Introduzione Alla Musica Di Gustav Mahler
#1
Inviato 13 maggio 2008 - 13:40
Come al solito, non riesco a trovare una introduzione alla musica di un dato compositore che sia concisa, efficace, mi consigli da che ascolti partire etc.
Se vi va di darmi un paio di dritte, sono in ascolto...
Ciao!
EDIT
Allego una piccola selezione personale di brani a mo' di introduzione alla musica di Gustav Mahler (IN PROGRESS).
- Wenn mein Schatz Hochzeit macht (Fischer-Dieskau, Furtwängler, reg. 1952), dai Lieder eines fahrenden Gesellen (1885). Sentite con quanta malinconia la melodia si ripiega su se stessa nel penultimo verso della strofa per poi dispiegarsi sulla chiusura con una dolcezza strana, scurissima. La caratteristica più lampante dei Lieder di Mahler consiste nell'accostamento di uno stato d'animo gaio, derivante dalla contemplazione della natura, e di uno stato d'animo malinconico, derivante dallo sguardo interiore in cui l'uomo si percepisce in rapporto alla natura come un esule in rapporto alla sua terra natìa. In questo caso sembra perfettamente adeguata la definizione di Lied data da Schopenhauer: "L'essenza propria del Lied è la seguente. Il volere riempie la coscienza del cantore, sempre come affetto, passione, commosso stato d'animo. Oltre a quest'ultimo, tuttavia, e al tempo stesso con questo, il cantore, attraverso la contemplazione della natura circostante, prende coscienza di sé come soggetto della conoscenza pura e priva di volontà, la cui calma imperturbabile e beata viene ora in contrasto con l'impulso del volere. La sensazione di questo contrasto, di questa alternanza è ciò che propriamente si esprime nell'insieme del Lied e che costituisce generalmente lo stato lirico" (Il mondo come volontà e rappresentazione, § 51).
- Ging heut Morgen übers Feld (Connolly, Robertson, BBCSO, reg. 2009), dai Lieder eines fahrenden Gesellen (1885). Il tema di questo magnifico Lied verrà ripreso nel movimento d'apertura della Prima. Notate come sul terzultimo verso (Nun fängt auch mein Glück wohl an?) Mahler decida un primo improvviso cambio d'atmosfera, che gli serve in realtà a preparare il terreno per una seconda e altrettanto improvvisa trasformazione (sui versi Nein, nein, das ich mein'/Mir nimmer blühen kann!). Questa doppia trasformazione ha un effetto particolare: è come se il primo cambio disarmasse lo stato d'animo dell'ascoltatore, che si trova quindi quasi inerme di fronte al sopraggiungere del secondo cambio. Uno dei passaggi più commoventi che siano mai stati scritti.
- Ich hab'ein glühend Messer (Hampson, Bernstein, WPO), dai Lieder eines fahrenden Gesellen (1885).
- Die zwei blauen Augen von meinem Schatz (Hampson, Bernstein, WPO), dai Lieder eines fahrenden Gesellen (1885).
- La Seconda.
- Tempo di Menuetto. Sehr mäßig. Ja nicht eilen! (Jansons, BRSO), II mov. della Terza (1896).
- La Sesta (1904) è un gorgo, un maelström del sentimento. Come è noto, la sinfonia per Mahler è un "mondo", e cioè appunto un turbinio di eventi, dal più minuto al più potente, dal fremito più tenue al grande cataclisma tellurico. E' come un'immagine della natura nel suo complesso, e dello sforzo inesausto della vita per affermarsi sulla materia, per poi ricadere ogni volta sconfitta (il momento tragico della sconfitta è rappresentato nell'Andante, perfetta illustrazione sonora di che cos'è la disperazione). Difficile da dominare, difficile anche solo non lasciarsi ingoiare da questi continui, instancabili mulinelli sonori. Da questo punto di vista il Finale (qui Mehta, IPO, 1995) è incredibile: entusiasmante e pericoloso, con quei colpi finali, preparati da una calma innaturale, che sono come il terrore stesso incarnatosi in suono. Questa non è semplicemente la Sesta di Mahler - questa è LA Sesta.
- Andante comodo (Karajan, BPO, reg. 1982), I mov. della Nona (1909-10).
#2
Inviato 13 maggio 2008 - 19:02
Mahler - La musica tra Eros e Thanatos.
Questo come riferimento bibliografico.
