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Caso Contrada


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32 replies to this topic

#1 liberty

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Inviato 28 dicembre 2007 - 22:27

E di questi giorni la discussione sulla grazia a Bruno Contrada, con i parenti delle vittime della mafia che sono insorte contro tale possibilita. Tuttavia questo caso, leggendo a destra e a manca documenti redatti da luminari della giurisprudenza nonche le dichiarazioni dei suoi stessi coleghi lascia un gusto amaro in bocca. Accusato in base alle dichiarazioni di pentiti sconfessati in dibatimento o adiritura pentiti che in seduta dichiarano di non aver mai detto niente contro Contrada.
Che ne pensate ?
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#2 1015saturdaynight

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Inviato 29 dicembre 2007 - 09:43

per me puo' schiattare in galera.....
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#3 Naksh-i-dil

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Inviato 29 dicembre 2007 - 12:45

Ci sono prove incontrovertibili che lui sia stato responsabile della morte di Borsellino? se sì, è giusto che stia in prigione, se no, nel dubbio meglio un (quasi sicuro) colpevole fuori che un (forse) innocente dentro.
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#4 Guest_soul crew_*

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Inviato 29 dicembre 2007 - 13:00

Ci sono prove incontrovertibili che lui sia stato responsabile della morte di Borsellino? se sì, è giusto che stia in prigione, se no, nel dubbio meglio un (quasi sicuro) colpevole fuori che un (forse) innocente dentro.

la grazia non significa riconoscere l' innocenza di un condannato eh
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#5 liberty

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Inviato 29 dicembre 2007 - 13:30


Ci sono prove incontrovertibili che lui sia stato responsabile della morte di Borsellino? se sì, è giusto che stia in prigione, se no, nel dubbio meglio un (quasi sicuro) colpevole fuori che un (forse) innocente dentro.

la grazia non significa riconoscere l' innocenza di un condannato eh


No qui si parla di un processo fatto a casacio quasi. Testimonianze ignorate, documenti nascosti dalla procura etc etc
Che si colpevole o meno non lo so, ma certo la modalita di svolgimento del processo ponne un mare di dubbi
  • 0

#6 Guest_soul crew_*

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Inviato 29 dicembre 2007 - 13:43



Ci sono prove incontrovertibili che lui sia stato responsabile della morte di Borsellino? se sì, è giusto che stia in prigione, se no, nel dubbio meglio un (quasi sicuro) colpevole fuori che un (forse) innocente dentro.

la grazia non significa riconoscere l' innocenza di un condannato eh


No qui si parla di un processo fatto a casacio quasi. Testimonianze ignorate, documenti nascosti dalla procura etc etc
Che si colpevole o meno non lo so, ma certo la modalita di svolgimento del processo ponne un mare di dubbi

sì ma si disute della grazia a contrada no? ecco, dargli la grazia non significa ne rifare il processo, ne ammettere la sua innocenza. volevo solo puntualizzare questo.
poi io non ho elementi provati per dire che il processo sia stato fatto a casaccio, dubito che tu ne abbia.
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#7 liberty

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Inviato 29 dicembre 2007 - 15:15




Ci sono prove incontrovertibili che lui sia stato responsabile della morte di Borsellino? se sì, è giusto che stia in prigione, se no, nel dubbio meglio un (quasi sicuro) colpevole fuori che un (forse) innocente dentro.

la grazia non significa riconoscere l' innocenza di un condannato eh


No qui si parla di un processo fatto a casacio quasi. Testimonianze ignorate, documenti nascosti dalla procura etc etc
Che si colpevole o meno non lo so, ma certo la modalita di svolgimento del processo ponne un mare di dubbi

sì ma si disute della grazia a contrada no? ecco, dargli la grazia non significa ne rifare il processo, ne ammettere la sua innocenza. volevo solo puntualizzare questo.
poi io non ho elementi provati per dire che il processo sia stato fatto a casaccio, dubito che tu ne abbia.


Il solo fatto che la Casszione, a tutt'oggi, non ha tiratto fuori le motivazioni della condanna a me mi puzza. Poi se vuoi ti posso mettere a disposizione le mie sorgenti
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#8 sheikyerbouti

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Inviato 30 dicembre 2007 - 08:17

diciamo che il soggetto di questo post, il sedicente ministro della giustizia clemente mastella, avrebbe potuto trovare ospitalità anche in altri thread ma questo sembra il più attinente:

QUI LO DICO E QUI LO NEGO

"Mi sembrava un atto dovuto, visto anche l'allarme destato dalle condizioni di salute. In questo caso l'urgenza deriva dalle condizioni di salute. Normalmente per l'attivazione di questi strumenti si impiegano sei mesi. Io mi auguro che si faccia molto, molto prima. L'interessamento parte dal dramma che sta vivendo Contrada, perché io valuto l'aspetto umano, come anche il Presidente della Repubblica ha valutato questo".
(Clemente Mastella, ministro della Giustizia, a proposito della pratica per la grazia a Bruno Contrada, condannato sette mesi fa a 10 anni definitivi per concorso esterno in associazione mafiosa, Ansa, 25 aprile 2007).

"Il Guardasigilli, Clemente Mastella, non ha mai definito la concessione della grazia a Bruno Contrada un atto dovuto, così come invece afferma Antonio Di Pietro sul suo blog".
(nota ufficiale del Ministero della Giustizia, 27 dicembre 2007).

(La Repubblica - Carta canta - Marco Travaglio - 28 dicembre 2007)


credo che mastella sia uno dei peggiori ministri che la repubblica italiana abbia mai avuto la disgrazia di avere e uno dei politici più subdoli e infingardi presenti sul mercato.

buona giornata a tutte/i.
  • 0

#9 1015saturdaynight

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Inviato 30 dicembre 2007 - 08:56

diciamo che il soggetto di questo post, il sedicente ministro della giustizia clemente mastella, avrebbe potuto trovare ospitalità anche in altri thread ma questo sembra il più attinente:

QUI LO DICO E QUI LO NEGO

"Mi sembrava un atto dovuto, visto anche l'allarme destato dalle condizioni di salute. In questo caso l'urgenza deriva dalle condizioni di salute. Normalmente per l'attivazione di questi strumenti si impiegano sei mesi. Io mi auguro che si faccia molto, molto prima. L'interessamento parte dal dramma che sta vivendo Contrada, perché io valuto l'aspetto umano, come anche il Presidente della Repubblica ha valutato questo".
(Clemente Mastella, ministro della Giustizia, a proposito della pratica per la grazia a Bruno Contrada, condannato sette mesi fa a 10 anni definitivi per concorso esterno in associazione mafiosa, Ansa, 25 aprile 2007).

