62 replies to this topic

[ms88]

ciao raga... siccome so che c'è gente di pisa e in generale molta gente che fa l'università... vorrei avere qualche consiglio riguardo l'impatto con l'università
io mi sono iscritto a matematica a pisa.... ma dopo un po', sebbene studiassi un cifro (manco mangiavo a mezzogiorno, e anche la sera fino a mezzanotte o più studiavo) non riesco a capire nulla
per di più i compagni e i prof mi hanno deluso moltissimo e ora ho deciso di preparare autonomamente gli esami per conto mio (seguendo solo due corsi)
ho paura se no di non riuscire più a prepararmi in niente... vorrei avere qualche consiglio da qualcuno che ha più esperienza di me

[wago]

E' solo perche' Pavia era piu' figa, mica per altro

[Farzan]

ma i tuoi compagni che hanno?
il mio unico consiglio è mangia a mezzogiorno così quello che studi al pomeriggio lo capisci meglio.
comunque il tuo è un primissimo impatto, è incominciata da giusto un mese l'università, poi magari migliora la situazione..

[ms88]

i compagni sono degli automi... è gente preparatissima in matematica, ma con la quale non riesci assolutamente a parlare... io questa facoltà me la aspettavo un po' più umanistica, invece è fredda e robotica

[wago]

Un po' piu' umanistica?
Dovevi iscriverti a lettere

Comunque io capisco il tuo punto di vista, anche io coi compagni di universita' (che piu' che altro sono compagne) non trovo molto in comune, ma non c'e' solo il proprio corso di laurea.

[100000]

guarda, io faccio tutt'altro, ma la maggior parte dei miei compagni di corso mi sta sulle balle. in generale l'ambiente universitario mi sta abbastanza sulle balle. molto sulle balle. per non dire che salvo rari casi mi fa cagare.
ciò non toglie che spesso gli argomenti trattati mi interessano e spesso anche i professori sono decenti o addirittura bravi (cosa che alle superiori era rarissima).

venendo alle lezioni io spesso mi autogestisco, senno con l'orario che mi fanno non riuscirei a mandare avanti gli allenamenti, le relazioni interpersonali, la musica e  tutto il resto. studiare tocca a tutti (all'università effettivamente è ora di cominciare...) poi ci sono periodi e cicli dove ne fai di più e altri dove ne fai di meno, ci sono esami con carichi di lavoro totalmente in adeguati rispetto al numero di crediti e ci sono anche (raramente per quanto mi riguarda) gli esami bazza...

insomma, come dice airfarzan, è passato solo un mese, non ti scoraggiare! 

[Haggard]

il mio unico consiglio è mangia a mezzogiorno così quello che studi al pomeriggio lo capisci meglio.

Anche se è una peperonata con cozze?

[wago]

Julian, credimi che Bergamo e' molto meglio di Pavia. A Pavia migliorano giusto la cucina e l'accento

[juL fu Sig.M.]

Julian, credimi che Bergamo e' molto meglio di Pavia. A Pavia migliorano giusto la cucina e l'accento

Scherzi a parte, è vero: Bergamo città è senz'altro bellissima. Solo la città-alta vale il prezzo del biglietto. E comunque la zona che conosco (quella del centro-Tribunale; diciamo la via - Garibaldi? - che conduce alla stazione) è godibilissima. A Brescia abbiamo zone belle ma nel complesso siete messi meglio.

Invece devo dire che in provincia (nei Tribunali dove m'è toccato lavorare) siete cattivissimi. A Clusone poi si tocca livelli estremi eh!

Bergamo la adoro anch'io che la frequento per ragioni sentimentali e che sono abituato alla Toscana.
Per quanto riguarda la cucina bisogna stare attenti a scegliere i posti giusti per non mangiare sempre e solo polenta.

A Milano invece non potrei mai viverci (a meno di non diventare ricco e vivere in centro) e ho una schiera di amici che sono tornati indietro disperati.

