Questa accusa gli venne in realtà già rivolta ai tempi dell'uscita di "Underground", quando fuggì a Belgrado e si fece produrre il film in Serbia. Tra l'altro fu contestatissima la scena finale in cui a tavola c'era il maiale (considerata un'offesa ai bosniaci, un modo per tagliarli fuori dal banchetto). Ricordo per questo anche dei fischi alla proiezione cui ho assistito.
Lui all'epoca negava di aver tradito la causa bosniaca e blaterava solo di pace e fratellanza jugoslava, ma purtroppo il sospetto che stesse perdendo la brocca l'ho sempre avuto. Ora deve essere impazzito definitivamente. Il che per me non toglie nulla alla sua grandezza artistica, ma come persona certamente lo degrada a infame.