CHRIS ISAAK
#1 Guest_spoon81_*
Inviato 06 giugno 2008 - 12:01
Silvertone (1985) e Chris Isaak (1987), secondo me più che dignitosi.
La cosa che più mi piace di questo "elvis dei poveri" (), almeno nei suoi lavori pre wicked game (1989), è il suo fondere le influenze pop alla Orbison con un pizzico di surf californiano alla Ventures (percepibile in alcune parti di chitarra) e con delle nenie che richiamano atmosfere cupe da western. Si coglie a tratti anche un po di quel tocco blueseggiante che secondo me non guasta.
Per quanto riguarda le tematiche trattate...da quel poco che ho letto mi sembrano abbastanza a sfondo sessuale..però non so essere più specifico
riassumendo: è come se un Elvis paranoico ed in preda a varie fantasie sessuali, si fosse messo a cazzeggiare su quella striscia di costa si trova al confine tra la California e il Messico.
Ditemi la vostra hola
#2 Guest_Silvano_*
Inviato 06 giugno 2008 - 13:21
#3
Inviato 06 giugno 2008 - 18:51
Ohé, che "Elvis dei poveri"... qui si sta parlando di uno dei miei artisti preferiti!
Silvertone e Chris Isaak sono molto più che dignitosi, ma due belle ipotesi di rock'n'roll anni '80. Un mood cupo e affascinante che non scade mai nel dark.
Heart Shaped World (1989) contiene tra le tante delizie alcune delle più belle ballate del decennio: "Wicked Games", "Blue Spanish Sky", "Wrong To Love You", "Nothing's Changed"...
San Francisco Day (1992) è più leggero e pop ma riconferma la grande vena melodica e la classe.
Forever Blue (1995) un altro gioiello di malinconia e suadenza, il suo piccolo capolavoro del decennio.
Il resto della carriera è più sottotono, tra eleganti esercizi di stile (Baja Session 1996) tentativi anche riusciti di rinnovare il proprio sound (Speak Of The Devil 1998), scivolate nel patinato (Always Got Tonight 2002 - ma c'è "Life Will Go On" che è una delizia).Oggi sembra aver accantonato la carriera musicale in favore del suo stralunato telefilm "Chis Isaak Show"
Particolare non trascurabile, "funziona" alla grande con le donne (ameno quelle che frequento io).
#4 Guest_Silvano_*
Inviato 06 giugno 2008 - 18:53
Un mood cupo e affascinante che non
scademai nel dark.
Perché dovrebbe "scadere" nel dark?
#5
Inviato 06 giugno 2008 - 19:24
L'unica che però m'è rimasta in testa è la famosa "Wicked game".
Non ho mai approfondito ascoltando un disco per intero.
#6 Guest_spoon81_*
Inviato 06 giugno 2008 - 20:04
che la sua musica abbia un certo effetto con l'altro sesso, sono d'accordissimo...assieme a marvin gaye è uno dei più sensuali...
p.s. ovviamente elvis dei poveri è detto in senso positivo
#7
Inviato 06 giugno 2008 - 20:12
Un mood cupo e affascinante che nonscademai nel dark.
Perché dovrebbe "scadere" nel dark?
Nel senso che Isaak nel dark sarebbe scaduto di certo.
Non è certo il suo genere, anche se in quei dischi non è certo un allegrone.
Nessun pregiudizio verso il genere.
non sapevo avesse fatto un telefilm mi incuriosisce....? di che parla? ma soprattutto lui che parte interpreta?
E' una specie di stramplata situation comedy ambientata nel suo club, dove lui e il suo gruppo interpretano se stessi. E' molto simpatica, lui si prende parecchio in giro (c'è il tormentone di lui che crede di esser famoso ma spesso non lo riconscono) e ci sono dei tocchi stralunati e stranianti. Più dalle parti di "Friends" (in cui ha recitato) che non cagate tipo "Osbourne Family".
#8 Guest_spoon81_*
Inviato 06 giugno 2008 - 20:46
sembra interessante...ho appena letto su wikipedia che si è anche prestato a piccolissime apparizioni in film come Piccolo Buddha di Bertolucci o Il silenzio degli innocenti, e nel telefilm Merlose Place interpretando se stesso.
Da quello che ho capito con la musica ha momentaneamente chiuso
#9 Guest_spoon81_*
Inviato 07 giugno 2008 - 19:14
per chi fosse interessato ecco il video http://www.youtube.c...?v=SbPEyxL4Uy8
più un'altra chicca sempre dal disco dell'87
http://www.youtube.c...h?v=2KbT2HvffjI
#10
Inviato 07 giugno 2008 - 23:55
Il telefilm è come la sua vita: c'è lui che suona, c'è la sua manager, poi varie storie...non sapevo avesse fatto un telefilm mi incuriosisce.... di che parla? ma soprattutto lui che parte interpreta?
che la sua musica abbia un certo effetto con l'altro sesso, sono d'accordissimo...assieme a marvin gaye è uno dei più sensuali...
p.s. ovviamente elvis dei poveri è detto in senso positivo
C'era il suo tastierista che è un idolo
Però non so quali siano gli attori e quali i veri personaggi reali...