Alcune registrazioni esaltanti da cui partire:
Contiene la Sinfonia 2 "Resurrection" diretta dal Maestro Abbado. Degna del Klemperer anni '60.
Poi non smetterò mai di consigliare questa registrazione:
C'è anche l'Ottava diretta da Solti che è leggendaria (su Decca):
Se si vogliono avere tutte le sinfonie, probabilmente conviene l'integrale di Solti o quello di Kubelik (ma anche Bernstein è elogiato). Ascolta pure i Kindertoten Lieder diretti da Abbado se riesci (ma sono fuori catalogo, nell'edizione che contiene il Canto Sospeso di Nono).
Un altro direttore fondamentale con cui non si sbaglia è Bruno Walter (seconda, quinta, nona).
#3
Inviato 13 maggio 2008 - 22:34
La seconda diretta da Abbado l'ho ascoltata, è l'unica che conosco per ora, non saprei fare confonti, ma mi è piaciuta molto.
Che mi dici invece di questa intepretazione:
??
Dimenticavo: conosci/ete qualche raccolta di lieder che valga la pena?
#4
Inviato 14 maggio 2008 - 11:22
1° - dalla I alla IV Sinfonia, i cicli di lieder "fahrenden Gesellen" e "das Knaben Wunderhorn", nonché altri cicli per piano e voce su musica tradizionale.
2° - dalla V alla VII Sinfonia, i cicli "Kindertotenlieder" e "Rückertlieder".
3° - dalla VIII al frammento di X Sinfonia e il ciclo "Das Lied von der Erde".
del 1° la I Sinfonia è probabilmente quella più esplicativa così com'è pregna di elemento folclorici, e ne esiste una meravigliosa incisione di Solti.
del 2° direi la V Sinfonia, poiché queli elementi raggiungono il massimo grado di trascendenza. Molto bella ed emozionante è l'ultima registrazione fatta dai Berliner con Rattle.
del 3° ovviamente l'VIII Sinfonia, per tantissimi motivi. L'esecuzione dei Berliner con Abbado è semplicemente stupenda.
questi potrebbero essere dei buoni spunti per iniziare un ascolto che, poi, dovrà comprendere pressoché tutta l'opera del compositore.
Mahler, secondo me, lo si comprende davvero solo ascontandolo tutto, sinfonie e lieder.
ps: confermo per l'ennesima volta (e non è mai abbastanza) l'elevata, anzi elevatissima statura dell'incisione Mahler/Nono dei Berliner con Abbado, citati da Epitaph.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#5 Guest_M00N_*
Inviato 14 maggio 2008 - 11:49
#6
Inviato 12 dicembre 2008 - 18:22
Bruno Walter è uno specialista del repertorio mahleriano. Una registrazione di grande rilievo e rifinitura.
#7
Inviato 12 dicembre 2008 - 21:11
Vedo che hai consigliato Rattle; Ho ascoltato una sua versione della Resurrection e non mi ha entusiasmato. Mi pare ricerchi l'effetto per stupire a tutti costi, è troppo lento rispetto ad altri interpreti come Abbado e Klemperer. Però sulla quinta non mi pronuncio...
Rattle mi è piaciuto di più su Gruppen di Stockhausen, ma mai quanto la versione di Abbado o la stessa registrazione storica con Boulez e Maderna.
#8
Inviato 12 dicembre 2008 - 22:46
Quartettsatz in la minore
[per piano, violino, viola e violoncello]
Con Mahler ho sempre avuto poco a che fare, ma una cosa di cui ero certo era che fosse un compositore "tenebroso", che scrivesse pezzi oscuri e inquietanti. Questo pezzo mi ha smentito in quattro e quattr'otto.
Se sapete in che salsa trovarlo ditemelo!
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#9
Inviato 12 dicembre 2008 - 23:38
Il Quartettsatz in la minore è, probabilmente, il primo tempo di un Quartetto con pianoforte di cui ci sono pervenute anche poche battute (in Sol minore) di uno Scherzo. Composto probabilmente nel 1876, quando il sedicenne compositore austriaco era studente al conservatorio di Vienna, questo quartetto è stato ritrovato al principio degli anni Sessanta del Novecento e pubblicato per la prima volta nel 1964. La struttura richiama i modelli ottocenteschi, anche se prefigura già qualche segno di novità. L??elaborazione tematica è semplice ed essenziale, quasi elementare, resa però affascinante ed interessante dalle frequenti ed inconsuete armonie sospese. Il primo tema è stato definito da La Grange ??cupo e pieno di sinistri presagi?, premonitore delle sonorità dei lieder e delle sinfonie successive.
