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i libri piu malati


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63 replies to this topic

#51 stregaccia

    Roadie

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Inviato 23 ottobre 2008 - 08:29

Beh Branchie di Ammaniti è parecchio malato. Un vero e proprio vaneggio mentale di dimensioni disumane.

Poi tutto Lansdale ovvio.  :-*


stupendo Branchie!!!!
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#52 musicista contabile

    mainstream Star

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Inviato 23 ottobre 2008 - 11:29


Beh Branchie di Ammaniti è parecchio malato. Un vero e proprio vaneggio mentale di dimensioni disumane.

Poi tutto Lansdale ovvio.  :-*


stupendo Branchie!!!!


Bene, non sono il solo ad amare i libri di Ammaniti!

In realtà anche alcuni episodi di Fango, in particolare L'ultimo Capodanno, vero e proprio omaggio alla commedia Pulp tutta, sono abbastanza malati.

Branchie è però inarrivabile dal punto di vista della follia letteraria(nel senso buono), dell'inventiva e della fantasia. Tutta la seconda parte è davvero un viaggio, che travalica generi letterari e convenzioni, bello bello.  ;)


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#53 Guest_St Degeneratus (Ultra)_*

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Inviato 23 ottobre 2008 - 14:16




Auto da fé di Elias Canetti, un viaggio straniante nella malattia umana alla scoperta della condizione di follia propria di ogni persona.


L'avevo iniziato e non so bene quale follia mi abbia concesso di abbandonarlo...


Forse inizialmente può sembrare una lettura ostica e in effetti lo è, continuando diviene persino "dolorosa", ma di un dolore necessario.
Comunque ti consiglio di non lasciarlo nella categoria calviniana de "I libri che puoi fare a meno di leggere"  :)


me lo regalò un amico per la mia laurea tanti anni fa... anche io ne abbandonai la lettura dopo qualche capitolo perché "non mi parlava". ma mi sono sempre ripromessa di dargli un'altra chance prima o poi  :)


uguale pure io, e sì che ne ho mollati pochissimi di libri senza finirli, questo è uno di quelli. Fa piacere sapere di non essere l'unico, mi son sempre sentito un po' pirla (quando qualcuno lo cita...) ad aver abbandonato un libro così "quotato" da molti. Magari lo cerco. Mi ricordo di una scrittura non difficile (forse lo è pure) ma troppo antipatica, scarna e piatta, non ricordavo quello che c'era scritto tra pagine prima di dov'ero arrivato a leggere. 
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#54 Guest_St Degeneratus (Ultra)_*

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Inviato 23 ottobre 2008 - 15:05

penso sia molto soggettivo quel "più malati", per me Il mondo secondo Garp o Lamento di Portnoy non lo sono.
Quelli di Palanhuck sì invece (ho letto Soffocare ed un altro). America Psycho sì.

Houellebecq in generale
Cioran in generale
Un'arancia a orologeria di Burgess
Il Giardino di cemento di McEwan
Il profumo di Suskind
I vari Saggi sul buddismo zen di Teitaro Suzuki (non sono narrativa ma non scherzano niente in quanto a malattia)  asd

I Racconti di F. Durrenmatt (autore che adoro e che consiglio a manetta) hanno delle belle storielle malaticce: La salsiccia e Natale sono dei must assoluti del drammaturgo svizzero. Come pure il racconto senza punteggiatura di cui non ricordo il titolo.

Qualcosa di Pinter mi aveva allucinato parecchio ma non ricordo il titolo. Idem per Jonesco. In generale i drammaturghi contemporanei picchiano duro  asd
Mi ricordo che mi era piaciuto L'ammezzato di N. Baker e mi pare fosse "abbastanza malato" per i miei canoni.

se li avessi ora davanti mi ricorderei sicuramente di altro...


beh, questo l'ho trovato e quindi l'incollo, secondo me è DEVASTANTE cosa riesce a comunicare in pochissime righe:

Natale

Era natale.
Attraversavo la vasta pianura.
La neve era come vetro.
Faceva freddo.
L'aria era morta.
Non un movimento, non un suono.
L'orizzonte era circolare.
Nero il cielo.
Morte le stelle.
Sepolta ieri la luna.
Non sorto il sole.
Gridai.
Non mi udii.
Gridai ancora.
Vidi un corpo disteso sulla neve.
Era Gesu' Bambino.
Bianche e rigide le membra.
L'aureola un giallo disco gelato.
Presi il bambino in mano.
Gli mossi su e giu' le braccia.
Gli sollevai le palpebre.
Non aveva occhi.
Io avevo fame.
Mangiai l'aureola.
Sapeva di pane stantio.
Gli staccai la testa con un morso.
Marzapane stantio.
Proseguii.



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#55 Guest_Pequod_*

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Inviato 23 ottobre 2008 - 16:19

Anche "Gelo" di Thomas Bernhard non scherza...
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#56 stan

    Groupie

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Inviato 23 ottobre 2008 - 18:57

Quelli di Palanhuck sì invece (ho letto Soffocare ed un altro).


Assolutamentissimamente Palahniuk...non so se sia già stato citato, però direi che in questa classifica sia un must. E su tutti proprio "Soffocare", seguito a ruota da "Ninna nanna"...