Cmq si chiama "Chris Isaak show".
#11
Inviato 08 giugno 2008 - 09:55
baby did a bad bad thing!
#12 Guest_spoon81_*
#13
Inviato 09 febbraio 2011 - 18:42
Quello di "Wicked Game". Quello che si spupazzava Helena Christensen sulla spiaggia nel video della canzone medesima. Ma anche quello che è molto più di quello. Cioè uno dei più sottovalutati autori americani degli ultimi 25 anni, mano stregata per le atmosfere e voce d'uranio arricchito anni 50. Personaggio in fondo solitario, pacato e tranquillo, lontano dai riflettori, nonostante la parallela carriera come attore e personaggio televisivo.
Christopher Joseph Isaak nasce nel '56 a Stockton, regno del surf, da babbo operaio e mamma cameriera originaria della Liguria. Ex pugile, carriera che gli ha regalato il familiare naso a scarpetta, ovviamente appassionato di surf, passatempo che celebra in quasi tutti i suoi dischi, amico di registi come David Lynch e Jonathan Demme, grande amante del sonno: ai tempi della suo primo e ultimo concerto italiano, nei primi anni 90, intervistato da Videomusic confessava di dormire più di dodici ore al giorno.
L'immaginario da cui nasce musicalmente Chris Isaak è da tipico e bravo ragazzo americano, fatto essenzialmente di poster di Elvis, film di Dean Martin, 45 giri di Roy Orbison, concerti di Bo Diddley. Uno scenario di cui ha spesso fotografato ed evocato gli aspetti più malinconici e solitari. I suoi testi traboccano di frasi come "I still love you", "I miss you", "She's gone" e tutto il consueto rosario da motel dei Cuori Spezzati, ma mai come nel suo caso vale quel che diceva Eco a proposito di Casablanca: "un cliché ci fa sorridere, cento ci commuovono". E' recitando un tale mantra di luoghi comuni da canzonetta che Isaak a volte si è spinto fino a quei paesi d'ottobre dove la nostalgia diventa inquietudine cosmica.
Gli anni 80
1985 SILVERTONE *****
Nello stesso periodo in cui Nick Cave andava a disseppellire il cadaverino del gemello morto di Elvis, il più igienico e beneducato Chris Isaak si limitava ad evocare il fantasma del Re in questo disco di rock'n'roll sospeso e stregato, in cui da vita ad una uggiosa Zona del Crepuscolo dove regnano nostalgia e solitudine. Per capire l'aria che si respira bastano i titoli di alcune canzoni: Voodoo, The Lonely Ones, Unhappiness, Tears e soprattutto il manifesto programmatico Funeral In The Rain. La tristezza generale è corretta solo da un paio di pezzi surf. Esordio praticamente perfetto, in cui impressiona la capacità di Isaak di creare atmosfere di enorme suggestione, in canzoni che durano tutte intorno ai tre minuti.
Silvertone è anche il nome del gruppo dei musicisti di Isaak, amiconi di sempre, ancora oggi tutti al suo fianco. Tutti tranne il prezioso chitarrista James Calvin Wilsey, della parrocchia di San Hank "Shadows" Marvin, che con il suo stile tagliente segnerà a fondo il sound dei primi album di Isaak.
1987 CHRIS ISAAK *****
Ancora più ossessivo del precedente nel descrivere un mondo di cuori spezzati, letti sfatti e stanze d'albergo solitarie. E' il suo album più chitarristico, ferroso e spedito, con qualche leggera spezia psichedelica. Una corsa a fari spenti nella notte tra rock'n'roll notturni e ballate trasognate. Si tira il fiato musicalmente - ma non noi testi - solo nei consueti omaggi alle sonorità surf. Unica luce nella notte la finestrella pop di "This Love Will Last", uno dei gioielli più nascosti del canzoniere di Isaak. In un album che sconta solo un lieve calo di tensione verso la fine, memorabile il trittico di canzoni che apre il disco, tra cui una cover degli Yardbirds, "Heart Full Of Soul", di cui Isaak si appropria talmente da farla sembrare un brano suo, stilisticamente indistinguibile dagli altri.
1989 HEART SHAPED WORLD *****
L'album di "Wicked Game", la canzone che marchierà a fuoco la sua carriera.