#10
Inviato 13 dicembre 2008 - 11:03
Quoto i tre periodi nei quali Notker ha suddiviso l??attività artistica del compositore e allacciandomi a questi dico che di Mahler non si deve buttare via nulla e sentire tutto con grande umiltà e parsimonia. Sì, perché Mahler è un autore terribilmente complicato, che soprattutto all??inizio deve essere preso con calma.
Non dirò molto sulla vita e sull??opera, poiché la rete è fornita ed è facile per tutti reperire informazioni, ma credo che una discografia parziale sia utile, perché oggigiorno Mahler è eseguitissimo e il mercato è ricco di interpretazioni:
Sinfonia 1
Bruno Walter è stato forse insieme a Otto Klemperer il più grande interprete delle musiche di Gustav Mahler. La sua prima registrata con la New York Philharmonic ci permette di vedere tutti i legami che il giovane Gustav aveva con il grande del passato: dalla natura di beethoveniana memoria, agli idilli schubertiani, al magma sinfonico di bruckneriana memoria. Clamorosa anche l??interpretazione di Rafael Kubelik con l??Orchester des Bayerischen Rundfunks; mai sentito il tema popolare del fra martino suonato così slavo.
Sinfonia 2 ?? Resurrection
Le Resurrection che mi piacciono sono queste due: quella storica di otto Klemperer del 1962 e quella più recente del 2004 con Claudio Abbado alla guida dell??orchestra di Lucerna. La Resurrection ha la caratteristica di essere una sinfonia molto frammentaria e dove molto spesso si rischia di eccedere in pomposità e indulgenza. Klemperer e Abbado sono praticamente perfetti.
Sinfonia 3
Della terza che è la seconda della tre sinfonie ispirate al ciclo del Das Knaben wunderhorn, mi sono sempre piaciute queste due interpretazioni anni 70 a firma di Haitink con il Concertgebow e di Jascha Horenstein con la London Symphony Orchestra. Il sesto tempo con il risveglio panico della natura è uno dei movimenti più belli di tutto Mahler:
Qui interpretato da Abbado con l??orchestra di Lucerna
Parte 1,Parte 2,Parte 3
Il minuto e mezzo di silenzio finale che idealmente collega Mahler alla musica di Luigi Nono e dei suoi infiniti è commovente.
Sinfonia 4
Della quarta, che è la sinfonia di Mahler che ascolto di meno mi piace questa registrazione edita da Naxos che vede Bruno Walter dirigere la filarmonica di New York. Epocale l??interpretazione della Ferrier nei Kindertoten: uno dei capolavori della letteratura liederistica tedesca.
Sinfonia 5
La quinta è la sinfonia più conosciuta di Mahler che contiene oltre al famosissimo Adagietto, lo splendido Sturmisch Bewegt:: un caleidoscopio di stili unico. Da menzionare oltre al solito Walter e al grande Solti (unico degli specialististi indiscussi della quinta), l??interpretazione di sir jonh Barbitolli del 70 con la new philhrmonia; lenta, secca, tessissima, attentissima ai dettagli.
Sinfonia 6 ?? Tragica
La sesta è forse la sinfonia più complicata di Mahler, nonostante l??impianto tradizionale in quattro tempi. Il casino risiede nel decidere, ed è uno studio ancora in corso, se far suonare prima l??andante o lo scherzo. Berbstein, Barbirolli e Abbado le mie preferite
Sinfonia 7
Non mi ha mai entusiasmato troppo la settima. Ma la Nachtmusik II è uno dei momenti più teneri della carriera dell??artista.
Sinfonia 8 ?? Dei Mille
Dopo tre sinfonie puramente orchestrali Mahler torna alla sinfonia vocale e lo fa con questa sinfonia che dopo la quinta è la più conosciuta dal grande pubblico. La trasposizione in musica del Faust di Goethe è uno dei momenti più alti di fusione tra musica e letteratura
Sinfonia 9
La nona è l??ultima sinfonia composta in ogni sua parte dall??autore ed è per il sottoscritto il più grande capolavoro di Mahler; basta solo l??adagio finale. Queste tre sono le più belle interpretazioni da me sentite
Sinfonia 10 ?? Adagio
http://www.jpc.de/im...99706073222.jpg
di questa ci rimane solo l??adagio iniziale, qui diretto in maniera eccellente da Bernstein.
