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"Arancia Meccanica", Stanley Kubrick


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31 replies to this topic

#1 Kesson

    Groupie

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Inviato 29 luglio 2006 - 16:19

"Le avventure di un giovane i cui principali interessi sono lo stupro, l'ultra-violenza e Beethoven" si legge nella locandina di questo capolavoro, forse come una sfida ad andare oltre l'apparenza, oltre la mera violenza mostrata. In "Arancia Meccanica", noi spettatori siamo i "fratelli" di Alex, giovane capo di una banda di teppisti in un ipotetico futuro inglese. A noi Alex si rivolge, con noi si confida, e lo fa attraverso un neo-slang colto e raffinato ("scremato" rispetto a quello utilizzato nel romanzo-capolavoro di Anthony Burgess). Il futuro partorito da Kubrick é un vortice che racchiude la psidechelia degli anni '70 ed una raffinatezza ottocentesca, unita ad un chiaro pessimismo verso le sorti sociali dell'uomo, fra alienazione, perdita della morale, violenza. Il corso naturale del film porta il punto di vista e il sentimento dello spettatore, dallo sdegno inziale per le "gesta" di Alex, fino alla compassione, ad un supporto morale del nostro Drugo, cui quasi ci si affeziona sinceramente.

"Arancia Meccanica" analizza la libertà di scelta sotto un punto molto interessante. Chiede cioé, se sia corretto e/o giustificabile privare un individuo (per quanto deprecabile, socialmente disadattato e malvagio possa essere) della libertà di scelta.
La violenza fa parte di Alex, del suo modo di essere, é la sua natura. Eppure egli ne viene privato, viene "curato" ; il suo libero arbritrio é annullato, quindi cessa di esistere come essere un umano, diventa un succube, un automa, un'Arancia Meccanica per l'appunto.

Questo film é un capolavoro, rasenta la perfezione tecnico/stilistico/narrativa, ha un immenso Malcom McDowell, una colonna sonora sublime, ma soprattutto porta con se un messaggio profondo e importante che, spesso, non viene colto.

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#2 Life

    pivello

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Inviato 29 luglio 2006 - 16:49

Kubrick era un individuo il cui pensiero rasentava quasi l'anarchia, ma il suo concetto era molto più vasto. Con Arancia Meccanica voleva dimostrare come fosse immorale la nostra società presentando un personaggio malvagio come Alex e cercare di far impietosire il pubblico verso tale essere umano: lo spettatore è compassionevole verso un "criminale" e si accorge che il vero crimine è quello compiuto dalla società stessa...e a questo punto nel film i ruoli del bene e del male si invertono.
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#3 Guest_ZannaZ_*

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Inviato 29 luglio 2006 - 22:28

...però alla fine Kubrick infonde la speranza nello spettatore che alla fine, anche se notevolmente indebolita dalle repressioni della società, qualcosa della nostra natura rimane sempre, incontaminata;infatti le ultime parole pronunciate da Alex sono:<<sono guarito!>>
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#4 Malato_del_vinile

    Roadie

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Inviato 30 luglio 2006 - 00:52

...però alla fine Kubrick infonde la speranza nello spettatore che alla fine, anche se notevolmente indebolita dalle repressioni della società, qualcosa della nostra natura rimane sempre, incontaminata;infatti le ultime parole pronunciate da Alex sono:<<sono guarito!>>

Io mi sono posto sempre un quesito? ma L'alex che voleva la società qual'era? il teppista? quello guarito ed intollerante alla violenza? o quello (ri-guarito)a fine film?
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#5 Life

    pivello

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Inviato 30 luglio 2006 - 03:01

Io mi sono posto sempre un quesito? ma L'alex che voleva la società qual'era? il teppista? quello guarito ed intollerante alla violenza? o quello (ri-guarito)a fine film?

Ovviamente il teppista e forse anche un pò quello riguarito alla fine che compirà le sua manie, stavolta, attraverso la carica che gli viene proposta. (cosa che lascia sottointendere il regista)
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#6 Malato_del_vinile

    Roadie

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Inviato 30 luglio 2006 - 17:29


Io mi sono posto sempre un quesito? ma L'alex che voleva la società qual'era? il teppista? quello guarito ed intollerante alla violenza? o quello (ri-guarito)a fine film?

