American Gangster (2007) di Ridley Scott
#1 Guest_vegeta_*
Inviato 20 gennaio 2008 - 01:08
ovvero
Uno dei migliori film "di genere" degli ultimi anni: duro, teso, bello. E con due protagonisti complessi e ben costruiti che, a modo loro, e da differenti fronti, si confrontano con il concetto di "onestà " all'interno degli USA già marci della guerra in Vietnam.
Scott dirige con asciuttezza d'altri tempi, e ripulisce il suo stile dalle patinutare delle ultime prove.
8/10
#2
Inviato 20 gennaio 2008 - 01:31
Un film molto bello, che certo non inventa nulla di nuovo ma sa intrattenere e appassiona. Ottima la prova dei due protagonisti, che danno vita a due personaggi ben riusciti, anche se quello di Crowe risulta alla fine un pò più stereotipato.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#3 Guest_vegeta_*
Inviato 20 gennaio 2008 - 12:24
anche se quello di Crowe risulta alla fine un pò più stereotipato.
ma nemmeno tanto, secondo me.
Anzi il suo personaggio è sfaccetato e intrigante (onesto nel lavoro, arriva addirittura a restituire 1 milione di dollari, ma un disastro nella vita privata, perde moglie e figlio, non ha rapporti stabili e gli amici lo credono "corrotto") quanto quello del gangster interpretato da Denzel Washington (molto bravo pure lui, anni luce dalla gigioneria di un "Training Day").
Poi mi è piaciuta anche la secchezza dell'insieme, i pochi fronzoli e sentimentalismi, quasi à la Scorsese (se la prima ora di "Casinò" mostrava solo i movimenti di denaro tra malavitosi, i primi 50 minuti di "American Gangster" sono quasi totalmente incentrati sull'arrivo della droga dal sud america agli USA).
Insomma, per me siamo ai livelli di un "The Departed" ma con una marcia in più
#4
Inviato 20 gennaio 2008 - 12:30
Bravi i due protagonisti, soprattutto Denzel Washington, autore di scene memorabili...
Un bel film per Ridley dopo (un' ottima annata) che nn andava oltre la sufficenza...
8/10
come primo film del 2008 nn potevo chiedere di meglio... O_O
il mondo è diviso in due categorie: chi ha la pistola carica e chi scava... ...tu scavi
https://rateyourmusi.../~Art__Vandelay
#5
Inviato 23 gennaio 2008 - 09:23
Senza parlare poi del finale, sbrigativo e intriso di un buonismo che, per la verità, non poteva non esserci, visto che si tratta essenzialmente di una storia vera.
Insomma, 6,5/10.
The Departed è su un altro livello, secondo la mia opinione.
#6
Inviato 23 gennaio 2008 - 14:20
Secondo me si tratta di un buon film, ma non è eccezionale: il ritmo m'è sembrato un po' troppo lento, Scott si è affidato per molti minuti solamente agli scatti d'ira di Denzel Washington e il film diventa più teso e godibile solamente alla fine.
Senza parlare poi del finale, sbrigativo e intriso di un buonismo che, per la verità , non poteva non esserci, visto che si tratta essenzialmente di una storia vera.
SPOILER
Io mi assessto sul 7/7.5 massimo. Quoto sul fatto che sia un buon film (a me è piaciuto molto), anche se non inventa nulla di nuovo (ma questo non è un requisito essenziale perchè un film non possa appassionare) nel genere.
Buonismo nel finale? Mah, trattandosi di una storia vera (come hai ben ricordato tu), Scott non poteva certo modificare le cose...e comunque lui (pur collaborando) si fa 19 anni di galera e quando esce non ci viene lasciato molto ad intendere cosa ne sarà di lui.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#7 Guest_vegeta_*
Inviato 23 gennaio 2008 - 14:23
SPOILER
...e comunque lui (pur collaborando) si fa 19 anni di galera e quando esce non ci viene lasciato molto ad intendere cosa ne sarà di lui.
SPOILER
bè...ci viene detto però che la moglie lo abbandona per tornare in patria, così come la famiglia che torna a vivere in North Carolina. I soldi che aveva poi glieli ha fatti sparire la polizia...
E' bellissima l'inquadratura finale, con i Public Enemy in colonna sonora: un uomo invecchiato e solo che si trova davanti ad un mondo diverso, che non conosce.
#8
Inviato 23 gennaio 2008 - 14:32
SPOILER
...e comunque lui (pur collaborando) si fa 19 anni di galera e quando esce non ci viene lasciato molto ad intendere cosa ne sarà di lui.
SPOILER
bè...ci viene detto però che la moglie lo abbandona per tornare in patria, così come la famiglia che torna a vivere in North Carolina. I soldi che aveva poi glieli ha fatti sparire la polizia...
E' bellissima l'inquadratura finale, con i Public Enemy in colonna sonora: un uomo invecchiato e solo che si trova davanti ad un mondo diverso, che non conosce.
