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E' scomparso Don Ayler


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4 replies to this topic

#1 crocus behemoth

    Roadie

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Inviato 11 novembre 2007 - 16:00

La notizia è di qualche settimana fa ma finalmente anche qualche giornale italiano si è accorto della scomparsa di questo musicista.
Da il Manifesto di ieri:

Lutti
Il jazz del fratello Donald Ayler
LETIZIA RENZINI

"Muore troppo presto anche Donald Ayler, non a 35 anni come il fratello (il cui corpo fu ritrovato nell'Hudson proprio a Novembre, nel 1970) ma alla più accettabile età di 65. Muore in seguito a un attacco cardiaco a casa propria, nello stato dell'Ohio, dove era nato e dove da sempre risiedevano gli Ayler, famiglia della middle class afroamericana di Cleveland.
Per capire meglio il rapporto intenso che legava i musicisti fratelli, e l'approccio demiurgico che Albert aveva avuto con Donald, è esemplificativo (e a questo punto emozionante e celebrativo) uno dei pochi brani che porti la firma del giovane Ayler, quell'Our Prayer (registrato per la prima volta al Village Gate di New York nel 1965) il cui tema meraviglioso richiama però un'altra composizione del fratello: Truth Is Marchin'In.
Non dev'essere facile vivere una vita all'ombra di un fratello-genio, innovatore della musica nuova e portatore assoluto della vena spirituale e «santa» nell'ambito del free jazz. Non deve essere facile suonare nel quintetto del fratello con lo strumento che egli stesso ti ha suggerito, mentre magari tu avresti voluto suonare il sassofono, magari tenore (ovvero proprio lo strumento che suonava tuo fratello). Ma in fondo il fratello aveva ragione, e il suono della tromba di Donald è diventato originale e stilisticamente innovativo quanto la musica del quintetto. Un suono caldo e ruvido, mutuato dalle primitive Brass Band di New Orleans, ma allo stesso tempo spiazzante per limpidezza e assertività; un suono che influenzò molti musicisti e trombettisti dell'ambito libero, da Don Cherry a Wadada Leo Smith, da Bobby Bradford a Joe McPhee, e che ancora oggi ci spiazza.
Non c'è dubbio che Donald abbia risentito fortemente - anche psicologicamente - della morte del fratello: le testimonianze successive al '70 sono infatti pochissime: un'intervista per il magazine americano Cadence del 1979, le registrazioni Frame dei concerti al Cam di Firenze nel 1981, e le significative apparizioni nel documentario My Name Is Albert Ayler dello svedese Kasper Collin.
"

Adesso vado a riascoltarmi  Don Ayler In Florence 1981.
Forse è il modo migliore per ricordarlo.....

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Le merendine di quand'ero bambino non torneranno più! I pomeriggi di Maggio!

#2 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 11 novembre 2007 - 16:14

Non ne sapevo nulla. Tra l'altro ho sempre sospettato (ma mai davvero approfondito) che l'apporto di Don ai dischi di Albert fosse mica tanto di secondo piano. Vero che nei primi dischi Don è assente ma per un fan (come il sottoscritto) del Live at Greenwitch Village la tromba di Don Ayler è irrinunciabile e contribuisce a dare forza e nevrastenico formicolio a quella musica incendiaria e commovente.
Non sapevo che fosse sua Our Prayer, forse davvero il pezzo di Ayler che ho ascoltato di più.
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#3 Man-Erg

    Quando sulla riva verrai

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Inviato 11 novembre 2007 - 21:53

*

dispiace molto. il suo live a firenze dell'81 non l'ho mai sentito, ma il live in greenwich village nella formazione del fratello rimane la fotografia più limpida della sua simbiosi artistico-spirituale col fratello, qualcosa di eccezionale.

rip
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Though we've been denied
Too much hope in our lives
Let tonight be the night
Let tonight be the night when it ends

#4 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 12 novembre 2007 - 07:49

una generazione di jazzisti che lascia questo mondo... addio Don :'(
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#5 PrebenElkjaer

    Classic Rocker

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  • LocationVerona

Inviato 12 novembre 2007 - 15:53

....
Adesso vado a riascoltarmi  Don Ayler In Florence 1981.
Forse è il modo migliore per ricordarlo.....

� un bel modo sì!
Io trovai il rip dei 3 vinili su un blog un tot di tempo fa e me ne innamorai subito. Sarebbe bella cosa fosse ristampato perché da questo link pare proprio non esista in commercio: http://www.ayler.org...l/donayler.html

....
dispiace molto. il suo live a firenze dell'81 non l'ho mai sentito, ma il live in greenwich village nella formazione del fratello rimane la fotografia più limpida della sua simbiosi artistico-spirituale col fratello, qualcosa di eccezionale.

rip

Il live in greenwich village l'ho giusto risentito qualche giorno fa  :-*
  • 0
Fat Moe: Noodles, cos'hai fatto in tutti questi anni?
Noodles: Sono andato a letto presto.

Tu sai citare i classici a memoria... ma non distingui il ramo da una foglia...

Fiero membro

Ci sono più dischi di merda che vita!




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