Album più vario dei due precedenti. Gli intrecci incantati della santa chitarra di Wilsey uniscono sotto un'unica magica atmosfera le varie anime di Isaak che cantano separate in casa, dividendosi tra pezzi di schiumoso surf rock, blues intrisi di sensualità sudaticcia (chiude l'album un' irresistibile ed ironica suite voodoo) e ballate morbose. La specialità della casa sono ovviamente queste ultime, che qui vanno a comporre una scala reale da brividi: l'atmosfera da camionisti suicidi di "Kings Of Highway", l'ipnotica depressione di "Nothing's Changed", il fatalismo blueseggiante di "Wrong To Love You", il naufragio (tim)buckleyano di "Blue Spanish Sky" e ovviamente "Wicked Game": unica, onirica, avvolgente, un classico, una canzone di quelle che capitano una volta su un milione.
1991 WICKED GAME Raccolta***
E' solo quando David Lynch inserisce la versione strumentale di "Wicked Game" nella colonna sonora di "Cuore selvaggio" che le radio notano la canzone. Il resto lo fa poi il celeberrimo video, girato dal fotografo Herb Ritts con l'allora super top model Helena Christensen, fonte inesauribile di pippe per un'intera generazione di maschietti. Per Isaak è la fama, certificata da questa raccolta, il cui unico inedito è il suddetto brano strumentale e che logicamente diventerà il suo disco più venduto in assoluto. Come biglietto da visita del cantante funziona ancora bene.
Gli anni 90
1993 SAN FRANCISCO DAYS ****
Per il suo primo album da famoso Isaak cambia un po' le carte in tavola, ammorbidendo il sound e stemperando la sua focosa tristezza in tiepida malinconia. L'album è un omaggio alla San Francisco pop (non lisergica) degli anni 60. Fin dalla grafica volutamente cheap, l'album si finge una raccolta di canzoni eterogenee, che a partire dal pop ad uncino della title-track passa in rassegna l'immaginario musicale della città, tra i soliti momenti surf-rock, ballate acustiche, jam bluseggianti, ritmi felpati, country pop, influenze latineggianti, atmosfere da exotica. Prende anche "Solitary Man" di Neil Diamond, gli strappa di dosso i lustrini da Las Vegas e la trasforma in una sentita ballata delle sue.
1995 FOREVER BLUE *****
James Calvin Wilsey esce dal gruppo. Rimasto senza chitarra solista, Isaak sforna il suo album più acustico e meno arrangiato, dove trova la giusta sintesi tra il clima più leggero del disco precedente e i tormenti dei primi album. A livello tematico un disco letteralmente ossessionato dalla solitudine, una specie di Spoon River degli amori finiti. Il disco si apre con la minaccia sorniona di "Baby Did A Bad Bad Thing" (che Kubrick inserirà in una scena di "Eyes Wide Shut") e si conclude con la serenità del suicida di "The End Of Everything", in mezzo undici canzoni di altissimo artigianato della canzone. Anche nei rari momenti in cui il ritmo si fa più vispo lo scenario è sempre quello desolato fatto di spiagge deserte, falò che si stanno spegnendo e specchi traditori nei corridoi.
1996 BAJA SESSIONS Cover e riletture ****
Entra in scena il nuovo chitarrista Hershel Yatoviz, più raffinato e meno graffiante del predecessore. La messa a punto del gruppo rinnovato è questa suggestiva raccolta acustica, che mescola vecchi pezzi in versioni più morbide e rilassate, eleganti cover d'annata (Dean Martin, Bing Crosby, Roy Orbison, country anni, tradizionali hawaiani) e solo tre timidi inediti. Disco affascinante, calmante, pigro, che celebra "un posto chiamata Baja - più cactus che persone" come lo descrive Isaak stesso in una nota.
1998 SPEAK OF THE DEVIL ***
Nel probabile tentativo di aggiornarsi e sfuggire ai proprio cliché, mette un po' da parte le atmosfere nostalgiche e d'altri tempi e tenta un approccio più moderno, pur lavorando al suo solito materiale fatto di vecchio rock'n'roll e ballate. Il riferimento principale sembra essere Tom Petty e il suo folk rock adult oriented, con qualcosina dei REM più lunari (la bellissima "Black Flowers"). E' il suo disco più contemporaneo, notturno e urbano, quello che in certo senso suona più "normale". Tarda un po' ad ingranare, si ingolfa in "Breaking Apart" (ballatona melassosa, la peggior cosa mai scritta da Isaak, eppure ce la propinerà ancora nel disco del 2009), ma dalla rovente tiltle-track in poi fila via tutto liscio.
Anni 00
Dal 2001 al 2004, con la consuete massicce dosi di autoironia, Isaak interpreta la parte di se stesso in una divertente e fortunata situation comedy per la tv via cavo, "The Chris Isaak Show" (passata anche da noi su Raidue, ovviamente a notte profonda). L'impegno rallenta ulteriormente il suo già rilassato passo discografico.
