Neil Young
#1
Inviato 21 luglio 2006 - 11:22
A voi la parola!!!
#2
Inviato 21 luglio 2006 - 11:36
Everybody Knows This Is Nowhere (1969)
After The Gold Rush (1970)
Harvest (1972)
Time Fades Away (1973)
On The Beach (1974)
Tonight's The Night (1975)
Zuma (1975)
Long May You Run (1976)
American Stars & Bars (1977)
Comes A Time (1978)
Rust Never Sleeps (1979)
Questi sono gli album composti da Yound negli anni settanta. Sono tutti da sentire. Tra questi per me i picchi sono Tonight's the night (il capolavoro assoluto di Neil), Everybody Knows this is Nowhere e Harvest.
Tra gli anni 80 e 90 il cantautore canadese continua a produrre album: alcuni molto buoni, altri meno.....
Pescando dai lavori di queste due decadi consiglio.....
Freedom (1989)...il suo lavoro più bello degli anni 80
Aec (1991)
Sleeps with angel (1994)...cd bellissimo
Dead Man (1996)...colonna sonora...molto avanguardista
#3 Guest_Figazzo_*
Inviato 21 luglio 2006 - 12:00
After The Gold Rush (1970) 9
Harvest (1972) 8
On The Beach (1974) 9
Tonight's The Night (1975) 9
Zuma (1975) 8
American Stars & Bars (1977) 7
Rust Never Sleeps (1979) 8,5
LIVE RUST (1979) 8
LIVE WELD (1992) 9
sleeps with angels (1994) 7
#4
Inviato 21 luglio 2006 - 12:16
#5
Inviato 21 luglio 2006 - 12:20
#6
Inviato 21 luglio 2006 - 12:26
Io ho amato troppo il film philadelphia e mi sono innamorato della canzone di neil, chi la conosce?
Si intitola "Philadelphia" se non erro...............
La conosco, il problema è che adesso non mi viene in mente la base musicale....
Dovrei riascoltarla
#7 Guest_Figazzo_*
Inviato 21 luglio 2006 - 13:00
Figazzo come mai nei tuoi voti non compaiono album degli anni 80? non apprezzi quel periodo di Neil?
dal 1980 al 1987 è un Young abbastanza sottotono ed in crisi , non saprei cosa salvare, mi piace un po reactor (1982) disco quasi punk con una produzione caotica ma mai a fuoco, per il resto neil tornò in forma attorno al 1989-90 con i dischi freedom (1989) e ragged glory ( 1990), ma ho sempre preferito ascoltare il live weld dove sono suonate in maniera strepitosa parecchie song contenute in quei 2 dischi, ad esempio la versione di crime in the city o di love to burn sono senza dubbio più gagliarde.
#8
Inviato 21 luglio 2006 - 13:07
Neil Young (Reprise, 1968)
Everybody Knows This Is Nowhere (1969)
After The Gold Rush (1970)
Harvest (1972)
Time Fades Away (1973)
On The Beach (1974)
Tonight's The Night (1975)
Zuma (1975)
Long May You Run (1976)
American Stars & Bars (1977)
Comes A Time (1978)
Rust Never Sleeps (1979)
Questi sono gli album composti da Yound negli anni settanta. Sono tutti da sentire.
Il termine 'fondamentale' è molto abusato, ma questi lo sono davvero.
Comunque c'è in giro la doppia, ottima antologia 'Decades': l'ideale forse per farsi un'idea sul canadese.
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#9
Inviato 21 luglio 2006 - 15:25
#10
Inviato 21 luglio 2006 - 15:40
Whatever you do, don't
#11 Guest_Julian_*
Inviato 21 luglio 2006 - 16:25
Ora non mi lancio in considerazioni tecniche...dico solo che ha realizzato alcuni album ( i miei preferiti sono Harvest, Tonight's the night e On the beach...ma quasi tutti gli altri del periodo sono meravigliosi) che sono una parte integrante della mia vita musicale, dalla prima all'ultima nota.
Penso che un artista del genere abbia pochi eguali nella storia della musica pop.
#12
Inviato 22 luglio 2006 - 08:33
Penso che un artista del genere abbia pochi eguali nella storia della musica pop.
