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Musica bandita grazie pacchetto sicurezza


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25 replies to this topic

#1 La Fata

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Inviato 17 giugno 2008 - 09:37

Vi giro questa mail di Diego Ancordi. Mi sembra giusto che certe cose si sappiano.


VENERDI 23 MAGGIO - Di ritorno da Milano per un servizio, sono andato direttamente al Caffè Letterario, dove suonava il Modal Sound Trio. A parte il trio in scena, sapevo che fra il pubblico avrei trovato altri vecchi amici che non vedo molto spesso e la cosa mi faceva piacere. Arrivato intorno alle 22,30, in via San Bernardino, ho visto che i vigili avevano chiuso la via con le macchine a lampeggianti accesi e c'era polizia in giro. Ho pensato fosse successo qualcosa, che avessero trovato chissà che in qualche appartamento, ma una volta giunto sulla porta del locale ho visto che era in atto un controllo all'interno del locale stesso. Una decina fra vigili e poliziotti avevano invaso il Caffè Letterario requisendo i documenti a tutti i presenti, attuando perquisizioni e naturalmente facendo interrompere il concerto. Mi hanno detto che il locale verrà sicuramente multato perchè una recente ordinanza del nostro sindaco proibisce nei locali l'uso di strumenti a percussione. Una disposizione di fatto già in vigore ma finora poco considerata.
All'interno del BAR-LIBRERIA c'erano parecchi avventori sopra i 40 anni, tra cui una mia amica incinta (non per opera mia) e i nonni ottantenni di uno dei muscisti, subito portati via per evitare loro uno spavento eccessivo, visto l'incredibile spiegamento di forze. L'atmosfera era tranquilla e rilassata, come dovrebbe essere in un locale tranquillo dove va gente tranquilla ad ascoltare cose tranquille: fra il pubblico diversi vecchi amici si ritrovavano dopo molto tempo e regnava un'atmosfera gioviale e distesa. D'un tratto l'atmosfera allegra e serena si è trasformata in un chiaro esempio di TERRORISMO e INTIMIDAZIONE e ci si è trovati nel pieno di quella che sembrava una vera e propria retata in un covo di rapinatori albanesi: strada chiusa (!?!?!), agenti ovunque, controlli e vessazioni che ormai sono all'ordine del giorno. Nemmeno negli anni '70... La gente era sconcertata e allibita. MA PERCHE'? COSA HANNO FATTO? HANNO FATTO DEL MALE A QUALCUNO? HANNO CREATO DANNI A QUALCUNO?
Controlli di tutti i documenti (compreso il mio dopo che, atteso per una ventina i minuti di entrare in un circolo culturale di cui sono socio, ho protestato perchè la cosa mi veniva impedita senza motivo) e perquisizioni in un clima da Gestapo totalmente immotivato. Un agente mi ha detto che l'iniziativa era stata disposta dal capo dell'Annonaria e un'arrogante vigilessa ha spiegato che la cosa rientra fra le iniziative annunciate nell'ambito del pacchetto sicurezza e che anche i giornali locali le avevano annunciate. Il ??Pacchetto sicurezza? consiste naturalmente nell'andare a interrompere i concerti, nell'impedire ai cittadini onesti che lavorano e pagano le tasse di andarsi a bere qualcosa in un locale il venerdì sera e ascoltare un po' di Musica in santa pace. Si sa che per la sicurezza dei cittadini è bene impedire loro adunate sediziose in luoghi dove si vendono libri, si tengono incontri e presentazioni di autori e si ascolta musica, perchè è qui che nascono i malviventi!!!!!!!!!!! Evidentemente in questo posto di merda dove abbiamo la sciagura di vivere non ci sono ancora sufficienti deliquenti perchè le foze dell'ordine comincino ad occuparsi di loro invece di rompere il cazzo alla gente normale.
Insomma, in questo schifo di posto dove non auguro a nessuno di essere giovane, prosegue senza sosta la criminalizzazione dei musicisti, degli appassionati di musica e dei locali dove si fa musica. La situazione è ormai insostenibile, fra poco troveremo gli agenti che arrestano pericolosi batteristi in manette, i locali saranno tutti chiusi e la città sarà finalmente in mano ai malavitosi, ai marocchini con il coltello in tasca, ai boliviani ubriachi e alle gang che già esistono anche dalle nostre parti (soprattutto composte da giovani boliviani e sudamericani portati qui a frotte dal nostro Vescovo).
Quando, quindicenne, cominciai a suonare la batteria mai mi sarei aspettato, 30 anni più tardi, mentre il resto del mondo civilizzato va avanti, di VEDERMI BANDITO COME MUSICISTA DALLA MIA CITTA' e di assistere a questa situazione surreale. Abito in zona stazione, dove ormai la sera si esce di casa con circospezione e tensione. E questi pezzi di merda continuano a rendere la vita impossibile a luoghi e persone dove si fa cultura e dove si mantiene un minimo di vita all'interno di una città fantasma. Probabilmente è proprio la cultura che dà fastidio a chi comanda: la cultura rende liberi e la musica è una passione sana, ma la gente intelligente da queste parti non piace...
PERO' QUESTA SERA AVREMO BOB DYLAN A BERGAMO! CHE COLPO! CHE MERAVIGLIA! CHE CITTA' ALL'AVANGUARDIA! RIEMPIAMOCI LA BOCCA E CELEBRIAMO QUESTO STRAORDINARIO EVENTO! Nel frattempo impediamo ai nostri figli di prendere in mano uno strumento musicale, tanto qui non avranno mai possibilità di suonarlo o dovranno farlo di nascosto come dei malviventi.
Perdonate lo sfogo, sono solo un appassionato di musica, critico musicale e musicista per hobby criminalizzato e pervaso da un'infinita e profonda tristezza. Quella sera sono tornato casa con un nodo alla gola senza trovare risposte al mio interrogativo: PERCHE'? Ora ci diranno che nel locale avranno trovato irregolarità (forse la presenza di un non socio?) o di avere sequestrato droga o chissà che altro. In realtà hanno trasformato in un INFERNO una serata bella, piacevole e tranquilla senza uno straccio di plausibile pretesto. Cosa che ormai succede sempre più spesso. MA PERCHE'? PERCHE'?
Ma non è tutto. Quella che sta colpendo i locali dove si fa musica è una persecuzione vera e propria e riguarda tutta la nostra schifosa provincia. Vi riporto solo alcuni esempi.
BERGAMO ?? Daragi: In occasione delle Selezioni Provinciali per il concorso nazionale Italia Wave, una pattuglia dei Carabinieri e una della Polizia Locale fanno interrompere le esibizioni alle ore 22,10. L??intervento è richiesto dal solito derelitto del piano di sopra.

