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i libri piu malati


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63 replies to this topic

#1 samson

    Roadie

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Inviato 29 luglio 2008 - 14:07

quali sono i libri piu malati che avete letto???
malati ne senso che sono deliranti,con trame assurde ecc...
adesso me ne vengono in mente due:
la notte del drive in di lansdale  O_O
survivor di chuck palahniuk
  • 0

#2 Haggard

    mainstream Star

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Inviato 29 luglio 2008 - 14:17

"La mostra delle atrocità" di Ballard.
  • 0

#3 Guest_Incidente_*

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Inviato 29 luglio 2008 - 14:18

quali sono i libri piu malati che avete letto???
malati ne senso che sono deliranti,con trame assurde ecc...
adesso me ne vengono in mente due:
la notte del drive in di lansdale  O_O
survivor di chuck palahniuk

Beh Palanhuck, lo adoro e ne ho letto tutto, ha scritto cose ben più malate. Leggi Cavie, per cominciare magari.
  • 0

#4 Bateman

    Detrattore

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Inviato 29 luglio 2008 - 15:06

Uno su tutti.
NAKED LUNCH

  • 0
“La poesia del lirico non può dire nulla che nella sua più immensa universalità e validità assoluta non sia stato già nella musica che costringe il lirico a parlare per immagini. Appunto perciò il simbolismo cosmico della musica non può essere in nessun modo esaurientemente realizzato dal linguaggio, perché si riferisce simbolicamente alla contraddizione e al dolore originari nel cuore dell’uomo primordiale, e pertanto simboleggia una sfera che è al di sopra di ogni apparenza e anteriore a ogni apparenza. Rispetto a tale sfera ogni apparenza è piuttosto soltanto un simbolo: quindi il linguaggio, come organo e simbolo delle apparenze, non potrà mai e in nessun luogo tradurre all’esterno la più profonda interiorità della musica, ma rimarrà sempre, non appena si accinga ad imitare la musica, solo in un contatto esteriore con la musica, mentre neanche con tutta l’eloquenza lirica potremo avvicinarci di un solo passo al senso più profondo di essa.”
F.Nietzsche, La nascita della tragedia

#5 Guest_Incidente_*

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Inviato 29 luglio 2008 - 15:26

Oddio ne ho appena letto un paio di commenti. Devo leggerlo. Corro a comprarlo e intanto finisco le braci.
  • 0

#6 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 29 luglio 2008 - 15:28

Lamento di Portnoy
La versione di Barney
Herzog
Il giovane Holden
  • 0

#7 Bateman

    Detrattore

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  • LocationPoggiomarino (Na)

Inviato 29 luglio 2008 - 15:31

Aggiungo:
Ubik
Il mondo secondo Garp
  • 0
“La poesia del lirico non può dire nulla che nella sua più immensa universalità e validità assoluta non sia stato già nella musica che costringe il lirico a parlare per immagini. Appunto perciò il simbolismo cosmico della musica non può essere in nessun modo esaurientemente realizzato dal linguaggio, perché si riferisce simbolicamente alla contraddizione e al dolore originari nel cuore dell’uomo primordiale, e pertanto simboleggia una sfera che è al di sopra di ogni apparenza e anteriore a ogni apparenza. Rispetto a tale sfera ogni apparenza è piuttosto soltanto un simbolo: quindi il linguaggio, come organo e simbolo delle apparenze, non potrà mai e in nessun luogo tradurre all’esterno la più profonda interiorità della musica, ma rimarrà sempre, non appena si accinga ad imitare la musica, solo in un contatto esteriore con la musica, mentre neanche con tutta l’eloquenza lirica potremo avvicinarci di un solo passo al senso più profondo di essa.”
F.Nietzsche, La nascita della tragedia

#8 Guest_Incidente_*

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Inviato 29 luglio 2008 - 15:41

