GassmanManfrediMastroianniSordiTognazzi
#1
Inviato 03 dicembre 2007 - 18:43
Postate qui tutto quello che vi passa per la capa sui cinque alfieri della commedia all'italiana...lo so, primo, è riduttivo ridurre tutto a questi cinque, di grandissimi attori italiani ce ne sono molti di più e, secondo, definirli alfieri della commedia all'italiana è quanto meno improprio dato che ognuno di loro si è cimentato in molti altri spazi recitativi...
Chi preferite, e perchè?
#2 Guest_carmelo bene_*
Inviato 03 dicembre 2007 - 18:47
Sordi nel primo film da tassinaro perche'e' identico a mio papa'.
per ora basta
#3
Inviato 03 dicembre 2007 - 18:57
Direi Sordi, perchè è...tutto.
C'è stato un tempo in cui pensavo che Gassman fosse il più grande attore italiano, semplicemente prchè lo vedevo in una luce più accademica, più da palcoscenico. Poi ho cambiato idea. La carriera di Alberto Sordi rappresenta infatti al meglio lo spirito della Commedia all'Italiana, il comico e il drammatico meravigliosamente mischiati. Sordi, senza dubbio.
Anche se per Nino Manfredi ho un'autentica venerazione.
#4
Inviato 03 dicembre 2007 - 19:03
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#5
Inviato 03 dicembre 2007 - 20:39
#6 Guest_telegram_*
Inviato 03 dicembre 2007 - 21:47
a Nino è forse mancato quel pizzico di fortuna di imbroccare il film-leggenda che lo potesse consegnare al mito
Beh, "C'eravamo tanto amati"... :-*
#7
Inviato 03 dicembre 2007 - 21:59
Non ne ricordo il titolo. Era comunque un film a episodi.
#8
Inviato 03 dicembre 2007 - 22:11
#9
Inviato 03 dicembre 2007 - 22:43
a Nino è forse mancato quel pizzico di fortuna di imbroccare il film-leggenda che lo potesse consegnare al mito
Beh, "C'eravamo tanto amati"... :-*
E che me lo vieni pure a ricordare?
http://www.ondarock....32336#msg132336
#10 Guest_Number 5_*
Inviato 03 dicembre 2007 - 22:48
Tognazzi è uno di noi. Specie per noi fiorentini dopo "Amici Miei" è come il babbo, la mamma e l'amico messi insieme.
Manfredi mi dice e non mi dice. E' il classico "dipende"...
Gassman è l'Italiano figlio di buona donna. E poi è l'attore per eccellenza, bello, capace, di classe. Uno di un'altra epoca.
Mastroianni è l'alter ego di Gassman: solo che mi suggerisce la figura dell'Italiano mammone.
#11 Guest_carmelo bene_*
Inviato 03 dicembre 2007 - 22:51
Tognazzi mi piace anche nei film minori: tipo il commissario ambrosio con un grande dellepiane.Sordi mi fa tenerezza anche quando fa il fijio de mignotta.
Tognazzi è uno di noi. Specie per noi fiorentini dopo "Amici Miei" è come il babbo, la mamma e l'amico messi insieme.
Manfredi mi dice e non mi dice. E' il classico "dipende"...
Gassman è l'Italiano figlio di buona donna. E poi è l'attore per eccellenza, bello, capace, di classe. Uno di un'altra epoca.
Mastroianni è l'alter ego di Gassman: solo che mi suggerisce la figura dell'Italiano mammone.
certo nel vizietto...
#12
Inviato 06 dicembre 2007 - 16:02
Sordi il più italiano, il più "puttano" e sprecone del proprio talento. Eppure, come per Totò, la somma artistica dei suoi film supera di gran lunga la somma aritmetica che conterebbe fin troppe pellicole alimentari, sopratutto nei suoi ultimi 20 anni di carriera. E' un luogo comune, ma è sicuramente vero che in lui si rispecchiano almeno 30 anni di vita di questo paese. Raro caso di una grande maschera che non ha soffocato l'immenso talento dell'attore.
Tognazzi è il più sfuggente e obliquo, basterebbe quello che ha fatto con Ferreri per farlo passare alla storia. Aveva la capacità di essere nello stesso tempo viscido e simpatico, incredibilmente ambiguo.
Su Manfredi concordo con Jules: grandissimo attore che però non ha mai imbroccato "il" personaggio e il "il" film con cui passare definitivamente alla storia, anche se spesso c'è andato ovviamente vicino (il suo Geppeto per Comencini tanto per dire).
