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Il Maestro Di Meola


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17 replies to this topic

#1 sixstrings

    pivello

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Inviato 27 luglio 2006 - 23:59

Un altro grande maestro della 6 corde che, a mio parere, risponde, come altri, alla qualifica di autentico innovatore tecnico-sonoro è Al Di Meola. Le varie sue collaborazioni con Chick Corea ed una brillante carriera di compositore ed inventore di una tecnica chitarristica di alta qualità, tranquillamente lo annoverano nel rango di quei musicisti appartenenti all'Olimpo della fusion sperimentale, che sconfina piacevolmente nel flamenco e che ha sempre in serbo delle autentiche novità.
Personalmente ho ben presente l'intera discografia di Di meola, ma ultimamente proprio non riesco a distogliere l'ascolto da due più recenti suoi gioielli discografici: Orange And Blue e Rite to Strings (con Stanley Clarke).
Sarebbe proprio il caso parlarne...o no?!
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#2 madadayo

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Inviato 28 luglio 2006 - 07:09

Uno dei maestri della Fusion: immenso.
L'ho seguito fin dai tempi dei Return to Forever ed ho i suoi primi 5 album,che trovo essenziali per chi vuole conoscere il maestro........
- elegant gypsy (76)
- land of the midnight sun (76)
- casino (77)
- splendido hotel (79)
- friday night in san francisco (80) con paco de lucia e john mclaughlin.
Pensavo che l'ultima sua produzione fosse Vocal Rendezvous, mi aggiornerò.
  • 0

#3 Jazzer

    Utente anziano

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Inviato 28 luglio 2006 - 10:11

Il maestro Al Di Meola mi fa venire due maroni così...  :(

pazienza...
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non sono asociale...sono socialmente selettivo


#4 madadayo

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Inviato 28 luglio 2006 - 10:27

Il maestro Al Di Meola mi fa venire due maroni così...  :(

pazienza...

Poco amante della fusion?
Ti devo dire che è stato proprio questo genere musicale ad avvicinarmi al "vero" jazz.
  • 0

#5 Dull Boy

    Roadie

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Inviato 28 luglio 2006 - 15:30

Uno dei maestri della Fusion: immenso.
L'ho seguito fin dai tempi dei Return to Forever ed ho i suoi primi 5 album,che trovo essenziali per chi vuole conoscere il maestro........
- elegant gypsy (76)
- land of the midnight sun (76)
- casino (77)
- splendido hotel (79)
- friday night in san francisco (80) con paco de lucia e john mclaughlin.
Pensavo che l'ultima sua produzione fosse Vocal Rendezvous, mi aggiornerò.


sottoscrivo, tutti bellissimi...forse quello che preferisco è il Friday night insieme a Paco De Lucia e John Mc Laughlin...delle bestie alla chitarra, da lasciare senza fiato ( anche perchè vanno appalla ;D)
dei Return consiglio Romentic Warrior
  • 0

#6 sixstrings

    pivello

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Inviato 31 luglio 2006 - 23:51

Il maestro Al Di Meola mi fa venire due maroni così...  :(

pazienza...


Superficiale! Troooppo superficiale!
Non è certo un giudizio da ascoltatore attento...altroché...!
  • 0

#7 Jazzer

    Utente anziano

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Inviato 01 agosto 2006 - 07:28


Il maestro Al Di Meola mi fa venire due maroni così...  :(

pazienza...


Superficiale! Troooppo superficiale!
Non è certo un giudizio da ascoltatore attento...altroché...!


Guarda sixstrings, lascia perdere... ho lasciato andare nel thread su Metheny, ma adesso ti dico col cuore: non rompermi le palle!
Visto che non mi conosci evita certi giudizi.
E mi scuso per il linguaggio, anche con i moderatori che credo conoscano la mia consueta correttezza.
  • 0

non sono asociale...sono socialmente selettivo


#8 sixstrings

    pivello

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Inviato 02 agosto 2006 - 14:14

Facciamo così: ti cancello il messaggio pieno d'insulti e chiudo un occhio. Sappi, però, che un'eventuale recidiva sarà punita severamente.

Invito anche Jazzer a tornare ai livelli a cui ci ha sempre abituati.