[sud afternoon]

Io il primo anno di matematica non ho fatto una cippa, e ne soffrirò i prossimi mesi, quando vedrò laurearsi molti dei compagni di università che hanno iniziato con me Comunque neanche io ho particolarmente legato con qualcuno all'università.

Il primo impatto con matematica è da capogiro. Ti ritrovi a studiare cose che neanche avresti immaginato potessero essere concepite da mente umana (almeno non in siffatte forme). Il carico di studio è, come in un po' tutti i corsi di laurea suppongo, enorme, però in particolare il bombardamento "asserto, dimistrazione, asserto, dimostrazione, asserto, dimostrazione..." a ritmi indiavolati può essere devastante per la malcapitata matricola. Non è solo una questione di argomenti, ma anche di modalità d'interazione tra docenti e studenti: vedere professori che entrano in aula e inziano ad enunciare proposizioni alla lavagna senza neanche dire "buongiorno" (non so se ti è capitato, ms88) non è certo incoraggiante! Credo poi sia assai penalizzante l'impossibilità di una interazione piena e completa col docente a lezione: non hai il tempo di capire a fondo tutti i passaggi logici ch'egli snocciola, né tanto meno il pieno senso intuitivo di questi, per non dire delle finezze euristiche dei ragionamenti. E se pure capisci tutto al volo, sei troppo impegnato a scrivere ogni parola del docente** per elaborare riflessioni, dubbi, quesiti in proposito. Non c'è vera interazione, te sei solo un "registratore" di passaggi logici che "sbobbinerai" (metaforicamente) da solo nel tuo studio personale. E' soprattutto questo che rende intellettualmente aride le lezioni. Non credere che mai cambierà, sarà così anche negli anni a seguire (a parte il fatto ch ti ci sarai abituato, e forse ti piacerà pure  ). I docenti possono sembrarti distanti, ma col tempo scoprirai che sono quasi tutte persone comprensive e umanissime (che brutto aggettivo, come se chi fosse burbero e cattivo non fosse "umano"), alcuni di loro davvero disponibili a qualsiasi ora della giornata (lavorativa). Per quanto riguarda i colleghi studenti, vedrai che sono meno preparati di quanto facciano credere (anche se da voi studiano pure quelli della Normale di Pisa, forse quelli lì sono dei mostriciattoli, e lo saranno sempre di più col passare del tempo).
A meno che non sia cosa di cambiare aria (succede di sbagliare scelta universitaria), vedrai che troverai un tuo equilibrio. Preparati comunque a passare pomeriggi a studiare teorie di cui non può fregartene una beneamata mazza, questo è inevitabile!
Tra l'altro credo che Pisa sia uno dei posti migliori in Italia ove studiare matematica. E dopo aver battuto ogni record di parentesi in uno stesso post (il record precedente era il mio), ti saluto e ti faccio i miei auguri!



**se ancora non l'hai capito, ricorda che all'esame dovrai sapere solo e soltanto ogni cosa proferita dal docente, nelle forme in cui egli l'ha enunciata, nei modi in cui l'ha dimostrata.

[wago]

Quoto da cima a fondo il post di Sud. Ed e' anche abbastanza ovvio.

[wago]

L'uni a Bergamo? Ondarocker? Mandove?

Fatevi vivi, io vivo nell'illusione di essere l'unico bergamasco del forum.

E comunque studio a Pavia.

[juL fu Sig.M.]

L'uni a Bergamo? Ondarocker? Mandove?

Fatevi vivi, io vivo nell'illusione di essere l'unico bergamasco del forum.

E comunque studio a Pavia.

BErgamo dove?

La mia morosa abita in zona stadio.

[Farzan]

boh io sia il mio primo anno a biologia, che quest'anno che ho incominciato medicina, mi son sempre trovato benissimo e incontrato un sacco di gente con cui fare amicizia! a volte basta una cavolata detta al compagno accanto per fare amicizia..

[wago]

boh io sia il mio primo anno a biologia, che quest'anno che ho incominciato medicina, mi son sempre trovato benissimo e incontrato un sacco di gente con cui fare amicizia! a volte basta una cavolata detta al compagno accanto per fare amicizia..