Ovviamente il teppista e forse anche un pò quello riguarito alla fine che compirà le sua manie, stavolta, attraverso la carica che gli viene proposta. (cosa che lascia sottointendere il regista)

Kubrick era un genio.....wub.
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#7 Guest_gneo_*

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Inviato 30 luglio 2006 - 20:51

"Arancia Meccanica" analizza la libertà di scelta sotto un punto molto interessante. Chiede cioé, se sia corretto e/o giustificabile privare un individuo (per quanto deprecabile, socialmente disadattato e malvagio possa essere) della libertà di scelta.
La violenza fa parte di Alex, del suo modo di essere, é la sua natura. Eppure egli ne viene privato, viene "curato" ; il suo libero arbritrio é annullato, quindi cessa di esistere come essere un umano, diventa un succube, un automa, un'Arancia Meccanica per l'appunto.


parole sante, un film si figlio del suo tempo, ma portatore di un messaggio universale che penso resterà attuale e validissimo fintantoché l'uomo viva in società.

un capolavoro che mi ha sconvolto piu volte, nonostante i 35 anni. ma ho scoperto, ahimè, che non è cosi per tutti
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#8 Guest_ZannaZ_*

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Inviato 30 luglio 2006 - 22:24

la bellezza di Arancia Meccanica sta nel fatto che la sua morale è chiara e limpida, Kubrick ce la presenta a noi come un pugno nello stomaco...

tuttavia la cosa che mi ha fatto apprezzare sempre di più questo film è il dibattito morale che ha scaturito: probabilmente voi tutti sapete che quando fu proiettato nelle sale inglesi esso provocò scalpore per la sua violenza ed iniziarono a formarsi delle gang di teppisti che prendevano a calci e massacravano di botte anziani e indifesi canticchiando e ripetendo la gestualità di Alex.
secondo me il film però non era la colpa di quelle violenze: Alex aveva dato sì un modo per esprimere la violenza a quei teppisti inglesi, violenza che si sarebbe comunque espressa in altro modo.
c'è chi disse,sempre in un discorso nato da questo film, che se si potesse additare con certazza un libro o un film come la causa della morte di un bambino, non dovremmo esistare a distruggere tutti i libri o i film; secondo me è una vera stronzata: primo, morire a causa di un capolavoro come Arancia Meccanica non sarebbe poi tanto male, visto che si muore per molto meno (concedetemi questo humour/satira macabro!), secondo, io penso che i libri e i film,e l'arte tutta, siano una delle poche cose che rende l'uomo, inteso come razza umana, diverso e gli conferisce un proprio spessore: bruciare le nostre opere sarebbe come bruciare noi stessi... è un discorso difficile, ma solo uno dei tanti che il capolavoro di Kubrick ispirò, voi cosa ne pensate?
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#9 Kesson

    Groupie

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Inviato 31 luglio 2006 - 00:31

la bellezza di Arancia Meccanica sta nel fatto che la sua morale è chiara e limpida, Kubrick ce la presenta a noi come un pugno nello stomaco...

tuttavia la cosa che mi ha fatto apprezzare sempre di più questo film è il dibattito morale che ha scaturito: probabilmente voi tutti sapete che quando fu proiettato nelle sale inglesi esso provocò scalpore per la sua violenza ed iniziarono a formarsi delle gang di teppisti che prendevano a calci e massacravano di botte anziani e indifesi canticchiando e ripetendo la gestualità di Alex.
secondo me il film però non era la colpa di quelle violenze: Alex aveva dato sì un modo per esprimere la violenza a quei teppisti inglesi, violenza che si sarebbe comunque espressa in altro modo.
c'è chi disse,sempre in un discorso nato da questo film, che se si potesse additare con certazza un libro o un film come la causa della morte di un bambino, non dovremmo esistare a distruggere tutti i libri o i film; secondo me è una vera stronzata: primo, morire a causa di un capolavoro come Arancia Meccanica non sarebbe poi tanto male, visto che si muore per molto meno (concedetemi questo humour/satira macabro!), secondo, io penso che i libri e i film,e l'arte tutta, siano una delle poche cose che rende l'uomo, inteso come razza umana, diverso e gli conferisce un proprio spessore: bruciare le nostre opere sarebbe come bruciare noi stessi... è un discorso difficile, ma solo uno dei tanti che il capolavoro di Kubrick ispirò, voi cosa ne pensate?


Sono d'accordo. Tra l'altro Kubrick a seguito dei casi di emulazione dei suoi Drughi, riusci a far togliere dalle sale cinamtografiche inlgesi la pellicola, ovviamente amareggiato che il suo messaggio non fosse stato colto.

