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Steely Dan


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87 replies to this topic

#1 Flight

    cosa rimane dentro noi

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Inviato 12 novembre 2007 - 17:05

Inauguro il topic su Steely Dan, il gruppo preferito del sottoscritto, parlando del disco con cui il sottoscritto ha più lottato (e lotta tuttora): "The Royal Scam".


Uno di quegli ascolti, uno di quegli amori mai sbocciati davvero, per cui ho provato a venire a patti ultimamente, in macchina: la storia del mio rapporto travagliato con The Royal Scam degli adorati Steely Dan.

Per me, da sempre, The Royal Scam significa preparativo, antipasto, per quanto sapido, di uno zenit assoluto del pop quale Aja, il cui sublime, utopico salto nel vuoto svela la chiave di volta ??pop-jazz?. Creatura di lancinante avvenenza, sorta di ??swing?? finemente concepito, dalla formula inedita, di cui è folgorante, quanto imprevedibile, ogni passo, ogni atto.

Eppure c??è chi ha ritenuto già ??The Royal Scam? l??opera più rappresentativa del duo nuyorkese: scelta bizzarra :-) davvero eccentrica, a prescindere dai gusti. Eppure, è stata il pretesto per riascoltarlo a dovere, tentar di venirne a capo una volta per tutte, dopo...se era il ??93.. quattordici anni di spallucce, di ??si, si ma..?.

La scelta di un ascolto in auto non è casuale: posso così privare le mie pupille di poggiarsi su quella copertina oscena, motivo non secondario della mia titubanza, del mio pregiudizio. Che se può correlarsi ad alcuni temi cupi dipinti nel disco, rimane parimenti di deplorevole, ingiustificabile bruttezza, una tragedia estetica.

Vado, parto.. ??kid charlemagne?, da sola basterebbe a fare grande un gruppo pop, non scopro l??acqua calda. Frutto del consueto, straordinario lavoro d??equipe del duo con session-men come Larry Carlton (prima del proprio debutto solista); in un sopraffino oscuro melange, solare e scabroso, un ambiguo mosaico neominimalista da ricomporre e in cui scervellarsi per ottenere un quadro ancora parziale, relativo, sinistro.

??The caves of Altamira? ne bissa l??avvenenza, preparando il terreno a un chorus acceso, trascinante: ??Before the fall when they wrote it on the wall/ When there wasn't even any Hollywood??, segue un gioco tra fiati e corde dai viluppi mai automatici o già scritti e che ti emoziona.

??Green earrings? prefigura, nelle sue venature arabeschi e accattivanti pindarismi di corde pre-??fusion??, poi in Aja-title track o ??Josie? di cui ??Green?? è un po?? battistrada.
Stesso dicasi di ??haitian divorce?, dall??andatura piacevolmente reggaeggiante (l??assist decisivo per ??dreadlock holiday? dei 10cc?), stesso rimescolio tetro, salvo luci improvvise all??orizzonte.
Geniale l??uso del talk-box a infondere trepidazione a una narrazione puntualmente avvincente, mordace. E coda meravigliosa: le chiusure dei brani di questo disco sono tra le più belle ed elaborate dagli Steely Dan.

??everything you did? è un torrido veleno che descrive una lite di coppia. Esempio di melodia defilata, serpeggiante, essenziale, d??oscura avvenenza, clamoroso in quell??insistere fissato, ove batte il chiodo del sospetto: ??now wanna hear about everything? you did baby?.

Musicalmente il resto dell??album si mostra interessante, ma meno chiassoso e piuttosto ordinario per due fuoriclasse come Fagen e Becker; certo paga l??esubero, la grazia di simili miracoli ??pop?? di cui sopra.
??don??t take me alive? dopo un promettente incipit assolo va a poggiarsi senza gran mordente, ??sign in stranger? è già migliore divertissement (??You zombie! /Be born again my friend
/Wont you sign in stranger?) la cui coda strumentale sax-chitarra assicura una bella virata verso la stratosfera.
??The Fez? col suo incedere inquieto e la sua foce nell??Eldorado, prefigura gli Steely Dan che verranno, indubbiamente i più memorabili per sintesi e avvenenza. Ma è caparbia e invadente, non me ne piacciono le tastiere e mi va di traverso.

La title track a suggello dell??album, è incalzante, solenne e beffarda nel mimare le difficoltà esistenziali raccontate dal testo. Ma non desta tanta attenzione se non nel cuore-ritornello, urgentemente gospel, e nello svolazzare di sax, allegoria di pensieri infetti, agitati.