Della musica rock Julian! Occhio che se Nello sapesse che gli hai dato dell'artista pop penso verrebbe a cercarti a casa con una mazza da baseball
#13 Guest_DiamondSeaII_*
Inviato 22 luglio 2006 - 12:09
#14 Guest_Eugenetic Axe_*
Inviato 22 luglio 2006 - 12:36
Anche i Maestri hanno fatto i loro bravi errori, purtroppo.
Come già detto nel vecchio forum, di Nello il Giovane è imprescindibile tutta la sua produzione ante-Reagan (sì, l'autore di OHIO fu folgorato sulla via del seggio da Ronnie), con particolare attenzione per il trittico EVERYBODY KNOWS/AFTER THE GOLD RUSH/HARVEST. SLEEP WITH ANGELS è l'album che, nel '94, me lo fece conoscere (di per sé meriterebbe un bel 7, ma io allungo sempre di mezzo voto in più).
#15
Inviato 22 luglio 2006 - 13:08
Come già detto nel vecchio forum, di Nello il Giovane è imprescindibile tutta la sua produzione ante-Reagan (sì, l'autore di OHIO fu folgorato sulla via del seggio da Ronnie)
Dico, ma è importante ai fini di una critica o della passione musicale stessa sapere cosa votano gli artisti? Perchè questo discorso si era già affrontato con Ian Curtis (c'era addirittura chi gli era scaduto tantissimo dopo che seppe che la buonanima votava a destra).
A me non importa assolutamente un cazzo, e credo che le ragioni per cui Young sparò a salve molte volte negli eighties siano note.
Non credo che l'aver votato per Reagan centri alcunchè.
#16 Guest_Julian_*
Inviato 22 luglio 2006 - 14:08
Penso che un artista del genere abbia pochi eguali nella storia della musica pop.
Della musica rock Julian! Occhio che se Nello sapesse che gli hai dato dell'artista pop penso verrebbe a cercarti a casa con una mazza da baseball
Per pop intendevo dire popolare...ho usato sta definizione per evitare di scrivere country-folk-rock-blues-grunge e poi mille altre cose.
#17 Guest_Stipe_*
Inviato 22 luglio 2006 - 17:31
Avete dimenticato la Pietra per eccellenza, TRANS !
In realtà Trans non è così tragico, trovo molto peggiori lavori come Reactor, Landing on water e tra gli ultimi Are you passionate? e Greendale (questo veramente un pacco). Secondo me si è tirato abbastanza su con gli ultimi 2 album, non male per un artista di 61 anni.
#18 Guest_DiamondSeaII_*
Inviato 22 luglio 2006 - 17:32
Penso che un artista del genere abbia pochi eguali nella storia della musica pop.
Della musica rock Julian! Occhio che se Nello sapesse che gli hai dato dell'artista pop penso verrebbe a cercarti a casa con una mazza da baseball
Per pop intendevo dire popolare...ho usato sta definizione per evitare di scrivere country-folk-rock-blues-grunge e poi mille altre cose.
In effetti non c'è genere che non abbia toccato nella sua sterminata carriera,anche se non sempre con esiti felici.Quando si cimenta semplicemente nella ballata acustica o nella cavalcata elettrica è insuperabile.Quando ha cercato divagazioni sintetiche o sconfinamenti nell punk-metal i risultati hanno suscitato più di una perplessità.Certo è stato uno degli artisti più eclettici e poliedrici nella storia del rock.
#19 Guest_gneo_*
Inviato 22 luglio 2006 - 18:28
#20
Inviato 22 luglio 2006 - 19:08
sono d'accordo. le opinioni, politiche e non, di un artista non devono influenzare il giudizio che si può dare sulla sua opera.Dico, ma è importante ai fini di una critica o della passione musicale stessa sapere cosa votano gli artisti?
...
A me non importa assolutamente un cazzo, e credo che le ragioni per cui Young sparò a salve molte volte negli eighties siano note.
Non credo che l'aver votato per Reagan centri alcunchè.
#21 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 23 luglio 2006 - 02:01
Nonostante la mia attuale repulsione verso la musica dei '60 e '70, a parte qualche rara eccezione, Neil Young è e rimane uno dei miei 4-5 musicisti preferiti e uno dei capisaldi della mia cultura musicale.