TORRE BOLDONE ?? Arci Delta House: I Carabinieri creano gravi problemi e minacciano la sospensione della licenza se non viene impedito l??ingresso ai non soci e obbligano i gestori a telefonare A ME per aggiungere nelle segnalazioni sulla pagina degli Appuntamenti dell??Eco di Bg la dicitura ??ingresso riservato ai soci?.

BERGAMO ?? Druso:  Da tempo vige l??assoluto divieto di far suonare strumenti a percussione. Solo roba acustica. Ma qui siamo in un condominio e la cosa può essere comprensibile.

CITTA?? ALTA ?? Chiostro di San Francesco: La sera dell??inaugurazione arriva subito la Polizia Locale e rovina l??intera stagione imponendo la chiusura alle ore 23.

CURNO ?? Keller: Dopo anni di heavy metal in un locale dove non ci sono case e che quindi non rompe il cazzo a nessuno, arrivano le Forze dell??Ordine e interrompono la programmazione live imponendo al locale la chiusura a mezzanotte.

CITTA?? ALTA ?? Parco Sant??Agostino: un luogo splendido per i concerti, ma i ricchi delle ville sottostanti non accettano il ??rumore? per qualche giorno all??anno e i residenti, che pensano Città Alta sia di loro proprietà, non vogliono gente in giro. A me, due anni fa, per un parcheggio sbagliato, tagliarono una gomma dell??auto. Quindi, quest??anno, niente più concerti a Sant??Agostino.

Sono solo alcuni esempi, quelli che mi sono stati riportati. Ma sicuramente ce ne sono altri. A tutto ciò aggiungiamo la gravissima repressione fatta di controlli in ogni angolo, posti di blocco ovunque, e criminalizzazione di gente che fa cose normali nella vita, come andare a cena o a bersi una birra e per questo vedersi rovinare, sequestrare l??automezzo, eccetera.

IO NON SO COME I RAGAZZI POSSANO ACCETTARE TUTTO QUESTO SENZA REAGIRE. D??ACCORDO CHE LE NUOVE GENERAZIONI SONO COMPOSTE DA SMIDOLLATI ATTRATTI SOLO DA TELEFONINI, DISCOTECHE DI MERDA E GRANDE FRATELLO, MA ANCHE LORO HANNO UNA DIGNITA?? E UNA LIBERTA?? DA DIFENDERE!!!!