Buona continuazione,

Mattia



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#9 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 02 agosto 2006 - 21:33

Torniamo in topic. Su Al di Meola ho una conoscienza 'confusionaria', visto che non ho mai ascoltato in maniera sistematica un suo LP (ad esclusione di FRIDAY NIGHT). Cosa mi consigliate?
  • 0

#10 madadayo

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Inviato 02 agosto 2006 - 22:39

Torniamo in topic. Su Al di Meola ho una conoscienza 'confusionaria', visto che non ho mai ascoltato in maniera sistematica un suo LP (ad esclusione di FRIDAY NIGHT). Cosa mi consigliate?

Quelli che ho citato, tanto per cominciare........ ;)
  • 0

#11 Guest_Eugenetic Axe_*

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Inviato 03 agosto 2006 - 11:00

Quelli che ho citato, tanto per cominciare........ ;)


Solamente quelli :o ?
  • 0

#12 madadayo

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Inviato 03 agosto 2006 - 11:26


Quelli che ho citato, tanto per cominciare........ ;)


Solamente quelli :o ?

Per cominciare......se no ho paura che ti venga la sindrome di Jazzer! ;D ;D
  • 0

#13 Emiliano

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Inviato 03 agosto 2006 - 21:59

Uno dei maestri della Fusion: immenso.
L'ho seguito fin dai tempi dei Return to Forever ed ho i suoi primi 5 album,che trovo essenziali per chi vuole conoscere il maestro........
- elegant gypsy (76)
- land of the midnight sun (76)
- casino (77)
- splendido hotel (79)
- friday night in san francisco (80) con paco de lucia e john mclaughlin.
Pensavo che l'ultima sua produzione fosse Vocal Rendezvous, mi aggiornerò.


ecco, se amate come me Al di meola (anche Orange and Blue e Scenario non sono male), non ascoltate l'ultimo Vocal Rendesvouz: ha tentato di fare una copia, peraltro mal riuscita, del Santana di Supernatural. Duetti rap hip-hop con ospiti tipo Angie Stone, Macy Gray e MC Solaar. io da fan del Di Meola fusion ci sono rimasto un pò male, mi aspettavo qualcos' altro.
  • 0

#14 madadayo

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Inviato 05 agosto 2006 - 08:14



ecco, se amate come me Al di meola (anche Orange and Blue e Scenario non sono male), non ascoltate l'ultimo Vocal Rendesvouz: ha tentato di fare una copia, peraltro mal riuscita, del Santana di Supernatural. Duetti rap hip-hop con ospiti tipo Angie Stone, Macy Gray e MC Solaar. io da fan del Di Meola fusion ci sono rimasto un pò male, mi aspettavo qualcos' altro.

L'Al di Meola degli anni '90 e 2000 convince poco anche me. La sua evoluzione (involuzione?) verso la world fusion non mi fa impazzire: dischi come world sinfonia , heart of immigrant oppure Piazzolla sono lontani mille miglia dal mio concetto di fusion. Sarò retrogrado , ma i Return to forever sono l'esempio più azzeccato di jazz+rock. Concetto questo sviluppato e dilatato da di Meola nei suoi successivi album fino a Nights in S.Francisco.Sono dischi imprescindibili per chi vuole conoscere l'anima dell'artista. Sul resto possiamo discuterne ad oltranza (senza insulti). Se il giudizio di Jazzer (due maroni così  :D ) riguarda la discografia dell'ultimo decennio, forse forse non ha tutti i torti..........
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#15 vrummel

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Inviato 18 agosto 2006 - 21:55

Di Meola è tecnicamente ineccepibile, ma come talento compositivo e fantasia improvvisativa (che poi nel jazz sono le cose che contano) mi lascia piuttosto perplesso (anche se 10 anni fa lo amavo molto).
L'unico suo lavoro che consiglio di procurarsi è Elegant Gipsy del 1977; il resto ritengo sia prescindibile.
  • 0

#16 sixstrings

    pivello

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Inviato 19 agosto 2006 - 16:04

Di Meola è tecnicamente ineccepibile, ma come talento compositivo e fantasia improvvisativa (che poi nel jazz sono le cose che contano) mi lascia piuttosto perplesso (anche se 10 anni fa lo amavo molto).
L'unico suo lavoro che consiglio di procurarsi è Elegant Gipsy del 1977; il resto ritengo sia prescindibile.

