allora, rispondo a questo perchè mi sembra la parte condivisibile del discorso...cioè: se hai scavato a fondo nella storia della musica per avere più chiaro cosa realmente ti piacesse, mi sembra una cosa giusta e anche normale.
Un attimo: io non ho letto di musica (a prescindere il fatto che mi piace farlo) solo per avere più chiaro cosa realmente mia piace, ma anche e soprattutto per cercare sviluppare un senso analitico: insomma come puoi fare critica se non sei capace di analizzare il linguaggio musicale? Ecco perchè io sostengo che è ora di finirla di di essere critici musicali ed iniziare ad essere "analisti" (parola grossa ma che rende il senso di quello che voglio dire).
Onanisti della critica: mai termine fu più azzeccato! Come definire altrimenti quei critici che per descrivere un disco invece di analizzarlo infarciscono il discorso di "i Pinco Palla sembrano i Pallini, ma hanno un po' di Pallone, e per certi versi si ispirano a Palletta...".
non bisogna avere superpoteri per fare critica, basta intelligenza allenamento attenzione e voglia...e chi non ha voglia fa altro...
Giusto: non bisogna avere superpoteri. Ma preparazione sì, eccome, e per avere preparazione non bisogna conoscere solo la storia del rock (termine, lo riconosco, abusato)ma l'intera storia della musica...ed ecco che ti si aprono le cateratte della conoscenza: che le vite "scellerate" di Hendrix, Joplin, Morrison...avevano già avuto un precursore in Mozart...e che quasi tutti i classici non sono stati dei modelli di integrità che si vuole far credere.
Una volta che hai capito che la storia della musica è un coacervo di corsi e ricorsi...riesci a toglierti dalle pastoie della semplice critica e cominciare ad analizzare...