Verissimo è il fatto che determinate tipologie di persone altro non aspettano che l'occasione giusta per sfogare biechi istinti repressi. Accade in diverse occasioni, dalle partite allo stadio in cui una sconfitta diventa  l'occasione per sfasciare un po' di macchine o caricare tifoserie avversarie, accade, ahimè, anche in occasioni di gioia come la recente vittoria del mondiale, in cui parecchi imbecilli al posto di festeggiare si sono divertiti a spaccare un po' tutto, e anche accade in talune manifestazioni definite pacifiste o di "civile" protesta...accade insomma...

Vero' è il fatto che un film come "Arancia Meccanica" possa istigare queste stesse persone, predisposte già di loro alla violenza. Da questo punto di vista il film stesso diventa una causa scatenante, in parte perchè indirettamente ha un influenza, in parte perchè facilmente attaccabile. Diventa un capro espiatorio.

Mi viene in mente la prima volta che lessi il romanzo di Burgess: arrivato alla fatidica "scena" finale, il celeberrimo: "ero guarito!", stavo per chiudere il libro. Al che noto ancora alcune pagine. Sfoglio la pagina seguente, e cosa vedo? Un altro capitolo. Un po' spiazzato e molto incuriosito, incomincio a leggere. Leggo di un Alex tornato ai suoi "lavoretti" con una nuova banda di Drughi, com'era facilmente intuibile. Al che Alex (che ricordo nel libro ha 15 anni), incomincia a sentirsi annoiato dalla routine, non trova piu' nell'ultra-violenza, quello che trovava prima. Una sera incontra un suo vecchio Drugo, Pete, l'unico che non prese parte al golpe, con al fianco la moglie. Incominciano a parlare, e il nuovo Pete si rivela piuttosto diverso da quello vecchio. Il suo atteggiamento alla vita è mutato, niente piu' "lavoretti". Pete è cresciuto insomma.

Al che Alex saluta Pete, e con il suo immancabile "neo-slang" pensa a voce alta, "confidandosi" sempre con il lettore. Ne viene fuori un Alex in via di cambiamento, che si interroga, un Alex forse migliore, che sta "maturando". E li il libro finisce.

Immaginate le mie sensazioni, quelle dell'aver letto la "vera" fine di "Arancia Meccanica". Cosi' pensavo, in realta scopro nelle note finali del libro che l'ultimo capitolo fu introdotto da Burgess, causa forti pressioni della casa editrice che avrebbe dovuto distribuire il libro negli USA, per dare quindi al lettore, un finale piu' positivo e speranzoso. Nella versione italiana, decisero, precisandolo, (giustamente a mio parere), di inserire anche il capitolo in piu'.

Non mi esprimo sul capitolo aggiuntivo, dico solo che "Arancia Meccanica" è perfetto cosi' come tutti lo conoscono, tuttavia ho trovato emblematica quest'aggiunta. Si temono oggi parole di liberi pensatori, di gente che va contro corrente. Si temono film, si teme la potenza della musica. Immagino che 30 anni fa questa "paura" fosse ancora piu' radicata, soprattutto negli USA, paese oltremodo perbenista e ipocrita.

E' un discorso attualissimo, affrontato magistralmente 50 anni fa da Ray Bradbury nel suo "Fahrenheit 451" (o anche dall'omonima e bellissima trasposizione cinematografica del '66 di Francois Truffaut), o dal piu' recente e "Equilibrium" evidente omaggio al romanzo di Bradbury.

Cmq se non l'aveste letti, vi consiglio entrambi i libri, davvero bellissimi.
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#10 Guest_verdoux_*

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Inviato 31 luglio 2006 - 10:16

no ...., no .... l??arancia meccanica no!! nessuno mai che voglia vedere questo film quando lo propongo al mio pubblico familiare; magari dopo una lauta cenetta innaffiata da vino pregiato, l'arancia meccanica rimane un dessert indigesto; film troppo violento dicono tutti; contro la violenza dico io e se avete palle lo dovete guardare;

racconto strutturato nella forma tripartita della sonata classica; esposizione: la violenza di un singolo verso la società; sviluppo: la violenza delle istituzioni verso il singolo; ripresa del tema dell??esposizione con inversione dei temi: la violenza del branco verso il singolo; finale: lo sfruttamento politico della violenza; che dire, è tutto violenza;

