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2006: i dischi più innovativi


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124 replies to this topic

#101 beppecozza

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Inviato 13 settembre 2006 - 18:01

allora, rispondo a questo perchè mi sembra la parte condivisibile del discorso...cioè: se hai scavato a fondo nella storia della musica per avere più chiaro cosa realmente ti piacesse, mi sembra una cosa giusta e anche normale.


Un attimo: io non ho letto di musica (a prescindere il fatto che mi piace farlo) solo per avere più chiaro cosa realmente mia piace, ma anche e soprattutto per cercare sviluppare un senso analitico: insomma come puoi fare critica se non sei capace di analizzare il linguaggio musicale? Ecco perchè io sostengo che è ora di finirla di di essere critici musicali ed iniziare ad essere "analisti" (parola grossa ma che rende il senso di quello che voglio dire).

Onanisti della critica: mai termine fu più azzeccato! Come definire altrimenti quei critici che per descrivere un disco invece di analizzarlo infarciscono il discorso di "i Pinco Palla sembrano i Pallini, ma hanno un po' di Pallone, e per certi versi si ispirano a Palletta...".


non bisogna avere superpoteri per fare critica, basta intelligenza allenamento attenzione e voglia...e chi non ha voglia fa altro...


Giusto: non bisogna avere superpoteri. Ma preparazione sì, eccome, e per avere preparazione non bisogna conoscere solo la storia del rock (termine, lo riconosco, abusato)ma l'intera storia della musica...ed ecco che ti si aprono le cateratte della conoscenza: che le vite "scellerate" di Hendrix, Joplin, Morrison...avevano già avuto un precursore in Mozart...e che quasi tutti i classici non sono stati dei modelli di integrità che si vuole far credere.
Una volta che hai capito che la storia della musica è un coacervo di corsi e ricorsi...riesci a toglierti dalle pastoie della semplice critica e cominciare ad analizzare...
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#102 beppecozza

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Inviato 13 settembre 2006 - 18:04

Tra l'altro mi rincuora leggere finalmente qualcuno che ha vissuto altre epoche e che confermi come già al tempo si dicevano le stesse identiche cose di oggi (senza i forum, ovviamente): a riprova del fatto che la musica né è decaduta né decadrà mai.


Parole sante...da incorniciare
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#103 SuperSimo

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Inviato 13 settembre 2006 - 18:20

Proviamo a ripartire dall'inizio. ;)

Tra i dischi più innovativi del 2006  nomino i
TV ON THE RADIO - return to cookie mountain-


la discussione continua.....
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#104 Addison

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Inviato 13 settembre 2006 - 19:07

quali sono le rivelazioni musicali ( se ce ne sono state  ;D ) di quest' anno per voi? qual è un cd di quest' anno che vi ha stravolto? non ditemi gilmour, per favore, capite cosa intendo... novità vere...


Immagine inserita

BEIRUT: Gulag Orkestar

Una piacevolissima sorpresa.

E' proprio vero: spesso ti aspetti qualcosa che non arriva, altre volte, sul più bello, invece trovi sensazioni molto piacevoli che non ti saresti mai immaginato (e si che ero assai diffidente).
E' il caso di questo album che trovo malinconico, ma estremamente giocoso.

Non è un controsenso.
Gulag Orkestar è giocoso nella propria malinconia, è la banda che porta la festa tra le strade polverose dove abita la povera gente.

Originalissimo (assai difficile), brani assai orecchiabili, splendide le trombe, piacevolissime le fisarmoniche (strumento che non amo), bella la voce (tanto per rimanere in tema.... alla Yorke) ed i cori.

Sotto il nome di Beirut si nasconde lo statunitense Zach Condon, che alla veneranda età di 19 anni, non può aver certamente raggiunto la maturità artistica e quindi non potrà che regalarci nuove perle in futuro.

Peccato che album di questo tipo, abbiano una considerazione pari a zero.

Saluti,
Addison.
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#105 StellaDanzante

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Inviato 13 settembre 2006 - 19:12

BEIRUT: Gulag Orkestar

[...]

Peccato che album di questo tipo, abbiano una considerazione pari a zero.