2001 ALWAYS GOT TONIGHT **
La patinata foto di copertina rispecchia il contenuto: pop piacione. Alla probabile ricerca di una mediazione tra il suono radiofonico del disco precedente e canzoni dallo stile più riconoscibile, ad Isaak salta fuori invece un disco senza carattere. La classe stavolta è più una questione di vuota eleganza che di fascino, e invece di lavorare sui cliché per una volta sembra rimanerne vittima. Soprattutto negli arrangiamenti, dove piega le sue tipiche sonorità ad una certa ottusità radiofonica. Sembra un disco delle Bangles, ma senza la loro contagiosa allegria. Il repertorio è gradevole quanto modesto. Si salvano il folk rock di "Courthouse" e il finto remix di "Notice To Ring", quest'ultima probabilmente la canzone più moderna mai incisa da Isaak. Non a caso alla fine l'unico momento memorabile dell'albo è quello più triste e sconsolato, quello più vicino ai primi album: la splendida "Life Will Go On".
2004 CHRISTMAS Album natalizio **
Garbata sciocchezza, tanto per essere preso ancora meno sul serio. Classici natalizi riletti in misurate versioni surf rock, ironiche e poco sdolcinate. Magari troppo poco ironiche o forse non abbastanza sdolcinate. Tra i quattro inediti firmati da Isaak, sempre a tema natalizio, brillano due gioielli come "Washington Square" e "Brightest Star", che surclassano i classici della tradizione e ritrovano quel caratteristico fascino di cui si sentiva la mancanza nell'album precedente.
2006 BEST OF CHRIS ISAAK Raccolta*
Raccolta incoerente e pasticciata, per nulla rappresentativa della carriera di Isaak. Se proprio si vuol puntare sua una raccolta, molto meglio ancora quella del '91. Due belle cover e un solo trascurabile inedito.
2009 MR. LUCKY ***
Dopo otto anni torna con un disco di inediti. Più che nel formato normalmente in commercio il disco trova la sua vera fisionomia nelle versione che aggiunge sei, per nulla trascurabili bonus track. E' infatti sulla lunga distanza delle venti canzoni che il disco diventa un esauriente affresco del mondo di Isaak nei suoi cinquant'anni. E in quel contesto pesano meno anche alcuni tempi morti: un paio di molesti duetti con le cinguettanti Trisha Yearwood e Michelle Branch. Forse l'ispirazione ha definitivamente lasciato posto al mestiere, ma Isaak ritrova una sicurezza che gli mancava dai tempi di "Forever Blue". Non ha mai ricordato tanto il vate Roy Orbison ed eserciti di autori più rinomati darebbero un rene per saper scrivere un trittico di canzoni micidiali come quello che apre l'album. Un disco di belle canzoni, niente di più, niente di meno.
2008 LIVE IN AUSTRALIA Live ***
2010 LIVE AT THE FILLMORE Live ****
Isaak è il tipico animale da palcoscenico, battuta pronta e voce sicura, anche se i terrificanti vestiti di scena che insiste ad indossare quando sale su un palco sono probabilmente una delle principali ragioni per cui è tenuto in così poca considerazione come artista. Per fortuna la musica si presenta meglio delle sue giacche. Dal vivo le canzoni suonano simili che su disco, solo più scarne ed energiche. Le copertine di questi due live complementari rappresentano bene i rispettivi contenuti: più lustro e luccicante il concerto australiano, più surfeggiante e compatto il (bel) concerto nel celebre auditorium di San Francisco. Poche hit (comunque "Wicked Game" c'è in entrambi) e molti pezzi di seconda fila riportati a nuova luce.
PS i collage con le foto di Stephen Shore non c'entrano niente, ma ci stavano bene.
#14
Inviato 09 febbraio 2011 - 19:24
#15
Inviato 09 febbraio 2011 - 20:06
L'unico Isaac che merita di essere ricordato è lui:
Ma per cortesia!!!
Tom merita di più! Grande lavoro per un'artista sovente dimenticato, oltre che adorato dalle donne di mezza età (per dire, mia madre stravedeva). Potrebbe pure essere ottima per una monografia, una foto-monografia, debitamente anche se virtualmente impolverata e ingiallita. Fine melodista l'ex pugile dallo sguardo nostalgico. Acquistai il long playing Heart Shaped World proprio nel 1989, spinto da una fantastica recensione apparsa su Mucchio Selvaggio: disco del mese insieme a Iron Man di Pete Townshend, incredibile! Sulle altre riviste lo conciarono invece per le feste, anche a casa sua prese qualche bel calcione. Poi, due anni dopo tutti appollaiati sotto la sua veranda ad aspettarne un cenno. Potenza di Wiked Game. L'album però lo acquistai anche perché c'avevo solo il piatto all'epoca e la copertina era fantastica. Confuso per via del ciuffo con Elvis The Pelvis è sempre stato un emulo di Orbison, meno noir e più country. Il mio preferito però rimane San Francisco Days, per "colpa" soprattutto di questo video http://www.youtube.c...h?v=7e8wjdugnNw, roba pesantemente romantica e pure super estiva
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#16
Inviato 09 febbraio 2011 - 22:18
the world was on fire
no one could save me but you
#17
Inviato 09 febbraio 2011 - 23:15
#18
Inviato 10 febbraio 2011 - 05:20
Ma per cortesia!!!