la prima parte è un pugno che colpisce il pubblico nello stomaco; alex delinquente perfetto, lucido e intelligente, pratica la violenza come appagamento dello spirito; e questo crea smarrimento nel pubblico che assiste; la violenza finalizzata ad un profitto, se non accettabile, lascia aperto uno spiraglio di patteggiamento con il mobber; ma così no e la cattura di alex è una liberazione per il pubblico; e lo sputo che alex si prende in faccia rappresenta la riscossa delle istituzioni;
dopo aver sottoposto il pubblico alla cura Ludovico, adesso tocca ad alex subirla, ed il pubblico è d??accordo; si, anche questa è violenza, ma istituzionale, rivolta al bene comune; dopo la cura esce un individuo privo di libero arbitrio, non redento ma reso inerme, in condizione di non nuocere; e questo basta e avanza alla società e la rassicura; anche se rivista tante volte la scena della ragazza che emerge da un fondo nero, illuminata dai riflettori, che sfida alex con la sua violenta nudità facendolo soccombere, mette sempre i brividi;
alex redento torna a casa e le cose non vanno a posto; qui si assiste al mobbing; questo fenomeno, oggi oggetto di studio approfondito, era pressoché ignoto ai tempi dell??arancia meccanica; scoperto dall??etologo conrad lorenz come comportamento nelle società degli uccelli, dove soggetti deboli che si coalizzano contro un individuo forte, viene largamente praticato anche nella società umana; ed anche vigliaccamente, perché prima il soggetto forte viene reso inerme dalle istituzioni e poi il branco si scatena contro di lui; la scena del ritorno a casa è una delle poche, insieme alla morte del piccolo barry e alla morte di hal, dove kubrick ci commuove; ..... ??hai straziato il cuore dei tuoi genitori? .... ??allora me ne vado? ...; ma alex deve ripercorrere a ritroso il cammino della sua infamia e sarà vittima della violenza coalizzata di quelle che erano state le sue vittime; finirà con un volo dalla finestra; potrebbe morire ed il film finire qui, ma kubrick ha voluto ancora aggiungere un finale dedicato allo sfruttamento politico della violenza; forse superfluo perchè già insito nel precente contesto;

kubrick ci rappresenta la violenza in tutte le sue manifestazioni possibili, pubblica e privata, individuale e collettiva, in una visione pessimistica del mondo avviato verso una deriva senza ritorno;

terzo film di una trilogia fantascientifica (strangelove, 2001 odissea nelo spazio, arancia meccanica) dove viene rappresentata una umanità che perde se stessa in contesti da essa stessa creati (equilibrio del terrore nucleare, sviluppo tecnologico sconsiderato, società fuori misura d'uomo) che non riesce più a dominare e di cui rimane vittima;

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#11 Guest_gneo_*

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Inviato 31 luglio 2006 - 10:23

E' un discorso attualissimo, affrontato magistralmente 50 anni fa da Ray Bradbury nel suo "Fahrenheit 451" (o anche dall'omonima e bellissima trasposizione cinematografica del '66 di Francois Truffaut), o dal piu' recente e "Equilibrium" evidente omaggio al romanzo di Bradbury.

Cmq se non l'aveste letti, vi consiglio entrambi i libri, davvero bellissimi.


Equilibrium (pessimo) piu che farenheit 451 mi ricorda "Bravenew world", di Aldous Huxley, romanzo scritto nel 1931 o 1932, non ricordo, attualissimo ancora oggi, che anticipa certe questioni di arancia meccanica. capolavoro da leggere rigorosamente in inglese
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#12 Guest_soul crew_*

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Inviato 09 agosto 2006 - 14:55


Io mi sono posto sempre un quesito? ma L'alex che voleva la società qual'era? il teppista? quello guarito ed intollerante alla violenza? o quello (ri-guarito)a fine film?

Ovviamente il teppista e forse anche un pò quello riguarito alla fine che compirà le sua manie, stavolta, attraverso la carica che gli viene proposta. (cosa che lascia sottointendere il regista)

no, secondo me il fatto che Alex sfogherà la sua violenza attraverso il compito che gli viene assegnato, è la parte che più dovrebbe ripugnare lo spettatore. rappresenta il totale fallimento delle politiche repressive e rappresenta uno stato che, inadatto ad eliminare la violenza sociale, tenta di utilizzarla per i propri scopi. non c' è che dire, una bella parabola del mondo reale, basta vedere la propensione al diaologo e alla ragionevolezza che hanno molti individui in divisa anche dalle nostre parti.

ah, una piccola curiosità: malcom mc dowell tempo fa si era trasferito a cortona, in provincia di arezzo, dove gestiva un negozio di videonoloeggio ;D
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#13 Guest_Pablito_*

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Inviato 12 agosto 2006 - 17:12

Scusate se rompo i coglioni, ma su Rock e dintorni questo spazio ha senso perchè riferito alle recensioni musicali del sito, ma qui?