"Il Guardasigilli, Clemente Mastella, non ha mai definito la concessione della grazia a Bruno Contrada un atto dovuto, così come invece afferma Antonio Di Pietro sul suo blog".
(nota ufficiale del Ministero della Giustizia, 27 dicembre 2007).

(La Repubblica - Carta canta - Marco Travaglio - 28 dicembre 2007)


credo che mastella sia uno dei peggiori ministri che la repubblica italiana abbia mai avuto la disgrazia di avere e uno dei politici più subdoli e infingardi presenti sul mercato.

buona giornata a tutte/i.

mastella e' uguale a tutti gli altri "arraffoni" del nostro SIMPATICO governo...
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#10 sheikyerbouti

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Inviato 30 dicembre 2007 - 21:33

bah... non si capisce più un cazzo...

http://www.corriere....3ba99c667.shtml

buona serata.
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#11 virginia wolf

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Inviato 30 dicembre 2007 - 22:16

bah... non si capisce più un cazzo...

http://www.corriere....3ba99c667.shtml

buona serata.

Per la verità non si è mai capito molto.
Caso molto ambiguo. Per taluni Contrada è un Serpico abbandonato dallo Stato o un altro caso Tortora accusato dai cosiddetti "pentiti", e per altri un traditore.
Certo l'iter giudiziario non è dei più limpidi e pone parecchi dubbi.



Il solo fatto che la Casszione, a tutt'oggi, non ha tiratto fuori le motivazioni della condanna a me mi puzza. Poi se vuoi ti posso mettere a disposizione le mie sorgenti

Siamo in attesa di conoscere le tue "sorgenti".

  • 0
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#12 liberty

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Inviato 31 dicembre 2007 - 09:35


bah... non si capisce più un cazzo...

http://www.corriere....3ba99c667.shtml

buona serata.

Per la verità non si è mai capito molto.
Caso molto ambiguo. Per taluni Contrada è un Serpico abbandonato dallo Stato o un'altro caso Tortora accusato dai cosiddetti "pentiti", e per altri un traditore.
Certo l'iter giudiziario non è dei più limpidi e pone parecchi dubbi.



Il solo fatto che la Casszione, a tutt'oggi, non ha tiratto fuori le motivazioni della condanna a me mi puzza. Poi se vuoi ti posso mettere a disposizione le mie sorgenti

Siamo in attesa di conoscere le tue "sorgenti".


E semplice. Le udienze del tribunale
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#13 virginia wolf

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Inviato 31 dicembre 2007 - 10:35

Di questo, per esempio, cosa ne pensi?


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#14 liberty

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Inviato 01 gennaio 2008 - 18:31

Di questo, per esempio, cosa ne pensi?



No coment. Ci sono giuristi che ipotizano adiritura una complicita di De Gennaro in tutta questa facenda. Vuoi per invidia oppure perche Contrada aveva cominciato a tirrare fuori troppa merda in qui in mezzo erano i poltici di ieri e di oggi
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#15 virginia wolf

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Inviato 01 gennaio 2008 - 22:19

No coment. Ci sono giuristi che ipotizano adiritura una complicita di De Gennaro in tutta questa facenda. Vuoi per invidia oppure perche Contrada aveva cominciato a tirrare fuori troppa merda in qui in mezzo erano i poltici di ieri e di oggi


E l??ipotesi che fa Lino Iannuzzi, che nella vicenda Contrada ci sia lo zampino di De Gennaro.
Quello che la moglie di Contrada ha definito un Caino.


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#16 Guest_runciter_*

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Inviato 02 gennaio 2008 - 09:18

ma jannuzzi non è uno dei bugiardi più spudorati di questo paese?
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#17 sheikyerbouti

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Inviato 02 gennaio 2008 - 09:44

ma jannuzzi non è uno dei bugiardi più spudorati di questo paese?

"bugiardo" direi che è riduttivo, lino jannuzzi è un diffamatore professionista.

questo professionista della menzogna è stato condannato per ben due volte in via definitiva, la prima nel 1968 a tredici mesi di reclusione, la seconda a due anni cinque mesi e dieci giorni di reclusione per diffamazione a mezzo stampa.
per l'ultima condanna, nel 2006, questo pennivendolo, è stato disgraziatamente graziato da carlo azeglio ciampi.

ciao.
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#18 virginia wolf

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Inviato 02 gennaio 2008 - 10:21

Sì, infatti, c'è stata anche la vicenda della bufala del summit delle toghe rosse a Lugano.

In generale, definire ambigui i personaggi protagonisti di vicende di questo tipo, e con loro coloro che li accusano o li difendono, è quasi un eufemismo, e quindi occorre sicuramente essere sempre saggiamente diffidenti.
Certo è che De Gennaro non è propriamente quello che si potrebbe definire una "colomba", e l'ipotesi potrebbe non essere del tutto campata in aria.
Anche quest??ultima vicenda della Grazia, che lo stesso Contrada non ha mai richiesto, è molto, molto ambigua.


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#19 Lois

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Inviato 02 gennaio 2008 - 10:23

Istintivamente ho reagito con un sonoro "ma vaff..." quando ho letto "La grazia a Contrada un atto dovuto" (f.to Mastella). Ma ecco, la paternità dell'affermazione la dice lunga sulla mia reazione irrazionale, perchè secondo me Mastella come Guardasigilli è credibile quanto Topo Gigio vestito da Zorro. E poi "...atto dovuto", ma "dovuto" a chi? E perchè?  Poi leggo le dichiarazioni dei familiari di Paolo Borsellino, e mi dico che loro ne sapranno più di me, no? Quindi se insorgono nei confronti del sedicente Ministro di grazia e Giustizia ne avranno ben donde, o no? E l'aspro e ironico  commento di Grillo (http://www.beppegril...l.html#comments) mi fa sorridere, ripensando alla carriera e alla fama del "bel Renè" negli anni '70.
Anche a me sfiora il dubbio che il pentito di turno abbia solo aperto la bocca a comando, giusto per guadagnarsi la sua fetta di riconoscenza dal sistema giudiziario.

E comunque quello che mi lascia perplessa è il sentirsi in dovere di fare qualcosa. La pietas è, sinteticamente, un atto dovuto per devozione e riconoscenza, ma se suscitata da buonismo è strategia politica e basta.