L'unico Isaac che merita di essere ricordato è lui:
Non l'hai riconosciuto e vuoi una foto senza occhiali ?
http://t3.gstatic.co...rC14_dVCPlh&t=1
#19
Inviato 10 febbraio 2011 - 07:35
#20
Inviato 10 febbraio 2011 - 07:55
tom, qual è alla fine il suo disco che ti piace di più?
#21
Inviato 10 febbraio 2011 - 08:43
tom, qual è alla fine il suo disco che ti piace di più?
Silvertone über alles, senza dubbio.
Tanto per dire...
Dancin'
Funeral in the Rain
The Lonely Ones
#22
Inviato 10 febbraio 2011 - 09:20
è quello di quel pezzo bellissimo, ultrapacchiano (aggettivo a cui do una valenza positiva, in casi estremi) che dice, con voce ultradecadente e romantica, "iiiiiiiiiii, want fall in love" che passavano anche in tv (io me lo ricordo lì), insomma abbastanza famoso?
scusate l'igno eh
#23
Inviato 10 febbraio 2011 - 09:25
#25
Inviato 10 febbraio 2011 - 09:38
Bel lavoro Tom, io l'ho seguito fino a San Francisco Days, poi si è ammosciato; i primi due lavori sono da miliarizzare, poco meno che perfetti; Funeral in the rain una della canzoni più belle e struggenti mai scritte; le atmosfere che evoca il nostro sono le stesse della scena Paisley rivedute e corrette dal quel mood fifties preso in prestito da American Graffiti virato Memphis, Tennesse; e una voce così prestigiosamente, inesorabilmente crooner puttaniere - Nick Cave se la sogna di notte.
Bravi, andate avanti così, mi piacete
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#26
Inviato 10 febbraio 2011 - 09:39
è assolutamente lui, vedo con piacere che neanche tu sei immune al suo fascino perverso.
ma quanti anni avevo? me la ricordo solo in tv, erano gli '80 o i tragici '90?
ha fatto altra roba del genere? io me lo son sempre immaginato più classico perchè lo associo ad ascoltatori/amiciDellaRealtà classici (come tom :-))
#27
Inviato 10 febbraio 2011 - 09:42
a modo suo è stato uno dei primi a sdoganare il country agli occhi degli indie
(perchè, se non ricordo male, la sua produzione è molto country, nashville e dintorni)
#28
Inviato 10 febbraio 2011 - 09:43
è assolutamente lui, vedo con piacere che neanche tu sei immune al suo fascino perverso.
ma quanti anni avevo? me la ricordo solo in tv, erano gli '80 o i tragici '90?
ha fatto altra roba del genere? io me lo son sempre immaginato più classico perchè lo associo ad ascoltatori/amiciDellaRealtà classici (come tom :-))
Beh, come riporta lassù tom, il pezzo sarebbe dell'89 ma divenne celebre dopo l'inclusione nella colonna sonora di Cuore Selvaggio di Lynch, quindi l'hai senz'alro sentito agli albori dei tragici '90. Io poi ero giovane sul serio quando passava Isaac. Appena avrò un po' di tempo (non prima del weekend) mi butto sui suoi primi album.
#29
Inviato 10 febbraio 2011 - 09:54
è assolutamente lui, vedo con piacere che neanche tu sei immune al suo fascino perverso.
ma quanti anni avevo? me la ricordo solo in tv, erano gli '80 o i tragici '90?
ha fatto altra roba del genere? io me lo son sempre immaginato più classico perchè lo associo ad ascoltatori/amiciDellaRealtà classici (come tom :-))
Beh, come riporta lassù tom, il pezzo sarebbe dell'89 ma divenne celebre dopo l'inclusione nella colonna sonora di Cuore Selvaggio di Lynch, quindi l'hai senz'alro sentito agli albori dei tragici '90.
a me pare ci fosse un video anche, al di là del film che è venuto dopo, no?