Das Lied von der Erde
http://www.jpc.de/im...28946546222.jpg
sarebbe stato la sua sinfonia 9, ma Mahler chiamò in maniera differente questo immenso ciclo liederistico orchestrale. Vi consiglio l??interpretazione di Haitink con il Concertgebow; costa una scemata ed è bellissima.
Inoltre c??è tutta la parte di liederistica. Alcuni si trovato accoppiati alle sinfonie, come i Kindertoten nel cd della quarta o i giovanili das Klagende Lied nella terza.
Da sentire assolutamente anche gli altri cicli: Des Knaben Wunderhorn, fondamentali per le tre sinfonie coeve, i Lieder eines fahrenden Gesellen e i Ruckert Lieder.
Buon ascolto!
#11
Inviato 13 dicembre 2008 - 20:21
Il 3 novembre ho assistito all'esecuzione di un'opera di Mahler che non riesco a trovare su cd né su mp3. Sto diventando pazzo, perché mi è piaciuta da morire.
Quartettsatz in la minore
[per piano, violino, viola e violoncello]
Con Mahler ho sempre avuto poco a che fare, ma una cosa di cui ero certo era che fosse un compositore "tenebroso", che scrivesse pezzi oscuri e inquietanti. Questo pezzo mi ha smentito in quattro e quattr'otto.
Se sapete in che salsa trovarlo ditemelo!
conosco di nome, ma non di fatto questo tempo di quartetto giovanile.
da una breve ricerca, ecco alcune registrazioni
#12
Inviato 15 dicembre 2008 - 14:27
Myung Whun Chung dirige l'Orchestra e il Coro scaligeri.
#13
Inviato 14 maggio 2010 - 13:06
Da sentire assolutamente anche gli altri cicli: Des Knaben Wunderhorn, fondamentali per le tre sinfonie coeve, i Lieder eines fahrenden Gesellen e i Ruckert Lieder.
Bellissimi questi tre cicli di Lieder. Davvero meravigliosi: moderni, pieni di idee, orchestrati divinamente, emozionanti come poche cose al mondo. Sono due anni precisi che ho aperto questo topic, da allora ho seguito molti vostri consigli ma ancora non riesco a capacitarmi dell'incredibile genio di Mahler.
#14
Inviato 14 marzo 2011 - 19:31
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#15
Inviato 14 marzo 2011 - 20:24
#16
Inviato 14 marzo 2011 - 20:30
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#17
Inviato 14 marzo 2011 - 21:09
Domani vado a prendermi qualcosa anche io in biblioteca, volevo ascoltarlo da un po' ma mi fa paura.
A me la cosa che fa più paura sono i tempi: la terza è una cosa come la sinfonia più lunga in assoluto, una roba da un'ora e mezza, e pure le altre si assestano sempre sull'ora/ora e venti, per me è terribbile tutto ciò
capisco che le "dimensioni" del sinfonismo mahleriano possano incutere timore ma la musica di questo compositore è quanto di più lontano dalla proverbiale "mattonata" ci possa essere.
gli elementi popolari, folcloristici e melodici sono molteplici e sono assolutamente "amichevoli".
si tratta pur sempre di "viaggi" in lungo e in largo nella mente poliedrica e introspettiva di questo grandissimo compositore, accompagnati da visioni della natura incotaminata, di popoli semplici, di un pezzo di storia che dall'utopia romantica degli Schumann e dei Wagner stava per implodere nei deliri espressionistici e dei folli totalitarismi e guerre conseguenti.
un mondo musicale incredibilmente chiaroveggente e che non potrà che conquistarvi.
un consiglio: quando cominciate ad ascoltare una sinfonia di Mahler NON PENSATE alla lunghezza della stessa; lasciatela andare e accomodatevi tranquilli su una poltrona, magari approfittando per leggere.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#18
Inviato 15 marzo 2011 - 00:20
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#19
Inviato 15 marzo 2011 - 08:01
Io la penso come Nokter. Proprio la ricchezza espressiva e sonora rende Mahler quanto di più lontano ci sia dal mattone e agevola l'ascolto. Magari la liederistica richiede un attimo di impegno in più ma le sinfonie si ascoltano assolutamente senza problemi.Anche io non sono molto esperto di Mahler, però per il poco che ho affrontato non posso che dissentire da ciò che dice Notker. Le sinfonie non mi sono parse affatto roba da starsene tranquilli in poltrona (figuriamoci leggerci su!), penso sia una musica che impegna parecchio l'ascoltatore, per ricchezza espressiva e sonora - certo non quanto il chiassoso Wagner . Non mi hanno mai spaventato le durate, bensì i contenuti, e dubito che Mahler vada preso "alla leggera".