Da qualche tempo (dall??ultima legislatura) in Italia tante cose si fanno solo perchè "bisogna" dimostrare di essere un popolo moderno, all'avanguardia, ma io penso che siamo (ahimè) caduti nel grottesco, snaturando il significato di uguaglianza o di solidarietà, imponendole d'ufficio a prescindere da tutto.

I post che avete linkato mi hanno mandato nel pallone e se prima di leggerli ho aspramente (mentalmente) criticato l'affermazione di Naksh, ora sono pervasa da umani dubbi. E, nel dubbio, meglio se sto zitta.

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ॐ मणि पद्मे हूँ

... perchè il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare: il voler bene succede
(J. Amado - "Teresa Batista stanca di guerra")


 

... "Guys, I know Kung Fu" ...


#20 virginia wolf

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Inviato 02 gennaio 2008 - 13:20

Siamo di fronte alla solita mala-informazione.
In effetti la domanda di grazia non è mai stata presentata, come dice l'avv. di Contrada alla conferenza stampa di questa mattina.
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#21 liberty

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Inviato 02 gennaio 2008 - 17:27


No coment. Ci sono giuristi che ipotizano adiritura una complicita di De Gennaro in tutta questa facenda. Vuoi per invidia oppure perche Contrada aveva cominciato a tirrare fuori troppa merda in qui in mezzo erano i poltici di ieri e di oggi


E l??ipotesi che fa Lino Iannuzzi, che nella vicenda Contrada ci sia lo zampino di De Gennaro.
Quello che la moglie di Contrada ha definito un Caino.



Iannuzzi non e un giurista, e che sia un bugiardo patentato io non lo so. Non ho avuto l'onore di leggere le sue opere. Comunque sia rimane il fatto che questo caso lascia un gusto amaro. E a detta di giuristi di lungo corso " qualcosa e marcio in Danimarca "
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#22 Pierrot_Le_Fou

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Inviato 04 gennaio 2008 - 19:31


Iannuzzi non e un giurista, e che sia un bugiardo patentato io non lo so. Non ho avuto l'onore di leggere le sue opere. Comunque sia rimane il fatto che questo caso lascia un gusto amaro. E a detta di giuristi di lungo corso " qualcosa e marcio in Danimarca "


Come giurista mi sento chiamato in causa: la questione è semplice, Jannuzzi è un diffamatore già condannato in passato e "miracolato" dalla solita canea dei picciotti del suo partito.
Per quanto riguarda Contrada: nei suoi processi è emerso che ha favorito la latitanza di Riina e altri minori, ha fatto favori a boss già sottoposti a misure di sicurezza (Bontate), ostacolava il lavoro di colleghi onesti, riceveva denaro dalla mafia in cambio delle sue "prestazioni". Mi sembra che basti, in fondo il fin troppo spesso mite procuratore Grasso in altre circostanze (talpe in procura) ha dichiarato: "una volta i traditori si fucilavano".
Inoltre il suo avvocato ha fondato il partito che Bagarella per ordine della Cupola aveva messo in piedi per raccogliere i voti della mafia in assenza di altri "referenti" dopo Tangentopoli, prima di rivolgersi alla neonata Forza Italia.
Sul piano del diritto la cosa è semplice: la grazia è uno strumento superato di clemenza di derivazione regia.
Contrada non l'ha mai meritata, né le sue frequentazioni mafiose costituiscono un valido titolo.
Inoltre la grazia non c'entra un piffero con la salute: esistono delle norme precise, fra quelle che regolano l'ordinamento penitenziario, che prevedono quali malattie sono incompatibili con la condizione carceraria e cosa fare (differimento della pena, sua esecuzione in strutture specializzate, ecc.). Il diabete - giustamente - non lo è (si parla di malattie come l'AIDS).
Se Contrada pretende di essere innocente, ricorra agli strumenti processuali (è condannato in via definitiva perché gli ordinari mezzi di gravame si esauriscono con il ricorso per Cassazione), se invece si lamenta della sua salute, si faccia curare invece di rifiutare le normali terapie ospedaliere.
Tertium non datur, ma in Italia è più facile dedicarsi alle manfrine ed al teatrino pseudopulcinellesco.
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#23 Ukrainian Roulette

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Inviato 04 gennaio 2008 - 19:33

Sbaglio o Contrada è quell'uomo dello stato (servizi segreti,quindi tipo Calipari o Scaramella...) che finì nei guai per aver accusato Scalfaro di ricevere cento milioni di lire al mese in nero ?

Di questi personaggi ve ne sono parecchi che finiscono a marcire,tra esecuzioni e processi sommari o senza nemmeno processarli...e chissà di quanti non sappiamo niente.

W l'Italia
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#24 sheikyerbouti

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Inviato 04 gennaio 2008 - 21:51

Sbaglio o Contrada è quell'uomo dello stato (servizi segreti,quindi tipo Calipari o Scaramella...) che finì nei guai per aver accusato Scalfaro di ricevere cento milioni di lire al mese in nero ?

scaramella uomo dello stato??? O_O >:(

lo pensi davvero o sono i postumi delle libagioni di capodanno? :P

ciao.
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#25 Pierrot_Le_Fou

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Inviato 05 gennaio 2008 - 15:36

Sbaglio o Contrada è quell'uomo dello stato (servizi segreti,quindi tipo Calipari o Scaramella...) che finì nei guai per aver accusato Scalfaro di ricevere cento milioni di lire al mese in nero ?

Di questi personaggi ve ne sono parecchi che finiscono a marcire,tra esecuzioni e processi sommari o senza nemmeno processarli...e chissà di quanti non sappiamo niente.

W l'Italia


Non me lo ricordo, ma la cosa mi puzzerebbe visto che Contrada l'hanno arrestato per mafia poco dopo la morte di Falcone e Borsellino.
Inoltre faccio fatica a considerarlo "uomo dello Stato" visto che era a libro paga della criminalità organizzata, che è uno dei primi nemici del concetto stesso di "Stato".
  • 0

#26 liberty

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Inviato 06 gennaio 2008 - 12:05


Sbaglio o Contrada è quell'uomo dello stato (servizi segreti,quindi tipo Calipari o Scaramella...) che finì nei guai per aver accusato Scalfaro di ricevere cento milioni di lire al mese in nero ?

Di questi personaggi ve ne sono parecchi che finiscono a marcire,tra esecuzioni e processi sommari o senza nemmeno processarli...e chissà di quanti non sappiamo niente.