Dipende da tante cose. Dall'indole, dal numero di iscritti, dal tipo di utenza e da parecchi altri fattori.
In classe mia siamo una ventina di persone, sparse a seguire le lezioni piu' svariate ormai, non e' che ci siano poi cosi' tante opzioni, volendosi limitare solo ai propri compagni/e di corso.

C'e' poi questo fatto fastidiosissimo, che noto un po' in tutti, che fa si' che ogni singola conversazione finisca per essere legata al corso tale, all'esame talaltro, al piano di studi che insomma la segreteria il professore e una volta mi e' successo che mi han fatto registrare il voto dopo due mesi... e che due coglioni minchia. Non credo di essere io l'unico sfigato, anche in treno i discorsi che si sentono son sempre di questo tipo.

ps Sig M, sono di Loreto, zona Via Broseta. Dalla parte opposta rispetto allo stadio, insomma.

[100000]

boh io sia il mio primo anno a biologia, che quest'anno che ho incominciato medicina, mi son sempre trovato benissimo e incontrato un sacco di gente con cui fare amicizia! a volte basta una cavolata detta al compagno accanto per fare amicizia..

ma guarda, io in generale non faccio proprio fatica a fare amicizia, almeno in senso lato, gente con cui scambiare 2 parole...e da me, che seguono i miei corsi ci sono sempre circa un centinaio di persone. tuttavia, oltre a quelli che conosco già (e di qualcuno farei a meno anche fra questi) non ci tengo proprio a conoscere meglio il resto degli studenti.
penso che semplicemente non sia un ambiente adatto a me, tutto qui. si vede che il prototipo di futuro ingegnere medio non è proprio nelle mie simpatie, nonostante io sia uno di questi...

[ArchieFisher]

Sono ben fiero di avere terminato ingegneria ad aprile, ma a leggere i vostri post mi sono rivisto sei anni fa mentre seguivo analisi 1...

In generale l'ingresso all'università può essere più o meno traumatico.
Essendoci passato anche io, posso solo consigliare al nostro ms88 di stringere i denti fino a settembre prossimo e poi tirare le somme.
Non ha senso "scappare" dopo due mesi..

[StellaDanzante]

boh io sia il mio primo anno a biologia, che quest'anno che ho incominciato medicina, mi son sempre trovato benissimo e incontrato un sacco di gente con cui fare amicizia! a volte basta una cavolata detta al compagno accanto per fare amicizia..

ma guarda, io in generale non faccio proprio fatica a fare amicizia, almeno in senso lato, gente con cui scambiare 2 parole...e da me, che seguono i miei corsi ci sono sempre circa un centinaio di persone. tuttavia, oltre a quelli che conosco già (e di qualcuno farei a meno anche fra questi) non ci tengo proprio a conoscere meglio il resto degli studenti.
penso che semplicemente non sia un ambiente adatto a me, tutto qui. si vede che il prototipo di futuro ingegnere medio non è proprio nelle mie simpatie, nonostante io sia uno di questi...

Credo che appunto dipenda dalle facoltà. Qui a filosofia a Padova (o probabilmente nelle facoltà pseudo-umanistiche in genere) perlomeno quelli del proprio anno di corso si conoscono più o meno tutti e anche i "gruppetti" sono piuttosto interscambiabili tra loro. Ad occhio, la coscienza del destino comune a tutti gli studiosi del mio corso a non poter trovare un lavoro come gli altri, a non potersi adattare al mondo attuale né volerlo fare, e peraltro vantandosi pure della cosa, continua a funzionare come un fattore di aggregazione di non poco conto.
Poi dopo un paio di anni ci si rompe anche le palle di seguire i corsi, si va ciascuno per la propria strada, ci si suicida o ci si iscrive ad Ondarock con nick ad effetto derivati da frasi di Nietzsche o scritti con la seconda lettera maiuscola anziché la prima, ma questa è un'altra storia.