Mi domando dunque sempre: dove li pescate questi dischi?
(Domanda potenzialmente generica rivolta a chiunque, poiché mi incuriosisce sapere da quali canali di informazione riuscite a trovare queste "perle rare".)
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#106 mongodrone

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Inviato 13 settembre 2006 - 19:16

Un attimo: io non ho letto di musica (a prescindere il fatto che mi piace farlo) solo per avere più chiaro cosa realmente mia piace, ma anche e soprattutto per cercare sviluppare un senso analitico: insomma come puoi fare critica se non sei capace di analizzare il linguaggio musicale? Ecco perchè io sostengo che è ora di finirla di di essere critici musicali ed iniziare ad essere "analisti" (parola grossa ma che rende il senso di quello che voglio dire).

Onanisti della critica: mai termine fu più azzeccato! Come definire altrimenti quei critici che per descrivere un disco invece di analizzarlo infarciscono il discorso di "i Pinco Palla sembrano i Pallini, ma hanno un po' di Pallone, e per certi versi si ispirano a Palletta...".


per me è un buon critico proprio un analista, uno che riesce a dare i nomi giusti alle strutture ai fatti musicali, categorizzando timbri, ritmi, intensità, altezze, parlando di strumentazioni, descrivendo la successione degli intrecci sonori, e poi chiaramente provando a tracciare un riferimento metaforico della musica in questione, ecc ecc; parlare di somiglianze invece è solo un modo più semplice ed economico di discutere... non capisco chi sia il bersaglio della tua critica. proprio questo thread è nato per provare ad analizzare quali linguaggi siano i più nuovi in circolazione: a questa domanda non mi pare che tu abbia risposto in maniera precisa, e visto che sei uno che sa analizzare, ti chiedo di farlo, visto che parlare delle vite dissolute di mozart ed hendrix non ha a che fare col linguaggio artistico. perciò se la storia della musica è un coacervo di corsi e ricorsi, perchè non parlarne più specificatamente?

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#107 StellaDanzante

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Inviato 13 settembre 2006 - 19:34

per me è un buon critico proprio un analista, uno che riesce a dare i nomi giusti alle strutture ai fatti musicali, categorizzando timbri, ritmi, intensità, altezze, parlando di strumentazioni, descrivendo la successione degli intrecci sonori, e poi chiaramente provando a tracciare un riferimento metaforico della musica in questione, ecc ecc


Perdonami, ma la prima parte dovrebbe essere in funzione della seconda. Ossia: analizzare tecnicamente il contenuto "empirico" della musica può servire solo a chi vuole imparare teoria musicale, ma non a chi nelle recensioni cerca di avere un'impressione di un certo disco per capire se gli possa piacere - categoria che include più o meno il 99% degli ascoltatori.

(Ma non offuschiamo il mio dimandare nel post precedente, diamine!)
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#108 mongodrone

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Inviato 13 settembre 2006 - 20:17

ma chiaro, alla maggior parte degli ascoltatori - anche a me - basta sapere che x suona un po' come y e un po' come z...poi se per qualche disco fondamentale voglio avere una conoscenza molto approfondita, cerco di analizzarlo al millimetro..comunque la questione dell'analisi accurata non l'ho tirata fuori io; infatti non capisco cosa c'entri il discorso dell'analisi con il fatto che sembra che la musica non dica niente di nuovo.

pensare che per esempio con la classica e col rock anni 60-70 sia stato già detto tutto mi sembra un miraggio. c'è tutta la ricerca sui timbri dell'avanguardia del primo e secondo 900, l'atonalità, il serialismo, l'alea, la musica concreta e quella sintetica... poi spesso se non sempre il linguaggio del rock e dl'elettronica è molto incentrato sull'originalità timbrica piuttosto che su melodie, scale, ecc.  la contaminazione poi se non è un modo di cambiare il linguaggio cos'è?... posso ammettere che molta musica elettronica attuale sembra una rivisitazione di linguaggi già inventati negli anni 50-60-70, ma ci andrei piano a dire che la musica non dice nulla da decenni, a meno che qualcuno non mi porti le prove.
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#109 wago

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Inviato 13 settembre 2006 - 20:20

ma chiaro, alla maggior parte degli ascoltatori - anche a me - basta sapere che x suona un po' come y e un po' come z...