A Questo punto, cari amici, credo sia necessario unire le forze e fare qualcosa per contrastare questo stato di cose. Invito musicisti e gestori di locali ad organizzarsi, ad incontrarsi in una riunione generale e propongo  la costituzione di una associazione dei musicisti locali, al fine di promuovere iniziative atte a denunciare questa situazione gravissima e cercare di difendersi. Difendersi dalla criminalizzazione di cose assolutamente normali. La musica è una passione sana e non esiste che chi la fa venga trattato in questo modo.
Diffondete questa mail a tutti i musicisti che conoscete, anche quelli non bergamaschi. E comunicate la vostra eventuale disponibilità ad associarsi e ad impegnarsi per organizzare iniziative di protesta.

CAZZO, ORGANIZZATEVI!!

Diego

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Io non ho sentimenti... solo situazioni...

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#2 Guest_soul crew_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 09:46

eh, 3 settimane fa è capitato che ci interrompessero un concerto qua.
concerto organizzato prendendo in affitto un tendone in periferia della città e quindi di fatto una festa privata e lontana da abitazioni. sono entrati senza chiedere neanche il permesso.

io ho la netta impressione che il clima di insicurezza lo debbano a tutti i costi far percepire, soprattutto a chi non fa niente di male (l' altro giorno sono stato importunato alla stazione di firenze per 20 minuti mentre andavo a lavorare, con la borsa da ufficio...).
vogliono tenerci chiusi tutti in casa così la gente smette di socializzare, di riflettere, di pensare, di creare.
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#3 Leif

    Leif Eriksson

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Inviato 17 giugno 2008 - 10:11



Mail molto interessante.
Comincio col dire che leggendo (anche se molte scene descritte sono viste e straviste) mi ronza in testa un numero, a ripetizione...millenovecentottantaquattro millenovecentottantaquattro...
E' una cosa triste e spaventosa allo stesso tempo.

IO NON SO COME I RAGAZZI POSSANO ACCETTARE TUTTO QUESTO SENZA REAGIRE. D??ACCORDO CHE LE NUOVE GENERAZIONI SONO COMPOSTE DA SMIDOLLATI ATTRATTI SOLO DA TELEFONINI, DISCOTECHE DI MERDA E GRANDE FRATELLO, MA ANCHE LORO HANNO UNA DIGNITA?? E UNA LIBERTA?? DA DIFENDERE!!!!


Qui secondo me sbaglia.
La solita cazzata dei telefonini e discoteche di merda sembra quasi voler dipingere i ragazzi come anestetizzati e disposti a farsi fare di tutto come dei robot in un centro riparazione.
Io la vedo MOLTO diversamente, io vedo purtroppo i ragazzi come pienamente coscienti di tutto ciò e completamente in linea con questi modi di fare e di vedere il "quieto vivere" oggi.
In parole povere: responsabili.
E mi sa di strano il fatto che ultimamente non si senta di neri pestati e zingari bruciati vivi, perchè i giovincelli di oggi non solo sono aizzati da questa corrente "pro-ordine", "anti immigrazione clandestina", ma spesso girando per le strade, o sui forum, o dalle mie zie professoresse...sento parlare di arianesimo, di razze bianche e razze nere.
Questa cosa la potrei giudicare una scemenza, se tale fosse la proporzione.
La mia preoccupazione è dovuta al fatto che non sono casi molto rari.

Le persone che stanno al governo sono state votate da una larga maggioranza.
Quelle che si indignano per quanto scritto da Ancordi...beh siamo molto di meno.
Se la maggioranza ha deciso questo, noi per un pò ce la prendiamo sonoramente dietro.
Democrazia e libertà non vanno mica sempre d'accordo.

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#4 Guest_Julian_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 10:22

eh, 3 settimane fa è capitato che ci interrompessero un concerto qua.
concerto organizzato prendendo in affitto un tendone in periferia della città e quindi di fatto una festa privata e lontana da abitazioni. sono entrati senza chiedere neanche il permesso.

io ho la netta impressione che il clima di insicurezza lo debbano a tutti i costi far percepire, soprattutto a chi non fa niente di male (l' altro giorno sono stato importunato alla stazione di firenze per 20 minuti mentre andavo a lavorare, con la borsa da ufficio...).
vogliono tenerci chiusi tutti in casa così la gente smette di socializzare, di riflettere, di pensare, di creare.