[ms88]

ci si iscrive ad Ondarock con nick ad effetto derivati da frasi di Nietzsche

stranamente autobiografico

P.S.: per gli ondarockers che hanno fatto mate... mi consigliate si seguire solo determinati corsi e di lavorare in modo più autonomo... oppure di seguire tutte le lezioni
personalmente io ho bisogno di uno studio lento e disteso (anche perchè non sono molto intuitivo ma ho buone capacità di concentrazione e di analisi), però d'altro canto ho paura che preparandomi per conto mio poi forse la mia preparazione non sia qualla voluta dal docente

[darc said]

a'depressiiii! l'università è il posto più bello del mondo per conoscere gente...datevi na smossa

[100000]

a'depressiiii! l'università è il posto più bello del mondo per conoscere gente...datevi na smossa

ti vorrei invitare a fare un giro a ingegneria a cesena... :

per rispondere a ms88, io non faccio matematica, ma ad ingegneria studio comunque materie scientifche tra le quali anche analisi (sto facendo giusto ora la 3). secondo me, in generale, per queste materie conviene ascoltare le lezioni del prof, tuttavia capita a volte che il prof sia un benemerito imbecille e/o che le lezioni siano completamente inutili (a volte dannose!) o aggiungano nulla a quello che potresti apprendere da un buon libro. in questi casi, io spesso ricorro alla preparazione individuale...in altre parole salto le lezioni e studio da solo a casa. ma penso che dipenda anche da persona a persona come approcciarsi alle diverse materie, quindi non mi sento di dare giudizi nè opinioni universali...

[bosforo]

dopo un mese e mezzo a lingue posso dire che è pieno di stronzi.
gli stronzi sono di varie tipologie: la fighetta che se la tira, la secchiona col broncio perenne che fa domande di continuo, oppure il rozzo mestrino che non sta zitto un secondo a lezione.

ho conosciuto una manciata di persone, mi è andata <u>davvero</u> bene con due, peccato siano rispettivamente di Verona (non male) e Brescia ('azz)... oddio, non un problema insormontabile, ma diciamo che sono quel tipo di persone che vorresti avere a un passo da casa per vedere tutti i giorni.

non mi è piaciuto l'approccio che hanno certi con le materie tipo Filosofia e Religioni. cazzo studi una lingua se non ti affascina/interessa la cultura del popolo?

ah una cosa merita: osservare gli studenti di Giapponese! 
è come fare birdwatching. quando li vedi entrare in aula nelle ore che abbiamo in comune con loro, possono capitarti i tipi più assurdi. alcuni sembrano scappati da un anime, altri imitano l'abbigliamento dei giapponesi, certe tipe sono dei miscugli tra una emo e una suicide girl, alcuni sono semplicemente invasati, sembrano dei killer della yakuza. due fatti divertenti: ore otto del mattino: esce uno che studia giapponese dall'aula urlando "sono un ninjaaaaaa!!!" e corre saltellando di calle in calle. ore undici: entra in aula uno studente del primo anno di giapponese, visibilmente incazzato e piagnucola "che cazzo, un mese di lezioni e non si decidono a farci tradurre i manga!" 
il brutto è che sono seri!

[LM]

Caro ms88, io ti consiglierei molta calma.
Conosco poca gente che è arrivata all'università e non ha trovato nessuna difficoltà. Io, per esempio, il primo anno di ingegneria gestionale l'ho finito con 4 esami sul groppone ancora da dare; ora sono felicemente al quinto anno praticamente in regola.
Per quanto ne so, il primo anno è il più difficile un po' dappertutto, oltre che per le materie (a ingegneria ad esempio ti mettono 3 matematiche e 2 fisiche, immagino sia una specie di prova, uno sbarramento fatto apposta per eliminare i deboli di spirito), anche perchè cambia il modo di andare a scuola (orari improbabili e spesso fatti da qualcuno che vive in un altro fuso orario) e soprattutto il modo di studiare (per quel che ti posso dire io, trova il metodo di studio che più ti si adatta e non cagare gli altri).
Per il resto, non aspettarti grossi aiuti, nè dai compagni (quelli delle prime file soprattutto, saranno pronti a tutto pur di guadagnarsi mezzo punto all'esame sopra la tua carcassa), nè dai professori (il più dei quali se ne sbatte delle materie che spiega e di chi li ascolta, soprattutto per corsi "banali" come quelli del primo anno).
Insomma, per ora cerca di sopravvivere, col tempo e un po' di pazienza passerai anche questa.