Verissimo...quando dicevo che ben poco sappiamo di lui, mi riferivo proprio a quando, finalmente uscito di prigione, si trova in mezzo alla strada, da solo.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#9
Inviato 23 gennaio 2008 - 16:28
e mi sono visto anche un mini speciale su coming soon
una cosa che mi è sembrata simpatica è come lui sia praticamente analfabeta (ho visto una sua intervista, parla veramente una lingua pessima) e come non stia 15 anni in prigioni di fila, ma come dopo 7 anni fosse uscito per poi rifinire dentro a breve sempre per crimini analoghi
Codeste ambiguità , ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#10
Inviato 23 gennaio 2008 - 23:58
è interessante, come in tutti i libri tratti da storie vere, documentarsi un po', i.d. leggersi un po' di wikipedia (lo so, non è la bibbia, ma sono pigro..)
e mi sono visto anche un mini speciale su coming soon
una cosa che mi è sembrata simpatica è come lui sia praticamente analfabeta (ho visto una sua intervista, parla veramente una lingua pessima) e come non stia 15 anni in prigioni di fila, ma come dopo 7 anni fosse uscito per poi rifinire dentro a breve sempre per crimini analoghi
Già anche io ho letto l'articolo su Wikipedia dopo il film e penso che realmente la ricostruzione di Scott sia per larga parte inaccurata. Ad ogni modo, non rimpiango i soldi del biglietto, ma non lo rivedrei con smisurato piacere.
Quoto in pieno anche sull'inquadratura finale, davvero significativa per esprimere lo spaesamento di fronte ad un mondo totalmente cambiato e sfuggito di mano.
#11
Inviato 25 gennaio 2008 - 11:24
I personaggi sono perfettamente interpretati e Washington rimane un attore di grande spessore, lo stesso dicasi per un Russel Crow che nonostante un costante piglio da ritardato è riuscito a convincermi per semplicità e capacità di non rivestire i panni di un eroe (ma di un semplice agente onesto). Buona anche la prestazione di Common.
Insomma a mio parere un grande film sulla scia di Blow ma con un impianto decisamente più complesso.
the music that forced the world into future
#12
Inviato 25 gennaio 2008 - 11:42
Insomma a mio parere un grande film sulla scia di Blow ma con un impianto decisamente più complesso.
Secono me Blow cadeva pesantemente nella seconda parte.
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#13 Guest_gio86_*
Inviato 26 gennaio 2008 - 20:16
Un gran bel film che, nonostante la durata, lo trama non particolarmente intricata e i due personaggi principali (immenso Denzel) abbastanza stereotipati riesce a tenerti incollato al teleschermo. Una cosa non da poco secondo me.
Voto anche io per il finale
Un gran bel film ma non un grandissimo, anche se forse una sola visione è poca per poterlo apprezzare.
Giudizio complessivo: 7.5
Ma a vostro parere qual'è il messaggio del film? Perchè mi sembra che Scott ponga diversi spunti di riflessione senza mai concentrarsi particolarmente su qualcuno...
#14
Inviato 27 gennaio 2008 - 10:53
#15
Inviato 09 febbraio 2008 - 20:40
Da un punto di vista contenutistico ho apprezzato un aspetto finalmente nuovo (per me), e purtroppo ancora negativo, sulla guerra in Vietnam: il traffico di droga.
#16
Inviato 09 febbraio 2008 - 23:37
Mi aspettavo na roba tipo the Departed e invece no, fuffa fuffa fuffa!
#17
Inviato 10 febbraio 2008 - 01:08
"Beh, devo essere ottimista. Va bene, dunque, perché vale la pena di vivere? Ecco un’ottima domanda. Beh, esistono al mondo alcune cose, credo, per cui valga la pena di vivere. E cosa? Ok. Per me... io direi... per Groucho Marx tanto per dirne una, e Willie Mays e... il secondo movimento della sinfonia Jupiter... Louis Armstrong, l'incisione Potatoehea Vlues... i film svedesi naturalmente... L’educazione sentimentale di Flaubert... Marlon Brando, Frank Sinatra, quelle incredibili... mele e pere di Cézanne, i granchi di Sam Wo, il viso di Tracey"
"Saigon. Merda. Sono ancora soltanto a Saigon. Ogni volta penso che mi risveglierò di nuovo nella giungla"
#18
Inviato 10 febbraio 2008 - 08:24
Non câ??è quellâ??attesa che caratterizzava, almeno, Zodiac; non câ??è quellâ??intreccio che scandiva the Departed; quella complicità che si percepiva in Prova a prendermi; quel testa a testa paradossale di Inside man.
Sono d'accordo. Nella seconda parte il film diviene fluido, più coinvolgente, perché ciò che è stato costruito nella prima parte è ben amalgamato e scandito da un ritmo congeniale al tutto. Ma obiettivamente il coinvolgimento non è dato da quella tensione filmica che è presente nei film citati da Hue e nei termini da lui proposti.
E, come ho già scritto, a "livello morale" a me rimangono i dubbi sull'ennesimo esempio di pellicola che romanza la realtà e sulla "subdolità " (concedetemi il neologismo) della denuncia.
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