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John Boorman


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32 replies to this topic

#1 Guest_Honky Tonk Man_*

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Inviato 03 agosto 2008 - 17:15

Dopo anni di pre-produzione, pare che si sia decisi a girare Le Memorie di Adriano!
Diretto da John Boorman su sceneggiatura di Valerio Massimo Manfredi. Si pensava ad Antonio Banderas, ora è più probabile Daniel Craig.
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#2 vegeta851

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Inviato 03 agosto 2008 - 23:38

perchè non cambi il titolo del thread e la trasformi proprio in una discussione su John Boorman? (regista di cui forse ho visto troppo poco)
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#3 Guest_Honky Tonk Man_*

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Inviato 04 agosto 2008 - 12:15

Molto volentieri! Pensavo di fare un thread su Memorie di Adriano e uno monografico su Boorman per le rispettive importanze, ma si può anche separare.
Che hai visto di suo?
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#4 vegeta851

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Inviato 04 agosto 2008 - 12:24


Che hai visto di suo?


pochetto.

"Un Tranquillo Weekend di Paura" (ottimo), "Excalibur" (curioso, affascinante), "Oltre Rangoon" (solido, sottovalutato), "L'esorcista 2" (brutto) e "Il Sarto di Panama" (nsomma)
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#5 Guest_Honky Tonk Man_*

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Inviato 04 agosto 2008 - 12:41

Hell In The Pacific ("Duello nel Pacifico") è geniale e una gran prova d'attori.
Deliverance ("Un tranquillo weekend di paura") è una riflessione bella e profonda sul rapporto uomo-natura.
Zardoz (id.) è il vero Boorman. Perde forza nel suo corso, ma il prologo è stupendo.
Exorcist II - The Heretic ("L'esorcista II - L'eretico") per me è sottovalutato; le sequenze africane sono davvero affascinanti.
Excalibur (id.) non ha una gran sceneggiatura, ma è forse il più riuscito.
The Emerald Forest ("La foresta di smeraldo") è notevole, forse per come Boorman è coinvolto dal tema.
Beyond Rangoon ("Oltre Rangoon") m'ha lasciato perplesso.
The General (id.) è un gran film... infatti è diventato invisibile.
The Tailor of Panama ("Il sarto di Panama") non è molto convenzionale ma è deboluccio.
Country Of My Skull ("In My Country") è un pò fiacco.
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#6 Tom

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Inviato 04 agosto 2008 - 13:08

"Un Tranquillo Weekend di Paura" (ottimo), "Excalibur" (curioso, affascinante), "Oltre Rangoon" (solido, sottovalutato), "L'esorcista 2" (brutto) e "Il Sarto di Panama" (nsomma)


Ti manca ancora il meglio. Ti invidio, vorrei anch'io avere un regista così ancora tutto da scoprire... che sicuramente ce ne sono, ma finché non li scopro non posso saperlo.
Di Boorman mi manca solo l'esordio Catch Us If You Can (1965) con i Dave Clark Five sulla scia dei film di Lester con i Beatles. Pare sia tutt'altro che trascurabile.

Il meglio:

Point Blank (1967) Senza un attimo di tregua
Sonata per Lee Marvin. Uno dei pochi registi ad aver compreso l'estetica psichedelica. Capolavoro.
Hell in the Pacific (1968) Duello nel Pacifico
Nelle mani di un regista qualsiasi sarebbe stato un sterile esercizio di stile, nelle sue è un apologo lucido e pessimista, ma anche un bellissimo film d'avventura.
Leo the Last (1970) Leone l'ultimo
Free cinema, commedia all'italiana, blackploitation, musical: il suo film più libero.
Deliverance (1972) Un tranquillo week-end di paura
Cuore di tenebra americano.
Zardoz (1974)
Delirante ma affascinante compendio estetico e spirituale di un intero decennio.