L'avvenente copertina:
Immagine inserita

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fabio

#2 Guest_kobaia_*

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Inviato 12 novembre 2007 - 17:16

a me quella copertina piace tanto  ::)
se quella è oscena quelle di ozzy o dio che sono?  :P

non era il mio disco preferito del duo e sono anni che non l'ascolto

purtroppo il vinile è in Italia ma ho due copie di aja per rimediare


  • 0

#3 Claudio

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Inviato 12 novembre 2007 - 18:01

Un album che adoro anche io e che considero il più ingiustamente sottovalutato della loro discografia. Coming very soon nuove sorprese su Onda Rock riguardo la gloriosa ditta Becker & Fagen...
  • 0

#4 Guest_floriano_*

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Inviato 13 novembre 2007 - 07:54

Per me è il loro vero capolavoro.
Stavolta, stranamente, sono d'accordo con blow up che lo inserisce tra i suoi 600 imprescindibili.
E' il giusto equilibrio tra ciò che furono prima e la svolta laccata jazzy  che poi raggiunsero con aja e gaucho.
Deacon blue, prefab sprout, style council e tanti altri devono loro qualcosa.
Pagate debitori!

  • 0

#5 Guest_kobaia_*

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Inviato 13 novembre 2007 - 10:50

ecco, curiosità: noti picchi particolari, come me, o è una scaletta tutta livellata sull'eccellenza?
per me qualche brano minore ce n'è, affiora in un paio di circostanze un'aria un pò scontata ed personalmente la prima volta dato che tutti gli episodi precedenti erano orchestrati perfettamente.


io credo che questa affermazione valga più per il lavoro precedente katy lied
in the royal scam qualche pezzo è deboluccio, se ben ricordo...

florià ti sei dimenticato i china crisis  ;D
  • 0

#6 Guest_floriano_*

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Inviato 13 novembre 2007 - 11:04


ecco, curiosità: noti picchi particolari, come me, o è una scaletta tutta livellata sull'eccellenza?
per me qualche brano minore ce n'è, affiora in un paio di circostanze un'aria un pò scontata ed personalmente la prima volta dato che tutti gli episodi precedenti erano orchestrati perfettamente.


io credo che questa affermazione valga più per il lavoro precedente katy lied
in the royal scam qualche pezzo è deboluccio, se ben ricordo...

florià ti sei dimenticato i china crisis  ;D


  • 0

#7 Guest_floriano_*

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Inviato 13 novembre 2007 - 11:12

"katy" è vero koby, è più bello nella sua interezza, forse più omogeneo.
Ma qui c'è più coraggio, soprattutto nelle soluzioni pompose che finiscono per risultare le più efficaci.
Considerato a torto album di transizione, va quindi apprezzato per essere secondo me quello di una svolta significativa, che, secondo me, si perderà però in lavori troppo ambiziosi ed autocelebrativi.
Giusto citare i china crisis anche perchè prodotti proprio da becker.
  • 0

#8 Guest_kobaia_*

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Inviato 13 novembre 2007 - 11:27

"katy" è vero koby, è più bello nella sua interezza, forse più omogeneo.
Ma qui c'è più coraggio, soprattutto nelle soluzioni pompose che finiscono per risultare le più efficaci.
Considerato a torto album di transizione, va quindi apprezzato per essere secondo me quello di una svolta significativa, che, secondo me, si perderà però in lavori troppo ambiziosi ed autocelebrativi.
Giusto citare i china crisis anche perchè prodotti proprio da becker.


attenzione con l'aggettivo pomposo... altrimenti chi ci segue li accosterà ad altri gruppi o ad altri tipi di prestazioni extra-musicali

  • 0

#9 Guest_lassigue:bendthaus_*

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Inviato 13 novembre 2007 - 11:48


"katy" è vero koby, è più bello nella sua interezza, forse più omogeneo.
Ma qui c'è più coraggio, soprattutto nelle soluzioni pompose che finiscono per risultare le più efficaci.
Considerato a torto album di transizione, va quindi apprezzato per essere secondo me quello di una svolta significativa, che, secondo me, si perderà però in lavori troppo ambiziosi ed autocelebrativi.
Giusto citare i china crisis anche perchè prodotti proprio da becker.


attenzione con l'aggettivo pomposo... 