[wago]

a'depressiiii! l'università è il posto più bello del mondo per conoscere gente...datevi na smossa

Che hai studiato?

[sud afternoon]

ci si iscrive ad Ondarock con nick ad effetto derivati da frasi di Nietzsche

stranamente autobiografico

P.S.: per gli ondarockers che hanno fatto mate... mi consigliate si seguire solo determinati corsi e di lavorare in modo più autonomo... oppure di seguire tutte le lezioni
personalmente io ho bisogno di uno studio lento e disteso (anche perchè non sono molto intuitivo ma ho buone capacità di concentrazione e di analisi), però d'altro canto ho paura che preparandomi per conto mio poi forse la mia preparazione non sia qualla voluta dal docente

Io dico di seguire per bene il corso. Una teoria matematica può svilupparsi per infinite ed infinitesimali vie, e gli asserti possono essere dimostrati in mille modi diversi. Se non segui il corso, semplicemente ti ritrovi a non sapere quali teoremi ha spiegato il professore, in che ordine, con che dimostrazione. All'esame finisci per conoscere tante proposizioni che al prof. non fregano minimamente, e per non conoscere asserti che il docente pretende tu sappia; e anche quando conosci il teorema richiesto, con ogni probabilità lo provi in una maniera poco comprensibile all'esaminatore (non perché egli non sappia seguire i tuoi ragionamenti, ma perché potresti dimostrare l'asserto usando altri teoremi che il docente non ha dato, o ha dato diversamente, o ha provato solo dopo il teorema che stai provando  ). Studiare da un libro, anche il migliore in circolazione, che non sia seguito dal docente del corso è un suicidio accademico, bocciatura sicura a meno che tu non sia un funambolo della matematica. Anzi anche studiare solo dai libri di referimenti del docente può essere pericoloso, a meno che non sia un testo scritto dal docente stesso. Eppoi avrai già notato che i libri di matematica sono densissimi, devi stare anche ore su poche righe, di solito in un testo c'è molto di più del programma di un corso.
Insomma, seguiti i corsi! Magari non tutti, ma almeni quelli che vuoi studiare (prima che ruoti la cattedra) seguili. Se riesci a prendere appunti per bene, i libri neanche sono servono strettamente, se non per ottenere una visione un po' più ampia/flessibile delle nozioni (ma cotanta autonomia intellettuale non ti sarà riechista in sede d'esame...).

C'e' poi questo fatto fastidiosissimo, che noto un po' in tutti, che fa si' che ogni singola conversazione finisca per essere legata al corso tale, all'esame talaltro, al piano di studi che insomma la segreteria il professore e una volta mi e' successo che mi han fatto registrare il voto dopo due mesi... e che due coglioni minchia. Non credo di essere io l'unico sfigato, anche in treno i discorsi che si sentono son sempre di questo tipo.

Verissimo, anche io ho 'sto problema! E mi rendo conto io stesso di alimentare il fenomeno, non riesco proprio ad evitarlo. Il punto è che se non ci sono altri interessi in comune, è durissima trovare argomenti di conversazione che non si eusariscano in una manciata di secondi.

[100000]

C'e' poi questo fatto fastidiosissimo, che noto un po' in tutti, che fa si' che ogni singola conversazione finisca per essere legata al corso tale, all'esame talaltro, al piano di studi che insomma la segreteria il professore e una volta mi e' successo che mi han fatto registrare il voto dopo due mesi... e che due coglioni minchia. Non credo di essere io l'unico sfigato, anche in treno i discorsi che si sentono son sempre di questo tipo.

Verissimo, anche io ho 'sto problema! E mi rendo conto io stesso di alimentare il fenomeno, non riesco proprio ad evitarlo. Il punto è che se non ci sono altri interessi in comune, è durissima trovare argomenti di conversazione che non si eusariscano in una manciata di secondi.

idem. un altro dei problemi con i compagni di corso è spesso la mancanza di interessi comuni....