Ecco, io solitamente mi incazzo quando nelle recensioni su riviste e siti non sono citate altre formazioni con un sound simile o comunque "appigli": quando compro una rivista musicale non sto a leggerla tutta, do' un'occhiata generale e se becco qualche nome che mi intriga leggo la recensione in esame. Non fornire "appigli" e' fare in modo che io non legga quella recensione.
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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#110 StellaDanzante

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Inviato 13 settembre 2006 - 21:19

ma chiaro, alla maggior parte degli ascoltatori - anche a me - basta sapere che x suona un po' come y e un po' come z...poi se per qualche disco fondamentale voglio avere una conoscenza molto approfondita, cerco di analizzarlo al millimetro..comunque la questione dell'analisi accurata non l'ho tirata fuori io; infatti non capisco cosa c'entri il discorso dell'analisi con il fatto che sembra che la musica non dica niente di nuovo.


Guarda che il discorso mio e penso anche di beppecozza verteva sull'esatto contrario: in tutte le epoche storiche c'è sempre qualcuno che dice "la musica di un tempo era la migliore, quella di oggi è decaduta, non si fa niente di nuovo", e così facendo si evita di vedere gente che fa davvero qualcosa di bello e innovativo. Quando gente come frankie/rake qui o altrove dicevano "la musica è una sola" non intendevano certo dire che si suonano sempre gli stessi stili e si copia sempre la musica precedente, bensì che anche gli artisti con stili molto diversi possono muoversi da idee molto simili.
Quello che forse tu ignori, parlando di tutti quei movimenti, è che sono stati sufficientemente identificati solo a posteriori come categorie storiche, contestualizzandoli nel loro tempo e dandogli quindi un giusto significato. Ed è così che di un'opera musicale si può tracciare una storia e mostrarne l'appartenenza ad una determinata corrente, cosa in ogni caso estremamente utile anche per interpretarla.
I dischi nuovi sembrano meno innovativi di quelli passati semplicemente perché non hanno ancora avuto il tempo d'avere un impatto sugli ascoltatori o di poter rientrare in un più generale movimento artistico. Per questo le recensioni sui dischi nuovi devono avvalersi spesso delle sole influenze degli altri gruppi per dare loro valore storico, facendoli spesso sembrare derivativi quando magari tra 5 anni li si riscoprirà come grandi capolavori.

La verità per me - e spero per gli altri appassionati di musica - è che ogni anno di dischi belli continuano ad uscirne, anche se magari sono cambiate le vie per le quali puoi reperire la musica di qualità. Basta probabilmente scavare un po' sotto la crosta e cercare delle fonti che sai essere affidabili per te.

..E anche per questo, del resto, poco sopra mi chiedevo le fonti dalle quali molti di voi attingono album piuttosto sconosciuti ed oscuri, ma che ritenete grandi dischi.
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#111 mongodrone

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Inviato 13 settembre 2006 - 21:31

I dischi nuovi sembrano meno innovativi di quelli passati semplicemente perché non hanno ancora avuto il tempo d'avere un impatto sugli ascoltatori o di poter rientrare in un più generale movimento artistico.


su questo sono d'accordo al 1000 per cento. ma non mi era perso che quello che aveva detto beppecozza fosse questo. forse sono stato influenzato da ciò che lui ha detto in altri thread, e dal fatto che è stato un po' elusivo in questo thread.
mi è sembrato proprio che volesse dire che negli ultimi decenni non c'è stato proprio nulla di innovativo... e se per il 2006 bisogna essere cauti a parlare di innovazione, non mi pare lo stesso per musica di 20 anni fa. insomma, aspetto qualche delucidazione perchè certi thread mi sono sembrati poco precisi

per quanto riguarda le fonti: le mie sono le solite: scaruffi, questo sito, altri siti, amici, concerti, manuali...
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#112 xtal

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Inviato 14 settembre 2006 - 13:09

Giusto: non bisogna avere superpoteri. Ma preparazione sì, eccome, e per avere preparazione non bisogna conoscere solo la storia del rock (termine, lo riconosco, abusato)ma l'intera storia della musica...ed ecco che ti si aprono le cateratte della conoscenza: che le vite "scellerate" di Hendrix, Joplin, Morrison...avevano già avuto un precursore in Mozart...e che quasi tutti i classici non sono stati dei modelli di integrità che si vuole far credere.
Una volta che hai capito che la storia della musica è un coacervo di corsi e ricorsi...riesci a toglierti dalle pastoie della semplice critica e cominciare ad analizzare...