#20
Inviato 15 marzo 2011 - 09:57
Anche io non sono molto esperto di Mahler, però per il poco che ho affrontato non posso che dissentire da ciò che dice Notker. Le sinfonie non mi sono parse affatto roba da starsene tranquilli in poltrona (figuriamoci leggerci su!), penso sia una musica che impegna parecchio l'ascoltatore, per ricchezza espressiva e sonora - certo non quanto il chiassoso Wagner . Non mi hanno mai spaventato le durate, bensì i contenuti, e dubito che Mahler vada preso "alla leggera".
premesso che il "starsene in poltrona a leggere" era semplicemente un modo di dire "ascoltate stando rilassati e senza timore"... non prendete sempre tutto alla lettera, non siate pedanti.
piuttosto, fammi capire, tu quando ascolti Mahler che fai? ti innervosisci? imbracci un mitra? meni qualcuno? invadi la Polonia?... ah no, quello era Wagner
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#21
Inviato 15 marzo 2011 - 12:44
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#22
Inviato 15 marzo 2011 - 13:16
La partitura l'hai trovata on line?Allora, da quei frammenti che ho ascoltato e ad quello che ho letto le sinfonie di Mahler mi dan l'idea di una cosa sempre dinamica e coloratissima (questa è l'associazione che fa la mia mente eh), per adesso ne ho ascoltato qualche pezzo su youtube leggendo intanto la partitura. In aprile ci sarebbero due concerti (la 5° e la 7°) al teatro a MO ma dubito di riuscire ad andarci
#23
Inviato 15 marzo 2011 - 13:16
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#24
Inviato 15 marzo 2011 - 13:24
Già me ne ero dimenticata. :)Trovate comunque.Sì, sull'IMSLP ci sono tutte
#25
Inviato 15 marzo 2011 - 13:58
piuttosto, fammi capire, tu quando ascolti Mahler che fai? ti innervosisci? imbracci un mitra? meni qualcuno? invadi la Polonia?... ah no, quello era Wagner
Io l'ho visto, fa headbanging
Comunque ho preso la prima sinfonia diretta da Solti (nei cd Amadeus/Decca)
#26
Inviato 15 marzo 2011 - 14:03
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#27
Inviato 15 marzo 2011 - 14:34
http://soon.cocoplas...10/5/100-44.jpg
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#28
Inviato 15 marzo 2011 - 16:05
Sì, sull'IMSLP ci sono tutte
quell'archivio per me è IL paradiso
Dai, qualcuno mi consigli una buona prima, una buona quinta e una buona ottava
a inizio thread ho consigliato proprio queste tre... dagli un'occhiata
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#29
Inviato 15 marzo 2011 - 16:06
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#30
Inviato 15 marzo 2011 - 16:09
Notker dai, renditi utile, di edizioni van bene quelle che dicevi tu prima oppure ne cerco qualcun altra? per adesso quel poco che ho ascoltato mi sta piacendo
quelle per me sono ottime... sennò che cazzo le postavo a fare...
non posto mica culi pelosi... io... ma solo ARTE
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#31
Inviato 15 marzo 2011 - 16:11
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#32
Inviato 15 marzo 2011 - 16:17
una cosa che mi ha colpito molto è che armonicamente fa tanti danni, cioè, progressioni e modulazioni molto belle e particolari (e soprattutto frequenti), è un'impressione mia o ci sono davvero?
in che senso "fa tanti danni"? è un complimento?
beh, considera che Mahler è figlio del post-romanticismo wagneriano e si colloca proprio a ridosso dell'espressionismo e della successiva dissoluzione armonica, per cui certamente aveva una sapienza armonica molto ferrata.
pur tuttavia, non direi che le sue modulazioni sono molto complesse; Mahler, come del resto i contemporanei della scuola nazionale russa, utilizza molto la musica popolare, anche quando i temi sono trattati con le ferree leggi del contrappunto. Per cui, direi che da questo punto di vista l'ascolto delle Sinfonie non pone molti problemi.