Difficile trovare un artista tanto eclettico, capace di abbracciare in quarant'anni di carriera ogni aspetto della musica rock (dal folk al country, dall'hard-rock al punk, al noise, dalla disco ad un post-rock ante-litteram, all'ambient) e di creare tanti proseliti. Qualche nome? Impossibile: sono troppi. A ciò si aggiunga una voce emozionante e una chitarra capace di farsi, a seconda dei casi, lancinante, nevrotica, rarefatta, sottomessa...
Dunque, andiamo per ordine. La carriera "maggiore" di Young inizia nei Buffalo Springfield, titolari di tre album di folk-rock "avanguardistico", in cui Young compone i primi capolavori: Burned dal primo, Expecting to Fly, Mr. Soul, Broken Arrow, dal secondo album (queste le trovi insieme ad altre chicche del periodo CSNY, come Helpless, nell'antologia in tre LP o due CD Decade che copre tutto il periodo fino al '76, indispensabile se non vuoi comprare tutti gli album).
Il primo album solista degno di nota è il secondo, il primo con i Crazy Horse, Everybody Knows This Is Nowhere, perlopiù elettrico, dominato da atmosfere desolate, desertiche, come se le praterie canadesi riflettessero lo stato d'animo del musicista. Le lunghe Cowgirl in the Sand e Down by the river, assieme a Cinnamon Girl, prime anticipazioni del sound che influenzerà la generazione grunge e allo stesso tempo del desert-rock degli '80, riscrivono le coordinate della jam chitarristica, con i lunghi, lancinanti assoli che diventeranno un po' il marchio di fabbrica dello Young elettrico, alternati a parti cantate dove la voce sconsolata dello stesso fa da protagonista. La title-track e Losing End, altri due capolavori, sono esempi di rock più rilassato e pulito, nei suoni ma non nelle intenzioni. A mio parere sottotono i due pezzi acustici. Voto: 7,5
Nel '70 esce After the Goldrush, caratterizzato perlopiù da arrangiamenti acustici e armonie vocali tipicamente west-coast. Le atmosfere sono malinconiche, ma diversamente dal precedente mancano i riferimenti ai "grandi spazi" dell'anima, la confusione che lo attanagliava si placa in favore di un registro più intimo e riflessivo. Le sfuriate elettriche si limitano a due pezzi, Southern Man e When You Dance You Can Really Love, molto più brevi e strutturate rispetto a Everybody knows. Voto: 7,5
Per quanto riguarda Harvest non mi ci soffermo più di tanto sia perchè c'è già un thread, sia perchè lo reputo sopravvalutato, una via di mezzo tra i due precedenti. Interessanti le atmosfere bucoliche di alcuni pezzi, la title-track e Out on the week-end in primis, disastrosi i pezzi orchestrali, e in generale un passo indietro come song-writing. Oh, de gustibus...Voto: 6,5
Time Fades Away non lo conosco, ma mi pare che non sia mai stato stampato in cd per volere dello stesso Young.
On the beach è a mio parere uno dei capolavori, il disco della maturità, dove i diversi lati della personalità di Young vengono a coesistere magistralmente per la prima volta. Walk On e Revolution Blues su quello elettrico, See the sky about to rain su quello della ballata pianistica, Vampire Blues su quello tipicamente blues, e tutto il resto su quello acustico (Ambulance Blues in particolare, monologo di otto minuti per chitarra finger-picking, voce, armonica e poco altro) sono impeccabili. L'umore è perlopiù depresso, con la voce più disperata che mai. Voto: 8,5
Ancora meglio Tonight's the Night, musica nera come la copertina. Tutti i brani sono uniti nello stesso tema, quello della morte. E' la morte degli ideali hippie, ma anche la morte di amici cari come il chitarrista dei Crazy Horse Danny Whitten. Una tale depressione sarà forse raggiunta solo in Sleeps with Angels, ma qui l'intensità è davvero commovente. Anche qui grande varietà come nel precedente (solo piano, voce e armonica per Borrowed Tune, rock'n'roll elettrico in World on a String e Come on Baby Let's Go Downtown cantata da Whitten, richiami al country harvest-iano in Mellow My Mind e Roll Another Number e ad Ambulance Blues in New Mama) ma anche alcune novità, come accenni di slow-core in Albuquerque e in quel capolavoro di Tired Eyes. Voto: 9.