seh, e già me li immagino io, e poi Deacon blue, prefab sprout, style council e anche china crisis 
  • 0

#10 Guest_floriano_*

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Inviato 13 novembre 2007 - 12:39



"katy" è vero koby, è più bello nella sua interezza, forse più omogeneo.
Ma qui c'è più coraggio, soprattutto nelle soluzioni pompose che finiscono per risultare le più efficaci.
Considerato a torto album di transizione, va quindi apprezzato per essere secondo me quello di una svolta significativa, che, secondo me, si perderà però in lavori troppo ambiziosi ed autocelebrativi.
Giusto citare i china crisis anche perchè prodotti proprio da becker.


attenzione con l'aggettivo pomposo... 


seh, e già me li immagino io, e poi Deacon blue, prefab sprout, style council e anche china crisis 


A NATALE TI REGALO THE NIGHTFLY
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#11 Guest_telegram_*

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Inviato 14 novembre 2007 - 13:18

Risentito ieri... complessivamente qualche difetto affiora... i cazzeggiamenti reggae della seconda parte li reggo poco...

però un disco che si apre con la tripletta "Kid Charlemagne"/"The Caves of Altamira"/"Don't Take Me Alive" non può essere considerato meno che bellissimo!
Quei tre brani di fila formano una sequenza davvero spaventosa...

A proposito, ma solo a me "Don't Take Me Alive" ricorda "Showdown" dell'ELO?
  • 0

#12 Guest_telegram_*

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Inviato 14 novembre 2007 - 13:45

...


Gua', io è una scelta che comprendo tutto sommato...
nel complesso lo ritengo comunque bellissimo, come ho precisato, pertanto il resto sono sfumature personali.
Del resto Bizarre vale quello che vale... uno che mette 6 al primo dei King Crimson, che dice che Gary Numan scrisse canzoncine incidentalmente basate sui synth, e che poi ti schiaffa 9 a Bugo come niente... :D

Nei 600 di Blow Up credo che quasi tutti i dischi inseriti fossero scelte individuali...
Per esempio di Richard Youngs misero, giustamente, "Festival", recensito da Dal Soler, mentre Bianchi lo stroncò quando fecero la retrospettiva...
per non parlare poi dell'inserimento di tutti quei dischi di rumorucoli, scelta credo esclusiva di Bianchi e Cascella, e che non sarebbero certo stati inseriti in una lista collegiale, di certo non a discapito di band fondamentali del tutto dimenticate come Amon Duul 2, Mercury Rev, Ultravox, Tangerine Dream, Pulp e via dicendo...


quella mi pare avesse costantemente pennellate d'archi a supporto di Lynne, in effetti a ripensarla qualche somiglianza può esserci.

Parlavo più della cadenza, dell'andamento, per un istante anche della melodia...
gli arrangiamenti sono di certo molto diversi (anche se a livello vocale c'è qualche affinità)...
  • 0

#13 gigirictus

    ï͂͑̉͆ͧͮͩ̓ͧ̒͒̉̎̂̊͆͑͐̊̓̊̅ͭ͗̐̄̏̾̄͊

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Inviato 14 novembre 2007 - 13:49

Le scelte collegiali di solito tendono alla mediocrità e al banale, comunque per colpa di quel ciarlatano di Bizarre avevo messo da parte questa band.
  • 0

rym |


#14 Guest_telegram_*

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Inviato 14 novembre 2007 - 13:51

A me la copertina piace, e manco poco! O_O
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#15 Guest_lassigue:bendthaus_*

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Inviato 14 novembre 2007 - 13:53




"katy" è vero koby, è più bello nella sua interezza, forse più omogeneo.
Ma qui c'è più coraggio, soprattutto nelle soluzioni pompose che finiscono per risultare le più efficaci.
Considerato a torto album di transizione, va quindi apprezzato per essere secondo me quello di una svolta significativa, che, secondo me, si perderà però in lavori troppo ambiziosi ed autocelebrativi.
Giusto citare i china crisis anche perchè prodotti proprio da becker.


attenzione con l'aggettivo pomposo... 


seh, e già me li immagino io, e poi Deacon blue, prefab sprout, style council e anche china crisis 


A NATALE TI REGALO THE NIGHTFLY


non buttare i soldi, prendimi questa:

Immagine inserita

FINE OT
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#16 Guest_floriano_*

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Inviato 14 novembre 2007 - 13:54