Non condivido tanto quest'affermazione: conoscere la storia del rock ti può aiutare ad individuare influenze e rimandi, ma non è indispensabile per descrivere cosa provi ascoltando un disco. E che importanza ha, ai fini dell'analisi musicale, sapere che anche Mozart, prima di Hendrix, aveva una vita "scellerata"?

posso ammettere che molta musica elettronica attuale sembra una rivisitazione di linguaggi già inventati negli anni 50-60-70, ma ci andrei piano a dire che la musica non dice nulla da decenni, a meno che qualcuno non mi porti le prove.


Ah, bella questa, l'elettronica di oggi è una rivisitazione degli anni '70... ::)
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#113 mongodrone

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Inviato 14 settembre 2006 - 13:40

ho detto 'sembra', eh... volevo semplicemente dire che l'elettronica è nata nel dopo guerra, e non so quanto sia innovativa quella moderna (lo è, ma non so bene in che misura)... per esempio, il glitch nasce attraverso dei programmi che simulano errori, o una cosa del genere... mentre stockhausen lavorava divesamente... però mi sembra ci siano affinità tra queste cose, o no? se poi qualcuno mi sa identificare bene la portata innovativa di whitman o fennesz o altri, mi farebbe un gran piacere  ;)
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#114 Guest_DiamondSeaII_*

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Inviato 14 settembre 2006 - 14:04


Novità? Ma dove? Beati gli ingenui che ci credono ancora. Dopo il '97, salvo ottimissime eccezioni, non è stato detto più niente di nuovo.

Io mi fermo al '94, dopo "the Division Bell" e' solo una lenta agonia, con qualche sporadico barlume di musica.
Non me ne vogliate, ma io sono un nostalgico del passato e solo in rarissimi casi ho ascolato qualcosa degna di nota, ma di certo un disco bello per intero dopo il '94 non l'ho mai trovato.



Anche a mè la musica post-2000 sta sui coglioni.Un pò perchè la conosco poco,un pò perchè non riesco più ad apprezzare le novità.(capita quando ti avvicini ai 30).Dischi belli per intero dopo il 94 a mio avviso che ne sono tanti,dopo il 2000 molto meno,ma ce ne sono pure.Però dai,dire che The Division Bell è l'ultimo disco degno di nota mi sembra esagerato(è ben lungi dall'essere anche il miglior disco del 94)
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#115 beppecozza

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Inviato 14 settembre 2006 - 17:29

[quote author=xtal link=topic=67.msg38377#msg38377 date=1158237899]
[quote author=beppecozza link=topic=67.msg38123#msg38123 date=1158168987]
E che importanza ha, ai fini dell'analisi musicale, sapere che anche Mozart, prima di Hendrix, aveva una vita "scellerata"?
[/quote]

...ne ha eccome, nell'ottica del fatto che la musica ha corsi e ricorsi, anche dal punto di vista umano. Certo, se poi ritieni che per capire la musica bastino quattro nozioni in croce...libero di pensarlo.
Quanto al fatto che per alcuni la musica "bella" o "innovativa" si fermi al '94, o al 2000, o all'anno che volete voi, non è solo essere nostalgici ma anche (scusate se lo dico) anche un po' superficiali ed abbastanza spocchiosi.
E comunque nella mia esperienza ho sentito citare quasi tutti gli anni del calendario dal 1950 in poi, segno che ognuno ha il suo anno di riferimento per dire "dopo di quello il diluvio". Io non ce l'ho, e continuo a divertirmi...
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#116 Peel Slowly And See

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Inviato 14 settembre 2006 - 17:45

Anche io ho grosse perplessità quando sento dire che, a partire dall'anno X, non c'è stato più niente di buono. Sono però abbastanza convinto che nel rock siano esistiti i periodi d'oro, e questi non si ripeteranno più. Da qui a parlare di crisi profonda ce ne passa, e dischi di ottimo livello sono pubblicati ogni anno. Certamente ho seri dubbi che quest'anno verrà pubblicato un solo disco rivoluzionario, ma penso che nessuno attenda più rivoluzioni vere e proprie, o mi sbaglio?
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#117 Addison

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Inviato 14 settembre 2006 - 18:28




Anche a mè la musica post-2000 sta sui coglioni.Un pò perchè la conosco poco,un pò perchè non riesco più ad apprezzare le novità.(capita quando ti avvicini ai 30).Dischi belli per intero dopo il 94 a mio avviso che ne sono tanti,dopo il 2000 molto meno,ma ce ne sono pure.Però dai,dire che The Division Bell è l'ultimo disco degno di nota mi sembra esagerato(è ben lungi dall'essere anche il miglior disco del 94)


Bhè, che vuol dire?

