pollice verso per la Banda Baader.
Ho letto la recensione sul sito, non mi trovo sull'accosatmento con "Romanzo Criminale" e soprattutto sullo smerdamento di quest'ultimo rispetto alla pellicola crucca, davvero una palla, sconnesso, rigido nel suo sviluppo lineare.
L'accostamento col film di Placido sta soprattutto nell'aver voluto prendere un pezzo della storia nera del Paese di riferimento (la Banda della Magliana in Italia, quella Baader Meinhof in Germania) e averlo inserito in una cornice narrativa volutamente "romanzata", lontana cioè da quella che poteva essere una ricostruzione storica
tout court: se ci fai caso in entrambi film l'accento è posto sulle gesta dei protagonisti, sulla loro personalità, e la loro caratterizzazione è volutamente eccessiva, oltre le righe (per dire, non credo che nè il Dandi nè Baader fossero davvero così
bohemiennes come nel film).
Poi va beh, a me "RC" è rimasto indigesto perchè si era proposto sin dall'inizio (a detta proprio del regista) come un chiaro esempio di "cinema d'autore con i soldi": questa presunzione così ostentata lo ha reso invece un gingillone patinato, confuso e tirato via.
"La Banda" se non altro ha il merito di non eccedere troppo su questo andazzo e di salvarsi grazie a buone intepretazioni (davvero non c'è storia, per dire, tra i poliziotti Bruno Ganz e Stefano Accorsi).