E' questo il periodo d'oro del canadese, suggellato anche da Zuma, il disco più equilibrato, ma anche quello che non apporta particolari novità (l'unica è il riff quasi hard-rock di Drive Back), a testimonianza forse che Young ha trovato ciò che cercava. C'è finalmente un ritorno ai fraseggi del secondo album, e alla lentezza (=pesantezza) di Albuquerque nelle magnifiche Cortez the Killer e Danger Bird, e anche le orchestrazioni questa volta fanno bella figura in pochi ma intensi episodi acustici. Per il resto l'elettricità domina, messa al servizio di ballate rock languide e dolenti come Don't Cry No Tears e Lookin' For A Love. Il registro è confessionale e appassionato come al solito, ma questa volta il lirismo non viene associato ad eventi o luoghi esterni, ma è fortemente introspettivo, accontentandosi di "esporre" i propri sentimenti, le proprie necessità. Voto: 8,5
Passo su Long May You Run, registrato in coppia con Stephen Stills, ed anche su American Stars'n'Bars, che tuttavia contiene quel miracolo che risponde al nome di Like A Hurricane (anche qui, Decade docet): no comment, semplicemente è da sentire. Voto 9 alla sola canzone.
Comes A Time è completamente acustico, un ritorno a After ed Harvest, ma le chitarre sono più grintose e le melodie più pop. Trascurabile. Voto: 6
Rust Never Sleeps del '79 è l'ultimo grande capolavoro: registrato dal vivo con i Crazy Horse, metà acustico metà elettrico, contiene da una parte alcune fra le composizioni più tenere e commoventi (sarebbero da nominare tutte), dall'altra dà un saggio della grinta sprigionata dalla band dal vivo con il punk di Sedan Delivery e con la terrificante Hey hey My my. Non che le altre siano peggio. Voto: 8,5
Buonanotte, continuo domani.
#22 Guest_Stipe_*
Inviato 23 luglio 2006 - 06:56
Per quanto riguarda Harvest non mi ci soffermo più di tanto sia perchè c'è già un thread, sia perchè lo reputo sopravvalutato
E io che pensavo di essere l'unico a pensarla in questa maniera su questo disco.
#23
Inviato 23 luglio 2006 - 08:21
Non credo che la critica lo sopravvaluti, semplicemente è il disco di Neil più venduto. Attenzione, non sto dicendo che è un capolavoro (non ci penso neanche), ma contiene canzoni che al pubblico americano sono piaciute molto:
Per quanto riguarda Harvest non mi ci soffermo più di tanto sia perchè c'è già un thread, sia perchè lo reputo sopravvalutato
E io che pensavo di essere l'unico a pensarla in questa maniera su questo disco.
out of weekend,old man e heart of gold suonano orecchiabili a tutti, are you ready for the country fa contenti i pacifisti , alabama gli antirazzisti e the needle and the damage done i comitati contro la droga.......insomma, è un disco buono per tutte le stagioni!
#24 Guest_Julian_*
Inviato 23 luglio 2006 - 09:06
#25 Guest_Stipe_*
Inviato 23 luglio 2006 - 09:08
Sarà ma secondo me Harvest rimane uno dei capolavori di Young, sicuramente fra i miei preferiti. Non vedo come lo si possa considerare inferiore a Zuma ad esempio... poi come detto si tratta di gusti.
Ottimo disco certamente, e probabilmente superiore a Zuma, ma personalmente lo trovo inferiore a Everybody knows this is nowhere, After the gold rush, On the beach, Tonight's the night e Rust never sleeps. Un disco da 7,5-8.
#26
Inviato 23 luglio 2006 - 09:26
Artista superbo, e perchè no, chitarrista davvero emozionante.
#27 Guest_Julian_*
Inviato 23 luglio 2006 - 09:31
Sarà ma secondo me Harvest rimane uno dei capolavori di Young, sicuramente fra i miei preferiti. Non vedo come lo si possa considerare inferiore a Zuma ad esempio... poi come detto si tratta di gusti.
Ottimo disco certamente, e probabilmente superiore a Zuma, ma personalmente lo trovo inferiore a Everybody knows this is nowhere, After the gold rush, On the beach, Tonight's the night e Rust never sleeps. Un disco da 7,5-8.