Allora a me che ho 44 anni,
dovrebbe rimanere sui coglioni la musica post '90?

Per i miei gusti, perle musicali dal 2000 in poi se ne trovano non poche.

Saluti,
Addison.
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#118 Addison

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Inviato 14 settembre 2006 - 18:30


BEIRUT: Gulag Orkestar

[...]

Peccato che album di questo tipo, abbiano una considerazione pari a zero.


Mi domando dunque sempre: dove li pescate questi dischi?
(Domanda potenzialmente generica rivolta a chiunque, poiché mi incuriosisce sapere da quali canali di informazione riuscite a trovare queste "perle rare".)


Mica è tanto difficile.

Basta leggere ed informarsi un po'.

Saluti,
Addison.

PS: un consiglio, alscoltalo.
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#119 StellaDanzante

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Inviato 14 settembre 2006 - 18:53

Mica è tanto difficile.

Basta leggere ed informarsi un po'.


Sono purtroppo poco lettore: dove hai trovato le informazioni, ad esempio, su tale disco?
Vabbè, magari ci apro un topic.
  • 0

#120 Addison

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Inviato 14 settembre 2006 - 19:12


Sono purtroppo poco lettore: dove hai trovato le informazioni, ad esempio, su tale disco?
Vabbè, magari ci apro un topic.


Su un altro Forum.

Semplice no?

Saluti,
Addison.
  • 0

#121 wago

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Inviato 14 settembre 2006 - 19:16

Su RYM comunque se ne legge da tempo! Forse alle volte ci si perde un po' nell'onanismo delle proprie liste e dei propri voti e si sottovalutano le grosse potenzialita' dello strumento...
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#122 StellaDanzante

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Inviato 14 settembre 2006 - 20:53

Su un altro Forum.

Semplice no?


Vabbè, se qui giochiamo a prenderci per scemi.. potevi dirmi "su una pagina scritta da un utente", no?
(Nello mentre ho aperto il thread, forse lì intenderai meglio la mia domanda).

Su RYM comunque se ne legge da tempo! Forse alle volte ci si perde un po' nell'onanismo delle proprie liste e dei propri voti e si sottovalutano le grosse potenzialita' dello strumento...


Ma intendi nella community? Lì ci passo raramente, poiché vista la lentezza di RYM credo ci metterei giorni a spulciare i thread.
Le recensioni sulle pagine dei dischi poi le guardo solo per curiosità, visto che la popolazione del sito è talmente eterogenea e perlopiù non criticamente ferrata da poter leggere solo opinioni opposte ed irrilevanti - a meno che non ti rivolga direttamente agli utenti che sai essere ben agguerriti nell'arte recensoria.
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#123 wago

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Inviato 14 settembre 2006 - 21:01

No no, nella sezione community non vado mai nemmeno io. Tuttavia un paio utenti nella mia friendlist l'hanno votato e commentato, e una pagina che frequento regolarmente e' quella che riassume le ultime recensioni della gente che ho in friendlist...
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#124 xtal

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Inviato 15 settembre 2006 - 15:37

...ne ha eccome, nell'ottica del fatto che la musica ha corsi e ricorsi, anche dal punto di vista umano. Certo, se poi ritieni che per capire la musica bastino quattro nozioni in croce...libero di pensarlo.


No, io penso che per descrivere le emozioni che si provano ascoltando un disco non c'è bisogno né di conoscere la teoria, né la storia della musica. Sarà pure una banalità, ma davvero non vedo perché, parlando dei Doors, dovrei conoscere la vita di Mozart.
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#125 beppecozza

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Inviato 15 settembre 2006 - 20:27

No, io penso che per descrivere le emozioni che si provano ascoltando un disco non c'è bisogno né di conoscere la teoria, né la storia della musica. Sarà pure una banalità, ma davvero non vedo perché, parlando dei Doors, dovrei conoscere la vita di Mozart.


Non ho mai detto che bisogna conoscere la vita di Mozart, ma sforzarsi di leggere almeno una storia della musica per avere le idee più chiare sì.
Poi ognuno fa quello che vuole, intendiamoci, ma parlare di musica senza qualche retroterra limita di molto la capacità di ascolto.
Personalmente non ringrazierò mai abbastanza per il fatto di aver studiato, di saper leggere la musica ed aver ascoltato molta classica prima della "folgorazione" rock.

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