Verissimo. Sparate folli come l'esercito nelle strade sono decisione adottate proprio in vista di tali fini.

Purtroppo, quello che in molti temevano è sempre più vicino, e storicamente non è nemmeno così difficile da spiegare: il progressivo scemare della forza economica del mondo occidentale comporta una sempre maggior divaricazione fra le classi sociali, e lo spostamento verso un modello di società simil-sudamericano o quantomeno nord-americano.
In pochi disporranno di un grande potere e di grande ricchezza (la linea è quella: il reddito medio degli italiani è in calo da un decennio, però i milionari sono sempre di più, crescono in maniera vertiginosa...come si conciliano le due cose?), e per conservare questi benefici non esiteranno ad utilizzare lo stato come strumento di repressione.
In Brasile è così da sempre: squadroni della morte, violenza e tortura legalizzate, dibattiti televisivi sulla legittimità dell'uso della tortura sui meninhos da rua, quasi totalità della popolazione che vive ai limiti della soglia di povertà e che quindi non può fare altro che accettare tutte le imposizioni perchè diversamente fa la fame.

C'è poco da fare, il modello è quello.
Altro che sicurezz: anche la legge sulle intercettazioni palesa la volontà della borghsia italiana di pararsi il culo dalla giustizia e di riversare tutta la violenza repressiva sui ceti medio-bassi, immigrati in particolare, accusati di tutti i mali possibili immaginabili. Si favorirà povertà diffusa, insicurezza sul lavoro e del posto di lavoro, guerre fra poveri, violenza allo stato puro (quando sei morto di fame è difficile che tu sia una persona educata, rispettosa ed a modo), aumenteranno i reati e l'insicurezza.
Però questi manderanno per strada l'esercito e faranno chiudere i concerti ed allora la "gente" sarà soddisfatta.

Tutto già visto, purtroppo, da chi ha studiato e conosce queste fasi di regresso dell'economia capitalista.

Diritti calpestati, sfruttamento legittimato, criminalità che impera ad ogni livello, in primis fra le stesse forze dell'ordine.
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#5 Guest_soul crew_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 10:30

è il modello turco
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#6 juL fu Sig.M.

    Utente paraolimpionico

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Inviato 17 giugno 2008 - 10:32


Però anche il tuo condivisibilissimo post è figlio dello Zeitgeist attuale:
associ "marocchini", "albanesi" e "boliviani" all'idea di delinquenti.

Personalmente lo trovo disgustoso, però è interessante che esca anche da chi è colto e paradossalmente è "contro".

P.S.
Un consiglio personale: vattene da Bergamo e dintorni lasciali a "lavurà" per pagare le rate della macchina; se potessi lo farei anch'io che ci sono da nemmeno 4 mesi.

P.P.S.
A me sono arrivati in 5 (in 5!!!!) a suonarmi in casa con una arroganza da psicolabili (non bastava suonare una volta per vedere se si capiva di smettere c'era bisogno di sfogare la rabbia) perchè alle 22:15 suonavo la chitarra in casa e due ragazze cantavano.
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#7 Guest_Julian_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 10:35

è il modello turco


Non conosco, io ho studiato parecchio la società brasiliana e la tendenza della nostra, a medio/lungo termine, mi sembra quella.
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#8 Guest_soul crew_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 10:37

Julian, qui mi sembra che si vada ben oltre il discorso del modello economico. in quel circolo, come in tanti altri posti, magari ci saranno state tante persone della media e alta borghesia, eppure questi luoghi vengono attaccati lo stesso perchè producono spazi di riflessione. quindi non solo la "caccia al povero", ma anche quella a chi si ostina a fare le cose di testa sua in campo culturale, indipendentemente dallo strato sociale di appartenenza (ovvio che poi questo influisce in eventuali conseguenze giudiziare)

il modello turco, appunto. o iraniano.
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#9 Guest_soul crew_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 10:40


è il modello turco


Non conosco, io ho studiato parecchio la società brasiliana e la tendenza della nostra, a medio/lungo termine, mi sembra quella.

esercito per la strada, scioglimento immediato di qualsiasi assembramento, persecuzione di circoli culturali e politici non allineati, chiusura dei giornali "indipendenti" ecc ecc

senza considerare le centinaia di persone che quotidianamente vengono portate in caserma senza capi d' accusa e ne escono pestati e torturati. sta in parte succedendo anche da noi nei confronti degli immigrati, vedi quello che è successo a torino la scorsa settimana con persone messe in fila e caricate nei cellulari nonostante avessero esibito i documenti.

nel peggiore degli scenari tra poco questa roba potrebbe succedere ai batteristi bergamaschi o ai trombettisti fiorentini.

io ve lo dicevo di apllaudire poco quando lo stato tronfiamente varava leggi speciali sugli stadi, erano le prove generali per far passare dei concetti orribili e farli pure piacere al popolo.
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#10 Misia M.