Non mi stupisce la scelta di royal scam nei 600 di blow up.
Certo se la scelta fosse stata per pretzel logic, nessuno avrebbe gridato allo scandalo ma...
Ripeto, per me è stata premiata giustamente la scelta coraggiosa di una svolta significativa. Il disco per me non ha pecche pur non risultando del tutto omogeneo.
Molto più coraggiosa la scelta di discipline per i King krimson se proprio dobbiamo...  
  • 0

#17 gigirictus

    ï͂͑̉͆ͧͮͩ̓ͧ̒͒̉̎̂̊͆͑͐̊̓̊̅ͭ͗̐̄̏̾̄͊

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Inviato 14 novembre 2007 - 14:40

però a Bizarre contesto la scelta, non l'appropriata penna..
avevi ascoltato per primo The Royal Scam?


Io ne contesto l'esistenza asd

Sì, avevo cominciato da quello. Riascoltandolo non è così male, è che non regge la distanza, dopo 10 minuti lo tolgo e metto Aja.

Nella copertina al posto del barbone ci vedrei bene Malmsteen che combatte contro i grattacieli a schitarrate.
  • 0

rym |


#18 Guest_floriano_*

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Inviato 14 novembre 2007 - 14:48

... a me sembra il roscio dei simply red.
  • 0

#19 Guest_telegram_*

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Inviato 02 dicembre 2007 - 22:11

Up. Non possiedo "Pretzel Logic" originale e vorrei una consulenza...
nei credits di "Rikki Don't Lose That Number" è mica segnalato Horace Silver?
Il pianoforte che la sorregge è sfacciatamente ripreso da "Song for my father", classico del pianista americano, che - ahimé - ho ascoltato soltanto ieri per la prima volta...

Ho cercato in rete e vedo che la canzone è attribuita ai soli Fagen e Becker... insomma insomma...

Questo non pregiudica la bellezza della canzone, sia chiaro...
  • 0

#20 Guest_telegram_*

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Inviato 03 dicembre 2007 - 00:39

sì per carità, che sia un omaggio l'ho pensato anche io, però mi pare davvero un po' troppo corposo per escludere Silver dalla firma del brano... va beh, avranno saputo quello che facevano...
  • 0

#21 popten

    Classic Rocker

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Inviato 16 luglio 2008 - 07:47

sì per carità, che sia un omaggio l'ho pensato anche io, però mi pare davvero un po' troppo corposo per escludere Silver dalla firma del brano... va beh, avranno saputo quello che facevano...


anche io ho pensato la stessa cosa e difatti ne ho anche parlato con i ragazzi allo stand ondarock di pomigliano. ti dico che anche nella copia Lp che ho io non c'è nessuna citazione del buon Horace Silver, mi pare...
  • 0

#22 Trespassive-aggressive

    Strawberry Switchblade

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Inviato 20 novembre 2012 - 11:31

Riporto su brevemente.

Allora..io ho "Aja".

"Pretzel Logic" rispetto ad esso..com'è?
Più o meno immediato? Più o meno Pop?
  • 0

#23 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 20 novembre 2012 - 11:33

tremila volte più bello, suono perfetto e arrangiamenti di cristallo. Probabilmente meno pop e più jazzato
  • 0
Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#24 Claudio

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Inviato 20 novembre 2012 - 11:34

Riporto su brevemente.

Allora..io ho "Aja".

"Pretzel Logic" rispetto ad esso..com'è?
Più o meno immediato? Più o meno Pop?


Molto meno pop e direi anche meno immediato. Il passaggio ideale tra "Aja" e la produzione rock precedente per me è "The Royal Scam", che nel frattempo ho anche raggiunto la conclusione che sia il loro disco migliore.
  • 0

#25 Trespassive-aggressive

    Strawberry Switchblade

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Inviato 20 novembre 2012 - 11:35

tremila volte più bello, suono perfetto e arrangiamenti di cristallo. Probabilmente meno pop e più jazzato


Non so se ne sono pronto e degno allora.
Io sono pop inside.. :rolleyes:
  • 0

#26 Trespassive-aggressive

    Strawberry Switchblade

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Inviato 20 novembre 2012 - 11:36


Riporto su brevemente.

Allora..io ho "Aja".

"Pretzel Logic" rispetto ad esso..com'è?
Più o meno immediato? Più o meno Pop?