Diverso è il caso di Strauss, che porta a esasperazioni e parossismi il colore wagneriano... e in certi momenti la cosa si fa davvero "pesante".
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#33
Inviato 15 marzo 2011 - 16:20
Sì sì per me dire che "fa dei danni" è un complimento
una cosa che mi ha colpito molto è che armonicamente fa tanti danni, cioè, progressioni e modulazioni molto belle e particolari (e soprattutto frequenti), è un'impressione mia o ci sono davvero?
in che senso "fa tanti danni"? è un complimento?
beh, considera che Mahler è figlio del post-romanticismo wagneriano e si colloca proprio a ridosso dell'espressionismo e della successiva dissoluzione armonica, per cui certamente aveva una sapienza armonica molto ferrata.
pur tuttavia, non direi che le sue modulazioni sono molto complesse; Mahler, come del resto i contemporanei della scuola nazionale russa, utilizza molto la musica popolare, anche quando i temi sono trattati con le ferree leggi del contrappunto. Per cui, direi che da questo punto di vista l'ascolto delle Sinfonie non pone molti problemi.
Diverso è il caso di Strauss, che porta a esasperazioni e parossismi il colore wagneriano... e in certi momenti la cosa si fa davvero "pesante".
comunque l'impressione che mi ha dato (anche grazie a queste armonie comunque "particolari", se vogliamo) è di una roba coloratissima, mi piace (per dire, è la stessa impressione che mi dà debussy, ma mentre debussy lo vedo come una roba colorata sì ma un po' fumosa, sbiadita e in lontananza, mahler è proprio vivace, ripeto, sono associazioni mentali senza nessuna pretesa di serietà; e soprattutto non intendo dire che mahler > debussy, mi piacciono entrambi)
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#34
Inviato 15 marzo 2011 - 16:22
Sì sì per me dire che "fa dei danni" è un complimento
una cosa che mi ha colpito molto è che armonicamente fa tanti danni, cioè, progressioni e modulazioni molto belle e particolari (e soprattutto frequenti), è un'impressione mia o ci sono davvero?
in che senso "fa tanti danni"? è un complimento?
beh, considera che Mahler è figlio del post-romanticismo wagneriano e si colloca proprio a ridosso dell'espressionismo e della successiva dissoluzione armonica, per cui certamente aveva una sapienza armonica molto ferrata.
pur tuttavia, non direi che le sue modulazioni sono molto complesse; Mahler, come del resto i contemporanei della scuola nazionale russa, utilizza molto la musica popolare, anche quando i temi sono trattati con le ferree leggi del contrappunto. Per cui, direi che da questo punto di vista l'ascolto delle Sinfonie non pone molti problemi.
Diverso è il caso di Strauss, che porta a esasperazioni e parossismi il colore wagneriano... e in certi momenti la cosa si fa davvero "pesante".
comunque l'impressione che mi ha dato (anche grazie a queste armonie comunque "particolari", se vogliamo) è di una roba coloratissima, mi piace (per dire, è la stessa impressione che mi dà debussy, ma mentre debussy lo vedo come una roba colorata sì ma un po' fumosa, sbiadita e in lontananza, mahler è proprio vivace, ripeto, sono associazioni mentali senza nessuna pretesa di serietà; e soprattutto non intendo dire che mahler > debussy, mi piacciono entrambi)
è chiaro che la poetica di Debussy è del tutto diversa da quella di Mahler; pur tuttavia è curioso che hai citato proprio il francese, visto che sia Debussy che Mahler partono dalle esperienze di Wagner, in particolare del Tristano; in quell'opera il colore armonico è davvero ubriacante, proprio come l'amore che coinvolge i protagonisti.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#35
Inviato 15 marzo 2011 - 16:29
ma anche a livello ritmico fa cose molto carine, tipo il finale sempre del 1° mov della 1° sinfonia (l'unico che ho ascoltato, oltre al 1° della 5° ), con i timpani che sfalsano gli accenti del resto dell'orchestra, sembra una roba da stravinskij stile sacre, è un episodio isolato oppure ci sono anche altre cose del genere?
P.S: hai detto "pur tuttavia" due volte in due post, ma lo usi anche quando parli?