    Roadie

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Inviato 17 giugno 2008 - 12:52

io ve lo dicevo di apllaudire poco quando lo stato tronfiamente varava leggi speciali sugli stadi, erano le prove generali per far passare dei concetti orribili e farli pure piacere al popolo.


Altro edificante estratto dallo Zeitgeist attuale: l'uccisione di quel DJ tifoso Laziale, freddato con un colpo sparato a altezza uomo mentre era seduto in macchina (sic) fuori da un autogrill. Puntata dedicata a Ballarò: nessun cosiddetto contraddittorio, nessuna voce in capitolo data al mondo ultrà, niente, un processo a senso unico sostanzialmente simile a quelle trasmissioni con Prosperini e la De Albertis in cui (parafrasando la felice metafora di non ricordo quale blogger) ci si passa la palla a due centimetri dalla porta vuota, la si butta dentro e si esulta come se si avesse segnato da centrocampo. Ebbene, ne parlo con un pò di persone, di questo ennesimo esempio di una mentalità di Sinistra che, quando una cultura non é socialmente accettata, non ci pensa su due volte a negarle ogni diritto e emarginarla, esattamente come fanno i più beceri assolutisti d'estrema Destra. .

Reazione media: "ah, perché adesso quella ultrà é una cultura?".

Mi viene in mente la bellissima citazione nella firma di Sheik.
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#11 bosforo

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Inviato 17 giugno 2008 - 13:15

il pacchetto di sicurezza è un regime di polizia.
mi diceva un'amica di torino che i carabinieri hanno fermato un autobus e chiesto a tutti gli stranieri il permesso di soggiorno. ovviamente nessuno se l'era portato dietro e li hanno portati in caserma (avevano la carta di identità italiana), l'unico che si è salvato era uno che ha minacciato di chiamare il suo avvocato, quindi l'hanno lasciato. questa è la gestapo, il kgb!

questa che cercano di attuare è la morte della cultura, dell'associazione a fini costruttivi, diventiamo sempre più la civiltà del lavoro assiduo, della morte del tempo libero (o del tempo libero riempito da attività insulse), mi disgusta sentire per primi i ragazzi della mia età, che parlano di soldi come fossero dei gangster degli anni '30 o dei broker di wall street
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#12 Guest_Julian_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 13:32

Julian, qui mi sembra che si vada ben oltre il discorso del modello economico. in quel circolo, come in tanti altri posti, magari ci saranno state tante persone della media e alta borghesia, eppure questi luoghi vengono attaccati lo stesso perchè producono spazi di riflessione. quindi non solo la "caccia al povero", ma anche quella a chi si ostina a fare le cose di testa sua in campo culturale, indipendentemente dallo strato sociale di appartenenza (ovvio che poi questo influisce in eventuali conseguenze giudiziare)

il modello turco, appunto. o iraniano.


Sì ma il modello economico, che si sviluppa a prescindere dalla volontà delle fazioni politiche, influisce in maniera determinante sul clima culturale e sociale.
Qui non si tratta di intimidazione religiosa (non credere che si prescinda, in quel caso, da considerazioni sociali e soprattutto di controllo sociale), come nei paesi islamici: si tratta di costruire un clima del terrore e della paura in cui si criminalizza certe fasce e certi strati e si consente tutto al potere.

Il fatto che nel circolo ove suonavano ci fosse gente con i soldi, permettimi, ma non ha nessuna rilevanza politica.

Il clima di intimidazione è funzionale alla conservazione di certi benefici ed a consentire tutto a certe fasce sociali, ed è una tendeza socio-politica, mica una regola matematica che può essere messa in discussione da eventi come il fatto di cacciare dal circolo uno cn il BMW.

La realtà è complessa ed hegelianamente dialettica, e come tale va interpretata e studiata: il clima che si va creando non è solo il frutto di scelte politiche di qualche personaggio, ma esprime ahimè una tendenza.