Comunque belli:

Excalibur (1981)
Volutamente sconcertante nella sua aderenza al mito. Ammirevole.
The Emerald Forest (1985) La foresta di smeraldo
Avvincente e tesissimo.
Hope and Glory (1987) Anni '40
Il suo Amarcord è il suo film più inglese e meno acido.
Where the Heart Is (1990) Dalla parte del cuore
Commedia stramplata e pop, molto fine anni 80. Da (ri)scoprire.
Beyond Rangoon (1995) Oltre Rangoon
Sottovalutatissimo.
The General (1998)
Tra Scorsese e Neil Jordan. Bello.

Così così:

The Tailor of Panama (2001) Il Sarto di Panama
Mentre molti registi della sua generazione, anche più accomodanti di lui, sono ridotti da anni al silenzio, Boorman trova sempre misteriosamente i soldi per questi suoi filmoni politici regolarmente ignorati dal pubblico... non tra i suoi più riusciti.
Country of My Skull (2004) In My Country
Tema importante soffocato dalle convenzioni. Non un brutto film, ma un bel scivolone per un regista che delle convenzioni se n'è sempre fregato

Il brutto:

Exorcist II: The Heretic (1977) L'esorcista II: l'eretico
C'è da dire che è stato pesantemente manomesso dai produttori. Ma non credo ne sarebbero uscito comunque un gran capolavoro. Misteriosamente ha una cerchia dura di difensori (tra cui Ghezzi che addirittura lo considera migliore del primo e il vero capolavoro di Boorman!)
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#7 Guest_Honky Tonk Man_*

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Inviato 04 agosto 2008 - 13:14

Anch'io sono tra gl'infelici pochi difensori dell'Esorcista 2... non ne sarebbe uscito il suo film migliore, ma un film affascinante sì - credo che lo sia comunque. The General per me starebbe tra "Il meglio"... Zardoz meglio di Excalibur? Forse Zardoz è quello più profondo e la sequenza iniziale è fortissima, perfetta... ma trovo che Excalibur nonostante la sceneggiatura appena abbozzata sia meglio riuscito.
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#8 Tom

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Inviato 04 agosto 2008 - 13:30

The General per me starebbe tra "Il meglio"... Zardoz meglio di Excalibur? Forse Zardoz è quello più profondo e la sequenza iniziale è fortissima, perfetta... ma trovo che Excalibur nonostante la sceneggiatura appena abbozzata sia meglio riuscito.


Su The General forse hai ragione. Però non lo ricordo molto bene e non volevo sbilanciarmi troppo.
Zardoz ed Excalibur sono due film che rischiano davvero tantissimo, in perenne bilico tra il sublime e il ridicolo (non involontario però - il sottotesto ironico è evidente in entrambi). Rispetto a Zardoz, Excalibur per me sconta degli attori con grave carenza di carisma nei ruoli principali. Eccetto lo spassoso Nicol Williamson nei panni di Merlino. 
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#9 Guest_Honky Tonk Man_*

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Inviato 04 agosto 2008 - 13:37

Anche il jarmaniano (ma non ancora ai tempi di Excalibur) Nigel Terry è bravo... Excalibur osa meno di Zardoz, che è intelligentissimo ma fa ghignare chi non vuole prenderlo sul serio. E' troppo intelligente.
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#10 Guest_Maedhros_*

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Inviato 04 agosto 2008 - 13:46

Excalibur per me sconta degli attori con grave carenza di carisma nei ruoli principali. Eccetto lo spassoso Nicol Williamson nei panni di Merlino. 


beh oddio, c'erano pure Nigel Terry e Helen Mirren, che carisma (e talento) ne hanno da vendere.. magari soffrono un po' dei personaggi troppo stereotipati per inventarsi granché, ma Terry mi piace moltissimo via via che il suo Artù invecchia e si carica di malinconia e rimpianto.. Excalibur è un film unico, un film dove davvero il pastrocchio e il capolavoro vivono insieme e si alimentano a vicenda. Ma credo che come pochissimi altri film nel suo genere ha fatto storia: la fotografia, la perfetta armonia di musica e immagini, la regia che impenna continuamente nel visionario spinto, anche a costo di effetti speciali kitsch (o forse solo invecchiati malissimo), come a voler sfuggire dalle gabbie del kolossal fantastico o più in generale dall'impianto tradizionale della narrativa hollywoodiana. Discorso che poi vale per gran parte dell'opera del regista, un'opera coraggiosa, ammirevole anche nei momenti meno riusciti, e spesso molto incompresa
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#11 Tom