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#14 MrsKowalski

    aspirante indie

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Inviato 13 agosto 2006 - 15:10

Ti rispondo io: penso sia dovuto al fatto che al momento di postare una mia recensione l'ho sbattuta in questo spazio aspettandomi che qualche deus ex machina la collocasse dove meglio avesse creduto, siccome non è successo abbiam continuato e così credo abbia fatto Kesson.
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#15 Guest_Pablito_*

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Inviato 13 agosto 2006 - 15:14

Ti rispondo io: penso sia dovuto al fatto che al momento di postare una mia recensione l'ho sbattuta in questo spazio aspettandomi che qualche deus ex machina la collocasse dove meglio avesse creduto, siccome non è successo abbiam continuato e così credo abbia fatto Kesson.

Ecco fatto, credo bene.
:)
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#16 Zarathustra

    Groupie

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Inviato 13 agosto 2006 - 18:41

SPOILER









Io invece mi sono sempre interrogato sul vero significato del finale di Arancia Meccanica. Alex cambia atteggiamento ad un certo punto nei confronti del politicante che lo sta usando a fini di propaganda. Che sia semplicemente una messa in scena temporanea? Ha imparato ad usare la maschera dell'ipocrisia e dell'apparenza? Insomma, non darei così per scontato una conclusione buonista, sopratutto dal momento che il regista è Kubrick.
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#17 vamos

    Roadie

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Inviato 13 agosto 2006 - 18:59

Io invece mi sono sempre interrogato sul vero significato del finale di Arancia Meccanica....


spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler spoiler

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#18 Zarathustra

    Groupie

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Inviato 14 agosto 2006 - 11:24

Sì hai ragione grave dimenticanza..correggo subito.
(comunque altri messaggi nel topic richiederebbero lo spoiler)
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#19 Alexx

    pivello

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Inviato 16 agosto 2006 - 16:12

..colgo l'occasione di questo interessante dibattito per presentarmi, dato che questo è il mio primo intervento in questo forum.
Ciao a tutti, mi chiamo Alexx (o almeno è così che ormai tutti mi chiamano), ho 23 anni, sono un fotografo (o almeno ci provo) ed abito a Milano (diciamo in provincia) .

premetto che adoro questo film e lo ritengo un must per chiunque sia minimamente interessato di cinema. Pensate che sono riuscito nella improbabilme impresa di organizzare una visione a casa mia con 4 amici, niente meno che la sera della finale dei mondiali!
purtroppo non ha riscosso molto successo e mi sono dovuto anche sorbire commenti del genere "è troppo violento.." , di contro ho crecato di spiegare quale veramente fosse l'intenzione del film.

"Arancia Meccanica", come giustamente ha detto qualcuno nei precedenti commenti, è uin film contro la violenza ed usa proprio quest'ultima per spiegarlo.
Alex non è un personaggio cattivo, la sua violenza è ludica. La violenza in questo film va crescendo, nonostante a quanti molti pensano che le prime scene siano quelle più violente.
Kubrick è geniale, riesce in questo film a far partecipare lo spettatore che per quanto contro la violenza sia, diventa paradossalmente violento a sua volta in primis guardando morbosamente le immagini dell'ultra-violenza di Alex e i suoi drughi per poi desiderarne la punizione.
Lo spettatore è diventato violneto. Anzi, Kubrick ha solo soffiato sulle sue braci, lo spettatore è già violento, come tutti gli esseri umani lo sono.
Ed ecco l'errore del pubblico, non bisogna fermarsi qui,
ora lo spettatore dovrebbe capire cosa gli sta insegnando Kubrick attraverso al violenza visionata e quella percepita interiormente.
Kubrick non dice di travestirsi, andare a picchiare vecchietti e violentare donne cantando "Singing in the rain". Quelli che l'anno fatto a quegli anni, hanno solo trovato un modo come un altro per fare quello che volevano già fare.