Gassman è il nevrotico, l'instabile, il più attore, quello meno "umano", il più aristocratico e il più triste probabilmente. "Uno di un'altra epoca" appunto. Non so se poi fosse così contento di essere diventato un divo della commedia, io credo che volesse fare anche altro, diventare il Toshiro Mifune e il Marlon Brando d'Italia; invece gli toccò di doverli parodiare (in modo sublime per altro) in "I soliti ignoti" e "Brancaleone". Nei suoi personaggi trovo che ci sia sempre un sottofondo di tristezza, che probabilmente era anche dell'uomo.
Inoltre citerei il dimenticato Enrico Maria Salerno, "L'ombrellone" di Dino Risi è una delle commedia all'italiana che rivedo più spesso, trovo straordinariamente affascinante la sua vaghezza; mentre dispiace che un ottimo attore come Giancarlo Giannini abbia legato la sua carriera ad una regista mediocre come la Wertmuller. Due voci splendide per altro, non a caso grandissimi doppiatori.
#13
Inviato 06 dicembre 2007 - 16:38
#14
Inviato 06 dicembre 2007 - 17:55
Personalmente, al posto di Manfredi metterei Volontè per suggellare questa straordinaria cinquina.
Ma la cinquina dorata è quella della commedia all'italiana, genere che l'impegnato Volontè frequentò poco... a meno di considerare film di "denucia" come quelli di Petri e Rosi come una sorta di evoluzione o di ramo "serio" della commedia all'italiana. Che potrebbe anche starci.
#15 Guest_materasso-divino_*
Inviato 06 dicembre 2007 - 18:07
In nome del Papa Re, film encomiabile ma dimenticabile
Faccio finta di non averlo letto... :-\
#16
Inviato 06 dicembre 2007 - 18:18
Personalmente, al posto di Manfredi metterei Volontè per suggellare questa straordinaria cinquina. Il mio cuore dice Mastroianni: classe e stile unici. Un'icona che è riuscita a elevare e allo stesso tempo superare il cinema per entrare, secondo me, nell'eterno immaginario collettivo culturale. Mito, modello, incarnazione. Inarrivabile.
E' anche quello di maggior respiro internazionale. Gli altri un certo provincialismo lo scontano.
http://www.anobii.com/satyajit/books
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#17 Guest_miamotutti_*
Inviato 06 dicembre 2007 - 18:29
Risorgi!!!
:-* :-* :-*
#18
Inviato 06 dicembre 2007 - 18:36
Il mio preferito rimane comunque Mastroianni, un pò perchè ha recitato nei capolavori di Fellini ma anche per la sua voce, veramente unica. Poi a dire il vero anche Volontè è importantissimo per l' uso della voce, ma siamo al punto di prima, Volontè con la commedia all' italiana c'entra pco.
Condivido anche chi citava Tognazzi come alfiere di Ferreri, il film la Donna Scimmia ci regala una delle sue più belle interpretazioni ma anche ovviamente La Grande Abbuffata. Poi vabbè sono fiorentino e adoro Amici Miei e Monicelli in generale, altro che ha saputo sfruttare il talento di quei grandissimi attori del tempo.
#19
Inviato 06 dicembre 2007 - 21:21
Sì, l'ho inteso in questo senso. Penso a certi passaggi di "La classe operaia...", ad esempio, dove il talento di Volontè fagocita la commedia portandola fino al grottesco e oltre in un meraviglioso delirio.sorta di evoluzione o di ramo "serio" della commedia all'italiana. Che potrebbe anche starci.
#20 Guest_CARMELO BENE_*
Inviato 11 dicembre 2007 - 15:36
Tognazzi rimane un mito, è riuscito a passare da ridicoli siparietti televisivi con Vianello a Ferreri Pasolini etc. rimanendo sempre un adorabile motherfucker. sicuramente uno dei miei attori preferiti. il vizietto rimane un qualche cosa di talmente "gustoso" da sorpassare(mi si scusi il gioco di parole) tanta intelligenza caustica di Amici Miei.
#21
Inviato 06 aprile 2010 - 09:01
Sordi in questo film è davvero spettacolare!
il film in sè l'ho trovato divertente e ben costruito,pochi i momenti 'a vuoto', per il resto una certa intelligenza nel mostrare situazioni. alcuni dialoghi/situazioni davvero irresistibili!
simpatica visione
#22
Inviato 06 aprile 2010 - 16:59
#23
Inviato 06 aprile 2010 - 17:19
Un omone, quasi creato appositamente per il teatro tragico e il cinema drammatico, che, a trentasei anni, si trasforma in un ottimo attore comico.
E come lo fa? esaltando la teatralità della sua fisicità, nobilitando i vizi peggiori della recitazione (il birignao, gli eccessi gestuali e verbali). Crea, insomma, una maschera, deforma in senso grottesco le caratteristiche dei personaggi che impersona.
#24
Inviato 13 aprile 2010 - 09:41
...