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Inviato 04 agosto 2008 - 14:33

Non discuto la singola bravura degli interpreti. Il carisma non è solo questione di bravura, ma anche una questione di presenza scenica, se non di semplice estetica - infatti nelle scene finali bastano barbacce e qualche ruga per far acquistare carisma a tutti quanti. Dico solo che in quel film gli attori ci fanno troppo spesso la figura di attori da telefilm capitati per sbaglio su un set molto più grande di loro. Nigel Terry compreso. Poi Helen Mirren è una grandissima attrice, ma in quel contesto è la peggiore di tutti; è la classica bravissima attrice da teatro inglese, però totalmente priva di quel fascino conturbante che è l'essenza di quel personaggio. Perfetta per i cappellini di Elisabetta, negata per i veli di Morgana.
La prova del nove è che invece in ruoli minori gli allora sconosciuti Gabriel Byrne e Liam Neeson in parti a loro consone si fanno subito notare come perfette "facce da film".

Per il resto mi trovo perfettamente d'accordo con te sul film.

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#12 vegeta851

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Inviato 17 agosto 2008 - 15:27


Point Blank (1967) Senza un attimo di tregua
Sonata per Lee Marvin. Uno dei pochi registi ad aver compreso l'estetica psichedelica. Capolavoro. 


visto. Solo mentre lo guardavo mi sono reso conto di aver assistito in precedenza alla medesima storia in "Payback" con Mel Gibson, che di fatti è tratto dal medesimo romanzo di partenza. Questo è meglio però. Noir bello tosto, senza fronzoli, come piacciono a me. Stile psichedelico-sperimentale pieno di flashback, flashforward, elissi e improvvisi scoppi di violenza. E un Lee Marvin da antologia che pronuncerà circa dieci frasi in tutto il film.

E ora via con "Duello nel pacifico"
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#13 vegeta851

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Inviato 23 agosto 2008 - 13:47

forse incuriosito dagli elogi di Honky Tonk Man mi sono rivisto (la prima volta fu almeno 7-8 anni fa) "L'Esorcista II - l'Eretico".

Sorry, è ancora peggio di quanto lo ricordarssi! Non basta qualche bella suggestione visiva (le sovraimpressioni durante la prima seduta ipnotica, le riprese aeree delle cavallette) a farne un film memorabile.

La sceneggiatura è priva di alcuna logica o progressione narrativa, i dialoghi sono imbarazzanti ("devi sincronizzarlo"  asd), il ricco cast spaesato. E se, perlomeno, si ha avuto il buon gusto di non riutilizzare vomiti verdi e turpiloquio, quella che viene a mancare è proprio la suspense, la tensione, il senso di male e angoscia che permeavano il film di Friedkin. Due ore di noia.
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#14 vegeta851

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Inviato 23 agosto 2008 - 14:26

a proposito, ma nessuno ha visto la versione di Paul Schrader del prequel de "L'Esorcista"?
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#15 Guest_Honky Tonk Man_*

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Inviato 23 agosto 2008 - 16:16

Costernato per il fallimento di un film cui tengo molto... forse la sua debolezza è prendersi troppo sul serio e incappare nell'ironia involontaria che in quel periodo (prima: Zardoz; dopo: Excalibur) era frequente nell'opera di Boorman.

La versione di Schrader del prequel è rarissima... non l'ho ancora cercata molto, ma vederla sarebbe un bel colpo.
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#16 virginia wolf

    apota

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Inviato 23 agosto 2008 - 16:34

Dopo anni di pre-produzione, pare che si sia decisi a girare Le Memorie di Adriano!
Diretto da John Boorman su sceneggiatura di Valerio Massimo Manfredi. Si pensava ad Antonio Banderas, ora è più probabile Daniel Craig.


