La dicitura "sinistroso" inoltre non ha di per sè una connotazione negativa, per me è decisamente negativa invece la definizione "cantautore sinistroso" perchè si collega a tutto un modo di intendere e di fare canzoni italiane, ma che comunque ho utilizzato solo a livello descrittivo nel mio discorso.
il cantautorato sinistrorso, come lo chiami tu, e credo che ti riferisca ai vari Guccini De Anrdè Fossati Lolli ecc. ha un'importanza storica fondamentale per la musica popolare italiana; questa non è solo una mia opinione (che vale poco) ma è un giudizio pressoché unanime dei critici e degli storici musicali.
comprendo che a te quel tipo di canzone possa fare ribrezzo ma non è giustificabile la tu affermazione dal punto di vista musicologico.
Mi chiedo francamente a cosa serva riproporre noti "consensi unanimi di critica e musicologi" nel momento in cui qualcuno di senziente, nonchè dotato di libero arbitrio, propone una propria visione personale.
Lo trovo piuttosto superfluo e una molesta malafede riguardante le cognizioni altrui, pacata o meno.
Per quel che mi concerne le canzoni espresse dal cantautorato italiano possono essere storiche e fondamentali quanto si vuole, musicalmente le trovo - con eccezioni - piatte e insignificanti, rappresentando qualcosa di abominevole: ovvero il dominio della parola sulla musica.
O come ha detto Marco Parente:
"Guccini non può ripropormi per l'ennesima volta il giro di do solo perchè ha qualcosa da dire".
Le acrobazie verbali non nasconderanno mancanza di idee in generale, ma io non sto parlando in generale... sto parlando di un entità specifica chiamata Samuele Bersani, che certamente, comunque, sa come utilizzare il linguaggio, ed è un bravo trapezista del vocabolo e certo sa più di Guccini come costruire una melodia accattivante o con del pathos (Replay).
la valenza letteraria di un verso o di un intero testo "strampalato", cioè costruito su quelle "acrobazie verbali" a cui fai riferimento, non sempre si estrinseca secondo canali preordinati, anzi mai, in quanto è proprio in quella "stranezza" che spesso si nasconde il significato. non voglio essere irriverente ma pensa ai dada.
ora, Bersani non è nemmeno l'ultimo pelo della palla destra di uno Tzara o di un Breton, sia chiaro, ma evidentemente egli ha trovano nel non-sense soft una delle corde principali della sua espressione artistica; qualche volta gli fa produrre delle cacate, vabbè... non è la fine del mondo.
lo stesso dicasi per quelle melodie accattivanti e per i giri armonici più o meno sofisticati; sono forme di espressione, che ultimamente Bersani ha dimostrato di pradroneggiare con maggior perizia. questo non fa di lui certo un grande compositore, per carità ... ma, in determinati momenti non nascondo che sia gradevole.
Non occorreva ti sforzassi tanto. Parlavo della musica.
Essere un cantautore sinistroso poi non significa essere "ideologicamente indottrinati" necessariamente secondo uno schema preciso e omologato, che ne so, marxista-leninista, significa semplicemente "bazzicare da quelle parti", cosa che si manifesta comunque nei testi delle canzoni, e che in Italia ha una tradizione che si è sviluppata nel tempo CREDO nel senso che ho indicato, e che rispecchia anche tempi meno politicizzati, e non nel modo sistematico che si aveva all'epoca dei cantautori storici - il concetto di "sinistra" è diventato sempre più all'acqua di rose con il cambiare dei tempi, con conseguenti cambi di nomi, simboli, partiti e la stessa mitigazione si rispecchia anche nel percorso del cantautorato italiano "che bazzica da quelle parti" (visto che "sinistroso" non va bene).
ma sai, le società cambiano, magari lentamente, ma certe cose mutano per forza; la spinta propulsiva data dal movimentismo del 68 al cantautorato di protesta sociale e civile si è esaurita molto tempo fa. probabilmente già dal 74-75 il vento ha cambiato decisamente direzione; c'è chi ha voluto continuare secondo una sua coerenza artistica piuttosto che ideologica, "in direzione ostinata e contraria" come diceva De Andrè, ma è indubbio che la leva cantautorale nata negli anni 80 (di cui Bersani è figlio) non poteva esprimersi secondo gli stilemi precedenti; ragion per cui, la tua precisazione sul termine "sinistrorso" che significa "bazzica da quelle parti" è superflua.
insomma, il discorso non cambia...
Il discorso è che è l'evoluzione di quel tipo di cantautorato, attualmente sinistroso in un suo modo diverso. Semplice semplice.
mi ripeto: non mi risulta che Bersani investa così tanto, come dici, sul suo look. cioè, lo farà pure ma non più né meno di quanto ci si attende da un musicista pop di consumo.
perché è questo che si discute: di un musicista che fa musica di consumo, non di uno che si spaccia per compositore d'avanguardia; e fa una musica di consumo che, per quanto mi riguarda, spesso è gradevole.
tutto qua...
Non risulta anche a me infatti, perlomeno attualmente...
L'unico problema è che il suo video di Giudizi Universali è degno di Paolo Meneguzzi o Tiziano Ferro.