Concordo con Bosforo: si impone determinati valori, si tende a costruire una società di macchine produttive. Si parla di "superare le divisioni sociali", di "essere tutti uniti così staremo meglio", di "candidare precari ma anche imprenditori", si criminalizza voci di dissenso in quanto tali, anche se ben poco politiche (Bebbe Grillo, Travaglio...con i dovuti distinguo, gente che io fra l'altro manco stimo più di tanto), per creare un clima di intimidazione, paura, per creare nemici pubblici contro cui sia consentito tutto, che vengono di fatto disumanizzati come accadeva durante il nazismo o in URSS.
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#13 Guest_Julian_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 13:44

Semplificando, la vedo così: siamo in un momento in cui la forza del capitalismo italiano ed europeo è in calo, anche se certo non siamo a livelli tragici o di recessione.

In questa fase, il potere economico e politico (che non sono entità astratte da criminalizzare sempre e comunque, ma persone, beni, denaro) hanno interesse a conservare la propria posizione di privilegio, a non venir messi in discussione.

Questo si traduce in determinate scelte culturali (quelle di cui parliamo in questo topic) e politiche (la criminalizzazione dei soli immigrati, diventati il nemico pubblico anche per moltissimi sinistroidi: di fatto, se le cose vanno male si è spinti ad attaccare chi sta peggio di te, è una banalità che si ripete sempre e comunque) ed economiche.

Il fatto che un intellettuale figlio dell'alta borghesia vengan colpito e criminalizzato non mette in discussione questo modello: vieni colpito se rappresenti una voce dal coro (specie se con un certo seguito), non solo perchè provieni da un certo strato sociale. Anzi, gli operai che appoggiano queste scelte sono tantissimi e sono ben accetti dal sistema politico. Ovviamente, saranno loro a pagare le conseguenze della crisi, ma è meglio non dirlo troppo ad alta voce.

Spero di essermi spiegato: non si tratta di "colpiamo i poveracci e difendiamo tutti i ricchi", ma di "utilizziamo qualunque strumento sia funzionale a conservare il nostro potere, oggi che viene messo in discussione".
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#14 La Fata

    mainstream Star

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Inviato 17 giugno 2008 - 17:06

il pacchetto di sicurezza è un regime di polizia.
mi diceva un'amica di torino che i carabinieri hanno fermato un autobus e chiesto a tutti gli stranieri il permesso di soggiorno. ovviamente nessuno se l'era portato dietro e li hanno portati in caserma (avevano la carta di identità italiana), l'unico che si è salvato era uno che ha minacciato di chiamare il suo avvocato, quindi l'hanno lasciato. questa è la gestapo, il kgb!

in quale città è successo?
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#15 Guest_soul crew_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 17:30


il pacchetto di sicurezza è un regime di polizia.
mi diceva un'amica di torino che i carabinieri hanno fermato un autobus e chiesto a tutti gli stranieri il permesso di soggiorno. ovviamente nessuno se l'era portato dietro e li hanno portati in caserma (avevano la carta di identità italiana), l'unico che si è salvato era uno che ha minacciato di chiamare il suo avvocato, quindi l'hanno lasciato. questa è la gestapo, il kgb!

in quale città è successo?

torino, avevo postato gli articoli nel topic sull' immigrazione
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#16 bosforo

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Inviato 17 giugno 2008 - 19:26

esatto, a Torino, con la gente italiana che applaudiva (quelli nell'autobus e sui terrazzi delle case a fianco)  ::)

pare sia successo anche a roma un fatto simile ma non ne ho la certezza
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#17 Guest_Number 5_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 21:30



il pacchetto di sicurezza è un regime di polizia.
mi diceva un'amica di torino che i carabinieri hanno fermato un autobus e chiesto a tutti gli stranieri il permesso di soggiorno. ovviamente nessuno se l'era portato dietro e li hanno portati in caserma (avevano la carta di identità italiana), l'unico che si è salvato era uno che ha minacciato di chiamare il suo avvocato, quindi l'hanno lasciato. questa è la gestapo, il kgb!

in quale città è successo?