Molto meno pop e direi anche meno immediato. Il passaggio ideale tra "Aja" e la produzione rock precedente per me è "The Royal Scam", che nel frattempo ho anche raggiunto la conclusione che sia il loro disco migliore.


Allora vai a cambiare i voti nella monografia.. :P
  • 0

#27 Claudio

    I am what I play

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Inviato 20 novembre 2012 - 11:37



Riporto su brevemente.

Allora..io ho "Aja".

"Pretzel Logic" rispetto ad esso..com'è?
Più o meno immediato? Più o meno Pop?


Molto meno pop e direi anche meno immediato. Il passaggio ideale tra "Aja" e la produzione rock precedente per me è "The Royal Scam", che nel frattempo ho anche raggiunto la conclusione che sia il loro disco migliore.


Allora vai a cambiare i voti nella monografia.. :P


Mi sa... devo ancora arrivare alla conclusione definitiva, però.
  • 0

#28 oblomov

    Mommy? Can I go out and kill tonight?

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Inviato 20 novembre 2012 - 11:49

Per me i primi 4 minuti di pretzel logic sono la summa di tutto ciò che è bello



l'apertura pianistica jazzata tropicalista con la voce accorata e poi il ritmo bossanova con schitarrata e coretto seguiti dal momento acustico piano-chitarra sono

:* :* :*

e beccateve l'assolo tamarro ma pure elegante, dai

10.0
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#29 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 20 novembre 2012 - 19:42

Io gli Steely Dan li preferisco più sporchi (nei limiti della loro possibile estetica) e debbo dire che Pretzel ultimamente mi suona stucchevole a parte una "Night by Night" e poco altro.
Quindi il primo album lo preferisco.
  • 0

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#30 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 20 novembre 2012 - 20:40

Non so se ne sono pronto e degno allora.
Io sono pop inside.. :rolleyes:

Pensa che per me invece è più orecchiabile di Aja. Aja del resto è un disco tutt'altro che facile, a cui solo gli strambissimi anni Settanta potevano permettere di vendere quei tot milioni di copie. In Pretzel Logic c'è il loro singolo di maggior successo, Rikki, e nessun brano del disco è particolarmente impegnativo, non so perché ti sia stato detto il contrario onestamente.
Di sicuro non c'è nessun brano con ostiche divagazioni strumentali come invece avviene in Aja.
Insomma vai pure tranquillo.
  • 2
RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#31 Trespassive-aggressive

    Strawberry Switchblade

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Inviato 20 novembre 2012 - 20:56


Non so se ne sono pronto e degno allora.
Io sono pop inside.. :rolleyes:

Pensa che per me invece è più orecchiabile di Aja. Aja del resto è un disco tutt'altro che facile, a cui solo gli strambissimi anni Settanta potevano permettere di vendere quei tot milioni di copie. In Pretzel Logic c'è il loro singolo di maggior successo, Rikki, e nessun brano del disco è particolarmente impegnativo, non so perché ti sia stato detto il contrario onestamente.
Di sicuro non c'è nessun brano con ostiche divagazioni strumentali come invece avviene in Aja.
Insomma vai pure tranquillo.


Infatti ho deciso in ogni caso di procurarmelo. ;)
  • 0

#32 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 20 novembre 2012 - 21:06

Aja è un disco complessissimo, ma soprattutto è il disco definitivo degli Steely Dan.
E non esiste in musica nulla di più bello. Ma poi con che genere si può definire un disco così? Qualsiasi parola pronunci per dargli una descrizione mi sembra di fargli un torto.
  • 0

Statisticamente parlando, non lo so.


#33 Duck

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Inviato 20 novembre 2012 - 21:43

Ma infatti pure a me Pretzel Logic pare più digeribile del seppur immenso Aja (che preferisco)...
Comunque io butto nella mischia anche Katy lied, che mi pare un buonissimo compromesso tra i due (Bad sneakers, Rose darling, Everyone's gone to the movies sono pure dei pezzoni).
Poi vabbeh, se piace Nightfly c'è pure Gaucho :P (E se non piace, il ricovero asd )
  • 1

«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico. 

consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto

Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.


#34 Number 6

    Scaruffiano

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Inviato 21 novembre 2012 - 14:30

Boh, tutti 'sti sofismi... A me piace praticamente tutto.
  • 2
I'm not a number! I'm a free man!