Lamento di Portnoy
La versione di Barney
Herzog
Il giovane Holden

Ti spaventi per un capitolo chiamato seghe, per qualche scazzottata, per la poligamia inarrestabile, e per un anca di plastica? Suvvia!!!
Nulla toglie che i libri da te citati, in primis quelli di Roth e Richler, sono tutti tra i miei preferiti.
  • 0

#9 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 29 luglio 2008 - 15:42

Non mi spavento manco per il cazzo. Ma mica vorremo pensare che i libretti di Palahniuk (o magari quelli di Hornby) siano più malati, solo perchè usano un linguaggio più aggressivo? E poi, io intendo malato in senso profondo, mica cotica.
  • 0

#10 Guest_Incidente_*

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Inviato 29 luglio 2008 - 15:49

Non mi spavento manco per il cazzo. Ma mica vorremo pensare che i libretti di Palahniuk (o magari quelli di Hornby) siano più malati, solo perchè usano un linguaggio più aggressivo? E poi, io intendo malato in senso profondo, mica cotica.

No, atrimenti avrei citato Welsh, invece non l'ho fatto.
  • 0

#11 Guest_Incidente_*

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Inviato 29 luglio 2008 - 15:53

Dimenticavo, se ho capito bene i tuoi intenti hai dimenticato un paio di titoli malatissimi di Roth: l'animale morente, il teatro di sabbath.
  • 0

#12 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 29 luglio 2008 - 16:03

Direi di sì...e anche se è per questo i due racconti lunghi, "Il Seno" e "L'orgia di Praga"
  • 0

#13 Rooftrampler

    Roadie

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Inviato 29 luglio 2008 - 16:09

Uno su tutti.
NAKED LUNCH


Straquoto.
  • 0

#14 Guest_Incidente_*

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Inviato 29 luglio 2008 - 17:49

Direi di sì...e anche se è per questo i due racconti lunghi, "Il Seno" e "L'orgia di Praga"

Povero Kafka... Ma non ci posso fare nulla Roth è il mio grande amore letterario novecentesco.
  • 0

#15 Ian Smith

    Enciclopedista

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Inviato 29 luglio 2008 - 19:11


Uno su tutti.
NAKED LUNCH


Straquoto.


al cubo.
  • 0

#16 Scoff

    Roadie

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Inviato 29 luglio 2008 - 19:37

Un libro di racconti di J.D. Salinger di cui però ora non ricordo il titolo.
  • 0

#17 samson

    Roadie

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Inviato 30 luglio 2008 - 08:45

Uno su tutti.
NAKED LUNCH

avevo cominciato a leggerlo un po di tempo fa ma saro riuscito si e no a leggere 30 pagine...cazzo è troppo allucinato...non ha alcun senso logico...frammentario...sono dei flesh allucinati...parole buttate li per caso...non mi aveva dato una bella impressione...
  • 0

#18 Ian Smith

    Enciclopedista

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Inviato 30 luglio 2008 - 12:31

cazzo, volevi un libro malato?
se riesci a leggere quello sei a posto per un lustro.
  • 0

#19 Bateman

    Detrattore

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Inviato 30 luglio 2008 - 12:45

Un libro di racconti di J.D. Salinger di cui però ora non ricordo il titolo.


Nove racconti.
  • 0
“La poesia del lirico non può dire nulla che nella sua più immensa universalità e validità assoluta non sia stato già nella musica che costringe il lirico a parlare per immagini. Appunto perciò il simbolismo cosmico della musica non può essere in nessun modo esaurientemente realizzato dal linguaggio, perché si riferisce simbolicamente alla contraddizione e al dolore originari nel cuore dell’uomo primordiale, e pertanto simboleggia una sfera che è al di sopra di ogni apparenza e anteriore a ogni apparenza. Rispetto a tale sfera ogni apparenza è piuttosto soltanto un simbolo: quindi il linguaggio, come organo e simbolo delle apparenze, non potrà mai e in nessun luogo tradurre all’esterno la più profonda interiorità della musica, ma rimarrà sempre, non appena si accinga ad imitare la musica, solo in un contatto esteriore con la musica, mentre neanche con tutta l’eloquenza lirica potremo avvicinarci di un solo passo al senso più profondo di essa.”
F.Nietzsche, La nascita della tragedia

