dico che alla fine appunto sono i due personaggi più complessi e problematici, più sfaccettati. dovrebbero essere il simbolo di tutto ciò che c'è di "sbagliato" nel supereroe (individualismo, violenza, fascismo, cani da riporto del potere) ovviamente secondo la lettura di moore, ed invece alla fine sono gli eroi della storia, o meglio gli anti-eroi tragici
Messa così sembra che Moore sia stato uno di quegli autori underground degli anni 60 e 70 che mostravano Superman sul cesso a cagare e col ritratto di Nixon appeso alla parete.
Che Moore, come Miller, partisse della messa in discussione dell'ideologia del supereroe non ci piove. Ma entrambi dopo aver smontato il mito lo hanno anche ricreato secondo nuove prospettive.
Watchmen ovviamente umanizza i supereoi, ma lo fa all'interno di una storia che ha il fascino dei grandi film noir, delle epopee criminali, è un giallo su scala mondiale che a ben vedere ha quasi un intreccio classico alla James Bond. Insomma è comunque un racconto epico, che presenta personaggi affascinanti e complessi, anche se non ne nasconde i lati più patetici e contradditori.
Per dire io trovo molto più "smontante" un film come The Avengers, dove tutto è filtrato attraverso un'ironia da commedia, dove non si può prendere nulla sul serio, dove l'epica scivola costantemente nella sua parodia.
Di Watchmen (fumetto) tutti ricordano quanto sia figo e inquietante Rorschach, di The Avengers (film) tutti ricordano gag come quella di Hulk che da il cazzottone a Thor (scenetta che sicuramente strappa una risata, ma assolutamente gratuita e insensata).
Chi alla fine esalta di più il mito dei supereroi?