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#36
Inviato 15 marzo 2011 - 16:50
ma anche a livello ritmico fa cose molto carine, tipo il finale sempre del 1° mov della 1° sinfonia (l'unico che ho ascoltato, oltre al 1° della 5° ), con i timpani che sfalsano gli accenti del resto dell'orchestra, sembra una roba da stravinskij stile sacre, è un episodio isolato oppure ci sono anche altre cose del genere?
sì ci sono "altre cose del genere" ma sono sempre mutuate dalla musica folclorica e popolare.
è proprio questa alchimia tra i riferimenti aulici del wagnerismo e quelli popolareschi del folclore (sovente magiaro) che determina quel carattere così particolare del sinfonismo di Mahler. Inoltre, lui utilizza l'orchestra, anche quella di grandi dimensioni, come un ensemble da camera, per cui davvero non si avverte il "peso" delle sue titaniche costruzioni sinfoniche.
P.S: hai detto "pur tuttavia" due volte in due post, ma lo usi anche quando parli?
sì certo... anche "all'uopo" e "giustappoto"
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#37
Inviato 15 marzo 2011 - 18:16
Cosa intendi qui? Mi interessa questo punto, ma non riesco a capire cosa vuoi dirmiInoltre, lui utilizza l'orchestra, anche quella di grandi dimensioni, come un ensemble da camera, per cui davvero non si avverte il "peso" delle sue titaniche costruzioni sinfoniche.
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#38
Inviato 15 marzo 2011 - 18:50
Cosa intendi qui? Mi interessa questo punto, ma non riesco a capire cosa vuoi dirmi
Inoltre, lui utilizza l'orchestra, anche quella di grandi dimensioni, come un ensemble da camera, per cui davvero non si avverte il "peso" delle sue titaniche costruzioni sinfoniche.
le compagini orchestrali impostate da Mahler sono quasi sempre di grandi dimensioni; pensa che per la celeberrima Sinfonia n.8, tra direttori orchestra solisti e cori, si contano circa 1000 musicisti... non a caso è detta Sinfonia "dei Mille".
pur tuttavia (), in molti momenti di queste sinfonie, la scrittura orchestrale va per "sottrazione", cioè anzichè utilizzare la "potenzialità" della grande orchestra per produrre violenti impatti sonori, ne utilizza la "varietà", pensando l'orchestra di volta in volta come un mosaico di tanti ensemble "da camera".
questo è il tratto di maggior rilievo della natura sostanzialmente liederistica di questo gigante della storia della musica.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#39
Inviato 15 marzo 2011 - 18:53
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#41
Inviato 15 marzo 2011 - 19:08
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#43
Inviato 22 marzo 2012 - 12:58
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#44
Inviato 22 marzo 2012 - 13:27
#45
Inviato 23 marzo 2012 - 15:04
p.s. concordo moltissimo, il "vecchio" vinile rimane oggi il miglior strumento per poter ascoltare la musica al top, specialmente - ma non solo a mio avviso - la classica.
#46
Inviato 23 marzo 2012 - 15:13
questa è un interessante interpretazione con lorin maazel e la grande kathleen battle.
#47
Inviato 26 aprile 2012 - 11:50
un'introduzione alla musica di un dato compositore che sia concisa, efficace, mi consigli da che ascolti partire etc.
Eccola!
http://www.youtube.com/watch?v=CJeRlfibzcs
#48
Inviato 08 luglio 2012 - 13:08
Sinfonia 6 "Tragica"
La sesta è forse la sinfonia più complicata di Mahler, nonostante l'impianto tradizionale in quattro tempi. Il casino risiede nel decidere, ed è uno studio ancora in corso, se far suonare prima l'andante o lo scherzo. Bernstein, Barbirolli e Abbado le mie preferite
In questi giorni mi sto dedicando alla Sesta. Abbado non l'ho ancora sentito, per ora ho ascoltato Karajan, Bernstein e Barbirolli, e devo dire che l'interpretazione che preferisco è quella dell'inglese. Parte lenta, molto lenta, ma tutto prende senso man mano.
http://www.youtube.com/watch?v=SzjtaiExMwA
#49
Inviato 15 settembre 2012 - 12:40
il fatto è che sono dei fake...
#50
Inviato 15 settembre 2012 - 12:48
come introduzione libresca ce n'è una carina, scritta dal caro Alex Ross, in The Rest is Noise (tutto il capitolo 1 parla di Strauss e Mahler, e dei loro rapporti, musicali e personali)
mmmh, interessante... ma riporta anche qualche epistolario tra i due?
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
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