#35 mr_tankian

    diesel_tankian

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Inviato 28 marzo 2013 - 22:34

Comunque io butto nella mischia anche Katy lied, che mi pare un buonissimo compromesso tra i due (Bad sneakers, Rose darling, Everyone's gone to the movies sono pure dei pezzoni).


Come non concordare. Katy Lied è un album pazzesco, soprattutto i 3 brani sono tra le melodie più belle che abbia mai sentito. Davvero non mi spiego perché sia così poco considerato rispetto a Pretzel Logic ed Aja.
  • 0

 


#36 StuntmanMike

    Membro Premium

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Inviato 29 marzo 2013 - 00:53

Katy lied con i due colossi sul podio, e a uno sputo di distanza l'esordio. In Black friday la chitarra spumosa di W. Becker può causare una forte, fortissima dipendenza.


  • 0
Quello che se ne fotte dei punti sulla patente.

#37 chronochromie

    Laurea presso Facoltà di Non Rispondere

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Inviato 24 ottobre 2013 - 23:01

ma gruppi affini agli steely dan? se non come suono, almeno ideologicamente (Grande raffinatezza, commistione di diversi generi, rock si ma molto sorvegliato?)?
  • 0
Prima ch'io mi profilassi...

#38 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 29 aprile 2014 - 08:24

ripesco e provoco
se una parte di Dan, quelli più sanguigni alla "Do it Again" o "Night by Night" sono davvero memorabili, ho una certa perplessità per quei momenti troppo sofisticati o esibizionistici/cervellotici che delle volte mi risultano troppo zuccherosi, in altri quasi una versione americana di Elio e le Storie Tese nel loro virtuosismo e calligrafismo

pure Fagen ha questa dualità che se vira troppo verso la pulizia non mi cnvince del tutto
per esmpio una "New Frontier" è eccellente per la parte vocale calda e avvolgente, ma la base musicale è quasi da televendita di stufe a pallets (ma questa mia visione non mi dispiace nemmeno eh asd )
  • 0

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#39 markmus

    cui prodi

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Inviato 29 aprile 2014 - 09:11

ripesco e provoco
se una parte di Dan, quelli più sanguigni alla "Do it Again" o "Night by Night" sono davvero memorabili, ho una certa perplessità per quei momenti troppo sofisticati o esibizionistici/cervellotici che delle volte mi risultano troppo zuccherosi, in altri quasi una versione americana di Elio e le Storie Tese nel loro virtuosismo e calligrafismo

pure Fagen ha questa dualità che se vira troppo verso la pulizia non mi cnvince del tutto
per esmpio una "New Frontier" è eccellente per la parte vocale calda e avvolgente, ma la base musicale è quasi da televendita di stufe a pallets (ma questa mia visione non mi dispiace nemmeno eh asd ) [media]https://www.youtube....h?v=Y8zrKnkd6ss



io sto agli antipodi, cioe' mi piacciono quelli superpuliti di aja e non mi conquistano quelli dei primi dischi. devo sentire gaucho pero'. nightfly stupendo, il fagen dopo pero' non mi piace piu'.

la puntata di classic albums su aja e' la piu' bella di tutte.
  • 0

#40 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 29 aprile 2014 - 09:13

approfitto della riapertura per dire velocemente due cose sui grand Steely Dan. Quando ero un pasdaran del lo-fi, del noise e compagnia scorticante, ovviamente gli Steely Dan per me rappresentavano il male incarnato, anche se ascoltadoli era evidente che si trattava di grandi musicisti. Semplicemente troppo lontani dalle mie corde per conquistarmi.
Poi sono diventato un ultra-trentenne, mi sono stancato delle turbolenze giovanili e anche ad esempio sul jazz ho cambato gusti, una delle sfide che più mi appassionano oggi è proprio il coniugare sonorità pop, anche mainstream e comunque "fighette", molto ben prodotte, con un contesto che sia in qualche modo sperimentale, non scontato, poco prevedibile. In questo gli Steely Dan hanno parecchio da insegnare.
Ed è presumibilmente per questa ragione che nel momento in cui ho cominciato ad apprezzarli non mi sono innamorato tanto di album "transitori" come possono essere i pur bellissimi "Pretzel Logic" e "The Royal Scam", ma son finito proprio tra le grinfie iper-prodotte di "The Nightfly", "Aja" e "Gaucho". Mi attira quel senso di snobbissima e decadente ossessione produttiva, quel perfezionismo da salotto che in realtà cela un perfezionismo vero, la mollezza ostentata del sound è il veicolo di una ricerca inesausta della perfezione formale, o per lo meno a me piace vederla così.
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#41 Giovanni Drogo