torino, avevo postato gli articoli nel topic sull' immigrazione

Comunque a Parigi i controli sugli autobus li fanno in OTTO. Quattro controllori e quattro poliziotti. Sei salgono (due per porta) e due (un poliziotto e un controllore) restano a terra. Quelil sopra chiedono il biglietto A TUTTI, e chi non lo ha viene scortato a terra e identificato sul posto, in caso di mancanza di documenti viene immediatamente portato via. Ho assistito personalmente. Un'azione di precisione militare impressionante, svolta in cinque minuti netti.
In ogni caso qualunque immigrato regolare il permesso di soggiorno se lo porta sempre dietro. SEMPRE. Almeno in fotocopia. Nel non portarselo dietro di ovvio non c'è proprio nulla. Se non lo fa vuol dire che i guai se li cerca. Ve lo dico perché queste cose le vivo in prima persona.
Adesso poi i permessi di soggiorno sono dei tesserini con chip, quindi stanno nel portafogli e ti spiegano CHIARAMENTE alla consegna che lo devi portare SEMPRE dietro con te OVUNQUE. Se non l'hai dietro non è per distrazione o per difficoltà a portarlo dietro, è che non ce l'hai. Salvo prova contraria, ovviamente. La retorica pro-immigrati è indigeribile quasi quanto quella anti-immigrati. Potete fregare qualcun'altro ma a me non potete fregarmi, io ci sto dentro...

Poi siamo d'accordo che il pacchetto sicurezza è roba da regime di polizia, quello contro il quale urlavano sempre quelli del centrodestra. Non per nulla l'esercito nell estrade non l'hanno inserito nel decreto, o nel progetto di legge, ma in emendamento al progetto di legge. Così da farlo sfuggire a tutti i vagli preliminari del Presidente della Repubblica o di costituzionalità. Mica sono nati ieri questi fascisti.
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#18 Guest_soul crew_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 21:34




il pacchetto di sicurezza è un regime di polizia.
mi diceva un'amica di torino che i carabinieri hanno fermato un autobus e chiesto a tutti gli stranieri il permesso di soggiorno. ovviamente nessuno se l'era portato dietro e li hanno portati in caserma (avevano la carta di identità italiana), l'unico che si è salvato era uno che ha minacciato di chiamare il suo avvocato, quindi l'hanno lasciato. questa è la gestapo, il kgb!

in quale città è successo?

torino, avevo postato gli articoli nel topic sull' immigrazione

Comunque a Parigi i controli sugli autobus li fanno in OTTO. Quattro controllori e quattro poliziotti. Sei salgono (due per porta) e due (un poliziotto e un controllore) restano a terra. Quelil sopra chiedono il biglietto A TUTTI, e chi non lo ha viene scortato a terra e identificato sul posto, in caso di mancanza di documenti viene immediatamente portato via. Ho assistito personalmente. Un'azione di precisione militare impressionante, svolta in cinque minuti netti.
In ogni caso qualunque immigrato regolare il permesso di soggiorno se lo porta sempre dietro. SEMPRE. Almeno in fotocopia. Se non lo fa vuol dire che i guai se li cerca. Ve lo dico perché queste cose le vivo in prima persona.

number lo so benissimo che almeno la copia uno se la deve sempr portare dietro. (a parte che con la copia i poliziotti ci si possono pulire il culo e spedirti in caserma lo stesso)
però le cose c' è modo e modo di farle, stando alle testimonianze a torino i poliziotti minacciavano le persone tra gl applausi e l' incitamento della folla. diciamo che non è il modo migliore di controllare e che più che un controllo è un' esposizione muscolare di autorità via
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#19 Guest_Number 5_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 21:46

Si ma non fate un buon servizio alla questione immigrazione neanche dicendo che "ovviamente" nessuno se lo porta dietro. Ci vuole onestà intellettuale di dire che chi non se lo porta dietro, o non ce l'ha o tanto furbo non è.
Poi figurati... Se mia moglie aspetta l'autobus alla fermata vestita in pantaloni, camicia e maglia di lana, sente le donnine che commentano su "queste prostitute ormai sono in giro anche di giorno"... Ne avrei da raccontare di cose sulla cosiddetta "gente", altro che applausi.
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#20 Guest_soul crew_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 21:49

Si ma non fate un buon servizio alla questione immigrazione neanche dicendo che "ovviamente" nessuno se lo porta dietro. Ci vuole onestà intellettuale di dire che chi non se lo porta dietro, o non ce l'ha o tanto furbo non è.

la paura di perderlo è una brutta cosa, evidentemente.
comunque mai detto che sia ovvio che non se lo portino dietro. anche perchè in caso di controllo, pure un cittadino italiano se non ha i documenti viene portato dentro per accertarne l' identità.
però c' è modo e modo, in questi giorni li vedo anche a firenze, sembrano più squadracce che pattuglie.
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#21 Guest_Number 5_*

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Inviato 17 giugno 2008 - 21:54

Uhmmm... Verificherò di persona, comunque non stento a crederlo.
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#22 Misia M.

