Poi,tornando ad altri argomenti,ho visto ieri alcuni servizi del Tg,....
Stando al numero di episdi citati....
"Era un rumeno"
"Extracomunitario"
"di colore"
quando non si sentono queste conclusioni si tratta di criminali italiani. che per, fanno meno notizia quindi si sentono poco in tg
E' una cosa vergognosa. Uno dei peggiori atteggiamenti del già pessimo giornalismo italiano. Sarebbe incredibile in qualsiasi altro paese civile, ammesso che l'Italia possa ancora considerarsi un paese civile e non ormai, mera "periferia del mondo".
Ricordo che in Francia da circa dieci anni è espressamente vietato per legge citare la nazionalità dei guidatori coinvolti in incidenti stradali. Uan misura di una tale elementarità che qui sarebbe considerata dai dementi leghisti "razzista all'incontrario" o peggio una "violazione del diritto all'informazione" perché "la gente ha il diritto di sapere"
Intanto dalle pieghe del delirante emendamento Leghista al "Decreto sicurezza", già noto per prevedere il famigerato, inumano, "permesso di soggiorno a punti" (su cui è inutile ogni commento tanto è fuori dalla Costituzione, come da qualsiasi convenzione internazionale in materia di diritti umani) e l'obbligo per chi cura un'irregolare di seganlarlo alle autorità di polizia per l'espulsione (qui addirittura si rinnega lo stesso progresso dell'umanità negli ultimi mille anni), insomma da questo ammasso di carta igienica già imbrattata di merda in partenza, emerge un'altra perla degna della Germania Nazista, una puttanata di livello cosmico da far impallidire le peggiori pensate dei peggiori leghisti mai espresse, che lascia immaginare cosa succederebbe se a questo deficienti fosse consentito di governare senza i freni di alleati e di limiti costituzionali e internazionali (per dire, immaginatevi la Lega al posto del Partito Nazionalsocialista negli anni '30):
Dalla Lega la tassa sull'immigrato
200 euro per permesso di soggiorno
ROMA - Dopo il permesso di soggiorno a punti arriva la tassa sull'immigrato. Ogni straniero dovrà infatti versare 200 euro per chiedere il rilascio e il rinnovo del permesso o avviare la pratica di cittadinanza. La tassa va ad aggiungersi ai 70 euro di costi fissi già sborsati dai lavoratori extracomunitari. Il nuovo balzello è contenuto in due emendamenti leghisti al disegno di legge sulla sicurezza e servirà a finanziare un "fondo per la prevenzione dei flussi migratori" istituito presso la Farnesina.
Non si ferma dunque l'offensiva del gruppo del Carroccio al Senato: prima il permesso a punti per punire gli immigrati che commettono infrazioni, poi la regolarizzazione delle ronde cittadine, quindi l'obbligo di referendum prima della costruzione di una moschea. Ora, il giro di vite sull'immigrazione si arricchisce di un nuovo tassello. Basta leggere due degli emendamenti presentati venerdì scorso dai leghisti in Senato. Primo, "le istanze o dichiarazioni di elezione, acquisto, riacquisto, rinuncia o concessione della cittadinanza sono soggette al pagamento di una tassa di importo pari a euro 200". Secondo, "la richiesta di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno è sottoposta al pagamento di una tassa, il cui importo è fissato in 200 euro". La tassa si applica anche in caso di permesso di soggiorno per motivi familiari.
A cosa serviranno questi soldi? Semplice, a finanziare "un fondo per la prevenzione dei flussi migratori, finalizzato a progetti di sviluppo locale nei Paesi, che hanno stipulato o intendono stipulare con lo Stato italiano accordi bilaterali". "Vogliamo semplicemente che chi arrivi nel nostro Paese ne rispetti le leggi e gli emendamenti presentati vanno in questa direzione. Le nostre proposte - piega Lorenzo Bodega, vicepresidente dei senatori della Lega - stanno riscuotendo opinioni favorevoli tra i cittadini. Se prendiamo, per esempio, il permesso a punti, questo è un sistema che darà più sicurezza e più integrazione, facendo emergere solo quella immigrazione positiva e onesta che lavora, produce e si è integrata alla perfezione".
Quanto alla nuova tassa sui permessi, il senatore del Carroccio sostiene che servirà ad "aiutare i Paesi poveri a casa loro, grazie ai 200 euro che ogni immigrato dovrà pagare al Fondo per la prevenzione dei flussi migratori. Questa - aggiunge - è solidarietà e vicinanza verso i popoli: aiutarli in casa loro, senza illusioni di El Dorado, che non esistono più. A maggior ragione da noi".
Ma quale sarà l'effetto della nuova tassa sulle tasche degli immigrati? "Già oggi per richiedere il primo rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno il lavoratore straniero spende 70 euro tra spese postali, pagamento del bollo e costo del permesso elettronico - spiega l'avvocato Marco Paggi dell'Associazione di studi giuridici sull'immigrazione - Simile la spesa per ottenere la cittadinanza, tra pagamento del bollo e costo dei certificati in Italia e in madrepatria". Ora si vorrebbe aggiungere una tassa ad hoc di 200 euro. "Una tassa sui poveri, che rischia di minacciare pericolosamente il tenore di vita dei migranti".
Un esempio? "Basta pensare a quei nuclei familiari - risponde Paggi - i cui componenti hanno contratti di lavoro a tempo determinato e che devono rinnovare il permesso di soggiorno ogni sei mesi. In tal caso, la famiglia dovrebbe sborsare, tra tasse e costi fissi, 540 euro all'anno per ogni suo membro".
Come se l'immigrazione clandestina fosse un problema dei soli immigrati regolari o , peggio ancora, di chi chiede la cittadinanza italiana. Non un problema di tutti i residenti in Italia o meglio di tutti gli europei, ma addirittura proprio un problema specifico di chi si comporta bene. Delirio.
Questi, nell'ipocrisia sconfinata dei poveri minus habens leghisti, sarebbe una altro modo modo di favorire l'integrazione: 200,00 euro a carico di chi già in media guadagna meno degli altri, e già deve sostenere periodicamente 70,00 euro (che poi con marche da bollo, spese per eventuali certificati e altre carte arrivano fino a 100,00 - 120,00 euro) per rinnovare il permesso, la carta di soggiorno o le spese per chiedere la cittadinanza.
Sopratuttto questo ultimo punto è significativo, si considera comunque già in partenza un cittadino di serie B chi da straniero vuole definitivamente abbracciare il nostro paese e divenire cittadino italiano. Uno che a differenza degli altri deve pagare 200,00 euro in più per bloccare gli irregolari, perché il ragionamento di fondo è che sono sempre tutti un po' irregolari, ospiti poco graditi che in quanto tali devono pagare.
Sono talmente assurdi questi provvedimenti che ho fiducia che gli stessi alleati dei leghisti non avranno il coraggio di approvare simili disumane bestialità. Consenso o non consenso, che in questi casi non conta assolutamente nulla. Hai voglia a potere di ricatto, qui si va ben oltre ogni possibile tolleranza, ogni possibile dialogo. E se anche ciò passasse esistono fortunatamente una Corte Costituzionale e entità sovranazionali che provvederebbero a far piazza pulita di tutto. Nonostante tutto ho fiducia che il sistema saprà purgarsi di queste scorie, di questi rifiuti della politica e della società.