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Inviato 29 aprile 2014 - 09:13

Per me invece Aja e poi The Nightfly di Fagen sono il punto di arrivo della loro arte. Riuscire a lavare via dalla musica qualsiasi genere precostituito servendosi di una produzione che va oltre la perfezione, delle esecuzioni pensate al millimetro, tagliando via qualsiasi virtuosismo gratuito. In Aja tutta la concentrazione è sulle progressioni armoniche del jazz modale con politonalità estreme, riescono a scoprirne di nuove mai sentite e poi le infilano in dei brani pop dalla struttura intricata ed enigmatica. Scompare quasi totalmente il loro lato più rock per lasciare spazio a delle atmosfere che a me trasmettono molto misticismo seppur dentro il contesto fusion da loro creato. Potrà suonare freddo il risultato, ma a me suona come il raggiungimento di un'emozionante perfezione in cui tutto è controllato e stretto in delle redini strettissime, dalle pause silenziose tra gli stacchi della titletrack alla voce di Fagen.
I dischi precedenti sono un bel punto di incontro tra jazz pop e rock, Aja non riesco proprio a capire cosa cazzo sia e ne sono contento.
  • 5

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#42 Giovanni Drogo

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Inviato 29 aprile 2014 - 09:15

Mi attira quel senso di snobbissima e decadente ossessione produttiva, quel perfezionismo da salotto che in realtà cela un perfezionismo vero, la mollezza ostentata del sound è il veicolo di una ricerca inesausta della perfezione formale, o per lo meno a me piace vederla così.


Io ci sento qualcosa di spirituale, ogni volta che metto su il vinile di Aja mi sembra come di entrare in uno studio di registrazione che è una chiesa.
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#43 reallytongues

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Inviato 29 aprile 2014 - 09:21

si Aja è forse il lavoro più fascinoso del gruppo, ma continuo a preferire i Dan più sporchi e blues (ma va? asd )
il Grande bluesone della title track Pretzel Logic è una lezione di storia del genere e pure quelle virate jazz-rock anni 60 e latin che riprendono appunto la storia del rock passato e ne fanno una cosa ancora migliore
Ecco invece che quando si inventano il wets coast sound per bastardi nichilisti, una sorta di CSN&Y per la futura nerd generation, mmm storcio un poco la bocca.
Insomma reinventano alla grande il suono anni 60, ma si ingolfano con quello 70. Aja è un poco la scappatoia da questa diatriba per qualcosa di nuovo veramente con ancora qualche scoria 70. Aja potrebbe benissimo sembrare un disco di metà 80 se non avesse certi passagi corali tipici 70.
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#44 Giovanni Drogo

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Inviato 29 aprile 2014 - 09:25

Provate a riascoltare magari Deacon Blues: https://www.youtube....h?v=g4d8XrDyArE
Per me è un brano di una malinconia che ti prende e non ti lascia più, provate a seguire cerebralmente le progressioni armoniche e vi renderete conto che partono con una loro logicità e classicità per poi non portarvi da nessuna parte, i giri non si chiudono mai ma vengono ripetuti ossessivamente (sentite ad esempio come si spegne il finale). E' come un peregrinaggio verso una meta che non esiste, io non ho mai sentito qualcosa di così complesso eppure ancora pop.
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#45 slothrop

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Inviato 29 aprile 2014 - 09:26

Riuscire a lavare via dalla musica qualsiasi genere precostituito


è proprio questo il tipo di "sperimentazione" che mi interessa, quello che elimina tutte le estitiche "di genere".

Scompare quasi totalmente il loro lato più rock


esatto, sul comunque ottimo The Royal Scam gli Steely Dan sembrano quasi volersi allineare al magisteto dei Little Feat, una band per alcuni versi simile a loro ma in realtà molto distante negli obiettivi. Fagen e Becker non vogliono sesso e sporcizia nella loro musica, per questo nonostante le loro abilità non siano da meno di nessuno, non possono suonare come i Little Feat (per inciso, a mio parere il culmine della musica rock tutta intesa nella sua stagione "classica", pre-punk). E quindi giustamente cambiano direzione e addivengono a una formula unica. Questo non toglie nulla alla grandezza eclettica di un "Pretzel Logic", che praticamente non sbaglia un pezzo senza mai ripetersi, ma la creazione di un suono unico secondo me è un risultato più importante rispetto a prove di gigantismo enciclopedico che però alla lunga sono più "agonistiche" che non "artistiche".
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#46 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 29 aprile 2014 - 09:31

i Little Feat più simili quelli di "Last Record Album" erano infinitamente più rock dai...
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#47 slothrop