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#57 Ian Smith

    Enciclopedista

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Inviato 23 ottobre 2008 - 19:52

:o
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#58 Guest_gulliver_*

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Inviato 23 ottobre 2008 - 19:55

Tra i classici " l'urlo e il furore" di Faulkner. Tra i moderni sicuramente "american Psycho", benchè abbia avuto l'involontario torto di ispirare tutta una serie di epigoni assai meno talentuosi di Easton ellis.
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#59 de coach

    Roadie

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Inviato 23 ottobre 2008 - 20:42

Senza dubbio: "Le 120 Giornate di Sodoma" di Sade e "Il Pasto Nudo" di William Burroughs, "Swastika" di H.C Bukovsky, "Il Castello" di Kafka, "6 pezzi da mille" di James Ellroy, "Casse-Pipe" di L.F.Celine, "I Demoni" di Dostoevskji.

PS: Ah, "L'incanto del lotto 49" di Pynchon, ma nel senso che solo un malato di mente potrebbe trovarlo appassionante.  asd
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#60 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 24 ottobre 2008 - 06:22

Il padiglione d'oro di Mishima
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#61 Guest_Number 5_*

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Inviato 24 ottobre 2008 - 20:35

American Psycho - Brett Easton Ellis
Il Pasto Nudo - Willam Burroughs
Spider - Patrick McGrath

Il Pasto nudo lo lessi tutto alla prima senza trovare particolari difficoltà. Il trucco sta nell'entrare in sintonia con lo spirito, ovvero non cercare di ricordarsi una trama o un logica unica, ma lasciarsi trasportare senza farsi troppe domande, o avere pretese di lucidità, dal flusso di pensieri deliranti di un trip psichedelico da ultimo stadio. Il punto è proprio: mi ricordo qualcosa di quel che è successo ieri (venti pagine fa) ma molto vagamente. Ma questo non l'ho già visto/detto/vissuto qualche giorno fa? (e si ripetono pari pari un paio di pagine, virgole comprese) E' passata un'ora o una settimana (tutto si accavalla e appare sconnesso)? E così via.
Da racconti di chi si è fatto davvero di LSD credo si tratti di un libro molto realistico, al contrario di quel che si pensa.

Tra l'altro è interessante notare che da due su tre di questi romanzi ci ha tratto un film David Cronenberg.
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#62 unkle

    you fucking people make me sick

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  • Locationfrom the hill

Inviato 01 novembre 2008 - 23:45

http://www.ibs.it/co...rlo/meduse.html
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#63 samson

    Roadie

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Inviato 04 novembre 2008 - 09:11

penso sia molto soggettivo quel "più malati", per me Il mondo secondo Garp o Lamento di Portnoy non lo sono.
Quelli di Palanhuck sì invece (ho letto Soffocare ed un altro). America Psycho sì.

Houellebecq in generale
Cioran in generale
Un'arancia a orologeria di Burgess
Il Giardino di cemento di McEwan
Il profumo di Suskind
I vari Saggi sul buddismo zen di Teitaro Suzuki (non sono narrativa ma non scherzano niente in quanto a malattia)  asd

I Racconti di F. Durrenmatt (autore che adoro e che consiglio a manetta) hanno delle belle storielle malaticce: La salsiccia e Natale sono dei must assoluti del drammaturgo svizzero. Come pure il racconto senza punteggiatura di cui non ricordo il titolo.

Qualcosa di Pinter mi aveva allucinato parecchio ma non ricordo il titolo. Idem per Jonesco. In generale i drammaturghi contemporanei picchiano duro  asd
Mi ricordo che mi era piaciuto L'ammezzato di N. Baker e mi pare fosse "abbastanza malato" per i miei canoni.

se li avessi ora davanti mi ricorderei sicuramente di altro...


beh, questo l'ho trovato e quindi l'incollo, secondo me è DEVASTANTE cosa riesce a comunicare in pochissime righe:

Natale

Era natale.
Attraversavo la vasta pianura.
La neve era come vetro.
Faceva freddo.
L'aria era morta.
Non un movimento, non un suono.
L'orizzonte era circolare.
Nero il cielo.
Morte le stelle.
Sepolta ieri la luna.
Non sorto il sole.
Gridai.
Non mi udii.
Gridai ancora.
Vidi un corpo disteso sulla neve.
Era Gesu' Bambino.
Bianche e rigide le membra.
L'aureola un giallo disco gelato.
Presi il bambino in mano.
Gli mossi su e giu' le braccia.
Gli sollevai le palpebre.
Non aveva occhi.
Io avevo fame.
Mangiai l'aureola.
Sapeva di pane stantio.
Gli staccai la testa con un morso.
Marzapane stantio.
Proseguii.




abbastanza pesa questa poesia...pero non ho capito di chi e??? ma poi è una poesia o un pezzo di un romanzo???...da leggere il giorno di natale ai propri figli  asd
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#64 Guest_St Degeneratus (Ultra)_*

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Inviato 04 novembre 2008 - 15:43

ci sarebbe anche scritto, è "Natale" di Durrenmatt, è un racconto da mandare via email agli amici di Comunione e Liberazione prima del 25 Dicembre, mi raccomando... asd
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