Uno dei miei libri preferiti.
Mamma mia!
Pare che l'interprete sarà proprio Craig, che però non mi sembra adatto... Adriano è un uomo di 60 anni, malato, che sta per morire.
Sarà perché ho ancora negli occhi la splendida interpretazione di Albertazzi a teatro.
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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#17 Guest_Honky Tonk Man_*

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Inviato 25 agosto 2008 - 05:50

Titolo finalmente cambiato.

La versione di Albertazzi è stupenda, ho il DVD... credo che Craig sia abbastanza bravo da rivelarsi adatto.
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#18 mirkovic

    pivello

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Inviato 12 giugno 2009 - 18:09

Naufraghi su un'isola deserta del Pacifico, un americano (Lee Marvin) e un giapponese (Toshiro Mifune) cercano di arrangiarsi alla Robinson Crusoe. Pochissimi i dialoghi, anche perché il giapponese parla in giapponese ed è quindi incomprensibile. Si sentono molto bene, invece, i suoni della natura, terza grande protagonista del film.
Un po?? lento, ma rende bene la situazione di estrema sopravvivenza. Il vero problema è che i due sono nemici per cui all??inizio si vedono come una minaccia. Anche per questo fa molto effetto quando, approdati su un??altra isola, l??americano si spaventa e dice a quello che ormai è diventato un compagno: ??Credevo che fossi un giapponese?.
Il primo scontro tra i due è all??insegna della paura. Zoom sugli occhi di uno e combattimento immaginario, sottolineato dalla musica di Lalo Schifrin, in cui viene ucciso, poi ancora zoom sugli occhi dell??altro per registrare la comune ansia di affrontare il nemico.
Il finale è spiazzante e imprevisto. Cito dal Morandini: ??Al montaggio il film fu modificato dalla produzione che vi appiccicò un finale di bombardamento che distruggeva tutta l'isola. Il messaggio pacifista è appesantito da un impianto allegorico?. Sarei grata se qualcuno mi spiegasse cosa si intende specificamente con ??appesantito da un impianto allegorico?.

I due sono appena scoppiati finalmente a ridere perché hanno trovato viveri e stanno bevendo. L??americano confida la sua storia, poi fa una domanda che gli sta molto a cuore e intanto il giapponese ha trovato una rivista ironicamente intitolata Life che mostra gli orrori della guerra. Mentre le pagine scorrono, le domande incalzano: Perché voi giapponesi non credete in Dio?
Non ce l??avete Dio? Gesù Cristo?

Il titolo italiano- Duello nel Pacifico-  sottolinea maggiormente la storia tra i due personaggi, mentre quello originale- Hell in the Pacific- allarga il campo della tragedia a un livello più universale.

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#19 William Blake

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Inviato 12 giugno 2009 - 20:03

Il finale è spiazzante e imprevisto. Cito dal Morandini: ??Al montaggio il film fu modificato dalla produzione che vi appiccicò un finale di bombardamento che distruggeva tutta l'isola. Il messaggio pacifista è appesantito da un impianto allegorico?. Sarei grata se qualcuno mi spiegasse cosa si intende specificamente con ??appesantito da un impianto allegorico?.


penso che si possa riferire alla "guerra dei mondi" ingabbiata dal microcosmo-isola, da cui in realtà i due non riescono mai a fuggire (fuggono da una e rientrano immediatamente in un'altra), cosa che sottolinea la componente metafisica del film: il titolo originale "Hell in the Pacific" non è semplicemente più universale ma è un titolo che pone in giusto risalto come l'opera di Boorman rifletta soprattutto un duello filosofico e ideale (e tanto suo cinema a partire da "Point Blank" è un'incursione sulle più ancestrali sfide dell'uomo, contro l'uomo, contro la Natura, contro Dio), e nel titolo antitetico "(L')Inferno (è) nel Pacifico" questo è ancor più marcato: per farla breve "Duello nel Pacifico" lo si può benissimo leggere come un film su due soldati-simbolididuemondi che, finiti all'inferno, continuano - per contrappasso - a farsi la guerra, salvo trovare un momento di pacifico accordo quando decidono di liberarsi dalla gabbia della natura, viaggio simil-allucinatorio che li riporterà al punto di partenza. difatti, il finale mi aveva spiazzato, appunto perchè - come scopro adesso - appiccicato e posticcio rispetto all'impronta che dà Boorman per tutto il film.
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#20 Guest_Bronco Billy_*