#20 samson

    Roadie

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Inviato 30 luglio 2008 - 15:04

cazzo, volevi un libro malato?
se riesci a leggere quello sei a posto per un lustro.

ma pero quel libro piu che malato è allucinato!!!!

  • 0

#21 ergen

    Roadie

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Inviato 30 luglio 2008 - 15:54

lansdale - bad chili

buahhahahaha lo scoiattolo con la rabbia, un bestione nero frocio, eppoi la figura del dottore!
poco da fare, di lansdale conosco solo questo, ma è un genio della scrittura.
  • 0

#22 Rooftrampler

    Roadie

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Inviato 30 luglio 2008 - 17:10


cazzo, volevi un libro malato?
se riesci a leggere quello sei a posto per un lustro.

ma pero quel libro piu che malato è allucinato!!!!


Non ne volevi uno delirante? Bè, più delirante Pasto Nudo non c'è...
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#23 Naciketas

    pivello

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Inviato 30 luglio 2008 - 19:15

"La mostra delle atrocità" di Ballard.


Quoto.
  • 0

#24 Kim Il-sung

    Enciclopedista

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Inviato 30 luglio 2008 - 21:52

Pasto nudo. Incredibile la parte intitolata "la stanza dei giochi di nonricordoilnome" (non ho il libro sottomano e non ricordo bene il titoletto).
  • 0

#25 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 31 luglio 2008 - 08:39

Non è malatissimo*, però è stupendo. Sto leggendo Dispacci di Michael Herr, libro da cui è stata tratta la sceneggiatura di Apocalypse Now (mentre l'impianto narrativo del suddetto capolavoro è ispirato a Cuore di tenebra, altro gran libro).

*ovvero lo è, ma non per scelta, visto la realtà che descrive, la guerra come allucinazione: il Vietnam.
  • 0

#26 Guest_The Man With a Movie Came_*

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Inviato 01 agosto 2008 - 16:11

pasto nudo di burroughs
Le 11 mila verghe o gli amori di un hospodar di Guillaume Apollinaire

  • 0

#27 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
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Inviato 01 agosto 2008 - 16:24

i livelli di "malattia" presenti ne Il processo di Kafka o nella raccolta di poesie I fiori del male di Baudelaire sono i più alti da me letti.
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#28 sheikyerbouti

    anti-intellettuale, coerente, obiettivo, ironico, arguto, spacca

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Inviato 01 agosto 2008 - 16:40

Immagine inserita

buona lettura.
  • 0

#29 Scoff

    Roadie

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Inviato 01 agosto 2008 - 20:13

Anche "Il signore delle mosche" è abbastanza malato
  • 0

#30 Guest_BillyBudapest_*

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Inviato 01 agosto 2008 - 20:34

Il libro Cuore.
  • 0

#31 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 01 agosto 2008 - 20:41

Il libro Cuore.


Quoto. E aggiungo: tutto Bevilacqua.
  • 0

#32 Greed

    round control to major troll

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Inviato 01 agosto 2008 - 20:42

Anche "Il signore delle mosche" è abbastanza malato


Quel libro mi ha fatto paura, se aveva 100 pagine in più impazzivo anche io.
  • 0

#33 Rooftrampler

    Roadie

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Inviato 02 agosto 2008 - 21:07

o nella raccolta di poesie I fiori del male di Baudelaire sono i più alti da me letti.