[bosforo]

Bosforo, ma tu frequenti lingue a Venezia??

Sì, anche qui siamo una manciata di maschi.
Dei maschi ci sono un paio di secchioni/autistici/nerd/solitari e una sfilza tra fighetti e cazzoni disinteressati. le ragazze invece super diligenti e sempre attente, a parte qualcuna (e mi sembrano le migliori, come persone intendo!)

[ms88]

Per il resto, non aspettarti grossi aiuti, nè dai compagni (quelli delle prime file soprattutto, saranno pronti a tutto pur di guadagnarsi mezzo punto all'esame sopra la tua carcassa),

all'inizio stavo davanti anch'io... ma poi i tipi mi stanno stra sul cazzo

gli stronzi sono di varie tipologie: la fighetta che se la tira, la secchiona col broncio perenne che fa domande di continuo, oppure il rozzo mestrino che non sta zitto un secondo a lezione.

io invece faccio le domande più ignoranti perchè non cpaisco nulla... una volta dissi alla prof di geometria di moltiplicare per 1 la riga di una matrice così tutto faceva 0 (ero stra fuso!!!)

@ sud afternoon: il brutto qua a pisa è che ci sono corsi annuali (geometria e analisi), ma se ora mi preparassi in analisi e geometria (che poi a lezione proprio non riesco a seguire perchè odio i prof... soo poco chiari e spiegano velocissimi) non riuscirei a dare i semestrali
per quanto riguarda i libri, invece, li seguino in modo molto pari pari (solo in esercitazione si vede qualcosa in più) sono convinto che lavorando piano su una sola materia, per quanto duro, forse sarebbe più adatto alla mia personalità e alle mie capacità (non sono certo un fulmine a capire le cose, ma la materia mi interessa moltissimo)

[wago]

I corsi del primo anno per me e' bene seguirli. Almeno qua, sono quelli con l'approccio piu' "didattico" e ascoltare il professore e' un ottimo modo per entrare nella mentalita' "matematica" e capire come funziona il modo di procedere delle diverse discipline, i loro scopi o il loro campo d'indagine.
Poi i primi corsi sono davvero "fondamentali", non c'e' scampo, a parte forse informatica e inglese immagino tu non abbia corsi "fuffa" che si possono tranquillamente preparare da soli in pochi giorni.

Andando avanti avrai invece modo di scegliere anche esamini da poco, tranquillamente preparabili da "non frequentante", o trovare qualche compagna stenografa fidata da cui recuperare gli appunti delle lezioni a cui non sei potuto o non hai voluto andare. Ma per intanto, ti conviene davvero seguire. Non mollare subito, aspetta quando avrai maggiore cognizione di causa!

Al solito, comunque, sottoscrivo tutto quello che ha detto Sud Afternoon.

Aggiungo una cosa. Chi si iscrive a filosofia, puo' aspettarsi dei compagni interessati alle seghe mentali o al giocare agli intellettuali. Chi si iscrive a scienze politiche, gente interessata all'andamento del mondo. Chi si iscrive a lettere, gente interessata alla lettura, alla cultura umanistica. Chi si iscrive a scienze naturali, alla natura. Saranno luoghi comuni, ma riflettete su quest'altro fatto: chi si iscrive a matematica?
Gente interessata ai numeri? Alla geometria?

Ci sono anche quelli interessati solo alla matematica e allo studio (neanche pochi), ma gli altri sono interessati ciascuno a cose diverse. C'e' quella che gioca a pallavolo, c'e' quella che segue i ragazzi dell'oratorio, e via dicendo. Rapidamente si coprono tutte e venti le persone che compongono il corso. E non e' come al liceo, che caratteri e interessi sono ancora da definire. Qua si e' tutti diversi, e ognuno va per la sua. Io mi aspettavo una situazione diversa, interessi piu' "a 360°", ma mi illudevo, e io stesso non sono affatto interessato a tutto. C'e' poco da fare, ad accomunarci sono giusto gli studi.