#30
Inviato 10 febbraio 2011 - 09:57
è assolutamente lui, vedo con piacere che neanche tu sei immune al suo fascino perverso.
ma quanti anni avevo? me la ricordo solo in tv, erano gli '80 o i tragici '90?
ha fatto altra roba del genere? io me lo son sempre immaginato più classico perchè lo associo ad ascoltatori/amiciDellaRealtà classici (come tom :-))
Beh, come riporta lassù tom, il pezzo sarebbe dell'89 ma divenne celebre dopo l'inclusione nella colonna sonora di Cuore Selvaggio di Lynch, quindi l'hai senz'alro sentito agli albori dei tragici '90.
a me pare ci fosse un video anche, al di là del film che è venuto dopo, no?
C'era eccome, e con tanto di spiagge californiane deserte e in bianco e nero e supergnocca d'osservanza. L'ho postato ieri notte su facebuk :-*
#31
Inviato 10 febbraio 2011 - 09:58
Lassi non so se la musica del nostro ti andrà giù tanto facilmente, ma i suoi dischi (specie i primi due) traboccano di quelle atmosfere morbose e un po' malate che dovrebbero piacerti un sacco; la scrittura e lo stile sembrano leggeri, ma ti danno una sensazione di malessere, quasi disagio, come la visione di una periferia abbandonata nel tramonto
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#32
Inviato 10 febbraio 2011 - 10:02
Scott Walker, in Tilt, è molto più estremo ma insomma, come attitudine pacchiana e esagerata, non siamo lontanissimi (è vero, è diverso pure il result)
il resto è simile? possiede la stessa tragicità trash da telenovela?
#33
Inviato 10 febbraio 2011 - 10:15
http://www.ondarock....95579#msg795579
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#34
Inviato 10 febbraio 2011 - 10:22
il resto è simile? possiede la stessa tragicità trash da telenovela?
Uhm, non così tanto. Perlomeno non così "trash" (l'hai tirata un po' per i capelli, ma ci sta); sulla tragicità...si, come ho scritto sopra, c'è un senso di...incombenza piuttosto marcato. Atmosfere tipiche di un'America desolata e tutt'altro che terra promessa, come rivisitata - magistralmente - dai Coen, per dire.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#35
Inviato 10 febbraio 2011 - 10:24
Bel lavoro Tom, io l'ho seguito fino a San Francisco Days, poi si è ammosciato
Non dire così, almeno il successivo "Forever Blue" è ancora bello potente.
Disco che funziona alla grande con le donne, tra l'altro... beh, forse dovrei dire "funzionava", che son passati sedici anni, sia dal disco che dal mio provarci con le donne... cazzo.
ha fatto altra roba del genere? io me lo son sempre immaginato più classico perchè lo associo ad ascoltatori/amiciDellaRealtà classici (come tom :-))
I primi due suonano così: Blue Hotel
Il terzo, che contiene "Wicked Game", è già un attimo più AmiciDellaRealtà, se ho capito cosa intendi. Anche se è quello che contiene più (consapevoli) pacchianate. Comunque è un artista malinconico ossessivo, ma mai estremo.
a modo suo è stato uno dei primi a sdoganare il country agli occhi degli indie
(perchè, se non ricordo male, la sua produzione è molto country, nashville e dintorni)
Oddio, un po' di country qui e là c'è, ma non direi proprio che possa essere inquadrato nel genere. Men che mai nella variante classica alla Nashville.
#36
Inviato 10 febbraio 2011 - 10:25
Io ho solo la succitata raccolta e spesso me la ascolto volentieri (soprattutto Blue Spanish Eye e Funeral in the Rain). Ma adesso mi è venuta volgia di investigare i primi dischi...
#37
Inviato 10 febbraio 2011 - 10:27
non così "trash" (l'hai tirata un po' per i capelli, ma ci sta);
ripeto, ha una valenza positiva eh, è c'è molta enfasi, passione estrema e volutamente esagerata, in questo senso trash; poi ad alcuni questo termine da fastidio, e lo so
#38
Inviato 10 febbraio 2011 - 10:31
a modo suo è stato uno dei primi a sdoganare il country agli occhi degli indie
(perchè, se non ricordo male, la sua produzione è molto country, nashville e dintorni)
Oddio, un po' di country qui e là c'è, ma non direi proprio che possa essere inquadrato nel genere. Men che mai nella variante classica alla Nashville.
forse faccio confusione con quell'altro alto alto e col ciuffo
quello che era sposato con julia roberts(?)
#39
Inviato 10 febbraio 2011 - 10:41
a modo suo è stato uno dei primi a sdoganare il country agli occhi degli indie
(perchè, se non ricordo male, la sua produzione è molto country, nashville e dintorni)
Oddio, un po' di country qui e là c'è, ma non direi proprio che possa essere inquadrato nel genere. Men che mai nella variante classica alla Nashville.
forse faccio confusione con quell'altro alto alto e col ciuffo
quello che era sposato con julia roberts(?)