Qui si apre il dilemma dell'arte, di come essa possa essere mezzo di induzione alla violenza.
Tematica trattata anche nel film con una importantissima colonna sonora.
Nel film, la musica (forma d'arte) ha un ruolo fondamentale.
Figurano principalmente 2 compositori Beethoven e Rossini.
Beethoven è il privato di Alex, sono le sue emozioni è la sua parte umana.
Rossini è l'irrazionalità, è l'arte che spinge o meglio incoraggia Alex nelle sue azioni.
Questo evidenziato da diverse scene, come ad esempio quando Alex sta perdendo la posizione di leader, nella lenta camminata a rallentatore, la voce fuori campo di Alex ci spiega come si stava rendendo conto di cosa stava succedendo e com fù proprio la musica a farlo agire, agire in modo violento buttando in acqua i suoi drughi e sfregiando la mano di Dim.
Un altro esempio è nella cura ludovico, quando Alex soffre per l'abbianamento della sinfonia di Beethoven a quelle che lui ritiene immagini cattive.
E' giusto censurare l'arte?

...ma sto divagando...
quando si parla di questo film, mi lascio prendere da forse troppe tematiche....
in ogni modo, lo trovo un vro gioiello del cinema,
purtroppo però, molto spesso male interpretato.




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#20 Guest_JackNapier_*

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Inviato 16 agosto 2006 - 16:27

Benvenuto Alecscs  ;)
Bella presentazione
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#21 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 21 agosto 2006 - 13:45

Vabbè, ma questo è un forum di cinema e parlare di Arancia Meccanica ci può stare no?


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#22 Guest_soul crew_*

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Inviato 21 agosto 2006 - 13:55


...a leggere tutte queste recinzioni

uahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuauhahuahu
  • 0

#23 Alexx

    pivello

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Inviato 21 agosto 2006 - 19:29

Non vi sembra di essere un po' (inutilmente) logorroici?
Tutte ste cose che scrivete, sono inutili.
Uno ovviamente ha visto il filme più di una volta. (e.g. io)
Poi legge sta roba e gli piglia male. (e.g. sempre io)
Mi sembra che scriviate tanto per scrivere, più che altro.
Mi viene quasi la nausea a leggere tutte queste recinzioni o commenti.
Forse l'ho detta un po' grossa.
Comunque, parlare di arancia meccanica penso che sia una fra le cose più retoriche che esistano al mondo.



fatto sta che anche tu hai preso parte alla discussione ;)
probabilmente noi scriviamo tanto per scrivere...
e tu? immagino tu invece scriva per "slavarci" dalla retorica!
grazie debaser, tiraci fuori dalla retorica e parlaci di qualcosa per cui vele la pena scrivere
;)
  • 0

#24 DerekForeal

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Inviato 22 agosto 2006 - 02:11

ULTRAVIOLENZA
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#25 beatlesqueenu2

    pivello

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Inviato 22 agosto 2006 - 15:03

film stupendo, 1 capolavoro...ce ne fossero ancora in giro di geni cm Kubrick...
  • 0

#26 BrainStorm

    pivello

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Inviato 27 ottobre 2006 - 14:15

d'altronde Kubrick è un mito.....ogni suo film è incredibile.....
Un regista come pochi altri... :)
  • 0

#27 Guest_Number 5_*

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Inviato 27 ottobre 2006 - 14:46


...però alla fine Kubrick infonde la speranza nello spettatore che alla fine, anche se notevolmente indebolita dalle repressioni della società, qualcosa della nostra natura rimane sempre, incontaminata;infatti le ultime parole pronunciate da Alex sono:<<sono guarito!>>

Io mi sono posto sempre un quesito? ma L'alex che voleva la società qual'era? il teppista? quello guarito ed intollerante alla violenza? o quello (ri-guarito)a fine film?

Alex non è affatto guarito alla fine del film, può solo esercitare legalmente la sua amata ultraviolenza.
La morale del film è: la violenza è solo quella che decide la società, se sei autorizzato non è considerata violenza.
  • 0

#28 BrainStorm

    pivello

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Inviato 27 ottobre 2006 - 15:12

mmmh...si...probabilmente è quella la morale...come l'idea di giustizia...abbastanza relativa....è la società a decidere cosa è giusto e cosa non... :-[
  • 0

#29 Hollywood

    aspirante indie

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Inviato 28 ottobre 2006 - 20:36

bè penso di averlo visto 20 volte minimo...un film fantastico (il mio preferito ;))un Kubrick fantastico e un Malcom Mc Dowell anche lui fantastico...