Harvest è stato il primo disco di Young che ho conosciuto e forse per questo è quello cui sono più affezionato...io trovo comuque che i dischi che citi siano tutti più o meno sugli stessi livelli. Cioè inarrivabili per quasi chiunque.
#28
Inviato 23 luglio 2006 - 09:34
#29
Inviato 23 luglio 2006 - 10:23
15 anni di schifezze? Accidenti. A me Freedom, Ragged Glory e il live Weld mi sembrano dei dischi molto buoni. E anche rispetto a This Note's For You e (massì) Landing On Water ho sentito cose molto peggiori.Young è artista capace di cose ottime e di dischi vergognosi, è uno che dopo 15 anni di schifezze se ne esce con lo splendido sleep with angel per poi ritornare nel mediocre
#30 Guest_Stipe_*
Inviato 23 luglio 2006 - 11:42
EDIT: e io ho anche sempre avuto un certo "amore" per Old ways, so che è country puro reazionario etc etc. però secondo me ha ottime canzoni, Misfits su tutte.
#31
Inviato 23 luglio 2006 - 18:31
Ritornare nel mediocre? Sicuro? Io non li ho mai ascoltati, però ho sentito parlare molto bene di Mirror Ball (quello con i Pearl Jam), e non male di Broken Arrow. L' unico disco che ho del dopo Sleep With Angels è Dead Man, che mi è piaciuto, molto. Certo è un po' strano e difficile da digerire, ma mi è piaciuto. Quindi, boh, forse proprio caduto nel mediocre no. Voialtri Ondarockers che ne pensate?Young è artista capace di cose ottime e di dischi vergognosi, è uno che dopo 15 anni di schifezze se ne esce con lo splendido sleep with angel PER POI RITORNARE NEL MEDIOCRE.
E continua a gridare."
(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")
#32 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 23 luglio 2006 - 18:40
#33 Guest_Stipe_*
Inviato 23 luglio 2006 - 22:31
Ritornare nel mediocre? Sicuro? Io non li ho mai ascoltati, però ho sentito parlare molto bene di Mirror Ball (quello con i Pearl Jam), e non male di Broken Arrow.
Entrambi sono dei dischetti niente male, però amando tantissimo sia i PJ che Neil devo dire che Mirror Ball non è all'altezza della loro fama, anzi penso che i pezzi migliori usciti dalla loro collaborazione siano quelli a nome Pearl Jam e cioè "Long Road" e "I got ID".
#34 Guest_Stipe_*
Inviato 23 luglio 2006 - 22:39
A me gli ultimi due, Prairie Wind e Living with War, paiono ben oltre la sufficienza, ed anche Greendale.
Sugli ultimi 2 d'accordo, ma Greendale lo trovo un album noiosissimo, quasi quasi gli preferisco Are you passionate? ed è tutto dire..Entrambi comunque sotto la sufficienza.
#35 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 23 luglio 2006 - 22:49
E' molto lungo ed è un tutt'uno stilisticamente... sì dall'inizio alla fine è difficile da ascoltare, ma alcuni pezzi presi singolarmente non mi sembravano male.
A me gli ultimi due, Prairie Wind e Living with War, paiono ben oltre la sufficienza, ed anche Greendale.
Sugli ultimi 2 d'accordo, ma Greendale lo trovo un album noiosissimo, quasi quasi gli preferisco Are you passionate? ed è tutto dire..Entrambi comunque sotto la sufficienza.
#36 Guest_Stipe_*
Inviato 23 luglio 2006 - 22:52
[/quote]E' molto lungo ed è un tutt'uno stilisticamente... sì dall'inizio alla fine è difficile da ascoltare, ma alcuni pezzi presi singolarmente non mi sembravano male.
[/quote]
Forse è proprio per questo, in settimana gli darò un'altra possibilità
#37
Inviato 28 luglio 2006 - 16:45
Anche la voce di cui si parlava qualche messaggio addietro... beh insomma non è che sia granché...
#38
Inviato 28 luglio 2006 - 17:02
Per quanto riguarda Harvest non mi ci soffermo più di tanto sia perchè c'è già un thread, sia perchè lo reputo sopravvalutato
E io che pensavo di essere l'unico a pensarla in questa maniera su questo disco.