W l'Italia


Non me lo ricordo, ma la cosa mi puzzerebbe visto che Contrada l'hanno arrestato per mafia poco dopo la morte di Falcone e Borsellino.
Inoltre faccio fatica a considerarlo "uomo dello Stato" visto che era a libro paga della criminalità organizzata, che è uno dei primi nemici del concetto stesso di "Stato".


1. Sembri molto deciso in quello che affermi ! Hai partecipato al dibatimento ? Hai studiato le carte processuali ?

2. Dunque i circa 200 ufficiali di alto grado che hanno testimoniato sotto giuramento a favore di Contrada sono collusi anche loro ?

3. I testimoni del accusa che durante i dibatimenti sono stati sconfessati dalle prove presentate per te non contano ?

4. Per te fa lo stesso che sia stato condanato per un delito che nemeno esiste nel codice penale ?

5. Sei sicuro di essere giurista ?
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#27 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 06 gennaio 2008 - 13:56


Sbaglio o Contrada è quell'uomo dello stato (servizi segreti,quindi tipo Calipari o Scaramella...) che finì nei guai per aver accusato Scalfaro di ricevere cento milioni di lire al mese in nero ?

Di questi personaggi ve ne sono parecchi che finiscono a marcire,tra esecuzioni e processi sommari o senza nemmeno processarli...e chissà di quanti non sappiamo niente.

W l'Italia


Non me lo ricordo, ma la cosa mi puzzerebbe visto che Contrada l'hanno arrestato per mafia poco dopo la morte di Falcone e Borsellino.
Inoltre faccio fatica a considerarlo "uomo dello Stato" visto che era a libro paga della criminalità organizzata, che è uno dei primi nemici del concetto stesso di "Stato".


E' proprio lì che ti sbagli,spesso,se non quasi sempre,stato e mafia si fatica a distinguerLi....
Poi un Pollari o uno Scaramella...
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#28 Pierrot_Le_Fou

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Inviato 08 gennaio 2008 - 01:48

1. Sembri molto deciso in quello che affermi ! Hai partecipato al dibatimento ? Hai studiato le carte processuali ?


Ho la sentenza di condanna di primo grado e quella della Corte d'Appello di Palermo che la conferma, divenuta definitiva dopo il rigetto del ricorso per Cassazione proposto dal delinquente di cui in parola.

2. Dunque i circa 200 ufficiali di alto grado che hanno testimoniato sotto giuramento a favore di Contrada sono collusi anche loro ?


???
Non so chi ti abbia raccontato una simile boiata, ma la somma dei testimoni di accusa e difesa non arriva a 200, ma sono molto meno, quindi i conti non tornano.

Per quanto riguarda l'attendibilità dei testimoni della difesa, parla da sola la verità processuale ormai consolidatasi nel giudicato dei tre gradi previsti dal nostro ordinamento, infatti secondo la sentenza di primo grado: "Molte delle deposizioni richieste dalla difesa si sono rivelate, infatti, inattendibili perchè provenienti da indagati o imputati di reato connesso personalmente interessati a smentire le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, altre sono risultate palesemente mendaci e molte non indifferenti in quanto viziate dagli stabili rapporti di amicizia o di pregressa collaborazione intrattenuti con l’imputato, altre ancora sono apparse del tutto irrilevanti perchè fondate su generici attestati di stima, incapaci di confutare in modo specifico i temi di prova oggetto del processo".

La Corte d'Appello conferma la validità del giudizio affermando che:"Il Tribunale [di primo grado, nella prima sentenza di condanna], infatti, ben lungi dall’estrapolare da un deserto argomentativo il complessivo giudizio sulle testimonianze addotte dalla Difesa circa l’onestà professionale di Bruno Contrada, ne ha evidenziato la sostanza ed i limiti laddove esse sono consistite in mere valutazioni, e, caso per caso, le ha motivatamente disattese quando hanno investito fatti specifici (vedi, ad esempio, la testimonianza del funzionario di Polizia Antonino De Luca a proposito della fuga di Oliviero Tognoli)".

La Corte di Cassazione ha confermato la correttezza di tale giudizio.

3. I testimoni del accusa che durante i dibatimenti sono stati sconfessati dalle prove presentate per te non contano ?


Carte alla mano la "sconfessione" di cui parli non esiste.
Anzi, la difesa non ha mai presentato uno straccio di scusa che giustificasse i fatti comprovati oggetto delle testimonianze escusse nei giudizi.

Ha osservato il Tribunale in primo grado:"Neppure i positivi "curricula” dell’imputato, nè la lunga serie di
encomi ed elogi ricevuti nel corso della sua lunga carriera all’interno
dell’apparato dello Stato possono essere ritenuti adeguati a contrastare
le molteplici risultanze processuali acquisite a suo carico ed anzi
appaiono come ulteriori indici rivelatori della peculiare abilità
dissimulatoria manifestata dall’imputato nella gestione del proprio
doppio ruolo: da un lato quello, spesso formalmente ineccepibile, di
uomo inserito ai piu’ alti livelli nelle strutture investigative dello
Stato, dall’altro quello subdolo di uomo gradualmente assoggettato ai
voleri dell’organizzazione criminale mafiosa .
Non vi è dubbio che le condotte poste in essere dall’imputato
risultano tanto piu’ gravi in quanto qualificate dalle funzioni
pubbliche rivestite e dai delicati compiti affidatigli all’interno delle
Istituzioni statali preposte alla lotta alla criminalità organizzata:
proprio la strumentalizzazione del ruolo ricoperto dall’imputato
all’interno delle Istituzioni gli ha consentito di rendere
all’organizzazione mafiosa i suoi “favori” informandola
tempestivamente di notizie, decisioni ed ordini provenienti
dall’interno delle strutture investigative, che le funzioni ricoperte gli
consentivano di apprendere con facilità in anticipo.
Tale precipuo ruolo svolto dall’imputato ha reso
particolarmente efficace l’apporto dato all’organizzazione criminale
“Cosa Nostra” che, con le sue condotte ha oggettivamente contribuito
a rafforzare, ponendo in grave pericolo l’Ordine Pubblico ed
arrecando un grave danno alla credibilità stessa dello Stato per la cui
difesa altri fedeli servitori, divenuti scomodi ostacoli da eliminare,
hanno perso la vita.
Quella realizzata dall’imputato è una forma di collusione tanto
piu’ grave in quanto, da un lato particolarmente utile a “Cosa Nostra”
e dall’altro espressione piu’ alta del tradimento delle proprie
pubbliche funzioni
".
Come afferma la Corte d'Appello, il Tribunale di Palermo ha valutato bene le testimonianze dell'accusa:"su ciascuno di essi [si riferisce ai pentiti] il Tribunale ha operato un meticoloso vaglio di attendibilità intrinseca ed estrinseca, nel quadro di una valutazione unitaria degli elementi di prova, in sintonia con le indicazioni  successivamente date nella sentenza di annullamento con rinvio[si riferisce al ricorso per Cassazione vinto dalla Procura e dal quale è "partito" l'ultimo procedimento d'appello, poi confermato dalla Cassazione, stavolta adita dal reo]".