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Inviato 12 giugno 2009 - 20:15

Il fatto che l'isola sia un microcosmo e la componente metafisica che citi potrebbero corrispondere con l'universalità citata da Mirkovic; i "soldati-simbolididuemondi" rappresenterebbero tutti gli scontri della storia.
Il film poteva chiudersi sul finale voluto da Boorman - i protagonisti s'allontanano, annullando così i progressi fatti.
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#21 William Blake

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Inviato 12 giugno 2009 - 20:49

Il film poteva chiudersi sul finale voluto da Boorman - i protagonisti s'allontanano, annullando così i progressi fatti.


concordo, e questo sarebbe stato un finale coerente :)
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#22 Guest_Bronco Billy_*

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Inviato 22 giugno 2009 - 20:21

Grazie a Mirkovic sono reduce da Senza un attimo di tregua.
Un cult giustificatissimo!
Non vedevo da un pò qualcosa di John, mi mancava una delle opere più importanti, il lancio.

Walker è Lee Marvin, Lee Marvin è Walker. Entrambi duri ma sensibili, stanchi ma dinamici (e neanche controvoglia).
E' dinamico il film, retto dall'interpretazione di Marvin - che manco recita, essendo tanto legato al personaggio - e dalla direzione di Boorman, che lo infarcisce di giochi registici: il suono della celebrata camminata di Walker/Marvin nel corridoio riecheggia dal parrucchiere, in casa di Lynne e in strada; le teste delle coppie d'amanti si fondono nelle varie combinazioni possibili; è tutto un gioco di scambi di sguardi (quando Chris sale da Mal), di frasi e gesti che tornano (i dialoghi tra Walker e Mal).

I temi che torneranno in ogni film di Boorman: la ricerca del Graal in una terra desolata (tante uccisioni per un bottino deludente in partenza), in cui Walker è un Perceval non purissimo ma sensibile (il corteggiamento a Lynne, i ricordi); tutto ciò lungo un corso d'acqua (il canale di scolo lungo il quale 18 anni dopo inizierà l'inseguimento di Vivere e morire a Los Angeles di Friedkin).

Il debutto cinematografico di John Vernon, che tratteggia bene l'aberrante Mal, timoroso quando deve e risoluto quando può permetterselo; pare d'intravedere Ned Beatty (l'avventore che "duetta" col... "cantante" nel club); tra gli scagnozzi, Sid Haig; Keenan Wynn (Yost) è doppiato da Carlo Romano.

"You're a bad man Walker, a very bad, dangerous man!"
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#23 Matthew30

    Classic Rocker

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Inviato 21 marzo 2016 - 15:26

Deliverance e Zardoz sono due perle, il genio visionario e onirico di Boorman è innegabile.

 

Un altro grande regista (per me un po' esagerato nelle sue esplosioni di colori) inglese dei primi anni Settanta era Ken Russell, ma penso di poter dire che quest'ultimo abbia avuto una produzione un po' migliore rispetto a quella di Boorman. Fermo restando che i loro registri stilistici non sono paragonabili in senso lato.

 

Comunque, quello che ho visto di Boorman mi è piaciuto, tranne forse L'esorcista II, che, comunque, ha alcune sezioni ambientate in Africa mica male.


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#24 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 13 luglio 2016 - 16:18

excalibur_ver2.jpg

in un genere che tanto negli anni 80 quanto oggi è pensato per un pubblico perlopiù di bambini e ragazzini, il brutale e funereo fantasy di boorman ha lasciato il segno. sontuoso ed epico, realistico e visionario, è il racconto all'insegna di sangue, sesso, morte, magia, della leggenda delle leggende, del mito dei miti. potente nel suo impianto visivo, ha alcuni apici memorabili come la ricerca del graal da parte di parsifal, una specie di piccolo film nel film, un episodio segnato da inquietanti ed opprimenti immagini di morte e dolore, squarci visionari e simbologie arcane; o la battaglia conclusiva avvolta da una nebbia irreale, segnata dal sangue e da un sole rossissimo. un capolavoro
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#25 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 13 luglio 2016 - 16:25

Bello eh, ma un po' pesantino secondo me.