No, no... siamo in molti.
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#39 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 28 luglio 2006 - 18:03
La tua firma la dice lunga, insomma.Non me ne vogliano i fans e gli estimatori ma a me Young risulta noiosissimo. Ho riascoltato "Live rust," "Harvest," "Everybody knows" e qualche pezzo sparso, avevo accantonato tutto subito, ma non mi passa un attimo, mi sembra che ogni canzone duri un quarto d'ora: troppo statiche, non ci vedo fantasia.
Anche la voce di cui si parlava qualche messaggio addietro... beh insomma non è che sia granché...
#40
Inviato 01 agosto 2006 - 08:23
mannaggia alle tette di d.Per quanto riguarda Harvest non mi ci soffermo più di tanto sia perchè c'è già un thread, sia perchè lo reputo sopravvalutato, una via di mezzo tra i due precedenti. Interessanti le atmosfere bucoliche di alcuni pezzi, la title-track e Out on the week-end in primis, disastrosi i pezzi orchestrali, e in generale un passo indietro come song-writing. Oh, de gustibus...Voto: 6,5
De gustibus non ad libitum sputazzellam diceva il grande Totò. Ti meriti proprio la sputazzellam
Buonanotte, continuo domani.
Ma anche no, a questo punto.
#41 Guest_Stipe_*
Inviato 01 agosto 2006 - 11:45
Buonanotte, continuo domani.
Ma anche no, a questo punto.
Io invece aspetto ancora la seconda parte di Sonic, perchè ha fatto un'ottima analisi della prima parte di carriera e vorrei capire cosa pensa del resto.
#42 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 02 agosto 2006 - 00:09
Abbiate pazienza, ma sappiate sorpattutto che la seconda parte la conosco meno bene.
Buonanotte, continuo domani.
Ma anche no, a questo punto.
Io invece aspetto ancora la seconda parte di Sonic, perchè ha fatto un'ottima analisi della prima parte di carriera e vorrei capire cosa pensa del resto.
#43
Inviato 02 agosto 2006 - 09:08
se ti sembrano noisi quei tre lì ???... in effetti è meglio che ti risparmi il resto!Non me ne vogliano i fans e gli estimatori ma a me Young risulta noiosissimo. Ho riascoltato "Live rust," "Harvest," "Everybody knows" e qualche pezzo sparso, avevo accantonato tutto subito, ma non mi passa un attimo, mi sembra che ogni canzone duri un quarto d'ora: troppo statiche, non ci vedo fantasia.
è veramente incredibile come la musica sortisca effetti così soggettivi... non è che magari devi ascoltarteli qualche volta di più, quei dischi?
#44
Inviato 03 agosto 2006 - 15:55
Time Fades Away non lo conosco, ma mi pare che non sia mai stato stampato in cd per volere dello stesso Young.
? un discreto live di inediti. L'umore è lo stesso del periodo On the Beach/Tonight's the Night, le composizioni sono buone ma non eccelse, ci si sente lo "sbrago" da fine-del-sogno-hippie che presto si sarebbe trasformato in scazzo profondo e depressione.
Comunque un disco valido - non lo riascolto da un po', andrò a ripescarlo - e mi meraviglia che non sia stato ristampato, come è accaduto, dopo anni di inspiegabile rifiuto, per 'On the Beach'.
Whatever you do, don't
#45 Guest_Figazzo_*
Inviato 03 agosto 2006 - 17:06
#46
Inviato 03 agosto 2006 - 18:03
C'è da dire che in quel tour erano tutti briachi fissi di tequila.ci si sente lo "sbrago" da fine-del-sogno-hippie che presto si sarebbe trasformato in scazzo profondo e depressione.
La copertina rimane comunque bellissima
#47 Guest_Sonic Stone_*
Inviato 06 agosto 2006 - 15:03
Poi.
Negli anni '80 Young si allontana da quelli che erano diventati i canoni della sua arte nel decennio precedente, e a sperimentare con dischi e generi distanti tra di loro come il pop elettronico, il rockabilly, il country più tipicamente ??Nashville-style? (il che accoppiato ai criteri di produzione degli ??80 è paradossale), e anche lo pseudo-punk di Reactor.