4. Per te fa lo stesso che sia stato condanato per un delito che nemeno esiste nel codice penale ?


Non so in che paese vivi tu, ma in Italia l'interpretazione definitiva di una norma giuridica, comprese quelle penali, spetta alla Corte di Cassazione, la quale, anche pronunciando a Sezioni Unite (cioè quando il collegio è presieduto dal Primo Presidente e composto dai Presidenti di Sezione e viene riunito apposta per dirimere definitivamente le questioni più controverse), sostiene che il concorso esterno nel reato di associazione mafiosa è ritenuto configurabile in capo alla persona che fornisce un contributo concreto, specifico, consapevole e volontario, a carattere indifferentemente occasionale o continuativo, purché detto contributo abbia un'effettiva rilevanza causale ai fini della conservazione o del rafforzamento dell'associazione, e l'agente se ne rappresenti, nella forma del dolo generico diretto, l'utilità per la realizzazione, anche parziale, del programma criminoso (vd. fra le tante la sentenza 33748/05).

Che il reato non esista è una balla, il codice penale da sempre (è del 1930) punisce non soltanto chi commette un reato, ma anche chi lo aiuta.

5. Sei sicuro di essere giurista ?


Non so che titoli abbia tu, ma io con una regolare laurea in giurisprudenza esercito la professione forense togliendomi qualche piccola soddisfazione  ;)
Non che io debba renderti conto di alcunché, visto che la legge è uguale per tutti e va applicata anche a chi, come Contrada, pur essendo dimostrato nel torto pretende di farsi ragione a piagnistei e vittimismo.
  • 0

#29 Pierrot_Le_Fou

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Inviato 08 gennaio 2008 - 01:53


1. Sembri molto deciso in quello che affermi ! Hai partecipato al dibatimento ? Hai studiato le carte processuali ?


Ho la sentenza di condanna di primo grado e quella della Corte d'Appello di Palermo che la conferma, divenuta definitiva dopo il rigetto del ricorso per Cassazione proposto dal delinquente di cui in parola.

2. Dunque i circa 200 ufficiali di alto grado che hanno testimoniato sotto giuramento a favore di Contrada sono collusi anche loro ?


???
Non so chi ti abbia raccontato una simile boiata, ma la somma dei testimoni di accusa e difesa non arriva a 200, ma sono molto meno, quindi i conti non tornano.

Per quanto riguarda l'attendibilità dei testimoni della difesa, parla da sola la verità processuale ormai consolidatasi nel giudicato dei tre gradi previsti dal nostro ordinamento, infatti secondo la sentenza di primo grado: "Molte delle deposizioni richieste dalla difesa si sono rivelate, infatti, inattendibili perchè provenienti da indagati o imputati di reato connesso personalmente interessati a smentire le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, altre sono risultate palesemente mendaci e molte non indifferenti in quanto viziate dagli stabili rapporti di amicizia o di pregressa collaborazione intrattenuti con l’imputato, altre ancora sono apparse del tutto irrilevanti perchè fondate su generici attestati di stima, incapaci di confutare in modo specifico i temi di prova oggetto del processo".

La Corte d'Appello conferma la validità del giudizio affermando che:"Il Tribunale [di primo grado, nella prima sentenza di condanna], infatti, ben lungi dall’estrapolare da un deserto argomentativo il complessivo giudizio sulle testimonianze addotte dalla Difesa circa l’onestà professionale di Bruno Contrada, ne ha evidenziato la sostanza ed i limiti laddove esse sono consistite in mere valutazioni, e, caso per caso, le ha motivatamente disattese quando hanno investito fatti specifici (vedi, ad esempio, la testimonianza del funzionario di Polizia Antonino De Luca a proposito della fuga di Oliviero Tognoli)".

La Corte di Cassazione ha confermato la correttezza di tale giudizio.

3. I testimoni del accusa che durante i dibatimenti sono stati sconfessati dalle prove presentate per te non contano ?


Carte alla mano la "sconfessione" di cui parli non esiste.
Anzi, la difesa non ha mai presentato uno straccio di scusa che giustificasse i fatti comprovati oggetto delle testimonianze escusse nei giudizi.

Ha osservato il Tribunale in primo grado:"Neppure i positivi "curricula” dell’imputato, nè la lunga serie di
encomi ed elogi ricevuti nel corso della sua lunga carriera all’interno
dell’apparato dello Stato possono essere ritenuti adeguati a contrastare
le molteplici risultanze processuali acquisite a suo carico ed anzi
appaiono come ulteriori indici rivelatori della peculiare abilità
dissimulatoria manifestata dall’imputato nella gestione del proprio
doppio ruolo: da un lato quello, spesso formalmente ineccepibile, di
uomo inserito ai piu’ alti livelli nelle strutture investigative dello
Stato, dall’altro quello subdolo di uomo gradualmente assoggettato ai
voleri dell’organizzazione criminale mafiosa .
Non vi è dubbio che le condotte poste in essere dall’imputato
risultano tanto piu’ gravi in quanto qualificate dalle funzioni
pubbliche rivestite e dai delicati compiti affidatigli all’interno delle
Istituzioni statali preposte alla lotta alla criminalità organizzata:
proprio la strumentalizzazione del ruolo ricoperto dall’imputato
all’interno delle Istituzioni gli ha consentito di rendere
all’organizzazione mafiosa i suoi “favori” informandola
tempestivamente di notizie, decisioni ed ordini provenienti
dall’interno delle strutture investigative, che le funzioni ricoperte gli
consentivano di apprendere con facilità in anticipo.
Tale precipuo ruolo svolto dall’imputato ha reso
particolarmente efficace l’apporto dato all’organizzazione criminale
“Cosa Nostra” che, con le sue condotte ha oggettivamente contribuito
a rafforzare, ponendo in grave pericolo l’Ordine Pubblico ed
arrecando un grave danno alla credibilità stessa dello Stato per la cui
difesa altri fedeli servitori, divenuti scomodi ostacoli da eliminare,
hanno perso la vita.
Quella realizzata dall’imputato è una forma di collusione tanto
piu’ grave in quanto, da un lato particolarmente utile a “Cosa Nostra”
e dall’altro espressione piu’ alta del tradimento delle proprie
pubbliche funzioni
".
Come afferma la Corte d'Appello, il Tribunale di Palermo ha valutato bene le testimonianze dell'accusa:"su ciascuno di essi [si riferisce ai pentiti] il Tribunale ha operato un meticoloso vaglio di attendibilità intrinseca ed estrinseca, nel quadro di una valutazione unitaria degli elementi di prova, in sintonia con le indicazioni  successivamente date nella sentenza di annullamento con rinvio[si riferisce al ricorso per Cassazione vinto dalla Procura e dal quale è "partito" l'ultimo procedimento d'appello, poi confermato dalla Cassazione, stavolta adita dal reo]".