Lyle Lovett
#40
Inviato 10 febbraio 2011 - 10:42
julia roberts
azz sempre più trash
#41
Inviato 10 febbraio 2011 - 10:55
a me non dà fastidio, il sottobosco del cantautorato americano riflette l'america, che è trash/truzzo oriented di default, ma genuinamente, non come da noi
non così "trash" (l'hai tirata un po' per i capelli, ma ci sta);
ripeto, ha una valenza positiva eh, è c'è molta enfasi, passione estrema e volutamente esagerata, in questo senso trash; poi ad alcuni questo termine da fastidio, e lo so
Lyle Lovett
Un genio.Punto.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#42
Inviato 10 febbraio 2011 - 11:28
La chitarra di Wicked Game così paurosamente onirica ci stà lentamente portando nell'altro mondo, ma in questo mondo è da ricordare come una delle migliori di sempre per semplicità ed espressività.
Primi 3 album da avere se siete veri uomini (o donne) , insomma veri.
Deliziatevi con questo live in studio
http://www.youtube.c...h?v=QcTUNkyE8TQ
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#43
Inviato 10 febbraio 2011 - 12:27
IdoloHa recitato anche in "Piccolo Buddha" di Bertolucci, l'ho visto qualche giorno fa.
La chitarra di Wicked Game così paurosamente onirica ci stà lentamente portando nell'altro mondo, ma in questo mondo è da ricordare come una delle migliori di sempre per semplicità ed espressività.
Primi 3 album da avere se siete veri uomini (o donne) , insomma veri.
Deliziatevi con questo live in studio
http://www.youtube.c...h?v=QcTUNkyE8TQ
Elvis con le infradito e una surfboard sulla cadillac
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#44
Inviato 12 agosto 2011 - 16:59
1. Another Idea (C. Isaak)
canzone del disco d'esordio nella versione americana e (misteriosamente) assente in quella europea: un piccolo capolavoro come tutto ciò che riguarda quell'album
2. Suspicion Of Love (C. Isaak)
altro gioiellone, proveniente dalla colonna sonora di "Una vedova allegra ma non troppo"
3. Shake Little Sister (C. Isaak)
briosa b-side dei tempi di "San Francisco Day"
4. Dark Moon (N. Miller)
trasognata cover dalla colonna sonora di "Un mondo perfetto", come le successive e' un country sonnolento e fascinoso
5. The Little White Cloud That Cried (J. Ray)
sempre dal film di Eastwood un'altra soffusa cover del melodrammatico Johnnie Ray
6. Blue Moon (R. Rodgers/L. Hart)
il classicone da un tributo ad Elvis
7. Eyes Of Texas (Traditional)
altro tradizionale country, una b-side di metà anni 90
8. I'm So Lonesome I Could Cry (H. Williams)
la cover di sua maestà di tutti ragazzi-mucca canterini, Hank Williams, viene dalla colonna sonora di un misconosciuto filmetto: "Mr. Wrong"
9. So Lovely Is The Night (C. Isaak)
altra b-side metà anni 90, che sembra pure lei una cover di qualche traditional esotico invece è tutta sua.
10. Baby Did A Bad Bad Thing [Remix] (C. Isaak)
remix ancora più torbido e sensualone dell'originale
11. Fast N'Slow (C. Isaak)
felpata B-side di gran scuola isaakiana
12. Everyone Gets Down (C. Isaak)
idem come sopra questa, più rockenrolleggiante
13. Winter Waves (C. Isaak)
splendida e spiaggiosa, da un albo benifico dedicato all'oceano
14. It Wouldn't Be The Same Without You (H.Williams)
altra canzone di Hank Williams, ma cantata per un altro tributo ad Elvis
15. Besame mucho (Consuelo Velázquez)
versione strappacuore di uno dei massimi classici strappacuore, dalla colonna sonora di "Mona Lisa Smile"
#45
Inviato 23 novembre 2011 - 14:57
2011 Beyond the Sun
Dopo l'album natalizio e la doppia uscita live quale perla mancava alla discografia di Isaak? Ma il disco di cover ovviamente. Per il disco con gli arrangiamenti orchestrali bisognerà attendere il prossimo giro, magari.
Isaak aveva già fatto qualcosa del genere giusto 15 anni fa con il suadente "Baja Session", ma quello era stato un raffinato esercizio in punta di chitarra con cui, mescolandoli a pezzi suoi, aveva portato alcuni classici nel suo mondo trasognato, fatto di ballate spiaggiose e malinconiche. Quella di prendere pezzi altrui e farli sembrare suoi è sempre stata una specialità di casa Isaak d'altra parte, come testimoniano le splendide riletture di "Heart Full Of Soul" degli Yardbirds e "Solitary Man" di Neil Diamond sui primi dischi, o le molte cover sparse in singoli e colonne sonore di cui parlo giusto qua sopra.