Straquoto anche questo. A me quella che piace di più è "Il Vino dell ' Assassino".
  • 0

#34 virginia wolf

    apota

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Inviato 02 agosto 2008 - 21:11

La Pianista di Elfriede Jelinek


  • 0
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#35 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 03 agosto 2008 - 09:20

La Pianista di Elfriede Jelinek


E' bellissimo, ma la malattia sta nel soggetto, non nella scrittura. Non credi?
  • 0

#36 Guest_Eleanor Rigby_*

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Inviato 03 agosto 2008 - 10:23


La Pianista di Elfriede Jelinek


E' bellissimo, ma la malattia sta nel soggetto, non nella scrittura. Non credi?


In entrambi, bel patonzolo, in entrambi.
  • 0

#37 virginia wolf

    apota

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Inviato 03 agosto 2008 - 11:41



La Pianista di Elfriede Jelinek



E' bellissimo, ma la malattia sta nel soggetto, non nella scrittura. Non credi?


In entrambi, bel patonzolo, in entrambi.


Sì, lo penso anch??io.
La scrittura della Jelinek è certamente limpida e cristallina, ma ??malato? non significa inespressivo.
Considera, thom, come riesce a delineare perfettamente l??atmosfera scabrosa e, appunto, malata del rapporto di amore-odio fra madre e figlia che sfiora, e forse supera, i limiti del sadomasochismo psicologico, o il voyeurismo sfrenato della protagonista.

Non sottovalutare poi che, per ammissione della stessa Jelinek, il libro è «di ispirazione autobiografica».


  • 0
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#38 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 03 agosto 2008 - 14:53

Sarei tentato a darvi ragione senza un attimo di esitazione, ma mi sa che rimango dell'opinione che la prosa della Jelinek è colta, elegante, complessa (ma solo raramente iperbolica) e soprattutto sempre incredibilimente attenta, sino a raggiungere livelli chirurgici.

Comunque riprendendo l'istanza iniziale:

quali sono i libri piu malati che avete letto???
malati ne senso che sono deliranti,con trame assurde ecc...


mi esibirò in un saggio di banalità non da poco, citando questo:

Immagine inserita
  • 0

#39 virginia wolf

    apota

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Inviato 03 agosto 2008 - 15:24

Sarei tentato a darvi ragione senza un attimo di esitazione, ma mi sa che rimango dell'opinione che la prosa della Jelinek è colta, elegante, complessa (ma solo raramente iperbolica) e soprattutto sempre incredibilimente attenta, sino a raggiungere livelli chirurgici.


Siamo perfettamente d'accordo...... forse abbiamo solo un diverso concetto di libro "malato".


Aggiungerei alla lista
Tropico del Cancro-Tropico del Capricorno di Henry Miller
  • 0
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#40 Centomini

    Roadie

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Inviato 03 agosto 2008 - 16:01


Sarei tentato a darvi ragione senza un attimo di esitazione, ma mi sa che rimango dell'opinione che la prosa della Jelinek è colta, elegante, complessa (ma solo raramente iperbolica) e soprattutto sempre incredibilimente attenta, sino a raggiungere livelli chirurgici.


Siamo perfettamente d'accordo...... forse abbiamo solo un diverso concetto di libro "malato".


Aggiungerei alla lista
Tropico del Cancro-Tropico del Capricorno di Henry Miller


Mi hai preceduto.

Tropico del capricorno è il manifesto del "cinismo sociale" in salsa surreale senza scadere nella banalità del lisergico.

Malatissimo, anche se non so se la "malattia" che abbiamo notato in questo libro io e virginiawolf sia quella a cui si riferiva l' autore di questo topic.

  • 0

"Di tutte le seccature inventate dall’uomo, l’opera è la più costosa."