    Roadie

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Inviato 17 giugno 2008 - 22:15

pure un cittadino italiano se non ha i documenti viene portato dentro per accertarne l' identità


Insomma, sarà solo un episodio ma io senza documenti ho pure denunciato un buttafuori dei Magazzini Generali (un locale Milanese). E diverse volte dei miei amici son stati trovati senza documenti e comunque lasciati andare.

In un senso o nell'altro, noto che é sempre facile dimenticare che un poliziotto é comunque un uomo.
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#23 Marguati

    opinion maker

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Inviato 17 giugno 2008 - 23:44

In un senso o nell'altro, noto che é sempre facile dimenticare che un poliziotto é comunque un uomo.

Secondo me un uomo con una divisa è un po' diverso. Sono stati fatti molti studi sulla spersonalizzazione indotta dalla vita militare e dalle divise, anche in rapporto al comportamento dei soldati tedeschi nei campi di concentramento, che in condizioni naturali probabilmente non avrebbero agito così. Questo è un esempio estremo ovviamente, ma è abbastanza per dire che una divisa introduce comunque una differenza non trascurabile.
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#24 astrodomini

    ...

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Inviato 18 giugno 2008 - 13:06

Io davvero non capisco dove stia il problema a portarsi un documento di riconoscimento nel portafoglio, in tasca, nel giubbino o dove cazzo ci pare. Io porto sempre con me tutti i documenti (patente, carta d'identità, tessera sanitaria/codice fiscale) e sono uno parecchio portato a perdere le cose. Basti il semplice e primario fatto che in caso di disgrazie voglio che i miei cari siano avvertiti in maniera tempestiva (oltre al fatto che quando non ti porti dietro le cose è matematico che ti serviranno).
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the music that forced the world into future


#25 Guest_soul crew_*

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Inviato 18 giugno 2008 - 14:05

pure un cittadino italiano se non ha i documenti viene portato dentro per accertarne l' identità


Insomma, sarà solo un episodio ma io senza documenti ho pure denunciato un buttafuori dei Magazzini Generali (un locale Milanese). E diverse volte dei miei amici son stati trovati senza documenti e comunque lasciati andare.

sì ma il buttafuori non è un pubblico ufficiale e se esige i documenti viola la legge.
il poliziotto se ti vuole identificare e tu non hai documenti, può portarti in centrale (ho scritto può, non deve)
su questo non ci piove.
poi se i modi ricordano le retate anti-ebrei della germania nazista e comprendono ingiurie e minacce, è un altro paio di maniche
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#26 Misia M.

    Roadie

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Inviato 18 giugno 2008 - 16:29

sì ma il buttafuori non è un pubblico ufficiale e se esige i documenti viola la legge.


Il buttafuori sì, ma se a seguito di un diverbio / collutazione chiami una volante, questa arriva e l'agente - vedendo che ci sono gli estremi - si mette a compilare il verbale che poi dovrai consegnare per sporgere denuncia, allora credo che in quel frangente i documenti siano richiesti. Infatti al buttafuori in questione li ha chiesti, mentre con me - sentendo che il tizio continuava ad insultarmi ed invitandomi, in maniera che più informale e esplicita non si può, a pelargli una cospicua somma in Tribunale - si é fidato sulla parola. Poi certo, questo é un caso di agente parecchio conciliante, ma - sarà che la diplomazìa non mi é mai mancata - di casi come questo ne ho visti parecchi. Così come, certo, ho visto anche parecchi altri strappi alla regola ma in senso opposto.

Questo per dire che sì, esiste la spersonalizzazione da divisa di cui parla Marguati e sì, ovviamente esiste anche ciò che un agente in una data circostanza deve fare. Ma almeno secondo me, sono entrambi fattori (più il primo che il secondo, ma comunque entrambi) abbastanza sopravvalutati. Personalmente, ho quasi sempre avuto a che fare con persone che - in un senso o nell'altro - hanno agito secondo coscienza.

Ragion per cui l'argomentazione del "fanno ciò che devono fare" l'accetto solo fino a un certo punto.

il poliziotto se ti vuole identificare e tu non hai documenti, può portarti in centrale (ho scritto può, non deve)


L'hai detto: se ti vuole.
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