Non vorrei dire cazzate ma lo reputo l'apice della carriera di Mr.K
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#30 Guest_Shamash_*

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Inviato 29 ottobre 2006 - 19:48

Beh, allora anche io mi presento, dato che questo è il mio secondo commento (il primo, l'ho fatto 10 minuti fa.. <.< )
Sono alessandro.

E sono il secondo "Ale", che ho visto presentarsi, parlando per l'appunto di Alex, coincidenze che fan sorridere.

Ma veniamo a noi, senza perdersi in sottili sciocchezze.
Vedendo "Arancia meccanica", per la prima volta, sono stato piacevolmente sorpreso ed impressionato dalla facilità (almeno così sembra), con cui il regista Kubrick, narra e affronta questa tematica importante, che rientra in un tema molto più intenso e delicato: La violenza.

Il film, è ovviamente un capolavoro, al quale però devo fare una minuscola precisazione. Il film, praticamente s'incentra sugli episodi che accadono ad Alex, e questo lo risalta come "unico" protagonista. I drughi, i genitori, o le istituzioni sono pressocchè di secondo piano(intendo sia visivamente, che metaforicamente).
Interpreto questo, come un tentativo di Kubrick di farci capire che la violenza è una sensazione IRRAZIONALE d'ognuno di noi; che non deriva dalle esperienze, o conoscenza, ma bensì dallo stato umano.

Io ammiro molto questo film, perchè ha talmente tanti punti di vista, possibli dibattiti, che ne potresti stare a parlare per ore, senza tuttavia terminare.

Ora non vorrei annoiarvi troppo, ho scritto molto, e vi ho reso partecipi di un mio punto di vista. Questo basta per il forum.

Adieu

p.s. continuo a leggere le future risposte ;D
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#31 Farzan

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Inviato 29 ottobre 2006 - 21:12



...però alla fine Kubrick infonde la speranza nello spettatore che alla fine, anche se notevolmente indebolita dalle repressioni della società, qualcosa della nostra natura rimane sempre, incontaminata;infatti le ultime parole pronunciate da Alex sono:<<sono guarito!>>

Io mi sono posto sempre un quesito? ma L'alex che voleva la società qual'era? il teppista? quello guarito ed intollerante alla violenza? o quello (ri-guarito)a fine film?

Alex non è affatto guarito alla fine del film, può solo esercitare legalmente la sua amata ultraviolenza.
La morale del film è: la violenza è solo quella che decide la società, se sei autorizzato non è considerata violenza.


giusto number, hai perfettamente ragione, Kubrick è riuscito a rappresentare un quadro perfetto di quella che era, ed è, la società inglese(ma possiamo anche estendere la cosa).
Il risultato che se ne ha è semplicemente incredibile, scioccante presumo, per la borghesia benpensate di allora. Adesso l'effetto è un pò svanito perchè lo si guarda nell'ottica del gran film da vedere, e forse non sempre si riesce a riflettere su quello  che kubrick voleva dire. le chiavi di lettura di quest'opera sono veramente molteplici, dal disgusto per la violenza(perchè alla fine quel che se ne ricava è disgusto per tutte le scene violente, e anche qui kubrick è penetrato perfettamente nell' inconscio della gente) ai giochi politici.
non guardo quasi mai film, ma qui ho fatto un'eccezione,  un vero gioiello.

ps : leggo un sacco di post inutili in queste due pagine.
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#32 Guest_Number 5_*

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Inviato 30 ottobre 2006 - 18:25

dal disgusto per la violenza(perchè alla fine quel che se ne ricava è disgusto per tutte le scene violente, e anche qui kubrick è penetrato perfettamente nell' inconscio della gente)

Infatti Kubrick voleva ottenere proprio questo risultato: farci sentire come Alex sottoposto alla "cura Ludovico", ovvero disgustati dalla violenza.
Poi ho sempre pensato che un film così lo poteva solo dirigere un inglese basandosi su un romanzo scritto da un inglese. Un altro degli obbiettivi di Kubrik era mettere alla berlina l'ipocrisia britannica in tema di self-control e violenza repressa/nascosta. La satira delle istituzioni scolastiche britanniche (che sarebbero una "cura Ludovico" di massa e generale, reprimendo ogni libera manifestazione individuale) direi che è evidente.
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