[StellaDanzante]

"Aggiungo una cosa. Chi si iscrive a filosofia, puo' aspettarsi dei compagni interessati a fumare e ubriacarsi. Chi si iscrive a scienze politiche, gente interessata a fumare, occupare abitazioni e ascoltare musica reggae a tutto volume. Chi si iscrive a lettere, gente interessata alla figa. Chi si iscrive a scienze naturali, a trovarsi un lavoro ben pagato in qualche centro di ricerca all'estero."

Ok, ora va un po' meglio.

[wago]

Ognuna delle cose che hai scritto e' caratteristica di gente a mio avviso piu' interessante di chi fa catechismo all'oratorio. O guarda Maria De Filippi. O prende 30 e lode in "Introduzione alle Equazioni alle Derivate Parziali" ma ha come libro preferito "Tre metri sopra al cielo".
Davvero.

Ero tanto contento di lasciare il liceo e le sue ridicole "okkupazioni" a cui morire che fossi favorevole una volta una. Mi aspettavo in realta' di ritrovare tutto quanto all'universita', ma finalmente piu' "maturo". Invece non c'e' niente: corsi, appelli, esami. That's all, folks.

ps. Ora io ne scrivo peste e corna, ma in realta' le mie compagne di corso mi stanno piuttosto simpatiche, non e' che non ci parliamo o le reputi delle sub-umane. Solo che dall'utenza del mio corso di laurea mi aspettavo di piu'.

[100000]

"Aggiungo una cosa. Chi si iscrive a filosofia, puo' aspettarsi dei compagni interessati a fumare e ubriacarsi. Chi si iscrive a scienze politiche, gente interessata a fumare, occupare abitazioni e ascoltare musica reggae a tutto volume. Chi si iscrive a lettere, gente interessata alla figa. Chi si iscrive a scienze naturali, a trovarsi un lavoro ben pagato in qualche centro di ricerca all'estero."

Ok, ora va un po' meglio.

sono abbastanza d'accordo con wago, ma soprattutto mi sorge un dubbio: cosa c'entrano scienze politiche con la musica raggae a tutto volume????

[StellaDanzante]

sono abbastanza d'accordo con wago, ma soprattutto mi sorge un dubbio: cosa c'entrano scienze politiche con la musica raggae a tutto volume????

Vieni in Piazza delle Erbe a Padova un mercoledì sera e lo comprenderai.

[100000]

sono abbastanza d'accordo con wago, ma soprattutto mi sorge un dubbio: cosa c'entrano scienze politiche con la musica raggae a tutto volume????

Vieni in Piazza delle Erbe a Padova un mercoledì sera e lo comprenderai.

ahahah, vabbè, ti credo sulla parola, ma non capisco veramente quale collegamento logico ci sia...

[StellaDanzante]

ahahah, vabbè, ti credo sulla parola, ma non capisco veramente quale collegamento logico ci sia...

Il passaggio abituale è questo:
1. studio scienze politiche ->
2. sono politicamente e socialmente impegnato ->
3. la società capitalista fa schifo, le istituzioni sono oppressive ->
4. divento comunista, così sono trasgressivo, mi faccio crescere i capelli lunghi e mi metto la maglietta del Che ->
5. devo ovviamente ascoltare musica reggae/rivoluzionaria e trasmetterla liberamente con megacassoni abusivi in una piazza pubblica, perché la musica e l'arte devono essere liberi e gratuiti per tutti; in alternativa lo farò in qualche edificio abbandonato della città, che noi riutilizzeremo per evidenziare gli sprechi della società globalizzata, vendendo occasionalmente dei pessimi alcolici a basso costo per gli studenti della mia stessa facoltà o di lettere e filosofia, ovvero tutti quelli che non sono abbastanza impegnati con gli studi per non uscire fuori almeno una volta alla settimana a sbrindellarsi i neuroni.