Io però terrei ben lontano Di Meola dal jazz autentico. Parlavamo di fusion o non fusion. Potrei anche dar ragione a madadayo, per alcuni aspetti, circa la discutibilità di alcune composizioni più recenti di Di Meola, ma in quanto al talento compositivo ed alla fantasia di improvvisazione non sono assolutamente d'accordo. Ritengo anzi molto fantasioso, colorato e personalizzato lo stile chitarristico del maestro. Pieno di sfumature ed estrosità che non lo rilegano affatto nel limbo dei musicisti in cerca di fantasia o talento. E poi, non so voi, ma io di capacità di improvvisare ne vedo ben troppa...! 
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#17 vrummel

    mainstream Star

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Inviato 21 agosto 2006 - 14:55

Jazz o jazz fusion, dalla prospettiva che ci interessa poco o nulla cambia: in entrambi i casi, il talento compositivo ed esecutivo è determinante. Il secondo, in particolare (talento esecutivo), è un connubio tra tecnica e fantasia; ora, dando per scontato che la tecnica di Al Di Meola non sia in discussione, quel che gli manca è proprio la fantasia: i suoi assoli sono sempre molto simili tra loro, e le estrosità a cui fai riferimento, quegli arzigogolii a cui ha abituato l'ascoltatore, sono dovuti molto più alla tecnica che al genio. In altri termini: molti sono in grado di pensare a scale complesse e suonate in modo iperveloce, pochi sono in grado di eseguirle, e Al Di Meola è tra quei pochi. All'opposto, ci sono chitarristi (il cui modello può essere un Tom Verlaine) che, pur non avendo doti tecniche eccezionali, "costruiscono" (più che improvvisare) assoli originali e basati su temi molto vari. Infine esistono i "mostri", che ad una tecnica superlativa uniscono una fantasia improvvisativa fuori dal comune (al momento mi vengono in mente Robert Fripp e Trey Anastasio).
Quanto al talento compositivo, a me non pare che i pezzi di Al Di Meola brillino per originalità: i primi dischi erano basati su un jazz-rock latineggiante di maniera, con composizioni che, più che vivere di vita propria, servivano da palestra per iperbolici assoli quasi sempre basati su scale tipiche del flamenco (anche se spesso eseguite con chitarra elettrica); in seguito, alla componente latina (peraltro sempre più invadente) si è aggiunta una marcata predisposizione per il ripescaggio di musiche tradizionali ed etniche delle più disparate provenienze, il tutto arrangiato in modo molto più soft e patinato rispetto agli esordi, dando luogo ad una world music/fusion ipertecnica da soggiorno di cui si poteva tranquillamente fare a meno...
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#18 sixstrings

    pivello

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Inviato 23 agosto 2006 - 01:02

1) Il jazz non mi sembra terreno per Al di Meola, quindi lasciamolo stare, per il momento.

2) Va bè! Vuol dire che allora la pensiamo diversamente. Io negli assoli di Al ci vedo invece, oltre la tecnica, una poliedricità di sfumature sonore che non mi fanno affatto pensare che non sia individuale o privo di fantasia, come dici. Anzi! Mi sorprende molto tutto ciò. Le scale iperveloci solo pochi come lui riescono veramente a farle (nel senso di intensità espressiva legata alla pulizia del suono), ma anche solo pochi come lui hanno saputo travisare, come dicevi, il flamenco in fusion...forse portandolo anche all'orecchio di un pubblico più esteso ed attento a certe sonorità.

3) Sull'esempio da te portato, circa la presenza di altri chitarristi, sono d'accordo...ma non vuol dire che di questa ultima categoria (mostri) non ne faccia parte anche Al Di Meola.

4) Io penso invece che, a parte la qualità sonora, espressiva e individuale di uno stile certamente nuovo e piacevolmente contaminato, non ci fosse stato Al Di Meola, oggi molti chitarristi non sarebbero come tali.
[/quote]
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