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Inviato 29 aprile 2014 - 09:35

i Little Feat più simili quelli di "Last Record Album" erano infinitamente più rock dai...


sì, sono i più simili, specie il secondo pezzo di quel disco sembra proprio degli Steely Dan (ed è bellissimo). Certo, sono pià rock non c'è dubbio, però The Royal Scam è il disco più sporco e più funk-rock della carriera degli Steely Dan, sembra quasi preludere a una direzione diversa rispetto alla sterzata iper-pulita che avrebbero preso subito dopo. Mi piacerebbe sapere come raccontano, Fagen e Becker, il periodo fra il 76 eil 77.
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#48 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 29 aprile 2014 - 09:38

devo ascoltarmelo allora ... ^_^
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#49 slothrop

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Inviato 29 aprile 2014 - 09:42

[TOMMASO FRANCI MODE ON] I Little Feat sono la massima evoluzione della musica rock nella sua stagione "classica", prima del punk e del post-modernismo che sarebbe venuto, il loro ecumenismo sudista supera persino gli Stones di inizio '70, quasi li fonde con Zappa.
I Toto rappresentano la "reazione" della classicità allo tsunami del punk edel post-moderno, e rappresentano quindi la gloriosa e tronfia decadenza reale di un certo tipo di estetica.
Gli Steely Dan vengono da un alveo similare (diciamo il rock pretenzioso degli anni '70) e capiscono che se vogliono andare avanti senza fare la fine dei Toto (tenendo conto che i Little Feat non sono raggiungibili sul loro terreno e che il punk proprio non può esistere nel mondo di Fagen e Becker) devono proprio USCIRE dalla musica rock. Penso siano stati molto amati da certe frange particolarmente sofisticate di musicisti new wave (che non so invece quanto potessero amare i Little Feat).



NB: è chiaramente una ricostruzione forzata e molto romanzata, nella quale ad esempio non si considera il lato commerciale della faccenda, i Little Feat non erano esattamente un gruppo da classifica anche se il loro live di maggiore successo è proprio 78, quando comunque Aja era già uscito e gli stessi Little Feat si avviavano verso una veloce decadenza senza Lowell George in prima linea. I Toto peraltro arrivano dopo, in definitiva, li cito solo per piazzare una bandierina in questa ricostruzione non storica ma puramente teorica, non prendete alla lettera quello che ho scritto, mi raccomando, era solo per porre la questione dell'inquadramento degli Steely Dan in termini puramente (e forzosamente) critici.
  • 3

#50 Sir Daviduccio

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Inviato 29 aprile 2014 - 15:36

Per me invece Aja e poi The Nightfly di Fagen sono il punto di arrivo della loro arte. Riuscire a lavare via dalla musica qualsiasi genere precostituito servendosi di una produzione che va oltre la perfezione, delle esecuzioni pensate al millimetro, tagliando via qualsiasi virtuosismo gratuito. In Aja tutta la concentrazione è sulle progressioni armoniche del jazz modale con politonalità estreme, riescono a scoprirne di nuove mai sentite e poi le infilano in dei brani pop dalla struttura intricata ed enigmatica. Scompare quasi totalmente il loro lato più rock per lasciare spazio a delle atmosfere che a me trasmettono molto misticismo seppur dentro il contesto fusion da loro creato. Potrà suonare freddo il risultato, ma a me suona come il raggiungimento di un'emozionante perfezione in cui tutto è controllato e stretto in delle redini strettissime, dalle pause silenziose tra gli stacchi della titletrack alla voce di Fagen.
I dischi precedenti sono un bel punto di incontro tra jazz pop e rock, Aja non riesco proprio a capire cosa cazzo sia e ne sono contento.


:ossequi: :ossequi: :ossequi:

Coniugare "l'andare oltre" (musica "alta") e reinventarlo in forma pop (musica "bassa").

Roba comparabile solamente con il Miles di Bitches Brew, opera nel quale si arriva a scavare in soluzioni armoniche e ritmiche ancestrali, arrivando per davvero al nucleo della blackness (che volgarmente traduciamo in "negritudine").
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