4. Per te fa lo stesso che sia stato condanato per un delito che nemeno esiste nel codice penale ?


Non so in che paese viva tu, ma in Italia l'interpretazione definitiva di una norma giuridica, comprese quelle penali, spetta alla Corte di Cassazione, la quale, anche pronunciando a Sezioni Unite (cioè quando il collegio è presieduto dal Primo Presidente e composto dai Presidenti di Sezione e viene riunito apposta per dirimere definitivamente le questioni più controverse), sostiene che il concorso esterno nel reato di associazione mafiosa è ritenuto configurabile in capo alla persona che fornisce un contributo concreto, specifico, consapevole e volontario, a carattere indifferentemente occasionale o continuativo, purché detto contributo abbia un'effettiva rilevanza causale ai fini della conservazione o del rafforzamento dell'associazione, e l'agente se ne rappresenti, nella forma del dolo generico diretto, l'utilità per la realizzazione, anche parziale, del programma criminoso (vd. fra le tante la sentenza 33748/05).

Che il reato non esista è una balla, il codice penale da sempre (è del 1930) punisce non soltanto chi commette un reato, ma anche chi lo aiuta.

5. Sei sicuro di essere giurista ?


Io con una regolare laurea in giurisprudenza esercito la professione forense togliendomi qualche piccola soddisfazione  ;)
Non che io debba renderti conto di alcunché, visto che la legge è uguale per tutti e va applicata anche a chi, come Contrada, pur essendo dimostrato nel torto pretende di farsi ragione a piagnistei e vittimismo.


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#30 Pierrot_Le_Fou

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Inviato 08 gennaio 2008 - 01:55


1. Sembri molto deciso in quello che affermi ! Hai partecipato al dibatimento ? Hai studiato le carte processuali ?


Ho la sentenza di condanna di primo grado e quella della Corte d'Appello di Palermo che la conferma, divenuta definitiva dopo il rigetto del ricorso per Cassazione proposto dal delinquente di cui in parola.

2. Dunque i circa 200 ufficiali di alto grado che hanno testimoniato sotto giuramento a favore di Contrada sono collusi anche loro ?


???
Non so chi ti abbia raccontato una simile boiata, ma la somma dei testimoni di accusa e difesa non arriva a 200, ma sono molto meno, quindi i conti non tornano.

Per quanto riguarda l'attendibilità dei testimoni della difesa, parla da sola la verità processuale ormai consolidatasi nel giudicato dei tre gradi previsti dal nostro ordinamento, infatti secondo la sentenza di primo grado: "Molte delle deposizioni richieste dalla difesa si sono rivelate, infatti, inattendibili perchè provenienti da indagati o imputati di reato connesso personalmente interessati a smentire le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, altre sono risultate palesemente mendaci e molte non indifferenti in quanto viziate dagli stabili rapporti di amicizia o di pregressa collaborazione intrattenuti con l’imputato, altre ancora sono apparse del tutto irrilevanti perchè fondate su generici attestati di stima, incapaci di confutare in modo specifico i temi di prova oggetto del processo".

La Corte d'Appello conferma la validità del giudizio affermando che:"Il Tribunale [di primo grado, nella prima sentenza di condanna], infatti, ben lungi dall’estrapolare da un deserto argomentativo il complessivo giudizio sulle testimonianze addotte dalla Difesa circa l’onestà professionale di Bruno Contrada, ne ha evidenziato la sostanza ed i limiti laddove esse sono consistite in mere valutazioni, e, caso per caso, le ha motivatamente disattese quando hanno investito fatti specifici (vedi, ad esempio, la testimonianza del funzionario di Polizia Antonino De Luca a proposito della fuga di Oliviero Tognoli)".

La Corte di Cassazione ha confermato la correttezza di tale giudizio.

3. I testimoni del accusa che durante i dibatimenti sono stati sconfessati dalle prove presentate per te non contano ?


Carte alla mano la "sconfessione" di cui parli non esiste.
Anzi, la difesa non ha mai presentato uno straccio di scusa che giustificasse i fatti comprovati oggetto delle testimonianze escusse nei giudizi.

Ha osservato il Tribunale in primo grado:"Neppure i positivi "curricula” dell’imputato, nè la lunga serie di
encomi ed elogi ricevuti nel corso della sua lunga carriera all’interno
dell’apparato dello Stato possono essere ritenuti adeguati a contrastare
le molteplici risultanze processuali acquisite a suo carico ed anzi
appaiono come ulteriori indici rivelatori della peculiare abilità
dissimulatoria manifestata dall’imputato nella gestione del proprio
doppio ruolo: da un lato quello, spesso formalmente ineccepibile, di
uomo inserito ai piu’ alti livelli nelle strutture investigative dello
Stato, dall’altro quello subdolo di uomo gradualmente assoggettato ai
voleri dell’organizzazione criminale mafiosa .
Non vi è dubbio che le condotte poste in essere dall’imputato
risultano tanto piu’ gravi in quanto qualificate dalle funzioni
pubbliche rivestite e dai delicati compiti affidatigli all’interno delle
Istituzioni statali preposte alla lotta alla criminalità organizzata:
proprio la strumentalizzazione del ruolo ricoperto dall’imputato
all’interno delle Istituzioni gli ha consentito di rendere
all’organizzazione mafiosa i suoi “favori” informandola
tempestivamente di notizie, decisioni ed ordini provenienti
dall’interno delle strutture investigative, che le funzioni ricoperte gli
consentivano di apprendere con facilità in anticipo.
Tale precipuo ruolo svolto dall’imputato ha reso
particolarmente efficace l’apporto dato all’organizzazione criminale
“Cosa Nostra” che, con le sue condotte ha oggettivamente contribuito
a rafforzare, ponendo in grave pericolo l’Ordine Pubblico ed
arrecando un grave danno alla credibilità stessa dello Stato per la cui
difesa altri fedeli servitori, divenuti scomodi ostacoli da eliminare,
hanno perso la vita.
Quella realizzata dall’imputato è una forma di collusione tanto
piu’ grave in quanto, da un lato particolarmente utile a “Cosa Nostra”
e dall’altro espressione piu’ alta del tradimento delle proprie
pubbliche funzioni
".
Come afferma la Corte d'Appello, il Tribunale di Palermo ha valutato bene le testimonianze dell'accusa:"su ciascuno di essi [si riferisce ai pentiti] il Tribunale ha operato un meticoloso vaglio di attendibilità intrinseca ed estrinseca, nel quadro di una valutazione unitaria degli elementi di prova, in sintonia con le indicazioni  successivamente date nella sentenza di annullamento con rinvio[si riferisce al ricorso per Cassazione vinto dalla Procura e dal quale è "partito" l'ultimo procedimento d'appello, poi confermato dalla Cassazione, stavolta adita dal reo]".