Ecco, il problema di questo Beyond The Sun è che Isaak non porta questi 28(!) classici nel suo mondo, ma è lui che si fa risucchiare nel loro. Come Marty McFly in "Ritorno al futuro", ma senza l'assolo di chitarra anacronistico e assatanato... purtroppo. Probabile che da sempre sognasse di andare ai mitologici Sun Studios di Memphis per omaggiare con dedizione e scrupolo filologico i suoi idoli. Ma come capita spesso i sogni interessano chi li fa e annoiano gli altri. Perché sì, un po' di sbadigli questo disco li procura. Anche perché in più di un momento non si capisce che senso abbia ascoltare Isaak che imita alla perfezione Elvis (persino il mandolino su "It's Now or Never"), Cash, Orbison, Jerry Lee Lewis e tutto il gotha dei santi del r'n'r delle origini, invece di ascoltare direttamente gli originali.
Poi un brutto disco non lo è di sicuro. Sono pur sempre belle canzoni, un perfetto bignami di rockabilly anni 50 (con qualche rara puntatina nei 60), suonato e cantato da dio. E d'altra parte una buona parte di questi "classici" non sono neanche così noti ai non super-esperti, per cui ad uno come me molte di queste canzoni suonano come novità. Non è detto che ascoltato in macchina a tutto volume, alla prima tirata da Piumazzo a Sant'anna Pelago che mi capiterà di fare, non acquisti un suo senso.
#46
Inviato 06 gennaio 2015 - 20:03
Gli anni 80 giusti.
#47
Inviato 06 gennaio 2015 - 20:07
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#48
Inviato 06 gennaio 2015 - 20:24
Vale come indulgenza speciale per la remissione del peccato dell'eventuale ascolto degli anni 80 sbagliati.
#49
Inviato 18 marzo 2016 - 16:17
2015 First Comes The Night
E' uscito cinque mesi fa e io me ne sono accorto tre mesi dopo.
Primo disco di inediti di questo decennio, uscito a 7 anni dal precedente e a 15 da quello prima ancora. Alle soglie dei sessant'anni Isaak ha realizzato il disco chiamiamolo pure della maturità, sicuramente la sua miglior uscita post 2000.
Ormai i celebri e sognanti falsetti hanno lasciato il posto a virili e turgidi acuti, e Isaak non è più da un pezzo quel mix micidiale di Elvis e Orbison passati via Jim Morrison dei suoi irripetibili anni 80, e neanche il cantautore indolente e soffuso affogato nella malinconia dei 90. E' un tranquillo rockettaro cultore della canzone ben fatta. Dice di non voler più scrivere canzoni come "Wicked Game" e che la canzone che più lo rappresenta in questo momento è una disadorna e minimale ballata country come "The Way Things Really Are". In effetti, per quanto non mi sia granché piaciuto, il disco di cover di cinque anni fa gli ha fatto bene, riportandolo ad un'attitudine più asciutta, levando quella patina piaciona e radiofonica che smorzava i due albm precedenti.
In una bella intervista sul Buscadero di febbraio Isaak dice di comporre e suonare ogni giorno, ma che ormai i soldi intorno alla musica sono talmente pochi che anche un quasi famoso come lui fa fatica ad andare in studio a registrare. Sopratutto considerando che uno come lui in studio ci passa la vita a registrate e poi a elaborare e stratificare i suoni.
Questa impossibilità di incidere quanto e quando vorrebbe si avverte nell'eterogeneità del materiale. Ci sono almeno le atmosfere di tre o quattro potenziali dischi dentro "First Comes The Night": c'è l'Isaak classico capace di sfoderare ancora due o tre ballate che non avrebbero sfigurato nei dischi antichi, ci sono atmosfere da honky-tonk e omaggi calligrafici al rock'n'roll delle origini, il solito pop d'altri tempi levigato con grande perizia artigianale. Il meglio sono forse i pezzi un po' più obliqui: l'incalzante "Insect", il manifesto gospel "Down In Flames", la quasi balcanica "Baby What You Want Me To Do", tra Willy DeVille e Cohen. Il tutto mescolato e uniformato da una vena vagamente country. Il disco d'altra parte è stato in gran parte registrato a Nashville.
Non sono più neanche tempi di video sulla spiaggia con super-top model mezze nude, naturalmente...
#50
Inviato 19 marzo 2016 - 11:38
Whao, c'è il topic su Chris Isaak...
Andrò a recuperare quest'ultimo disco, anch'io non sapevo dell'esistenza...
PS: Tom, ma quello nella cover è proprio lui al giorno d'oggi? Perchè se si corro a suicidarmi...
0 utente(i) stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi