cosa si tratta Paolo? Mi fai qualche nome?come il grime ad esempio
Il termine 'grime' da quel che so è stato coniato dall'etichetta Rephlex, se vuoi cercare degli artisti che fanno riferimento a quella definizione quindi ascolta qualcosa di MarkOne, Virus Syndacate, Wiley e Slaughter Mob.
Il grime è più orientato verso i break che verso il dub e non è detto sia rappato, quindi da qui deriva la mia preferenza.
#7
Inviato 04 ottobre 2006 - 17:17
Ondarock anche in questo caso ha anticipato la carta stampata.
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#8
Inviato 04 ottobre 2006 - 17:24
grazie.
#9 Guest_absolutelyRUBEN_*
Inviato 04 ottobre 2006 - 17:26
Sento spesso parlare di grime, anche avvicinato al dubstep, di cosa si tratta Paolo? Mi fai qualche nome?come il grime ad esempio
Non è solo tua, ma anche mia. Le atmosfere trasognanti, diciamolo pure, da fattanza, mi sembrano comuni. Certo è che il dubstep è uno stile completamente elettronico difficilmente definibile (almeno a me), mentre il trip-hop faceva uso anche di strumenti rock o archi e fiati con l'aggiunta della voce, e con questa una buona vena melodica.Ho spesso la sensazione che il dub-step vada alla ricerca di un'espressività che nel decennio scorso apparteneva al trip-hop. è un'impressione solo mia?
Per quello che ho sentito finora poi, il dubstep, nei djset live si avvicina molto a territori marcatamente break, pur mantenedo questa stratificazione peculiare del suono.
è pure mia (tocca ferro) l'impressione di pablito. Tra l'altro i vari kruder&dorfmeinster che ho amato parecchio (o tosca o peace orchestra fate voi) non usavano archi o strumenti rock o fiati e nemmeno voce, vena melodica poi zero. L'unica differenza sembra solo un po' di dub, che comunque in qualche pezzo si trovava già allora.
#10
Inviato 04 ottobre 2006 - 17:36
Prova a rileggere il mio primo intervento.scusate ma sono ignorante, nato ignorante e morirò ignorante. non ho ben capito le caratteristiche di questo genere, ho letto solo trip-hop e mi è partita la scintilla. mi fate anche nomi di artisti e rispettivi dischi che carico il mulo?
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#11
Inviato 04 ottobre 2006 - 18:33
ah ok, era tutto li? va bene dai, mi procurerò i vari dubstep allstars per iniziare.
Prova a rileggere il mio primo intervento.
scusate ma sono ignorante, nato ignorante e morirò ignorante. non ho ben capito le caratteristiche di questo genere, ho letto solo trip-hop e mi è partita la scintilla. mi fate anche nomi di artisti e rispettivi dischi che carico il mulo?
#12
Inviato 04 ottobre 2006 - 18:42
In tutto il thread sono stati fatti nomi di artristi e album, sono stati forniti due link decisamente interessanti e c'è financo una recensione sul sito. Per iniziare di carne ce ne è anche troppa, è inutile consigliarti duecentomila dischi quando neanche ne hai ascoltato mezzo.
Comunque delle "Dubstep Allstars" le migliori sono le prime due raccolte, e vai a colpo sicuro anche con le due compile "Grime" (vol. 1 & 2).
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#13
Inviato 29 ottobre 2006 - 17:09
Kode9 & The SpaceApe - Memories Of The Future (Hyperdub, 2006)
Il tenutario della Hyperdub alla prova del 9 tira fuori l'inaspettato ma forse inevitabile. Non è un caso che la sua etichetta si chiami proprio Hyperdub, perchè questo disco più che dubstep o grime prova definire dei nuovi confini del dub elettronico, di un downtempo che flirta con il breakbeat, e si apre molto, ma molto, alla melodia. Insomma, un ulteriore passo in avanti, o forse, in diagonale, prendendo distanze dalla "mucchia" che si stava formando. In realtà, come parlavo con Matteo qualche giorno fa, sembra che Tricky di Pre Millenium Tension e Nearly God abbia segnato un solco dentro al quale molti stanno lavorando.
Intanto, questo, è un gran bel disco.
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#14
Inviato 29 ottobre 2006 - 21:40
non sono affatto un cultore del "genere
eppure ho trovato il cd omonimo di Burial carico di una lucentezza irresistibile che mi ha portato nei mesi scorsi ad innumerevoli ascolti, soprattutto notturni, procurandomi reazioni simili, per freschezza del suono, novità e valore, alle prime cose che ascoltai di Basic Channel, pur con le dovute differenze tra le due proposte.
Insomma, un album capace di rapire le membra senza farsene accorgere: uno di quei mix micidiali di ritmo, reiterazione dubbosa e bassi dafinedimondo che dopo pochi ascolti mandi incosciamente a memoria. Eppure ne vuoi ancora, e ancora...
Mi viene però molto difficile definirlo la nuova frontiera del truzzo chic: mi si presenti un truzzo (ma un truzzo vero, eh!) che ascolti questa roba e cambierò idea.
Di contro, trovo che questo dischetto, per sincerità, urgenza espressiva e senso del "qui ed ora", riesca a definire lo zeitgeist del proprio humus creativo, cosa senz'altro importante e degna di nota, che ne fa, accanto alla sua sfolgorante bellezza, una delle uscite più importanti dell'anno.
#15
Inviato 29 ottobre 2006 - 23:46
Mi viene però molto difficile definirlo la nuova frontiera del truzzo chic: mi si presenti un truzzo (ma un truzzo vero, eh!) che ascolti questa roba e cambierò idea.
posso comprendere il tuo scetticismo, ma nella mia esperienza ti posso dire che succede. conosco molti truzzi (quelli veri ) che ascoltano dischi similari, o proto dubstep. sicuramente non è sempre la ricerca musicale ciò che li spinge all'ascolto, molto spesso sono mossi dalla pura casualità di ascolto (passaparola?), ma spesso ne trovi alcuni che si fermano all'ascolto di alcuni dischi che neanche ti immagini.
poi non per nulla bebo li ha definiti truzzi chic
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
Song 'e Ondarock - web Radio|
#16
Inviato 30 ottobre 2006 - 00:00
posso comprendere il tuo scetticismo, ma nella mia esperienza ti posso dire che succede. conosco molti truzzi (quelli veri ) che ascoltano dischi similari, o proto dubstep.
I truzzi veri che conosci tu non sono i truzzi veri che conosco io, evidentemente.
#17
Inviato 30 ottobre 2006 - 00:07
posso comprendere il tuo scetticismo, ma nella mia esperienza ti posso dire che succede. conosco molti truzzi (quelli veri ) che ascoltano dischi similari, o proto dubstep.
I truzzi veri che conosci tu non sono i truzzi veri che conosco io, evidentemente.
per carità, possibilissimo. io però non sottovaluterei la forza delle "mode". tieni presente che l'elettronica, in particolare nelle sue varianti danzerecce (house techno), va molto di moda tra i truzzi. da un ascolto superficiale ad un embrionale ricerca musicale il passo è breve, almeno per qualcuno. in fondo è un discorso valido per molti di noi, che ci siamo avvicinati alla musica per caso per spirito di emulazione per fare gruppo, per poi cominciare a sentire l'esigenza di saperne di più. bhè, credo che questo processo coinvolga anche i truzzi. ho scoperto truzzi che ascoltavano i future sound of london, gli orbital, e similari (per fare degli esempi)
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
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#18
Inviato 30 ottobre 2006 - 00:15
Il nocciolo credo che sia nel significato più profondo che diamo alla parola truzzo, termine scivolosissimo in quanto gergale: nella mia parlata il truzzo è sicuramente un essere che ascolta techno, house e compagnia (e su questo non ci piove) ma è prima di tutto portatore incurabile di ignoranza crassa. Il "vero" truzzo è per definizione impossibilitato ad approfondire, ad andare nelle nicchie, ad intraprendere una ricerca dettata da curiosità personale. E se lo fa, perde lo status.
Discorso diverso per l'accezione scherzosa e piacevolmente autoironica del termine che usiamo correntemente qui sul forum: allora sì, di truzzi che ascoltano Burial ce ne sono per così, a partire da Bebo...
#19
Inviato 30 ottobre 2006 - 07:32
Eheh, come dice Raffaele alcuni truzzi che "cascano" dentro alla ricerca di altri suoni, o di radici, ce ne sono. Ma sono eccezioni piuttosto che regole.Discorso diverso per l'accezione scherzosa e piacevolmente autoironica del termine che usiamo correntemente qui sul forum: allora sì, di truzzi che ascoltano Burial ce ne sono per così, a partire da Bebo...
In questo caso ho utilizzato truzzo-chic in senso strettamente ironico, volendo indicare una corrente "di moda" che immaginavo sarebbe piaciuta anche a chi su certi suoni smaccatamente truzzi (laddove l'insipiente ignoranza spadroneggia nella maggioranza dei casi) non trova la proprio cup of tea.
In ogni caso mi fa proprio piacere sapere che Burial ti abbia conquistato, Fabio.
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#20
Inviato 30 ottobre 2006 - 08:18
Oh che bello! Più che passo in avanti direi una vera e propria corsa verso nuove proiezioni del "dubstep" (che fu?). Diciamo che questo settore è un cantiere sotteraneo denso di svariate mescolazioni, provenienti dall'old - Tricky, dal trip-hop sconnesso del secondo periodo (circa fine'90), e dalla drum'n bass oscura dei garages londinesi, quella che si sentiva fin sotto la Manica.
Kode9 & The SpaceApe - Memories Of The Future (Hyperdub, 2006)
Il tenutario della Hyperdub alla prova del 9 tira fuori l'inaspettato ma forse inevitabile. Non è un caso che la sua etichetta si chiami proprio Hyperdub, perchè questo disco più che dubstep o grime prova definire dei nuovi confini del dub elettronico, di un downtempo che flirta con il breakbeat, e si apre molto, ma molto, alla melodia. Insomma, un ulteriore passo in avanti, o forse, in diagonale, prendendo distanze dalla "mucchia" che si stava formando. In realtà, come parlavo con Matteo qualche giorno fa, sembra che Tricky di Pre Millenium Tension e Nearly God abbia segnato un solco dentro al quale molti stanno lavorando.
Intanto, questo, è un gran bel disco.
Messaggio pubblico-privato:
Grandissimo disco, ma la recensione? Together?
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#21 Guest_Benner_*
Inviato 30 ottobre 2006 - 13:58
[quote author=The Piper link=topic=791.msg56533#msg56533 date=1162164079]posso comprendere il tuo scetticismo, ma nella mia esperienza ti posso dire che succede. conosco molti truzzi (quelli veri ) che ascoltano dischi similari, o proto dubstep.[/quote]
I truzzi veri che conosci tu non sono i truzzi veri che conosco io, evidentemente.
[/quote
aforisma encomiabile e sublime.... ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
#22
Inviato 27 aprile 2007 - 20:35
cacchio non c'è più!!!
c'erano dei download fighissimi!!!
scaricai(A CASO) certi mixaggi che ho apprezzato molto di più di certi album di Burial o Kode 9 ....
scaricai:
Excision_-_Darkside_Dubstep_2006.mp3
Plasticman_-_May-2006.mp3
peccato davvero :
#23
Inviato 27 aprile 2007 - 21:11
da qui si può scaricare l'Mp3
http://www.drum-core...?threadid=12494
ci sono altri Dj set... ma non li ho ascotati...
#24
Inviato 14 giugno 2007 - 14:38
Dalla press release:
In a move calculated to avoid the intense hyperbole and digital ?sharing?? that would inevitably swarm over any fresh Burial material following the incredible impact on all critical fronts of last year's eponymous debut album, these tunes have been kept behind firmly-locked doors, very deliberately unheard and unknown in all boroughs. There has been no specialist club DJ servicing, no targeted radio promotion, no extensive and on-going press campaign, no rinsed plays off acetate for the last 3 months at Forward? everyone gets to hear this music at the same time �" when it's on vinyl and in the shops. And that time is now.
#25
Inviato 14 giugno 2007 - 17:26
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#26
Inviato 14 giugno 2007 - 17:35
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#27
Inviato 15 giugno 2007 - 16:32
#28
Inviato 06 ottobre 2007 - 01:21
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#29
Inviato 15 ottobre 2007 - 19:04
Conosce durante un live Laurie Osborne, con la quale darà il via a Skull Disco, lei come Applebim e lui come Shackleton producono un primo 12" single-sided con due canzoni: I Am Animal e Mystical Warrior.
Le produzioni si snodano lungo un percorso personalissimo, con sonorità distanti da tutta la matassa dub-grime che avvolgevano Londra, preferendo una percussività serrata e tribale, abbinata ad una montagna di basse frequenze morbide e sample vocali distorti e lanciati in mezzo alla bolgia.
Il risultato è un'affascinante trance ritmica pilotata su binari inusuali che punta anche sulla lunghezza delle canzoni, a volte sviluppandosi in piccole suite altre insistendo nella reiterazione e nelle microvariazioni (come ci insegnano Monolake e Basic Channel, fonti evidenti di certe soluzioni).
? di questo 2007 e non del prossimo il doppio cd che raccoglie il materiale finora pubblicato, comprensivo anche del rmx di Villalobos su Blood On MY Hands che dura quei 18 minuti giusti giusti per andare a comprare due cose dal lattaio.
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#30
Inviato 15 ottobre 2007 - 20:17
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#31
Inviato 07 gennaio 2008 - 11:29
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#32
Inviato 10 gennaio 2008 - 15:06
anche articolone su blow up per burial, eletto disco dell'anno dalla rivista stessa. personalmente trovo difficoltà a capire zingales in genere, ma questo articolo mi è piaciuto un sacco -sarà che adoro il soggetto?
#33
Inviato 10 gennaio 2008 - 18:07
anche articolone su blow up per burial, eletto disco dell'anno dalla rivista stessa. personalmente trovo difficoltà a capire zingales in genere, ma questo articolo mi è piaciuto un sacco -sarà che adoro il soggetto?
Pure io ho apprezzato tantissimo l'articolo di Zingales (oltre al disco in sè ovviamente). Son proprio curioso di sentire Black Secret Technology di A Guy Called Gerald adesso
#34
Inviato 11 gennaio 2008 - 00:06
incredibile, giuro che condivido pienamente la tua curiosità e sto già provvedendo!Pure io ho apprezzato tantissimo l'articolo di Zingales (oltre al disco in sè ovviamente). Son proprio curioso di sentire Black Secret Technology di A Guy Called Gerald adesso
#35
Inviato 11 gennaio 2008 - 08:14
incredibile, giuro che condivido pienamente la tua curiosità e sto già provvedendo!
Pure io ho apprezzato tantissimo l'articolo di Zingales (oltre al disco in sè ovviamente). Son proprio curioso di sentire Black Secret Technology di A Guy Called Gerald adesso
Non sono ancora riuscito a recuperare Blow Up e quindi a leggere l'articolo, mi sapreste dire per curiosità come mai viene nominato Black Secret Technology, uno dei primi album della scena jungle/drum'n'bass?
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Domanda: È vero che in una delle vostre prime performances ingoiaste dei microfoni?
Ilpo: Sì, quando io e Mika ci chiamavamo "Sine", dopo gli Ultra 3. Uno di noi ingoiò i microfoni e l'altro suonò il suo corpo battendogli il torso.
warning: there is nothing wrong. all distorsions are fully intentional.
#36
Inviato 11 gennaio 2008 - 09:40
Non sono ancora riuscito a recuperare Blow Up e quindi a leggere l'articolo, mi sapreste dire per curiosità come mai viene nominato Black Secret Technology, uno dei primi album della scena jungle/drum'n'bass?
Semplicemente Blow Up contiente un pezzo redatto da Burial in persona dal titolo "Burial speaks" che inizia testualmente così:
Tutto quello che ho ascoltato per un anno è "Black Secret Technology" di A Guy Called Gerald.
E ovviamente anche Zingales si sofferma a lungo su questa affermazione nel suo pezzo.
Qualcosa sul disco io l'ho trovata qui http://www.last.fm/m...cret Technology
PS: come si fanno gli URL senza mostrare necessariamente l'indirizzo?
#38
Inviato 11 gennaio 2008 - 13:36
PS: come si fanno gli URL senza mostrare necessariamente l'indirizzo?
pippo = [url = URL] pippo [/url]
Dai, potevi impegnarti un filino di più e fare l'esempio in questo modo: pippo = [url = URL] pippo [/url]
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Domanda: È vero che in una delle vostre prime performances ingoiaste dei microfoni?