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#26 William Blake

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Inviato 13 luglio 2016 - 18:07

Bello eh, ma un po' pesantino secondo me.

 

mantiene un certo fascino kitsch anni 80, pur essendo ambientato nel medioevo asd a parte questo, però, è grandissimo cinema: un film che amavo da bambino (ho consumato la registrazione tv) e che ho solo lievemente rivalutato al ribasso "da grande" 


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#27 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 13 luglio 2016 - 18:09

Bello eh, ma un po' pesantino secondo me.


per restare in tema di fantasy anni 80, io ho trovato più pesante conan, grande film comunque, ma per i miei gusti un po' troppo lento e "aspro". excalibur è quel tipo di epos sontuoso che piace a me
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#28 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 14 luglio 2016 - 07:43

Mmmm...no, meglio Conan, più coeso e "centrato" secondo me.

Da amante e conoscitore della cosiddetta materia di Bretagna trovo che Excalibur abbia una costruzione totalmente sbagliata.

Mi spiego, la saga per funzionare dovrebbe essere divisa in una prima parte avventurosa, cavalleresca e leggera, una centrale di ricerca e dispersione e una finale tragica e sanguinaria che tira i fili di tutta la vicenda.

Boorman invece è sempre troppo pesante, pomposo e funereo, certo le scene affascinanti non mancano e il film è assolutamente interessante ma secondo me fallisce il bersaglio che si era prefisso, cioè quello di essere l'opera definitiva sul ciclo arturiano.


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#29 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 03 aprile 2020 - 09:29

Ormai la mia memoria è completamente fritta, per cui non so se ho visto o rivisto (nel qual caso, non rimembravo una mazza fionda) Hell in the Pacific, in italiano tradotto un po' troppo maccheronicamente "DuHELLo nel Pacifico".  ashd

Fatto sta che è bellissimo, Boorman qua mette in scena del materiale che era ad altissimo rischio di svacco, ed invece tira fuori una pellicola visivamente ineccepibile, in cui avventura e un certo pessimismo quasi esistenzialista si intrecciano con il giusto equilibrio e senza spazio per inutili fronzoli buonisti.

Solo 2 attori (e che attori), uno parla inglese e l'altro giapponese (senza sottotitoli, giustamente, perchè così noi, come Lee Marvin, non capiamo un cazzo di cosa dice Toshiro Mifune), eppure mai un momento di noia, non un minuto di girato che non sia essenziale alla rappresentazione della vicenda.

Il finale è un po' un po' tranchant ed una sorta di coitus interruptus, ma ho letto che è stato inserito ex post dal produttore, quello girato da Boorman era diverso (entrambi NON lieti, grazie al cielo).

 

MV5BODZlNTkwMmYtMzI1Zi00MWFkLWJhZDMtNjg0


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#30 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 03 aprile 2020 - 09:41

Visto anch'io tantissimi anni, oltre al film anche il finale me lo ricordo straordinario (immagino sia quello del produttore)

 

Una roba alla

Spoiler
sempre se ricordo bene


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#31 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 03 aprile 2020 - 09:48

Visto anch'io tantissimi anni, oltre al film anche il finale me lo ricordo straordinario (immagino sia quello del produttore)

 

Una roba alla

Spoiler
sempre se ricordo bene

 

Spoiler


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#32 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 03 aprile 2020 - 10:06

Scopro ora che il finale originario di Boorman incredibilmente non è andato perduto:


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#33 Edgewalker

    The storm is upon us

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  • LocationWhere the Iron Crosses Grow

Inviato 06 agosto 2020 - 13:50

Domanda su Hell in The Pacific: visto da un pubblico giapponese anzichè americano, ha avuto lo stesso effetto?


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