4. Per te fa lo stesso che sia stato condanato per un delito che nemeno esiste nel codice penale ?


Non so in che paese vivi tu, ma in Italia l'interpretazione definitiva di una norma giuridica, comprese quelle penali, spetta alla Corte di Cassazione, la quale, anche pronunciando a Sezioni Unite (cioè quando il collegio è presieduto dal Primo Presidente e composto dai Presidenti di Sezione e viene riunito apposta per dirimere definitivamente le questioni più controverse), sostiene che il concorso esterno nel reato di associazione mafiosa è ritenuto configurabile in capo alla persona che fornisce un contributo concreto, specifico, consapevole e volontario, a carattere indifferentemente occasionale o continuativo, purché detto contributo abbia un'effettiva rilevanza causale ai fini della conservazione o del rafforzamento dell'associazione, e l'agente se ne rappresenti, nella forma del dolo generico diretto, l'utilità per la realizzazione, anche parziale, del programma criminoso (vd. fra le tante la sentenza 33748/05).

Che il reato non esista è una balla, il codice penale da sempre (è del 1930) punisce non soltanto chi commette un reato, ma anche chi lo aiuta.

5. Sei sicuro di essere giurista ?


Non so che titoli abbia tu, ma io con una regolare laurea in giurisprudenza esercito la professione forense togliendomi qualche piccola soddisfazione  ;)
Non che io debba renderti conto di alcunché, visto che la legge è uguale per tutti e va applicata anche a chi, come Contrada, pur essendo stato beccato nel torto pretende di farsi ragione a piagnistei e vittimismo.


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#31 virginia wolf

    apota

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Inviato 08 gennaio 2008 - 08:59

Sul blog di Travaglio

Le conclusioni della sentenza di I grado (1996)

e

La sentenza d??appello (2006)


  • 0
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#32 liberty

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Inviato 08 gennaio 2008 - 09:15


1. Sembri molto deciso in quello che affermi ! Hai partecipato al dibatimento ? Hai studiato le carte processuali ?


Ho la sentenza di condanna di primo grado e quella della Corte d'Appello di Palermo che la conferma, divenuta definitiva dopo il rigetto del ricorso per Cassazione proposto dal delinquente di cui in parola.

2. Dunque i circa 200 ufficiali di alto grado che hanno testimoniato sotto giuramento a favore di Contrada sono collusi anche loro ?


???
Non so chi ti abbia raccontato una simile boiata, ma la somma dei testimoni di accusa e difesa non arriva a 200, ma sono molto meno, quindi i conti non tornano.

Per quanto riguarda l'attendibilità dei testimoni della difesa, parla da sola la verità processuale ormai consolidatasi nel giudicato dei tre gradi previsti dal nostro ordinamento, infatti secondo la sentenza di primo grado: "Molte delle deposizioni richieste dalla difesa si sono rivelate, infatti, inattendibili perchè provenienti da indagati o imputati di reato connesso personalmente interessati a smentire le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, altre sono risultate palesemente mendaci e molte non indifferenti in quanto viziate dagli stabili rapporti di amicizia o di pregressa collaborazione intrattenuti con l??imputato, altre ancora sono apparse del tutto irrilevanti perchè fondate su generici attestati di stima, incapaci di confutare in modo specifico i temi di prova oggetto del processo".

La Corte d'Appello conferma la validità del giudizio affermando che:"Il Tribunale [di primo grado, nella prima sentenza di condanna], infatti, ben lungi dall??estrapolare da un deserto argomentativo il complessivo giudizio sulle testimonianze addotte dalla Difesa circa l??onestà professionale di Bruno Contrada, ne ha evidenziato la sostanza ed i limiti laddove esse sono consistite in mere valutazioni, e, caso per caso, le ha motivatamente disattese quando hanno investito fatti specifici (vedi, ad esempio, la testimonianza del funzionario di Polizia Antonino De Luca a proposito della fuga di Oliviero Tognoli)".

La Corte di Cassazione ha confermato la correttezza di tale giudizio.

3. I testimoni del accusa che durante i dibatimenti sono stati sconfessati dalle prove presentate per te non contano ?


Carte alla mano la "sconfessione" di cui parli non esiste.
Anzi, la difesa non ha mai presentato uno straccio di scusa che giustificasse i fatti comprovati oggetto delle testimonianze escusse nei giudizi.