[ms88]

@ wago: il corso di aritmetica e fisica sono didatticamente interessanti e li seguo... analisdi  e geometria no! i prof sono dei ca***ni assurdi...
per la storia che la gente di mate è disinteressata a tutto è vero... io pensavo di arrivare qui e trovare gente veramente appassionata ed interessata, invece non è così, purtroppo
e poi mica farei conto di preparare un esame in una settimana: se geometria lo faccio da me ci dedico tre mesi (la materia va completamente eviscerata!)
capisco il consiglio di seguire, sono un po' in subbuglio proprio perchè sono diviso xsu questo... ma alla fine le ore di lezione (specie geometrias) sono così incomprensibili che per rifare tutto sul libro (gli appunti manco li capisco) tanto vale studiare per conto mio

[Farzan]

"Aggiungo una cosa. Chi si iscrive a filosofia, puo' aspettarsi dei compagni interessati a fumare e ubriacarsi. Chi si iscrive a scienze politiche, gente interessata a fumare, occupare abitazioni e ascoltare musica reggae a tutto volume. Chi si iscrive a lettere, gente interessata alla figa. Chi si iscrive a scienze naturali, a trovarsi un lavoro ben pagato in qualche centro di ricerca all'estero."

Ok, ora va un po' meglio.

quella di scienze naturali è falsa. al 90% sono dell'idea che finiranno male.altrochè lavoro ben pagato

[StellaDanzante]

"Aggiungo una cosa. Chi si iscrive a filosofia, puo' aspettarsi dei compagni interessati a fumare e ubriacarsi. Chi si iscrive a scienze politiche, gente interessata a fumare, occupare abitazioni e ascoltare musica reggae a tutto volume. Chi si iscrive a lettere, gente interessata alla figa. Chi si iscrive a scienze naturali, a trovarsi un lavoro ben pagato in qualche centro di ricerca all'estero."

Ok, ora va un po' meglio.

quella di scienze naturali è falsa. al 90% sono dell'idea che finiranno male.altrochè lavoro ben pagato

L'accento cadeva ovviamente sulla seconda parte della frase.

[gigirictus]

sono abbastanza d'accordo con wago, ma soprattutto mi sorge un dubbio: cosa c'entrano scienze politiche con la musica raggae a tutto volume????

Vieni in Piazza delle Erbe a Padova un mercoledì sera e lo comprenderai.

Che schifo una volta era un bel posto, adesso sembra un canile

[astrodomini]

sono abbastanza d'accordo con wago, ma soprattutto mi sorge un dubbio: cosa c'entrano scienze politiche con la musica raggae a tutto volume????

Vieni in Piazza delle Erbe a Padova un mercoledì sera e lo comprenderai.

Che dio li bruci, hanno rotto i coglioni con quella musica di merda e le Jam orrende improvvisate nel pattume.

[StellaDanzante]

sono abbastanza d'accordo con wago, ma soprattutto mi sorge un dubbio: cosa c'entrano scienze politiche con la musica raggae a tutto volume????

Vieni in Piazza delle Erbe a Padova un mercoledì sera e lo comprenderai.

Che schifo una volta era un bel posto, adesso sembra un canile

Io ho smesso di andarci ormai da più di un anno, ma non confido che la situazione in questi tempi sia migliorata, specie a vedere talvolta lo stato in cui versa la piazza il giovedì mattina.

p.s. ma che sei di Padova?

[gigirictus]

No, però ci andavo spesso.

[darc said]

a'depressiiii! l'università è il posto più bello del mondo per conoscere gente...datevi na smossa

Che hai studiato?

ho fatto la triennale in Scienze politiche a Napoli, ora sono iscritto a lettere a Bologna...per rispondere a stella danzante, è proprio all'università di scienze politiche che sono diventato più "conservatore" rispetto all'identikit da lui tracciato nel quale posso identificare il darc said adolescente....la prossima volta che la chicco farà la pubblicità "è bello crescere" metteranno la mia faccia.

[wago]

Penso capiti un po' a tutti. Anzi, se succede pure a chi fa Scienze Politiche di sviluppare una coscienza critica direi che ci sono gli estremi per parlare di fenomeno universale.