#41 Guest_justin_timberlake_*

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Inviato 19 ottobre 2008 - 14:28

Più malato di American Psycho...
  • 0

#42 Ian Smith

    Enciclopedista

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Inviato 19 ottobre 2008 - 16:43

:-*
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#43 Kien

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Inviato 19 ottobre 2008 - 18:51

Auto da fé di Elias Canetti, un viaggio straniante nella malattia umana alla scoperta della condizione di follia propria di ogni persona.
  • 0

#44 Rea_Confessa

    pivello

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Inviato 19 ottobre 2008 - 19:25

Auto da fé di Elias Canetti, un viaggio straniante nella malattia umana alla scoperta della condizione di follia propria di ogni persona.


L'avevo iniziato e non so bene quale follia mi abbia concesso di abbandonarlo...
  • 0

#45 Kien

    pivello

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Inviato 19 ottobre 2008 - 21:58


Auto da fé di Elias Canetti, un viaggio straniante nella malattia umana alla scoperta della condizione di follia propria di ogni persona.


L'avevo iniziato e non so bene quale follia mi abbia concesso di abbandonarlo...


Forse inizialmente può sembrare una lettura ostica e in effetti lo è, continuando diviene persino "dolorosa", ma di un dolore necessario.
Comunque ti consiglio di non lasciarlo nella categoria calviniana de "I libri che puoi fare a meno di leggere"  :)
  • 0

#46 stregaccia

    Roadie

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Inviato 20 ottobre 2008 - 07:59

qualsiasi libro di Boris Vian! mitico
Su lansdale, li ho letti quasi tutti quelli pubblicati..., non si discute la sua genialità!!
  • 0

#47 Guest_Pequod_*

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Inviato 20 ottobre 2008 - 10:12

Morte a Credito, LF Celine
Sputerò sulle vostre tombe, Boris Vian
Il teatro di Sabbath, P. Roth
Figlie di tanta madre, P.Louys
Anti Justine, R. De La Bretonne
Killer inside me, J.Thompson
  • 0

#48 musicista contabile

    mainstream Star

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Inviato 21 ottobre 2008 - 15:49

Beh Branchie di Ammaniti è parecchio malato. Un vero e proprio vaneggio mentale di dimensioni disumane.

Poi tutto Lansdale ovvio.  :-*
  • 0

#49 Guest_pleinelumiere_*

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Inviato 22 ottobre 2008 - 22:54



Auto da fé di Elias Canetti, un viaggio straniante nella malattia umana alla scoperta della condizione di follia propria di ogni persona.


L'avevo iniziato e non so bene quale follia mi abbia concesso di abbandonarlo...


Forse inizialmente può sembrare una lettura ostica e in effetti lo è, continuando diviene persino "dolorosa", ma di un dolore necessario.
Comunque ti consiglio di non lasciarlo nella categoria calviniana de "I libri che puoi fare a meno di leggere"  :)


me lo regalò un amico per la mia laurea tanti anni fa... anche io ne abbandonai la lettura dopo qualche capitolo perché "non mi parlava". ma mi sono sempre ripromessa di dargli un'altra chance prima o poi  :)
  • 0

#50 Guest_pleinelumiere_*

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Inviato 22 ottobre 2008 - 23:22

fleur jaeggy, "i beati anni del castigo".

romanzo di formazione che rielabora le memorie degli anni trascorsi in un collegio femminile, nella svizzera di robert walser. non anticipo nient'altro sulla trama

letto all'ultimo anno di università (quindi 10 anni fa).
un bolero di ravel dell'angoscia e della depressione. sono stata male per giorni dopo averlo finito...
non mi era mai successo prima, né mai mi è successo in seguito con altri libri. tanto che mi sono sempre riproposta di andare a conoscere colei che tanto ha potuto sulla mia psiche solo con l'uso delle parole.
sarei curiosa di sapere le impressioni e gli effetti su qualcun altr*, ma non ho mai conosciuto nessun* che l'abbia letto, tantomeno dopo averne sentito parlare da me  :)
(eventualmente fatemi sapere ???)

p.s. per le ragioni di cui sopra consiglio di leggerlo solo quando siete al top della felicità e della serenità...
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