Da segnalare anche visto che qualcuno ha citato Volontè (che in effetti a parte la mitica parte in Brancaleone non ha bazzicato il genere commedia) A Cavallo della Tigre, film del 61 di Comencini in cui appunto possiamo ammirare sia un giovane Volontè (credo al suo primo ruolo importante sul grande schemro) e Manfredi in una buona interpretazione a metà tra la commedia e il dramma. Insomma si ride ma sono risate amare.
...
Visto stamattina su raisat, gran bell film
#25
Inviato 21 agosto 2021 - 11:07
Claudia Koll e Nino Manfredi. Che nostalgia Nino.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#26
Inviato 21 agosto 2021 - 16:12
Da piccolo lo adoravo, mi è capitato di imbattermici di recente e, posto che Manfredi rimane il mio preferito della combriccola che intitola il thread, è invecchiato davvero malissimo. Oltre ad aver generato una serie di cloni nefasti negli anni successivi.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#27
Inviato 21 agosto 2021 - 17:01
Non conosco molto bene i rispettivi repertori di questi giganti, ma scrivo questo pensiero libero audiovisivo che accomuna due di loro:
ho sempre pensato, a proposito di film, che due tra i più bei titoli, e ci metto nella loro perfetta semplicità anche le locandine, sono italiani e piuttosto simili:
#28
Inviato 21 agosto 2021 - 17:27
Vedere Sordi recitare è come vedere Maradona che palleggia ma in questo thread si parla di emozioni, quindi mi schiero per Manfredi, il più dotato di calore umano dei 5 ed il più bravo a comunicare la fragilità dei suoi personaggi.
Poi la scena in cui lo fanno ballare sul tavolo in Io la conoscevo bene mi torna sempre alla memoria quando vedo qualcuno costretto ad umiliarsi.
#29
Inviato 21 agosto 2021 - 18:01
Uno dei più bei libri che ho letto negli ultimi anni, totalmente geniale.
Nonostante il mio affetto per Sordi e Manfredi, la mia preferenza va a Tognazzi. Un attore che ha saputo evolversi nel corso della sua carriera, dai simpatici duetti con Vianello a una interpretazione glaciale, più che perfetta in Porcile (tanto per fare un esempio): una evoluzione fantascientifica impensabile al giorno d'oggi.
L'unico comico italiano che è riuscito (comico tra mille virgolette) a fondersi alla perfezione nel cinema d'autore classico italiano, da Petri a Pasolini, da Bertolucci (un'altra prova epocale) al Ferreri più devastante.
Il fascino di Mastroianni, la sua signorilità e la sua altrettanta bravura nel giocarsi le sue carte nel cinema d'autore lo rende uno dei più grandi attori di sempre. Peccato che in questo topo non si possa parlare di Volonté che secondo il mio punto di vista è alla pari se non superiore a questi mostri
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#30
Inviato 21 agosto 2021 - 18:15
simon, quel libro l'ho letteralmente consumato, letto e riletto e ce l'ho ancora sul comodino. Uno zibaldone imprescindibile.
l'ho scoperto da questo podcast
https://www.rspod.it...reBiancoP23.mp3
incantato da simon tout court
#31
Inviato 21 agosto 2021 - 18:18
simon, quel libro l'ho letteralmente consumato, letto e riletto e ce l'ho ancora sul comodino. Uno zibaldone imprescindibile.
l'ho scoperto da questo podcast
Esiste anche questo volumetto, ma non sono mai riuscito a procurarmelo. Il film comunque è epocale.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#32
Inviato 22 agosto 2021 - 01:23
Vedere Sordi recitare è come vedere Maradona che palleggia ma in questo thread si parla di emozioni, quindi mi schiero per Manfredi, il più dotato di calore umano dei 5 ed il più bravo a comunicare la fragilità dei suoi personaggi.
Poi la scena in cui lo fanno ballare sul tavolo in Io la conoscevo bene mi torna sempre alla memoria quando vedo qualcuno costretto ad umiliarsi.
Sul tavolo balla Tognazzi, mica Manfredi. Scena bellissima e indimenticabile, naturalmente.
#33
Inviato 22 agosto 2021 - 09:04
ops lol
#34
Inviato 22 agosto 2021 - 11:58
Io l'ho sempre trovata un po' sopra le righe quella scena, non m'è mai gustata granché (ma ho un rapporto idiosincratico col film in generale va detto).
Comunque per me Manfredi, Gassman e Mastroianni stanno un filo sopra a Sordi e Tognazzi, che erano spesso a rischio gigioneggiata e faticavano a uscire dalla propria maschera.
Il che non significa io non consideri giganti anche loro, ma dovendo esprimere preferenze si va a cercare l'ago nel pagliaio, ecco.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
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