Ora, è opinione comune che Young in questo periodo abbia prodotto quasi esclusivamente schifezze, almeno fino a Freedom dell??89. La mia è invece che alcuni album, presi singolarmente e non in relazione al resto della produzione (che di certo se ne discosta molto), possano risultare ascolti interessanti, certo non fondamentali, ma piacevoli.
Incominciando proprio da Reactor dell??81, che riprende la violenza del lato elettrico di Rust Never Sleeps nel tipo di esecuzione, applicata a canzoni di livello inferiore ma comunque grintose e trascinanti, a volte anche sperimentali e divertenti, vedi T-Bone, che ripete per nove minuti stesso riff e stesso verso (??Got mashed potatoes/Ain??t got no T-Bone?). Voto: 6,5
Trans è l??album più spiazzante, un??incursione nel pop elettronico alla Kraftwerk e Devo che all??epoca deve aver lasciato a bocca aperta non pochi detrattori. A parte gli arrangiamenti (sotto il profilo compositivo tutto sommato non cambia molto, tanto da poter parlare di ??techno-folk?) interessante l??uso della voce, filtrata dal vocoder. Da notare che questo è un periodo difficile per Young, dovuto alla nascita di un figlio disabile, e l??album risente della sua difficoltà di comunicare con lui. Ed evidentemente la forza espressiva degli esordi viene a mancare. Voto: 5,5.
Pubblicato pochi mesi dopo Trans, nell??83, Everybody??s Rockin?? è un altro pugno nello stomaco a pubblico e critica. Una raccolta di canzoni rockabilly anni ??50, cover e originali, che non sono nulla di nuovo ma sono suonate bene e fanno muovere il culo, e nel genere questo è ciò che conta. Un punto a favore è anche la lunghezza, solo 25 minuti. A me piace. Voto: 7
Old Ways è un album di country purista, che non ha nulla a che fare con il country-rock ??d??avanguardia? dei primi album, tra fiddles, banjo e arrangiamenti d??archi vari. Almeno un paio di canzoni meritano un ascolto, ma anche questo è più che altro una curiosità storica. Voto: 5
Landing on water è un ritorno allo stile di Trans, registrato in trio con un chitarrista e un batterista, e tutti a suonare i synth. La differenza rispetto a Trans è una verve più rock di matrice Crazy Horse, con le chitarre che ritornano graffianti e le ritmiche incalzanti. Un altro disco trascurabile ma interessante. Voto: 5,5
Passo su Life e This Note??s for You, ma non su Freedom. Young pare finalmente stanco di sperimentare e torna allo stile che lo aveva reso famoso, anche se l??influenza delle esperienze degli anni passati si sente in alcuni arrangiamenti synth. Il resto sono teneri bozzetti acustici (Too Far Gone, The Ways of Love, Hangin?? on a Limb), denunce verso la società, più desolate (Crime in the City) o più grintose (Rockin?? in the Free World, in due versioni come My My, Hey Hey diec??anni prima), e anche un nuovo capitolo della saga evocativa iniziata con Cortez the Killer, Eldorado. La qualità non è ancora quella di una volta, ma è senz??altro il disco migliore del decennio. Voto: 7+
(La terza parte sarà molto più rapida)
#48
Inviato 06 agosto 2006 - 20:21
Innanzitutto ho ascoltato Time Fades Away, e la mia opinione è che vada annoverato tra i dischi maggiori, se non altro per essere l'unico live che documenti quel periodo iper-depresso. Le canzoni hanno poco da invidiare a quelle di On the Beach. Facciamo una petizione e facciamolo ristampare.
La petizione esite già, qui: http://www.petitions...ures?start=8550
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#49 Guest_Eugenetic Axe_*
Inviato 06 agosto 2006 - 20:37
Buona notte.
#50
Inviato 06 agosto 2006 - 22:02
Per chi vuole accostarsi per la prima volta a Neil Young è consigliabile (a meno che non si tratti di una persona aperta, paziente e con l'orecchio abituato alla musica anni '70) la raccolta Decade, iniziando l'ascolto con il secondo disco, decisamente più accessibile.
Per il resto sono daccordo con quanto dice Sonic Stone, anche se alzerei di più di 1 voto alcuni dei suoi giudizi.
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