Ilpo: Sì, quando io e Mika ci chiamavamo "Sine", dopo gli Ultra 3. Uno di noi ingoiò i microfoni e l'altro suonò il suo corpo battendogli il torso.
warning: there is nothing wrong. all distorsions are fully intentional.
#40
Inviato 11 gennaio 2008 - 13:51
PS: come si fanno gli URL senza mostrare necessariamente l'indirizzo?
pippo = [url = URL] pippo [/url]
Dai, potevi impegnarti un filino di più e fare l'esempio in questo modo: pippo = [url = URL] pippo [/url]
non so perchè ma ad informatica quando si doveva assegnare un nome arbitrario a qualcosa si sceglieva sempre fra pippo, topolino e paperino.
#41
Inviato 11 gennaio 2008 - 13:58
In seguito il buon Gerald decide di andare per la sua strada e produrre album a proprio nome (A Guy Called Gerald appunto).
Black Secret Technology del 1995 è, come scritto sopra, uno dei capisaldi della nascente drum'n'bass, un album profondo e meditato, caratterizzato da una ritmica spezzata ma dall'andamento generale sinuoso e notturno.
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Domanda: È vero che in una delle vostre prime performances ingoiaste dei microfoni?
Ilpo: Sì, quando io e Mika ci chiamavamo "Sine", dopo gli Ultra 3. Uno di noi ingoiò i microfoni e l'altro suonò il suo corpo battendogli il torso.
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#42
Inviato 11 gennaio 2008 - 14:30
come ha già scritto thetarro, lo stesso burial dice "tutto quello che ho ascoltato per un anno è stato black secret technology". zingales prende il disco al balzo per collegare l'uso delle voci nel lavoro di simpson a quello che ha fatto burial nella sua ultima uscita.Per quanto riguarda A Guy Called Gerald
black secret technology lo sto ascoltando ed è un lavoro molto strano. sarà la produzione estremamente grezza, ma anche i suoni in generale sono ridotti all'osso e non riescono a definirsi bene durante l'ascolto, lasciando un senso di stabilità su qualcosa che non c'è. le ritmiche sono tenaglie spezzate che danzano nel complesso dei suoni. molto sinuoso e notturno, concordo con sonicam.
fine OT.
#43
Inviato 13 marzo 2008 - 19:15
Benga - Diary Of An Afro Warrior (2008, Tempa)
House e Dub Step insieme in un tripudio di bassi tellurici, finalmente un disco che riesce a prendermi subito!
the music that forced the world into future
#44
Inviato 13 marzo 2008 - 19:29
Benga - Diary Of An Afro Warrior (2008, Tempa)
House e Dub Step insieme in un tripudio di bassi tellurici, finalmente un disco che riesce a prendermi subito!
E' fra i dischi che devo ascoltare prima di subito
#45
Inviato 13 marzo 2008 - 19:41
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#46
Inviato 14 marzo 2008 - 17:43
grazie mille per il consiglio, sto ascoltando ora. davvero potente e deflagrante, la cassa informe del dubstep che si incrocia con melodie del genere è qualcosa di esaltante. i bassi sono veramente tellurici ma non opprimono, anzi aprono vuoti pneumatici che personalmente trovo fantastici.Benga - Diary Of An Afro Warrior (2008, Tempa)
la truzzaggine di questoduemilaeotto è veramente interessante.
#47
Inviato 28 aprile 2008 - 17:00
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#48
#49
Inviato 26 gennaio 2009 - 18:21
Disco ai limiti, potrebbe anche stare in altri thread ma lo metto qui.
Intanto Disrupt aka Jan Gleichmar è tedesco e quindi fuori dai circuiti dei club londinesi; "Foundation Bit" fonde dubstep e vintage dub in un ipotetico incontro tra Burial e King Tubby, ma il massiccio uso di effettini sci-fi e campionamenti 8-bit richiama anche alla mente la dancehall anni '80 e le musiche da videogioco.
Se vi piacciono i Rhythm & Sound, questa è roba per voi.
Mi piacerebbe suonarlo su un impianto da dancehall, già in cuffia questo disco ha dei bassi da paura.
#50
Inviato 05 giugno 2009 - 17:11
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