Ha osservato il Tribunale in primo grado:"Neppure i positivi "curricula? dell??imputato, nè la lunga serie di
encomi ed elogi ricevuti nel corso della sua lunga carriera all??interno
dell??apparato dello Stato possono essere ritenuti adeguati a contrastare
le molteplici risultanze processuali acquisite a suo carico ed anzi
appaiono come ulteriori indici rivelatori della peculiare abilità
dissimulatoria manifestata dall??imputato nella gestione del proprio
doppio ruolo: da un lato quello, spesso formalmente ineccepibile, di
uomo inserito ai piu?? alti livelli nelle strutture investigative dello
Stato, dall??altro quello subdolo di uomo gradualmente assoggettato ai
voleri dell??organizzazione criminale mafiosa .
Non vi è dubbio che le condotte poste in essere dall??imputato
risultano tanto piu?? gravi in quanto qualificate dalle funzioni
pubbliche rivestite e dai delicati compiti affidatigli all??interno delle
Istituzioni statali preposte alla lotta alla criminalità organizzata:
proprio la strumentalizzazione del ruolo ricoperto dall??imputato
all??interno delle Istituzioni gli ha consentito di rendere
all??organizzazione mafiosa i suoi ??favori? informandola
tempestivamente di notizie, decisioni ed ordini provenienti
dall??interno delle strutture investigative, che le funzioni ricoperte gli
consentivano di apprendere con facilità in anticipo.
Tale precipuo ruolo svolto dall??imputato ha reso
particolarmente efficace l??apporto dato all??organizzazione criminale
??Cosa Nostra? che, con le sue condotte ha oggettivamente contribuito
a rafforzare, ponendo in grave pericolo l??Ordine Pubblico ed
arrecando un grave danno alla credibilità stessa dello Stato per la cui
difesa altri fedeli servitori, divenuti scomodi ostacoli da eliminare,
hanno perso la vita.
Quella realizzata dall??imputato è una forma di collusione tanto
piu?? grave in quanto, da un lato particolarmente utile a ??Cosa Nostra?
e dall??altro espressione piu?? alta del tradimento delle proprie
pubbliche funzioni
".
Come afferma la Corte d'Appello, il Tribunale di Palermo ha valutato bene le testimonianze dell'accusa:"su ciascuno di essi [si riferisce ai pentiti] il Tribunale ha operato un meticoloso vaglio di attendibilità intrinseca ed estrinseca, nel quadro di una valutazione unitaria degli elementi di prova, in sintonia con le indicazioni  successivamente date nella sentenza di annullamento con rinvio[si riferisce al ricorso per Cassazione vinto dalla Procura e dal quale è "partito" l'ultimo procedimento d'appello, poi confermato dalla Cassazione, stavolta adita dal reo]".

4. Per te fa lo stesso che sia stato condanato per un delito che nemeno esiste nel codice penale ?


Non so in che paese vivi tu, ma in Italia l'interpretazione definitiva di una norma giuridica, comprese quelle penali, spetta alla Corte di Cassazione, la quale, anche pronunciando a Sezioni Unite (cioè quando il collegio è presieduto dal Primo Presidente e composto dai Presidenti di Sezione e viene riunito apposta per dirimere definitivamente le questioni più controverse), sostiene che il concorso esterno nel reato di associazione mafiosa è ritenuto configurabile in capo alla persona che fornisce un contributo concreto, specifico, consapevole e volontario, a carattere indifferentemente occasionale o continuativo, purché detto contributo abbia un'effettiva rilevanza causale ai fini della conservazione o del rafforzamento dell'associazione, e l'agente se ne rappresenti, nella forma del dolo generico diretto, l'utilità per la realizzazione, anche parziale, del programma criminoso (vd. fra le tante la sentenza 33748/05).

Che il reato non esista è una balla, il codice penale da sempre (è del 1930) punisce non soltanto chi commette un reato, ma anche chi lo aiuta.

5. Sei sicuro di essere giurista ?


Non so che titoli abbia tu, ma io con una regolare laurea in giurisprudenza esercito la professione forense togliendomi qualche piccola soddisfazione  ;)
Non che io debba renderti conto di alcunché, visto che la legge è uguale per tutti e va applicata anche a chi, come Contrada, pur essendo dimostrato nel torto pretende di farsi ragione a piagnistei e vittimismo.


Io non ti ho chiesto di darmi conto di nulla, ci macherebba. Ma stai facendo delle affermazioni strampalate come il sistema giuridico italiano. Ho seguito le udienze per 9 anni, come tutte le altre dei " grandi processi " di mafia, e ti posso assicurare che e stato di un relativo assoluto, basato solo ed esclusivamente sulle accuse dei cosidetti "pentiti" che poi prontamente sono stati sconfessati in altri processi. E rimango dello stesso parere. Il reatto che gli viene contestato non esiste nel codice penale. Poi che tu abbia conseguito una laurea in giurisprudenza ti fa onore. Ma questo ovviamente non ti rende esente dal sbagliare
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#33 Pierrot_Le_Fou

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Inviato 08 gennaio 2008 - 15:30


Io non ti ho chiesto di darmi conto di nulla, ci macherebba. Ma stai facendo delle affermazioni strampalate come il sistema giuridico italiano. Ho seguito le udienze per 9 anni, come tutte le altre dei " grandi processi " di mafia, e ti posso assicurare che e stato di un relativo assoluto, basato solo ed esclusivamente sulle accuse dei cosidetti "pentiti" che poi prontamente sono stati sconfessati in altri processi. E rimango dello stesso parere. Il reatto che gli viene contestato non esiste nel codice penale. Poi che tu abbia conseguito una laurea in giurisprudenza ti fa onore. Ma questo ovviamente non ti rende esente dal sbagliare


Scusami proprio ma:
1. I collaboratori di giustizia non si sono mai contraddetti e questo è stato affermato anche negli atti della difesa.
2. Durante i processi i fatti riportati dai collaborati non sono mai stati smentiti, né tu mi sembri in grado di dimostrarlo (non c'è nemmeno riuscita la ben pagata difesa: a proposito, sai che il difensore di fiducia di Contrada ha messo in piedi per Bagarella il partito voluto dalla mafia per far confluire i voti per il dopo-Tangentopoli?).
3. La correttezza delle valutazioni del Tribunale e della Corte d'Appello di Palermo sono state confermate nel giudizio di legittimità presso la Cassazione, ergo hanno applicato in maniera esatta la Legge dello Stato nel condannare Contrada.
4. Nel nostro ordinamento è la Cassazione a dire come si interpreta la legge ed in tutti i casi in cui la stessa si è pronunciata sul punto essa ha affermato che il reato di concorso in associazione mafiosa esiste (infatti il codice penale all'art. 110 stabilisce che "Quando più persone concorrono nel medesimo reato, ciascuna di esse soggiace alla pena per questo stabilita", inutile dire che l'associazione mafiosa è un reato previsto dall'art. 416-bis dello stesso codice). Né tu mi sembri in grado di fornire motivazioni in diritto più fondate delle numerose argomentazioni della Suprema Corte.
5. Ciò premesso, ho l'impressione che il tuo "seguire processi di mafia" sia confinato alle pagine dei giornali. La mia esperienza (quotidiana, per me si tratta di lavoro) nel seguire (e portare avanti) processi civili e penali mi ha dimostrato che nella quasi totalità dei casi un giornalista che scrive un articolo su un qualunque processo è come un uomo cieco dalla nascita che descrive un colore: non ne sa niente. E' totalmente ignorante non soltanto del diritto (sostanziale E processuale) vigente sulla materia del contendere ma anche ignorante di prassi e precedenti giudiziari.

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