Ma vedete che adesso non pensano nemmeno (ufficialmente, s'intende) di cercare un altro acquirente? Non riaprono immediatamente l'asta. Non chiamano gli altri possibili buyer, nonostante le loro ovvie dichiarazioni di disinteresse - Air France e Lufthansa in primo luogo - Berlusocni annuncia che c'è solo il fallimento. Prosegue nel suo ricatto come se niente fosse.In tutto questo tourbillon di schifezze che è diventato il caso Alitalia mi pare che sia passata relativamente sotto silenzio una dichiarazione vergognosa di Berlusconi, prontamente denunciata da Tito Boeri:
[...]il presidente del Consiglio aveva minacciato di togliere i generosi ammortizzatori sociali promessi ai dipendenti Alitalia in esubero nel caso che le loro rappresentanze non avessero accettato il piano della cordata italiana. Come dire che, se si fosse fatto avanti qualche altro offerente, la cassa integrazione e la mobilità lunga non sarebbero state concesse. ? un utilizzo degli ammortizzatori sociali senza precedenti. Da anni in Italia vengono usati come strumento di politica industriale anziché come misura sociale, di sostegno ai redditi delle famiglie che perdono il lavoro. Ma un sussidio dato solo a chi accetta una cordata di imprenditori privati, sponsorizzata dal presidente del Consiglio, non si era mai visto prima.
A sentir loro Alitalia doveva chiudere i voli il giorno dopo già un mese fa, poi quindici giorni fa, poi una settimana fa; adesso Fantozzi dice che si può volare un'altra decina di giorni. Ma a che gioco giochiamo? ogni giorno dite che il giorno dopo è l'ultimo? Chiaro ricatto da terza elementare. la CGIL, per quanto criticabile (e lo è) lo ha capito ed è andata a vedere il bluff che è ormai clamorosamente chiaro.
Si cerchino altri compratori, ripeto al di là delle loro dichiarazioni di facciata che sono ovvie e scontate: sarebbero scemi a farsi avanti loro per farselo piazzare meglio nel culo dal Berlusca, che all'estero lo conoscono meglio di noi. Deve andare lui a chiedere in ginocchio di comprargli la baracca, aspettano questo come ogni bravo imprenditore "normale". Non quelli ricattati da Berlusconi o da Intesasanpaolo, che infatti non vedevano l'ora di ritirarsi e non gli è parso vero che la CGIL non ci sia stata (bell'accoppiata delle meraviglie).
Come ha detto benissimo Enrico Letta: ci vorrebbe una macchina del tempo per tornare ad Aprile, quando Berlusconi diceva davanti ai microfoni: "Non passa lo straniero". Pregherebbe per tornare indietro e tenersi Air France.